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Nasceva 150 anni fa: Irma Gramatica

Nasceva 150 anni fa la fiumana Irma Gramatica • di S. D.

Una delle più grandi attrici italiane del Novecento

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Era il 25 novembre del 1867, quando la sarta teatrale fiumana Cristina Bradil, moglie del suggeritore di prosa istriano Domenico Gramatica, dette alla luce, nella nostra città, Maria Francesca, in arte Irma; Irma Gramatica.

Calca le scene fin da piccola e, neanche ventenne, recita accanto alla divina Eleonora Duse, a Flavio Andò, a Cesare Rossi ed al Pezzana. Quindi entra nella compagnia di Ermete Zacconi e di lì a poco forma uno dei più famosi complessi del momento, la Compagnia Talli-Gramatica-Calabresi.

Ben presto diventa la beniamina di alcuni dei più noti commediografi del momento: è, infatti, protagonista femminile nelle pieces di Giuseppe Giacosa, Giovanni Verga, Gabriele D’Annunzio, Marco Praga, Sem Benelli, Dario Niccodemi. Non prediligeva Pirandello. Nell’unica commedia (“Se non così”) interpretata non piacque al Siciliano (ma nemmeno lui piaceva a lei, e non solo come drammaturgo...). Del Goldoni fece la sola “Locandiera”.

Il suo repertorio fu vastissimo e vario. Ai contemporanei italiani si affiancarono i grandi nomi della drammaturgia e della letteratura mondiali: Shakespeare, Ibsen, Tolstoj, Zola, i Dumas, Schiller, De Beaumarchais, Rostand, G. B. Shaw, per citarne alcuni.

In età matura, si divide tra il teatro e il cinema, girando una decina di pellicole, niente affatto memorabili, le quali anzi se vengono ricordate lo si deve al solo fatto che vi recitò lei. E’ in età avanzatissima quando nasce la televisione, e dunque non vi si cimenterà, mentre per la radio, ma appena nel 1953, registrò un solo sceneggiato, “Congedo” di Renato Simoni, diretta dal “mago” della prosa radiofonica, Umberto Benedetto. Dato curioso, del cast fece parte Jolanda Verdirosi, sorella di quel Glauco che per trent’anni lavorerà al Dramma Italiano. Irma Gramatica muore a Tavarnuzze, in provincia di Firenze, il 14 ottobre del 1962. Fiume la ricorda con una targa, esposta sulla parete dell’edificio in cui visse (dietro Palazzo Modello), benché per poco, dato che sin dall’età di sette anni, entrò in arte, con continue tournées in Italia e all’estero.

Irma ebbe due sorelle, anch’esse attrici: Emma, con la quale lavorò spesso e Anna, entrambe più giovani

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