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Multitasking

macchine stradali

MULTITASKING!

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MOLTO PIÙ DI UN “SEMPLICE” IMPIANTO MOBILE: UNA VERA MACCHINA MULTIFUNZIONE IN GRADO DI RIVOLUZIONARE IL CANTIERE STRADALE PER GLI IMPIANTI TECNOLOGICI. ECCO LE DUE BLEND SEVENTY DELLA EDILGRIMALDI

L’efficienza è l’obiettivo fondamentale di ogni Impresa. Affrontare i cantieri stradali per la posa degli impianti tecnologici in modo razionale e competitivo è uno degli obiettivi maggiormente difficili da raggiungere per vari motivi. Gli spazi a disposizione per il cantiere, il numero di macchine da impegnare, il numero di mezzi di trasporto e la logistica dei materiali sono aspetti molto delicati che incidono in maniera pesante sull’economia complessiva dei cantieri, sulle tempistiche e sul risultato finale. Macchine e tecnologia ci vengono oggi in aiuto in modo importante e permettono, sapendo guardare al di là dell’atteggiamento “abbiamo sempre fatto così”, di raggiungere risultati considerevoli sotto molti punti di vista.

MOLTO PIÙ CHE IMPIANTI MOBILI

Si tratta dell’atteggiamento che i fratelli Bernasconi, Titolari della Edilgrimaldi di Bardonecchia (TO), hanno da sempre avuto nei confronti della tecnologia a servizio del cantiere. “Il nostro atteggiamento - introduce Massimiliano Bernasconi - è sempre stato di massima apertura mentale verso ogni tipo di soluzione: quando abbiamo visto per la prima volta gli impianti mobili della Blend abbiamo intuito che la loro potenzialità poteva essere ben più ampia della sola produzione di calcestruzzo. Abbiamo infatti visitato un importante cantiere di metanizzazione a Calizzano (SV), in pieno Appennino Ligure a cavallo con il Piemonte. Un appalto complesso e molto esteso che la Edilgrimaldi ha portato a termine in successivi lotti in modo rapido ed efficace. Abbiamo capito che le Blend Seventy potevano essere cruciali in un cantiere di questo tipo permettendoci di essere molto più efficienti - prosegue Bernasconi - grazie a un impiego che andasse oltre il consueto”. L’impiego delle due macchine ha infatti reso molto più snello e rapido il procedere della posa dei tubi del metanodotto grazie

1. L’utilizzo delle Blend Seventy nei cantieri stradali per la posa di impianti tecnologici si è rivelato vincente in termini di organizzazione ed efficienza

2. Il processo di riempimento della trincea e di copertura dei tubi del metano avviene in modo rapido, efficiente, in poco spazio e senza sporcare e senza richiedere la presenza di numerose macchine

3. La precisione e la velocità con cui è possibile scaricare i materiali all’interno della trincea sono tra i fattori determinanti per l’efficienza delle Blend Seventy utilizzate da Edilgrimaldi

a una maggiore velocità nelle fasi di preparazione della trincea e del successivo riempimento con i materiali prescritti dal Capitolato d’appalto. “La loro conformazione - continua Bernasconi - permette di avere una grande polivalenza, in quanto con la stessa macchina produciamo sia il misto cementato sia l’asfalto a freddo. Inoltre, trasportiamo e posiamo con la massima precisione tutti i materiali richiesti per l’allettamento delle tubazioni e la loro copertura. Evitiamo così di dover ribaltare, spingere in trincea e successivamente sistemare i materiali di riempimento con un risparmio di spazio e di tempo che permettono al cantiere di avanzare velocemente e in modo molto meno impattante per gli abitanti della zona e per gli utenti della strada”. Le Blend Seventy permettono di affrontare in modo diverso un cantiere di questo tipo, limitando i mezzi impegnati nella loro conduzione e innalzando in modo importante il livello di sicurezza. IMPIANTI MOBILI

PENSARE (E AGIRE) IN MODO DIFFERENTE

“Le operazioni di scavo sono molto più snelle - spiega Massimiliano Bernasconi - in quanto nel cantiere sono oggi presenti solo un mini o un midiescavatore (a seconda della profondità da raggiungere) e una minipala cingolata. Si esegue lo scavo della trincea in modo convenzionale e tutte le successive fasi, tranne la compattazione, non prevedono più l’impiego di macchine movimento terra o mezzi ribaltabili perché si lavora con le Blend Seventy. Abbiamo ridotto al minimo i tempi morti in cantiere e aumentato la sicurezza sia attiva che passiva - ci viene illustrato mentre vediamo le diverse fasi di lavoro - grazie a un numero inferiore di macchine coinvolte, a una maggiore pulizia generale, a una precisione e velocità di lavoro che prima erano impensabili. Usiamo le Blend Seventy da terra con radiocomando e questo permette di regolare in modo immediato la velocità di scarico, l’estensione dei nastri e la posizione del nastro di scarico e controllare da vicino le operazioni con un contatto visivo diretto fra gli addetti. Evitiamo inoltre ogni tipo di interferenze con manufatti come pensiline, balconi o linee aeree non dovendo ribaltare i materiali in modo convenzionale ma scaricandoli direttamente in trincea con una precisione impensabile e formando degli strati uniformi che occorre solo poi compattare”. L’avanzamento del cantiere ha raggiunto un ritmo medio di scavo, posa e chiusura di oltre 650 m/giorno riducendo al minimo l’impatto con i residenti e con gli utenti della strada. “L’uso di questi impianti ci ha permesso di avere un cantiere sempre perfettamente in ordine oltre che in linea con la massima sicurezza. La presenza delle due tramogge per lo stoccaggio degli inerti ci ha consentito di avere a portata di mano il materiale adatto per ogni tipo di lavorazione. L’altro aspetto positivo nella logistica complessiva del cantiere è il fatto di poter essere completamente indipendenti dai fornitori esterni. Non si è più costretti ad aspettare le betoniere, che dipendono dai ritmi degli impianti o degli altri cantieri, o i camion che portano l’asfalto a freddo. Siamo riusciti a programmarci l’avanzamento giornaliero sulla base dei nostri ritmi di lavoro, sulla disponibilità con le squadre dei saldatori, sull’organizzazione stabilita con la Direzione dei Lavori”.

CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO

Le macchine hanno permesso di ottimizzare il tempo all’interno del cantiere grazie alla loro capacità multitasking di svolgere più lavori contemporaneamente. “Con lo stesso carico di inerti, è possibile eseguire il letto di posa così come il getto del misto cementato - spiega - procedendo in modo lineare nell’esecuzione del manufatto completo. In questo modo si risparmia tempo e ci si concentra sulla qualità del lavoro. Utilizziamo questi impianti in moltissimi cantieri e per impieghi fra loro molto differenti ma sempre con la stessa polivalenza. Un risparmio di tempo che coinvolge anche la realizzazione dello strato di usura finale in conglomerato bituminoso a freddo. La flessibilità delle Blend Seventy - prosegue - parte dall’origine, ossia dalla concezione iniziale e dalla possibilità di personalizzarla in modo ottimale. Nel nostro caso sono presenti anche i serbatoi per le emulsioni necessarie al confezionamento dell’asfalto a freddo insieme ai serbatoi per l’acqua e il cemento necessari per i conglomerati

4. La qualità del conglomerato è da attribuire all’ottima esperienza maturata dal Costruttore in tema di miscelazione in continuo. L’alimentazione della finitrice è avvenuta in modo ordinato e adattandosi dinamicamente al ritmo di avanzamento della stesa grazie alle regolazioni dinamiche

5. L’impiego con radiocomando permette un controllo costante della zona di lavoro a vantaggio della qualità e della sicurezza operativa

macchine stradali

6. Le tramogge di carico permettono di trasportare contemporaneamente materiali diversi fra loro e farne un uso puntuale a seconda delle necessità 8. La fase di stesa del conglomerato bituminoso a freddo si è rivelata veloce ed efficiente grazie all’uso della Blend Seventy in accoppiata con una minipala cingolata dotata di minifinitrice

cementizi. Questo permette, una volta terminato il ciclo di copertura delle tubazioni, di eseguire lo strato di usura così come prescritto dal Capitolato. Il progetto prevede infatti di chiudere la trincea con conglomerati bituminosi a freddo che, dopo un certo periodo, saranno fresati per una larghezza superiore alla trincea e sostituiti con binder. Noi stendiamo l’asfalto a freddo con la stessa minipala che utilizziamo per la compattazione usando, però, una minifinitrice. Grazie ai nastri, questi impianti permettono di alimentarla in modo razionale, veloce e ordinato regolando la velocità dei nastri sulla base dell’effettivo avanzamento. Questa operazione, con un classico ribaltabile, richiederebbe molto più tempo e, spesso, la presenza di un escavatore gommato per prelevare il materiale dal cassone e alimentare la finitrice. Un valore aggiunto che conferisce ulteriore qualità ed efficienza al nostro modo di lavorare e che aumenta, cosa non da poco, la nostra immagine nei confronti sia della Committenza che dei cittadini che ci vedono lavorare. È anche merito di queste macchine se, nel corso della durata di tutto il cantiere, siamo stati apprezzati dalla popolazione locale per il basso impatto dei lavori”. n

9. L’ingombro di questi impianti in cantiere è pari a quello di un comune ribaltabile, ma con una polivalenza che non è assolutamente paragonabile 10. Con la Blend Seventy, le fasi del cantiere sono meno concitate pur lavorando con ritmi produttivi sostenuti 7. L’organizzazione del cantiere è più semplice e razionale, riducendo in modo drastico la presenza di macchine movimento terra 11. Il carico dei materiali da utilizzare, compreso l’asfalto riciclato, avviene con una pala gommata media grazie all’altezza ridotta e alla capienza delle tramogge

12. La compattazione avviene con una minipala cingolata dotata di compattatrice a ruota che permette di lavorare con efficienza, sicurezza e precisione dopo lo scarico del materiale con la Blend Seventy

IMPIANTI MOBILI

Blend Seventy: vocazione al multitasking produttivo

L’impianto mobile Blend Seventy è una macchina che, dalla sua, ha una forte propensione al multitasking produttivo. Nata da una concezione modulare, prevede una tramoggia per gli inerti da 12 m3, un serbatoio per il cemento da 4.000 kg e uno per l’acqua di 2.000 o 4.000 l. A seconda delle esigenze è possibile avere un serbatoio da 600 l per le emulsioni bituminose, tre serbatoi da 42 l per gli additivi, e diversi tipi di nastri di scarico. La produzione massima oraria, con mescolatore dotato di coclea singola, arriva a 70 m3/ora. Proprio Edilgrimaldi, per aumentare la produzione in un cantiere diverso rispetto a quello visto a Calizzano, ha richiesto un mescolatore con doppia coclea per arrivare a 120 m3/ora. Le dimensioni di 6.400x2.450x2.250 mm lo rendono adatto per diversi allestimenti come autocarri a quattro assi, veicoli ferroviari, semirimorchi o, se scarrabili, anche per funzionamento in postazione fissa. Per svincolarsi dalla PTO del mezzo di trasporto (dove presente) è possibile avere un’unità autonoma di potenza.

13. Blend Seventy è un impianto mobile che permette di razionalizzare il cantiere stradale in modo radicale 14. Nel cantiere di Calizzano (SV) operavano, su strada, solo un miniescavatore, una minipala per la compattazione e la stesa del conglomerato e le Blend Seventy, così da ridurre l’impatto del cantiere sugli utenti della strada

La disponibilità della Blend Plants di studiare soluzioni personalizzate insieme ai propri Clienti ha portato gli impianti mobili del Costruttore bresciano a un livello tecnologico molto avanzato. L’ingresso degli input per il confezionamento dei conglomerati dispone di un’interfaccia molto semplice pur gestendo un gran numero di dati e fornendo un prodotto in uscita con standard elevati. La mescolazione in continuo è stata messa a punto in modo molto attento, sommando molteplici esperienze e perfezionando il processo nell’arco del tempo proprio grazie alla capacità di ascolto e di personalizzare le proprie macchine sulla base delle aspettative dei singoli Clienti. Occorre ricordare, infatti, che Blend Plants ha la propria origine da un utilizzatore di queste macchine.

Edilgrimaldi: alla soglia dei 60 anni

Edilgrimaldi nasce nel lontano 1961 dal Cav. Umberto Grimaldi. Una storia di continua crescita che è arrivata alla soglia dei 60 anni di attività. La Edilgrimaldi è quella che si può definire la classica Impresa famigliare dove oggi Vincenzo e Massimiliano Bernasconi, nipoti del Fondatore, continuano nell’attività collocandosi sul mercato in modo innovativo e, soprattutto, senza mai venire meno alla qualità realizzativa. La sede a Bardonecchia, cittadina al confine italo-francese, ha portato la Edilgrimaldi a differenziare la propria attività e a operare in un contesto dove opere molto impegnative, come la costruzione di grandi impianti di risalita, si accompagna sempre a strette tempistiche di consegna, motivo per cui l’Azienda piemontese ha sempre cercato massimo aiuto nella tecnologia per razionalizzare i propri processi produttivi.

15. La Edilgrimaldi si è specializzata nel tempo in lavori complessi e difficili come gli impianti di risalita: fra le ultime realizzazioni, vi è la seggiovia a sei posti ad ammorsamento automatico “6 Gigante”, nel comprensorio Jafferau di Bardonecchia (TO)