Muoversi 3 2020

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PROFESSIONI DEL SETTORE

ATTIVITÀ HSE-SALUTE SICUREZZA E AMBIENTE intervista a Fabio Piferi

Le funzioni che si occupano di HSE hanno bisogno di figure altamente professionali che poi devono confrontarsi con la realtà operativa e per questo serve esperienza e formazione. Un percorso che richiede un ambiente dinamico e attento. Fabio Piferi Addetto Deposito di Napoli Q8 Italia

Quale è stato il suo percorso formativo? Mi sono laureato nel 2012 in Ingegneria dell’Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile presso l’Università di Roma, La Sapienza con una votazione di 110/110. Dopo la laurea, ho subito intrapreso la carriera all’interno dei reparti HSE presso diverse aziende multinazionali come la Heinz Italia e la Novartis Farma fino a novembre 2014, quando ha avuto inizio la mia esperienza presso la Kuwait Petroleum Italia. All’interno della Kuwait, ho ricoperto ruoli nei reparti HSE aziendali, prima nell’headquarter situato nella città di Roma, per poi spostarmi presso il Deposito Costiero di Napoli. Tra queste ultime due esperienze, l’Azienda mi ha dato l’opportunità di ricoprire, per circa un anno, anche il ruolo di project engineer all’interno del reparto Construction e Maintenance della direzione Business Development. Come è arrivato nel settore petrolifero? L’occasione si è presentata quasi per caso nel 2014 quando la Kuwait Petroleum Italia, a seguito dell’acquisizione della Shell Italia, ha avviato una fase di rinnovamento aziendale. Questo ha portato l’azienda ad aprire l’opportunità a tanti giovani, occasione che non mi sono lasciato sfuggire in quanto da sempre il mondo petrolifero ha suscitato in me fascino ed interesse per il suo carattere innovativo, stimolante, solido all’interno del quale intraprendere una soddisfacente carriera duratura. Quale è il suo ambito di attività? Attualmente svolgo il ruolo di ASPP all’interno del Deposito di Napoli. Riportando direttamente all’RSPP, mi occupo anche di attività relative alla gestione dei rifiuti, nonché di tutte le

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MUOVERSI

attività operative che si presentano quotidianamente in una realtà complessa come quella di un deposito petrolifero. Ricopro inoltre il ruolo di referente del nostro sistema di gestione integrato qualità sicurezza e ambiente. È soddisfatto di questa esperienza? Assolutamente si! Tutta l’esperienza presso la mia attuale azienda è stata molto stimolante. Vorrei tuttavia fare un focus sul mio attuale ruolo, che grazie al suo carattere dinamico mi fornisce ogni giorno lo stimolo giusto per affrontare attività complesse tipiche di un deposito petrolifero. Oltre al ruolo che ricopro, a mio avviso non è da sottovalutare l’ambiente lavorativo in cui ci si trova ad operare ed in questo mi ritengo molto fortunato. L’ambiente è giovane, stimolante, ben organizzato, ma soprattutto innovativo sotto molti aspetti, valori tipici che ho riscontrato, sin dal primo giorno, in tutta l’azienda. Nei prossimi anni inoltre, il deposito sarà oggetto di importanti progetti innovativi che coinvolgeranno anche il mio reparto, fornendomi l’opportunità di confrontarmi con nuove esperienze e apportare innovazione anche nell’ambito HSE per garantire sempre elevati standard di sicurezza e prote-

zione dell’ambiente e delle persone. Quale consiglio si sente di dare a chi volesse intraprendere questo percorso? Sicuramente di non demordere mai. Parliamo di un lavoro sicuramente complesso e ricco di ostacoli, ma allo stesso tempo innovativo, dinamico che consente di avere visione dell’azienda a 360 gradi. Per ricoprire questo ruolo è necessario saper pensare sempre un po’ fuori dagli schemi, poiché, in materia di ambiente e sicurezza, uno schema fisso non c’è, viceversa c’è molto da costruire. Pensiamo soltanto agli ultimi avvenimenti relativi all’emergenza Covid-19, nessuno di noi si sarebbe mai aspettato una tale situazione, eppure in poco tempo i reparti HSE di aziende quali la Kuwait, hanno dovuto gestire l’emergenza. Grazie alla lungimiranza del nostro management, siamo riusciti ad affrontare la problematica attuando in pochissimo tempo azioni mai intraprese prima, limitando così il più possibile il rischio di contagio pur continuando a gestire il nostro business. Ultimo consiglio che mi sento di dare, certamente non per importanza, è quello di tenersi sempre aggiornati: solo così è possibile affrontare i problemi di oggi e le sfide di domani.


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