Uno sguardo al Dipartimento di Italianistica • di Iva Persić
Al via il settimo anno
Poche settimane fa il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume ha dato il benvenuto a una nuova generazione di studenti - la settima. Durante l’incontro inaugurale con le matricole la capodipartimento, prof.ssa Corinna Gerbaz Giuliano, ha ribadito il valore positivo che ha, per l’insegnamento della lingua, il fatto di poter seguire le lezioni e le (sempre numerose) attività extracurricolari in italiano e dalla voce di docenti di madrelingua italiani; fatto, questo, ancora più importante per l’apprendimento e l’acquisizione di elementi tipici della cultura studiata. L’obiettivo generale dei corsi di laurea - triennale e magistrale - è sempre quello di preparare, quanto più possibile, i futuri laureati alla vita professionale e pratica che li attende alla conclusione dei loro studi. Con l’inizio di quest’anno accademico è stato inaugurato per la prima volta, oltre all’indirizzo formativo del corso di laurea magistrale, anche quello generale. I due percorsi abilitano allo svolgimento
di professioni in diversi settori socio-economici in cui si richiede un alto grado di conoscenza dell’italiano, quali ad es. i mezzi di comunicazione, l’editoria, gli enti culturali e turistici, la diplomazia, la traduzione, ecc. Con la conclusione dell’indirizzo formativo si è abilitati, inoltre, a lavorare nelle scuole elementari e medie in Croazia. Gli studenti iniziano con le loro prime esperienze di pratica scolastica nell’ultimo semestre, durante lo svolgimento del Tirocinio didattico, che li porta direttamente nelle scuole in cui possono osservare e poi mettere in pratica quello che hanno imparato, preparando e tenendo in classe le loro prime lezioni. Le scuole con cui il Dipartimento ha stipulato contratti di collaborazione sono la Scuola elementare Dolac - sessione italiana e sessione croata, la Scuola media superiore italiana e la Prva riječka hrvatska gimnazija. I loro primi corsi di aggiornamento, invece, li possono fare già da studenti partecipando attivamente all’appuntamento del corso d’Italianistica contemporanea: lingua,
comunicazione e cultura italiana. L’aggiornamento per docenti, che si è svolto quest’anno nei mesi di aprile e giugno, ha dato così un’ottima possibilità anche agli studenti di riflettere sulle problematiche relative all’insegnamento della lingua italiana negli asili, sui cambiamenti avvenuti nel Novecento e negli anni Duemila nella competenza linguistica degli italiani, sulle questioni legate allo sviluppo delle competenze di lettura e scrittura, sul pensiero filosofico contemporaneo, nonché sull’impiego delle moderne tecnologie in classe. Tra le attività extracurricolari che vengono sempre proposte non solo agli studenti, ma anche al grande pubblico, possiamo menzionare: la lezione tenuta dal Console Generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, sul tema “I caratteri costanti dello Stato italiano"; quella della prof.ssa Patrizia Pitacco, consulente superiore per la minoranza italiana dell’Agenzia per l’educazione e la formazione, intitolata “Apprendere/ insegnare - una sfida/un’opportunità… per che cosa"; l’intervento del chiar.mo prof. Konrad Eisenbichler dell’Università di Toronto sul tema “La lingua del ricordo: il dialetto nella poesia dell’esule fiumano Gianni Angelo Grohovaz”. Il Dipartimento ha ospitato pure la conferenza/giornata di studio su un tema molto attuale, dal titolo “Fare spazio: migranti, esuli, rifugiati di ieri e di oggi - Nuove prospettive di studio sull’Istria e su Fiume nel II dopoguerra”, in cui sono intervenuti i professori Raoul Pupo dell’Università degli Studi di Trieste, Gloria Nemec dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia e Oriet-
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