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TECNOLOGIE PER L’INDUSTRIA DELLO STOCCAGGIO

Technobins è specializzata nella realizzazione di impianti per lo stoccaggio di prodotti alla rinfusa in granuli e in polvere per l’industria alimentare, molitoria, selezione sementi, birrerie, industria ceramica, lavorazione della plastica e stoccaggio inerti.

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In particolare nell’industria molitoria realizza sili per materie prime, prodotti finiti, sottoprodotti di macinazione e scarti.

precedenti, sui prezzi delle materie prime, agricole ed energetiche, che arrivano a rappresentare fino al 90% dei costi totali. La variazione media, rispetto al 2021, delle quotazioni delle semole è stata del +41% circa, mentre quella dei sottoprodotti della macinazione, del +43% circa”. Il mercato del grano tenero ha registrato volumi pari a 3,777 milioni di tonnellate destinate al mercato interno. Il principale canale è quello della panificazione (pane e sostituti del pane) che ne ha assorbiti 2,315 milioni (il 3,5% in più rispetto al 2021 quando erano 2,235 milioni di tonnellate). Seguono il canale della biscotteria/lievitati/pasticceria (798mila tonnellate, sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente); quello delle pizze e altri usi (335mila, in aumento del 7,2% sul 2021); quello degli usi domestici (che registra un calo dell’8,5% sul 2021, passando da 235mila tonnellate e 215mila) e della pasta, anch’esso in calo, del 2%: da 96mila tonnellate a 94mila. Aumenti a doppia cifra si registrano sulle esportazioni che segnano un +20% (da 238mila a 285mila tonnellate). Il settore degli sfarinati di frumento duro, secondo i dati provvisori del 2022 di Italmopa, si attesterebbe su un totale di circa 4,066 milioni di tonnellate di cui la maggior parte, 3,951 milioni di tonnellate, destinate al mercato interno e circa 115mila tonnellate alle esportazioni. Il mercato interno delle semole, vede come principale canale il settore pastaio che nel 2022 ha assorbito circa 3,725 milioni di tonnellate contro le 3,530 milioni del 2021 (il dato è in crescita del 5,5%); segue il pane (182mila tonnellate, sostanzialmente stabile rispetto al 2o21) e gli usi domestici anche qui in leggera flessione sul 2021, da 46mila tonnellate a 44mila. “Complessivamente - ha precisato Valente - i volumi degli sfarinati prodotti dall’industria molitoria nazionale si sarebbero pertanto attestati - su 8,128 milioni di tonnellate tra grano tenero e grano duro, con un incremento del 4,1% sul 2021 (7,810 milioni di tonnellate). I volumi complessivi dei prodotti dell’industria molitoria italiana, comprensivi anche dei sottoprodotti della macinazione, avrebbero raggiunto 11,583 milioni di tonnellate. Sulla base degli indicatori relativi alla produzione e ai prezzi delle diverse tipologie di sfarinati e sottoprodotti della macinazione, il fatturato dell’industria molitoria avrebbe complessivamente raggiunto 6,102 miliardi di euro pari a un incremento del 42,4% rispetto al 2021 quando si era assestato a 4,288 miliardi di euro”.

Le difficoltà del comparto

Valente non ha mancato di segnalare le criticità che si registrano dietro questo andamento positivo che, parimenti, rivela una certa capacità di resilienza dell’industria molitoria. “L’esplosione dei costi

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