Saluto e augurio del Console Generale d’Italia a Fiume, S.E. Paolo Palminteri
Siete portatori di una grande cultura, tenete spalancate le vostre porteǃ
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Saluto con grande piacere l’uscita del nuovo numero de “La Tore”, quest’anno sotto la direzione di uno dei più noti intellettuali fiumani e membro della nostra comunità, Sandro Damiani. Sono ormai entrato nel mio terzo anno di mandato a Fiume e ho dunque imparato a conoscere quanto interesse susciti questa pubblicazione in tutti i fiumani, sia in quelli che hanno la fortuna di vivere nella città natale sia in coloro che risiedono in Italia ed in altre parti del mondo. Ciò grazie all’eccellente livello culturale che “La Tore” ha saputo mantenere negli anni. Colgo l’occasione per complimentarmi anche con la Comunità degli Italiani di Fiume per tutte le iniziative realizzate nel corso dell’ultimo anno. Ai dirigenti della Comunità, a tutti gli attivisti, a tutti
i soci rivolgo un sentito grazie per il loro impegno volto a promuovere l’identità culturale italiana di questa amata città. Fiume si prepara a trasformarsi nel centro culturale europeo, con ambiziosi progetti infrastrutturali ed iniziative artistico-culturali, in vista del 2020, anno in cui sarà la capitale europea della cultura. Questo mi pare sia l’orizzonte verso il quale la Comunità degli Italiani deve guardare. Si tratta infatti di un’occasione storica, da un lato per rileggere con equilibrio la storia della città e dei suoi profondi mutamenti, e dall’altro lato per dare visibilità alla componente culturale italiana. La Comunità degli Italiani può e deve dare un grande contributo in questi ambiti. Del resto, colgo una grande disponibilità da parte dell’amministrazione cittadina, che ha com-
piuto negli anni recenti molti passi verso la nostra comunità. Penso in particolare al Premio della Città conferito ad un fiumano che tanto ha fatto per il dialogo, non solo tra storici ma anche tra le due componenti della stessa comunità italiana, Amleto Ballarini. Ma mi riferisco anche alla volontà di ripristinare alcuni simboli storici di Fiume, l’aquila bicipite, il tricolore e i nomi storici delle vie della Città Vecchia. Si tratta di un’opportunità di accrescere anche la considerazione e la visibilità della Comunità degli Italiani. Quest’ultima, per cogliere tali opportunità, deve abbandonare ogni timore di aprirsi alla maggioranza. Anzi, dovrebbe spalancare le porte a tutti gli amici croati così come a quelli delle altre minoranze della città, per diventare un luogo di scambio culturale ed una vetrina dell’eccellenza italiana in tutti i settori. Noi italiani siamo portatori di una cultura che ha dato un eccezionale contributo al progresso del genere umano. Ne siamo giustamente orgogliosi. E’ nostro compito diffonderla, contribuendo in tal modo al suo stesso sviluppo. Rivolgo un cordialissimo saluto a tutti i lettori, augurando loro di trovare molti spunti in questa interessantissima edizione della nostra “Tore”.