DALLA PISTA ALLA STRADA
MOTOGP, LE INNOVAZIONI DEGLI ULTIMI 30 ANNI In occasione della ripresa del Motomondiale dopo la sospensione dovuta al Covid-19 vogliamo ripercorrere le principali innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato il 500/MotoGP negli ultimi 30 anni, attraverso l’opinione di Gigi Dall’Igna, direttore di Ducati Corse e tra i tecnici più apprezzati nel circuito, raccolta dalla rivista moto.it.
Negli anni Novanta la principale innovazione ha riguardato le gomme, per risolvere il problema dell’efficace scarico a terra della potenza: così sono nate le bicilindriche, prima di Aprilia e poi di Honda, con scelte che non privilegiavano più la potenza pura. Dagli anni 2000 (in particolare con l’introduzione della MotoGP) si è continuato a lavorare sulle gomme, immaginando nuove soluzioni per migliorare le prestazioni. Nel 2002 poi la Honda passa a un maggiore frazionamento del motore, con la nascita del 5 cilindri, con l’idea che elettronicamente fosse più semplice da gestire. In quegli anni, con l’introduzione della MotoGP, molte innovazioni hanno riguardato l’elettronica, fino all’introduzione della centralina unica. Altra novità il cambio seamless - introdotto da Honda nel 2010 e adottato da tutti i costruttori dal 2013-2014 - importante sia per massimizzare la velocità in rettilineo sia per il cambio marcia e la scalata a moto piegata, visto che permette di addolcire le variazioni di coppia sulla ruota posteriore e quindi di conservare velocità più alta. È stata la volta poi del Ride by Wire, introdotto dall’Aprilia, che permette un’erogazione della coppia del motore, in funzione del numero dei giri, più dol-
ce rispetto alle caratteristiche reali del propulsore e con più precisione nel calibrare la dinamica. Una caratteristica specifica delle moto da corsa è la necessità di rispondere velocemente alle esigenze del pilota, motivo per cui occorre calibrare con attenzione l’effetto stabilizzante, accentuato anche dall’inerzia dell’albero motore: nasce per questo l’albero controrotante, adottato ogi da tutti i costruttori. Negli ultimi anni si è inoltre lavorato molto sull’aerodinamica, da parte in primis di Ducati, con le prime versioni di appendici aerodinamiche applicate sulla GP15 nel 2016. Ultimo elemento di innovazione l’Holeshot, che permette di agire sul trasferimento di carico, cioè la velocità con la quale la moto trasferisce il carico dall’anteriore al posteriore, e risolvere il problema dell’impennamento in
partenza, con un cambio di baricentro della moto, inaugurato da Ducati nel 2018. Tutte innovazioni, come quelle che caratterizzeranno i prossimi anni, che dalla pista sono poi passate alla strada, per permettere a tutti gli appassionati di guidare moto più efficienti e più sicure.
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TRIMESTRALE UNIONE PETROLIFERA
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