a a c rt c T cANT AN 3 scrittura e grammatica











Scrivere è importante: puoi raccontare tutto ciò che accade intorno a te, che immagini o che sogni… Nelle pagine che seguono troverai suggerimenti utili per scrivere bene qualsiasi tipo di testo.
18 Qual è la morale?
19 Inventare una favola
20 Raccontare una leggenda
21 Inventare una leggenda
22 Raccontare un mito
23 Inventare un mito
IL TESTO DESCRITTIVO
24 Descrivere un ambiente
25 Descrivere un oggetto
26 Descrivere un animale
27 Descrivere una persona
28 La descrizione nella narrazione
IL TESTO POETICO
30 Creare rime per divertire
32 Similitudine, metafora, personificazione
Quando scrivi un testo, è necessario collegare bene le frasi fra loro con le parole-legame:
• connettivi temporali (prima, dopo, poi, mentre, intanto, infine, tempo dopo, un giorno...)
• connettivi logici (ma, perché, perciò, infatti, quindi, cosicché, tuttavia, invece...)
1 Leggi il testo e completalo con i connettivi temporali e logici proposti. Poi ricopialo di seguito.
poiché • appena • ma • così • ora • prima • quindi • poi • perché
Giulia ha ....................................... finito di fare i compiti, ....................................... esce in giardino a giocare.
....................................... inizia a piovere a dirotto la bambina
è costretta a entrare in casa. La mamma la rimprovera si è bagnata, la aiuta ad asciugarsi i capelli.
Giulia si annoia decide di telefonare alla sua amica Silvia per fare una bella chiacchierata.
Quando scrivi un testo, fai attenzione al tempo dei verbi. Devono andare d’accordo tra di loro: tutti al passato, al presente o al futuro.
1 Leggi i testi, scegli per ognuno i tempi verbali più adatti e scrivili negli spazi vuoti. Alla fine rileggi per verificare che il testo sia corretto.
Tempo fa una donna (ama/amava) tanto il colore giallo che a casa sua tutti i mobili (erano/sono) gialli. Suo marito e i suoi figli (devono/dovevano) vestirsi
sempre di giallo e (mangeranno/mangiavano) solo cose gialle: risotto allo zafferano, polenta e frittata.
Per non addormentarsi, Andrea la sera si (infilerà/infila)
sotto le coperte con un libro.
A mezzanotte (scivola/scivolò) fuori dal letto
e si (recherà/reca) in cucina dove (mangia/ mangiava) latte e biscotti. Poi (è tornato/torna) nella sua camera, si (infila/infilava) nel suo letto e si (addormenta/addormentò)
Domani io e Davide (trascorriamo/trascorreremo) ...............................................
il pomeriggio al parco. ............................ (andiamo/andremo) a piedi, ci ............................................... (sediamo/siederemo) su una panchina all’ombra e ............................................... (leggeremo/abbiamo letto) dei fumetti divertenti, finché non (arrivarono/arriveranno) i nostri amici.
Tutti insieme (giocheremo/giochiamo) a pallone.
Per scrivere un testo chiaro, scorrevole e non noioso, bisogna evitare le ripetizioni usando sinonimi o altre parole.
1 Leggi il testo: il nome NERONE è ripetuto troppe volte. Sostituiscilo, scegliendo tra le parole date. Poi riscrivi il brano.
animale • suo • suoi • lui • gli
Nerone di giorno era veramente il cane più feroce di tutto il vicinato: nessuno poteva fare un passo senza il permesso di Nerone, nessuno poteva nemmeno tossire o starnutire se Nerone non voleva.
Ma la notte perfino il ronzio di una mosca o di una zanzara poteva spaventare Nerone I denti di Nerone battevano all’impazzata.
Vedeva ombre enormi e mostruose che stavano di fronte a Nerone.
2 Leggi il testo, sottolinea le parole che si ripetono troppo spesso, poi riscrivilo usando sinonimi.
Che bella domenica pomeriggio! Sono andata al cinema con la mia bella amica. Siamo entrate in una bella sala cinematografica, ci siamo accomodate in due belle poltrone e abbiamo assistito alla proiezione di un film molto bello. Alla fine avevamo una bella fame e abbiamo mangiato una bella pizza.
Se vuoi scrivere un racconto realistico o fantastico, individua:
• i PERSONAGGI (protagonista e secondari);
• QUANDO e DOVE si svolgono i fatti;
• CHE COSA accade (generalmente in ordine cronologico).
1 Osserva le immagini e rispondi alle domande. Poi scrivi il racconto completo sul quaderno.
Chi sono i protagonisti della storia?
Dove si trovano?
Quando?
Che cosa fanno?
Che cosa li sveglia?
Che cosa provano?
Che cosa fanno?
La struttura del racconto è formata da tre parti: l’INIZIO presenta i personaggi e la situazione di partenza; lo SVOLGIMENTO racconta la storia vera e propria; la CONCLUSIONE spiega come finisce la storia.
Erano passati molti giorni, anche se era sembrato un unico giorno lunghissimo e il sole era ancora lì fermo Sembrava una tazzina posata su una mensola. Nessuno capiva che ora fosse veramente, le nuvole stavano tutte evaporando e i gelati si scioglievano. La gente si radunava in piazza e discuteva, ma nessuno sapeva che fare.
.........................................................................................
Allora una bambina che si chiamava Erminia e aveva un bel caschetto di capelli neri, ebbe un’idea: inclinò la testa di lato e il cielo diventò storto. L’orizzonte si piegò all’ingiù e il sole lentamente scivolò via in un morbido pluff. .........................................................................................
Un giorno il sole era diventato quadrato. All’inizio era piaciuto a tutti: con gli spigoli che luccicavano e i lati tutti uguali faceva proprio una bella figura. Ma alla sera non era ancora tramontato. Rimaneva appoggiato sul cielo e non rotolava via.
Scuola Holden, 100 storie per quando è troppo tardi, Feltrinelli
Il racconto realistico narra fatti che sono accaduti o potrebbero accadere nella realtà. Il racconto fantastico narra fatti che non possono accadere nella realtà perché contiene almeno un elemento fantastico.
1 Segui prima una strada poi l’altra. Otterrai due racconti: uno realistico e uno fantastico. Scrivili sul tuo quaderno.
L’INIZIO di un racconto presenta i personaggi, il luogo e il tempo della vicenda. Può essere di poche parole o ricco di informazioni.
1 Indica con una X il riquadro che contiene l’inizio adatto alla storia.
Il mio fratellino si era ammalato e il medico gli aveva prescritto uno sciroppo di cui il piccoletto era goloso.
Il mio fratellino si era ammalato. Il medico gli aveva prescritto uno sciroppo che lui detestava.
2 Rispondi alle domande e scrivi l’inizio adatto alla storia.
• Chi è Alice?
• Che problema ha?
• Come la fa sentire?
• Chi è la signora Matilde?
• Come si offre di aiutare Alice?
• Vivono nello stesso palazzo?
Per Alice era difficile
Lo SVOLGIMENTO è la parte più lunga del racconto. Si narrano i fatti che succedono e le azioni dei vari personaggi.
1 Leggi l’inizio e la conclusione del racconto, poi scrivi tu lo svolgimento: aiutati con le domande stimolo.
Amalia recitava l’incantesimo del mostro magico, mentre aggiungeva gli ingredienti nel calderone: occhio di lucertola, zampa di rana, coda di rospo e abbaio di cane. Il calderone iniziò a bollire finché tra le bolle apparve…
• Che cosa apparve nel calderone?
• Come era fatto il mostro?
• Il mostro era buono o cattivo?
• Amalia è soddisfatta dell’incantesimo?
• Che cosa fa allora la strega?
Finalmente il mostro scomparve tra lampi e tuoni.
1 Segui le indicazioni e scrivi tre finali che rispondano in modo diverso a questa domanda: dov’è finito Hans?
UN LIETO FINE
UN FINALE DA PAURA
UN FINALE FANTASTICO
1 Scrivi un racconto realistico con i personaggi indicati. Segui la struttura, inventa un titolo e rispondi alle domande-guida.
Titolo:
INIZIO
• Chi? Gli alunni della 3a.
• Con chi? Con gli insegnanti.
• Quando? In primavera.
• Dove? Alla fattoria didattica “Arca di Noè”.
SVOLGIMENTO
• Che cosa hanno visto?
• Che esperienze hanno fatto?
• Chi li ha guidati?
• Che cosa è accaduto di inaspettato?
CONCLUSIONE
• Come è andata a finire?
2 Scrivi il testo completo sul quaderno.
1 Scrivi un racconto fantastico, scegliendo fra i titoli proposti. Segui la struttura e le indicazioni.
Il bidello mago Invasione dallo spazio Un folletto sotto il letto
INIZIO
Presenta luogo, tempo e personaggi.
SVOLGIMENTO
Racconta i fatti che sono capitati.
CONCLUSIONE
Racconta come si conclude la vicenda.
La fiaba è un racconto fantastico con un lieto fine
Leggi IL MOSTRO DALLE SETTE TESTE a pag. 54 del LIBRO DI LETTURA
1 Immagina cosa potrebbe accadere dopo le nozze, aiutandoti con le seguenti domande.
• Dove andarono a vivere gli sposi?
• E i cani?
• La sorella dello sposo si fece viva?
• E il vecchio con le tre pecore?
• In che difficoltà si trovarono un giorno i protagonisti?
• Chi li voleva danneggiare?
• Chi li aiutò?
• Come?
• Quale fu il lieto fine?
2 Ora riscrivi il seguito della fiaba. Ricordati di collegare bene le frasi con le parole-legame adatte.
Leggi LE TRE MELARANCE alle pagg. 58-59 del LIBRO DI LETTURA
1 Riordina le frasi che raccontano in breve le parti della fiaba.
Il mago Celio gli disse dove trovarle e gli diede tre oggetti magici con le istruzioni per usarli.
Seguì le istruzioni di Celio, ma la maga se ne accorse e cercò in tutti i modi di ostacolarlo senza riuscirci, perché tuoni e fulmini la ridussero in cenere.
Il re riuscì a dare da bere solo all’ultima, che diventò la sua sposa.
C’era una volta un giovane re che, per un maleficio, non sapeva ridere e per guarire doveva trovare tre melarance.
Il re si mise in viaggio e raggiunse il castello della maga Creonta, dove si trovavano le tre melarance.
Sulla strada del ritorno il giovane aprì una dopo l’altra le tre melarance: da ognuna apparve una bellissima fanciulla che chiedeva di bere.
2 Scrivi di seguito le parti riordinate: otterrai il riassunto della fiaba.
1 Scegli fra i suggerimenti dati quelli che preferisci, indicali con una X.
• Il protagonista
• L’aiutante
• L’antagonista
• L’oggetto magico
2 Utilizza gli elementi che hai scelto per inventare una fiaba: aiutati con le domande proposte. Scegli il titolo e scrivi la tua fiaba sul quaderno.
Titolo:
INIZIO Presenta il protagonista, il luogo in cui vive in un tempo non definito. C’era una volta...
SVOLGIMENTO Che cosa deve fare un giorno? Chi incontra? Cosa regala l’aiutante al protagonista? Quali poteri ha l’oggetto magico? Cosa fa il protagonista con l’oggetto magico?
CONCLUSIONE Come cambia la vita del protagonista? Qual è il lieto fine?
La favola è un racconto fantastico che dà un insegnamento
1 Osserva le immagini, segui le indicazioni e racconta la favola.
INIZIO
SVOLGIMENTO
Presenta i personaggi e l’ambiente. Una volta una vongola Racconta i fatti in ordine cronologico.
A un certo punto un beccaccino
All’improvviso infilò il becco per mangiarsela. Allora la vongola si richiuse di scatto, così
Il beccaccino si arrabbiò:
Se non ti apri, morirai!
Se non ti liberi, morirai tu!
CONCLUSIONE
La vongola rispose:
Narra come termina la storia e spiega l’insegnamento che dà. Mentre la vongola e il beccaccino stavano ancora discutendo, .
La morale è: tra i due litiganti .
F. Lazzarato, V. Ongini, L’uomo che amava i draghi, Mondadori
.
Leggi LA CICALA E LA FORMICA a pag. 68 del LIBRO DI LETTURA
1 Rileggi attentamente la parte riportata qui sotto, poi cambia la storia, immaginando che la formica accolga la cicala.
– Che cosa vuoi? – chiese la formica.
– Ho freddo, ho fame... – balbettò la cicala.
– Ah, sì! – disse la formica – Io ho lavorato tutta l’estate per accumulare le provviste per l’inverno. Tu, invece, hai cantato in quelle giornate di sole. Ebbene, adesso balla! La formica sbatté la porta e tornò alle sue faccende.
– Che cosa vuoi? – chiese la formica. – Ho freddo, ho fame… – balbettò la cicala.
2 Rispondi con una X.
Qual è, secondo te, la morale più adatta alla favola che hai scritto?
Chi vuole evitare rischi, deve essere previdente.
Nel bisogno si riconosce l’amico.
1 Scegli fra i suggerimenti dati quelli che preferisci, indicali con una X.
• Protagonisti
astuta
• Luogo
• Fatto
Un giorno accade un salvataggio inaspettato.
• Morale
Una buona azione non va mai perduta!
2 Utilizza gli elementi che hai scelto per inventare una favola: aiutati con le indicazioni e le domande guida. Scegli il titolo e scrivi la tua favola sul quaderno.
Titolo:
INIZIO
Presenta i protagonisti, il luogo in cui vivono in un tempo non definito
C’era una volta...
SVOLGIMENTO
Un giorno accade un salvataggio inaspettato: che cosa succede?
CONCLUSIONE
Come finisce la favola? Che cosa insegna?
La leggenda è un racconto fantastico che spiega le caratteristiche di animali, piante, fenomeni naturali, elementi del paesaggio…
1 Osserva i fumetti e scrivi la leggenda, completando gli avvii proposti.
Perché i pesci aprono e chiudono la bocca?
INIZIO
Una volta sulla Terra tutto era silenzio.
Gli animali , le acque e i venti
Nemmeno l’uomo
Un giorno il dio del Canto: .
Scegliete un linguaggio!
Un giorno il dio ordinò:
I pesci però vivendo sott’acqua non .
Decisero comunque di comportarsi come tutti gli altri: ecco perché i pesci aprono e chiudono
ma non emettono
J.Y. Cousteau, Il mare delle leggende, Fabbri
1 Leggi il titolo e scrivi una leggenda seguendo le indicazioni.
INIZIO
Presenta il protagonista con caratteristiche diverse da quelle che ha nella realtà di oggi.
SVOLGIMENTO
Immagina un fatto straordinario che causa la trasformazione del protagonista.
CONCLUSIONE
Concludi presentando il protagonista come lo conosciamo ai giorni nostri.
Il mito è un racconto che spiega l’origine del mondo, degli esseri viventi e dei fenomeni naturali, attraverso fatti fantastici.
1 Completa le frasi brevi che corrispondono alle parti del mito.
In tempi molto lontani, la Terra era ricoperta solo di erbe e fiori, non c’era neanche un albero.
Poi, un giorno, il grande Manitù, guardando giù dalle nuvole, sentì il desiderio di accarezzare quei fiori che ondeggiavano al vento sugli steli sottili.
Allora ordinò agli steli di crescere fino a raggiungere le sue mani.
Fu subito obbedito e così pini, aceri, abeti salirono verso il cielo, fin quasi a toccarlo.
Ora bastava che Manitù stendesse la mano per poter accarezzare quelle chiome verdi che la brezza muoveva dolcemente.
Guarnieri, Fiabe e leggende degli Indiani d’America, Giunti
Tanto tempo fa sulla Terra non c’erano .
Il grande Manitù volle
Ordinò Tutti obbedirono e .
Manitù poté .
2 Riscrivi sul quaderno le frasi brevi collegandole con i connettivi temporali indicati. Otterrai il riassunto del mito.
poi • alla fine • allora • subito
AVVIO AL RIASSUNTO
1 Segui le indicazioni per scrivere il tuo mito.
• Prima scegli un fenomeno naturale o un essere vivente di cui vuoi spiegare l’origine e disegnalo.
l’origine dell’arcobaleno
l’origine delle montagne
l’origine della pioggia
l’origine degli uccelli
• Poi scegli un personaggio con poteri speciali e disegnalo.
una dea curiosa
tre dei: del mare, del cielo e della terra un dio assonnato e capriccioso ..............................................................
• Ora segui la struttura e scrivi il tuo mito.
INIZIO
Presenta com’era il mondo senza quel fenomeno naturale o essere vivente che hai scelto.
SVOLGIMENTO
Presenta il personaggio con poteri speciali. Che cosa vuole creare? Narra che cosa succede.
CONCLUSIONE
Concludi presentando com’è ora il mondo.
Per descrivere un ambiente si usano i dati sensoriali e bisogna tenere conto dell’ordine da seguire, usando i dati di posizione
1 Immagina di entrare nella fotografia, osservala con attenzione e completa la descrizione del paesaggio.
L’immagine rappresenta .
In primo piano .
A destra .
A sinistra .
Sullo sfondo .
Ascolto .
Percepisco l’odore .
Assaporo .
In cielo
Ciò che mi colpisce di più è , perché
Per descrivere un oggetto si usano i dati sensoriali
1 Osserva la foto e immagina anche tu di mangiare un pezzo di pizza: osservalo, toccalo, annusalo, gustalo e ascolta il rumore che fa quando addenti il bordo croccante. Descrivi il pezzo di pizza utilizzando i dati sensoriali adatti.
DATI VISIVI
DATI TATTILI
DATI GUSTATIVI
DATI OLFATTIVI
DATI UDITIVI
Per descrivere un animale, dopo averlo presentato, è necessario fornire informazioni che riguardano il suo aspetto fisico, i suoi movimenti e versi, il suo comportamento e le sue abitudini
1 Leggi e completa la descrizione del cagnolino: aiutati con l’immagine.
Una sera, andando a gettare un sacchetto nella spazzatura, ho trovato dentro
un cassonetto un cucciolo, assonnato e scarmigliato.
L’ho preso in braccio e l’ho chiamato
perché .
È di razza .
Le sue orecchie ,
il muso ,
gli occhi .
La sua coda .
Saltella continuamente di qua e di là come .
Gli piace ................................................................................................ e .
A volte si mette
Abbaia solo se
Se uno gli parla,
Averlo trovato è stato per me
Per descrivere una persona, dopo averla presentata, è necessario fornire le informazioni che riguardano il suo aspetto fisico, l’abbigliamento, il carattere e le sue abitudini.
Leggi LA SIGNORINA MÙNDULA a pag. 123 del LIBRO DI LETTURA
1 Completa la descrizione della signorina Mùndula, in modo che la professoressa diventi una persona brutta e antipatica.
La signorina Mùndula era la donna più
sembrava
Era bassa, , ,
Aveva la carnagione e i capelli
Gli occhi
Sulle guance, quando urlava .
Sembrava .
Era proprio antipatica.
2 Disegna la signorina Mùndula che hai appena descritto.
3 Descrivi un compagno o una compagna.
Quando leggerai alla classe il tuo testo descrittivo, non dire il nome di chi hai descritto. Vediamo se viene riconosciuto/a!
Le descrizioni all’interno di brani narrativi rendono il testo più completo e avvincente.
1 Leggi il racconto.
A un tratto videro sbucare da una caverna un orso che pareva una montagna di pelo. E il peggio non era che loro avessero visto l’orso, ma che l’orso avesse visto loro. La bestia veniva avanti senza esitazione mettendo in mostra gli artigli e le zanne. I due bambini si misero a correre a più non posso, ma l’orso non si era fermato e li inseguiva.
Il bosco non lasciava entrare molta luce e i rami degli alberi rendevano l’ambiente spettrale e pericoloso.
• Ora arricchisci con gli aggettivi suggeriti lo stesso racconto: inseriscili al posto giusto.
terrorizzati • bruno • buia • umido • affamato • bianche • intrecciati • affilati
A un tratto videro sbucare da una caverna ............................................... un orso ............................................... che pareva una montagna di pelo. E il peggio non era che loro avessero visto l’orso, ma che l’orso avesse visto loro
La bestia veniva avanti senza esitare mettendo in mostra gli artigli e le zanne I due bambini si misero a correre a più non posso, ma l’orso non si era fermato e li inseguiva.
Il bosco non lasciava entrare molta luce e i rami degli alberi rendevano l’ambiente spettrale e pericoloso.
• Rileggi i due brani e indica con una X l’affermazione che ti sembra giusta.
Il secondo brano è diventato più ricco e interessante.
Il secondo brano è diventato più noioso e lungo.
2 Cambia le parti descrittive del racconto, seguendo le indicazioni. Fai attenzione: l’avvio è già modificato.
Il nonno abitava vicino al mare, in una casa (immagina tu di che colore è la casa e a che cosa può assomigliare) .
Ci si arrivava percorrendo
Quando l’auto della mamma si fermava davanti al cancello, lui usciva di casa e lo guardavo incamminarsi verso di noi. Ogni volta (descrivi il nonno tenendo conto che è un signore ben curato nella pettinatura e nell’abbigliamento)
Entravamo e, dopo una tazza di caffè e quattro chiacchiere, la mamma ripartiva. Io rimanevo con il nonno per qualche giorno o, nei casi più fortunati, per qualche settimana.
Al mattino portavo da mangiare a Miao Miao (scegli tu di che animale si tratta e descrivilo) un Mi aspettava
Era un golosone e andava matto per
Il nonno sapeva fare di tutto, anche lavorare il legno.
Un’estate costruimmo (scegli tu che cosa costruiscono con il legno il nonno e il bambino e descrivilo) .
Mi piaceva proprio stare con il nonno. Con lui tutto era un’avventura, una vera vacanza.
La filastrocca è un testo in versi e in rima. Ci sono diversi tipi di filastrocca
1 Inserisci le parole date al posto giusto in ciascuna filastrocca, in modo da creare le rime: viola – sola – veloce – cuoce – segreta.
Quando io dormo sogno
sogno che volo sola
senza nessun bisogno
sopra un’isola
E dall’isola viola
mi viene su una voce
io non sono più ..............................................
e volo giù .............................................. .
Io volo giù veloce
su un sentiero di seta
c’è un amico che ..............................................
una pappa .............................................. .
R. Piumini, Giochi di un giorno, Mondadori
Quando io dormo sogno
senza nessun bisogno
sogno che volo sola
sopra un’isola
E dall’isola viola
io non sono più ..............................................
mi viene su una voce
e volo giù .............................................. .
Io volo giù veloce
c’è un amico che ..............................................
su un sentiero di seta
una pappa .............................................. .
• Ora rifletti e indica con una X i completamenti giusti.
Le rime che ho creato nella (1) sono:
vicine (AABB) versi alterni (ABAB)
Quindi la rima è ............................................... .
Le rime che ho creato nella (2) sono:
vicine (AABB) versi alterni (ABAB)
Quindi la rima è ............................................... .
2 Leggi i nonsense in rima baciata, poi prova a modificarli a tua fantasia.
L’uccello nero
salta leggero
si chiama merlo
senza saperlo.
L’uccello .........................................
salta .........................................
si chiama .........................................
senza ......................................... .
Un due tre quattro passa un gatto quatto quatto. Quattro tre due uno era un gatto di nessuno.
Un due tre quattro ..................................................................... .
Quattro tre due uno
3 Leggi la filastrocca e prova a inventarne una con i nomi dei tuoi compagni di classe, continuando l’esempio.
La donnina che semina il grano volta la carta e si vede il villano.
Il villano che zappa la terra volta la carta e si vede la guerra.
La guerra con tanti soldati volta la carta e si vede i malati.
I malati con tanto dolore volta la carta e si vede il dottore.
Il dottore che fa la ricetta volta la carta e si vede Concetta.
C. Lapucci, Il libro delle filastrocche, Vallardi
Esempio
Il bambino che entra in pulmino Volta la carta e c’è Paolino.
C’è Paolino che gioca in giardino volta la carta e vedi Luigino.
C’è Luigino che
1 Completa le similitudini presenti nella poesia, poi trasformale in metafore.
Alla mattina, i suoi raggi sono leggeri
come .......................................................... .
A mezzogiorno, i suoi raggi sono mordenti come
Alla sera, i suoi raggi sono delicati come
C. Abaut, Filastrocche per prendere il sole, Motta Junior
2 Nella seguente poesia sottolinea le personificazioni del vento: con il rosso le azioni e con il blu gli aggettivi.
È beffardo e curioso va sui monti e sul mare
è svelto e generoso nulla lo può fermare.
S’insinua dappertutto vola insieme agli uccelli riesce a saper tutto e scompiglia i capelli.
È libero e sorride entra in ogni avventura compie mille magie non ha alcuna paura.
Alla mattina, i suoi raggi sono allegri pensieri
A mezzogiorno, i suoi raggi sono Alla sera, i suoi raggi sono
3 Segui l’esempio della poesia Il vento e scrivine una simile con personificazioni delle nuvole.
Sono e vanno sono e nulla le può .
S’insinuano . Sono .
Per andare in bicicletta serve rispettare le regole e conoscere i segnali stradali. Allo stesso modo per parlare bene e farsi capire serve rispettare le regole di grammatica della lingua italiana.
TI GUIDERANNO DUE PERSONAGGI:
Attenzione allo STOP , devi fermarti, leggere e riflettere prima di proseguire.
Ogni tanto frena e fermati a ragionare.
LAVORA INSIEME AI TUOI COMPAGNI PER APPLICARE LA REGOLA
PER OGNI REGOLA NUOVA CHE SCOPRIRAI PUOI ALLENARTI CON TANTI ESERCIZI: ATTENZIONE AI COLORI DEL SEMAFORO!
ESERCIZI FACILI FACILI.
ESERCIZI UN PO’ MENO FACILI.
ESERCIZI PER METTERTI DAVVERO ALLA PROVA
CON LE MAPPE SARÀ PIÙ SEMPLICE MEMORIZZARE LE REGOLE E AFFRONTARE LE VERIFICHE E LE PROVE INVALSI.
Molte parole contengono suoni simili: F/V – T/D – S/Z – R/L – B/P – M/N.
Fai attenzione alla giusta pronuncia per distinguerli e scriverli correttamente.
1 Completa con la lettera corretta. Pronuncia prima le parole ad alta voce.
STOP
C e G hanno suono duro davanti alle vocali A - O - U e alla lettera H.
1 Inserisci nella colonna corretta le seguenti parole.
coccodrillo • ago • guscio • zucchina • fiocchetto • cuoco • toghe
figurina • marchese • coscia • agosto • chilometro • racchetta
coperta • unghia • garofano • margherita • ghirlanda
CA, CO, CU GA, GO, GU CHE, CHI GHE, GHI
2 Colora la parola scritta correttamente.
chiodo ciodo schede scede tasce tasche bosci boschi
teschi tesci barce barche
3 Completa gli incroci con GA - GO - GU.
C e G hanno suono dolce davanti alle vocali I - E.
CE diventa CIE in: cielo, superficie, società, sufficiente, crociera.
GE diventa GIE in: igiene, igienico, igienizzante, igienista.
1 Inserisci nella colonna corretta le seguenti parole.
igienico • girandola • fucile • magie • digestione • celeste • cancello • gigante
igiene • congelatore • cenere • ciglia • recita • gelato • raggi
Le parole che finiscono in CIA e GIA hanno il plurale in CIE/GIE se la C e la G sono precedute da vocale, hanno il plurale in CE/GE se la C e la G sono precedute da consonante.
2 Cancella, in ogni riquadro, la parola sbagliata.
grattugie grattuge
faccie facce
gocce goccie
piogge pioggie
valige valigie
soce socie
3 Forma il plurale delle seguenti parole.
focaccia
traccia farmacia
focacce
bugia saggia mancia
Il gruppo GN non vuole mai la I. Fanno eccezione la parola “compagnia” e le forme verbali che terminano in -iamo (accompagniamo...).
1 Inserisci nello schema le parole corrispondenti alle definizioni: contengono tutte GN.
1. Sono chiuse nel riccio.
2. Si imbeve d’acqua.
3. Cane piccolo.
4. Persona geniale, con grande capacità creativa.
5. Lo sono le Alpi.
6. Accompagna il nome.
7. Ci vivono le rane.
8. Il contrario di asciutto.
2 Completa con la prima persona plurale, come nell’esempio.
bagnare segnare consegnare
bagniamo
regnare disegnare sognare
• Nella vinia vigna l’uva è matura.
• Il mio amico si chiama Eugenio Eugegno .
3 Cancella con una X la parola sbagliata. Alcune parole come niente, geranio, miniera... e alcuni nomi propri di persona come Antonio, Daniela vogliono NI.
• Una grossa raniatela ragnatela è appesa al soffitto
Il gruppo GL ha due suoni: davanti alla I ha suono dolce, tranne per poche eccezioni (glicine); davanti alle vocali A, E, O, U ha suono duro. Alcune parole non si scrivono con GLI ma con LI: liana, allievo, Emilia, Italia...
1. Noi abitiamo... quello terrestre.
2. È la lingua di chi abita in Inghilterra.
3. È il breve brano musicale all’inizio di un programma televisivo.
4. È il fiore a grappolo dal caratteristico colore lilla.
5. È la casa di ghiaccio.
6. Ricopre dolci e torte ed è a base di zucchero.
7. Indica il successo ed è anche un nome proprio femminile.
3 Usa le sillabe date per trovare le risposte agli indovinelli.
• Si trovano in riva al mare:
• Gusto delizioso di gelato:
• Imbarcazione che trasporta il petrolio:
STOP
Il gruppo SC ha due suoni: davanti alla lettera E e alla I ha suono dolce; davanti alle vocali A, O, U e alla lettera H ha suono duro.
1 Completa con il suono adatto.
SCE, SCI, SCIA, SCIO, SCIU SCA, SCO, SCU, SCHE, SCHI fa stri ru llo gu
pero pro tto a gamano a nsore
tola moto fo do perta
fi etto mollu ca va tta
scia + + volo ORTOGRAFIA
3 In ogni frase, cancella le forme errate.
La sillaba SCE vuole la I in: scie, scienza, scienziato, scientifico, coscienza, coscienzioso, usciere.
• Lo scenziato/scienziato preleva l’acqua del fiume per analizzarla.
• È importante agire in ogni occasione secondo la propria coscienza/coscenza
• L’uscere/usciere ama leggere i libri di fantascienza/fantascenza.
• Quel ragazzo è un vero incosciente/incoscente
scio + ....................................................... sci + ...................................................... 42
Il suono QU è seguito da una vocale (qua, que, qui, quo).
Il suono CU è seguito da una consonante. Ci sono però delle parole che non seguono questa regola e si scrivono con CU + vocale: cuoco, cuoio, cuore, scuola...
1 Scrivi le parole con CU o QU.
2 Scopri le parole con CU + vocale, separale e riscrivile.
Poi usane alcune per formare delle frasi sul tuo quaderno.
proficuocircuitopercuoterecuocoscuolainnocuocuoio taccuinocuocererincuorarearcuatoriscuotere
3 Leggi le frasi e colora la parola corretta.
• Il cuoco quoco del ristorante La Baita prepara un’ottima torta.
• Se squoti scuoti il pesco, cadranno i frutti ormai maturi.
• Il batterista percuoteva perquoteva il tamburo con gesti ritmati.
• Il cuore quore è un muscolo che pompa sangue.
Il raddoppiamento della Q si fa con CQ: solo la parola SOQQUADRO si scrive con QQ.
Si scrivono con CQ tutte le parole della famiglia acqua e della famiglia acquisto.
La famiglia ACQUA: acqua, acquario, acquaio, acquazzone, acquedotto, acquitrino, annacquare, acquatico, subacqueo, acquerello.
La famiglia ACQUISTO: acquisto, acquistare, acquisire, acquisizione, acquirente, acquisito, acquistato.
1 Indovina le parole: appartengono tutte alla famiglia acqua.
Pioggia molto forte
Vasca per pesci
Lavandino
Conduttura dell’acqua
Colori ad acqua
2 Collega ogni parola al suo significato, poi scrivi sul quaderno una frase per ognuna.
acquisto
acquirente
acquistare
3 Indica con una X la parola corretta in ogni gruppo.
acquistare accuistare
aquistare
socquadro soqquadro
soccuadro
circuito
cirquito
circquito
persona che compra comprare
oggetto comprato
sciacquare
sciaquare
scacquare
Le parole che si pronunciano con il rafforzamento di un suono si scrivono con la consonante doppia.
Non si raddoppiano mai:
– la G davanti a -ione: ragione, regione, stagione, carnagione;
– la B davanti a -ile: abile, nobile, stabile;
– la Z nelle parole con -zia, -zie, -zio: addizione, sottrazione, moltiplicazione, stazione, grazie, furbizia. Fanno eccezione: pazzia, tappezziere, carrozziere.
1 Scegli la parola adatta e completa le frasi.
sete sette pala palla nono nonno
• “Biancaneve e i nani” è la mia fiaba preferita.
• Con questo caldo ho una gran !
• Giochi con me a ................................... ?
• Ho rimosso la neve con la ................................... .
• Alla gara sono arrivato al posto: eravamo in tanti e mio si è complimentato con me.
2 Chi ha completato lo schema, ha compiuto errori di ortografia sulle doppie. Cerchia l’errore e riscrivi a fianco la parola esatta.
È capace di fare qualcosa.
Malattia della mente.
Significa “o”.
Brutta abitudine.
3 Cambia le consonanti doppie con altre due consonanti doppie, come nell’esempio. etto
baffo
torre
ecco, esso
tasso
Dividere in sillabe vuol dire dividere la parola nelle sillabe che la compongono; questo serve quando si deve spezzare una parola per andare a capo.
Dividi in sillabe secondo le regole.
La vocale a inizio parola se è seguita da una consonante forma una sillaba a sé.
ananas =
oro =
abisso =
asino =
edicola =
ufo =
La vocale a inizio parola se è seguita da due consonanti forma sillaba con la prima di esse.
arco =
imbuto =
orto =
urlo =
ancora =
ombre =
Le doppie si separano sempre, anche CQ.
acquazzone =
fiamma =
coccinella =
acquerello =
I gruppi CH, GH, SC, SCH, GN, GL, QUA, QUE, QUI, QUO non si separano mai.
teglia =
teschio =
liquido =
ingegno =
unghia =
occhio =
La S seguita da una o più consonanti non si separa mai da esse.
nastro =
fusto =
castello =
istrice =
I gruppi MB, MP e quelli formati da L, M, N, R + un’altra consonante si separano.
orchidea =
ombrello =
ghepardo = ...................
rastrello =
1 Dividi le parole in sillabe, come nell’esempio.
limone
bambina
li/mo/ne patata pilota banana portone carota ORTOGRAFIA
2 Completa il cruciverba inserendo in ogni casella una sillaba.
ORIZZONTALI
1. Il giorno prima del lunedì.
4. Regalo.
5. Gioco con le pedine.
7. Moglie del re.
9. Animale che raglia.
11. Bibita dolce.
1. Contrario di “rispondere”.
2. La casa degli uccelli.
3. Imbarcazione scavata in un tronco.
6. Lo fa il mago.
8. “Naso” al plurale
10. 9 decine e 0 unità.
11. Servono agli uccelli per volare.
3 Dividi le parole in sillabe sul quaderno, separandole con una /.
pescare
monte
martello
pascolare
falco
forte
cassettone
campanello
maschile
pentola
frasche
balcone
pappagallo
bambolotto
ruspa
tarlo
coccodrillo
compagno
gambo
cascata
banco
resto
molto
fazzoletto
rompere
pista
cortile
tronco
arrembaggio
rimproverare
HO, HAI, HA, HANNO si scrivono con l’H quando significano “possedere”, “sentire”, “avere fatto qualcosa”. Sono voci del verbo avere.
1 Completa con ho, hai, ha, hanno.
• Il mio babbo ................................... in garage molti attrezzi da lavoro.
• Io ................................... una mountain bike, tu ................................... una bicicletta da corsa.
• Gli alunni di terza ................................... un’aula molto ampia e luminosa.
• Anche questa sera ................................... un gran sonno e non vuoi più giocare.
• Chi ................................... lasciato scappare il cane? Qualcuno non ................................... chiuso il cancello.
• I miei amici preferiti ................................... un bel carattere.
2 Trova gli errori nell’uso di ho, hai, ha, hanno. Poi riscrivi le frasi nella forma corretta.
• Io o lo zaino di scuola molto pesante.
• Guido e Giorgia anno giocato a tombola.
• Nel cortile c’è un gattino che a freddo.
• Lucia e Sara non anno paura del buio.
• Sabato ai mangiato le lasagne.
• Il mio cane a il pelo folto.
• Alessio a le scarpe da basket nere.
3 Completa con le esclamazioni o con le forme del verbo avere.
ottieni oh, ah, ahi: sono esclamazioni.
• Quando tempo, amo leggere.
• ................................... che splendido dono!
• ................................... la penna rossa?
• , mi sono slogato una caviglia!
• Maria ................................... molti amici sinceri.
• , mi sono sbagliato!
O si scrive senza l’H quando significa “oppure”. AI e A si scrivono senza l’H quando si può rispondere alle domande: Dove? Quando? Come? A chi? A che cosa? A fare che cosa? ANNO si scrive senza l’H quando indica l’anno del calendario.
1 Scrivi la domanda che ti permette di capire che ai e a non vogliono l’h.
come?
• Lisa è scesa dalle scale (...................................) a salti
• Oggi pomeriggio siamo andati (...................................) ai giardini.
• Al nonno piace giocare (...................................) a carte.
• Io compio gli anni (...................................) a giugno.
• Marco andò (...................................) a Torino (...................................) a trovare la zia.
2 Completa con ho/o oppure hai/ai. 3 Completa con ha/a oppure hanno/anno.
• Vai al cinema ........................... al parco?
• Io non tempo di giocare.
• visto per caso la mia gomma?
• Le foglie sono attaccate ........................... rami.
• Dammi quattro cinque euro.
• Quest’ ........................... vado al mare.
• Il babbo un nuovo lavoro.
• Andiamo salutare Anna.
• Il nostro libro ........................... 160 pagine.
• Roma c’è il Colosseo.
4 Completa le frasi con ha/a/ah, ho/o/oh, hai/ai/ahi, hanno/anno.
• Mattia, portato i compiti tuoi compagni assenti?
• perso la penna, scriverò con la matita con il pennarello.
• L’anno scorso i nonni ........................... regalato un canarino a Chiara.
• studiato tanto; , quanto mi bruciano gli occhi!
• , che gioia! La maestra mi molto elogiata!
• La tartaruga ..................... mangiato una foglia di lattuga.
• , che dolore! Mi punto un’ape.
• Per andare a Parigi, ........................... preso il treno?
L’accento è il segno grafico che indica che si deve pronunciare con maggior forza l’ultima sillaba della parola. Alcune parole senza accento perdono di significato; altre assumono significati diversi.
1 Completa le frasi scegliendo la parola corretta tra quelle indicate.
• Luca perse il del canotto e per tornare a riva con le mani.
• Gli alpinisti volevano raggiungere la prima di sera, ma a percorso scoppiò un temporale e tornarono indietro.
• è l’atleta più in forma, sicuramente lei a vincere la medaglia d’oro.
• Il ladro divise il bottino in uguali con i suoi complici, poi in tutta fretta.
2 Le parole evidenziate sono verbi. Segna l’accento su quelli che lo vogliono.
Cappuccetto Rosso finira davvero in bocca al lupo?
Lo incontro nel bosco, lo saluto e chiacchiero con lui.
Poi corse a casa della nonna. Il lupo arrivo prima di lei, divoro la nonna e si mise a letto.
Mentre Cappuccetto Rosso guardava con stupore quella strana nonna, il lupo le balzo addosso e la mangio Per fortuna capito lì un cacciatore che apri la pancia del lupo e libero nonna e nipotina.
3 Quale delle seguenti frasi è scritta correttamente? Rispondi con una X.
Mio papà compira quarantatre anni.
Mio papa compira quarantatre anni.
Mio papà compirà quarantatré anni.
Mio papa compirà quarantatré anni.
I monosillabi (cioè le parole formate da una sola sillaba) non vogliono l’accento. Fanno eccezione:
ciò, giù, più, può, già;
– alcuni monosillabi per distinguersi da parole con un significato diverso.
dà verbo dare dì giorno è verbo essere
là indica un luogo lì indica un luogo né nega qualcosa
sé se stesso sì affermazione tè bevanda
1 Leggi le frasi e completa con: giù, tu, no, può, già, su.
• È contenta perché andare a Londra.
• Ha risposto a tutte le domande.
• Ho studiato geografia, così potrò andare alla festa di Giacomo.
• Se non hai i pennarelli te li presto io.
• È divertente andare e con la scala mobile.
2 Leggi e completa le frasi con il monosillabo adatto tra quelli proposti.
da dà di dì la là se sé
La nonna i prodotti dell’orto a tutte le amiche.
La zia Andrea partirà domani per Londra con l’aereo.
Quel palazzo .............. in fondo è il più antico della città.
La zia Giulia era felice di portarmi con .............. al mare.
Non sono ancora partiti: vedo tutti i giorni al parco. li lì
3 Sottolinea le parole che presentano errori nell’uso dell’accento, poi riscrivi le frasi sul quaderno nella forma corretta.
• Lunedi verro li con tè.
• Non e venuto quà, ma non ha detto perche.
• Non agi bene ne per se ne per gli altri.
• Lara venne giu mentre l’ascensore saliva sù.
L’apostrofo è il segno grafico che indica che la vocale finale di una parola è stata eliminata perché la parola successiva inizia con una vocale o con H. L’articolo UN non vuole l’apostrofo davanti a nomi maschili.
1 Riscrivi mettendo l’apostrofo, come nell’esempio.
2 Completa con un o un’.
3 Metti l’apostrofo sulla forma indicata e completa le frasi.
allo dalla nello dello sullo
Facciamo un picnic aperto.
Marta arriva ............................ Australia.
Il maglione è armadio.
Il cinturino ............................ orologio è rotto.
Lo scoiattolo è albero.
4 In ogni frase, cancella con una X la forma sbagliata.
• Allora/All’ora andiamo al mare o restiamo a casa?
• Andava a cento allora/all’ora e si è beccato una bella multa.
• Loro/L’oro bianco mi piace molto più di quello giallo.
• Siamo andati in vacanza con loro/l’oro
La particella CI si apostrofa davanti al verbo essere: c’è. Al passato si trovano le forme c’era e c’erano.
1 Completa le frasi con c’è, ci sono. un uccellino nel nido.
....................... le monete nel portafogli.
i pennarelli nell’astuccio.
2 Completa le frasi con c’è, ci sono, c’era, c’erano.
un pesce nella boccia.
........................ i fiori nel prato. un cane nella cuccia.
• Ieri sulla cattedra della maestra una penna rossa.
• L’inizio delle fiabe è “ una volta”.
• La primavera scorsa nel prato ........................... tante margherite.
• Questa sera nel cielo la luna piena.
• Quando i miei nonni erano bambini, non il televisore in tutte le case.
• In casa mia ........................... tanti giocattoli; ........................... anche un morbido orsacchiotto.
3 Cerchia la forma corretta nelle frasi.
• Ogni anno nella città di Gubbio si svolge la festa dei c’eri/ceri
• Ho visto sul tavolo una candela di cera/c’era.
• C’è/ce ne siamo andati perché tu non c’eri/ceri
• Il c’ero/cero acceso rende la zucca di Halloween spaventosa.
• Io c’ero/cero all’appuntamento. Voi dove eravate?
• Al parco c’era/cera la bambina con i capelli biondi?
I segni di punteggiatura indicano le pause e le inflessioni della voce.
Il punto fermo (.) indica una pausa lunga e si mette alla fine di una frase.
Il punto interrogativo (?) si inserisce alla fine di una domanda. Il punto esclamativo (!) chiude una frase che esprime meraviglia, dolore, gioia...
I puntini di sospensione (...) si inseriscono quando si lascia sospeso il discorso. La virgola (,) indica una pausa breve e si usa per separare i termini di un elenco o due frasi: si usa sempre prima di “ma”, “però”, “tuttavia”.
Il punto e virgola (;) indica una pausa più lunga della virgola e si usa per separare due o più frasi, mai le parole. I due punti (:) si inseriscono prima di un elenco, di una spiegazione o del discorso diretto.
1 Inserisci il punto (.) e cerchia le lettere che diventano maiuscole.
A me piace molto il mare sono fortunato perché mio padre è subacqueo e per questo ci andiamo spesso ogni estate frequentiamo la stessa spiaggia lì posso rivedere tutti i miei amici e so che mi aspettano giornate divertentissime il primo giorno di mare sto così tanto al sole che divento rosso come un gambero.
2 Completa con il punto interrogativo (?) o esclamativo (!).
• Com’è andata l’interrogazione
• Da dove vieni
• Finalmente, è mezz’ora che ti aspetto
• Certo che vengo con te
• A che cosa vuoi giocare
• Stai attento a dove metti i piedi
3 Inserisci la virgola (,).
• Gli ingredienti della torta di mele sono: farina mele zucchero e lievito.
• Vorrei andare al mare però sarò costretta a restare in città.
• Al supermercato ho comprato: zucchine pomodori e patate.
• Mi piacciono i cani ma non i gatti.
4 Inserisci i due punti (:) dove è necessario.
• I miei cibi preferiti sono pollo, patatine, cotoletta e lasagne.
• A Luca non piace andare a scuola. Ha difficoltà in alcune materie Italiano, Inglese, Musica e Storia.
• All’improvviso Chiara sentì un rumore, poi un ticchettio sul pavimento era un gatto.
5 Inserisci il punto (.) o i puntini di sospensione (...).
La settimana scorsa sono andata a trovare la nonna in campagna
La nonna mi ha detto:
– C’è una sorpresa! Indovina Mi sono girato e ho visto un pappagallino che volava in cucina
6 Inserisci il punto e virgola (;) al posto giusto.
• Quando c’è il sole sono allegro quando piove sono triste.
• Mara e Susanna sono brune Carla e Sara invece sono bionde.
• Questa mattina sono andata a scuola con la mamma all’uscita mi verrà a prendere il papà.
7 Inserisci nel brano la punteggiatura mancante (. , , , : , ; , ! , ? , ...).
C’era una foglia che non stava mai ferma Le altre
foglie la chiamavano Capriola perché appena arrivava
il vento faceva salti e capriole Anche le altre
sorelle danzavano con il vento ma con garbo
dolcemente lei no lei si buttava in danze
selvagge sbatteva contro il ramo picchiava
la testa e non si fermava mai. Danzava e cantava
– Vento mandami su buttami giù portami
vento dove vuoi tu – Avete visto l’ho chiamato
ed è venuto – diceva alle sorelle
Il discorso diretto riferisce le parole pronunciate direttamente dai personaggi. Inizia sempre con la lettera maiuscola ed è introdotto dai due punti (:).
Può utilizzare sia il trattino sia le virgolette. : – Giochiamo insieme? : «Giochiamo insieme?» : “Giochiamo insieme?”
1 Riferisci il dialogo usando il discorso diretto.
A rispettare la fila. ORTOGRAFIA
Laura chiede: –Il papà risponde: –
2 Riscrivi le frasi con la punteggiatura del discorso diretto e la lettera maiuscola.
• Paolo chiede a sua sorella vuoi venire al mare con me?
• L’allenatore incita la squadra forza ragazzi, ce la possiamo fare!
• La mamma raccomanda a Giulio stai attento a scuola
3 Completa i fumetti come preferisci, poi riscrivi i dialoghi con il discorso diretto sul quaderno.
Se in un testo si spiega ciò che è stato detto, senza riportare le parole precise dei personaggi, si usa il discorso indiretto. Per trasformare il discorso diretto in discorso indiretto si eliminano i segni di punteggiatura, si collegano le frasi con “di”, “se”, “che” e si cambiano i verbi e i pronomi.
La signora Ilde entrò nel negozio e disse:
– Vorrei un paio di guanti a fiorellini.
La commessa chiese stupita:
– Sono per lei?
La signora rispose ridendo che erano per la sua nipotina.
La commessa chiese quanti anni avesse la bambina.
Matteo dice
Io ho gli occhiali nuovi.
Discorso diretto
Il nonno brontola:
“Non riesco a sentire il notiziario!”
Martina si lamenta:
“Oggi sono proprio stanca”.
Sara esclama
Che belli!
Discorso indiretto
Il nonno brontola che non riesce a sentire il notiziario
Il pilota ordina di allacciare le cinture di sicurezza.
La commessa chiede a Laura:
“La camicia è della taglia giusta?”.
se davanti c’è una VOCALE diventano -CIE -GIE
camicia - camicie magia - magie
se davanti c’è una CONSONANTE diventano -CE -GE
arancia - arance pioggia - piogge
il PLURALE delle parole che terminano in -CIA e -GIA
suono DURO ca - co - cu chi - che c + consonante
suono DOLCE ce - ci cia - cie - cio - ciu
suono DURO ga - go - gu ghi - ghe g + consonante
suono DOLCE ge - gi gia - gie - gio - giu
suono DURO gla - gle - glo - glu suono DOLCE gli
sempre senza I con I solo in:
- coscienza e derivati
- scienza e derivati
- scie
- usciere
si usa CU se la U è seguita da consonante: cuscino, curva...
fanno eccezione le parole come: scuola, cuoio, cuore...
sempre senza I con I solo in:
- compagnia - insegniamo, disegniamo...
raddoppia in CQU, fa eccezione: soqquadro
• Isabella patina/pattina con Leo sul lago coperto da una spessa patina/pattina di ghiaccio.
• Dopo un lungo camino/cammino i viaggiatori scorsero in lontananza il camino/cammino della loro casa.
• I due ragazzi si tolsero i capelli/cappelli e mostrarono il capo ricoperto di capelli/cappelli cortissimi.
• Il tuo roseto/rossetto ha lo stesso colore delle rose di quel roseto/rossetto.
• Io curo l’ igiene igene della bocca.
• Il cesto ciesto era vuoto.
• Mi piace leggere leggiere le fiabe.
• In autunno il cielo celo è grigio.
• Ho un forte dolore alla mascella masciella
• L’ usciere uscere apre il portone
• Non ho o voglia di mangiare
• Se ai hai sonno, va’ a letto.
• A Ha chi telefoni? Hai Ai nonni?
• I miei zii hanno anno una nuova automobile.
• Ah Ha , che sonno!
• Ahi Ai , mi sono punta con una spina!
La commessa chiese alla bambina che cosa desiderasse comprare.
La piccola rispose:
– Vorrei dieci lecca lecca.
La commessa chiese stupita:
– Ma sono tutti per te? La bimba rispose ridendo che erano per la sua festa di compleanno.
Mi presento, sono il signor Dizionario tanti mi chiamano Vocabolario.
Dentro di me ci sono le parole, stanno tutte insieme, non si sentono sole; della lingua italiana formano la compagnia, se un bambino le visita, nasce l’allegria. Trovare quella che serve in quel momento, quello è un grande avvenimento.
Per aiutarti si son schierate in ordine perfetto. Quale?
Qual è l’ordine delle parole nel dizionario?
Dalla più corta alla più lunga
L’ordine
alfabetico
Il dizionario (o vocabolario) raccoglie e spiega le parole di una lingua. Nel vocabolario le parole si trovano in ordine alfabetico e nella forma base:
– i nomi al singolare (giostre giostra);
– gli aggettivi al maschile singolare (attenta attento);
– i verbi con la parte finale in -are, -ere, -ire (studio studiare).
In gruppo
Mettetevi in fila indiana in ordine alfabetico la prima volta secondo i vostri nomi, poi secondo i vostri cognomi. Sul quaderno, completate una tabella come nell’esempio.
Attenzione! Se la lettera iniziale è uguale, devi considerare la seconda lettera.
Se anche la seconda lettera è uguale, devi considerare la terza lettera e così via.
La mia classe in ordine alfabetico
Nomi
Amira CartucciaBiagio
Cognomi
Chen1 Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole.
2 Riscrivi in ordine alfabetico: lucciola, letto, limone, lanterna, locomotiva. Fai attenzione alla seconda lettera.
3 Considera la terza lettera e riscrivi in ordine alfabetico i seguenti nomi di animale: cavallo, cane, cammello, castoro, capriolo.
4 Scrivi accanto alla parola la forma base da cercare sul dizionario.
Forma base
Forma base
5 Inserisci la forma base delle seguenti parole e scoprirai una nuova parola nelle caselle evidenziate.
FORMA BASE DI:
SISSIGNORI! HO DETTO SUBITO IN DOCCIA! E NON SPERATE DI COMMUOVERMI CON PREGHIERE, SUPPLICHE, LAMENTAZIONI, GEMITI E PIAGNISTEI!
Le parole rosse hanno un significato simile?
Sì. No.
Le parole che hanno significato simile ma forma diversa si dicono sinonimi. I sinonimi servono a essere più precisi e a evitare ripetizioni.
In coppia
Andate alla conquista del tesoro! Ogni componente della coppia sceglie un colore e completa la parte che lo riguarda, inserendo il sinonimo adatto.
largo • profonda • alto • enorme • grosso esci • entra • scendi • ritorna • gira
Prendi il sentiero più grande (...................................................).
Conta venti passi verso ovest e fermati sotto l’albero più grande (...................................................).
Scava una buca molto grande (...................................................).
Vedrai un baule grande ( ) con un catenaccio grande (...................................................).
Vai dentro (...................................................), prendi la cassa del tesoro e vai fuori ( ), vai intorno (...................................................) per studiare come aprirlo.
Vai giù (...................................................) dalla collina e con il bottino vai di nuovo ( ) al tuo veliero!
1 Sostituisci ogni espressione con il termine più preciso.
fingere • disegnare • risolvere • incominciare • mescolare terminare • cucinare • affrettarsi
Fare un disegno:
Fare i colori:
Fare dall’inizio:
Fare un problema:
2 Indica con una X qual è il sinonimo delle seguenti parole.
stupito: sorpreso stupido
ingerire: inserire inghiottire
gentilezza: amore cortesia
smarrito: perso spavaldo
compreso: preso capito
Fare finta:
Fare in fretta:
Fare fino alla fine:
Fare un cibo:
3 Elimina l’intruso da ciascun gruppo di parole. abitazione
4 Sostituisci le parole evidenziate con altre di significato simile, poi riscrivi le frasi sul quaderno. Se hai bisogno, aiutati con il dizionario.
• Oggi sono malinconico.
• Metti la giacca sull’appendiabiti
• Mi è caduto lo zaino a terra e si è sporcato
• Con la torcia esplorava la caverna
• Ci hanno assegnato il primo premio.
5 Scrivi tu due sinonimi per ogni parola. Se ne hai bisogno, aiutati con il dizionario.
FRENA!
Il papà ha usato la parola giusta?
Sì. No.
Con quale parola la sostituiresti?
Le parole che esprimono un significato opposto e contrastante tra loro si dicono contrari
In coppia
Nel suo testo di istruzioni, il prof. Lapsus ha scritto l’esatto contrario di quello che voleva dire! Rimettete a posto le cose, sostituendo alle parole evidenziate i loro contrari, e riscrivete il testo corretto sul quaderno.
ISTRUZIONI PER L’USO DELLA MACCHINA CHE
TRASFORMA GLI ADULTI IN BAMBINI
1. Scendere le scalette e uscire nella macchina.
2. Chiudere il pannello con lo specchio.
3. Alzare il pulsante rosso.
4. Stare agitati e aspettare impazienti Dopo dieci minuti i risultati saranno sopra gli occhi di tutti.
1 Collega ogni parola a quella di significato opposto.
sorgere leggero freddo
lucido
opaco
presente
giovane
caldo tramontare arrivare
pesante scuro
assente partire chiaro vecchio
2 Forma i contrari delle parole date utilizzando uno dei seguenti prefissi (s, in, dis, a) come negli esempi.
contento normale giusto ordine comodo carico
scontento disabitato
abitato completo gradito gonfiare interessato fedele
3 Riscrivi il testo sul quaderno, sostituendo le parole evidenziate con altre di significato contrario.
Mia madre è alta e robusta. I suoi occhi sono grandi e sorridenti, ha un naso affilato, le labbra sottili e folti capelli, biondi, lunghi e lisci.
Cammina velocemente a piccoli passi, scuotendo un po’ i fianchi.
QUESTO BAMBINO HA BISOGNO DI UNA CURA DI CALCIO.
Le parole uguali nella forma ma che hanno un significato diverso si chiamano omonimi.
In gruppo
Dividetevi in gruppi di quattro e leggete insieme la poesia. Poi ciascuno scelga una delle parole evidenziate e ne spieghi sul quaderno il significato, come nell’esempio. Infine, presenti il suo lavoro al resto del gruppo.
LA TESTA DEL CHIODO
La palma della mano i datteri non fa, sulla pianta del piede chi si arrampicherà?
Non porta scarpe il tavolo su quattro piedi sta, il treno non scodinzola ma la coda ce l’ha.
Anche il chiodo ha la testa, però non ci ragiona: la stessa cosa capita a più di una persona.
Gianni RodariPianta dal fusto alto e dritto, con foglie verdi e lucenti.
Parte interna della mano.
1 Collega i disegni al nome corrispondente.
boa rete viola
2 Completa con i termini omonimi delle seguenti definizioni, come nell’esempio.
• È un metallo.
• È una piccola palude.
• È nell’alfabeto.
• Si scrive, si imbusta e si spedisce.
• Ha gli aculei.
• È la casa della castagna.
stagno
• La fa il chirurgo.
• Lo è una sottrazione.
• È la testa.
• È il più importante del gruppo.
• È un tipo di pasta
• È un oggetto che si usa per scrivere.
3 Nei seguenti “colmi” sottolinea l’omonimo su cui si basa il gioco di parole, quindi spiega i due significati, come nell’esempio.
• Il colmo per un sindaco è... avere capacità fuori dal comune.
Significato 1:
municipio normale a LIVELLI Esercizi
Significato 2:
• Il colmo per una ricercatrice è... essere una scienziata provetta.
Significato 1: .................................................................
Significato 2: .................................................................
• Il colmo per un cantante lirico è... farsi accompagnare al piano dall’ascensore.
Significato 1: .................................................................
GIOCATTOLI VEICOLI CANI
trenino
robot palla
bambola
bicicletta
scooter camion
automobile
Setter Terranova
Boxer Labrador Bassotto
Ci sono parole che hanno un significato ampio, generico, e comprendono altre parole che hanno un significato più specifico.
In gruppo
Dividetevi in gruppi da cinque, leggete la parola generica, osservate i disegni e a turno completate con la parola specifica corrispondente a ciascuno di essi.
1 Per ogni gruppo cancella la parola specifica intrusa.
corvo • aquila • rondine • canarino • nido
tè • camomilla • acqua • bottiglia • spremuta
letto • sedia • coperta • tavolo • scrivania
uccelli bevande
mobili
calcio • pallavolo • basket • racchette • nuoto sport
2 Completa le tabelle inserendo altre parole specifiche. Segui gli esempi.
3 Individua e sottolinea nei seguenti gruppi di parole quella di significato generico che comprende tutte le altre, come nell’esempio.
olmo
faggio
alberi
betulla
platano
quercia
api
libellule
coccinelle
insetti
formiche
mosche
pantaloni
camicia
cappotto
maglione
indumenti
calze
4 Scrivi tu la parola di significato generico che comprende tutte le altre.
tromba • violino • pianoforte • basso • flauto
zucchina • peperone • insalata • cetriolo • carota
pediatra • oculista • cardiologo • dermatologo
collana • orecchini • braccialetto • anello
mocassini
sandali stivali scarpe
pantofole
scarponcini
Raccoglie e spiega le parole di una lingua in ordine alfabetico
Le parole generiche hanno un significato ampio (fiore); le parole particolari hanno un significato specifico (margherita)
OMONIMI
Significato simile ma forma diversa: viso/faccia
Significato opposto: bello/brutto
Forma uguale ma significato diverso: riccio riccio
Le nonne hanno molti ricordi perché hanno vissuto più anni di tutti.
I ricordi sono come un sogno, come una nostalgia. Sono pensieri di una cosa che ti è successa da piccolo, è come vedere nella mente un film di te da piccolo.
Le nonne ricordano le cose che le hanno colpite di più. Le nonne hanno più ricordi dei bambini, dei papà e delle mamme, perché hanno più vita da ricordare, più anni, più avventure. Anche se a volte se li dimenticano, perché sono troppi da ricordare. Me lo ha detto mia nonna mentre mi raccontava di quando andava a scuola lei. La scuola allora era molto diversa da adesso. Le maestre avevano una bacchetta di legno e potevano picchiarla sulle dita!
G. Caliceti, Nonna Ida, Raffaello
1. Indica, per ogni parola sottolineata, la forma con cui bisogna cercarla sul dizionario.
I ricordi sono come un sogno
Le nonne ricordano le cose
La scuola allora era molto diversa da adesso
2. Indica con una X la riga con due coppie di contrari.
A. nostalgia – tristezza / vivere - morire
B. dimenticare – ricordare / piccolo – grande
C. avventura – disavventura / raccontare – narrare
D. diversa – uguale / maestra – insegnante
3. In ciascuna serie di parole, sottolinea quella che ha un significato più generale delle altre.
A. nonna – familiari – papà – mamma
B. mente – testa – corpo – busto
C. scuola – banco – penna – aula
D. mestiere – maestra – segretaria – autista
Si chiama Ivana la gatta di Liana che vive lontano nella città di Milano
Sale sui tavoli
la bimba le urla e mica per burla. Lei tristemente va via non c’è più allegria
Le parole che indicano persone, animali, cose sono nomi. I nomi comuni indicano persone, animali, cose in modo generico. I nomi propri “chiamano” in modo preciso una persona, un animale, una cosa. Si scrivono con la lettera maiuscola.
72 MORFOLOGIA
Completate il cruciverba. La parola ottenuta nella colonna evidenziata vi dirà che siete stati !
Un oggetto “che può far compagnia”.
Un ambiente acquatico.
Un’idea contraria alla guerra.
Una calamità naturale.
Un evento festoso.
Un periodo di tempo di circa 30 giorni.
Un vegetale commestibile.
La parte del corpo “più espressiva”.
Un sentimento.
1 Scrivi P se il nome è di persona, A se è di animale, C se è di cosa.
pediatra telefono trota insetto
cameriere nuvola genitore principessa
pioggia gorilla
dinosauro
ramo
2 Per ogni nome scrivi se si tratta di un nome comune o proprio.
zio
monte
Roma
uccello
Maria gatto
Italia Totti
Pluto fiore Viola
Luca
3 In ogni gruppo sottolinea solo i nomi propri, poi riscrivili accanto in modo corretto.
anna • automobile • deserto • italia
gallo • orso • lucia • limone • luciana
montagna • bologna • ancona • babbo
pietro • allenatore • giulia • ragazzo
luigi • amore • dumbo • sirena
porto • fiume • egitto • pianura
silvestro • canzone • africa • tamburo
4 Sottolinea nei seguenti nomi comuni un nome proprio, poi scrivilo. Segui gli esempi.
lezione
spina ringraziamento contadino
biliardo
sommario
Ezio
Anna a LIVELLI Esercizi
capanna
pagina
marinaio calice
portinaio
Carla gioca a fare la cuoca: mescola, condisce, impasta.
Carlo invece si diverte a fare il cantante
Facciamo il cambio! – dice Carla
Ora Carlo fa il cuoco, mentre Carla fa la cantante
I nomi hanno due generi: maschile e femminile.
Il genere è indicato dalla desinenza, cioè la parte finale del nome.
I nomi maschili di solito terminano in -o e quelli femminili in -a. Ma ci sono anche nomi maschili che terminano in -e (fiore) o in -a (problema). Alcuni nomi terminano in modo diverso al maschile e al femminile (attore/attrice).
Altri nomi, invece, hanno la stessa forma per il maschile e il femminile: l’articolo che li precede ci permette di capire il genere (il cantante/la cantante).
In coppia
Nel disegno trovate elencati i nomi di alcuni alberi. Scrivete nella chioma dell’albero i nomi dei frutti corrispondenti, poi completate.
I nomi degli alberi sono di genere .
I nomi dei frutti sono di genere .
1 Scrivi M accanto ai nomi maschili e F accanto ai nomi femminili.
pescatore problema
automobile poeta
2 Trasforma il genere dei nomi.
ape televisore leone attrice
Maschile Femminile gallo
eroina poetessa nipote
pallacanestro mano Luca Matilde
Maschile Femminile dottoressa
lupo
infermiere insegnante
3 Volgi al maschile o al femminile i nomi di animali, come nell’esempio.
I nomi di animale che hanno una forma unica per il maschile e il femminile si distinguono grazie all’aggiunta di “maschio” o “femmina”.
la tigre maschio
M
Quali nomi hanno la stessa forma al maschile e al femminile? M
F la pantera maschio
la pantera femmina
F il maschio della pantera
M
la femmina della pantera oppure M F oppure
M F
IERI, AL CANILE, HO ADOTTATO QUESTO PICCOLO CANE.
BRAVA!
FRENA!
IO HO GIÀ DUE CANI DI GROSSA TAGLIA. Il nome cane indica: un elemento. più elementi.
Il nome cani indica: un elemento. più elementi.
I nomi che indicano un solo elemento sono di numero singolare, quelli che ne indicano più di uno sono di numero plurale. Ci sono nomi che hanno una sola forma per il singolare e il plurale: sono invariabili.
In coppia
Colorate di rosso i nomi singolari e di blu i nomi plurali.
bambina
computer
scoiattolo
lumache
fiori
amici
biscotto
barattolo
cantanti
Avete colorato tutti i cartellini? Sì No
Perché?
1 Scrivi S se il nome è singolare, P se il nome è plurale.
giornali matita gazzelle chiave armadi inquilino scimmie libri
2 Scrivi il plurale dei seguenti nomi.
ca che / co chi
orco
oca marca parco fico
ga ghe / go ghi
riga ago lago tartaruga
fungo
Attenzione! Ricordi la regola del plurale per le parole in -cia e -gia?
Se hai bisogno, ripassa pagina 39.
4 Scrivi S se il nome è singolare, P se è plurale, I se è invariabile.
vulcani
boschi
maestra
gru
giovedì
città
villaggio
tribù
casa
amici
luce
acqua
co ci / go gi
psicologo ................................
biologo ................................
amico ................................
manico ................................
geologo ................................
3 Volgi al plurale i seguenti nomi. valigia camicia focaccia ciliegia frangia cuccia arancia
5 Leggi e scrivi il plurale dei nomi, compresi gli articoli.
il bebè
l’abilità
lo sport
l’uovo
l’oblò
il bue
la via
Ho perso il mio cane husky.
Ha gli occhi azzurri, il pelo grigio e la coda lunga.
Aiutatemi a ritrovarlo!
Mi mancano la sua vivacità e la sua fedeltà
Quali nomi in rosso non si possono disegnare?
I nomi che indicano cose che si possono percepire con i sensi (e quindi che si possono disegnare) si dicono concreti.
I nomi che indicano idee o stati d’animo si chiamano astratti.
Scegliete un colore ciascuno, poi colorate di verde gli spazi con i nomi astratti e di rosso quelli con i nomi concreti.
1 Scrivi A se il nome è astratto o C se il nome è concreto.
libro educazione pane prato telefono
acqua lettura abilità bontà colla
2 Scrivi il nome astratto che deriva da ogni aggettivo.
fedele bello sincero semplice povero
4 Scrivi uno o più sinonimi dei seguenti nomi concreti.
viso maestro biro casa persone medico
tristezza scienza cornice generosità calabrone
3 Scrivi il nome astratto che deriva da ogni verbo.
sognare vivere morire pensare desiderare
5 Scrivi il contrario dei seguenti nomi astratti.
cattiveria simpatia intelligenza amore allegria coraggio
6 In ogni gruppo c’è un intruso: scrivilo e indica con una X se è concreto (C) o astratto (A).
pallone
fantasia
• astuccio
• dolcezza
• malinconia
• orologio
bellezza • coppa
libro
grillo
• fazzoletto
• rabbia
• banco
• coraggio
• partita • rete
• giocattoli
• sincerità
• gioia
• amicizia
Un orsetto ghiotto di miele vede un’ape e la insegue fino a un albero cavo.
L’ ape entra nel tronco e l’orsetto ci infila il muso.
Aiuto! Uno sciame ora lo insegue.
Il nome ape indica: un insetto. un gruppo di insetti.
Il nome sciame indica: un insetto. un gruppo di insetti.
I nomi che indicano un insieme di persone, animali o cose sono nomi collettivi.
In gruppo
Divertitevi a completare il cruciverba. Nella colonna colorata apparirà un nome collettivo.
1. Un insieme di giocatori.
2. Un periodo di dieci anni.
3. Un gruppo di tre musicisti.
4. Un insieme di alberi di arance.
5. Un insieme di bovini.
6. Un insieme di soldati.
1 In ciascuna coppia cerchia il nome collettivo.
giocatore/squadra scolaro/scolaresca frutteto/frutto
orchestra/suonatore formicaio/formiche marinai/ciurma
scheda/schedario pioppeto/pioppi pecore/gregge
cucciolata =
sciame =
mandria =
folla =
corteo =
risma =
covata =
insieme di cuccioli insieme di stelle =
insieme di aerei =
insieme di pini =
insieme di isole =
insieme di libri =
insieme di alberi =
insieme di uccelli =
4 Completa le frasi con il nome collettivo adatto.
• Una di persone si radunò in piazza.
• Dal porto di Taranto partì una ...................................................... di navi da guerra.
• Nel scoppiò un vasto incendio
• Quel ragazzo fa parte del ...................................................... della scuola di musica.
5 Indica con una X il nome collettivo corretto.
• Un gruppo di marinai.
• Un gruppo di parenti.
• Un gruppo di turisti.
• Un gruppo di alberi da frutta.
• Un periodo di mille anni.
2 Definisci i nomi collettivi. Segui l’esempio. 3 Scrivi i nomi collettivi corrispondenti.Si muove sempre il mare!
FRENA!
I nomi evidenziati hanno tutti una parte in comune con mare?
Sì. No.
Un nome che non deriva da nessun altro nome si dice primitivo. I nomi che derivano dal nome primitivo, ma hanno un significato diverso, si dicono derivati. La parte in comune si dice radice
Divertitevi a completare la filastrocca del “Se...”.
+ ale
Se da pugno + ale deriva pugnale, da gamba + ale deriva . da schiena + ale deriva . da guancia + ale deriva .
Con l’alta marea avanza sulla spiaggia, con la bassa marea si ritira. Se c’è una mareggiata, i marosi si accavallano e sbatacchiano il barcone dei marinai. Quando il mare si riposa, sulla marina tornano i bambini a giocare. + ata + aio
Se da piede + ata viene pedata, da spalla + ata viene .
da bastone + ata viene .
da mattone + ata viene . + eria
Se il pollo sta nel pollaio, il grano sta nel .
il letame sta nel .
il bagaglio sta nel .
Se il libro è in libreria, la birra è in .
il gioiello è in .
i salumi sono in .
1 Collega ciascun nome derivato al nome primitivo da cui deriva.
lanificio dente
zuppiera sale
saliera lana
barbiere zuppa
portiere barba
lattaio porta
dentiera latte
2 Scrivi per ogni nome primitivo alcuni derivati.
vetro collo fiore
3 Leggi il nome primitivo, poi cancella il nome derivato non corretto.
dito ditale/ditta
re regista/reggia
formaggio formaggiera/formina
cera cerone/ceramica
cornice corniciaio/corno
pasta pastificio/pastore
scudo scure/scudiere
pompa pompelmo/pompiere
acqua acquazzone/acquisto
grano granaio/grandine
dente dentice/dentista
pane pannello/panettiere
4 In ogni gruppo, indica con una X il nome primitivo.
lattaio latte
latteria
lattosio
zuccherificio
zuccherino
zucchero
zuccheriera
autista
autoveicolo
auto
automezzo
ballo
ballerino
balera
ballata
quadernino quadernuccio quadernone quadernaccio VEZZEGGIATIVO ACCRESCITIVO DISPREGIATIVO
DIMINUTIVO
I nomi che evidenziano le caratteristiche del nome primitivo (piccolo, grazioso, grande, brutto) si dicono alterati. Essi non cambiano il significato del nome primitivo corrispondente e si ottengono aggiungendo alla radice i suffissi -ino, -uccio, -icino, -etto, -ello, -accio, -one.
In gruppo
Divertitevi a completare i falsi alterati.
Attenzione! Sono falsi alterati perché terminano come gli alterati, ma in realtà sono nomi primitivi.
burrone
Il non è un grande burro.
Il non è una grande torre.
Il non è un piccolo matto.
Il non è una grande botte.
Il non è un piccolo mulo.
Il non è un merlo grazioso.
1 Scrivi i nomi alterati corrispondenti alle definizioni.
Un bimbo piccolo e grazioso
Un ragazzo maleducato
Un ombrello grosso da spiaggia
Un tempo brutto e freddo
Un grosso gatto
Un libro con tante pagine
Un ramo corto e sottile
2 Forma i nomi alterati e completa la tabella.
nomi diminutivo -ino vezzeggiativo -etto/-uccio accrescitivo -one peggiorativo -accio/-astro
cavallo
ragazzo
stanza
scarpa
ombrello
3 Per ogni nome primitivo scrivi un alterato (A) e un derivato (D).
cane
mela
mulo
occhio
cappello
4 Indica con una X qual è il nome non alterato in ogni gruppo.
Un bagnino con il salvagente nuotava velocemente quando incontrò un pescespada che ballava la lambada così fecero un girotondo fino a cascare fuori dal mondo.
STOP
In coppia
FRENA!
Dividi con una lineetta (/) i nomi evidenziati nelle parole che li compongono.
I nomi formati dall’unione di due parole diverse, ciascuna con un proprio significato, si dicono composti.
Scrivete i nomi composti corrispondenti alle definizioni: nella colonna apparirà il nome di un pesce.
1 Forma i nomi composti.
Caccia + = Apri + =
Auto + = Conta + =
Taglia + =
Lancia + =
2 Unisci con una freccia e forma i nomi composti. Poi riscrivili a lato.
para penne gratta cadute porta cielo scalda bagno
3 Completa i nomi composti che iniziano con la parola indicata. Segui gli esempi.
mestieri
4 Completa le frasi con un nome composto adatto.
• Mio fratello di cinque anni nuota in acqua con il
• Il capitano della nazionale è davvero un
• Questa notte per un brutto sogno mi sono svegliato di soprassalto a
• All’ingresso dell’appartamento c’è un’ per appendere
le giacche e un ......................................................... per lasciare l’ombrello.
PLURALE ragazzi/ragazze
SINGOLARE ragazzo/ragazza
FEMMINILE ragazza
MASCHILE ragazzo
MASCHILE E FEMMINILE nipote
GENERE
INVARIABILE città NUMERO
IL NOME può essere di: persona, cosa animale
COMUNE fiume
PROPRIO Adige
SIGNIFICATO
COLLETTIVO classe
CONCRETO pane
ASTRATTO allegria
PRIMITIVO pesce
STRUTTURA
DERIVATO peschereccio
DIMINUTIVO pesciolino
COMPOSTO pescecane
ALTERATO
DISPREGIATIVO pesciaccio
ACCRESCITIVO pescione
VEZZEGGIATIVO pescetto
Un giorno la ciurma del pirata Barbanera si imbarcò sul grande veliero Coloapicco. Navigavano in alto mare quando un tempaccio improvviso li sorprese. Subito si riversarono tutti sul parapetto della nave perché Barbanera non sapeva quali ordini impartire al suo equipaggio. La confusione regnava dappertutto e i pirati, stanchi, abbandonarono l’imbarcazione mentre Coloapicco spariva tra i marosi dell’oceano.
1. Classifica i nomi indicando con una X le colonne esatte.
comune proprio di persona di animale di cosa maschile femminile singolare plurale concreto astratto primitivo derivato alterato composto collettivo
ciurma
pirata
Barbanera
mare
Coloapicco
veliero
ordine
2. Quale di questi nomi è astratto?
A. pirata
B. confusione
C. nave
D. mare
3. Quale di questi nomi non è astratto?
A. paura
B. sorpresa
C. imbarcazione
D. indecisione
4. Scrivi accanto a ogni nome: derivato (D), alterato (A), composto (C), primitivo (P).
Barbanera
veliero
parapetto mare
nave
tempaccio
Coloapicco marosi
STOP
Le parole che precedono i nomi e ne indicano il genere e il numero si chiamano articoli.
Gli articoli determinativi indicano una persona, un animale o una cosa precisa.
Gli articoli indeterminativi indicano una persona, un animale o una cosa qualsiasi.
maschile femminile maschile femminile
singolare il, lo (l’) la (l’) uno, un una (un’)
plurale i, gli le
In coppia
Aguzzate la vista e cercate gli articoli nascosti: sono sedici, scritti sia in orizzontale che in verticale.
1 Colora l’articolo determinativo adatto a ogni immagine.
la il lo le la il lo le la il lo le la il lo le la il lo le
2
l’articolo indeterminativo
Attenzione!
Una diventa un’ davanti a nomi o aggettivi femminili che iniziano per vocale (un’ora).
scarpa ...................... casa amico ...................... abito ...................... spruzzo xilofono ...................... busta zoccolo ...................... uomo fragola
3 Trasforma dal genere femminile al genere maschile o viceversa.
Un insegnante attento
Una regina crudele
Un attore esperto
Una dottoressa paziente
Un’allieva stanca
4 Completa il brano inserendo gli articoli indeterminativi e determinativi adatti.
lupo affamato cercava qualcosa da mettere sotto denti.
Giunto in paese, sentì piangere bambino.
Si fermò e sentì voce che diceva: – Se non la smetti, ti farò mangiare dal lupo!
lupo aspettò con acquolina in bocca. sera bambino
piangeva ancora, ma ecco di nuovo voce che diceva:
– Non piangere bambino mio! Non ti farò mangiare dal lupo, anzi se lo vedremo arrivare lo uccideremo!
– Che paese di bugiadi! – brontolò lupo – È meglio che me ne vada!
Tilin tilone, il gatto marrone, tilin tilivo
il lupo cattivo, tilin tilago, il perfido drago, tilin tilante la tartaruga elegante
FRENA!
Com’è il gatto?
Com’è il lupo?
Com’è il drago?
Com’è la tartaruga?
Le parole evidenziate sono aggettivi qualificativi: aggiungono delle qualità ai nomi a cui si riferiscono. Concordano con il nome nel genere e nel numero.
In coppia
In ogni coppia indicate con – l’aggettivo con significato più debole e con + quello più intenso, come nell’esempio.
tiepido – bollente +
lucido sfavillante
felice raggiante
impaurito terrorizzato
svelto fulmineo
tenebroso scuro
opaco sporco
triste addolorato
1 Scrivi per ogni immagine gli aggettivi qualificativi adatti, scegliendoli fra i seguenti.
scattante • sorniona • nera • lucente • moderna • affettuosa
2 Collega ciascun nome al gruppo di aggettivi qualificativi adatti.
scolara
scarpe albicocca gelato gioielli
studiosa, diligente, ordinata
sugosa, zuccherina, arancione
lucide, comode, basse dorati, preziosi, antichi
fresco, colorato, profumato
Italia scuola festa pericolo
solo
Moto che romba
3 Ricava l’aggettivo da ogni nome. 4 Sostituisci ogni espressione con un aggettivo qualificativo. solitudine dolcezza coraggio
Chi dice bugie
Ricoperto d’oro
Chi mangia erba
Chi ha coraggio
Uomo della preistoria
5 Cancella l’aggettivo sbagliato.
• Ho messo i piedi nell’acqua gelide/gelida di un laghetto in montagna.
• Sono stato abbagliato dalla luce intenso/intensa del sole.
• Ho raccontato una barzelletta divertente/divertenti ma non hai riso.
• Se bevi il tè bollente/bollenti, ti scotterai.
STOP
NON È LA TUA PALLINA...
MOLLA LA MIA PALLINA.
È LA NOSTRA PALLINA!
Le parole evidenziate sono aggettivi possessivi e indicano a chi appartiene una cosa, un animale o una persona. Concordano nel genere e nel numero al nome cui si riferiscono.
singolare plurale maschile femminile maschile femminile mio tuo suo nostro vostro loro
mia tua sua nostra vostra loro
miei tuoi suoi nostri vostri loro
mie tue sue nostre vostre loro
In coppia
Completate inserendo proprio e altrui al posto giusto.
Attenzione!
Anche proprio e altrui sono aggettivi possessivi.
• Ognuno ha a cuore la salute.
• Rispettate i sentimenti ............................... .
• È bene obbedire ai genitori.
• Seguire i consigli non è sempre facile.
• Occorre fare il dovere e far valere i diritti.
1 Sottolinea nelle seguenti frasi gli aggettivi possessivi.
• Ho fatto il mio dovere.
• Hai eseguito i tuoi compiti?
• Sono felici per la loro promozione.
• Ho letto il suo libro.
• Nella nostra classe è arrivato un nuovo compagno.
• Giulia ha riparato la sua bicicletta.
• Questo libro è di vostra madre.
2 Sottolinea gli aggettivi possessivi e cerchia il nome a cui si riferiscono.
• Ho sistemato i tuoi libri nello scatolone rosso, mentre i miei quaderni sono nello scatolone blu.
• Le nostre sorelle sono amiche, ma i nostri gatti purtroppo si detestano.
• Come sono andate le vostre vacanze? Noi siamo stati al mare con i nostri nonni.
• Il nostro vicino di casa è solo: ecco perché la mia nonna e la tua mamma
gli portano spesso da mangiare.
3 Trasforma al plurale.
La mia scarpa
La tua camicetta
Il suo libro
La nostra bicicletta
Il vostro cappello
La loro abitudine
4 Sottolinea gli errori e riscrivi le frasi corrette sul quaderno.
• Le nostre amici sono andate al mare con i suoi genitori.
• Il suo gatti si è nascosto nel nostre giardini.
• I vostri cagnolina gioca con i nostri cuccioli.
• La tuoi cantante preferita ha inciso i suoi nuovo album.
• Lorenzo con il loro pallone ha distrutto la mie costruzione.
• Se mi presti il suo colore io ti presto la tua matita.
• Oggi pomeriggio io e Anna adranno al parco.
• Il mio genitori sono andato al cinema.
SINGOLARI il panino lo zaino la mano l’anello
PLURALI i panini gli zaini le mani
SOLO SINGOLARI un serpente uno scherzo una padella un’amica
Indicano la QUALITÀ di persone, animali e cose.
Concordano con il nome nel genere e nel numero: un bambino simpatico
Indicano a chi appartiene una cosa, un animale o una persona. Concordano con il nome nel genere e nel numero
mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui miei, tuoi, suoi, nostri, vostri, loro, propri, altrui mia, tua, sua, nostra, vostra, loro, propria, altrui mie, tue, sue, nostre, vostre, loro, proprie, altrui
Harry Potter è un giovane mago che ha grandi poteri magici.
Zio Vernon, zia Petunia e Dudley sono i soli suoi parenti.
Una notte il più potente mago della Terra va a casa di Harry e scaglia il suo terribile anatema, ma incredibilmente non funziona.
Harry sopravvive, solo una cicatrice a forma di saetta si incide sulla sua fronte. Prima o poi Harry se ne andrà dalla casa dei terribili parenti e prenderà parte ai grandiosi avvenimenti della sua scuola di magia.
1. Indica con una X se l’aggettivo sottolineato è qualificativo (Q) o possessivo (P).
Q P
2. Indica con una X gli aggettivi che concordano con il nome.
mago giovane potenti buono grassa
giovane mago
suo anatema
avvenimenti grandiosi
suoi parenti
notte stellato buia lunghe fredda
potere assurda magico inaspettate infiniti
3. In ogni gruppo, qual è il nome che non concorda con l’articolo indicato?
un
A. storia
B. mago
C. parente
D. avvenimento
l’
A. scuola
B. anatema
C. incidente
D. aula
la
A. cicatrice
B. saetta
C. zio
D. fronte
il
A. potere
B. amico
C. giovane
4. Leggi l’espressione “i soli suoi parenti” (riga 2). In quale delle seguenti espressioni le parole sono dello stesso tipo (articolo, aggettivo qualificativo, aggettivo possessivo, nome) e sono poste nello stesso ordine?
A. il suo terribile anatema
B. la stellare sua cicatrice
C. è un giovane mago
D. il potente mago scagliò
FRENA!
Che cosa indicano le parole rosse?
Lillo è un drago. Sta nella sua grotta nel ventre della montagna.
Cose
Persone
Azioni, stati e modi di essere
Mangia carne di riccio e lucertole alla griglia.
Dopo l’abbondante pasto, Lillo è sazio.
Le parole evidenziate sono verbi: indicano un’azione (che cosa fa?) ma anche uno stato (dove si trova?) o un modo di essere (chi è? com’è?).
I verbi si dividono in tre gruppi, chiamati coniugazioni, a seconda del modo in cui finiscono alla forma base, che si chiama infinito:
– se terminano in -are 1a coniugazione
– se terminano in -ere 2a coniugazione
— se terminano in -ire 3a coniugazione
In gruppi
In piccoli gruppi completate la tabella con dei verbi adatti. Poi confrontatevi con gli altri gruppi.
Azioni
Modi di essere
Io
I gabbiani
La cantante
La scuola
1 Cancella l’intruso in ogni gruppo.
2 Completa le frasi con i seguenti verbi che indicano uno stato.
c’era • trovavo • esistono • è • stava • sono
• La nostra scuola in piazza Mazzini.
• I mostri non .......................................... , .......................................... solo nelle fiabe.
• Quella mattina mi in classe mentre Andrea male e ho chiamato la bidella.
• La nonna non .......................................... , così sono tornata a casa a piedi.
3 Scrivi alcuni verbi al modo infinito.
4 Scrivi le seguenti voci verbali al modo infinito e indica la coniugazione di ciascuna.
IO LEGGO SOPRATTUTTO FIABE, VOI CHE COSA LEGGETE?
NOI LEGGIAMO VOLENTIERI LE FILASTROCCHE.
FRENA!
Le parole evidenziate indicano: persone. qualità. azioni.
Le persone che compiono le azioni possono essere espresse con un nome o con una parola che sostituisce il nome, il pronome personale La parte finale del verbo (la desinenza) cambia a seconda di chi compie l’azione (io cant-o, noi cant-iamo).
pronomi personali singolare plurale
1a persona io noi
2a persona tu voi
3a persona egli, ella, lui, lei, esso, essa loro, essi, esse
In coppia
Completate le frasi con i pronomi personali adatti.
• partiremo per le vacanze sabato mattina.
• La mamma è uscita; , invece, sono rimasto a casa.
• Forse ........................... non sanno che domani non ci sarà la lezione di storia.
• Il camaleonte è un rettile: ha la capacità di mimetizzarsi.
• Quando avete telefonato, era già uscita.
1 Colora il pronome personale adatto. 2 Completa con la persona adatta.
io tu lavavi
io tu canto
io lui parla
voi essi ridono
voi essi pensate
essi noi stiamo
io noi balliamo
voi essi studiate
lei voi legge
tu noi corriamo
• .................. giochiamo a carte.
• .................. ascolti la radio.
• .................. parlano troppo.
• .................. giocherò a dama.
• .................. correva via.
• .................. suonavate il flauto.
3 Coniuga il verbo ballare in base alla persona: segui l’esempio.
salto
salti
salta
saltiamo
saltate
saltano
Io Tu Egli
4 Scrivi le voci verbali nella colonna giusta.
Noi Voi Essi
ballano • gioco • va • sei • hanno detto • siete stati • avrete dato
incollerai • vincemmo • ha letto • studiavo • partiremo • vincemmo
io tu egli noi voi essi
5 Sostituisci alle parole sottolineate il pronome adatto e riscrivi la frase.
• Ho incontrato Luisa in stazione; Luisa partirà per Venezia.
• Ho telefonato ai miei nonni e i miei nonni sono stati molto felici.
Prima era acqua, limpida e pura e scivolava lieve nei torrenti.
Ora è una nuvola, soffice e leggera vaga nel cielo. Domani... domani sarà pioggia, fitta e picchiettante e righerà i vetri della mia finestra.
I tempi fondamentali del verbo sono passato, presente e futuro.
Il passato indica azioni che sono già accadute.
Il presente indica azioni che accadono ora.
Il futuro indica azioni che accadranno.
Sottolineate i verbi contenuti nelle frasi, poi riscriveteli al posto giusto.
• Se studi molto il pianoforte, da grande diventerai un bravo pianista.
• Lunedì sono uscito con Carlo e abbiamo giocato tanto. Tornerò presto da lui.
• Lucrezia va al negozio di animali. Comprerà un cagnolino.
• Gli zii hanno una barca. La scorsa estate sono andati in Sardegna.
• Io e Paolo cantiamo in una band. Abbiamo vinto dei concorsi e ne vinceremo altri.
1 Leggi le frasi e segna con una X il tempo dei verbi.
Passato Presente Futuro
• Elena legge un libro.
• Marco ha studiato storia.
• Domani andrò a Roma.
• I dinosauri vissero migliaia di anni fa.
• L’anno prossimo andrò in Grecia.
• Ieri ho comprato un cagnolino.
• Per merenda mangio la pizza.
• Domenica andremo al cinema.
• Porta subito il quaderno.
2 In ogni frase cerchia il verbo adatto.
• Domani andrò/sono andato/vado al cinema con Laura.
• Prima Luca gioca/ha giocato/giocherà in giardino.
• È molto tardi: andiamo/andremo/siamo andati a dormire.
• Fra una settimana partiremo/partiamo/partivamo per le vacanze.
3 In ogni gruppo di verbi, cancella quello che non è al presente.
scendono • colpisco • splenderà • guardo
passammo • catturo • guidi • squillano
riposate • uscivo • esegue • ceni
scrivo • riempie • ordinate • cantavamo
4 Cancella l’intruso in ogni serie di verbi.
• dorme • scrivono
• partivi
• assaggiamo
• sedevate • ascoltavi • hanno comprato
• rideranno • salteremo
• hai perso
• ho previsto • avete augurato
• guardo
• annuso
• vincerò
• prendevano
• correggiamo
• visse
• mangerà
• sentì
• abbiamo rinunciato
• accompagnerete
• nuoterà
• seguimmo
Questo buffo cappello verde è di Brillo.
Brillo è un pagliaccio, è simpatico: scherza, canta e balla.
Oggi è nella palestra della nostra scuola.
Con le sue smorfie è riuscito a far ridere anche il maestro.
Il verbo essere ha un significato proprio quando indica:
• trovarsi (dov’è?) è nella nostra scuola;
• un modo di essere (chi è? com’è?) è un pagliaccio, è simpatico
• un’appartenenza (di chi è)? è di Brillo.
Quando aiuta altri verbi è detto ausiliare è riuscito.
Il verbo essere non appartiene a nessuna delle tre coniugazioni, ma ha una coniugazione propria.
Completate la tabella con il verbo essere secondo le funzioni indicate, dov’è possibile.
Un modo di essere (com’è?)
Trovarsi (dov’è?)
Un’appartenenza (di chi è?) Ausiliare (cosa ha fatto?)
sono allegri sono al parco sono usciti
1 Completa con le forme corrette del verbo essere. Scegli tra quelle indicate.
siete • sono • sei • è • siamo • sono
Io molto alto.
Enrico il più simpatico. Paola e Maria gemelle.
Fai attenzione quando scrivi: e è diverso da è!
Tu sempre imbronciato. Voi stanche di camminare. Noi molto occupate.
2 Sottolinea l’espressione corretta.
• Pane e salame. • Pane è salame.
• La volpe e furba. • La volpe è furba.
• Oggi è lunedì. • Oggi e lunedì.
• Ago e filo. • Ago è filo.
• Giove e un pianeta. • Giove è un pianeta.
• La mamma è il babbo. • La mamma e il babbo.
• Correre è giocare. • Correre e giocare.
3 Cerchia il verbo essere: di blu se ha un significato proprio; di rosso se è ausiliare.
• La macchina della zia è nuova.
• Sei un bambino davvero simpatico.
• Il papà è uscito per lavoro.
• I miei capelli sono rossi.
• Marco è andato a pattinare
• La coperta è morbida e calda.
• Da grande sarà un’attrice famosa.
• Il gatto era salito sul tetto ed è caduto
• Dov’erano i miei occhiali?
• Anch’io sono nata nel mese di ottobre.
4 Sottolinea solo le voci verbali in cui essere ha funzione di ausiliare e scrivi il verbo principale, come nell’esempio. andare
• Siamo andati al supermercato.
• Tutti i miei giocattoli sono nel cestone.
• La nonna è uscita un’ora fa.
• Oggi pomeriggio i compiti erano davvero tanti.
• Voi siete rimasti a scuola.
• Quel giocatore fu un vero campione.
Per Carnevale Carlo ha una maschera nuova ed esce per mostrarla a tutti.
Dopo un giro con gli amici, rientra in casa; ha appetito e corre in cucina.
La nonna ha fritto un vassoio di frittelle e Carlo ne fa una scorpacciata.
Il verbo avere ha un significato proprio quando indica:
• un possesso (che cosa possiede?) ha una maschera;
• una sensazione o uno stato d’animo (che cosa prova?) ha appetito. Quando aiuta altri verbi è detto ausiliare ha fritto.
Il verbo avere ha una coniugazione propria, come il verbo essere
In coppia
Completate la tabella con il verbo avere secondo le funzioni indicate, dov’è possibile.
Possesso (che cosa possiede?)
Stato d’animo o sensazione (che cosa prova?)
Ausiliare (che cosa ha fatto?)
ha i capelli neri ha caldo ha lavorato
1 Completa con le forme corrette del verbo avere. Scegli tra quelle indicate.
ha • hanno • ho • avete • abbiamo • hai
Le mie sorelle il motorino.
Tu molti giochi di società.
Noi veramente caldo.
Io un libro di barzellette.
Voi un cane di nome Rex.
Marco fame e torna a casa. Ricorda! È diverso con l’h o senza l’h.
2 Completa con o/ho, ai/hai, a/ha, anno/hanno.
• Oggi vorrei invitare Carlo Luca perché pochi compiti.
• Di’ ...................... tuoi amici di fare silenzio....................... capito?
• La mamma visto che la tua cameretta è soqquadro.
• Un ...................... fa i miei genitori mi ...................... regalato un gattino.
3 Cerchia il verbo avere: di blu se ha un significato proprio; di rosso se è ausiliare.
• Ho la febbre e non ho studiato.
• Hanno fatto delle foto molto belle.
• Noi abbiamo le matite colorate.
• Filippo ha imparato le tabelline.
• Hai sentito che cosa ti ho detto?
• Avete paura del buio?
• Sofia ha dormito per un’ora.
• Silvio ha sempre voglia di scherzare.
4 Sottolinea solo le voci verbali in cui avere ha funzione di ausiliare e scrivi accanto il verbo principale come nell’esempio.
• Bel colpo, avete segnato un gol!
• Ho ancora un po’ fame.
• Mara ha portato il gatto dal veterinario.
• Gli alunni hanno copiato l’esercizio alla lavagna.
• Il dromedario ha una gobba sola.
• Ti ricordi dove ho lasciato la penna?
• L’anno scorso avevo un cucciolo di cane.
Il modo indicativo esprime azioni reali e certe. Ha otto tempi: quattro semplici e quattro composti.
Esprime un’azione che si svolge mentre si parla (ora).
Lisa suona il sax volentieri.
IMPERFETTO
Esprime un’azione che si prolunga o si ripete nel passato. La scorsa settimana Lisa suonava la batteria.
PASSATO REMOTO
Esprime un’azione avvenuta in un tempo lontano e ormai compiuta. Un mese fa Lisa suonò la batteria.
FUTURO SEMPLICE
Esprime un’azione che deve ancora avvenire, che si svolgerà nel futuro. Domani Lisa suonerà le maracas.
In coppia
PASSATO PROSSIMO
Esprime un’azione avvenuta in un passato recente.
Questa mattina Lisa ha suonato il sax.
TRAPASSATO PROSSIMO
Esprime un’azione anteriore a un’altra espressa all’imperfetto. In vacanza, quando Lisa aveva suonato il sax, usciva a giocare.
TRAPASSATO REMOTO
Esprime un’azione anteriore a un’altra espressa al passato remoto.
Quando Lisa ebbe suonato, scrosciarono gli applausi.
FUTURO ANTERIORE
È un tempo che precede un altro futuro. Quando Lisa avrà suonato il sax, mangerà.
Nel testo i verbi sottolineati sono al tempo imperfetto. Trasformateli sul quaderno al presente, al passato prossimo e al futuro.
L’estate scorsa, tutti i giorni incontravo Giulia: andavamo al parco dove giocavamo con alcuni nostri amici.
Ci recavamo al bar e compravamo un buon gelato: lo mangiavamo all’ombra di un bel pino e la sera tornavamo verso casa felici.
1 Scrivi S se si tratta di un tempo semplice (una parola), C se si tratta di un tempo composto (due parole).
chiesi toccammo dipingerai a LIVELLI Esercizi
2 Inserisci i verbi nella tabella al posto giusto.
3 Colora di rosso i verbi all’imperfetto; di blu i verbi al trapassato prossimo. sogna • ha sentito • ha parlato canta • urla • ha visto
4 Leggi i verbi e poi scrivi se sono al passato remoto o al trapassato remoto.
amai pensasti sognò giocammo
Passato prossimo
festeggiavano
avevano offerto
indovinavi
avevi cominciato
credevano scriveva
avevate finito avevano cominciato
5 Sottolinea i verbi: in rosso quelli al futuro semplice; in blu quelli al futuro anteriore.
• I nostri vicini organizzeranno un picnic.
ebbi visto
aveste sognato
ebbero incontrato
ebbe cancellato
• Quando saremo arrivati al mare potremo fare il bagno.
• Quando avrò finito di lavorare potrò giocare con te.
6 Leggi le frasi e scrivi il tempo dei verbi sottolineati.
• Avevi promesso di venire al cinema.
• A luglio partirò per il mare.
• Stamattina siete in ritardo.
• Abbiamo letto una bella storia.
piangevano avevano preso ho dormito 109
Tempi semplici
Tempi composti
Presente
Io sono
Tu sei
Egli è
Noi siamo
Voi siete
Essi sono
Passato prossimo
Io sono stato
Tu sei stato
Egli è stato
Noi siamo stati
Voi siete stati
Essi sono stati
Imperfetto
Io ero
Tu eri
Egli era
Noi eravamo
Voi eravate
Essi erano
Trapassato prossimo
Io ero stato
Tu eri stato
Egli era stato
Noi eravamo stati
Voi eravate stati
Essi erano stati
Passato remoto
Io fui
Tu fosti
Egli fu
Noi fummo
Voi foste
Essi furono
Trapassato remoto
Io fui stato
Tu fosti stato
Egli fu stato
Noi fummo stati
Voi foste stati
Essi furono stati
Futuro semplice
Io sarò
Tu sarai
Egli sarà
Noi saremo
Voi sarete
Essi saranno
Futuro anteriore
Io sarò stato
Tu sarai stato
Egli sarà stato
Noi saremo stati
Voi sarete stati
Essi saranno stati
Tempi semplici
Presente
Io ho
Tu hai
Egli ha
Noi abbiamo
Voi avete
Essi hanno
Passato prossimo
Imperfetto
Io avevo
Tu avevi
Egli aveva
Noi avevamo
Voi avevate
Essi avevano
Trapassato prossimo
Passato remoto
Io ebbi
Tu avesti
Egli ebbe
Noi avemmo
Voi aveste
Essi ebbero
Trapassato remoto
Futuro semplice
Io avrò
Tu avrai
Egli avrà
Noi avremo
Voi avrete
Essi avranno
Futuro anteriore
Tempi composti
Io ho avuto
Tu hai avuto
Egli ha avuto
Noi abbiamo avuto
Voi avete avuto
Essi hanno avuto
Io avevo avuto
Tu avevi avuto
Egli aveva avuto
Noi avevamo avuto
Voi avevate avuto
Essi avevano avuto
Io ebbi avuto
Tu avesti avuto
Egli ebbe avuto
Noi avemmo avuto
Voi aveste avuto
Essi ebbero avuto
Io avrò avuto
Tu avrai avuto
Egli avrà avuto
Noi avremo avuto
Voi avrete avuto
Essi avranno avuto
Tempi semplici
Tempi composti
Presente
Io amo
Tu ami
Egli ama
Noi amiamo
Voi amate
Essi amano
Passato prossimo
Io ho amato
Tu hai amato
Egli ha amato
Noi abbiamo amato
Voi avete amato
Essi hanno amato
Imperfetto
Io amavo
Tu amavi
Egli amava
Noi amavamo
Voi amavate
Essi amavano
Trapassato prossimo
Io avevo amato
Tu avevi amato
Egli aveva amato
Noi avevamo amato
Voi avevate amato
Essi avevano amato
Passato remoto
Io amai
Tu amasti
Egli amò
Noi amammo
Voi amaste
Essi amarono
Trapassato remoto
Io ebbi amato
Tu avesti amato
Egli ebbe amato
Noi avemmo amato
Voi aveste amato
Essi ebbero amato
Futuro semplice
Io amerò
Tu amerai
Egli amerà
Noi ameremo
Voi amerete
Essi ameranno
Futuro anteriore
Io avrò amato
Tu avrai amato
Egli avrà amato
Noi avremo amato
Voi avrete amato
Essi avranno amato
Tempi semplici
composti
Tempi
Presente
Io credo
Tu credi
Egli crede
Noi crediamo
Voi credete
Essi credono
Passato prossimo
Io ho creduto
Tu hai creduto
Egli ha creduto
Noi abbiamo creduto
Voi avete creduto
Essi hanno creduto
Imperfetto
Io credevo
Tu credevi
Egli credeva
Noi credevamo
Voi credevate
Essi credevano
Trapassato prossimo
Io avevo creduto
Tu avevi creduto
Egli aveva creduto
Noi avevamo creduto
Voi avevate creduto
Essi avevano creduto
Passato remoto
Io credetti
Tu credesti
Egli credette
Noi credemmo
Voi credeste
Essi credettero
Trapassato remoto
Io ebbi creduto
Tu avesti creduto
Egli ebbe creduto
Noi avemmo creduto
Voi aveste creduto
Essi ebbero creduto
Futuro semplice
Io crederò
Tu crederai
Egli crederà
Noi crederemo
Voi crederete
Essi crederanno
Futuro anteriore
Io avrò creduto
Tu avrai creduto
Egli avrà creduto
Noi avremo creduto
Voi avrete creduto
Essi avranno creduto
Imperfetto
Passato remoto
Futuro semplice
Tempi composti
Io sento
Tu senti
Egli sente
Tempi semplici Presente
Noi sentiamo
Voi sentite
Essi sentono
Passato prossimo
Io ho sentito
Tu hai sentito
Egli ha sentito
Noi abbiamo sentito
Voi avete sentito
Essi hanno sentito
Io sentivo
Tu sentivi
Egli sentiva
Noi sentivamo
Voi sentivate
Essi sentivano
Trapassato prossimo
Io avevo sentito
Tu avevi sentito
Egli aveva sentito
Noi avevamo sentito
Voi avevate sentito
Essi avevano sentito
Io sentii
Tu sentisti
Egli sentì
Noi sentimmo
Voi sentiste
Essi sentirono
Trapassato remoto
Io ebbi sentito
Tu avesti sentito
Egli ebbe sentito
Noi avemmo sentito
Voi aveste sentito
Essi ebbero sentito
Io sentirò
Tu sentirai
Egli sentirà
Noi sentiremo
Voi sentirete
Essi sentiranno
Futuro anteriore
Io avrò sentito
Tu avrai sentito
Egli avrà sentito
Noi avremo sentito
Voi avrete sentito
Essi avranno sentito
Quale bambino sei riuscito a capire meglio?
Luca
Alice
Riscrivi il fumetto meno comprensibile inserendo le parole che ritieni necessarie.
Le parole evidenziate sono preposizioni semplici e servono a collegare tra loro le parole all’interno di una frase. Sono di, a, da, in, con, su, per, tra, fra.
Le preposizioni semplici, tranne per, tra e fra, possono essere unite agli articoli determinativi e insieme formare le preposizioni articolate.
In coppia il lo la l’ i gli le di del dei a alla all’ da dallo dagli in nel nell’ con col coi su sullo sulle
Completate la tabella per formare le preposizioni articolate.
1 Inserisci le preposizioni semplici adatte per completare le frasi.
Andrò vacanza. scuola. ............... due ore.
La maestra parla
Giulia. storia. ............... il Dirigente.
Gioco
il mio cane. nascondino. giardino. La nonna legge
gli occhiali. Marco. salotto.
3 Sottolinea solo le preposizioni semplici in ogni frase. Poi trascrivile a lato.
• Il ristorante di mio zio si trova in centro, proprio di fronte a casa di mio nonno.
• Tutte le mattine, per andare a scuola, devo percorrere un tratto di strada a piedi.
• L’albero in giardino è carico di fichi: con la scala mi sono arrampicato in alto per raccoglierli.
3 Sottolinea solo le preposizioni articolate in ogni frase. Poi trascrivile a lato.
• Sulla cattedra dell’insegnante sono impilati i quaderni degli alunni da correggere.
• Nelle acque del mar Mediterraneo sono stati avvistati, dai pescatori, alcuni delfini dal corpo affusolato.
• Dal parco della scuola si odono le voci gioiose dei bambini che giocano sugli scivoli e sulle altalene.
4 Cerchia di rosso le preposizioni semplici e di blu quelle articolate.
Con il sole è tutto più bello: si può andare al parco,in bicicletta o con i pattini. Mi diverto a portare a spasso il cane coi pattini e col guinzaglio.
Nei giardini e sui balconi delle case ci sono fiori colorati.
Le rondini tornano e fanno il nido: si dice che i rondinini
nascano nelle case dove abitano persone dall’animo gentile.
Paolo e Sofia giocano allegri quando sono al mare, mentre la mamma prende il sole o legge sotto l’ombrellone.
Le parole rosse servono: ad arricchire il testo di altre informazioni. a unire parole o frasi.
Le parole evidenziate si chiamano congiunzioni perché congiungono (uniscono) parole o frasi.
Le congiunzioni più usate sono: ma, e, o, se, perché, poiché, affinché, che, mentre, quando, infatti, dunque, perciò, benché, eppure...
In coppia
Scrivete le congiunzioni che ritenete adatte e confrontate con i compagni le vostre scelte. Scegliete tra le congiunzioni che trovate nel box regola.
ho mal di testa.
andrò allo stadio.
.................................. vado a letto.
ho giocato a calcio.
non ho voglia di uscire
.................................. sono appena tornato dalle vacanze.
io abbia riposato tutta la notte.
1 Colora la congiunzione adeguata tra quelle proposte, poi riscrivi le frasi sul quaderno.
• Vado a dormire perché se domani mi devo alzare presto.
• Molte persone già lavorano e mentre tu dormi.
• Sono tutti pronti, perché ma tu ti devi ancora vestire!
• Non vincerai mai ma se non partecipi al gioco.
2 Sottolinea le congiunzioni nelle frasi.
• Decidi se vuoi andare al cinema o a teatro.
• Vado a fare una passeggiata al parco e porto con me il cane.
• Mentre andavo a scuola ho incontrato i nonni.
• È stanco perché ha dormito poco.
• Se vieni a trovarmi mi fai felice.
3 Lega alla frase di partenza un’altra frase, tenendo conto della congiunzione evidenziata: otterrai una frase complessa.
• La mia sorellina è triste perché
• Marco ha finito i compiti, perciò .
• Luca desidera un pallone nuovo, ma
• Giovanni apre il frigo e
• Io mi sento al settimo cielo quando .
4 Collega le frasi con le congiunzioni opportune, scegliendole tra quelle proposte.
perché • se • ma • mentre • benché a LIVELLI Esercizi
• Credevo di divertirmi alla festa ............................... mi sono annoiato!
• Carla, in classe, chiacchierava la sua compagna stava attenta.
• Dimagrirai troppo mangi così poco!
• Ugo è amico di Leo ............................... sia un gran prepotente.
Fare l’analisi grammaticale significa indicare le caratteristiche di ogni parola.
1. Completa come negli esempi e rispondi alle domande.
• Determinativo o indeterminativo?
• Di genere maschile o femminile?
• Di numero singolare o plurale?
un articolo , di genere , di numero
indeterminativo maschile singolare
i articolo ............................................., di genere ......................................, di numero ...................................... .
gli articolo , di genere , di numero
NOME
• Comune o proprio?
• Di persona, di animale o di cosa?
• Concreto o astratto?
• Di genere maschile o femminile?
• Di numero singolare, plurale o invariabile?
• Composto, primitivo, derivato o alterato?
cappellini nome ......................................, di ......................................, ......................................, di genere , di numero ,
comune cosa concreto maschile plurale alterato
felicità nome , di , , di genere , di numero , Ugo nome , di , , di genere ......................................, di numero ......................................, ...................................... .
panificio nome , di , , di genere ......................................, di numero ......................................, ...................................... .
• Qualificativo o possessivo?
• Di genere maschile o femminile?
• Di numero singolare o plurale?
buffa aggettivo , di genere , di numero
qualificativo femminile singolare
tue aggettivo , di genere , di numero
simpatici aggettivo , di genere , di numero
• Indica l’infinito presente, la coniugazione, il modo.
• Qual è il tempo del verbo.
• Chi compie l’azione (la persona e il numero)
cantare 1a
canterò voce del verbo , coniugazione, modo ............................., tempo ............................................, ............ persona ........................... .
indicativo futuro semplice 1a singolare
sorridevano voce del verbo , coniugazione, modo , tempo ........................................ , ............ persona ........................................ .
hai chiamato voce del verbo ................................... , ............ coniugazione, modo ................................... , tempo , persona
• Quando si analizza una preposizione bisogna scrivere “preposizione semplice” o “preposizione articolata”.
• Quando si analizza una congiunzione basta indicare “congiunzione”.
2. Fai l’analisi grammaticale delle seguenti frasi sul quaderno.
• Giovanni è il bambino con il cappellino blu.
• Marco piange perché è caduto dalla bici.
SINGOLARI io tu egli
PROPRIA
PLURALI noi voi essi
• avere 1a mangiare 2a bere 3a dormire
• essere
TEMPI SEMPLICI presente imperfetto
passato remoto futuro semplice
CONIUGAZIONE
PRESENTE
PASSATO
FUTURO
MODO INDICATIVO
TEMPI COMPOSTI passato prossimo
trapassato prossimo
trapassato remoto
futuro anteriore
La mia maestra, Miss Caroline, aveva i capelli biondi e le guance rosee. Ridendo strizzava gli occhi e arricciava il naso.
Era gentile con noi bambini, ma diventava severa se ci mostravamo pigri nel fare i compiti.
Ricordo che Miss Caroline aveva iniziato il primo giorno di scuola con la lettura di una storia di gatti.
- Ci divertiremo quest’anno! – fu il nostro pensiero.
aveva iniziato
ci divertiremo
2. Nella frase “La mia maestra aveva le guance rosee” (riga 1) il verbo sottolineato è coniugato:
A. Al modo indicativo, tempo passato remoto, 1a persona singolare.
B. Al modo indicativo, tempo imperfetto, 3a persona singolare.
C. Al modo indicativo, tempo passato remoto, 3a persona singolare.
D. Al modo indicativo, tempo passato prossimo, 3a persona plurale.
3. Quante sono le preposizioni semplici nella seguente frase?
• Miss Caroline aveva iniziato il primo giorno di scuola con la lettura di una storia di gatti.
4. Quante sono le congiunzioni nella seguente frase?
• Era gentile con noi bambini, ma solo se facevamo i compiti.
CIAO BAMBINI, VI RICORDATE DI ME? SONO SEFAR, CIOÈ LA FRASE! IL MIO CORPO SI DIVIDE IN TANTI PEZZI, OGNUNO CON UNA FUNZIONE. CONOSCIAMOCI MEGLIO!
Di chi si parla? Che cosa fa? Chi? Che cosa? Dove?
Sefar saluta i bambini in classe
In coppia
Ogni frase si può dividere in pezzi, chiamati sintagmi
Ogni sintagma fornisce un’informazione.
Suddividete le frasi in sintagmi come nell’esempio, poi sul quaderno sistemateli in una tabella come quella sopra.
• Il papà / lava / l’automobile / in giardino.
• Il vigile spiega l’educazione stradale in aula.
• In teatro gli spettatori applaudono gli attori.
• Il pizzaiolo prepara la pizza in cucina.
1 Cancella dalle frasi il sintagma intruso, come nell’esempio.
• Un gatto / abbaia / miagola / sul tetto / della casa / di notte.
• Marco / pesca / una trota / un leone / nel fiume.
• Nello stagno / la rana / la lepre / salta / in acqua.
• Mio fratello / legge / con i piedi / una poesia / ai nonni.
2 Suddividi le frasi in sintagmi con una barra, come nell’esempio.
• La moto/sfreccia/per le vie/della città.
• La lucertola si riscalda al sole dell’estate.
• A luglio gli zii partiranno per le vacanze.
• Luca impara a memoria le tabelline.
• Nel mare i pesci guizzano in libertà.
• Io andrò al parco con gli amici.
3 Ordina i sintagmi per comporre frasi che abbiano un senso e riscrivile.
saltano del mare i tonni tra le onde
di cioccolato a Pasqua le uova ricevono i bambini
con la marmellata una fetta Sara a merenda ha mangiato di pane
4 Tenendo conto della tabella a pagina precedente, scrivi sotto a ogni sintagma la domanda a cui risponde e riporta il simbolo corrispondente di Sefar. di chi si parla? che cosa fa? che cosa?
• Il cane / rosicchia / l’osso / nella cuccia.
• Lo zio / di Carlo / è tornato / a Londra.
• Marco / beve / l’aranciata / in cucina.
• La mamma / chiama / mia sorella
DI
FRENA!
Nella frase A di chi si parla?
Nella frase B di chi si parla?
Nella frase il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. STOP
In coppia
A turno scegliete un soggetto adatto per ciascun verbo.
I bambini
I canguri
saltano
mangiano
Collegate il soggetto al resto della frase corrispondente.
il cameriere
il vigile la cassiera
la rana il fornaio il sale
prepara il pane
corrono vola
serve al tavolo al ristorante
gracida nello stagno
lavora al supermercato
scrive le multe
aggiunge sapore ai cibi
A. Dick gioca con Luca. B. Luca è felice.1 Sottolinea i soggetti nelle frasi.
• L’imbianchino tinteggia la parete.
• I leoni vivono nella savana.
• I pesci nuotano nel mare.
• La rosa è profumata.
• La rana salta nel laghetto.
• La sarta cuce il vestito.
• Il pittore dipinge il quadro.
• L’agricoltore zappa il campo.
• Lucia è stanca.
• Simone nuota benissimo.
2 Scrivi in ogni riquadro il soggetto, dopo aver letto attentamente ciò che si dice di lui.
è un quadrupede è erbivoro è mammifero galoppa trotta nitrisce
è un insetto ha il pungiglione vola vive nell’alveare produce il miele succhia il nettare
3 Dividi le frasi in sintagmi e sottolinea il soggetto.
Attenzione: non si trova sempre all’inizio della frase.
• Tutte le domeniche la nonna regala i cioccolatini a Marta.
• Fra i rami della quercia gli usignoli cinguettano allegramente.
• Al tramonto il sole scompare dietro i monti.
• Per la prossima domenica, l’allenatore della mia squadra
ha organizzato un torneo di pallavolo.
• Questa mattina il tecnico ha riparato la lavatrice.
• Nella stalla muggiscono la mucca e il vitellino.
è trasparente è insapore è una bevanda scorre evapora disseta
è gentile è paziente legge le storie corregge i compiti spiega la lezione scrive alla lavagna
FRENA!
Chi è il soggetto della frase?
I bambini.
I nonni.
Non sempre, nelle frasi, il soggetto è espresso, ma si può capire dal contesto. In questi casi si dice che il soggetto è sottinteso. In molti casi il soggetto sottinteso è un pronome personale.
In coppia
Cercate il soggetto di ogni frase nella colonna al centro e collegatelo alla frase corrispondente.
Io Vuoi una fetta di torta?
Ha viaggiato per molte ore
Non si è sentita bene.
Hanno bisogno d’aiuto!
Sono in pericolo!
Lei Lui Noi Voi EssiSono ritornata in tempo. Non vogliamo disturbare.
Venite qui!
1 Indica con una X il soggetto sottinteso che ritieni adatto per ogni frase.
• Verrete domani alla festa? noi gli amici voi
• Raccogli le cartacce per terra! tu voi io
• Ridevano di gusto con i loro amici! noi essi voi
2 Completa le frasi con i soggetti sottintesi adatti.
• Perché non siete venuti? ..........................
• Siamo andati in pizzeria da soli. ..........................
• Dove porti quei libri?
• Ieri sera ho visto un bel film. ..........................
• Sono molto simpatici.
3 Indica con una X solo le frasi in cui il soggetto è sottinteso.
Sul tavolo ci sono i libri di Filippo.
È partito da Firenze ed è arrivato a Roma dopo due ore.
Vieni con me oppure vai con papà?
Accanto all’armadietto sono appese le carte geografiche. Tremava e aveva freddo.
4 Sottolinea il soggetto. Se è sottinteso, scrivilo tu sui puntini.
• Secondo la maestra, l’impegno è molto importante a scuola. (...........................)
• Per Natale, hanno preparato un bellissimo albero ( )
• Questa mattina abbiamo recitato nell’aula. ( )
• Ogni anno il mare è la nostra meta delle vacanze. (...........................)
• Per tutto il giorno nella strada sfrecciano le auto ( )
• Il cane, alla vista di sconosciuti, abbaia furiosamante. (...........................)
• È molto gradevole il profumo delle viole. (...........................)
• In palestra ho partecipato a un gioco di gruppo. ( )
• Le onde si abbattevano sugli scogli con fragore. (...........................)
È un mammifero
È gialla
È alta
La giraffa mangia cammina corre
Il predicato spiega che cosa si dice del soggetto: chi è, che cosa fa o com’è.
Il predicato nominale spiega chi è, che cos’è, com’è il soggetto.
È formato dal verbo essere più un nome o un aggettivo.
Il predicato verbale indica che cosa fa il soggetto. È formato da un verbo.
In coppia
Completate la tabella con i predicati richiesti.
Soggetto
Lo squalo
Il leone
La lavatrice
L’aquila
Il medico
La palla
Predicato nominale Predicato verbale che cos’è? chi è? com’è? che cosa fa?
1 Colora di rosso il predicato verbale e di blu il predicato nominale.
camminate mangiamo
è rosso siete stanchi
siete affamati
è leggero sono pronto corre è un pesce
sono giovane ha letto leggerete videro è una stella
2 Per ogni soggetto, scrivi un predicato verbale (PV) e un predicato nominale (PN).
Le nuvole sono scomparse.
In questa frase il verbo essere
è ausiliare: aiuta il verbo scomparire a formare un tempo composto; insieme formano un predicato verbale.
3 Scrivi PV se sono predicati verbali, PN se sono predicati nominali.
è allegro sono arrivati
è andato sarete giunti
sei partito sarete presenti
sei timido sono stanchi
sono amici sono giunti
foste rimasti foste scontenti
Il riccio/gioca/con le foglie/nel bosco.
FRENA!
Il riccio/gioca/ con le foglie/nel bosco.
Il riccio/gioca/ con le foglie.
Puoi togliere altri pezzi mantenendo il senso della frase? Sì. No.
STOP
La frase minima è formata dai sintagmi necessari per fornire le informazioni essenziali: il soggetto (di chi si parla) e il predicato (ciò che si dice del soggetto).
Sottolineate le frasi minime e trascrivete i due sintagmi essenziali nella tabella.
• La strada è scivolosa per la pioggia.
• Sui rami dei pini crescono le pigne.
• Nelle notti di giugno vola la lucciola.
• Le mie maestre sono simpatiche.
• Il treno procede sui binari verso Roma.
• Pinocchio è un burattino.
La strada è scivolosa
1 Riduci le frasi togliendo ogni volta un sintagma non essenziale, come nell’esempio.
Luca beve ogni mattina
Luca beve un succo.
Luca beve.
un succo. a LIVELLI Esercizi
Il vaso di cristallo è caduto a terra.
Le corna tra i cespugli. si impigliarono del cervo
I dinosauri si estinsero per cause ignote tanti anni fa.
2 Ricomponi le frasi minime.
Le rane gioca.
La squadra cacciavano.
Il neonato gracidano.
I primitivi partirà.
L’aereo è vivace
4 In ogni frase sottolinea la frase minima.
• Lo zio guarda con attenzione il film.
• Domani Luca mangerà a casa mia.
• Monica esce di casa con l’ombrello
3 Completa le frasi minime.
• Il leone
• è enorme.
• I vendemmiatori .
• è prezioso.
• si è spuntata.
• Il nonno passeggia con la nipote.
• Sulla panchina i nonni chiacchierano.
Luca abbraccia il papà.
STOP
Chi abbraccia Luca?
Che cosa suona Sofia?
Sofia suona il pianoforte
Le espansioni o complementi aggiungono informazioni alla frase minima. L’espansione che risponde alle domande Chi? Che cosa? si chiama espansione diretta o complemento oggetto perché non è introdotta da preposizioni.
In ciascuna frase sottolineate il soggetto, il predicato verbale e il complemento oggetto poi riscriveteli nei riquadri giusti.
1. Il nonno in poltrona legge il giornale con attenzione.
2. La mamma pulisce i mobili della cucina.
3. Stefano ascolta il ronzio delle api.
4. Sul fiore una farfalla succhia il nettare.
Predicato verbale Soggetto Complemento oggetto
1 Colora solo i sintagmi del complemento oggetto.
Ieri la nazionale ha vinto di basket la partita
Il vigile ha multato le auto in divieto di sosta
Chiara pettina la bambola
Luca mangia con il salame un panino per merenda
2 Dividi in sintagmi le seguenti frasi, poi sottolinea in ognuna il predicato verbale e cerchia il complemento oggetto.
• Il pescatore vide in mare un branco di meduse.
• Hai ricevuto tanti regali per il tuo compleanno
• Il bambino socchiuse gli occhi per la troppa luce.
3 Scrivi una frase per ogni complemento oggetto.
Predicato verbale Soggetto Complemento oggetto
i gatti randagi.
una mela.
i propri figli.
il vitello.
Attenzione!
Non tutti i verbi
possono avere
il complemento oggetto.
4 Segna con una X le frasi minime che non si possono completare con il complemento oggetto.
Il cane abbaia.
La luna splende.
La pioggia cade.
La mamma legge.
Il cavaliere difende.
La giraffa corre.
132 SINTASSI
Il leoncino/gioca. Il leoncino/gioca/con gli altri cuccioli/nella savana. Il leoncino/gioca/ con gli altri cuccioli.
Quale disegno contiene più particolari? 1 2 3
Le espansioni che non rispondono alle domande: chi? che cosa? si chiamano espansioni indirette perché sono introdotte da una preposizione e rispondono alle domande: dove? quando? con chi? con che cosa? a chi? a che cosa? di chi? da dove?...
Ora avete scoperto perché le espansioni del corpo di Sefar hanno forme diverse.
= complemento diretto = complemento indiretto.
• Il tecnico ripara la lavatrice.
• A primavera tornano le rondini.
• Mangio un panino in cucina
• Sul fiore ronza un’ape.
• Il bidello suona la campanella
• L’astronave atterra sulla luna.
• Ieri sera ho guardato un film
• Domani giocherò con Luigi
• Luca ha vinto la partita.
• Martina viene da Torino
1 Espandi le seguenti frasi minime: le domande indicano quali informazioni devi aggiungere.
Sara ha nuotato quando?
dove? con chi?
La bambina si allena come?
dove?
con che cosa?
2 Dividi le frasi in sintagmi e sottolinea solo i complementi indiretti.
• Ogni sera io contemplo le stelle in cielo.
• Le matite colorate di mio fratello non hanno la punta.
• Sugli alberi spogli gli uccelli assomigliano alle foglie.
• La nebbia di questi giorni avvolge ogni cosa nel suo vapore.
• L’anno prossimo mi iscriverò al corso di nuoto.
3 Indica con una X il complemento indiretto che può completare ogni frase minima.
• L’alunna corregge
• La pittrice dipinge
• Giulio mangia
• Tu leggi
della lavagna dal quadro la pasta un libro
con la matita lo studio di gusto dal mare
l’operazione sulla tela sotto la tavola con interesse
4 Scegli la domanda adatta e completa con l’espansione indiretta.
• Miriam disegna (.......................................................?) .
• Il sole sorge ( ?) .
• Il cane è fedele (.......................................................?) .
ESPLICITO espresso con chiarezza
SOTTINTESO
c’è ma è nascosto
SOGGETTO di chi si parla
VERBALE che cosa fa il soggetto
NOMINALE chi è/che cosa è, come è il soggetto
PREDICATO che cosa si dice del soggetto
ESPANSIONI o COMPLEMENTI informazioni che arricchiscono la frase
Complemento DIRETTO o OGGETTO chi? che cosa?
Complementi INDIRETTI dove? quando? con chi? come?...
1. Sottolinea tutti i soggetti che trovi nel testo. Poi segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
• Alla riga 1 i soggetti si trovano in fondo alla frase. V F
• Nel testo i soggetti sono tutti espressi. V F
• Nel testo ci sono cinque soggetti sottintesi. V F
2. Indica in ogni gruppo il predicato verbale che puoi unire al soggetto.
La balena
A. arriva.
B. è giovane.
C. è buona.
D. è grande.
Arcobaleno
A. è un pesce.
B. scappa.
C. è impaurito.
D. è colorato.
I pesci
A. sono piccoli.
B. sono felici.
C. vivono.
D. sono spensierati.
3. Indica con una X se la parola sottolineata è un soggetto (S), un predicato (P) o un’espansione (E).
Tra le onde del mare vivevano il pesciolino Arcobaleno e i suoi amici. Erano felici e spensierati. Un giorno arrivò un’enorme balena. Si aggirava placida tra i pesciolini, ma essi la temevano. Scappavano di qua e di là in cerca di un rifugio. Arcobaleno ebbe un’idea: unirsi tutti insieme, formare un enorme pesce e affrontare la balena. Così fecero e misero in fuga il grande cetaceo. S P E
Un giorno arrivò un’enorme balena
Arcobaleno ebbe un’idea.
Misero in fuga il cetaceo
4. Indica con una X i predicati nominali.
A. Erano felici
B. Erano arrivati
C. Erano spaventati
D. Erano scappati
Ricordi tutti i pezzi di Sefar? Osserva la legenda.
Soggetto
Predicato
Espansione diretta
Espansione indiretta
Cerca tra le parti di Sefar solo i sintagmi che possono formare frasi di senso compiuto, poi completa lo schema.
Cappuccetto Rosso
porta
al cacciatore
la torta
alla nonna del lupo
mangiano scuotono
gli alberi
la merenda
i bambini
in giardino
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Coordinamento: Emilia Agostini
Redazione: Francesca Bolognini, PaginaQuarantanove
Grafica e impaginazione: Mauro Aquilanti, Dania Fava, PaginaQuarantanove
Illustrazioni: Silvia Forzani, Miriam Gambino
Copertina: Mauro Aquilanti, Valentina Mazzarini
Referenze fotografiche: Archivio fotografico Raffaello, iStock, Shutterstock
Coordinamento multimedia: Paolo Giuliani
Redazione multimedia: Sara Ortenzi, Giulio Pieraccini
Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani
Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
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