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Editorial EDITORIALE
PROTEZIONISMO E INCERTEZZA: L’ITALIA NELLA TEMPESTA DEI DAZI DI TRUMP 7
Protectionism and uncertainty: Italy in the storm of Trump’s tariffs di A. Valente
Features ARTICOLI
Special edition Speciale “MOLINI A PORTE APERTE” IV EDIZIONE 29
“Mill open day” a cura di Italmopa
Round table Tavola rotonda IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA EUROPEA: SFIDE E OPPORTUNITÀ DELLA NUOVA VISIONE UE 42
The future of European agriculture: challenges and opportunities of the new EU vision a cura della Redazione
Appointments Nomine ASSEMBLEA GENERALE ANTIM 2025 50 Antim general assembly 2025 di L. Bellei Mussini
Raw materials Materie prime CEREALI NEL MEDITERRANEO: FOCUS SU ALGERIA ED EGITTO 58
Cereals in the Mediterranean: focus on Algeria and Egypt di D. Caccioni
Departements RUBRICHE
Facts & News FATTI E NOTIZIE 11 WORLD NEWS 17
Focus on economics FOCUS ECONOMIA 21
Supplier news AZIENDE INFORMANO 67 AGENDA 71
Advertisers list ELENCO INSERZIONISTI 72 Summary SOMMARIO N. 04 April APRILE 2025 years
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Protezionismo e incertezza: l’Italia nella tempesta dei dazi di Trump Protectionism and uncertainty: Italy in the storm of Trump’s tariffs
In April 2025, newly elected U.S. President Donald Trump introduced a sweeping wave of protectionist measures, including a 10% tariff on nearly all imports and a flat 20% “reciprocal tariff” on goods from major trade partners, notably the European Union. While these moves sparked immediate international reactions and temporary reversals, especially toward the EU, the broader implications remain deeply concerning. This article explores the potential fallout from escalating trade tensions, with particular focus on Italy - a country whose economy is heavily reliant on exports. With over 48% of Italian exports going outside the EU in 2024, and the U.S. accounting for around 10%, the new tariffs risk triggering inflation, investment slowdowns, and a dangerous erosion of business and consumer confidence. Against this backdrop, the piece calls for measured, thoughtful leadership to avoid turning a snowball of protectionism into a full-blown economic avalanche.
RISCHI GLOBALI E NAZIONALI
DELLE NUOVE TARIFFE USA,
CON URGENZA DI UN APPROCCIO DIPLOMATICO E PONDERATO
GLOBAL AND NATIONAL RISKS OF THE NEW U.S. TARIFFS, WITH AN URGENT NEED FOR A DIPLOMATIC AND WELL-CONSIDERED APPROACH
di Andrea Valente Presidente Italmopa
Come ampiamente noto, il neo Presidente Usa Donald Trump, in occasione del cosiddetto “giorno della liberazione” del 2 aprile 2025, aveva imposto una bordata di nuovi dazi, tra
cui un’imposta del 10% a quasi tutte le importazioni statunitensi a partire dal 5 aprile e introdotto “tariffe reciproche”fissate, per l’Unione europea, in misura del 20% - applicabili in modo orizzontale a
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tutti i prodotti importati negli Stati Uniti, senza alcuna esenzione, da circa 60 partner commerciali. Non intendo ovviamente riproporre la cronistoria delle contromisure adottate dai vari partner commerciali degli Usa alle quali ha peraltro fatto seguito un dietrofront parziale e temporaneo, quanto meno per quanto concerne l’Ue, dell’Amministrazione statunitense in attesa di negoziati commerciali bilaterali che dovrebbero, auspicabilmente, consentire di individuare una mediazione in grado di riportare un’auspicata stabilità sui mercati. Non penso siano sfuggiti a nessuno, anche perché da più parti evidenziati, i rischi inerenti al rafforzamento e all’estendersi di politiche protezionistiche non solo da parte degli Stati Uniti ma,
per reazione, anche dai suoi principali competitors internazionali ed in particolare l’Ue: crescita dell’inflazione interna, rafforzamento di filiere commerciali alternative a vantaggio soprattutto dei giganti asiatici, indebolimento delle alleanze…. Ed in questo contesto, il nostro Paese si trova particolarmente esposto. La stessa Istat ha più volte evidenziato gli effetti rilevanti derivanti dai dazi per un paese export oriented come l’Italia. Nel 2024, a titolo esemplificativo, oltre il 48% del valore dell’export italiano è stato indirizzato al di fuori dell’Ue e tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all’estero dell’Italia. Sottovalutare questo dato sarebbe fortemente imprudente e irresponsabile:
L’ISTAT HA RICORDATO
GLI EFFETTI DEI DAZI
PER UN PAESE EXPORT ORIENTED COME L’ITALIA
al di là della rilevanza percentuale che rappresenta l’export per la manifattura nazionale, l’ondata di incertezza generata dai continui annunci sui dazi e i dazi stessi rischiano non solo di ostacolare gli scambi ma, con l’instabilità dei mercati finanziari, di frenare le spese di investimento delle imprese e di innescare un pericoloso meccanismo di generale deterioramento del clima di fiducia sia delle imprese, sia dei consumatori con effetti che rischiano di essere travolgenti. In altre parole, la classica palla di neve che, partita dalla sommità della montagna, si trasforma rapidamente in una valanga incontrollabile. In questo contesto, ci si aspetta, da parte dei leader mondiali, che ormai troppo spesso si nutrono di autoreferenzialità, che ogni decisione sia presa con grande equilibrio e grandissima ponderazione evitando accuratamente ogni forma di esibizione muscolare accompagnata dal rullo dei tamburi la quale, come la storia insegna, non sempre contribuisce a raggiungere gli obiettivi che essa si era prefissa.
Andrea Valente
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BARILLA RINNOVA ADESIONE AL PROGETTO “A SCUOLA D’IMPRESA”
Barilla rinnova il su impegno nella valorizzazione della cultura dei giovani e aderisce, per il secondo anno consecutivo, al progetto “A Scuola d’Impresa”, iniziativa promossa da Museimpresa, Archivio del cinema industriale, Liuc - Università Cattaneo per avvicinare giovani studenti alle eccellenze del Made in Italy, offrendo un’occasione concreta di apprendimento esperienziale attraverso visite guidate, attività progettuali presso musei o archivi d’impresa il tutto accompagnato dalla realizzazione di un Project Work finale. Al centro di questa edizione c’è il progetto Barilla “Mulino bianco: un museo alla portata di click”, che ha offerto ai ragazzi l’opportunità di esplorare, grazie all’Archivio Storico Barilla, la storia della comunicazione del Brand e di realizzare un museo virtuale dedicato ai suoi 50 anni.
EFFETTO DAZI: SI CERCA SPAZIO IN ASIA
In attesa di un negoziato che gestirà l’Europa, il governo italiano ha messo in campo una strategica di espansione delle esportazioni a nuovi mercati. Nel gruppo alcune economie mature dove il Made in Italy può crescere, come il Giappone, e una serie di emergenti come Emirati, Vietnam o India. Si tratta però di una strada lunga e difficile, che anche nella migliore delle ipotesi (che include nuovi trattati di libero scambio siglati dall’Unione) compenserebbe solo in parte la chiusura del mercato americano. Peraltro, l’export italiano verso il Sud-est asiatico è aumentato nel 2024 dell’11%.
BANDO ISI, STANZIATI 600 MILIONI DI EURO
Il26 febbraio 2025 l’Inail, sul proprio portale, ha comunicato che dal 14 aprile 2025 fino alle ore 18 del 30 maggio 2025 è possibile inviare la domanda per partecipare al Bando Isi (incentivi di sostegno alle imprese) 2024, per il quale sono stati stanziati 600 milioni di euro. Per le aziende agricole inserite nell’Asse 5 sono stati stanziati 90 milioni di euro, così suddivisi: 70 milioni per l’Asse 5.1 - Agricoltura; 20 milioni per l’Asse 5.2 - Agricoltura giovani. Diverse sono le finalità di questo bando, tra queste incoraggiare le micro e piccole imprese ad acquistare macchinari e attrezzature. Le aziende agricole che intendono partecipare al Bando Isi 2024 dovranno inviare la loro istanza solo telematicamente. Potranno partecipare al bando le aziende agricole individuali e sociali, presenti sul territorio italiano e iscritte alla Cciaa.
BUONE PROSPETTIVE PER IL FRUMENTO IN PUGLIA
In Puglia c’è stata poca pioggia e la semina del frumento procede bene. La situazione è addirittura migliore dell’anno passato: oltre ad aver avuto un ottimo accestimento della coltura, aspetto che l’anno passato era venuto un po’ a mancare per le poche piogge di dicembre e gennaio, le condizioni sono ottime anche se c’è stata poca pioggia. Le coltivazioni, per quel che riguardano i cereali non mostrano a oggi segni di sofferenza anche se la parte fondamentale della coltura è quella che verrà nei prossimi 60 giorni. Anche dal punto di vista fitosanitario non ci sono problemi perché al momento vi è un clima secco. E benché sia difficile fare previsioni sui prezzi, va comunque detto che il frumento in Puglia ha ottime prospettive di resa per il 2025.
ANALISI CREA SUL DON NEL GRANO ITALIANO 2024
Macome si configura il livello di contaminazione nei raccolti di frumento tenero del 2024? Le analisi CREA a cura della dottoressa Sabrina Locatelli, ricercatrice della sede di Bergamo del CREA segnala che nel 2024, la presenza di DON nel frumento tenero in Italia è stata monitorata attentamente, con diverse iniziative volte a ridurre il rischio di contaminazione. Il regolamento Ue 2024/1022, entrato in vigore il 1° luglio 2024, ha abbassato i limiti massimi di DON negli alimenti a 1000 microgrammi per kg. Il limite precedente era di 1250 microgrammi per kg. Nel 2024 ben il 45% dei materiali superava i limiti per i prodotti destinati alla macinazione dei cereali. L’8%, inoltre, superava persino il limite ammissibile per i chicchi di cereali non trasformati. Nei due anni precedenti, le quote oltre i 600 µg/ kg erano solo del 9% nel 2023 e del 2% nel 2022.
PER AGUGIARO&FIGNA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO
PER LA PRODUZIONE DI FARINE
Unimpianto fotovoltaico dedicato alla produzione di energia rinnovabile, per rendere più sostenibile la produzione della farina. Con una potenza di 3,2 MWp, esso andrà a soddisfare il fabbisogno energetico dei siti produttivi del gruppo Agugiaro&Figna, a Collecchio (Pr), Curtarolo (Pd) e Magione (Pr). La produzione di energia rinnovabile attesa potrà arrivare a soddisfare circa il 20% del fabbisogno totale di energia elettrica dei siti, riuscendo a coprire la quasi totalità del consumo energetico diurno e grazie a questa soluzione sarà inoltre possibile evitare l’emissione in atmosfera di circa 1.300 tonnellate di CO2 all’anno. Tutto è frutto di un accordo con Edison Next, società del Gruppo Edison, che ha firmato con Agugiaro&Figna un Power Purchase Agreement (PPA) off site della durata di 20 anni che prevede lo sviluppo di un impianto fotovoltaico a terra. Entro il 2026 è prevista l’entrata in esercizio del nuovo impianto fotovoltaico.
NASCE IL PATTO DELLE TECNOLOGIE PULITE
L’8aprile è stata presentata alla Camera dei Deputati “Cleantech for Italy”, coalizione che riunisce diversi attori dell’ecosistema italiano delle tecnologie pulite. L’obiettivo: accelerare lo sviluppo di un comparto che può portare competitività, sostenibilità, sicurezza energetica e nuove opportunità industriali per il Paese. Secondo i promotori, Cleantech è infatti una leva strategica per rafforzare e rilanciare il tessuto produttivo nazionale, anche in virtù della solida base industriale e dell’alta qualità della ricerca scientifica condotta in questo settore. Cleantech for Italy è un’iniziativa lanciata nel 2024 col supporto di Breakthrough Energy, la fondazione di Bill Gates sul clima, e della European Climate Foundation. A oggi la coalizione riunisce centri di ricerca e università, imprese e investitori.
COMMERCIO AGROALIMENTARE UE: SURPLUS A 63,6 MILIARDI
Ilrapporto agroalimentare 2024 della Commissione europea mostra che esportazioni e importazioni nel settore hanno raggiunto un livello record. Nonostante le sfide globali in corso, il rapporto descrive diversi sviluppi positivi. La bilancia commerciale agroalimentare dell’Ue è ampiamente positiva a 63,6 miliardi di euro. Su base annua, le esportazioni agroalimentari cumulative dell’Ue sono aumentate del 3% (+6,6 miliardi di euro), attestandosi a 235,4 miliardi di euro. Il Regno Unito è rimasto la prima destinazione delle esportazioni agroalimentari dell’Ue nel 2024, rappresentando il 23% delle esportazioni dell’Ue (53,9 miliardi di euro). Diminuite le esportazioni verso Russia e Cina. Anche le importazioni nel settore agroalimentare hanno raggiunto un nuovo livello record, crescendo dell’8% a 171,8 miliardi di euro. Ciò è stato determinato principalmente da un forte aumento del prezzo delle importazioni di cacao, nonché di caffè e frutta e noci. Da parte loro, le esportazioni di cereali sono diminuite a causa di prezzi e volumi più bassi.
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Macchinari e impianti per il settore alimentare e il pet food
World News è la rassegna delle notizie dall’Europa e dal mondo sull’agroalimentare. Un punto di vista aggiornato e puntuale su quanto accade in sede comunitaria ed extra-comunitaria, per essere sempre informati sulle dinamiche internazionali in ambito politico, economico e scientifico. Brevi flash che possono risultare di interesse per la filiera - italiana ma non solo - della trasformazione dei cereali.
LA PRODUZIONE DI CEREALI IN INDIA CONTINUA A SALIRE
Secondo un rapporto del Fas dell’Usda, l’India è in linea con il terzo raccolto record consecutivo di grano nella campagna 2025/26, mentre il riso cala leggermente e il mais continua a salire. Il Fas prevede una produzione di grano di 115 milioni di tonnellate su 32,6 milioni di ettari, in aumento rispetto ai 113,2 milioni di tonnellate su 31,8 milioni di ettari del 2024/25, ipotizzando un clima normale fino al raccolto di fine aprile. L’India, il paese più popoloso del mondo con 1,45 miliardi di abitanti, è il secondo produttore di grano globale dopo la Cina. La Fas prevede che il consumo di grano per uso alimentare-sementiero-industriale (FSI) nel 2025/26 sarà superiore a 109 milioni di tonnellate, in ripresa dopo il crollo dello scorso anno a 104 milioni di tonnellate. La produzione record prevista, se realizzata, garantirà forniture interne sufficienti e prezzi stabili.
LE PROSPETTIVE DEL GRANO IN MAROCCO MITIGATE DALLE CONDIZIONI METEOROLOGICHE
IlNonostante le forti piogge di marzo, il raccolto di grano del 2025 in Marocco sarà inferiore alla media decennale a causa del clima caldo e secco all’inizio della stagione di crescita e della minore superficie coltivata, secondo un rapporto del Fas. La produzione per la campagna 2025/26, che inizia a giugno, è prevista in 1,7 milioni di tonnellate per il grano tenero, 1,1 milioni di tonnellate per il grano duro e 700.000 tonnellate per l’orzo. La produzione totale di grano, pari a 2,8 milioni di tonnellate, sarà superiore ai 2,46 milioni di tonnellate della stagione precedente, ma rimarrà significativamente al di sotto dei 4,15 milioni di tonnellate stimati per la campagna 2023/24.
SUPERFICIE COLTIVATA A FRUMENTO PRIMAVERILE AL RIBASSO NEGLI USA
31 marzo, il National Agricultural Statistics Service dell’Usda ha previsto una superficie coltivata a frumento integrale per il raccolto del 2025 pari a 45,35 milioni di acri, con un calo del 2% rispetto all’anno precedente. La previsione di superficie è la più bassa da quando sono stati piantati, nel 2020, 44,45 milioni di acri a grano, nonché la seconda più bassa nei registri Nass che risalgono al 1919. La stessa, pubblicata nel rapporto annuale “Prospective Plantings”, è stata al di sotto delle aspettative degli analisti prima della pubblicazione del rapporto, in media del 46,475 milioni di acri. Il rapporto ha poi offerto la prima stima basata su un sondaggio delle intenzioni di piantagione degli agricoltori nel 2025 per tutte le principali colture e si è basato su un sondaggio condotto su 73.700 agricoltori durante le prime due settimane di marzo.
EGITTO: PREVISTO IMPORT
DI 13 MILIONI DI TONNELLATE DI GRANO
Secondo un rapporto del Fas, l’Egitto dovrebbe importare 13 milioni di tonnellate di grano nella campagna di commercializzazione 2025/26, così come nel 2024/25, grazie alla disponibilità di valuta estera che consente alle aziende private di acquistare maggiori volumi di grano da macinare e all’aumento delle esportazioni di farina. La produzione di frumento nel 2025/26 (luglio-giugno) dovrebbe crescere dell’1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 9,3 milioni di tonnellate. Questo è dovuto all’aumento della superficie raccolta a 1,43 milioni di ettari rispetto agli 1,4 milioni di ettari della campagna precedente. L’aumento della superficie è sostenuto dai prezzi di acquisto più alti che incoraggiano gli agricoltori a seminare ulteriori aree con il grano.
IlSCORTE DI GRANO USA IN AUMENTO DEL 14%
Nass, nel suo rapporto trimestrale sulle scorte di grano pubblicato il 31 marzo, ha dichiarato che le scorte di frumento stoccate in tutte le aree negli Stati Uniti al 1° marzo ammontavano a 1,24 miliardi di bushel, con un aumento di 148,24 milioni (14%) rispetto a 1,09 miliardi del marzo 2024. Le maggiori scorte regionali al 1° marzo sono state registrate negli Stati del sud-ovest (Colorado, Kansas, Nebraska, Oklahoma e Texas) che producono grano rosso duro invernale. Queste hanno totalizzato 450,48 milioni di bushel, con un aumento di 141,17 milioni, pari al 46%, rispetto ai 309,26 milioni del 2024. Il secondo più grande inventario regionale di grano del 1° marzo è stato registrato negli Stati del grano primaverile dell’Upper Midwest (Minnesota, Montana, North Dakota e South Dakota) con 389,39 milioni di bushel (+8,5%). Mentre negli Stati centrali (Missouri, Illinois, Indiana, Ohio e Michigan), la regione più importante per il grano rosso tenero invernale, le scorte sono state pari a 139,8 milioni di bushel, in calo del 5% rispetto ai 146,47 milioni del 2024. Infine, le scorte negli Stati del Pacifico nord-occidentale (Idaho, Oregon e Washington) al 1° marzo ammontavano a 147,14 milioni di bushel, con un calo di 4,77 milioni (3%) rispetto ai 151,91 milioni del 2024.
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In crescita l’industria alimentare 2024 The food industry in 2024 is growing
In 2024, the food industry showed positive growth, with production rising by 12.2% over the past decade, compared to a decline in the total national industry. The sector experienced a notable boost in 2024, with a production increase of 1.8%, while the overall industry contracted by 3.5%. However, this growth is fragile, mainly driven by exports, as the domestic market remains stagnant due to high inflation. The food industry’s added value in 2024 was lower than the national industry average, signaling a decline in the sector’s overall profitability. The internal food market has faced a significant downturn in recent years, with food sales volumes falling sharply. Despite this, the non-food sector showed more stability.
NON MANCANO COMUNQUE LE CRITICITÀ NEL SETTORE
HOWEVER, THERE ARE STILL CHALLENGES IN THE SECTOR
Il 2024 si è chiuso con un bilancio premiante per l’industria alimentare. I dati definitivi indicano una dinamica di produzione del settore, sull’arco decennale 2014/24, pari al +12,2%, a fronte del -1,4% accusato a fianco dal totale industria nazionale. Mentre proprio il 2024 ha fortemente contribuito ad allargare tale forbice, con una spinta produttiva del settore pari al +1,8%, a fronte del cedimento parallelo del -3,5% del totale industria. Il molitorio si è nettamente distinto, con un consuntivo di produzione, a fine anno, del +5,2%, cui ha fatto seguito a gennaio un tendenziale ancora migliore, pari al +5,7%. Anche l’industria
alimentare nel suo complesso ha accelerato a gennaio, con un +2,1%. Ma queste performance rischiano di essere fragili, in quanto legate esclusivamente alla dinamica espansiva dell’export, stante la forte e perdurante stagnazione del mercato interno. Ed è ben noto che la spinta dell’export vive nell’incertezza, gravato da rischi daziari importanti. Se si allarga lo sguardo ad altri parametri, ne esce comunque che la crescita del fatturato dell’industria alimentare negli ultimi anni è stata poco superiore a quella del fatturato del totale industria, malgrado la forbice premiante di produzione prima citata. Ne emerge, soprattutto,
di Luigi Pelliccia
Responsabile Ufficio Studi e Mercato di Federalimentare
- Homogenity of the sampled product
- Quick and precise analysis
- Quick sampling
- Quick and fluid movements (Hydraulic system)
- Random sampling upon request
- Special flour collection system
che l’incidenza valore aggiunto/fatturato 2024 è stata più bassa nell’industria alimentare, con un 17,6%, rispetto al 22,3% del totale industria.
Involuzione ed evoluzione
Gli ultimi anni mostrano in sostanza una involuzione del valore aggiunto alimentare. La sua incidenza sul fatturato di settore scende, infatti, dal 20% circa tenuto dal 2015 al 2021, al citato 17,6% del 2024, dopo aver segnato un ancor più modesto 16,7% nel 2022. Il fenomeno va monitorato, perché investe in pieno la qualità, ovvero il cuore identitario del Made in Italy alimentare, e si lega evidentemente alla recente involuzione quali-quantitativa della domanda alimentare interna. Ma c’è dell’altro. Il fenomeno si può anche collegare, infatti, a un fattore in qualche modo strutturale: al fatto cioè che la produzione alimentare, largamente legata alla tradizione, offre in molti casi margini di innovazione di processo e di prodotto inferiori a quelli offerti dall’universo manifatturiero.
Guardando all’evoluzione più recente del mercato nazionale, è chiaro che la carenza
di capacità di acquisto del consumatore italiano, espressione di un paese stagnante da lustri e di una produttività poco dinamica, ha investito tutto l’arco delle vendite, sia sul fronte alimentare sia non alimentare. Ne discende perciò che la causa della forbice negativa che ha investito nello specifico il valore aggiunto alimentare
NEGLI ULTIMI ANNI INVOLUZIONE
va cercata nell’effetto deprimente innescato dalla forte inflazione aggiuntiva che ha colpito proprio le vendite del “food and beverage”, deprimendone in modo anomalo le vendite. Il malessere peraltro viene da lontano. All’interno, le 50mila aziende alimentari italiane si confrontano con giganti Gdo che, al vertice, vantano fatturati attorno a 21 miliardi di euro per i primi due player e ai 16 miliardi per il terzo. I quali, assieme al ventaglio delle altre catene, puntano sempre più sulle marche commerciali per rinforzare quote e margini, diluendo l’immagine e la caratterizzazione dei prodotti, senza riuscire peraltro a riportare l’inflazione alimentare a livello del tasso di inflazione generale.
Le ricadute strutturali
Il mercato interno 2024 ha attraversato in sostanza la coda di una fase critica estremamente pronunciata, al punto da innescare ricadute dal profilo strutturale. Una perdita repentina di oltre 9 punti percentuali delle vendite alimentari interne in quantità sull’arco di appena un triennio (2022/24) non può essere giustificata da fattori fisiologici, come la erosione demografica e l’invecchiamento della popolazione, i cui effetti, con tutta evidenza, si diluiscono nel tempo.
La recente caduta dei consumi interni rappresenta, in realtà, un fenomeno senza precedenti sull’arco dell’intero dopoguerra. Ed è tanto più clamorosa in quanto essa si è confrontata con un calo parallelo, nell’ultimo triennio, del -1,8% sul fronte dei consumi “non alimentari”, pari quindi a un quinto di quello sofferto dal
fronte alimentare. Il quale, evidentemente, ha rappresentato la “palestra” prioritaria di risparmio per il consumatore, con inevitabili conseguenze sui livelli delle vendite e sul valore aggiunto, come prima accennato.
Anche il “paniere della spesa” recentemente diffuso dall’Istat aiuta a far luce su questi fenomeni. Il confronto tra le ponderazioni dei panieri della spesa elaborati ogni anno dall’Istituto mostra, infatti, che il peso dell’alimentare sulla spesa totale delle famiglie è sceso, dal 20,46% che rappresentava nel 2021, al 18,06% attuale, con un calo secco in quattro anni di 2,40 punti. La progressiva riduzione del peso dell’alimentare nella “torta” dei consumi di un paese è riconosciuta generalmente come segno di evoluzione e di sviluppo della società. Ma un taglio così vistoso, in un così breve arco di tempo, ha un sapore diverso: è il segno di un trauma che ha
PERMANE LA CARENZA DI CAPACITÀ DI ACQUISTO DEL CONSUMATORE ITALIANO
colpito i bisogni più vivi e immediati dei consumatori italiani. Va precisato altresì che il 2024 si è chiuso con una variazione in valore delle vendite alimentari interne del +1,5%, cui si è affiancato un calo del -1,0% in quantità. Ne esce un differenziale di 2,5 punti, superiore di 1,5 punti all’inflazione media dell’anno, pari al +1,0%.
Il “non alimentare”
Il fronte “non alimentare” ha confermato invece dinamiche delle vendite decisamente meno “viziate” dal fenomeno inflazionistico. In questo perimetro le vendite 2024 si sono chiuse infatti con consuntivi del +0,3% in valore e del -0,1% in volume. Ne è uscita perciò una sostanziale tenuta di questo mercato, grazie a un differenziale valore/volume di soli 0,4 punti. Per di più, esso ha segnato un forte rientro delle sue spinte inflazionistiche, dopo i consuntivi specifici 2023 che avevano visto una forbice valore/volume di 4,1 punti, frutto di un +0,6% in valore e un -3,5% in quantità. Va pure riconosciuto, peraltro, che negli ultimi mesi 2024 la forbice tra l’inflazione alimentare e generale si è ristretta. E questo fa sperare che
IL VALORE AGGIUNTO DEVE RITROVARE
LO SPAZIO ESPANSIVO
CHE GLI SPETTA
il 2025 rechi un avvicinamento maggiore e stabile fra i due trend inflativi. Il che, unito a un Pil in crescita su un tasso analogo a quello del 2024 (ancora modesto comunque), potrebbe delineare un quadro meno sofferto del mercato alimentare interno. La piattezza (+0,0%) registrata dal tendenziale delle vendite alimentari in quantità nello scorso gennaio può rappresentare un primo segnale in questo senso.
Conclusioni
In conclusione, la cura dimagrante del mercato alimentare interno nell’ultimo triennio rimane dolorosa e atipica, in netta contraddizione con le sue consolidate doti anticicliche. Essa - innescata, si ribadisce,
dalla sommatoria della scarsa capacità di acquisto del consumatore e dell’alta inflazione alimentare - è stata così marcata, da generare profili tutt’altro che contingenti, ma strutturali. Quello che è il cuore identitario di ogni produzione, il valore aggiunto, nell’alimentare dovrà comunque uscire dall’angolo e ritrovare, anche sul mercato nazionale, il ruolo e gli spazi espansivi che gli spettano e che ne hanno fatto la fortuna nel mondo. In definitiva, va ribadito che l’industria alimentare, con un
fatturato export che incide per poco meno del 29% sul proprio fatturato complessivo, è legata al mercato interno molto più dell’universo manifatturiero, che vanta in proposito una incidenza prossima al 50%. Questo spiega ancora meglio perché il settore, malgrado il sostegno dell’export ai macro-numeri, abbia sofferto sul fronte di un parametro fondamentale come il valore aggiunto, che fa capienza per l’utile.
Nel 2018 Italmopa ha ideato e lanciato la Giornata “Molini a porte aperte”, iniziativa di natura non commerciale a carattere informativo e divulgativo, che quest’anno arriva alla sua quarta edizione.
Tale manifestazione, che ha ottenuto peraltro il patrocinio da parte del Mimit, mira a far conoscere più da vicino il processo di trasformazione del frumento tenero e del frumento duro per la produzione di farine e semole - un processo rimasto sostanzialmente invariato nei secoli ma che si avvale oggi di tecnologie all’avanguardia - attraverso la visita presso i molini associati a Italmopa che aderiscono all’iniziativa aprendo le proprie porte al pubblico.
Dopo tre edizioni di indubbio successo e ottimo riscontro da parte del pubblico, la prima tenutasi appunto nel 2018 con la partecipazione dei soli molini a frumento tenero, e di quelle 2019 e del 2023 che hanno visto anche la partecipazione dei molini a frumento duro, è in programma il 24 maggio prossimo la quarta edizione della manifestazione che vedrà nuovamente la partecipazione di impianti molitori a frumento tenero e a frumento duro.
Un appuntamento che consentirà, tra l’altro, di dare ulteriore slancio alla più ampia attività di informazione sviluppata da Italmopa e volta a favorire una comunicazione chiara, trasparente ed equilibrata nonché a contrastare fake news e disinformazione su temi inerenti al comparto molitorio.
Ricordiamo che in occasione della Giornata “Molini a porte aperte” i molini aderenti accoglieranno non soltanto rappresentanti istituzionali a livello nazionale e locale, ma anche studenti, famiglie, foodblogger, fornitori, clienti o semplici curiosi, ossia tutte le tipologie di visitatori potenzialmente interessate a conoscere questo
mondo, dando loro la possibilità di verificare concretamente la serietà e la professionalità con cui le aziende molitorie svolgono il proprio lavoro.
Come è facile intuire, un evento di questo tipo comporta un’intensa attività organizzativa e di coordinamento, partita già alcuni mesi fa, sia da parte dell’Associazione, sia da parte delle aziende aderenti. Teniamo a tal riguardo a sottolineare che l’impegno profuso per l’organizzazione della Giornata punta a rendere “Molini a porte aperte” un atteso e proficuo momento di confronto e l’occasione per raccontare, con professionalità, dedizione e trasparenza, un mestiere di assoluta eccellenza del quale spesso non si ha una conoscenza approfondita e che, proprio per questo, risente in modo particolare di una disinformazione purtroppo all’ordine del giorno.
Ricordiamo come il comparto molitorio italiano costituisca invece un fiore all’occhiello dell’industria alimentare italiana e sia situato ai vertici nell’Unione europea.
Un comparto generalmente percepito come tradizionale ma che manifesta oggi ancora di più una propensione all’innovazione riuscendo a coniugare perfettamente entrambi questi aspetti.
Una delle tante peculiarità del settore che vogliamo raccontare attraverso la Giornata “Molini a porte aperte”.
Nel lasciare spazio alle aziende associate che hanno aderito alla quarta edizione della manifestazione, approfittiamo dell’occasione per ringraziarle del prezioso lavoro che stanno svolgendo, in collaborazione con gli uffici associativi, affinché questo evento, al quale come Associazione teniamo in maniera particolare, possa risultare ancora più di impatto e ringraziamo altresì tutti coloro che prenoteranno la propria visita presso uno degli impianti aderenti cogliendo l’opportunità di verificare concretamente la serietà e la professionalità che contraddistingue il nostro settore.
Laura Pierandrei
I MOLINI D’ITALIA
CHE PARTECIPANO ALLA 4a EDIZIONE
AGUGIARO & FIGNA MOLINI Collecchio (Pr) Molino a grano tenero
AGUGIARO & FIGNA MOLINI
RIEPER SPA
(Pd)
(Bz)
BELOTTI Coccaglio (Bs)
CASILLO SPA SOCIETA’ BENEFIT Corato (Ba)
MACINAZIONE LENDINARA Arcole (Vr)
BONGIOVANNI
MOLINI FAGIOLI
AGUGIARO & FIGNA Collecchio
(Pr) e Curtarolo (Pd)
AGUGIARO&FIGNA MOLINI SPA SOCIETÀ BENEFIT
Strada dei Notari, 25/27 43044, Collecchio (Pr) www.agugiarofigna.com eventipr@agugiarofigna.com
• Molino a grano tenero
• Potenzialità: 500 ton/24h grano tenero
• Farina di grano tenero e miscele per industria, panificazione, Horeca.
“Molini a porte aperte” è l’occasione per avvicinare il pubblico a uno dei più grandi patrimoni dell’industria italiana, quello dell’arte molitoria. In ogni edizione, la risposta all’iniziativa è stata molto soddisfacente: abbiamo ricevuto una moltitudine di richieste e registrato una partecipazione attenta e curiosa delle persone che sono venute a visitare i nostri molini in tutte le sedi: Collecchio, Curtarolo e Magione. L’interesse mostrato dal pubblico è la prova di un bisogno sempre crescente di approfondire il “saper fare” ed entrare a contatto con i processi di lavorazione e l’autenticità dei prodotti legati al mondo della farina, una
delle materie prime portanti della cucina e della ristorazione. In quest’occasione, possiamo mostrare a chi partecipa all’iniziativa, come si fa la farina nel 2025: molte persone infatti, non sanno di come, anche in questo settore tanto legato alla tradizione agroalimentare, la tecnologia
abbia fatto passi da gigante. Nei nostri molini abbiamo la possibilità di creare centinaia di referenze diverse e studiate ad hoc a seconda dell’uso a cui sono destinate, per soddisfare le esigenze del mercato, dell’industria e dei grandi artigiani dell’arte bianca.
AGUGIARO&FIGNA MOLINI SPA SOCIETÀ BENEFIT
Via Monte Nero, 111 35010 Curtarolo (Pd) www.agugiarofigna.com/ eventipd@agugiarofigna.com
• Molino a grano tenero
• Potenzialità: 400 ton/24h
• Farina di grano tenero e miscele per industria, panificazione, Horeca.
A. RIEPER SPA Vandoies (Bz)
MOLINO A. RIEPER SPA
Via B. v. Guggenberg, 6
39030 Vandoies (Bz)
Tel. 0472/867900
www.rieper.com
info@rieper.com
• Potenzialità t/24 h: 240
• Molino combinato a tenero e segale
• Farine speciali di grano tenero, segale, farro, Kamut, convenzionali e biologiche
Partecipare a “Molini a porte aperte” è un’occasione unica, che ci permette di aprire la nostra azienda per mostrare e raccontare a un vasto pubblico come viene prodotta la farina: autentica protagonista della cucina italiana e base della nostra alimentazione quotidiana. Visitare un molino del territorio è il modo
migliore per conoscere da vicino una tradizione millenaria, che ha saputo rinnovarsi grazie alle tecnologie più innovative per raggiungere standard di qualità altissimi. I partecipanti vengono accompagnati a scoprire come funziona la moderna produzione alimentare e la lavorazione dei cereali, sperimentano i controlli rigorosi di selezione delle materie prime,
imparano a conoscere i fattori che determinano la qualità di una farina e come scegliere quella giusta per ogni preparazione. “Molini a porte aperte” rappresenta anche un’opportunità per stimolare nei partecipanti una maggiore consapevolezza sul valore del cibo: un aspetto educativo che è particolarmente prezioso per le giovani generazioni.
BELOTTI Coccaglio (Bs)
BELOTTI SRL
Via San Pietro, 14 25030 Coccaglio (Bs) Tel. 030/7721124 www.molinobelotti.com info@molinobelotti.com
• Potenzialità t/24 h: 70
• Molino a grano tenero
• Linea pane
• Linea pizza
• Linea pasta
• Linea dolci
• Linea integrale
• Prodotti funzionali
Abbiamo partecipato con entusiasmo a tutte le edizioni di Molini Porte Aperte, e anche quest’anno apriamo le porte del nostro stabilimento per mostrare da vicino come nasce la farina che ogni giorno arriva sulle tavole dei consumatori. Oggi le informazioni - e purtroppo
anche le fake news - si diffondono rapidamente, ma la trasparenza resta la risposta migliore. Durante l’evento, i visitatori potranno osservare il nostro processo produttivo, conoscere le analisi che garantiscono la qualità delle materie prime e dei prodotti finiti e ricevere informazioni basate su dati scientifici. Insieme sfateremo falsi miti e faremo chiarezza su temi come
il glutine, le diverse tipologie di macinazione e la sicurezza delle materie prime. Inoltre, sarà possibile degustare prodotti da forno realizzati con le nostre farine, per apprezzarne la qualità e le differenze tra le varie tipologie. Se non hai nulla da nascondere, quale gesto può essere più trasparente dell’aprire le porte del proprio impianto?
• Sfarinati da frumento tenero e duro, mix e commodities (olio, conserve di pomodoro, sfarinati diversi dal grano, lievito, coadiuvanti, sale, zucchero)
“Molini a porte aperte” è un’occasione in più per conoscere da vicino uno dei rami più importanti e affascinanti della catena agroalimentare italiana. Casillo, leader di settore, coglie questa
opportunità per mostrare le fasi della produzione della farina, dalla macinazione al confezionamento, aiutando così a comprendere meglio sia l’importanza della qualità delle materie prime selezionate, sia gli effetti del progresso tecnologico applicato al settore molitorio. Nella massima trasparenza si potranno sfatare dubbi e pregiudizi, connessi all’ambito produttivo, attraverso l’interazione con i mugnai e i tecnici-guida coinvolti nel corso della visita. L’iniziativa ha il pregio di amplificare il valore della farina/semola, prodotto da sempre considerato povero, anche se al tempo stesso ricco di storia, conoscenze e competenze trasversali. “Molini a porte aperte” gioca un ruolo importante per Casillo anche in vista del coinvolgimento di un pubblico eterogeneo, al quale ricordare il profondo legame tra l’industria molitoria e l’agricoltura, meglio se sostenibile, sensibilizzando al rispetto costante e consapevole verso l’ambiente. Rafforzare il legame con il territorio in seguito all’indotto generato dall’ambiente di
MACINAZIONE LENDINARA
MACINAZIONE LENDINARA SPA UNINOMINALE
Via Padovana, 123 37040 Arcole (Vr) www.macinazionelendinara.it marketing@ macinazionelendinara.it
• Molino a frumento duro e tenero
• Potenzialità: 600 ton./h24
• Farina di grano tenero per pane, pizza, pasticceria, grandi lievitati, pasta fresca, miscele speciali multicereali, miscele per frittura
Obiettivo della giornata è far conoscere al pubblico in modo chiaro, trasparente e corretto la filiera produttiva
che porta dal grano alla farina attraverso la macinazione a cilindri. La giornata prevede un calendario di visite guidate allo stabilimento e 2 masterclass, la prima sulla pasta fresca condotta dalla nostra maestra sfoglina Alessandra Fontana, la seconda sulla pizza fatta in casa, proposta dal maestro lievitista Simone Lombardi accompagnato da Alessandra Fontana. Durante la giornata verranno presentati i libri di Alessandra Fontana “Artisan italian baking at home” e di Simone Lombardi “Pizza fatta in casa, quest’ultimo in collaborazione con il Cucchiaio d’Argento. La partecipazione alle due masterclass e alle visite guidate è gratuita previa iscrizione,
produzione, educare i consumatori a distinguere e riconoscere i prodotti attraverso la divulgazione della cultura molitoria, attrarre e avvicinare i giovani al settore per diventare i nuovi professionisti, creare un rapporto di fiducia con i visitatori e non per ultimo, migliorare la reputazione aziendale sono i punti di forza riconosciuti da Casillo a questo appuntamento annuale.
Arcole (Vr)
per informazioni scrivere una mail a marketing@macinazionelendinara.it. Il dettaglio del programma è pubblicato sul sito www.macinazionelendinara.it.
MOLINI BONGIOVANNI Cambiano (To)
MOLINI BONGIOVANNI
SPA
Via Alessandro Volta, 9 10020 Cambiano (To) www.bongiovannitorino.it info@bongiovannitorino.it
• Molino a grano tenero
• Potenzialità: 360 ton/24h
• Farine professionali di grano tenero macinate a cilindri e a pietra
L’edizione 2025 di “Molini a Porte Aperte” rappresenta per Bongiovanni un’opportunità unica per condividere la passione e l’arte della molitura con il pubblico. L’evento permetterà al mulino di accogliere curiosi e appassionati, e svelare i segreti della produzione della farina, un processo spesso poco conosciuto dai non addetti ai lavori e che coniuga tradizione e innovazione. Bongiovanni offrirà
MOLINI
FAGIOLI
MOLINI
FAGIOLI S.R.L.
Via della Pace, 2 06063 Magione (Pg) www.molinifagioli.it magione@molinifagioli.it
• Molino a grano tenero
• Potenzialità: 220 ton/24h
• Farina di grano tenero e miscele per industria, panificazione, Horeca
“Molini a porte aperte” è l’occasione per avvicinare il pubblico a uno dei più grandi patrimoni dell’industria italiana, quello dell’arte molitoria. In ogni edizione, la risposta all’iniziativa è stata molto soddisfacente: abbiamo ricevuto una moltitudine di richieste e registrato una partecipazione attenta e curiosa delle persone che sono venute a visitare i nostri molini in tutte le sedi: Collecchio,
ai visitatori un viaggio alla scoperta delle diverse tecniche di macinazione, dalla tradizionale macinazione a pietra, che preserva le caratteristiche organolettiche del grano tenero, alla più moderna macinazione a cilindri, che garantisce farine altamente performanti. L’obiettivo è quello
di mostrare come la selezione dei grani, la cura dei processi e la costante ricerca della qualità siano i pilastri che guidano l’azienda nella produzione di farine eccellenti, destinate sia ai professionisti della panificazione e della pasticceria, sia agli amanti della cucina casalinga.
Magione (Pg)
Curtarolo e Magione. L’interesse mostrato dal pubblico è la prova di un bisogno sempre crescente di approfondire il “saper fare” ed entrare a contatto con i processi di lavorazione e l’autenticità dei prodotti legati al mondo della farina, una delle materie prime portanti della cucina e della ristorazione. In quest’occasione, possiamo mostrare a chi partecipa all’iniziativa, come si fa la farina nel 2025: molte
persone infatti, non sanno di come, anche in questo settore tanto legato alla tradizione agroalimentare, la tecnologia abbia fatto passi da gigante. Nei nostri molini abbiamo la possibilità di creare centinaia di referenze diverse e studiate ad hoc a seconda dell’uso a cui sono destinate, per soddisfare le esigenze del mercato, dell’industria e dei grandi artigiani dell’arte bianca.
Fava Storci linee GPL 180 e ITRG: da una lunga esperienza e da una costante ricerca, una tecnologia unica che garantisce la migliore qualità a parità di materia prima.
Linee automatiche continue per produzioni da 1000 a 6000 kg./h, che dispongono di tutti i più importanti ritrovati nel trattamento della pasta lunga. Soluzioni avanzate per risultati sorprendenti.
TUTTO IL MEGLIO DELL’INNOVAZIONE
MOLINI INDUSTRIALI Modena
MOLINI INDUSTRIALI SPA
Strada Attiraglio, 133 41122, Modena www.moliniindustriali.it info@moliniindustriali.it
• Molino a frumento tenero
• Potenzialità: 360 ton/24h
Partecipare a “Molini a Porte Aperte” offre l’opportunità unica di valorizzare il nostro lavoro, rafforzare il legame con la comunità e promuovere la cultura della tradizione molitoria. Sarà l’occasione per mostrare alla nostra comunità l’attenzione alla qualità delle materie prime, il processo di trasformazione, e il nostro impegno per la
sostenibilità. Inoltre, è un’occasione per educare il pubblico sull’importanza della filiera del grano tenero, e per creare collaborazioni con panificatori e pasticceri locali.
Si tratta di un evento che unisce tradizione, innovazione e trasparenza, migliorando l’immagine e la visibilità del molino e del settore.
MOLINO ANSELMO COLOMBO Paderno d’Adda (Lc)
MOLINO ANSELMO COLOMBO S.R.L
Via T. Edison, 34 23877 Paderno D’Adda (Lc) www.molinocolombo.it accademia@molinocolombo.it
• Molino a frumento tenero
• Potenzialità: 125ton/24h
• Farine e miscele professionali in sacchi da 2 kg o 25 kg
Siamo lieti di annunciare la nostra partecipazione all’evento Molini a Porte Aperte, organizzato in collaborazione con Italmopa, che si terrà il 24 maggio. Per noi di Molino Colombo, questa giornata rappresenta un’occasione preziosa per aprire le porte del nostro impianto e far conoscere da vicino la qualità delle nostre farine ottenute con l’unione delle più moderne tecnologie e la sapienza antica
nell’utilizzarle. Attraverso visite guidate e momenti di approfondimento, vogliamo offrire informazioni chiare e autorevoli sul mondo dei grani e delle farine, contrastando le false credenze che da anni circolano
nel settore. La conoscenza è il primo passo per un consumo consapevole e di qualità. Vi aspettiamo per scoprire insieme l’arte molitoria e l’eccellenza che da sempre ci contraddistingue!
MOLINO DALLAGIOVANNA Gragnano Trebbiense (Pc)
MOLINO DALLAGIOVANNA
G.R.V. SRL
Località Pilastro 2, 29010
Gragnano Trebbiense (Pc)
www.dallagiovanna.it corsi@dallagiovanna.it
• Molino a frumento tenero
• Potenzialità: 300 ton/24h
• Semilavorati
“Molini a porte aperte” è l’occasione per far toccare con mano l’impegno e il valore di un prodotto così “semplice” come la farina, ma che rappresenta la base, le fondamenta di ogni singolo prodotto della cucina e della Panificazione Mondiale. È l’occasione per avvicinarci al territorio facendoci conoscere dalla nostra Comunità ma è anche un momento per far scoprire la nostra bella Piacenza, cuore pulsante della Food Valley. Apriamo
• Potenzialità 220ton/24h (grano duro) e 200 ton/24h (grano tenero)
• Farine e semole convenzionali e biologiche
“Molini a porte aperte” rappresenta un’opportunità fondamentale per instaurare un dialogo più stretto e profondo con il territorio. È un’iniziativa che va oltre la semplice visita all’azienda, diventando un momento di confronto diretto, in un contesto di trasparenza
le porte della nostra azienda, che per noi è anche la nostra casa, per rispondere a tutte le curiosità e per mostrare tutte le
fasi di lavorazione di un prodotto per noi così importante e che racchiude tutta la nostra passione.
Fraore (Pr)
e condivisione di valori. Durante questa giornata, il nostro obiettivo è coinvolgere le persone, facendole partecipare attivamente alla scoperta dei processi produttivi e delle strutture che fanno parte della nostra realtà. Non si tratta solo di illustrare
gli impianti in cui nascono i nostri prodotti, ma di far comprendere come ogni fase della produzione sia legata alla qualità e all’attenzione alla materia prima, senza dimenticare la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente.
MOLINO PARRI Rigomagno (Si)
MOLINO PARRI SRL
Via Siena Perugia, 164 53048 Rigomagno (Si) Tel. 0577/663636 www.molinoparri.com molinoparri@inwind.it
• Molino a frumento tenero
• Potenzialità: 160 ton/24h
• Farina di grano tenero, farine macinate a pietra, farine biologiche
Molino Parri Srl si occupa dal 1700 della produzione di sfarinati di grano tenero, così come risulta dagli scritti risalenti all’epoca.
Il mestiere di mugnaio si è tramandato nei secoli nella famiglia Parri che nel 1948 si trasferì nello stabilimento attuale dove vengono prodotti sfarinati naturali con i migliori grani nazionali selezionati, sia con l’impianto ad alta macinazione a
cilindri che con il vecchio impianto con macine a pietra.
“Proprio per questo l’azienda è felice di aderire a ‘Molini a porte aperte’ per far conoscere la sua realtà sia ai panificatori sia al consumatore finale, in modo da presentare le differenti produzioni, l’una a cilindri
MOLINO ROSSETTO
MOLINO ROSSETTO SPA
Via Indipendenza 156, 35029 Pontelongo (Pd) www.molinorossetto.com info@molinorossetto.com
• Molino a grano tenero, mais, avena
• Potenzialità ton/24 h: 100 di grano tenero, ton/24 h:40 di mais, ton/24 h:40 di avena
• Farine 100% grano italiano, polente, preparati dolci e salati, cereali da prima colazione, linea plant based
Dietro ogni chicco di grano c’è una storia. La nostra inizia oltre due secoli fa e attraversa sette generazioni, unite dalla passione per l’arte molitoria.
e l’altra a pietra e far vedere come una farina naturale può ancora oggi essere ottenuta con una semplice setacciatura del prodotto derivante della macinazione dei migliori grani coltivati in Italia senza nessuna aggiunta agli sfarinati di additivo o coadiuvante tecnologico”.
Pontelongo (Pd)
Oggi, il molino moderno di Pontelongo (Pd) fonde innovazione e tradizione per creare farine d’eccellenza. La visita guidata parte dal cuore del molino, attraversando le fasi di macinazione, produzione e confezionamento, dove ogni dettaglio è curato con la massima attenzione. Dal grano tenero al mais, dai mix per pizza e dolci alle linee plant based e per la colazione, ogni prodotto nasce con cura.
Pionieri nella macinatura dell’avena, affrontiamo le sfide del mercato con soluzioni all’avanguardia. Con “Molini a porte aperte” si ha l’opportunità di entrare nel nostro mondo, dove ogni passaggio della produzione è spiegato con passione. Ogni farina racchiude un racconto di ricerca, innovazione e amore per l’arte bianca, pronto a diventare parte di qualcosa di speciale.
MOLINO S. PAOLO Noto (Sr)
MOLINO SAN PAOLO DI PAOLO GALLO & C. S.P.A.
S.S. 287 k.m. 2,865 Noto (Sr) www.molinosanpaolo.it gallo@molinosanpaolo.it
• molino a grano duro
• Potenzialità 240 ton/24 h
• Semole di grano duro, semole rimacinate di grano duro, semole biologiche, semole integrali
Con grande entusiasmo parteciperemo a questo importante appuntamento dopo il successo riscontrato nelle scorse edizioni. Un’ulteriore occasione per raccontare il nostro lavoro, ancora ad oggi oggetto di disinformazione e fake news. Dare l’opportunità al consumatore di visionare un’industria molitoria è sicuramente la risposta vincente alle incertezze che si sono diffuse nel
MOLINI
corso degli ultimi anni. Spirito di iniziativa, passione e orgoglio saranno gli ingredienti principali con cui accoglieremo
CERTOSA
SOCIETÀ DI MACINAZIONE MOLINI CERTOSA SPA
Via Partigiani ,72 27012 Certosa di Pavia (Pv) www.molinicertosa.it info@molinicertosa.it
• Sfarinati di grano tenero e semole di grano duro
“Molini a Porte aperte” rappresenta la giusta occasione per conoscere meglio il nostro mondo, dandoci l’opportunità di raccontare più di 130 anni di arte molitoria. Il nostro stabilimento produttivo, costruito alla fine dell’Ottocento,
le decine di visitatori che vorranno accrescere la propria “cultura alimentare” riguardo il nostro settore.
Certosa di Pavia (Pv)
ha mantenuto immutata nel corso dei decenni la sua architettura esterna, che costituisce un significativo esempio di interesse storico industriale; per contro le installazioni tecnologiche sono state costantemente aggiornate nel corso degli anni, creando un connubio perfetto tra
tradizione e innovazione. La farina è un bene essenziale nella storia dell’uomo. La nostra missione e visione è portare l’antica arte della macinazione ai nostri giorni con l’abilità, la dedizione, la passione e l’amore per il prodotto che ci contraddistingue.
Il futuro dell’agricoltura europea: sfide e opportunità della nuova visione Ue
The future of European agriculture: challenges and opportunities of the new EU
vision
The event “The future of European agriculture: challenges and opportunities of the new EU vision” took place on March 27 at the Senate of the Republic, organized by Senator Luca De Carlo and FederPrima. The event focused on the new “Vision for agriculture and food” proposed by the European Commission, discussing geopolitical challenges, ecological transition, and the need to enhance competitiveness. Key speakers included political leaders, industry representatives, and academics. The discussions highlighted the importance of an alliance between agriculture, associations, and consumers, aiming for increased productivity, quality, and innovation in the sector. The EU’s future agricultural policies emphasize economic, social, and environmental strategies, with a focus on sustainability, fairness, and global competitiveness.
LA FILIERA SI CONFRONTA SU INIZIATIVA DEL SENATORE DE CARLO E DI FEDERPRIMA
THE SUPPLY CHAIN MEETS ON THE INITIATIVE OF SENATOR DE CARLO AND FEDERPRIMA
a cura della Redazione
Si è svolto il 27 marzo presso la sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, l’evento “Il futuro dell’agricoltura europea: sfide e opportunità della nuova visione Ue” organizzato su iniziativa del senatore Luca De Carlopresidente della IX Commissione Agricoltura e Industria del Senato della Repubblica - e di FederPrima (Italmopa-AssalzooAssocarni). La giornata, che ha consentito
FEDERPRIMA PUNTA
A UN’ALLEANZA TRA IMPRESE AGRICOLE E TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE
di promuovere un proficuo confronto tra FederPrima e alcuni suoi interlocutori istituzionali e della produzione primaria, ha fatto registrare, anche tenuto conto della particolare rilevanza dell’argomento trattato, un’ottima partecipazione in presenza e da remoto. Oltretutto, l’incontro si è tenuto pochi giorni dopo la visita a Roma del Commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen, accolto dal Ministro Francesco Lollobrigida in occasione dell’evento “Agricoltura è”. Un contesto, quindi, dove il dibattito sulle prospettive future dell’agricoltura europea si fa sempre più interessante. Ed è proprio in tale quadro che si è inserita la conferenza stampa promossa dal senatore De Carlo con la collaborazione di FederPrima. Un confronto necessario per analizzare le implicazioni concrete della nuova “Visione
per l’agricoltura e il cibo” proposta dalla Commissione europea, tra sfide geopolitiche, transizione ecologica e rilancio della competitività.
Hanno partecipato all’evento, quali relatori: il senatore Luca De Carlo (FdI)presidente IX Commissione Agricoltura e Industria del Senato della Repubblica -, il senatore Giorgio Maria Bergesio - vice presidente IX Commissione Agricoltura e Industria del Senato della Repubblica e responsabile politiche agricole della Lega -, l’Onorevole Raffaele Nevi - segretario della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e responsabile politiche agricole di Forza Italia -,
Silvio Ferrari - Presidente FederPrima -, Massimiliano Giansanti - Presidente Copa - Comitato europeo delle organizzazioni professionali agricole, Ettore Prandini - Presidente Coldiretti, il professor Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia. Moderatrice è stata la giornalista Alessandra Viero.
Il nuovo corso delle politiche agricole europee
Nel corso dell’incontro, il senatore Luca De Carlo ha introdotto il tema centrale del dibattito, sottolineando l’importanza di un cambio di narrazione che favorisca
Da sinistra, On.le Raffaele Nevi, Massimo Giansanti, Silvio Ferrari, Sen. Luca De Carlo, Ettore Prandini, Angelo Frascarelli
OCCORRE
REALIZZARE UN SETTORE ATTRATTIVO
PER LE GENERAZIONI FUTURE
un’alleanza tra politica, associazioni, agricoltori e consumatori. “Mangiare è un atto agricolo. Saranno qualità e mercato a determinare il futuro dell’agricoltura europea. La produttività deve tornare a essere centrale, senza pregiudizi ideologici”, ha dichiarato De Carlo. Il senatore ha inoltre ribadito la necessità di un’azione concreta per garantire una maggiore produttività e qualità nella produzione agricola. “Fiducia e vigile attesa sono gli atteggiamenti che dobbiamo adottare verso il nuovo corso delle politiche agricole europee”, ha proseguito De Carlo. “L’Italia avrà un ruolo fondamentale, grazie anche all’impegno del Governo Meloni nell’invertire la rotta delle politiche agricole, puntando su tradizione e innovazione, ricerca e produzione, giovani e redditività”. Anche Silvio Ferrari, presidente di FederPrima, ha
apprezzato l’approccio della Commissione europea, mettendo in evidenza la centralità di temi come redditività, innovazione e reciproco scambio nei settori agroalimentare e della trasformazione. “Ora tocca a noi, imprese e istituzioni, governare questa transizione, garantendo un quadro stabile, meno burocratico e più equo che possa rispondere adeguatamente sia alle esigenze dei singoli comparti, sia a quelle delle filiere e di tutti gli attori che le compongono per tutti gli attori della filiera”, ha dichiarato Ferrari.
Le nuove sfide della filiera agroalimentare
Durante il dibattito, Silvio Ferrari ha poi illustrato il ruolo di FederPrima, una realtà nata circa un anno fa per tutelare la prima trasformazione agroalimentare. “FederPrima rappresenta un settore composto da 36.300 addetti e un fatturato di 25 miliardi di euro, di oltre 300 aziende, che si interfaccia direttamente con il mondo agricolo”, ha spiegato. L’obiettivo della federazione è quello di tutelare le specificità della prima trasformazione, razionalizzare le risorse, sviluppare iniziative progettuali, politiche attive e promuovere lo
sviluppo dei giovani nel settore. Un aspetto fondamentale sottolineato da Ferrari è stato la necessità di ridurre la dipendenza delle realtà produttive industriali dalle importazioni, un processo che, se ben gestito, offre molte opportunità di crescita per l’intero comparto agroalimentare. Oltretutto, essendo gli attori della filiera assai diversi è necessario porre le basi per un dialogo di filiera.
Il documento della Commissione europea: una visione per il 2040
Il professor Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ha analizzato il documento di 30 pagine della Commissione europea, pubblicato il 19 febbraio scorso. Si tratta di “una visione per il futuro dell’agricoltura europea, che guarda già al 2040”, ha affermato Frascarelli. “Esso prevede strategie economiche, sociali e ambientali che puntano a garantire un reddito agricolo equo e diversificato, oltre a un’armonizzazione tra agricoltura e natura”; ma soprattutto si pone di realizzare un settore agricolo e alimentare “attrattivo per le generazioni future”. L’elemento della diversificazione sulle fonti di reddito è molto importante: deve andare agli agricoltori più bisognosi, ai giovani, alle aziende miste. Tra le principali novità del documento, si segnalano pertanto meno vincoli ambientali e più eco-schemi, la centralità della competitività globale e la reciprocità nelle relazioni commerciali. “Chiediamo che i paesi che esportano verso l’Europa adottino standard di qualità più elevati, in particolare per quanto riguarda i fitosanitari e il benessere animale”, ha precisato il professor Frascarelli. Il documento non menziona più il Green Deal o la strategia “Farm to Fork”, ma sottolinea la necessità di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, cercando di creare un settore agroalimentare in armonia con l’ambiente.
La tavola rotonda: un confronto costruttivo tra istituzioni e settore produttivo
La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Alessandra Viero, ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, produttivo e associativo, che hanno condiviso riflessioni
Da sinistra, Nevi, Giansanti, Ferrari, De Carlo, Prandini
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LA FINALITÀ È CREARE UN SETTORE AGROALIMENTARE IN ARMONIA
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critiche e proposte operative. Il senatore Giorgio Bergesio ha messo in evidenza l’importanza di riconoscere l’imprenditore agricolo come custode dell’ambiente, fondamentale per garantire un futuro alla produzione primaria.
Anche l’onorevole Raffaele Nevi ha sottolineato che è essenziale che l’Italia giochi un ruolo da protagonista nell’attuazione
della nuova Politica Agricola Comune (PAC). “Per evitare che resti solo un esercizio retorico, è necessario costruire un’alleanza stabile tra imprese agricole e quelle di prima trasformazione industriale, istituzioni e cittadini”, ha affermato. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha infine evidenziato la necessità di un budget adeguato per realizzare gli obiettivi previsti dalle politiche agricole europee, mentre Massimiliano Giansanti, presidente del Copa, ha sottolineato come l’Unione europea debba adottare un approccio più pragmatico e meno idealista, rispondendo alle sfide geopolitiche attuali.
Conclusioni
Al termine dell’incontro, Silvio Ferrari ha ringraziato il senatore De Carlo per l’organizzazione dell’evento e i relatori per i loro contributi. Ferrari ha quindi ribadito l’importanza di un confronto permanente e costruttivo tra le diverse parti della filiera agroalimentare, auspicando un approccio “win-win” che possa garantire una crescita equilibrata per tutti gli attori coinvolti, dalla produzione primaria alla trasformazione industriale.
La Redazione
Da sinistra, Nevi, Giansanti, Ferrari, De Carlo, Prandini
Assemblea generale Antim 2025 Antim general assembly 2025
On March 28, 2025, the General Assembly of the National Association of Milling Industry Technicians (Antim) took place at the Granaria Association in Milan. The assembly addressed key topics concerning the future of the association, including activities conducted in 2024, the approval of financial statements, and the election of a new board of directors. The agenda featured a report by president Lorenzo Cavalli, who highlighted significant events such as the PestMed Expo and various conferences focused on climate change and milling technology. The assembly unanimously approved the 2024 financial report and the 2025 budget, noting an increase in membership, particularly among women, reflecting the association’s commitment to inclusivity. A new board of directors was elected with an overwhelming majority, and president Cavalli expressed gratitude to outgoing members for their contributions.
Mussini, PhD
Coordinatore editoriale
Molini d’Italia
UN NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO PER AFFRONTARE LE SFIDE DEL FUTURO PROSSIMO DELL’ASSOCIAZIONE
A NEW BOARD OF DIRECTORS TO ADDRESS THE UPCOMING CHALLENGES OF THE ASSOCIATION
Il 28 marzo 2025, presso la sede dell’Associazione Granaria Milano, si è svolta l’assemblea generale dell’Associazione Nazionale Tecnici Industria Molitoria (Antim). L’assise ha trattato numerosi temi di rilevanza per il futuro dell’associazione, tra cui le attività svolte nel corso del 2024, l’approvazione dei bilanci e l’elezione delle nuove cariche del Consiglio Direttivo.
di Lorenzo Bellei
I punti all’ordine del giorno e le attività svolte nel 2024
L’ordine del giorno ha visto toccare dai rappresentanti dell’associazione i temi canonici quali la relazione del presidente Lorenzo Cavalli sull’attività dell’associazione; l’approvazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2024, nonché di quello preventivo per il 2025. Infine, è stata effettuata l’elezione del consiglio direttivo, del presidente, del vice presidente, del tesoriere e del segretario.
L’assemblea si è svolta in un clima di grande entusiasmo, grazie a quanto svolto nel 2024 da Antim in termini di attività. Tra gli eventi significativi, sono state ricordate le seguenti attività:
• PestMed Expo Bologna Fiera (29 febbraio - 1 marzo 2024), evento a cui sono intervenuti il presidente Lorenzo Cavalli e il tesoriere Gerardo Calvello.
• Assemblea Soci Milano/Granaria (17 maggio 2024).
• ENEA Roma - Invito del Gruppo Giovani Italmopa Giovani (21 maggio 2024), con un focus sul cambiamento climatico e la filiera molitoria.
• Convegno Antim - “L’Intelligenza Artificiale per un Molino competitivo” (25 maggio 2024), con successiva visita ai Molini Divella.
• Evento Agribusiness School a Bari (29 maggio 2024), con la partecipazione del
Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
• VII Congresso Nazionale Istituto Superiore di Sanità (5-7 giugno 2024), su micotossine e tossine vegetali.
• Convegno dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia dei Cereali (Aistec) a Torino (19-21 giugno 2024), incentrato sulle filiere cerealicole rigenerative.
• Convegno Antim a Rimini (16-18 settembre 2024), durante l’EuroMaintenance, dedicato alla manutenzione efficiente nel settore molitorio.
• Inaugurazione del C.I.G. (Grain Innovation Center) a Uzwil (29-30 ottobre 2024), cui ha partecipato il presidente Lorenzo Cavalli.
• Partecipazione al Convegno “Pasta siciliana: trend leader della filiera del grano siciliano” (11 dicembre 2024), con un intervento del Presidente Cavalli. Queste sono solo alcune delle numerose iniziative che hanno visto l’Antim protagonista nel panorama nazionale e internazionale.
NEL 2024 ANTIM PROTAGONISTA NEL PANORAMA NAZIONALE
E INTERNAZIONALE
Da sinistra, Luigi Iorio, Radames Gobbo, Andrea Colombo, Massimo Zorzetto, Lorenzo Cavalli, Stefano Mazzini, Gerardo Calvello
Approvazione del bilancio consuntivo e preventivo
Durante l’assemblea sono stati approvati all’unanimità il bilancio consuntivo 2024 e quello preventivo 2025. Sia il presidente Cavalli sia il tesoriere Calvello hanno sottolineato l’avanzo di cassa e la crescita del numero di soci, sia ordinari sia sostenitori. D’altra parte, l’articolo 3 dello Statuto dell’Antim prevede espressamente che vi si possano iscrivere i capo mugnai, i capi molino, i collaudatori di
impianti molitori, i responsabili di laboratorio e controllo qualità e loro collaboratori, nonché altre posizioni deliberate dal consiglio direttivo. È stato altresì evidenziato l’aumento delle adesioni da parte delle donne, un dato positivo che riflette l’inclusività e l’apertura dell’associazione, nonché il fatto che una mansione superficialmente creduta appannaggio maschile sia invece confacente a tutti, senza distinzione di genere. Si tratta di un elemento molto importante, perché questo modo di percepire le varie mansioni
all’interno del molino può verosimilmente contribuire ad affrontare rispondere il problema del mismatch.
Elezione del nuovo consiglio direttivo
Un altro momento cruciale dell’assemblea è stata l’elezione del nuovo consiglio direttivo, che ha visto una schiacciante “maggioranza bulgara” dell’82,7%! I membri eletti sono stati:
• Lorenzo Cavalli, capo mugnaio Molini Valente - presidente.
• Massimo Zorzetto, capo mugnaio Molino Magri - vice presidente.
• Gerardo Calvello, presidente del consiglio di amministrazione Molino Fratelli Dell’Acqua - tesoriere.
• Luigi Iorio, group supply chain-durum wheat mill global director, Barilla G. e R. Fratelli - consigliere.
• Stefano Mazzini, director commercial & marketing, Ocrim - consigliere.
L’ANNO PASSATO HA VISTO
L’AUMENTO
DELLE ADESIONI
DA PARTE
DELLE DONNE
Stefano Mazzini, consigliere
Luigi Iorio, consigliere
Andrea Colombo, consigliere
• EDILIZIA INDUSTRIALE
• SILOS IN CALCESTRUZZO
• MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DI EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI
• EDILIZIA CIVILE
• PITTURAZIONI AIRLESS
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LA PROSSIMA GIORNATA
TECNICA
SI TERRÀ
IL 10 MAGGIO
A TORINO/RIVOLI
Al termine delle votazioni, il presidente Cavalli ha espresso i suoi auguri di buon lavoro ai nuovi eletti e ha ringraziato i consiglieri uscenti - Mauro Caputo, Gianluca Allodi e Luigi Seragni - per l’impegno profuso e i risultati ottenuti durante il loro mandato.
Prossimi Appuntamenti
Prima di concludere l’Assemblea, il presidente Cavalli ha dato appuntamento a tutti i soci per il 10 maggio 2025 a Torino/Rivoli, dove si terrà la Giornata Tecnica dal titolo: “Nuove Frontiere Analitiche nel Settore Molitorio: dalla valutazione degli allergeni e delle micotossine alla qualità del frumento”. Al termine del convegno, è prevista una visita tecnica al Museo Lavazza-Coffee Experience. Con un bilancio positivo e una nuova squadra di consiglieri motivati, l’Antim guarda con fiducia al futuro, impegnata a
rafforzare il settore molitorio e a rispondere alle sfide del cambiamento e dell’innovazione tecnologica.
Lorenzo Bellei Mussini
Cereali nel Mediterraneo: focus su Algeria ed Egitto
Cereals in the Mediterranean: focus on Algeria and Egypt
ANALISI DELLE DINAMICHE
DI CONSUMO E IMPORTAZIONE
DI GRANO NEI DUE PRINCIPALI
MERCATI DEL NORD AFRICA
ANALYSIS OF CONSUMPTION
AND WHEAT IMPORT DYNAMICS IN TWO MAJOR NORTH AFRICAN
MARKETS
The Southern Mediterranean is one of the world’s largest cereal import regions, with Algeria and Egypt being two of the leading importers. Algeria is a significant consumer of cereals, particularly wheat, ranking second globally in bread consumption. The country relies heavily on wheat imports, primarily from Russia and Ukraine, while striving for self-sufficiency in
durum wheat. For the 2025/26 season, Algeria’s wheat consumption is estimated at 11.9 million tons, with imports projected at 9 million quintals. Meanwhile, Egypt faces challenges in expanding wheat cultivation due to population growth, limited water resources, and urbanization. The country is expected to import 13 million tons of wheat for the same season, with
consumption rising to 20.3 million tons. The Egyptian government heavily subsidizes bread prices, making them accessible to a large portion of the population. Both countries are navigating complex agricultural landscapes, with Algeria focusing on increasing domestic production and Egypt managing a significant import system through state agencies.
e
La sponda Sud del Mediterraneo è una delle maggiori aree di importazione di cereali nel mondo. Vediamo la situazione in due paesi fra i maggiori importatori globali: Algeria ed Egitto.
Algeria
L’Algeria è un forte consumatore di cereali e in particolare di grano: risulta essere il secondo paese al mondo per il consumo di pane, dopo la Turchia (110 kg pro capite all’anno - dati Apoce). Il pane in Algeria è disponibile sul mercato a prezzi calmierati attraverso l’aiuto statale. Oltre a tale alimento vi è anche un notevole consumo di couscous e pasta, ottenute da grano duro. In totale il consumo di grano in Algeria risulta abbastanza stabile e per la stagione 2025/26 è stimato in 11,9 milioni di tons (Usda). La produzione di grano in Algeria è di circa 3 milioni di tons mentre per l’orzo ammonta a 1,2 milioni di tons (dati 2025, Usda). La maggior parte della produzione cerealicola algerina è rappresentata da grano duro - il paese è infatti vicino alla autosufficienza per quel che concerne questo cereale. L’importazione di grano (principalmente tenero) è invece considerevole: per la stagione 2025/26 si prevede una importazione di circa 9 milioni di quintali. Il principale paese esportatore sulla piazza algerina è la Russia, con un crescente contributo anche dell’Ucraina. Il mercato algerino delle importazioni di grano si sta comunque evolvendo, con una crescente concorrenza da parte di Russia,
di Duccio Caccioni
Direttore Marketing & Qualità
Vice Direttore di Mercato Caab Spa, Direttore scientifico Fondazione Fico
Canada, Messico, Stati Uniti e Turchia. La Francia, per decenni il principale fornitore del paese mediterraneo, ha visto negli ultimi anni diminuire le sue esportazioni. Nel 2024 per alcune tensioni diplomatiche le importazioni dalla Francia sono state addirittura sospese. L’importazione di grano, come anche la raccolta e lo stoccaggio di cereali sul mercato domestico, sono curate da una agenzia statale, la Oaic. Il governo algerino è molto attento alla disponibilità delle materie
prime agricole e cerca di fare aumentare la produzione nazionale distribuendo sementi e mezzi di produzione qualificati agli agricoltori. Vi sono inoltre grandi progetti agricoli nelle zone desertiche del Sud del Paese: il ministero delle politiche agricole algerino ha recentemente annunciato che per il 2028 nel paese saranno predisposti un milione di ettari di nuovi terreni destinati all’agricoltura e di questi circa 500.000 saranno destinati a grano e orzo. Le scorte di grano sono
ALGERIA: NUOVE TERRE PER L’AGRICOLTURA ENTRO IL 2028
mantenute con attenzione: gli stocks per la stagione entrante sono pari a 6,4 milioni di tons, in crescita rispetto alla stagione precedente (6,2 milioni di tonsdati Usda).
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Egitto
L’Egitto, come del resto l’Algeria, è uno dei principali mercati di importazione di cereali del mondo.
L’espansione della coltivazione del grano è ostacolata dalla crescita demografica - che necessita del raddoppio dell’attuale superficie coltivata -, dalle risorse idriche limitate, dalla frammentazione dei terreni, dall’urbanizzazione, dalla concorrenza di altre colture invernali e dai costi di produzione gonfiati. Tutti questi fattori ostacolano gli sforzi di espansione orizzontale, ovvero la superficie coltivata.
Per la stagione 2025/26 è prevista l’importazione di 13 milioni di tons di grano (dati Usda). L’Egitto importa grano non solo per le proprie necessità ma anche per esportare farina nei paesi del medio oriente e dell’Africa. Il consumo di grano in Egitto è stimato in 20,3 milioni di tons, si tratta di un dato crescente anche per effetto della continua crescita della popolazione. Attualmente infatti l’Egitto conta 107 milioni di abitanti, ma si prevede che la popolazione passerà a 124 milioni entro il 2030. L’Egitto ospita peraltro anche 10 milioni di migranti.
Il prezzo del pane e della farina in Egitto è fortemente sussidiato dallo stato: il 66,7% della popolazione egiziana ha la possibilità di accedere al mercato a prezzi calmierati del pane. Solo nel 2024, e per la prima volta dopo 36 anni, è stato aumentato il prezzo del pane sussidiato.
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RUSSIA E UCRAINA
DOMINANO
L’EXPORT
DI GRANO VERSO
ALGERIA ED EGITTO
La produzione egiziana di grano per la corrente stagione è stimata in 9,3 milioni di tons, in leggero aumento (+1%) rispetto alla precedente, per effetto della espansione delle aree di coltivazione (oggi stimate il 1,43 milioni di Ha - dati Usda). Il sistema di approvvigionamento sia sui mercati esteri sia su quello interno è gestito dall’Ente Statale Gasc (General Authority for Supply Commodities). L’ente nel settore agricolo agisce in concerto con altri Enti statali (The Holding Company for Food Industries, The Egyptian Holding Company for Silos and Storage, The General Company for Silos and Storage, The Egyptian Agriculture Bank). Negli scorsi mesi è stato annunciato dal Governo egiziano che l’Ente per le importazioni Gasc sarà sostituito del FoESD (Future of Egypt for
Sustainable Development) anche conosciuto come Mostaqbal Misr. I principali fornitori di grano all’Egitto sono nell’ordine: la Russia, l’Ucraina e l’Unione europea.
Fra i fornitori dell’Ue spicca la Romania, seguita da Francia e Bulgaria.
Duccio Caccioni
“Baladi”, il pane tradizionale egiziano
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PI-SA: 40 anni di crescita
L’azienda PI-SA nasce nel 1985 dallo spirito imprenditoriale dei tre soci fondatori che, grazie alla loro professionalità, dedizione e perseveranza, negli anni ha acquisito una posizione di rilievo nel mercato nazionale, ottenendo numerosi riconoscimenti grazie all’alta qualità delle prestazioni offerte.
PI-SA è attiva nel comparto edile e industriale ed opera in diversi settori, principalmente in quello dell’industria molitoria. Nell’ultimo decennio si è prevalentemente dedicata al recupero di sili in cemento armato e metallici, oltre che in opere di riqualificazione edile per la conservazione e l’adeguamento sismico e strutturale di grandi impianti molitori; inoltre, è qualificata per la sanificazione degli ambienti per lo stoccaggio di grano e farina secondo le norme HACCP. Analizziamo quindi nel dettaglio le diverse tipologie di lavorazioni e interventi migliorativi classificati sulla base di quattro macrocategorie:
• vetrificazione dei silos;
• pitturazioni interne ed esterne;
• rivestimento pavimenti con resine epossidiche;
• edilizia.
Vetrificazione dei silos
La vetrificazione dei silos è un processo di lavorazione che agevola lo scivolamento e lo svuotamento delle celle per grano e farina. Consiste nel rivestire le pareti interne di celle e silos con resine epossidiche
atossiche, rendendo le superfici uniformi e idonee al contatto con gli alimenti, secondo le normative europee vigenti. La tecnica della vetrificazione non viene utilizzata solo nei nuovi impianti, ma anche per risanare silos degradati o danneggiati che, ad esempio, presentano cavillature, lesioni e pori che facilitano l’ingresso e lo stazionamento di chicchi di grano e di farina, una delle principali cause della proliferazione di microorganismi e batteri (FOTO 1 e 2)
Pitturazioni interne ed esterne
Tutte le pareti e i soffitti interni degli opifici possono essere ciclicamente pitturati con specifici prodotti antimuffa e anticondensa: pitture lavabili e poliuretaniche a base acquosa per rivestimenti continui, come richiesto dalle normative europee vigenti.
L’importanza di mantenere pareti e soffitti privi di cavità o interstizi è fondamentale per evitare agli agenti infestanti di annidarsi e proliferare, ma soprattutto consente di mantenere le superfici pulite, garantendo il massimo livello di igiene. Anche le pareti esterne di opifici e silos possono essere rivestite utilizzando pitture idonee all’ambiente esterno (marino, industriale, rurale, ecc) e adeguate all’invecchiamento dell’immobile, così da evitare infiltrazioni di acqua piovana e aggressioni dovute agli agenti atmosferici (FOTO 3 e 4).
Rivestimento pavimenti
La resina ha aperto nuovi orizzonti nel settore edilizio offrendo la possibilità di rivestire pavimentazioni industriali, anche già esistenti, sia interne che esterne. PI-SA ne ha subito compreso i vantaggi specializzandosi nella sua corretta applicazione. I sistemi di rivestimento per pavimenti e pareti destinati alle aree produttive e di stoccaggio degli alimenti ricoprono un ruolo primario e, quindi, devono avere caratteristiche tali da consentirgli di:
• rispondere a sollecitazioni meccaniche e ambientali straordinarie;
• garantire il rispetto delle norme igieniche e la conformità agli standard previsti dai protocolli HACCP;
• evitare la contaminazione con sostanze estranee;
• preservare la sicurezza di operatori e prodotti.
È pertanto necessario che tali sistemi risultino antiscivolo, privi di sostanze volatili, resistenti agli stress meccanici e chimici, continui, non assorbenti, lavabili e non tossici (FOTO 5)
Edilizia
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progettuale fino alla consegna, garantisce un servizio completo, sicuro e tempestivo, sempre orientato al continuo miglioramento e alla soddisfazione del cliente.
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Perché scegliere PI-SA
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FOTO 3 e 4 Pitturazione esterni: prima (a sinistra) e dopo (a destra) l’intervento
FOTO 5 Intervento di rivestimento con resina di un pavimento industriale
5/8 maggio 2025 MILANO TUTTOFOOD
Salone dell’alimentazione www.tuttofood.it
18/22 maggio 2025 DÜSSELDORF (GERMANIA) IBA
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24 maggio 2025 ITALIA
“MOLINI A PORTE APERTE”
Quarta edizione della manifestazione a cura di Italmopa www.italmopa.com/molini-a-porte-aperte-quarta-edizione
27/30 maggio 2025 MILANO IPACK-IMA
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11/13 giugno 2025 NAIROBI (KENYA) GRAINTECH AFRICA
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