LA TORE 28

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Scusate il ritardo Abbiamo rubato il titolo di un famoso film dell’indimenticabile attore napoletano Massimo Troisi, per farci perdonare, appunto, del ritardo con cui esce “La Tore” del 2017. Capita anche nelle migliori famiglie - e noi siamo una buona famiglia - di avere dei contrattempi. Non succederà più. L’arco di tempo che ci separa dal Numero 27, con cui abbiamo celebrato i settant’anni della Comunità, ci ha riservato numerose belle sorprese. Purtroppo, non sono mancati anche momenti tristi, dovuti alla scomparsa di alcuni soci e attivisti. Come si evince dalla confezione del “28”, accanto ai ricordi, le testimonianze, le notizie, le riflessioni relative al nostro mondo, ci sono parecchie interviste. Per certo giornalismo “d’antan”, l’intervista è un

“articolo rubato”, quasi si trattasse di un sotterfugio da parte del giornalista per fare meno fatica... Non è così. L’intervista è invece il modo migliore, più diretto di mettere in relazione la persona/personalità con i lettori, senza mediazioni di sorta. Nel limite del possibile, abbiamo fatto di tutto per non tralasciare nulla di ciò che ci riguarda, quale comunità nazionale, sia per quel che concerne l’attività interna a Palazzo Modello, sia rispetto all’operato dei nostri connazionali in città e oltre. Idem dicasi dell’attività dell’Edit, delle nostre scuole, ivi incluso il Dipartimento di italianistica; del Dramma Italiano, della “Dante”. Abbiamo introdotto qualche novità, come uno spazio fisso dedicato alla società di Studi fiumani di

Roma ed un altro relativo a ciò che avviene nelle C/comunità a noi più vicine. A proposito dell’istituto romano dedicato alla storia di Fiume, con piacere salutiamo la visita fattavi nel mese di novembre dal sindaco, Vojko Obersnel. Galateo “politico” avrebbe voluto che vi si recasse accompagnato dalla presidente della nostra Comunità, poiché questa, intesa come rappresentante della Cni fiumana non è un accidente piovuto dal cielo, né una variabile impazzita, ma parte fondante dell’identità di Fiume. Quando chi di dovere lo capirà, non sarà mai troppo tardi. Il caporedattore Sandro Damiani

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