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L’isolamento sismico del nuovo viadotto di Genova Cornigliano

Luca Colle(1) ponti&viadotti

L’ISOLAMENTO SISMICO

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DEL NUOVO VIADOTTO DI GENOVA CORNIGLIANO

IL VIADOTTO, REALIZZATO A TEMPO DI RECORD, È STATO ISOLATO SISMICAMENTE DA FREYSSINET PRODUCTS COMPANY ITALIA, CHE HA ESEGUITO ANCHE LE ATTIVITÀ DI SOLLEVAMENTO PER LA SOSTITUZIONE DEGLI APPOGGI PROVVISORI CON GLI ISOLATORI DEFINITIVI

Acavallo tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 è stato realizzato il viadotto di collegamento tra la strada urbana di scorrimento e lo svincolo di Genova aeroporto (si veda “S&A” n° 133 Gennaio/Febbraio 2019), in prossimità della stazione di Genova Cornigliano. Il progetto, ideato dall’Ing. Caobianco della Sinergo, prevedeva la costruzione di un viadotto costituito da campate in acciaio e campate in c.a.p.. Per questo progetto sono stati forniti isolatori in gomma di tipo standard per una parte di viadotto che sormonta la viabilità cittadina e di tipo dielettrico per la parte di viadotto che scavalca una rete ferroviaria. Sulla sede stradale dell’opera sono stati forniti e installati giunti di dilatazione in gomma armata tipo Multiflex per escursioni da 160 e 250 mm.

2. Il viadotto in lavorazione

1. La localizzazione del cantiere Lo studio dell’isolamento sismico ha portato alla definizione di isolatori Isosism® in mescola tipo Normal da 550 mm di diametro per tutti gli impalcati in c.a.p.. Per la parte di scavalco della ferrovia, invece, è stato necessario prevedere due tipologie differenti di isolatori sismici Isosism® dielettrici: una tipologia è stata realizzata in mescola Hard con diametro da 750 mm e una tipologia è stata realizzata accoppiando due isolatori rettangolari da 700x900 mm vulcanizzati su un’unica piastra di base per l’ancoraggio alle pile. Anche la mescola di questi ultimi è di tipo Hard. Tali dispositivi consentono escursioni molto ampie e sono progettati per sostenere carichi di notevole importanza.

3. L’impalcato in c.a.p.

4. L’impalcato metallico

Gli isolatori sismici dielettrici per l’impalcato in acciaio sono conformi alle specifiche RFI DTC INC PO SP IFS 005 A (ex 44E) e dotati di marcatura CE. Quelli per gli impalcati in c.a.p. sono esclusivamente dotati di marcatura CE. In entrambi i casi, i progetti sono stati realizzati in accordo alle Normative EN15129. Come previsto dalla Legge, sono stati eseguiti i test di accettazione in accordo alle Norme EN152129 e NTC2008 presso il laboratorio ufficiale Isolab®, in presenza di un Funzionario del Politecnico di Milano. A seguito dei tragici eventi di Agosto 2018 che hanno interessato il viadotto Polcevera, l’Impresa Costruttrice ha dovuto accelerare l’apertura dell’opera; per tale motivo, il viadotto è stato varato su appoggi provvisori realizzati in carpenteria metallica. Successivamente, è stato necessario intervenire con attività di sollevamento per effettuare la sostituzione dei dispositivi provvisori con isolatori definitivi. I sollevamenti sono stati eseguiti impiegando batterie di martinetti da 250 t fino a ottenere una capacità di spinta, nel caso dei dispositivi di maggior capacità, pari a 30.000 kN. L’alimentazione dell’impianto è avvenuta utilizzando una centralina oleodinamica a rapporto volumetrico costante, gestita da un sistema di controllo elettronico degli spostamenti. Tutti i sollevamenti sono stati realizzati in presenza di traffico.

L’INTERVENTO DI SOLLEVAMENTO E DI SOSTITUZIONE DEI DISPOSITIVI

Inizialmente è stata effettuata la predisposizione dell’impianto di sollevamento e la messa in quota sul pulvino dei dispositivi di appoggio definitivi. È stato quindi eseguito il sollevamento con la relativa verifica della quota dello stesso e degli spazi in ogni punto di contatto tra appoggi e strutture. Gli appoggi provvisori, quindi svincolati ed estratti, hanno lasciato il posto agli isolatori definitivi per i quali, dopo il posizionamento, è stata eseguita la regolazione della quota definitiva.

5A e 5B. Gli isolatori sismici Isosism® HDRB del diametro di 750x120 mm (5A) e 700x900x120 mm (5B) 6. I martinetti e gli appoggi provvisori

7. I martinetti e gli appoggi provvisori 8. L’estrazione dell’appoggio provvisorio

APPOGGI ANTISISMICI

A seguire, si è proceduto all’abbassamento del viadotto ed è stato realizzato il getto di allettamento inferiore degli isolatori e l’inghisaggio delle zanche di ancoraggio. Successivamente, è avvenuto lo scarico dell’impianto di sollevamento a maturazione dei getti per consentire la migrazione del carico dai punti di spinta ai dispositivi di appoggio definitivi. L’ultima fase è consistita nella rimozione dell’impianto di sollevamento, eseguito per ogni allineamento.

Prima dell’apertura al traffico del viadotto è stata eseguita la posa in opera dei giunti di dilatazione in gomma armata tipo Multiflex da 160 e 250 mm di escursione.

L’INTERVENTO DI POSA IN OPERA DEI GIUNTI DI DILATAZIONE

Prima di tutto si è provveduto al taglio e alla ri9. La postazione di controllo 10. I martinetti con gli isolatori definitivi mozione degli asfalti; quindi è stata posata la scossalina per poi realizzare le armature per l’allettamento del giunto e dei massetti laterali. Sono così avvenuti il posizionamento del giunto, completo di tirafondi di ancoraggio, e il getto in opera con malta fibrorinforzata a ritiro compensato; i tiranti sono infine stati serrati con chiave dinamometrica per procedere, come ultima fase, alla sigillatura delle asole. n (1) Funzionario Commerciale di Freyssinet Products Company Italia

11. L’impalcato in acciaio posizionato su isolatori dielettrici Isosism® definitivi dopo le attività di sollevamento 12. Il giunto in opera tipo Multiflex

Metro M4, Milan, Italy

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