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Un dialogo culturale che continua nel tempo

La Società di Studi fiumani: lettera da Roma • di Marino Micich

La Società di Studi fiumani è diventata da molto tempo sinonimo di dialogo, di ricongiungimento della cultura fiumana custodita in esilio per lunghissimi anni con la città di origine: l’odierna Fiume-Rijeka. Sin dagli albori del ritorno culturale a Fiume i partners privilegiati e in un certo senso “naturali” furono individuati nella Comunità degli italiani e nella Scuola Media Superiore Italiana, più nota come il “Liceo”. Le porte di Fiume si aprirono nel lontano 1990 a una delegazione di dirigenti delle associazioni fiumane esuli in Italia tra cui la Società di Studi fiumani con sede a Roma e il Libero Comune di Fiume in esilio con sede a Padova, che all’epoca non poteva per ragioni politiche presentarsi in tale veste ufficiale. Il clima della Guerra fredda durato decenni era terminato dopo il crollo del Muro di Berlino nel 1989 e si erano quindi aperte nuove prospettive nell’Est europeo. Gli uomini che allora si distinsero nel dare il via al dialogo culturale con Fiume, diventato ormai una solida realtà, erano Oscarre Fabietti, Vasco Lucci e Amleto Ballarini, quest’ultimo doveva diventare il protagonista principale di un progetto che apporterà notevoli risultati sia nel campo della ricerca storica (a tale riguardo ricordo l’opera bilingue italo- croata “Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni 1939-1947 portata a termine nel 2002 con l’Istituto Croato per la Storia di Zagabria) sia nella vita culturale di Fiume-Rijeka, che faticosamente cercava nella nuova realtà della Repubblica croata indipendente di ricostituire un’identità che i lunghi anni del comunismo di Tito avevano limitato e rinchiuso, possiamo dirlo oggi con una certa tranquillità di giudizio, in limiti ideologici piuttosto ristretti. A infondere una svolta culturale in città fu il Convegno internazionale del 1999 “Fiume nel secolo dei grandi mutamenti”, con la partecipazione di studiosi italiani, croati e ungheresi. L’evento fu organizzato dalla Società di Studi fiumani col sostegno del Comune di Fiume-Rijeka, dell’Unione Italiana - Università Popolare di Trieste e della Comunità degli Italiani di Fiume. Un’ iniziativa ben concordata che ottenne il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali e del Ministero degli Esteri italiani.

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Questo breve preambolo storico lo ritengo opportuno per ricordare ai lettori più giovani, l’importanza di antefatti legati a un grande lavoro svolto con molto impegno dai dirigenti del sodalizio presieduto per oltre 25 anni dal fiumano Amleto Ballarini e dal marzo 2017 da un

altro fiumano il professor Giovanni Stelli. Tanto è vero che la stessa Città di Fiume ha voluto, su indicazione della Comunità degli Italiani di Fiume, premiare nel giugno del 2016 con la Targa d’Oro proprio Amleto Ballarini per l’opera culturale svolta in favore della città e per il dialogo culturale che ha portato importanti risultati, impensabili fino a dieci anni fa. le recentI attIvItà culturalI svolte nel 2016 In ItalIa, con l’ambascIata dI croazIa a roma e con la comunItà deglI ItalIanI dI FIume e Il comune dI FIume-rIjeka

Sin dal mese di gennaio del 2016 la Società di Studi fiumani, grazie al rifinanziamento ottenuto in Parlamento e poi riconfermato dal Ministero per i Beni culturali tramite la legge 92/2004 (Il Giorno del Ricordo), ha potuto svolgere una nuova e articolata serie di iniziative di valore internazionale e sviluppare le collaborazioni con le istituzioni scolastiche in Italia già in corso da più di venti anni. Il 28 gennaio è stata presentata all’Archivio Museo storico di Fiume la rivista bilingue italo-croata “Minoranze/Manjine” (n. 4 dicembre del 2015) diretta dal fiumano Silvije Tomašević, che riporta articoli molto interessanti riguardanti i rapporti culturali ed economici tra Italia e Croazia che si vanno sempre più concretizzando attraverso molte iniziative. Alla presentazione ha partecipato un folto pubblico che ha seguito con interesse gli interventi dei relatori Amleto Ballarini, Giovanni Stelli, Marino Micich (autore di un articolo apparso per l’occasione sulla rivista “Minoranze” dedicato al dialogo culturale intrapreso dalla Società di Studi fiumani con Fiume), l’ambasciatore croato in Italia Damir Grubiša e il senatore Aldo Di Biagio molto vicino ai dialoghi interculturali intrapresi tra Italia e Croazia in questi ultimi anni. L’11 marzo la Società di Studi fiumani ha patrocinato il concerto “Caleidoscopio musicale - Omaggio a Fiume” eseguito e ideato dal fiumano Francesco Squarcia accompagnato al pianoforte e fisarmonica da Aleksandar Valenčić, un evento organizzato dall’Ambasciata di Croazia in Italia presso l’Accademia d’Ungheria di Roma con il contributo della Città di Fiume-Rijeka. Un pubblico qualificato e numeroso di oltre 150 persone ha seguito con attenzione uno spettacolo che ha saputo coniugare l’aspetto culturale con quello umano. Erano, infatti, presenti in sala croati che vivono a Roma, esuli fiumani, ungheresi e studenti delle scuole romane e laziali interessati al mondo fiumano nella sua complessità. Tra febbraio e marzo la Società di Studi fiumani, con Marino Micich e Giovanni Stelli, ha organizzato incontri e conferenze sulla storia di Fiume e sull’esodo degli italiani dalle terre istriane, fiumane e dalmate avvenuto dopo la Seconda guerra mondiale presso le scuole di Roma, del Lazio e dell’Umbria e il sodalizio ha onorato con Amleto Ballarini presso le massime istituzioni la ricorrenza del “Giorno del Ricordo”, che dal 2004 si celebra ogni 10 febbraio.

Il 4 maggio è stata celebrata a Castua la ormai tradizionale Messa per i caduti italiani uccisi da partigiani jugoslavi (fra di essi ricordo il senatore fiumano Riccardo Gigante) senza umana giustizia e sepolti sommariamente in una fossa comune. L’iniziativa fu fortemente voluta sin dal 1999 da Amleto Ballarini in tempi ancora molto difficili. Come è ormai tradizione dal 1999 alla messa celebrata dal parroco della cittadina partecipano i dirigenti della Società di Studi fiumani, del Libero Comune di Fiume in esilio e della Comunità degli italiani di Fiume alla presenza delle autorità consolari italiane presenti in Croazia. Un’ altra collaborazione è sorta nel mese di aprile tra la Società di Studi fiumani e l’Università riguardo una mostra dal titolo “Un secolo di ricerche archeologiche a Fiume” esposta in Corso, la quale ha posto in rilievo tra le altre cose anche alcuni saggi pubblicati a suo tempo da Riccardo Gigante in proposito ai ritrovamenti antico romani in Città Vecchia. Un’ altra iniziativa è stata promossa nel marzo 2017 con Art Kino per la proiezione parziale del video prodotto nel 1992 dalla Società di Studi fiumani dal titolo “Fiume: frammenti di storia italiana”, in cui viene raccontata per immagini la Fiume dannunziana e la Fiume degli anni Trenta. Nel mese di giugno sono stati assegnati i premi letterari del Concorso “San Vito” promosso sin dal 1990 dalla Società di Studi fiumani in collaborazione con la Scuola Media Superiore Italiana di Fiume e con il patrocinio dell’Università Popolare di Trieste e dell’Unione Italiana. Le giornate di San Vito del 2016 sono state arricchite, come già ricordato in premessa, dal prestigioso riconoscimento della “Targa d’Oro-Stemma Città di Fiume” ad Amleto Ballarini da parte del Comune.

Si è trattato di un evento storico a tutti gli effetti in quanto per la prima volta è stato conferito un premio così importante a un esule fiumano e per di più da un importante ente pubblico croato. Nella sede della Comunità italiana di Fiume è stato poi presentato il 15 giugno il bel volume di Massimo Superina “Stradario di Fiume”, edito dalla Società di Studi fiumani con il contributo della legge 72/2001. Un lavoro veramente pregevole presentato da Orietta Marot, Amleto Ballarini, Ilaria Roccchi, Mario Simonovich con Marino Micich in veste di moderatore davanti a un pubblico molto interessato e numeroso a testimonianza dei rapporti più che consolidati tra gli italiani residenti a Fiume e le organizzazioni degli esuli fiumani.

Nel mese di ottobre a Roma nella Sala Conferenze dell’Istituto

Santa Maria in Aquiro al Senato della Repubblica la Società di Studi fiumani ha partecipato con Amleto Ballarini e Marino Micich all’iniziativa promossa dall’Ambasciata di Croazia a Roma e dal Museo Civico di Fiume-Rijeka dal titolo “Drenig: rapporti culturali italo-croati” una mostra che è stata presentata un paio di anni prima al Museo civico di Fiume-Rijeka e poi a Trieste. Molto applauditi gli interventi degli altri relatori: Ervin Dubrović, curatore della mostra, l’ambasciatore Damir Grubiša promotore dell’evento e dal senatore Aldo Di Biagio che ha moderato il convegno.

A novembre una delegazione della Società di Studi fiumani composta da Amleto Ballarini, Giovanni Stelli, Marino Micich, Franco Papetti e Laura Chiarappa ha partecipato alle solenni celebrazioni del 70° anniversario di costituzione della Comunità degli italiani di Fiume dietro invito della presidente Orietta Marot, che ha voluto anche inserire nel programma un saluto di Amleto Ballarini. Una giornata molto significativa e memorabile per tutti i fiumani celebrata alla presenza delle massime autorità governative della Croazia, della minoranza italiana (U.I.) e consolari italiane.

La pubblicazione regolare di due numeri semestrali della rivista di studi adriatici “Fiume” e l’apertura annuale al pubblico dei ricercatori e dei visitatori dell’ Archivio Museo storico di Fiume completa questa breve rassegna sulle attività del sodalizio fiumano con sede a Roma nel 2016 . Bisogna anche aggiungere che la Società di Studi fiumani insieme all’ANVGD comitato di Roma gestisce con assunzione di altri oneri, la “Casa del Ricordo”, un prestigioso immobile al centro di Roma, concesso dal Comune per rafforzare le iniziative culturali volte al ricordo delle genti giuliane e dalmate e del loro Esodo. InIzIatIve svolte e In programmazIone nel 2017. svIluppI della collaborazIone con la comunItà deglI ItalIanI dI FIume. I patrocInI del mInIstro deI benI culturalI on. FranceschInI. Il dono dI un pezzo orIgInale dell’aquIla bIcIpIte al sIndaco obersnel. Il nuovo presIdente gIovannI stellI

Come nel 2016 anche il 2017 si è aperto all’insegna di altre numerose iniziative promosse dalla Società di Studi fiumani che hanno riscosso grande interesse sia in Italia che a Fiume. Il 18 gennaio la Società di Studi fiumani ha organizzato la presentazione del libro sullo sport fiumano di Abdon Pamich e Roberto Roberti dal titolo “La Grande avventura dello sport fiumano”, edizioni Aracne. L’evento è stato organizzato nella sede centrale del CONI al Foro italico, alla presenza del presidente del CONI Giovanni Malagò. Gli interventi di Ballarini, di Pamich e di Vanni Loriga sono stati moderati da Marino Micich e Francesco Squarcia che ha voluto dedicare un paio di brani musicali al qualificato pubblico intervenuto. Erano presenti anche due grandi sportivi amici di Pamich: il tennista Nicola Pietrangeli che per lunghi anni fu campione d’Italia nel doppio con il fiumano Orlando Sirola e l’istriano campione mondiale di boxe Nino Benvenuti.

Il 10 febbraio nell’ambito delle celebrazioni del Giorno del Ricordo Amleto Ballarini è intervenuto in Campidoglio con il prof. De Vergottini e la prof.ssa Donatella Schürzel presidente dell’ANVGD di Roma alla presenza del Sindaco Virginia Raggi per ricordare la tragedia delle foibe e dell’esodo da Fiume. Il 15 marzo alla Camera dei Deputati Ballarini e Micich sono intervenuti all’incontro organizzato dall’Università Popolare di Trieste con gli studenti delle scuole in lingua italiana dell’Istria e di Fiume, durante il quale hanno rivolto i loro saluti l’on. Ettore Rosato, il presidente dell’UPT Fabrizio Somma, Il min.pl. Francesco Saverio De Luigi, il presidente dell’U.I. Maurizio Tremul. In tale occasione Il prof. Giuseppe Parlato ha tenuto una lectio magistralis sul Trattato di Pace di Parigi del 1947 che sancì ufficialmente la cessione all’allora Federativa Jugoslava di gran parte della Venezia Giulia e di Zara in Dalmazia, territori in cui si verificò il grande

esodo di oltre 300.000 istriani, fiumani e dalmati verso la penisola italiana. Durante il Giorno del Ricordo la Società di Studi fiumani con il prof. Giovanni Stelli e il Consigliere Franco Papetti è stata, come del resto accade da molti anni, attivamente presente in Umbria, partecipando ad importanti manifestazioni tenutesi a Perugia, Assisi e a Città di Castello. Il 2 marzo c’è stata l’importante presentazione dello “Stradario di Fiume” di Massimo Superina, come ricordato in precedenza, a Roma. L’evento organizzato dalla Società di Studi fiumani in collaborazione con l’Accademia d’Ungheria diretta dal prof. Istvan Puskas ha ottenuto il patrocinio delle Ambasciate di Croazia e di Ungheria e del Ministro per i beni culturali italiano Dario Franceschini. L’iniziativa ha richiamato un numeroso pubblico, tra cui una folta rappresentanza di studenti del Liceo scientifico “Volterra ” di Ciampino. I lavori di presentazione sono stati salutati in apertura dal Sottosegretario del Ministero degli Esteri on. Benedetto Della Vedova e preceduti da un omaggio musicale di Francesco Squarcia alla viola. Molto interessanti le relazioni dell’Ambasciatore Grubiša del Ballarini, di Giovanni Stelli, di Mario Simonovich. In finale sono intervenuti la presidente della Comunità italiana di Fiume Orietta Marot, invitata dalla Società di Studi fiumani, e l’autore Massimo Superina residente a Pisa ma legato da vincolo paterno a Fiume e precisamente al rione di Cosala.

A Roma, nella Chiesa di Santa Maria in Aquiro, il 4 maggio la Società di Studi fiumani ha fatto celebrare quest’anno la Messa per i caduti italiani a Castua alle quale hanno partecipato importanti autorità politiche: il vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri, il Senatore Carlo Amedeo Giovanardi, il Senatore Aldo Di Biagio; per il Sindaco di Roma la dott.ssa Cristiana Paciocco, per il Ministro degli esteri il min. pl. Francesco Saverio De Luigi. Presente anche il Ministero della Difesa con Onorcaduti rappresentata dal Col. Maurizio Masi e la Comunità degli italiani rappresentata da Orietta Marot. Oltre centoventi persone presenti alla cerimonia religiosa con la quale si è inteso sensibilizzare le autorità croate e italiane a dare finalmente il via a una cristiana e dignitosa sepoltura alle vittime che giacciono senza segno distintivo nel bosco della Loza a un paio di chilometri da Castua. Il progetto culturale con le scuole che prevede seminari e conferenze sulle terre istriane, fiumane e dalmate ha coinvolto quest’anno circa 2.000 studenti di scuole di Roma e del Lazio ma anche dell’Umbria e della Lombardia. Molto seguito ha avuto anche la presentazione a Roma del libro di Giovanni Stelli “Storia di Fiume”, che è stata organizzata presso il Senato della Repubblica nella Sala dell’ Istituto Santa Maria in Aquiro. Gli interventi dell’on. Luciano Violante, del prof. Giuseppe Parlato e del dr. Paolo Scandaletti sono stati moderati da Marino Micich, che in conclusione ha lasciato spazio a Stelli per puntualizzare alcuni aspetti topici della storia fiumana poco noti e spesso mistificati dalla storiografia croata. Infine anche quest’anno si sono svolte le iniziative a Fiume durante le festività in onore di San Vito a metà giugno, tra cui la tradizionale cerimonia di premiazione del Concorso letterario “San Vito” presso la Scuola Media Superiore italiana in cui Amleto Ballarini, dopo il passaggio della presidenza del sodalizio fiumano a Giovanni Stelli, è stato omaggiato dal preside della Scuola Michele Scalembra con una targa a nome della scuola per ringraziarlo di tanta attività svolta a favore dell’istituto. Giovanni Stelli ha avuto quindi l’occasione di tenere i primi discorsi ufficiali in qualità di presidente della Società di Studi fiumani alla scuola e in municipio. Alla Comunità italiana nella sede di Palazzo Modello è stato presentata la “Storia di Fiume” di Stelli con la partecipazione di Orietta Marot, Mario Simonovich, Ilaria Rocchi, Gianna Mazzieri-Sanković e Amleto Ballarini. Un’opera che colma finalmente un vuoto storiografico e che stimolerà futuri studi e conferenze su Fiume nel 2020, quando la città sarà Capitale della Cultura Europea.

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