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di Pier Luigi del Viscovo “SANITÀ E TRASPORTI STRATEGICI, LA COMPETENZA
Giuseppina Della Pepa Segretario Generale ANITA
“SANITÀ E TRASPORTI STRATEGICI, LA COMPETENZA DEVE TORNARE ALLO STATO” intervista a Giuseppina Della Pepa
Il trasporto merci in questi lunghi Innanzitutto che il trasporto merci è mesi ha svolto un ruolo essenziale. un servizio essenziale e di pubblica In che modo avete affrontato l’emerutilità, indispensabile al benessere genza, soprattutto nelle prime fasi nazionale. Le istituzioni dovrebbero più critiche? E’ possibile un bilancio? prenderne coscienza in modo concreLe imprese di autotrasporto merci e to, ristorando le imprese dell’autotralogistica hanno affrontato l’emergensporto e della logistica per le perdite za con responsabilità e immensi sasubite in questi mesi e formulando crifici, ben consapevoli del loro ruolo politiche adeguate per la loro crescita, nell’assicurare i rifornimenti necessari così necessaria al rilancio economico all’industria, al commercio e alla coldell’Italia. lettività intera. Poi c’è un insegnamento legato alla Malgrado il setprofonda deboleztore sia stato za che ha finora ricompreso tra Urgenti le misure per caratterizzato il le attività ecoassicurare la continuità nostro Paese nella nomiche autorizzate ad operare, il bilancio di questo periodo è comunque neproduttiva e logistica, anche a favore della competitività dei prodotti italiani: il nostro Governo risposta alle crisi. A dimostrazione del fatto che talune riforme strutturali non sono più gativo. Le nostre deve battere i pugni in procrastinabili, non imprese sono Europa e tentare ogni solo in campo ecouscite dal lockstrada per la cessazione nomico ma anche down con le ossa delle numerose limitazioni costituzionale. L’atrotte, indipentirolesi al traffico stradale tuale ripartizione di dentemente dal la loro dimensio di merci al Brennero competenze nelle materie concorrenne, registrando ti tra Stato e Regiocali di fatturato ni, in primis sanità e di almeno il 50%, che arrivano anche trasporti, ha dimostrato di non essere al 100% per quelle attive nella filiera adeguata, rallentando i processi decidell’automotive. Lo stesso settore del sionali, creando confusione e disparitrasporto di prodotti petroliferi ha retà inaccettabili in un momento in cui gistrato significative perdite di volumi sarebbe stata necessaria una gestioe, di conseguenza, di ricavi. ne tempestiva, chiara ed uniforme sul territorio nazionale dell’emergenza. Il Quali insegnamenti si possono trarre trasporto merci ha sofferto notevoli da questa esperienza? disagi operativi per questa ragione. Il comparto sconta una serie di ritardi strutturali che non lo rendono competitivo rispetto ad altri operatori europei. Dove sarebbe prioritario intervenire? Sono urgenti misure per la riduzione del costo del lavoro e per aumentare la produttività e l’efficienza delle imprese del comparto, con la finalità di coniugare in modo ottimale nel trasporto merci la crescita economica, l’innovazione tecnologica, la transizione ambientale, la sicurezza stradale. Le imprese italiane di autotrasporto e logistica devono tornare ad essere competitive rispetto ai vettori dell’Est, così avvantaggiati da costi molto inferiori ai nostri. Auspichiamo dunque il taglio del cuneo fiscale e la decontribuzione degli oneri sociali per i conducenti nei trasporti internazionali. Urgenti le misure per assicurare la continuità produttiva e logistica, anche a favore della competitività dei prodotti italiani. Il nostro Governo deve battere i pugni in Europa e tentare ogni strada per la cessazione delle numerose limitazioni tirolesi al traffico stradale di merci al Brennero. In Italia, va pure abolito il calendario dei divieti di circolazione ai mezzi pesanti, sostituito da altre misure per la sicurezza stradale, in linea con quanto avviene in altri Stati della Ue, come ad esempio l’Olanda. Ci auguriamo che l’Italia dia finalmente il benvenuto alle innovazioni nell’autotrasporto merci, investendo
nella digitalizzazione dei documenti e dei flussi informativi, nelle soluzioni di trasporto più efficienti e sostenibili: primi fra tutti la lettera di vettura stradale in formato elettronico, il progetto P18, l’European Modular Systems.
Che aspettative avete sui tempi della ripresa e cosa vi aspettate dal Governo? È difficile pensare ad una ripresa nel breve termine. Vorrei ricordare che il nostro Paese deve ancora recuperare gli esiti negativi della crisi del 2008, differentemente da quanto avvenuto nei nostri principali competitor a livello Unione europea. Dal Governo ci aspettiamo la giusta considerazione dei danni economici che abbiamo subito affinchè predisponga un adeguato ristoro, misure di sostegno destinate sia alle PMI sia alle imprese di più grandi dimensioni, interventi specifici anche per il settore dell’autotrasporto merci e logistica, come avvenuto per gli altri comparti.
Siamo alla vigilia di un cambiamento di paradigma nel modo di trasportare le merci? Una grande incertezza grava sul futuro e il modo di trasporta

re delle merci potrebbe cambiare in modo sostanziale per effetto di molti fattori. Dipenderà, ad esempio, da cosa accadrà all’industria italiana, dalle dinamiche del commercio internazionale, dalla configurazione delle catene globali del valore che si determinerà, dal grado di innovazione e di sostenibilità ambientale che riuscirà a permeare nei processi aziendali e nella filiera logistica.