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STATO-REGIONI: PIÙ DIALOGO MENO CONFLITTI” intervista a Enrico Rossi “TRANSIZIONE ENERGETICA CON PRAGMATISMO E SENZA IDEOLOGIA” intervista a Paolo Arrigoni

Paolo Arrigoni Senatore, Coordinatore Energia della Lega

“TRANSIZIONE ENERGETICA CON PRAGMATISMO E SENZA IDEOLOGIA” intervista a Paolo Arrigoni

L’emergenza Covid-19 ha messo a bientale con quelli economico e sodura prova tutto il Paese, con impatti ciale. Il PNIEC ha obiettivi sfidanti che sull’economia, sulla società, sull’amsembrano difficilmente perseguibili, biente. Quali ritiene siano le priorità come quello delle rinnovabili nei traper ripartire? sporti. Per vincere questa sfida occorLa Lega è stata la prima forza politica re fare efficientamento energetico, ad evidenziare che all’emergenza sarealizzare nuovi impianti di produzione nitaria avrebbe seguito un’emergenza di energia, in primis quella rinnovabile, economica e sociale, con un crollo del e modernizzare gli esistenti, nonché Pil a livelli degli anni finali della seconriconoscere il ruolo strategico del gas da Guerra mondiale. Da una crisi di e investire nei biocarburanti e nei carquesta portata si può uscire soltanto buranti sintetici per il trasporto sosteprendendo una strada decisa: quella nibile. della riduzione delle tasse per imprese e famiglie, realizzando investimenSe l’Italia ha potuto affrontare la criti previa necessaria semplificazione si mantenendo approvvigionamenti burocratica, in particolare con la moe garantendo i servizi essenziali lo si ratoria dello sciagurato Codice degli deve anche e soprattutto alla tenuta Appalti per permettere di svincolare della filiera petrolifera. Oggi siamo in 200 miliardi di opere pubbliche ora una fase particolare, quasi a un bivio: bloccati. Servono subito nuove infrao si supera la crisi attraverso l’innostrutture strategiche per collegare il vazione facendone una protagonista Paese, per la mobilità e la banda larga, della transizione energetica, oppure senza dimenticare la messa in sicusi rischia di perdere un asset straterezza del territorio dal gico. Che ne rischio idrogeologico pensa? e, soprattutto, le manutenzioni dell’esistente: strade, ponti, edilizia scolastica. Da una crisi di questa portata si può uscire solo prendendo una Nella fase emergenziale il nostro Paese ha riscoperto La transizione enerstrada decisa: riduzione l ’ i m p o r t a n z a getica è un’opportudelle tasse per imprese di alcuni pronità per lo sviluppo e famiglie, realizzando dotti e servizi: sostenibile del nostro investimenti previa da una parte la Paese: va perseguita necessaria semplificazione plastica che ha con decisione, pragburocratica, con la avuto un ruolo matismo e meno ideologia, contemperando l’aspetto ammoratoria dello sciagurato Codice degli Appalti straordinario per la sicurezza igienico-sanitaria, dall’altra il trasporto merci che ha consentito a settori essenziali di non fermarsi, penso in particolare a quello agroalimentare. Il ruolo strategico giocato dalla filiera petrolifera per la sicurezza del Paese è quindi sotto gli occhi di tutti. In questa fase di crisi drammatica del settore dell’auto e dell’intera filiera italiana, con crolli delle vendite da inizio anno di oltre il 50%, è assurdo erogare incentivi solamente alle auto elettriche e ibride di cui il nostro Paese non ha filiera: bonus di 6mila a veicolo che potrebbero pesare per 36 miliardi da qui al 2030 sulle casse dello Stato. Nel decreto rilancio si arriva all’assurdo di destinare 120 milioni (che potrebbero salire a 190) per l’acquisto di monopattini elettrici, tutti prodotti in Cina. Un Governo serio avrebbe invece dovuto prevedere incentivi, a fronte della rottamazione di vecchie auto, anche per l’acquisto di veicoli Euro 6 di ultima generazione.

La crisi e il lockdown portano a guardare in modo nuovo alle sfide energetiche e di modello di sviluppo. Quali ritiene siano le opportunità da cogliere e le prospettive in questo senso? La crisi da Covid-19 ha messo a nudo le vulnerabilità di molti paesi, Italia compresa, in vari settori. Ancora di più oggi occorre avere consapevolezza che il nostro Paese dipende energeticamente dall’estero per oltre il 75% (il 93% per il solo gas). Non possiamo più permetterci una tale criticità che,

oltre a problemi di base di neutralicompetitività delle tà tecnologica la nostre imprese sui mercati globali che devono sostenere costi maggiori Parlare di decarbonizzazione abbinata alla sola elettrificazione, leadership nella nostra industria petrolifera, che grazie alla ricerdell’energia, pone magari esclusivamente da ca e all’innoval’Italia in posizione fonti rinnovabili, zione è in grado debole e ricattabiè pura utopia: di sviluppare le. nella transizione energetica con l’economia L’Italia dal punto di nel settore dei trasporti circolare un mix vista geopolitico ha un potenziale enorme per vincere la sfida energetica. Ma c’è molto oltre all’elettrico un ruolo strategico lo dovranno avere i carburanti verdi, che non solo garantiscono di prodotti low carbon capaci di vincere le sfide ambientali. da fare: per la poun trasporto sostenibile Il settore intrecsizione centrale ma salverebbero l’industria cia la crisi Conel Mediterraneo automotive europea ronavirus con il nostro Paese e tutta la filiera l’abbassamento potrebbe puntare dei prezzi del a diventare l’hub greggio. Questo europeo per la diintreccio fa instribuzione del gas, visto che questa travvedere un pericolo: lo sforzo per fonte primaria anche nel medio e lunla decarbonizzazione rischia di ralgo termine avrà un ruolo strategico di lentare. L’industria petrolifera ritiene accompagnamento nella transizione che per non rinunciare agli obiettivi energetica; occorre inoltre sfruttare occorre mettere il settore nelle conal meglio le nostre georisorse enerdizioni di generare risorse per gli ingetiche, sospendendo la moratoria vestimenti nei nuovi prodotti (biocardelle attività di ricerca dell’upstream; buranti carburanti sintetici, economia serve poi perseguire la decarbonizzacircolare) e per farlo occorre il ricozione nei trasporti, non a senso unico noscimento del suo ruolo strategico. con il solo elettrico, ma sfruttando su Quale è la sua opinione in proposito?

Parlare di decarbonizzazione abbinata alla sola elettrificazione, magari esclusivamente da fonti rinnovabili, è pura utopia. Come detto sopra, nella transizione energetica nel settore dei trasporti oltre all’elettrico un ruolo strategico lo dovranno avere i carburanti verdi, che non solo garantiscono un trasporto sostenibile ma salverebbero l’industria automotive europea e tutta la filiera italiana, dando altresì una prospettiva alla nostra industria petrolifera che oggi rischia di sparire e con essa una delle poche industrie rimaste in Italia, con conseguente perdita dei livelli occupazionali. Il settore petrolifero italiano è pronto ad investire nei nuovi prodotti applicando l’economia circolare, ma serve sostegno da parte dello Stato, magari dirottando quota parte del gettito delle accise e dell’IVA, e un quadro normativo certo e adeguato che consideri le emissioni nel ciclo di vita e non solo allo scarico. L’Europa dovrebbe capire che la strada da seguire è la neutralità tecnologica se si vogliono conseguire realmente gli obiettivi. Le posizioni ideologiche rischiano infatti di aumentare le diseguaglianze sociali, e perciò le risorse, già scarse, vanno ben indirizzate: non tutti possono o potranno permettersi auto elettriche da 40-50.000 euro.

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