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Rijeka Campione

Rijeka Campione • di Igor Kramarsich

Il sogno è realtà

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Il 2017 per tutti i tifosi del Rijeka calcio verrà ricordato come l’anno d’oro. Un anno storico che ha portato a Fiume per la prima volta nella storia il titolo di Campione nazionale. Quel titolo sognato da moltissimi anni, sfiorato, ma mai raggiunto. Arrivato, per di più, in anticipo.

Il titolo è il frutto di un lavoro continuo, che dura da anni e che la direzione della società ha voluto legare ad un stratega come Matjaž Kek, che nonostante il grande viavai nello spogliatoio è riuscito a formare una squadra senza grandi stelle, ma capace di prevalere contro un dominio costante della Dinamo di Zagabria e a trionfare in un campionato diventato noiosissimo negli anni, avendo visto fin troppo pochi vincitori (a parte il solito Hajduk di Spalato, e una sola volta lo Zagreb) e in tante occasioni ha visto assegnare lo scudetto con parecchi turni di anticipo.

Era il 27 febbraio del 2013; a Fiume arriva, un po’ a sorpresa, un allenatore straniero. Un certo Matjaž Kek, poco noto, ma con un passato di allenatore di rilievo visto che aveva guidato il Maribor e la nazionale slovena, per ben quattro anni. Però pure reduce da un anno senza allenare, dopo una breve avventura araba.

Inizia con una serie di quattro vittorie, facendo ben presto dimenticare il predecessore Elvis Scoria. Presa la squadra al quinto posto, la porta al terzo, davanti all’Hajduk e alle spalle della sorprendente Lokomotiva di Zagabria. Alla fine, la stagione 2012/13, si rivelerà la peggiore sotto la guida Kek. Infatti, seguiranno tre secondi posti, e con sempre meno punti di distacco dalla Dinamo.

Nella stagione 2016/17, dunque, arriva il tanto sperato e sognato scudetto. Un titolo vinto il scioltezza, con una giornata di anticipo, ma nell’aria da diverse settimane. La sconfitta all’ultimo turno, proprio contro la Dinamo, fu più che altro una distrazione.

Pochi giorni dopo arriva la Coppa Croazia: di nuovo contro la Dinamo, a Varaždin, con un comodo 3-1. Storica prima doppia corona per il Rijeka. La vittoria in Coppa

fu la seconda con Kek. Infatti già nella stagione 2013/14 la ottenne, sempre contro la Dinamo vincendo entrambe le finali (1-0 e 2-0). E in quell’estate ci fu pure la vittoria nella Supercoppa di Croazia. Ennesimo scontro con la Dinamo: 2-1 a Cantrida.

Ma facciamo qualche passo indietro.

La storia del Rijeka calcio è una storia di diversi alti e bassi. Il tutto iniziò per volontà politica.

Era il 1946 e a Fiume esistevano parecchie piccole squadre, sorte dopo la fine dell’Italia. Nel caos, i politici seguiti da tanti appassionati sportivi decisero di fondare una nuova società per raccogliere i migliori giocatori. A dare forza a quest’idea, pure la volontà di Belgrado di far partecipare la migliore squadra dell’Istria e di Fiume al primo campionato nazionale della Jugoslavia. Con un po’ di fatica, la compagine fiumana, il Quarnero, vinse la finale, avversaria la US Operaia di Pola. Al termine della prima stagione il team fiumano è nono e viene retrocesso in seconda lega dopo gli spareggi con la Lokomotiva di Zagabria.

Nemmeno in seconda lega le cose vanno meglio, tanto che arriva un’ulteriore retrocessione.

Per il ritorno ai vertici bisogna aspettare fino alla stagione 1958/59. Sono anni di altri alti e bassi: nel torneo 1967/68 la squadra fiumana è addirittura ultima, però si salva nei play-out superando lo Sloboda di Tuzla: 0-3 in trasferta; 4-0 in casa!

Ma era l’anticamera della retrocessione che arriverà l’anno successivo.

Il nuovo ritorno in prima lega fu molto sofferto. Nella serie cadetta infatti, rimase per ben cinque anni, vincendo in quattro occasioni il proprio girone, quello Occidentale, ma fallendo i successivi play-off.

Alla fine nel 1974 torna nella massima serie. E inizia la sua scalata ai vertici dei campionati nazionali. Fu una salita graduale ma con diversi successi tra i quali un quarto e diversi quinti posti. Ma quello che viene ricordato di più è la vittoria di due Coppe nazionali, nelle stagioni 1977/78 e 1978/79 (e una persa in finale ai rigori contro l’Hajduk nel 1987/88). Grazie alla seconda vittoria, i fiumani giocarono nella Coppe Coppe arrivando al turno primaverile, dove persero contro la Juventus. I tifosi fiumani ovviamente ricordano pure le storiche partite contro il Real Madrid: sconfitta in Spagna e vittoria a Cantrida per 3-1! Quello che magari è poco noto è che il Rijeka ha vinto la Coppa del Balcani nel 1978, giungendo in finale due anni dopo.

Conclusasi l’epoca jugoslava, eccoci in quella croata, di cui abbiamo in parte detto. Ribadiamolo. Due coppe vinte prima dell’arrivo di Kek e uno scudetto perso per una bandierina. Giusta o sbagliata che sia lo scudetto è stato perso all’ultimo turno del campionato 1998/99. Il 19 maggio del 1999 il Rijeka batte a Zagabria lo Hrvatski Dragovoljac e grazie al pareggio tra Croatia e Hajduk si porta in testa al campionato. Vince a Spalato poi proprio nel penultimo turno. All’ultimo tutto dipende da lei: deve solo sconfiggere l’Osijek. Il 26 maggio la città è pronta per fare una grande festa. Si rimane però gelati dopo la rete di Bubalo al 42’ che porta gli ospiti in vantaggio. Al 54’ su rigore pareggia Musa e inizia l’assedio alla porta difesa da Galinović. Assedio che culmina con la rete di Admir Hasančić all’89 minuto. Poteva iniziare la festa? No! Non ci si era accorti che il guardalinee Krečak aveva già sollevato la bandierina. Proteste a non finire, in campo e in tribuna. Ma non c’è niente da fare: rete annullata e Rijeka... vicecampione.

Perché il grande sogno del 1999 si avveri, bisognerà aspettare 18 lunghi anni.

Però la storia del calcio a Fiume parte da ben più lontano che non dal Rijeka.

Si giocava già a cavallo del XIX e XX secolo.

Con la trasformazione dell’ex cava in campo di calcio a Cantrida abbiamo l’inizio del vero football, che negli anni si è giocato in vari luoghi che oggi non esistono più, come a Potok dove giocava il Gloria.

La storia e i maggiori successi del calcio nostrano “sotto” l’Italia sono legati alla US Fiumana, squadra nata dalla fusione dell’Olympia e del Gloria, che nella stagione 1928/29 disputa la Lega nazionale, il predecessore della Seria A!

In quella stagione arrivarono a Fiume squadre importanti come l’Ambrosiana-Inter, il Bologna, la Fiorentina, il Genova 1893 (Genoa), la Lazio, il Napoli e tante altre. Il 14.esimo posto portò alla Serie B. Ci rimase per un solo anno per poi stazionare costantemente in Serie C. Tra i cadetti torna nella stagione 1941/42. Ci resta un solo anno...

Ma vanno ricordate pure altre squadre, come la Magazzini generali (in C nel torneo 1942/43) e, una delle più antiche, la CS Fiume sorta negli anni ’20. Ci furono ovviamente pure team minori. In totale, oltre 40, nei vari campionati cittadini e regionali. Ma fu la Fiumana a fare grande la nostra città, portandovi addirittura la Coppa Federale nella stagione 1927/28. Novant’anni fa.

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