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Le vie del ferro

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LE VIE DEL FERRO

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LE ULTIME NOVITÀ DEL SETTORE FERROVIARIO

TORINO-LIONE: AUMENTANO I CONTRIBUTI EUROPEI, PARTONO I BANDI PER IL TUNNEL DI BASE ITALIANO

L’esito della riunione del Consiglio di Amministrazione di Telt svoltosi il 25 Giugno a Parigi ha portato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a parlare di giornata storica per la Torino-Lione, in quanto l’opera ha ottenuto un finanziamento maggiorato al 55% per la tratta internazionale - unico caso in Europa - e la disponibilità dell’UE a cofinanziare al 50% anche le tratte nazionali, quindi anche la linea da Bussoleno al nodo di Torino. Nel medesimo incontro, Telt ha approvato la pubblicazione dei Bandi, per un valore di circa un miliardo di Euro. In questo modo, i lavori per l’intero tunnel di base sono banditi. L’avvio della procedura per il lotto italiano segna il completamento del percorso degli affidamenti dei lavori per la realizzazione dei 57,5 km del tunnel di base. L’importo stimato complessivo per l’affidamento dei lavori della galleria della Torino-Lione, sul versante italiano, è di circa un miliardo. L’invito a presentare candidatura per gli interventi, è diviso in due lotti, uno per i lavori di costruzione e uno per la valorizzazione dei materiali di scavo. Il Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea con l’esplicitazione della facoltà di interrompere senza obblighi e oneri la procedura di gara in ogni sua fase, come previsto dal Codice degli appalti pubblici francese. Telt conferma l’impegno a verificare le volontà dei due Governi al termine della selezione delle candidature, prima di procedere all’invio dei capitolati di gara alle Imprese.

FIRMATO IL PROTOCOLLO DI LEGALITÀ PER LA REALIZZAZIONE DEL TERZO VALICO DEI GIOVI

Sottoscritto lo scorso 4 Luglio, presso il Palazzo del Governo di Genova, il Protocollo di Legalità per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, che aggiorna e rafforza l’articolato impianto di misure volte a garantire che i lavori di realizzazione della linea ferroviaria possano essere condotti in una solida cornice di sicurezza, mitigando i rischi di interferenze criminali. Il documento, siglato dai Prefetti di Genova e di Alessandria, da RFI, in qualità di soggetto aggiudicatore, da Italferr, Direttore dei Lavori e Titolare delle funzioni di Alta Sorveglianza, e dal Consorzio Cociv, Contraente Generale per la progettazione

e la costruzione, sostituisce il precedente accordo, siglato nel 2012, che viene arricchito e integrato con nuove previsioni, in conformità al nuovo schema di protocollo di legalità relativo all’affidamento dei lavori di realizzazione di infrastrutture strategiche, approvato con delibera CIPE del 6 Agosto 2015. Tra le novità del nuovo protocollo si segnala la più precisa individuazione della filiera di Imprese soggetta alle disposizioni pattizie, nonché l’obbligo di comunicazione a Cociv, da parte delle stesse, dell’eventuale variazione dei rispettivi assetti societari. È inoltre prevista l’istituzione, presso le Prefetture, di una “cabina di regia”, allo scopo di effettuare, mediante incontri periodici, un monitoraggio congiunto e una valutazione complessiva della situazione ovvero di specifiche problematiche ritenute di rilievo. Analogamente a quello adottato nel 2012, anche il nuovo documento è stato sottoscritto dai Direttori dell’Ispettorato del Lavoro delle province interessate e dalle locali organizzazioni sindacali, confederali e di categoria, in relazione agli impegni previsti dall’art. 10, concernente il monitoraggio e il tracciamento, ai fini di trasparenza, dei flussi di manodopera.

VENETO: IL PIANO TRASPORTI 2020-2030 CON 19 MILIARDI DI INVESTIMENTI

Otto obiettivi da raggiungere attraverso altrettante strategie che si concretizzano con 32 azioni che vanno da progetti infrastrutturali a quelli di innovazione del trasporto pubblico locale, da interventi di riorganizzazione dei servizi a quelli della Governance del settore. Investimenti, fino al 2030, superiori ai 19 miliardi, di cui oltre la metà già disponibili, il 62% dedicati alla mobilità e al trasporto su ferro e il 35% all’adeguamento e manutenzione stradale. Tra le molte azioni previste e che comprendono oltre ai progetti infrastrutturali anche le attività di gestione, la riorganizzazione dei servizi, l’innovazione tecnologica in particolare nel settore del trasporto pubblico locale, si segnalano quelle prioritarie: il completamento delle linee TAV Milano-Venezia, Padova-Bologna e Venezia-Trieste; lo sviluppo di un programma di accessibilità all’area interessata ai Giochi Olimpici invernali del 2026 di Milano-Cortina, attraverso un rinnovamento infrastrutturale complessivo dell’area bellunese e la riorganizzazione dei servizi di mobilità pubblica basata sull’interscambio ferro/ gomma, un programma di manutenzione straordinaria per la viabilità di connessione e per la riduzione dell’incidentalità: per la sola rete stradale si valuta in oltre 100 milioni il fabbisogno manutentivo annuale; interventi sulla viabilità di accesso ai comprensori turistici e sviluppo di un piano di itinerari, piste ciclabili e ippovie, con priorità agli itinerari di accesso ai nodi urbani, l’integrazione tariffaria del trasporto pubblico regionale con l’attuazione del progetto del “biglietto unico” e il rafforzamento della Governance e della gestione dei trasporti regionali, anche con la revisione del ruolo delle Società regionali per la gestione diretta di infrastrutture e servizi di interesse regionale.

IL MIT APPROVA L’AV BRESCIA-VERONA-PADOVA MA CON AGGIORNAMENTI

Dopo il Terzo Valico, il TAV Torino-Lione e la bretella Campogalliano-Sassuolo, sono stati pubblicate sul sito istituzionale del MIT l’analisi costi-benefici e la connessa analisi giuridica per l’Alta Velocità Brescia-Verona-Padova (si veda articolo a pag. 22). Secondo la relazione, fermare l’opera costerebbe troppo e dunque la TAV verrà ultimata, seppur si dovranno rispettare le molte osservazioni che fanno capo al recente Osservatorio ambientale. Un’infrastruttura, nel segmento tra Brescia e Verona, il cui costo è previsto attorno a i 3,5 miliardi per 45 km complessivi (5,2 miliardi la tratta Verona-Padova): un progetto che ha mosso i suoi primi passi quasi 30 anni fa. Un’opera che dovrà essere aggiornata proprio sulla base delle indicazioni dell’Osservatorio ambientale, quali il passaggio del sistema di alimentazione di trazione elettrica da 25 kV circa a 3 kV, in modo da rendere la linea a quattro binari più flessibile nel suo utilizzo e quindi anche a supporto del trasporto dei pendolari. n

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