ITS& smart road
Lorenzo Merendi
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SMART ENGINEERING E NUOVE TECNOLOGIE
INFRASTRUTTURE STRADALI: UN’ANALISI DELLE COMPONENTI INTERNE ED ESTERNE E DEI FATTORI ABILITANTI CHE STANNO CONDIZIONANDO FORTEMENTE LE SCELTE FUTURE NEL NOSTRO PAESE
- PRIMA PARTE -
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uesto primo articolo effettua un’analisi dello stato attuale delle infrastrutture stradali, delle componenti interne ed esterne e dei fattori che stanno condizionando in modo significativo le scelte future. Seguirà un secondo articolo che analizzerà le opportunità tecniche che il più aggiornato sviluppo tecnologico sta via via presentando e che trasformeranno in modo radicale le infrastrutture stradali. Affronterà anche i fattori abilitanti necessari per accelerare l’adozione delle nuove tecnologie, delle innovazioni emergenti per la realizzazione dell’infrastruttura stradale del futuro. Grazie ai progressi tecnologici ed allo smart engineering, stanno emergendo nuove soluzioni che possono rendere le strade più efficienti. Finora ci si è focalizzati molto sulle innovazioni riguardanti le tecnologie dei veicoli. Dovunque si guardi si vede una nuova storia di progresso nel settore dell’automotive. Veicoli a guida autonoma e connessi sono ora realtà e hanno il potenziale per cambiare le regole del settore e quelli elettrici stanno iniziando a entrare nell’uso comune. Ma tutte queste tecnologie devono necessariamente funzionare su una piattaforma fondamentale e universale: le strade. Se l’innovazione delle infrastrutture stradali non starà al passo con i progressi tecnologici che riguardano i veicoli, l’alto livello di crescita del traffico resterà un enorme problema per tutti i Paesi e il vero potenziale di tali tecnologie non potrà realizzarsi in alcun modo. La notevole velocità di sviluppo dell’automotive verso un veicolo sempre più autonomo impone una urgente accelerazione sia della trasformazione delle infrastrutture stradali a tutti i livelli che nelle regole; in particolare, il passaggio dal livello di
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STRADE & AUTOSTRADE 5-2019
autoconnessa (driverless car) ai livelli superiori di autonomia del veicolo (guida assistita, guida autonoma) richiede obbligatoriamente una trasformazione delle infrastrutture stradali che, diversamente, non sarebbero in grado di accogliere. Siamo di fronte ad una trasformazione del Paese che richiede, necessariamente e con molta urgenza, che la politica intervenga adottando non solo provvedimenti ma un vero e proprio piano di sviluppo di lungo periodo, coordinato, condiviso, nell’ambito del quale ognuno degli Stakeholder deve svolgere un preciso ruolo partecipato. Ma allo stato attuale questo non esiste ancora. Le iniziative sperimentali sono numerose ma non rientrano in un unico disegno, in un’unica strategia di sviluppo del Paese: la tendenza è quella di agire per conto proprio o quasi. Per poter definire una strategia di sviluppo, un percorso, una identità nazionale che ad oggi non esistono ancora, è necessario un contributo fattivo di tutti gli Stakeholder, una condivisione che stenta ad arrivare. I Ministeri trovano difficoltà a programmare lo sviluppo trovandosi spesso a dover assumere decisioni quasi unilaterali per assolvere agli impegni obbligatori conseguenti a Direttive, Regolamenti Europei. Vi sono poi altri fattori da affrontare come la crescita esponenziale in atto della mobilità, fattore che va in netta controtendenza rispetto ai concetti della nuova mobilità; anche questo fenomeno richiede un intervento adeguato attraverso una strategia che deve essere assunta a livello nazionale. Sono questi i presupposti fondamentali da affrontare attraverso strategie mirate che devono investire tutto il sistema della mobilità e dei trasporti.
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