Il mare che unisce: scatti da Trieste e Fiume • di Rosanna Turcinovich Giuricin
Omaggio agli uomini che hanno reso grande un mondo L’Adriatico nelle carte geografiche e nelle foto esposte al Museo della Civiltà Istriana di via Torino L’avevano prorogata fino al 26 novembre, ben un mese dopo la data prevista inizialmente, la mostra “MARE. Dalla libera navigazione e dai porti franchi, all’attività portuale e di mare in Venezia Giulia e Dalmazia. Immagini 1700-1900”, al pianoterra del Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata di via Torino a Trieste, una tappa del grande ciclo che l’IRCI dedica al mare nostrum. A determinarne la decisione, il successo registrato dall’esposizione, con un via vai di visitatori, intenso soprattutto in occasione della Barcolana del cui percorso fece parte siglando la collaborazione con l’organizzazione della regata velica della seconda settimana di ottobre. Sinergie importanti che chi vive sulla riva di un mare che per seco-
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li è stato lo spazio dello scambio e delle contaminazioni, dell’osmosi di civiltà e cultura e tanto altro. Non a caso, uno dei percorsi dell’esposizione, è stato dedicato al lavoro che, insieme alle pagine di storia dell’Adriatico, è il più documentato attraverso una ricerca di mestieri e delle scelte politico-economico di un mondo fatto di cantieristica prima e grandi industrie dopo, da Venezia e fino a Cattaro e all’Albania. E’ quanto si poteva cogliere dalle due ampie sale sui movimenti di merce nei porti, a Fiume in particolare, riportato anche nel ricco catalogo che propone scritti sulla storia, la letteratura, i documenti quali antiche mappe geografiche o editti ed infine la fotografia che attraverso gli scatti riesce a fermare momenti di vita vissuta nei porti, sulle rive delle grandi città, rubata alle storie
familiari. Da un lato la documentazione che parte dal 1400 per arrivare ai settecenteschi porti franchi di Fiume e Trieste, voluti dall’Impero austro-ungarico e alle sfide novecentesche. Realizzata a cura di Piero Delbello, con un’ampia introduzione del Presidente Franco Degrassi, ha registrato grande interesse sin dal giorno della sua inaugurazione. L’esposizione è stata un momento di verifica del rapporto della città con l’IRCI, molti risultano i prestiti da collezioni private, dalla stampa più antica riguardante Parenzo alle foto dei capitani dagli album di famiglia che rivelano lo slancio dei collaboratori verso tutto ciò che contribuisce a raccontare un mondo antico, ancora pieno di incredibile fascino che permette di ricostruire storie minime. Il presidente Degrassi, in varie occasione ha avuto modo di spiegare le motivazioni storiche della mostra stessa, che prendono l’avvio dall’analisi di ciò che fu Venezia per tutta la costa adriatica. Si perde spesso di vista il ruolo che questa ebbe nell’assicurare il passaggio delle merci che avevano nella laguna il loro ultimo e principale rife-