Bluerating febbraio 2023

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IL GIUSTO VALORE PER INVESTIRE

Gianluca Maione delinea gli scenari sui mercati e illustra i punti di forza dell’offerta di Franklin Templeton Non solo prodotti finanziari ma anche servizi per i distributori

BNL BNP PARIBAS LIFE BANKER

Cambio della guardia al vertice Luca Romano prende il posto di Rebecchi a capo della rete

GUERRA, TASSI E INFLAZIONE

Undici advisor raccontano come hanno vissuto il 2022 tra tensioni geopolitiche

FEBBRAIO 2023Numero 2Anno XIII5,00 euro MensilePrima immissione 10/02/2023Poste Italiane SpASpedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, LO/MI
Gianluca Maione , head of intermediary sales per l’Italia di Franklin Templeton

Può arrivare lo tsunami su un’industria che soffre

Mentre in Europa s’è acceso il dibattito sulla possibile eliminazione delle commissioni di retrocessione (inducement) che se venisse attuata davvero sarebbe uno tsunami per l’industria della consulenza finanziaria italiana, il settore mostra qualche segnale di sofferenza alla luce di un anno difficile come quello appena trascorso. Nei primi undici mesi del 2022 (ultimi dati disponibili quando scriviamo, n.d.r.) la raccolta netta segnalata da Assoreti si attesta a 39,6 miliardi di euro, in flessione di oltre il 21% anno su anno, visto che nel 2021 a novembre eravamo a quota 50,5 miliardi. A incidere sugli apporti è la netta flessione delle entrate nel risparmio gestito: si è passati dagli oltre 37,5 miliardi del 2021 ai 14,3 miliardi attuali, con una discesa superiore al 61%. Discorso diverso per il risparmio amministrato, capace di portare a casa una crescita di oltre il 94%, passando da 12,9 miliardi a più di 25,1 miliardi. Ritornando sui prodotti relativi all’asset management e confrontando il periodo gennaio-novembre 2021 con quello gennaionovembre 2022, a subire la maggiore discesa di afflussi sono sicuramente gli Oicr, passati da 14,4 miliardi a 2,9 miliardi (-79%). In discesa anche le gestioni patrimoniali individuali (da 6,7 a 3,9 miliardi, -41%) e i prodotti assicurativi e previdenziali (da 16,3 a 7,4 miliardi, -54%). A livello di gruppi, il podio degli afflussi vede al primo posto Fideuram ISPB con oltre 9,3 miliardi, seguita da FinecoBank (7,5 miliardi) e

Mediolanum (6,1 miliardi). Qualche altro numero segnala la difficoltà dell’industria, dovuta anche a una congiuntura complicata. Al 31 dicembre scorso erano 51.575 i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, 575 i consulenti finanziari autonomi, 65 le società di consulenza finanziaria mentre il numero degli iscritti alle prove valutative indette dall’Ocf nel 2022 sono stati complessivamente 7.444. Un anno prima le stesse voci erano pari, rispettivamente, a 51.900, 428, 49 e 7.734. Anno su anno, quindi, c’è stato un lieve calo del numero dei cf e di coloro che hanno voluto intraprendere questa professione sostenendo l’esame. Tutti indizi di una difficile resistenza del settore. Ma pensare che tutto questo possa bastare sarebbe un errore. Bene quindi ha fatto l’Organismo a riproporre nel nuovo anno l’iniziativa “quota giovani”, decisa a fine 2020 con l’intento di favorire l’accesso e la permanenza nell’Albo dei neo-consulenti di età non superiore ai 30 anni, di cui hanno beneficiato nel primo biennio già 1.761 giovani consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e consulenti finanziari autonomi.

In particolare, viene confermata anche nel 2023 la misura che consente ai giovani che hanno superato la prova valutativa, e che si siano iscritti nel medesimo anno all’Albo unico dei consulenti finanziari, di fruire nel prossimo biennio della riduzione del 50% del contributo dovuto all’Organismo.

@andreagiacobin1 | andreagiacobino.wordpress.com

IDEE&PROTAGONISTI | 3
Nel 2022 la raccolta netta è diminuita per la flessione del risparmio gestito
Anche il numero dei cf è calato Intanto l’Europa sta discutendo se e quando abolire le retrocessioni
BLUERATING n febbraio 2023
4 | SOMMARIO
54 BLUERATING n febbraio 2023 18
Lo spirito del cacciatore è vincitore Consigli per un futuro professionale
70
Le reti navigano nella tempesta Mercati incerti, ma la raccolta tiene
22
L’auto dell’anno è la Jeep Avenger Il modello di casa Stellantis batte tutti
30
Un portafoglio a misura di millennial Come conquistare i clienti giovani Anche il consulente è sceso in trincea In che modo gli advisor hanno vissuto il 2022
16
Staffetta in Bnl Bnp Paribas LB Romano al posto di Rebecchi

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anno XIII - numero 2 - febbraio 2023 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011

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Direttore responsabile

Andrea Giacobino giacobino@bfcmedia.com

Redazione

Un alloggio di lusso per CR7 e Georgina Il Four Seasons di Riyadh ospita Ronaldo

82

Un investimento a base di spritz Consigli finanziari in orario da aperitivo

Andrea Telara telara@bfcmedia.com redazione@bfcmedia.com Tel. (+39) 02.30.32.11.72

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Opinioni

Gaetano Megale, Maurizio Primanni, Maria Grazia Rinaldi, Nicola Ronchetti, Giuseppe Santorsola, Matteo Sportelli, Fabrizio Tedeschi

Hanno collaborato

Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini, Daniel Settembre, Francesca Vercesi

Graphic design Paolo Di Stefano distefano@bfcmedia.com

Fotografie di Gianluca Maione by Laila Pozzo in copertina e nell’intervista alle pagine 12-14

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6 | SOMMARIO BLUERATING n febbraio 2023
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Se il brand fashion fa marcia indietro D&G rinuncia a rivalutare il marchio

BOND PLUS

La flessibilità si fa resilienza

Flessibilità, elevata diversificazione del portafoglio e una lunga storia di successo sono i punti di forza di KIS BOND PLUS, la soluzione di Kairos che evolve i tradizionali canoni dell’investimento obbligazionario e sfida il contesto di mercato contemporaneo.

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Questa è una comunicazione di marketing con finalità promozionali. Si prega di consultare il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento, disponibili in lingua italiana sul sito www.kairospartners.com nonché presso la sede legale di Kairos Partners SGR S.p.A. (“Kairos”) e i soggetti collocatori, anche in forma cartacea. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-dirittidegli-investitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE. Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione. Le informazioni e i dati sono ritenuti corretti, completi e accurati. Tuttavia, Kairos non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, sull’accuratezza, completezza o correttezza dei dati e delle informazioni e, laddove questi siano stati elaborati o derivino da terzi, non si assume alcuna responsabilità per l’accuratezza, completezza, correttezza o adeguatezza di tali dati e informazioni, sebbene utilizzi fonti che ritiene affidabili. I dati, le informazioni e le opinioni, se non altrimenti indicato, sono da intendersi aggiornati alla data di redazione, e possono essere soggetti a variazione senza preavviso né successiva comunicazione. Eventuali citazioni, riassunti o riproduzioni di informazioni, dati e opinioni qui fornite da Kairos non devono alterarne il significato originario, non possono essere utilizzati per fini commerciali e devono citare la fonte (Kairos Partners SGR S.p.A.) e il sito web www.kairospartners.com. La citazione, riproduzione e comunque l’utilizzo di dati e informazioni di fonti terze deve avvenire, se consentito, nel pieno rispetto dei diritti dei relativi titolari. (*) Dati dal 30/12/2017 al 30/12/2022, Classe P-EUR. (**) Dati dal 30/12/2012 al 30/12/2022, Classe P-EUR.

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Meno utili per Checco

Calano i profitti per la società di Zalone. Ma l’attivo è di oltre sei milioni

Si chiama “Amore + Iva” lo spettacolo che Checco Zalone (nella foto), pseudonimo di Luca Pasquale Medici, ha portato recentemente in giro per l’Italia e che ha registrato un grande successo di pubblico.

Assieme a Presta

Lo show è prodotto dalla Arcobaleno Tre che fa capo a Lucio Presta (uno dei più noti agenti del mondo italiano dello spettacolo) e dalla Mzl di proprietà dello stesso Zalone che ne detiene il 95% mentre il restante 5% è della madre Antonietta. Ma la società, basata a Bari (città natale dello showman), che ha appena depositato il bilancio 2021 non presenta numeri brillanti: l’esercizio infatti s’è chiuso con un utile di soli 130mila euro rispetto a quello di quasi 1,4 milioni dell’anno prima. C’è da dire che Mzl conta su un attivo di oltre 6 milioni costituito

da liquidità per 730mila euro e vari investimenti finanziari per 4,8 milioni. A fronte di un patrimonio netto di 6 milioni figurano debiti per soli 66mila euro.

Altre partecipazioni

Il calo dell’utile deriva dalla caduta dei profitti scesi anno su anno da 1,6 milioni a 400mila euro. Il comico detiene anche altre partecipazioni fra le quali il 50% di Officina 5.1 che nel 2021 ha segnato un utile di soli 4mila 652 euro a fronte di ricavi per 295mila euro.

@andreagiacobin1

Titoli di coda per i film della Parnasi

Strada in salita per la Servizi Cinema Roma (ex Combo Produzioni), casa di produzione cinematografica di proprietà di Flavia Parnasi, sorella maggiore dell’immobiliarista romano Luca (nella foto), finito nelle maglie giudiziarie della vicenda dello stadio a Tor di Valle, e attualmente a processo. La quattordicesima sezione del tribunale civile della Capitale presieduta da Stefani Cardinali e con Carmen Bifano quale giudice relatore, ha ammesso la società al concordato preventivo, dandole tempo fino al prossimo 9 gennaio 2023 per presentare il relativo piano, nominando quale commissario l’avvocato Giancarlo Pizzoli. Nel ricorso presentato al tribunale dall’avvocato Maurizio Canfora per conto dell’azienda, si spiega che la crisi della Servizi Cinema Roma è quella “che ha coinvolto l’intero settore cinematografico a seguito dell’interruzione delle attività produttive”.

8 | INSIDER / 1
BLUERATING n febbraio 2023
Il bilancio 2021 ha una redditività di 130mila euro contro un risultato di 1,4 milioni dell’anno precedente

Marcia indietro

D&G rinuncia alla rivalutazione del proprio marchio

La rivalutazione dei marchi (e degli avviamenti) resa possibile grazie al Decreto Crescita del governo di Giuseppe Conte sta diventando un boomerang dopo che a marzo di quest’anno un decreto dell’allora governo di Mario Draghi ha portato il periodo di ammortamento dei beni rivalutati a 50 anni dai 18 anni del provvedimento Conte.

Condizioni mutate

Così qualcuno fa marcio indietro. Come i due noti stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana (nella foto) che nel bilancio della loro cassaforte D&G, chiuso proprio alla fine dello scorso marzo, spiegano che “essendo significativamente cambiate le condizioni di riferimento della rivalutazione”, hanno deciso di procedere “con la revoca civilistica e fiscale” della stessa che era pari a ben 390 milioni di euro. Il patrimonio

netto della società è così sceso da oltre 1,2 miliardi a 992 milioni. Ma i due stilisti non hanno di che preoccuparsi perché i ricavi, anche grazie al venir meno della pandemia, sono saliti da 1 a 1,4 miliardi e l’utile è cresciuto da 26,4 a 50,3 milioni.

D’Avena cambia spartito

Riassetto per Crioma, la società che sovrintende ai business di Cristina D’Avena (nella foto). A Bologna, davanti al notaio Stefano Mazzetti, si è presentato Massimo Palma (compagno della cantante, n.d.r.) in qualità di amministratore unico di Crioma per guidare un’assemblea chiamata a deliberare la copertura delle perdite sino al 31 dicembre 2019, pari a 467mila euro. E l’assemblea, dove la D’Avena era presente, ha ripianato il passivo prelevando i 467mila euro dai versamenti in conto aumento di capitale.

letto su Forbes

di Matteo Sportelli

IN FERIE SENZA LIMITI

Microsoft punta con decisione sul benessere dei dipendenti per aumentare la produttività e migliorare le condizioni dell’ambiente lavorativo. Se da una parte c’è chi richiama i dipendenti in ufficio, abbandonando progressivamente lo smart working, dall’altra c’è Microsoft che decide di concedere loro ferie illimitate.

Prima di Microsoft, anche Salesforce, LinkedIn (sempre di proprietà di Microsoft), Oracle e Netflix hanno deciso di adottare un modello simile per i propri dipendenti. Secondo quanto emerso da una mail visionata da The Verge, il periodo di ferie illimitato è stato applicato a partire dal 16 gennaio e riguarda solo i dipendenti statunitensi (che al 30 giugno 2022 erano pari a 122mila), in quanto, “le leggi federali e statali sui salari e sugli orari lavorativi non permettono di garantire questo permesso anche ai collaboratori, e ai dipendenti non statunitensi”. Quest’ultimi, aggiunge Microsoft, “manterranno i loro attuali benefici per le ferie in base alle differenti leggi e regolamenti degli altri paesi”. A comunicare la decisione via mail è stata Kathleen Hogan, chief people officer di Microsoft, spiegando che la scelta di garantire ferie illimitate ai dipendenti è stata frutto di una riflessione sulla trasformazione delle modalità di lavoro: “Man mano che abbiamo inseguito questa trasformazione”, scrive Hogan, “l’idea di modernizzare la nostra politica delle ferie è stata un successivo passo naturale”.

sportelli@bfcmedia.com

10 | INSIDER / 2
BLUERATING n febbraio 2023

Valore e investimenti

Maione (F. Templeton): “Supportiamo i distributori con un’ampia gamma di servizi”

Lo scenario dei mercati finanziari, le strategie di offerta in Italia e le partnership con i distributori. Sono tanti gli argomenti toccati in questa intervista rilasciata a BLUERATING da Gianluca Maione, head of intermediary sales per l’Italia di Franklin Templeton.

Il 2022 è stato un anno difficile per i mercati. Ci sono delle asset class che nel 2023 offrono opportunità agli investitori e possono essere considerate interessanti?

Perfino un anno unico ed eccezionale, in senso decisamente negativo, come il 2022 ha fornito, nel corso dei mesi, diverse opportunità d’investimento, sia in ottica di protezione dalle nuove dinamiche inflattive (penso alle infrastrutture) sia per finalità speculative (per esempio, commodities ed energia). Escludendo dall’equazione eventi estremi e altri “cigni neri”, imprevedibili per definizione, per il 2023 possiamo dopo molto tempo tornare a guardare con interesse all’asset class da sempre regina nei portafogli e nei cuori degli italiani: le obbligazioni. Lo dicono i numeri. Secondo un’analisi prodotta da Brandywine Global, uno dei 19 gestori degli investimenti specializzati che

compongono l’universo Franklin Templeton, l’indice Bloomberg US Aggregate Total Return, preso come proxy rappresentativa del mercato fixed income aggregato, mostra livelli di prezzo pari a quelli registrati addirittura nel lontano 1984. Per intenderci, all’epoca Reagan, Gorbaciov e Thatcher governavano rispettivamente Usa, Urss e Regno Unito, il top nel pop erano Madonna e gli Wham!, al cinema usciva Ghostbusters e soprattutto Diego Armando Maradona veniva presentato allo Stadio San Paolo di Napoli. Se questa oggettiva convenienza di prezzo non bastasse, l’analisi mostra un ulteriore elemento: la ripresa del mercato obbligazionario seguita a un ribasso paragonabile all’ultimo periodo (-22.7% da luglio 2020 a ottobre 2022). Mediamente, il rendimento complessivo del mercato nei successivi 19 mesi è stato tra l’8,2% ed il 22,5%. Se la storia dovesse ripetersi, potrebbe trattarsi di un’opportunità imperdibile.

Ci sono delle categorie di prodotti sui quali punterete di più nel prossimo anno come offerta commerciale?

Alla luce di quanto detto sul mercato obbligazionario, naturalmente la nostra offerta si declina per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza specifica all’interno dell’asset class. Di sicuro preferiamo non

12 | COVER STORY BLUERATING n febbraio 2023
La nostra attività non si limita all’offerta di prodotti finanziari Mettiamo a disposizione delle reti ricerche, formazione e digital asset

selezionare uno o più cosiddetti “mattoncini” specifici ma, al contrario, affidarci a soluzioni flessibili in grado di cogliere le migliori opportunità ovunque (“anywhere”), gestendo attivamente le variabili del portafoglio, in particolare la duration. Questo approccio può essere globale (Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser Fund), con diversificazione geografica e valutaria o esclusivamente europeo (Franklin European Total Return Fund), con la stessa flessibilità e dinamicità ma senza alcun rischio valutario. Se vogliamo aggiungere un’area geografica ancora inesplorata, dal grande potenziale e, per adesso, gestita solo da Franklin Templeton, grande interesse stanno suscitando i paesi del Gulf Cooperation Council (Franklin Gulf Wealth Bond Fund). Non dimentichiamo comunque, in ambito azionario, i trend secolari che si dovrebbero continuare a cavalcare: le già citate infrastrutture (Legg Mason ClearBridge Infrastructure Value Fund, Legg Mason ClearBridge Global Infrastructure Income Fund), il cambiamento climatico (Templeton Global Climate Change Fund) e soprattutto la tecnologia (Franklin Technology fund, il più collocato in Italia della gamma Franklin Templeton Investment Funds).

COVER STORY | 13 BLUERATING n febbraio 2023 continua a pag. 14 >
Gianluca Maione / head of intermediary sales per l’Italia di Franklin Templeton

Quali sono le vostre strategie distributive per quanto riguarda il canale dei consulenti finanziari? Nel nostro settore viene usato moltissimo il termine “vendita” che però viene male interpretato. Noi preferiamo, infatti, utilizzare la parola “partnership”, che significa andare ben oltre la semplice distribuzione di uno o più fondi, costruire un’architettura di collaborazione in cui, sempre mantenendo la centralità del cliente, si creino sinergie ed economie di scala tali da rendere il modello egualmente soddisfacente per asset manager e distributore. Allineare gli interessi e creare efficienza significa sempre fare il meglio per l’investitore.

Oggi molti asset manager stanno diventando fornitori di servizi verso i distributori, mettendo loro a disposizione attività di formazione e di analisi dei mercati. Anche voi seguite questa strategia?

Da molti anni Franklin Templeton offre a distributori e partner quello che noi definiamo il Value Beyond Investing. Oltre alla normale offerta di fondi e mandati di gestione, che restano naturalmente il nostro core, ci sono intere divisioni all’interno di FT dedicate ad altre tipologie di offerta, quali la formazione professionale (FT Academy), la ricerca e la Thought Leadership (FT Institute), i digital asset (FT è all’avanguardia, grazie alle sue radici nel cuore della Sylicon Valley, per quanto riguarda nuove tecnologie, tokenizzazione, Fintech, etc.). Siamo lieti di poter contribuire alla crescita dei nostri clienti al di là degli investimenti.

Il decennio passato è stato ricco per il risparmio gestito. Ora, però, siamo a un punto di svolta dello scenario macro: i tassi d’interesse sono ben più alti rispetto al passato, l’inflazione è più elevata. Continuerà comunque la crescita dell’asset management?

Ci sarà sempre modo di crescere come sistema dal momento in cui si crea valore aggiunto attraverso i servizi che si forniscono. La differenza con il decennio precedente potrebbe risiedere nella distribuzione di questa crescita fra i vari player del mercato. Se prima l’Italia era una sorta di terra di conquista per ogni asset manager estero di qualsiasi dimensione esso fosse, attualmente stiamo forse assistendo a una maggior concentrazione su un numero più limitato di società di gestione, privilegiando quelle che offrono una determinata solidità ed economie di scala, maggior diffusione a livello globale e maggior diversificazione di offerta su varie asset class. In questo contesto, Franklin Templeton ha l’ambizione di offrire il meglio dei due mondi: dimensione e scala globale con circa 1,4 trilioni di dollari di masse gestite e al tempo stesso un approccio specializzato e focalizzato attraverso il suo peculiare modello multi-boutique.

@andreatelara

1.400

1.300

30

Il gruppo ha uffici in ben 30 paesi del mondo e serve clienti in oltre 155 nazioni diverse in tutto il globo

14 | COVER STORY BLUERATING n febbraio 2023
NUMERI
IDENTIKIT DI UN BIG PLAYER
I
DI FRANKLIN TEMPLETON
Il 15 novembre 2022 Franklin Resources Inc., che opera con il marchio Franklin Templeton ha compiuto 75 anni di vita
75
La società ha sede in California e dà lavoro a livello globale a circa 1.300 professionisti degli investimenti Franklin Templeton è uno dei maggiori gestori al mondo e detiene aum per circa 1.400 miliardi di dollari

Cambio della guardia

Romano prende il posto di Rebecchi alla guida della rete di Bnl Bnp Paribas LB

Cambio al vertice della rete di consulenti finanziari di Bnl Bnp

Paribas Life Banker Luca Romano ne assumerà la guida dopo aver ricoperto la carica di deputy head; raccoglie il testimone da Ferdinando Rebecchi, che continuerà a dare il proprio contributo manageriale come consulente, con la responsabilità commerciale del network: una decisione condivisa, dopo essere stato a capo dei Life Banker fin dall’esordio sul mercato e dopo oltre 43 anni di carriera.

Il precorso professionale di Romano in Bnl comincia invece alle soglie del terzo millennio, inizialmente come HR manager-HR business partner, poi con diversi incarichi nei decenni successivi.

Amante delle sfide

“Amo confrontarmi con contesti dinamici e sfide sempre diverse e stimolanti che mi consentano di arricchire lo spessore professionale e manageriale”, scrive Romano nella sua presentazione su LinkedIn.

“L’ iniziale percorso di sviluppo nella rete commerciale e le successive esperienze maturate con progettualità e ruoli di crescente responsabilità in Hr, operations e nel business, hanno plasmato un profilo, ritengo, multidisciplinare e trasversale”.

16 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n febbraio 2023
Luca Romano / responsabile della rete di Bnl Bnp Paribas Life Banker

“A nove anni dal lancio, con all’attivo circa 700 consulenti patrimoniali e asset in gestione per oltre 13 miliardi euro, Bnl Bnp Paribas Life Banker si prepara con novità organizzative verso nuove sfide per proseguire e rafforzare il percorso di sviluppo”, ha dichiarato la banca, attraverso un comunicato che annunciava la staffetta.

Obiettivo 20 miliardi

“Stiamo preparando il futuro, con la stessa visione con cui 9 anni fa decidemmo di lanciare, su un mercato già ben consolidato, una rete di consulenza finanziaria integrata e sinergica con la banca”, ha detto invece Marco Tarantola, direttore generale di Bnl Bnp Paribas, che ha aggiunto: “Auguro a Luca buon lavoro per guidare i Life Banker verso nuovi traguardi e ringrazio

DIECI ANNI DI CRESCITA

2013

Anno di fondazione della rete con l’ingresso di Rebecchi

2017

Numero di consulenti: 281 Masse in gestione: 4 miliardi

2022

Numero di consulenti: 634 Masse in gestione: 9 miliardi

Ferdinando per quanto fatto finora, sicuro che ci saprà dare ulteriori importanti contributi nel nuovo ruolo”. Nell’ambito di questo piano di consolidamento e rafforzamento, Michele Cicoria è diventato il nuovo responsabile marketing e sviluppo rete. Valeria D’Ignazio sarà invece a capo dei business manager mentre Paolo Cecconello, già responsabile commerciale e sviluppo Life Banker, è divenuto area manager. Queste novità organizzative, insieme con la strategia e gli obiettivi della rete, sono state condivise in una convention il 24 e 25 gennaio scorsi a Roma, alla presenza di 800 tra banker e ruoli dirigenziali. Bnl Bnp Paribas Life Banker prevede, entro il 2025, di raggiungere i mille consulenti patrimoniali attivi in tutta Italia e circa 20 miliardi di euro di asset gestiti.

COVER FINANZA / 1 | 17 BLUERATING n febbraio 2023
Il manager appena nominato ha alle spalle una lunga carriera all’interno della banca, iniziata più di 20 anni fa nelle risorse umane e poi proseguita con diversi incarichi dirigenziali
@MatteoChiamenti
Ferdinando Rebecchi

Rotta nella tempesta

La raccolta è stata meno soddisfacente del 2021 ma, guardando ai numeri, si può giungere a una conclusione: i big

italiani del risparmio gestito e della consulenza finanziaria quotati a Piazza Affari godono ancora di buona salute, almeno stando ai dati della raccolta relativi al 2022, anno in cui sembrano aver in definitiva

poco risentito degli scossoni accusati dai mercati finanziari nei mesi scorsi in scia agli eventi geopolitici, agli strascichi della pandemia e al quadro macroeconomico globale che ha dovuto fare i conti con bruschi

Bilancio dei flussi nel 2022 delle banche-reti quotate a Piazza Affari
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di Gianluigi Raimondi

rialzi dell’inflazione e conseguenti cambiamenti di rotta delle banche centrali sui tassi di interesse. Ecco di seguito, nel dettaglio, i numeri.

AZIMUT

Azimut ha registrato lo scorso dicembre una raccolta netta positiva per 1,2 miliardi di euro. Un dato grazie al quale la raccolta da inizio 2022 è salita a 8,5 miliardi, superando la fascia alta dell’obiettivo del management di 6-8 miliardi di euro per l’intero anno. Circa la metà (4,3 miliardi) della raccolta netta annua è stata indirizzata verso prodotti di risparmio gestito, le cui masse hanno raggiunto i 55,1 miliardi di euro con un aumento dell’2% rispetto al 2021. Le masse del risparmio amministrato sono invece state pari a 23,8 miliardi contro i 29 miliardi del 2021 scontado, a detta della società, l’effetto del de-consolidamento di Sanctuary. Il totale delle masse si attesta a 79 miliardi al 31 dicembre 2022 (83,2 miliardi, ovvero 77 miliardi al netto dell’aggiustamento pro-rata di Sanctuary). Nel 2022, il segmento Private Markets ha poi registrato una forte crescita con una raccolta di 1,9 miliardi di euro, un aum che si è attestato a 6,5 miliardi (pari a circa il 12% del totale delle masse gestite), in aumento del 42% rispetto al 2021. Ciò è stato possibile, ha messo in evidenza il management, grazie alla solida richiesta per gli oltre 20 nuovi prodotti lanciati in Italia e negli Usa e all’acquisizione di partecipazioni di minoranza in BroadLight Capital,

RoundShield Partners, Sanctum Altriarch Investment Management e Lycian Capital Partners. “Siamo molto soddisfatti di aver concluso il 2022 con un altro mese di forte domanda da parte della nostra clientela globale e al di sopra delle nostre stime per l’intero anno” , ha commentato Gabriele Blei, amministratore delegato del gruppo.

BANCA GENERALI

Proseguendo, Banca Generali ha archiviato il 2022 con il miglior risultato mensile dell’anno in termini di volumi e mix di prodotto grazie alla forte domanda di servizi di investimento. Nel dettaglio, la raccolta netta totale di dicembre si è attestata a 640 milioni di euro, per un valorecomplessivo da inizio 2022 di oltre 5,7 miliardi. “Il dato positivo”, fa notare il management, “riflette il cambio di passo legato al rinnovamento dell’offerta avviato a metà ottobre e finalizzato a sfruttare le opportunità legate ai mercati obbligazionari e azionari createsi nel corso dello scorso anno”. Nel mese la raccolta in soluzioni gestite ha toccato i massimi del 2022 a 408 milioni in scia al rinnovamento delle proposte di investimento lanciate nell’ultimo trimestre. Nello specifico i prodotti di casa hanno raccolto 370 milioni (1,5 miliardi in tutto il 2022), e tra questi si sono distinti i contenitori finanziari (248 milioni a dicembre e 1 miliardo nel 2022 complessivamente) su cui si è

COVER FINANZA / 2 | 19 BLUERATING n febbraio 2023
continua a pag. 20 > +8,07% +8,86% +4,6% +1,27%
RIALZI DEI TITOLI TRA L’1 E IL 25 GENNAIO 2023

incentrato maggiormente il lancio di nuove linee di investimento. Anche la consulenza evoluta ha segnato risultati importanti con nuovi flussi netti per 321 milioni a dicembre che hanno spinto a 940 milioni i flussi relativi all’intero 2022. Le masse totali sotto consulenza evoluta si sono poi attestate a 7,4 miliardi a fine 2022 (+1,3% su base annua). Complessivamente, i flussi nelle soluzioni gestite e nella consulenza evoluta hanno raggiunto 2,8 miliardi nel 2022 con un contributo particolarmente accentuato dai servizi d’investimento a maggiore valore aggiunto quali le gestioni patrimoniali che, insieme alla consulenza evoluta, hanno registrato oltre mezzo miliardo di flussi a dicembre e 1,9 miliardi nell’intero

2022 (68% del totale). La raccolta in conti amministrati ha mostrato poi un solido andamento con flussi totali nel 2022 di 4,3 miliardi. Il dato preliminare sulle masse consolidate a fine dicembre si attesta a 83 miliardi (-3% rispetto al 2021). Di questi, però, i contenitori finanziari e la consulenza evoluta sono stimati in via preliminare pari a 16,5 miliardi (+1%).

BANCA MEDIOLANUM

Ancora, dopo gli ottimi risultati di novembre, Banca Mediolanum chiude al meglio il 2022 con una raccolta netta totale di 1,25 miliardi di euro e 8,3 miliardi da inizio 2022. La raccolta netta in risparmio gestito è stata pari a dicembre a 710 milioni e 5,95 miliardi complessivamente

lo scorso anno. Da notare inoltre che sono stati erogati nuovi finanziamenti nell’arco del 2022 per 4,01 miliardi e i premi sulle polizze sono ammontati a 184 milioni. “Chiudiamo il 2022 con un mese eccellente che ha visto flussi di raccolta netta pari a 1,25 miliardi portando a 8,3 miliardi il totale nell’anno”, ha commentato l’amministratore delegato Massimo Doris . È un risultato senza dubbio prestigioso e che assume una valenza superiore in relazione al complesso contesto in cui è stato raggiunto. Inoltre, sul fronte del risparmio gestito ci confermiamo leader assoluti sfiorando i 6 miliardi di raccolta, a dimostrazione della nostra capacità di essere estremamente competitivi nel panorama bancario.

20 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n febbraio 2023 FLUSSI
I DATI
PATRIMONIO GESTITO AL 31.12.2022 79 RACCOLTA ANNUA DEL 2022 8,5 RACCOLTA ANNUA 2022 NEL RISPARMIO GESTITO 4,3 PATRIMONIO GESTITO AL 31.12.2022 83 RACCOLTA ANNUA DEL 2022 5,7 RACCOLTA ANNUA 2022 NEL RISPARMIO GESTITO 2,8 PATRIMONIO GESTITO AL 31.12.2022 106 RACCOLTA ANNUA DEL 2022 8,3 RACCOLTA ANNUA 2022 NEL RISPARMIO GESTITO 5,9 PATRIMONIO GESTITO AL 31.12.2022 106 RACCOLTA ANNUA DEL 2022 10,2 RACCOLTA ANNUA 2022 NEL RISPARMIO GESTITO 3,6
E PATRIMONIO DI QUATTRO BIG
SULLA RACCOLTA E LE MASSE - DATI IN MILIARDI DI EURO

Il nostro modello ha saputo rivelarsi sempre più attrattivo, con 168 mila nuovi clienti che nel corso del 2022 hanno scelto Banca Mediolanum e con la rete degli oltre 6 mila Family Banker cresciuta del 5% nell’anno. Anche i risultati delle altre linee di business sono solidi, da un lato con i premi delle polizze protezione pari a 18 milioni nel mese e 184 milioni nell’anno, dall’altro nell’erogazione dei crediti alle famiglie con i nuovi record di 430 milioni nel mese e oltre 4 miliardi nell’anno”.

FINECOBANK

Tra le quotate del comparto a Piazza Affari, chiude infine in bellezza il 2022 in termini di raccolta anche FinecoBank con un massimo storico a dicembre di 1,59 miliardi. L’asset mix evidenzia poi la tendenza dei

clienti a continuare nel proprio percorso di investimento: la componente gestita si attesta a 628 milioni, quella amministrata a 739 milioni, mentre la diretta è pari a 222 milioni. Nell’intero 2022, la raccolta netta ha superato, per il secondo anno consecutivo, la soglia dei 10 miliardi, con la componente gestita quota 3,6 miliardi e quella amministrata a 5,6 miliardi. I ricavi del brokerage stimati per l’intero 2022 sono pari a circa 191 milioni. Da rilevare in aggiunta che lo scorso anno la società ha registrato 43,7 milioni di ordini eseguiti. “In un anno caratterizzato da una sostanziale incertezza dei mercati finanziari, il dato eccezionalmente robusto della raccolta di dicembre conferma in modo significativo la tendenza della

clientela a proseguire e in molti casi ad accelerare il proprio percorso di investimento”, ha commentato Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale. Questo approccio, evidenziato nel corso dell’intero 2022, è stato favorito sia dalla capacità dei nostri consulenti ad affiancare i risparmiatori in una fase particolarmente complessa, sia da un’offerta di prodotti ampia e diversificata proposta da Fineco Asset Management. Le nuove soluzioni passive e i fondi protetti hanno permesso ai clienti Fineco un riposizionamento efficiente del proprio portafoglio, proteggendo i propri risparmi dall’inflazione e aprendo la strada a nuove opportunità di crescita per l’anno che ci attende”. @GianluigiRaimon

COVER FINANZA / 2 | 21 BLUERATING n febbraio 2023

Il tesoretto dei millennial

Amano gli Etf più dei fondi comuni e vogliono un consulente finanziario che abbia dimestichezza con la tecnologia e che sia bravo a comunicare. Ecco, in sintesi, i desideri espressi dalle generazioni più giovani italiane quando vanno alla ricerca di un financial advisor. La dimostrazione arriva dai risultati del sondaggio che Bluerating.com (sito web del nostro magazine, n.d.r.) ha realizzato tra i suoi lettori attraverso il gruppo su Facebook “La voce del consulente”.

Meno del 10%

Per quanto riguarda la principale caratteristica cercata in un consulente finanziario dalle nuove generazioni di clienti, cioè quelli classificati come millennial e nati dal 1980 in poi, il 43% dei partecipanti al sondaggio ha messo al primo posto la dimestichezza con la tecnologia, seguita dalla capacità comunicativa che ha raccolto il 34%. La competenza tecnica del consulente finanziario, invece, ha raccolto soltanto un più modesto 10%. I consulenti partecipanti al sondaggio hanno indicato poi quale percentuale di portafoglio, in termini di capitale complessivo, è attualmente rappresentata da clienti nati dal 1981 in poi. Il 47% ha dichiarato che la quota è compresa tra il 5% e il 10%, seguito a stretto

giro da una quota sopra il 10% e sotto il 20% dichiarata da circa il 31% di chi ha risposto al sondaggio. I prodotti più ricercati dai clienti nati dal 1981 in poi risultano essere gli Etf per il 52% dei rispondenti, mentre i fondi comuni classici, le azioni e le obbligazioni si piazzano a pari merito al 16%. Per il 60% dei millennial la disponibilità media di capitale è tra i 10mila e 30mila euro, ma c’è una quota non trascurabile del 30% che possiede tra il 30mila e i

22 | COVER FINANZA / 3 BLUERATING n febbraio 2023
Le potenzialità dei clienti più giovani e le loro aspettative dai consulenti finanziari
LA VOCE DEL CONSULENTE BLUERATING

Tra i fattori maggiormente apprezzati in un financial advisor dagli investitori meno anziani, al primo posto

50mila euro. l risultato del sondaggio di Bluerating.com si aggiunge a diverse analisi realizzate nel mondo del risparmio sulle abitudini degli investitori millennial.

Divario tra i generi

Uno degli studi più recenti è stato condotto da Gimme5, soluzione digitale creata da AcomeA Sgr che permette di accantonare piccole

somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni, ha analizzato i comportamenti di

COVER FINANZA / 3 | 23 BLUERATING n febbraio 2023
c’è la dimestichezza con le nuove tecnologie digitali
continua a pag. 24 >

risparmio e investimento delle due principali nuove generazioni: quella dei millennial e quella della generazione Z. Dall’indagine è emerso come, nel corso del 2022, il 47% dei nuovi risparmiatori appartiene alla generazione Y (cioè i nati tra il 1981 e il 1996) mentre il 42% alla generazione Z (nati dal 1997 in poi). Dall’indagine è emerso anche che le giovani donne risparmiano meno dei coetanei uomini e i loro salvadanai digitali sono più piccoli, in media, del 28%, con punte del 54% tra le

giovanissime della generazione Z, anche se la forbice dei portafogli si riduce al crescere dell’età (al 16% tra gli anziani, i nati prima del 1945). Andando avanti con gli anni cresce però l’interesse delle donne verso i temi finanziari e il divario tra i generi si riduce, passando dal 72,8% della generazione Z, al 65,1% dei millennial, al 39,8% dei boomer.

Propensione al rischio

La propensione al rischio aumenta al crescere dell’età: gli investimenti azionari sono scelti infatti solo

dall’8,3% della generazione Z contro il 23,1% degli anziani. Questo risultato è probabilmente frutto della maggiore educazione finanziaria che si acquisisce con l’età, ma contrasta con la bestpractice che vorrebbe il livello di rischiosità degli investimenti coerente con l’orizzonte temporale a disposizione. Le donne sono più prudenti degli uomini quando si tratta di investire: gli investimenti azionari sono scelti dal 9,3% contro il 12% degli uomini, mentre quelli obbligazionari sono selezionati dal

2 1 24 | COVER FINANZA / 3 BLUERATING n febbraio 2023
QUATTRO INTERROGATIVI AI LETTORI PRIMA E SECONDA DOMANDA DEL SONDAGGIO DI BLUERATING.COM

45,6% delle donne rispetto al 30,4% dei maschi. I giovani hanno quindi ancora molta strada da percorrere per comprendere a pieno come ottimizzare la gestione dei propri risparmi in base alle opportunità offerte dagli strumenti finanziari e dall’interesse composto, anche se un buon punto di partenza sembra essere il loro controllo dell’emotività nei periodi di maggior volatilità dei mercati: dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, secondo l’indagine di Gimmie5, i giovani si sono dimostrati più inclini a mantenere la

calma. Un altro tema estremamente importante per le nuove generazioni è quello della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente, che ha generato un consistente aumento delle tematiche e dei prodotti Esg.

Cambio di gestore

Il profilo del cliente millennial, insomma, è ben diverso da quello delle generazioni precedenti. Ma come intercettarne i bisogni e le aspirazioni? La casa di gestione internazionale Janus Henderson ha dedicato un’analisi a questi temi

sul mercato statunitense mettendo in evidenza che negli Usa gran parte degli eredi cambia l’intermediario quando riceve il patrimonio di famiglia. Per i consulenti finanziari che devono affrontare questa sfida, il consiglio di Janus Henderson è dunque fissare un incontro periodico (un paio di volte all’anno) di circa un’ora nel quale viene illustrato l’advisor può essere aggiornato sugli eventi importanti della famiglia, non solo dal punto di vista strettamente economico.

@bluerating_com

4 3 COVER FINANZA / 3 | 25 BLUERATING n febbraio 2023
QUATTRO INTERROGATIVI AI LETTORI TERZA E QUARTA DOMANDA DEL SONDAGGIO DI BLUERATING.COM

Caccia ai nativi digitali

I millennial rappresenteranno sempre più un target fondamentale per la crescita delle reti. Sul mercato spesso si parla dei giovani adottando degli stereotipi: vengono considerati prevalentemente mass market, con capacità di risparmio e inclinazione agli investimenti di lungo periodo ridotte. Una ricerca Excellence del 2021 dal titolo “Il segmento giovani: capacità di risparmio, strumenti di pagamento e prodotti di investimento”, ha dimostrato che non è così. I giovani hanno in generale capacità di risparmio e

vogliono investire per accumulare patrimoni finanziari. Gli italiani hanno una ricchezza finanziaria di circa 5mila miliardi, parte di essa, da nostre stime circa 150/200 miliardi di euro, passerà di generazione nei prossimi dieci anni.

Risorse

cospicue

Si tratta di cospicue ricchezze che saranno gestite dagli eredi degli attuali clienti delle reti di consulenti finanziari. Queste (per citare solo le principali in termini di customer base: Fideuram, Mediolanum, Fineco, Banca Generali, Allianz Bank e Azimut, n.d.r.) hanno la necessità di rafforzare

le loro relazioni con le fasce di clientela più giovane. Negli ultimi dieci anni le reti hanno accresciuto in modo significativo la loro quota di mercato, eppure la loro capacità di acquisire nuovi clienti non è aumentata con la stessa rilevante velocità. Da una nostra ricerca emerge che con benchmark base 100, il dato relativo all’acquisizione di nuovi clienti su dieci anni si attesta a 105. La crescita è avvenuta soprattutto in termini di sviluppo della clientela già in portafoglio e di reclutamento di nuovi banker, i quali però portano generalmente con sé una clientela matura con

26 | COVER FINANZA / 3 BLUERATING n febbraio 2023
I giovani non sono disinteressati al risparmio. E sono pronti a ereditare molti soldi

asset già consolidati. Il che, va specificato, è per così dire naturale e coerente con la volontà delle reti di inserire nella propria organizzazione professionisti che gestiscano patrimoni importanti. La capacità di raggiungere maggiormente i millennial è allora legata in primo luogo all’ingresso nelle reti di nuovi giovani consulenti.

Target ideale

Questi ultimi vedono nei primi un target ideale per accrescere i loro asset, percepiscono spontaneamente che entrambi non solo parlano lo stesso “linguaggio”, ma hanno bisogni, aspettative e desideri di vita simili. Secondo un’elaborazione della nostra società, realizzata sui dati di gennaio 2022 dell’Albo unico dei consulenti finanziari, tra i primi 20 intermediari per numerosità, solo il 13% di essi ha meno di 40 anni. A superare la soglia percentuale del 20% sono Intesa Sanpaolo (26%) e Fineco (20%), seguite da CheBanca! (17%), Bnl (15%), Banca Mediolanum e Azimut (entrambe 14%), Fideuram (13%). È vitale mettere in atto delle strategie per aumentare la presenza nelle reti di giovani consulenti, formarli a servire i clienti consolidati, ma anche quelli più giovani e dotarli di strumenti e strategie di marketing per realizzare la lead generation in modo efficace ed efficiente. I millennial hanno una consuetudine e un’attitudine all’utilizzo delle nuove tecnologie, alla rete e ai social network uniche. Efficaci

sono gli eventi on line declinati su più ambiti: dall’educazione finanziaria, all’attenzione a temi su cui i giovani mostrato più interesse come gli investimenti immobiliari e nell’economia reale, fino alla proposta di soluzioni mirate di investimenti ad accumulo (inoltre questi momenti online consentono anche l’acquisizione dei dati non solo del giovane potenziale cliente, di oggi e di domani, ma anche, se possibile, della sua famiglia e del suo network di relazioni). Potrebbero diventare sempre più decisivi nel futuro anche i robo advisor di nuova generazione, basati sui sistemi di intelligenza artificiale, capaci di proporsi proprio tramite i social ai clienti più giovani, anche attraverso la spiegazione delle loro logiche di funzionamento a cura dei consulenti. Basta guardare a cosa sta succedendo sul mercato americano, dove questa è oramai diventata la strategia adottata delle principali banche per creare una relazione con i millennial.

Social e influencer

Da prendere in considerazione anche mezzi come LinkedIn, il servizio utilizzato dai professionisti, ma anche dai giovani, spesso di formazione superiore, quindi maggiormente pronti e sensibili a recepire proposte di investimento. Non vanno trascurati mezzi più tradizionali, come l’organizzazione di eventi in presenza, dove generalmente si invitano amici e parenti dei clienti, ma che

potrebbero essere allargati anche a figli e nipoti di essi. Infine, ultimo ma non meno importante, è il coinvolgimento negli eventi e nelle iniziative di marketing dedicate ai millennial, sia online che in presenza, dei cosiddetti influencer o persone celebri, capaci di raccogliere l’attenzione dei più giovani e favorire lo sviluppo di politiche di referral su vasta scala. Le banche di riferimento dei clienti rilevanti di domani, è presumibile, saranno quelle che oggi riusciranno meglio ad attrezzarsi nell’ utilizzazione di tali strategie di acquisizione di nuovi clienti.

@bluerating_com

COVER FINANZA / 3 | 27 BLUERATING n febbraio 2023
Per rapportarsi alle nuove fasce di clienti è bene saper parlare il loro linguaggio, capirne i bisogni e le aspettative Ma solo il 13% dei consulenti è under 40
Maurizio Primanni ceo di Excellence Consulting

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La presente comunicazione di marketing è pubblicata da MSIM Fund Management (Ireland) Limited. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è regolamentata dalla Banca centrale d’Irlanda. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è costituita in Irlanda come società privata con numero di registrazione 616661 e ha sede legale presso The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda.

Italia: MSIM FMIL (Sede Secondaria di Milano), Palazzo Serbelloni Corso Venezia, 16 20121 Milano, Italia.

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VICINI AI CLIENTI

Guerra in Ucraina, caro-tassi e inflazione: il 2022 è stato un anno nero per i mercati

Come le reti hanno vissuto la tempesta, nel racconto di undici consulenti finanziari

@MatteoChiamenti

Undici professionisti si confidano con BLUERATING Anno in trincea

Il 24 febbraio del 2023 sarà il giorno di un anniversario che nessuno vuole celebrare. Esattamente un anno prima, mentre il terrore soffiava sulle carcasse dei bus in fiamme tra Charkiv e Kiev, 160 missili balistici lanciati nella sola giornata di giovedì sancivano l’inizio della guerra russa in Ucraina, il più grande evento bellico in Europa dai tempi della Seconda guerra mondiale.

Certezze stravolte

Un anno che ha stravolto le nostre certezze borghesi; chiusa l’antipolitica in un cassetto di casa, ci ha lasciati alla finestra a osservare un cielo dalle tinte plumbee, colori visti solo sui libri di storia. L’emotività ha travolto anche i mercati, affossando a colpi di incertezza i listini più accreditati.

I risparmiatori e gli investitori hanno vissuto nella paura, quella vera; se a questo scenario aggiungiamo anche l’esplosione dell’inflazione e il peso economico di una energia alle stelle, forse mai come in questi ultimi dodici mesi per i consulenti finanziari è stato difficile gestire i propri clienti.

Il racconto

Per questo BLUERATING ha raccolto la testimonianza di undici consulenti delle reti. Ne è venuto fuori un racconto esclusivo che parla di un anno, vissuto da veri e propri professionisti in trincea. “Me ne sto curvo in una grande buca, con le gambe nell’acqua fino alla vita. Se l’attacco si sferra, mi immergerò nell’acqua quanto più posso, senza affogare” Tratto dal libro: “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, dello scrittore tedesco Erich Maria Remarque.

@MatteoChiamenti

Come ha reagito la sua clientela allo scoppio del conflitto in Ucraina? E lei?

Come ha deciso di rapportarsi con gli inevitabili timori della clientela durante questo anno complicato? Ricorda qualche episodio significativo in particolare?

BLUERATING n febbraio 2023 30 | REPORT
1
2
LE QUATTRO DOMANDE DI BLUERATING I CONSULENTI FINANZIARI RISPONDONO

3

LE QUATTRO DOMANDE DI BLUERATING I CONSULENTI FINANZIARI RISPONDONO 4

Tra inflazione, energia alle stelle e timori geopolitici, quali sono stati a suo avviso gli elementi più difficili da gestire e perché?

Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo citato, il mondo delle reti italiane è ancora una volta riuscito a ottenere ottimi dati di raccolta nel 2022. Quali sono stati a suo giudizio gli elementi chiave di questo ennesimo successo per i consulenti finanziari?

BLUERATING n febbraio 2023 REPORT | 31

ALLIANZ BANK FINANCIAL ADVISORS VALERIA TEDALDI

Risposta alla domanda 1

I miei clienti hanno avvertito una certa tensione e una maggiore preoccupazione legate all’andamento volatile dei mercati e alla guerra, dopo due anni difficili già segnati dalla pandemia. Inizialmente questo conflitto, che poteva essere interpretato come una guerra di breve perché trovare un accordo era vitale per molti paesi, si è invece protratto più a lungo del previsto. Sono stata sempre presente e vicina alla mia clientela, spiegando quali fossero le dinamiche che muovevano i mercati, perché nulla, o quasi, si è salvato in questo anno difficile.

Risposta alla domanda 2

Il mio impegno professionale nei confronti del cliente è quello di aiutarlo a scegliere gli strumenti migliori per gestire il proprio patrimonio, sulla base dei suoi bisogni d’investimento e protezione: tutto questo con l’obiettivo di ottenere risultati migliori del mercato nel medio e lungo periodo. Questo non significa non avere performance negative nel breve termine: ciò infatti sarebbe impensabile in situazioni come quella che stiamo vivendo dove tutto o quasi ha avuto risultati con il segno meno a doppia cifra. Occorre, piuttosto, utilizzare strumenti e soluzioni di elevata qualità che siano in grado di contenere queste oscillazioni.

Ricordiamoci sempre che il 2022 è stato l’anno peggiore di sempre per equity e bond.

Risposta alla domanda 3

Inizialmente i timori geopolitici perché gli equilibri esistenti tra l’Europa e gli altri paesi sono stati a dir poco stravolti e le conseguenze non erano subito chiare. Il problema più grande è stata poi l’inflazione, che ci si aspettava arrivasse, ma non così rapida e violenta. L’aumento generalizzato dei prezzi ha messo in difficoltà privati e aziende. Questo ha avuto inevitabilmente un effetto immediato sulla gestione del patrimonio degli stessi, in quanto si sono definite altre priorità e, di conseguenza, la pianificazione finanziaria che era stata messa in atto è stata sottoposta a opportune variazioni.

Risposta alla domanda 4

A mio avviso quello che ci premia è la nostra capacità di prestare un servizio di consulenza altamente personalizzata ed evoluta per rispondere alle diversificate esigenze della clientela. Per questo ritengo fondamentale l’impegno nel costruire una relazione con il cliente basata sulla trasparenza e sulla fiducia, per dare valore al suo patrimonio e fornire soluzioni di qualità nell’ottica di pianificazione di medio-lungo periodo.

BLUERATING n febbraio 2023 32 | REPORT
MUOVEVANO I LISTINI
SONO STATA SEMPRE PRESENTE E VICINA ALLA MIA CLIENTELA, SPIEGANDO LE DINAMICHE CHE

AZIMUT WEALTH MANAGEMENT PATRIZIO BARISELLI

Risposta alla domanda 1

Lo stupore e il disorientamento sono stati tangibili in quei giorni. Tuttavia il comportamento della maggior parte dei clienti è stato sorprendentemente coerente, non ci sono state reazioni di panico. Per me ha rappresentato l’ennesima sfida da affrontare, una sempre diversa dall’altra. L’esperienza in questi casi aiuta a gestire l’emotività: se mantieni la calma con razionalità il cliente lo percepisce e si tranquillizza, ti ascolta.

Risposta alla domanda 2

Il nostro è un lavoro di relazione dove la fiducia è la pietra miliare, un valore che viene via via costruito e riconosciuto con il tempo e che nei periodi complessi fa la differenza. Perché un cliente che si fida, ascolta i tuoi consigli. Una delle paure più palpabili è stata quella di una guerra atomica, un timore che in alcuni clienti ha innescato una serie di preoccupazioni, travalicando anche la gestione del denaro, che non è stato facile gestire. Il cliente va ascoltato, tranquillizzato e incoraggiato verso un pensiero più razionale.

Risposta alla domanda 3

Sui mercati finanziari si è assistito a un cambio di rotta ipersonico. Nel 2022 i tassi di interesse sono passati da negativi a positivi, con le principali banche centrali

focalizzate sul contrastare un’inflazione impazzita. Credo che più che la volatilità del mercato azionario abbia preoccupato la vulnerabilità del mercato obbligazionario. Dopo anni di continua discesa dei tassi che aggiungeva extra rendimento, ci si è resi conto che anche il mercato obbligazionario può generare perdite e questo si rivela un aspetto molto complicato da spiegare al cliente.

Risposta alla domanda 4 Riuscire a trasformare fasi negative dei mercati in opportunità è una delle nostre priorità. La relazione con il cliente in questi momenti diventa importante per far percepire che nelle fasi di incertezza è sempre sbagliato agire di “pancia” ricorrendo alle vendite. Convincere il cliente ad adottare azioni opposte al suo istinto non è cosa facile, ma questo è il nostro lavoro, dimostrare che l’opportunità sta proprio lì dove non la si vuol vedere.

BLUERATING n febbraio 2023 34 | REPORT
RIUSCIRE A TRASFORMARE FASI NEGATIVE DEI MERCATI IN OPPORTUNITÀ È UNA DELLE NOSTRE PRIORITÀ PROFESSIONALI

AZIMUT WEALTH MANAGEMENT GIUSEPPE MASSARA

Risposta alla domanda 1

Ho notato, nel caso specifico della guerra in Ucraina, un atteggiamento della mia clientela molto più maturo e consapevole, dopo aver superato recentemente insieme lo shock del Covid e la preoccupazione sull’aumento dell’inflazione e dei prezzi al consumo. Il rapporto con la mia clientela è di dialogo e condivisione delle scelte di portafoglio: questo contribuisce ad alimentare la fiducia.

Risposta alla domanda 2

HO NOTATO, CON LA CRISI SCOPPIATA NEL 2022, UN ATTEGGIAMENTO DEGLI INVESTITORI MOLTO PIÙ MATURO

Personalmente preferisco anticipare il contatto con il cliente quando penso che si possano presentare criticità, mi piace pensare che il mio compito sia di essere presente nei momenti difficili, non solo quando i trend sono positivi. Un episodio? ricordo il periodo di profondo stress del lockdown, quando c’era il crollo dei mercati, dei titoli di Stato e soprattutto una grande confusione. Ero bloccato nello studio della mia abitazione, ho iniziato a contattare quanti più clienti e prospect che potevo, sia al telefono che in videocall.

Il risultato è stato: raccolta positiva e acquisizione di diversi nuovi clienti, in remoto.

Risposta alla domanda 3

In momenti particolari come quelli di quest’ultimo anno gli investitori tendono a reiterare i

comportamenti più diffusi come panico, vendita degli asset in perdita con il consolidamento delle minusvalenze, incertezza nelle scelte che porta a mantenere la liquidità e i risparmi sul conto corrente. Questo avviene sia perché per mancanza di informazioni precise o di esperienza non si è in grado di prendere decisioni in autonomia e in maniera razionale, sia perché spesso si dà troppo peso a opinioni di amici o parenti non qualificati in materia, ma che hanno un’influenza determinante. Questi sono molto spesso gli atteggiamenti difficili da contrastare.

Risposta alla domanda 4

Perché è fondamentale affidarsi a un consulente finanziario? Perché è sempre presente e risponde alle esigenze del proprio cliente, in qualsiasi momento. Questo è il motivo per cui parecchie reti di professionisti stanno crescendo a dispetto delle banche soprattutto in questi ultimi anni di crisi. Ulteriori e importantissimi elementi da considerare peculiari della società in cui opero sono la libertà di scegliere l’asset adatto al cliente senza nessun tipo di vincolo, la gestione di altissimo livello ormai riconosciuta in tutto il mondo e la certezza di trovare all’interno dell’azienda ogni tipo di skill che possa essere di supporto.

BLUERATING n febbraio 2023 36 | REPORT

BNL BNP PARIBAS LIFE BANKER LUIGI ELIA

Risposta alla domanda 1

Con sorpresa. Di certo nessuno credeva che potesse concretizzarsi il conflitto. Né le case d’investimento, né i clienti e sinceramente neanche noi consulenti. Forse speravamo che la storia avesse insegnato. Dal punto di vista umano ed emozionale un impatto significativo. Dal punto di vista professionale, impatto limitato, perché i clienti ormai sanno bene che riusciamo a navigare con qualsiasi mare, peraltro seguiti puntualmente e continuativamente dagli input del nostro investment center Bnl Bnp Paribas.

Risposta alla domanda 2

Ho ricordato a me stesso e ai clienti cosa era successo nelle altre “crisi”. Operando in banca da 30 anni ne abbiamo vissute diverse, dall’attacco alle Torri Gemelle del 2001, a quelle dei sub-prime del 2008 all’ultima, quella del Covid nel 2020. Occorre monitorare ancora di più i portafogli e le esigenze finanziarie/creditizie e più complessivamente patrimoniali dei clienti. Occorre sempre cercare di fare “educazione finanziaria” con i clienti, condividendo scelte, rischi e opportunità. Venivamo da 3 anni di rialzi dei mercati e l’asset allocation ideale contempla sempre orizzonti pluriennali...

Risposta alla domanda 3

Più che singoli elementi a prevalere nella difficoltà, a destare preoccupazione è stata la loro connessione, che è risultata “esplosiva” e continua, seppur, a mio avviso, con un impatto decrescente.

Risposta alla domanda 4

I

RISPARMIATORI

SANNO CHE I CONSULENTI DELLA NOSTRA RETE CHE POSSONO NAVIGARE CON QUALSIASI MARE

Questa è la risposta più semplice. È la qualità (e quantità) delle relazioni che intercorrono tra il mondo dei consulenti finanziari e i clienti che fa la differenza. La mia esperienza lavorativa di tipo bancario/finanziario è stata vissuta per metà del percorso da dipendente/quadro direttivo (direttore di filiale, capo area) e per metà da consulente finanziario (e district manager). Il mondo della consulenza finanziaria pone indubbiamente, e in maniera più netta, al centro della propria esistenza il cliente. Come? In primo luogo lo fa tenendo presente che la relazione è stabile e di lungo periodo. Non ci sono trasferimenti di agenzia o cambi di ruolo che potranno interferire nella relazione, per cui il cf ha presente che deve fare gli interessi del cliente nel mediolungo periodo. In secondo luogo, il cf ha molta libertà e possibilità di scelta nel proporre singoli prodotti e accede a formazione specialistica, spesso in contesti internazionali, per “ribaltare” know how ai clienti. BLUERATING n febbraio 2023 38 | REPORT
ORMAI

Virtuale. Reale.

Il metaverso è presente e futuro. E permea tutto ciò che ci circonda.

Le grandi eccellenze agroalimentari italiane stanno già efficientando le catene di produzione.

E coltivano sani fatturati.

Come? Collaborando con le aziende che costruiscono oggi l’infrastruttura dei mondi virtuali di domani.

Investi nelle società che creano valore nel metaverso.

Mondi virtuali. Opportunità di investimento reali.

Riservato
in Italia da Invesco
ai clienti professionali. Ogni investimento comporta rischi. Pubblicato
Management S.A.

CHEBANCA! RENATO LO VULLO

Risposta alla domanda 1

La notizia dello scoppio della guerra ha avuto prima di tutto un grosso impatto emotivo per l’aspetto umano a esso connesso. Come professionista ho sentito ancora più consistente la responsabilità di guidare i miei clienti verso scelte consapevoli e lungimiranti, forte anche delle indicazioni macro fornite dal gruppo.

Risposta alla domanda 2

Abbiamo quindi intensificato lo scambio di informazioni con i nostri clienti, grazie al supporto della direzione di CheBanca! e dalla direzione investimenti: attraverso l’invio di informazioni tempestive e rafforzando la nostra presenza con ulteriori momenti di dialogo, video call e conference call. Con lo scoppio della guerra, abbiamo quindi rivisto le asset allocation dei portafogli ampliando la diversificazione a livello geografico e settoriale. L’elevata inflazione ha invece richiesto prodotti specifici, per cui proponiamo delle linee di gestione multi asset che mettano in correlazione inflazione e crescita economica. Ricordo un episodio isolato ma peculiare. Un cliente primario si preoccupava di non aver in portafoglio prodotti legati a società del mondo degli armamenti, un comparto nel quale, tra le altre cose, il gruppo vieta investimenti, come

normato da politica interna. La questione sollevata dal cliente ha inoltre permesso un confronto con lui sulla sostenibilità di questi investimenti e quindi sulla relativa capacità di garantire prosperità a lungo termine per il pianeta e le persone.

Risposta alla domanda 3

Come capita nelle situazioni di forte volatilità, il rischio era che l’irrazionalità prendesse il sopravvento. Il valore della consulenza è stato proprio nel guidare i clienti non più abituati alle dinamiche inflattive a non liquidare i risparmi investiti lasciando le giacenze al 100% sui conti correnti.

Risposta alla domanda 4

L’approccio alla consulenza sviluppato negli anni dalle reti dei consulenti ha permesso di rafforzare ulteriormente la relazione con i clienti introducendo progressivamente un elemento di cultura finanziaria nuovo rispetto al passato, ossia la crescente comprensione del valore del tempo nell’investimento finanziario. Questo ha evitato scelte legate al momento specifico, in particolare per le attività più rischiose. La crisi pandemica è stata d’insegnamento in tal senso. Il contesto di crisi ha di fatto rafforzato il ruolo della consulenza.

HO SENTITO ANCORA LA RESPONSABILITÀ DI GUIDARE I MIEI
BLUERATING n febbraio 2023 40 | REPORT
CLIENTI VERSO SCELTE CONSAPEVOLI

Comunicazione di marketing. Ad uso esclusivo di investitori qualificati.

M&G (LUX) SUSTAINABLE ALLOCATION FUND

Con un approccio flessibile e diversificato, puntiamo a trarre vantaggio dalle mutevoli condizioni di mercato e dalle opportunità di investimento sostenibile e a impatto positivo, investendo in diverse asset class tra cui azioni, obbligazioni societarie, governative e green, infrastrutture e liquidità. Il fondo è classificato come Art.9 del Regolamento SFDR.

Capitale a rischio

Il presente documento è concepito a uso esclusivo di investitori qualificati. Non destinato alla distribuzione ad altri soggetti o entità, che non devono basarsi sulle informazioni in esso contenute. Queste informazioni non costituiscono un'offerta o una sollecitazione di offerta per l'acquisto di azioni di investimento di uno dei Fondi qui citati. Gli acquisti relativi a un Fondo devono basarsi sul Prospetto Informativo corrente. Copie gratuite degli Atti Costitutivi, dei Prospetti Informativi, dei Documenti di Informazione Chiave per gli Investitori (KIID) e delle Relazioni annuali e semestrali sono disponibili presso M&G Luxembourg S.A. Tali documenti sono disponibili anche sul sito: www.mandg.com/investments/professional-investor/it-it. Prima della sottoscrizione gli investitori devono leggere il Prospetto informativo e il Documento di Informazioni Chiave per gli Investitori, che illustrano i rischi di investimento associati a questi fondi e che descrivono i diritti degli investitori. Le informazioni qui contenute non sostituiscono una consulenza indipendente in materia di investimenti. M&G Luxembourg S.A. può decidere di terminare gli accordi presi per la commercializzazione in base al

MAY 22
729902
nuovo processo di revoca della notifica della direttiva sulla distribuzione transfrontaliera. Informazioni sulla gestione dei reclami sono disponibili in italiano presso www.mandg. com/investments/professional-investor/it-it/complaints-dealing-process. Questa attività di marketing è pubblicata da M&G Luxembourg S.A. Sede legale: 16, boulevard Royal, L-2449, Luxembourg.
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COPERNICO SIM GIUSEPPE DE SIMONE

Risposta alla domanda 1

Ritengo che il conflitto e le conseguenze dello stesso abbiano provocato in tutti noi tensione e timore. È capitato a ognuno di noi di immedesimarsi nelle vite di chi vive il conflitto in prima persona, la paura di perdere tutto, di perdere gli affetti, di perdere i sacrifici di una vita. Inevitabilmente questo influisce negativamente sulla visione del futuro e sulle scelte economiche e finanziare di ognuno di noi.

Risposta alla domanda 2

I miei clienti hanno dimostrato di avere fiducia nel mio operato in condivisione con i loro obiettivi e ho potuto constatarlo nel momento in cui siamo riusciti a gestire un periodo complicato senza farci tradire dall’emotività, non compiendo scelte affrettate dettate dal panico, come potrebbe essere un disinvestimento del proprio capitale investito.

Risposta alla domanda 3

Gli elementi più difficili da gestire sono stati sicuramente quelli le cui ripercussioni pesano nella quotidianità di ognuno di noi. L’aumento del costo dell’energia ha impattato negativamente e inevitabilmente su privati e famiglie, oltre che sulle imprese, che in risposta hanno dovuto riorganizzare i propri modelli di business. L’elemento più difficile da gestire è stata l’inflazione, che,

come conseguenza, ha portato le banche centrali ad aumentare i tassi di interesse, facendo sì che, anche gli asset più prudenti del portafoglio, come le obbligazioni, registrassero performance negative. L’aspetto unico del 2022 (e anche dell’anno precedente) è che le azioni e le obbligazioni si sono mosse in tandem, ovvero hanno registrato performance parallele.

Risposta alla domanda 4 Il 2022 ci ha insegnato molto, sia a livello tecnico e razionale che emotivo e personale. Testa e cuore, spesso, contrastano tra loro e il giusto equilibrio tra queste forze sta quasi sempre nel mezzo. Bisogna ricordare e ricordarsi che i ribassi generano opportunità per chi ha una strategia di lungo periodo. La chiave rimane sempre avere la capacità di guardare oltre, di vedere anche quel lato della medaglia che, seppur tra le difficoltà, porta con sé innovazione, crescita e, auspicabilmente, un futuro migliore.

BLUERATING n febbraio 2023 42 | REPORT
IN MOLTI SONO RIUSCITI A NON FARSI TRADIRE DAL PANICO E NEPPURE DALL’EMOTIVITÀ NELLE FASI DIFFICILI

FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING LUCA DE MAGISTRIS

Risposta alla domanda 1

Enorme preoccupazione per un eventuale escalation del conflitto. Poi è subentrato l’aspetto finanziario: una parte della mia clientela ha espresso una certa apprensione. Ma è proprio in momenti così difficili che si vedono i benefici della pianificazione finanziaria sul lungo periodo e il ruolo del consulente finanziario, capace di generare valore anche in contesti così sfidanti. Il 2022 è stato, per me, un anno molto impegnativo ma, grazie a un approccio proattivo, io e la mia squadra abbiamo ottimi risultati in termini di raccolta.

Risposta alla domanda 2

Come sempre ho fatto nella vita: trovare il lato positivo in ogni accadimanto negativo. La mia serena convinzione sulle ottime prospettive future mi guida con entusiasmo. Condivido con i miei assistiti, molti di loro grandi amici, le mie scelte di asset allocation principalmente per gli strumenti finanziari utilizzati, e questo ci pone su uno stesso piano con intenti e strategie comuni, diverse solo per obiettivi e propensione al rischio. Ricordo con simpatia uno degli ultimi episodi avvenuto con uno storico amico, grande imprenditore, il quale mi chiamò per discutere delle perdite che stava subendo proponendomi di liquidare.

Il mio lavoro è di valorizzare il risparmio: la sua proposta andava diametralmente nel senso opposto. Ha aiutato ricordargli la strategia adottata da imprenditore quando durante la pandemia la sua azienda, come altre, subiva un calo significativo di fatturato si è colta l’occasione per studiare le strategie di crescita piuttosto che licenziare e liquidare l’azienda: oggi quella stessa azienda ha più che raddoppiato il fatturato.

Risposta alla domanda 3

L’aumento inflattivo ha interrotto drasticamente un’epoca di tassi negativi, alla quale eravamo tutti abituati. Il cliente, oggi, è alla ricerca di rendimenti garantiti dai titoli di stato, non considerando che il buon rendimento offerto oggi dal mercato obbligazionario è legato al recupero dei bassi rendimenti del periodo precedente.

Risposta alla domanda 4

Essere consulenti finanziari con la C maiuscola. Intendo dire seri professionisti, onesti che cercano di fare il meglio per il proprio assistito; professionisti preparati, critici in modo costruttivo nei confronti dei clienti ma anche della propria mandante; professionisti che rispondono al telefono spesso la sera e a volte anche quando gli sportelli delle banche sono chiusi e dunque non sono contattabili.

È IN MOMENTI
DIFFICILI CHE SI VEDONO I BENEFICI DELLA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA BLUERATING n febbraio 2023 44 | REPORT
COSÌ

GESTIRE IL COMPLESSO UNIVERSO DEL REDDITO FISSO ESG.

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L’analisi settoriale richiede una profonda conoscenza di tutte le asset class.

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l PGIM Fixed Income, asset manager attivo globale, integra i principi ESG nel processo d’investimento delle sue numerose strategie.

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l Analisi ESG speci ca per obbligazioni societarie, high yield, debito dei mercati emergenti e reddito sso multisettoriale.

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l Le nostre strategie adottano un approccio mirato nella gestione dell’impatto e dei rischi ESG.

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Scopri i nostri fondi ESG a reddito sso su PGIMFunds.com

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Solo per investitori professionali. Tutti gli investimenti comportano rischi, compresa la possibile perdita del capitale.

Nel Regno Unito, questa promozione finanziaria è emessa da PGIM Limited con sede legale: Grand Buildings, 1-3 Strand, Trafalgar Square, Londra, WC2N 5HR. PGIM Limited è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority (“FCA”) del Regno Unito (Codice di rifermento azienda 193418). Nello Spazio Economico Europeo (“SEE”), questa promozione finanziaria è emessa da PGIM Netherlands B.V. con sede legale in Gustav Mahlerlaan 1212, 1081 LA, Amsterdam, Paesi Bassi. PGIM Netherlands B.V. è autorizzata dall’ Autoriteit Financiële Markten (“AFM”) nei Paesi Bassi (numero di registrazione 15003620) e opera sulla base di un passaporto europeo. © 2022 Prudential Financial, Inc. (“PFI”) degli Stati Uniti non è affiliata nè collegata in alcun modo alle società Prudential plc, società con sede nel Regno Unito, e Prudential Assurance Company, una filiale di M&G plc, con sede nel Regno Unito.

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Nel Regno Unito, questa promozione finanziaria è emessa da PGIM Limited con sede legale: Grand Buildings, 1-3 Strand, Trafalgar Square, Londra, WC2N 5HR. PGIM Limited è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority (“FCA”) del Regno Unito (Codice di rifermento azienda 193418). Nello Spazio Economico Europeo (“SEE”), questa promozione finanziaria è emessa da PGIM Netherlands B.V. con sede legale in Gustav Mahlerlaan 1212, 1081 LA, Amsterdam, Paesi Bassi. PGIM Netherlands B.V. è autorizzata dall’ Autoriteit Financiële Markten (“AFM”) nei Paesi Bassi (numero di registrazione 15003620) e opera sulla base di un passaporto europeo. © 2022 Prudential Financial, Inc. (“PFI”) degli Stati Uniti non è affiliata nè collegata in alcun modo alle società Prudential plc, società con sede nel Regno Unito, e Prudential Assurance Company, una filiale di M&G plc, con sede nel Regno Unito.

© 2022 PFI e le sue entità correlate, PGIM, il logo PGIM e il design Rock sono marchi di servizio di PFI e delle entità ad essa collegate, registrati in molte giurisdizioni del mondo. 1061374-00002-00

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T:230
mm

FINECOBANK STEFANO COLOMBO

Risposta alla domanda 1

La reazione iniziale è stata comprensibilmente di grande preoccupazione, ma poi è subentrata la razionalità: ha prevalso la consapevolezza che le crisi hanno una durata limitata e sono destinate a concludersi con un cambiamento a cui è necessario prepararsi. Probabilmente a questo approccio maturo ha contribuito l’esperienza della pandemia, da cui abbiamo imparato che si può convivere con un nuovo scenario e ricominciare il proprio percorso, anche se su vie diverse da quelle che percorrevamo in precedenza.

Risposta alla domanda 2

L’esigenza manifestata dai clienti è stata quella di avere a disposizione un interlocutore per un confronto aperto, all’interno di una relazione tempestiva. Da parte mia ho cercato di essere il più possibile presente e di tenere i miei clienti costantemente aggiornati con colloqui anche quotidiani. In periodi così complessi l’emotività è l’aspetto da tenere maggiormente sotto controllo, per evitare mosse azzardate in grado di vanificare un intero percorso di pianificazione finanziaria.

Risposta alla domanda 3

Più che un singolo fattore, a colpire particolarmente è stata la natura profondamente diversa

di questa crisi rispetto a quella da cui eravamo appena usciti. Le crisi e i motivi che le scatenano sono sempre diversi: l’andamento invece è comune a tutte.

Risposta alla domanda 4

Dal mio punto di vista sono due gli elementi su cui un consulente deve puntare: le competenze e le capacità relazionali. In contesti di incertezza economica, la sua professionalità in ambito finanziario è lo strumento fondamentale per offrire ai clienti una chiave di lettura corretta dei mercati e sfruttare al meglio le opportunità che offrono in ogni fase. Ma un consulente non può prescindere dalla propria capacità di intessere relazioni, con l’obiettivo di estendere il proprio network entrando in contatto con possibili nuovi clienti e consolidando le relazioni esistenti. Un bravo consulente nei momenti di difficoltà può fare la differenza e diventare il punto di riferimento dei clienti: per questo mi piace vedere la mia professione come la metafora di un viaggio aereo. Se l’investitore decide la meta del volo e dalla sua poltrona ne tiene sotto controllo i parametri fondamentali, il consulente si occupa degli strumenti di gestione del portafoglio dalla cabina di pilotaggio. E dialoga con la propria rete di consulenza come farebbe con la torre di controllo.

C’È STATA LA PRESA D’ATTO CHE LE CRISI HANNO UNA DURATA LIMITATA E SI CONCLUDONO CON UN CAMBIAMENTO BLUERATING n febbraio 2023 46 | REPORT

LOW BARRIER CASH COLLECT SU PANIERI DI AZIONI

Barriere Premio e a MESSAGGIO PUBBLICITARIO

Scadenza pari al 40%

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

Premi mensili potenziali tra lo 0,75% (9,00% p.a.) e il 2,05% (24,60% p.a.) del valore nominale con Effetto Memoria

Barriera Premio e a Scadenza pari al 40% del valore iniziale dei sottostanti

Scadenza a tre anni (14 Novembre 2025)

Rimborso condizionato del capitale a scadenza

Sede di negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana

I Certificate Low Barrier Cash Collect su panieri di Azioni consentono di ottenere potenziali premi con effetto memoria nelle date di valutazione mensili anche nel caso di andamento negativo delle azioni sottostanti purché la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere sia pari o superiore al livello Barriera Premio (che è pari al 40% del valore iniziale delle azioni sottostanti). Inoltre, a partire dal sesto mese di vita, i Certificate possono scadere anticipatamente qualora nelle date di valutazione mensili tutte le azioni che compongono il paniere quotino a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio mensile, il Valore Nominale oltre gli eventuali premi non pagati precedentemente (c.d. Effetto Memoria).

se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate rimborsa il Valore Nominale più il premio con Effetto Memoria;

se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 0,75%) ovvero espressi in euro (esempio 0,75 €) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge

* Il Certificate è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra euro e la valuta del sottostante

Il Certificate è uno strumento finanziario complesso

SCOPRILI TUTTI SU investimenti.bnpparibas.it

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali.

Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate , leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 01/06/2022, come aggiornato da successivi supplementi, la Nota di Sintesi e le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID) ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate . L’investimento nei Certificate comporta il rischio di perdita totale o parziale del capitale inizialmente investito, fermo restando il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante allo strumento del bail-in Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della sua durata, il rendimento potrà variare. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. Le informazioni e grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili: Premi mensili potenziali con effetto memoria tra lo 0,75%1 (9,00% p.a.) e il 2,05% (24,60% p.a.) ISIN AZIONI SOTTOSTANTI BARRIERA PREMIO MENSILE NLBNPIT1JU31 Intesa SanPaolo, Unicredit 40% 0,80% (9,60% p.a.) NLBNPIT1JU49 Unicredit, Nexi, Leonardo 40% 1,15% (13,80% p.a.) NLBNPIT1JU56 Eni, Enel, Pirelli 40% 0,75% (9,00% p.a.) NLBNPIT1JU98* Ferrari, Porsche, Tesla 40% 1,20% (14,40% p.a.) NLBNPIT1JUB8* Netflix, Meta, Uber 40% 1,20% (14,40% p.a.) NLBNPIT1JUF9* Plug Power, Sunrun, Veolia 40% 2,05% (24,60% p.a.) NLBNPIT1JUH5* Amazon, Delivery Hero, Uber 40% 1,85% (22,20% p.a.)

CONVERTIAMO LA SENSAZIONE DI SCONFITTA

BANCA MEDIOLANUM MIRKO CALICIOTTI

Risposta alla domanda 1

I giorni precedenti allo scoppio del conflitto sono stati i più impegnativi per l’incertezza che aleggiava. In seguito, la clientela ha reagito come i mercati, con nervosismo. Io sono entrato in Banca Mediolanum due settimane prima dello scoppio del conflitto e ho notato subito la differenza rispetto alla realtà precedente. Dall’invasione russa in Ucraina è stata istituita una striscia quotidiana di approfondimento, che ci ha permesso di andare dal cliente con sicurezza e consapevolezza. A noi family banker sono stati dati gli strumenti per riguadagnare tranquillità da rifondere poi nei clienti.

Risposta alla domanda 2

In questo anno oggettivamente complesso i media hanno svolto un ruolo decisivo. I clienti arrivano con tanta incertezza e paura perché avevano in testa un rumore di fondo fortissimo che invitava al pessimismo e al catastrofismo su tutti i fronti, annientando la visione prospettica del futuro. Io sono stato molto sincero, non ho sminuito il momento che stiamo vivendo, ma ho cercato di razionalizzare il contesto, facendomi aiutare dalle crisi passate. Quindi calma, sangue freddo e ricorso a tutte le strategie che il momento richiede.

Risposta alla domanda 3

Senza ombra di dubbio i timori geopolitici. L’inflazione, che per i mercati e gli addetti ai lavori ha un peso oggi, credo che sarà percepita realmente dalle persone nei prossimi mesi. È inoltre vista come un movimento tecnico, che, con le giuste strategie, può diventare un’opportunità per smantellare l’enorme massa di liquidità nei conti correnti. Anche il costo dell’energia credo che abbia avuto l’impatto maggiore sulle imprese, rispetto alle famiglie, mentre la paura per la propria sicurezza è stata immediata e di grande portata.

Risposta alla domanda 4

Ci sono due elementi chiave che spiegano questo successo: uno trasversale a tutta la categoria, l’altro più specifico alla nostra realtà. L’elemento comune risiede nel rapporto che ci lega alla clientela, il nostro è un lavoro che vive di relazioni e di fiducia. Nei momenti di grande incertezza, il consulente finanziario deve essere e diventa l’ancora di sicurezza, la fonte di risposte. Sta a noi chiarire all’inizio del rapporto i perimetri: noi consulenti ci mettiamo serietà e professionalità, i clienti risorse e tempo. Una grande differenza risiede nella banca che hai alle spalle. Banca Mediolanum ci dà tutti gli strumenti per acquisire sicurezza e consapevolezza.

IN UNA PREPARAZIONE ALLA RIPARTENZA BLUERATING n febbraio 2023 48 | REPORT

BANCA MEDIOLANUM NICOLA VALLARDI

Risposta alla domanda 1

La clientela dell’area che io coordino (Marche, Abruzzo e Molise, n.d.r.) ha reagito ovviamente con preoccupazione, chiedendo maggiori informazioni, ma credo che la reazione sia stata composta e disciplinata. Per quanto riguarda la mia specifica reazione, dopo 20 anni di attività in Banca Mediolanum, nella mia mente è scattato automaticamente il collegamento crisi-opportunità sui mercati. Quindi ero cosciente che avrei dovuto gestire qualche problematica in più, ma sapevo anche che per noi sarebbe stata l’occasione per fare la differenza rispetto al mercato, per i clienti.

Risposta alla domanda 2

Anche in questa occasione la logica che ci ha guidato è stata di anticipare il contatto del cliente. Noi non siamo attendisti, ma propositivi nel rapporto. La paura e la preoccupazione vanno gestite e mitigate con l’informazione e la vicinanza. Forti del rapporto fiduciario che ci lega con le famiglie, questa situazione di incertezza è stata l’occasione per ricordare le strategie impostate sui bisogni e progetti di vita.

Risposta alla domanda 3

Secondo l’ultimo rapporto Censis, gli italiani risultano essere più malinconici e spaventati. Io aggiungo che un’informazione

molto concentrata sul quotidiano e ripetitiva su più mezzi non ha contribuito a rasserenare gli animi. Secondo me gli elementi più difficili da gestire nel 2022 sono stati proprio l’ansia e la paura. L’insieme degli altri elementi non ha fatto altro che amplificare il senso di incertezza verso il presente e soprattutto verso il futuro. Eppure, i dati dell’Istat sul Pil, sul rapporto deficit/Pil e sull’export relativi al biennio appena trascorso restituiscono un Paese resiliente rispetto a un contesto complesso per tutti.

Risposta alla domanda 4

L’elemento chiave è facilmente individuabile, secondo me, nel tempo di relazione che il family banker dedica ai propri clienti. La continuità di rapporto, negli anni, crea le condizioni per un aumento del livello fiduciario nella relazione stessa. Credo che questa sia la chiave di volta per tutta la categoria. Guardando più nel dettaglio al mondo reti, ci sono realtà che hanno fatto meglio di altre. Credo che la capacità di reazione proattiva in tempo di crisi, di cui parlavo poc’anzi, abbia permesso a Banca Mediolanum di uguagliare i dati di raccolta del 2021. Scendendo ancora più nel dettaglio, in Banca Mediolanum la nostra regione si è distinta proprio per la raccolta netta gestita realizzata nel 2022.

CI HANNO CHIESTO MAGGIORI INFORMAZIONI MA LA REAZIONE DEI CLIENTI È STATA DISCLIPLINATA BLUERATING n febbraio 2023 50 | REPORT

C’ERA IL RISCHIO CHE QUALCUNO PRENDESSE DECISIONI AFFRETTATE E POCO LUNGIMIRANTI

BANCA WIDIBA ENZO BOVE

Risposta alla domanda 1

In momenti in cui i fatti legati all’attualità si riflettono continuamente sull’andamento dei mercati, il rischio è spesso quello di prendere decisioni affrettate e poco lungimiranti dettate dalle emozioni o dal timore. L’esperienza ultraventennale da consulente finanziario mi ha insegnato che è proprio in questi momenti di complessità che è necessario rimanere vicino ai clienti. Melius cavere quam pavere.

Risposta alla domanda 2

Il professionista valido deve intervenire ad personam, incontrando il cliente e spiegando la situazione in modo trasparente e senza tecnicismi, in modo da far comprendere al meglio e con una visione più ampia possibile il contesto. La condivisione di un’analisi puntuale e serena da parte del consulente finanziario, considerando attentamente gli spazi d’azione che si profilano, insieme alla conoscenza dei dati relativi ai precedenti periodi di turbolenza, permette al cliente di leggere i movimenti dei mercati in maniera chiara e comprensibile.

Risposta alla domanda 3

Si tratta di criticità tutte molto rilevanti ma, a mio parere, l’inflazione è l’elemento più difficile da amministrare,

soprattutto a lungo periodo. Il temine inflazione, letteralmente dilatazione, indica l’aumento generalizzato e continuativo dei prezzi nel tempo. Recentemente si è discusso molto sul tema, in quanto interessa settori fondamentali anche per l’economia del singolo, intaccando fortemente la vita degli individui e delle famiglie. Negli ultimi tempi, anche l’aumento del costo dell’energia ha provocato un evidente disagio.

Risposta alla domanda 4 È proprio nei momenti più difficili che emerge il valore della consulenza finanziaria, se svolta in maniera professionale e con un orizzonte di medio e lungo termine della copertura dei patrimoni amministrati. Chi ha saputo mantenere i nervi saldi, magari assistito da un consulente e private banker di fiducia, e chi ha attraversato le turbolenze dei listini con un portafoglio ben diversificato, è riuscito in alcuni casi a raccogliere i frutti di scelte razionali ben ponderate e studiate. Alla lunga, insomma, l’intervento di un bravo consulente finanziario dà i suoi effetti benefici e i clienti fidelizzati, che toccano con mano i risultati ottenuti, fungono da veicolo di comunicazione sorprendentemente efficace nell’acquisizione di nuova raccolta.

BLUERATING n febbraio 2023 52 | REPORT

Clara ha compiuto cento anni. Ecco perché dovresti festeggiare anche tu.

Ci sono forze inarrestabili che ci parlano del mondo che sarà. L’aspettativa di vita aumenterà, la sostenibilità diventerà fondamentale, Internet sarà ovunque. In economia si chiamano megatrend. Per te sono grandi opportunità di investimento.

I fondi ANIMA Megatrend* si concentrano sulle aziende che beneficeranno di questi cambiamenti globali per permetterti di investire nell’economia di domani, oggi.

Scopri di più su megatrend.animasgr.it

Top Gestore Fondi

Tedesco Qualità e Finanza. Per maggiori info: www.istituto-qualita.com

* con “Fondi Megatrend di ANIMA” si intendono i fondi Anima Bilanciato Megatrend People e Anima Megatrend People.

AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID/KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KIID sono disponibili nella lingua uffi ciale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente.

ANIMA Sgr si riserva il diritto di modifi care in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito

Italia Big dell’Istituto

Nel segno dell’hunter

BLUERATING n febbraio 2023 54 | REPORT
un mondo disruptive, il consulente deve avere l’istinto del cacciatore
In

A dodici mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina i consulenti finanziari hanno superato l’ennesima prova e saputo affrontare anche i conflitti geopolitici, la fine dell’era del tasso a zero e al contempo hanno saputo cavalcare l’evoluzione inarrestabile di una professione che pare non avere età. Per i consulenti finanziari le sfide non sono certo una novità: fin dagli albori hanno dovuto combattere prima i pregiudizi, poi le avversità dei mercati, la pandemia, la guerra e più di recente un regolatore europeo che vorrebbe stravolgerne la funzione.

Avanti con la corazza Quindi possiamo dire che i consulenti finanziari italiani l’elmetto non se lo devono mettere perché lo indossano da anni come pure la corazza. In realtà l’attività del consulente finanziario, soprattutto ai suoi albori, ha avuto molto di eroico più che di bellico, come tutte le professioni innovative in mercati caratterizzati da posizioni dominanti dove senza coraggio e passione non si decolla. Si è sempre trattata di una competizione leale, basata più su colpi di telefono che di cannone.

BLUERATING n febbraio 2023 REPORT | 55 continua a pag. 56 >

Il filo rosso che lega infatti la figura del promotore finanziario dei primi anni ottanta a quella dell’attuale consulente finanziario è un tratto distintivo: proattività e capacità di ascolto. Entrambe le caratteristiche sono insite nel codice genetico di qualsiasi libero professionista: cercarsi i clienti e soddisfarli sono due condizioni necessarie per la propria sopravvivenza. Il fatto di volere e potere contare solo su sé stessi fornisce uno stimolo in più rispetto a chi si accontenta di un posto fisso.

Capacità di ascolto

Certo, fare il professionista come pure l’imprenditore comporta dei rischi, ma per molti la sfida è il sale della vita e uno stimolo a non fermarsi mai. L’altra caratteristica che caratterizzerà sempre di più il consulente finanziario del prossimo futuro è la capacità di ascolto. Dote rarissima che va coltivata nel tempo. Saper fare le domande giuste, saper ascoltare, calibrare le risposte e le proposte in modo mirato e su misura per ogni singolo cliente attuale e potenziale è una capacità rarissima. Questo è quello che distingue l’hunter dal farmer, più prosaicamente, il cacciatore dall’allevatore. Il cacciatore affronta l’incognito e la foresta (metafora del mercato) con la sua sensibilità e il suo istinto, ogni giorno è diverso dall’altro, ogni nuova sfida richiede una differente sensibilità e un differente approccio. La cosiddetta “distruption” o discontinuità è la regola e non l’eccezione per l’hunter. Il farmer, invece gestisce

(metaforicamente) il suo orticello con orari e ritmi regolari cadenzati dal susseguirsi di stagioni e di azioni ripetitive (irriga l’orto, timbra il cartellino, fa il raccolto, riferisce quotidianamente al suo capo). Certo, anche il farmer ha i suoi rischi, grandine, carestie, ma vogliamo mettere la quantità di adrenalina necessaria per affrontare ogni giorno percorsi e strade inesplorate? Ovviamente esistono anche molti farmer tra i consulenti finanziari, sono spesso quelli già appagati, magari proprio grazie a un passato da hunter e che ora si godono ogni anno il raccolto, senza troppa fatica. Intendiamoci, farmer e hunter fanno parte di un unico ecosistema in cui entrambe le funzioni sono necessarie e spesso si compensano. Sarebbe terribile immaginare un mondo popolato da soli hunter o sarebbe tristissimo uno da soli farmer. In ogni caso, per affrontare le sfide del 2023 siamo certi che le doti degli hunter saranno più utili di quelle dei farmer.

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BLUERATING n febbraio 2023 56 | REPORT
Sarà sempre più impor tante saper fare le domande giuste, calibrare le risposte e le proposte in modo mirato
Nicola Ronchetti founder & ceo di Finer Finance Explorer

Oltre tut ti gli ostacoli

Banca Generali esce dall’anno horribilis sui mercati con una leadership rafforzata nei servizi di investimento. La banca guidata da Gian Maria Mossa si è infatti lasciata alle spalle un 2022 che, nonostante tutte le difficoltà dal rialzo dell’inflazione e tassi, ha visto crescere la raccolta di 5,7 miliardi, di cui quasi due miliardi di risparmio gestito. Alla dimensione dei flussi di nuova raccolta s’affianca una gestione attenta e diversificata degli investimenti che ha consentito una tenuta delle masse a 83 miliardi con una contrazione del solo 3% rispetto al 2021 a fronte di mercati che han perso il 20% nell’azionario e il 16% nel reddito fisso come mai accaduto nella storia.

Promossa dagli analisti

La qualità dei risultati non è passata inosservata agli occhi attenti degli analisti e degli investitori. I broker che coprono Banca Generali tra cui Intesa e Stiffel hanno reiterato i giudizi “buy” con spazi di crescita del titolo nei target price, considerando anche il rally da inizio anno nell’ordine della doppia cifra nel solo mese di gennaio. “Nell’ultima parte del 2022 siamo stati in grado di accelerare i flussi di raccolta e gestiti grazie al rinnovamento delle soluzioni gestite con novità strumentali e di contenuto nelle

nostre gestioni patrimoniali oltre a prodotti accurati per contrastare i rischi dal mero parcheggio della liquidità che è ormai diventata una criticità evidente ai risparmiatori più accorti”, spiega Marco Bernardi vice direttore generale di Banca Generali.

Consulenza evoluta

Dal confronto dei dati Assoreti, la banca del Leone risulta quella col maggiore contenimento dell’impatto dei mercati sulla dimensione dei portafogli al netto della raccolta, a conferma dell’attenzione alla sfera dei fondi ma soprattutto delle gestioni patrimoniali che hanno raccolto oltre 1 miliardo nel 2022. L’interesse sulle gestioni patrimoniali unito a quello nella consulenza evoluta, che ha raggiunto 7,4 miliardi al 31/12 con una crescita dell’1,3% lo scorso anno, rafforza il primato nei servizi di investimento considerati più qualitativi e inquadrati anche nei suggerimenti della Mifid 2. “Usciamo da un anno così complesso con un posizionamento ancora più forte nei servizi private per la forte vicinanza che riusciamo a garantire alla clientela e il dinamismo e personalizzazione della nostra offerta. Dagli incontri con la rete di inizio anno abbiamo raccolto segnali di grande fiducia e ottimismo forti delle nuove soluzioni che ben si prestano per affiancare le famiglie nelle sfide per quest’anno”, aggiunge

Bernardi. La crescita dei banker del Leone è proseguita anche lo scorso anno salendo a un portafoglio medio di 36 milioni pro-capite contro una media nel mondo delle reti di 24 milioni e la raccolta netta per ciascun consulente è stata di 2,3 milioni a fronte di 1,5 milioni delle persone del settore. L’organico ha continuato a crescere superando le 2.200 unità alla fine dello scorso anno. Dieci anni fa erano circa 1.400 e il portafoglio medio meno della metà. Tra le linee guida per il 2023 emerse dagli incontri commerciali si è evidenziato un forte e continuo impegno nei prodotti, a partire dal cavallo di battaglia delle gestioni patrimoniali con le linee sul reddito fisso o quella sul modello Tesoreria che ha riscosso molta attenzione per le competenze sui governativi, così come quelle relative e dynamic nell’azionario al di fuori dei benchmark e con un’impronte fortemente attiva. Oltre le gestioni sono state poi presentate novità nella gamma Lux im con un’innovativa gestione in delega a J.P. Morgan dalle cedole semestrali e una strategia prudente che sfrutta i rendimenti dei governativi. I vantaggi di una gestione sempre liquida che non vincola i risparmi come i conti deposito ed offre rendimenti molto interessanti rappresenta poi un’opzione distintiva nella rosa della banca. Ma l’impegno più rilevante assunto nei piani per il

58 | RETI MERCATO / 1
Sprint della raccolta per Banca Generali, nonostante i mercati in affanno
BLUERATING n febbraio 2023

2023 riguarda la valorizzazione e gli investimenti sulle persone. “Stiamo puntando con forza sulla formazione ed eventi esclusivi per stare al fianco dei nostri banker aprendo anche percorsi personalizzati per valorizzare al meglio le nostre donne banker visto il crescente interesse che continuiamo a ricevere anche da professioniste in rosa dall’esterno per il nostro modello di consulenza. Un capitolo a parte merita poi il percorso di sviluppo per i giovani che riserverà diverse sorprese quest’anno e su cui stiamo pianificando una serie di attività strategiche dedicate”.

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Usciamo da

RETI MERCATO / 1 | 59 BLUERATING n febbraio 2023
private
un anno così complesso con una posizione ancor più
forte nel segmento
Marco Bernardi / vice direttore generale di Banca Generali

Nova in arrivo

luci&ombre

NORME DA RIFARE

Nova Investment Management:

è il nome scelto per la società del risparmio gestito che Azimut creerà in partnership con UniCredit, come annunciato nel dicembre scorso.

Obiettivi centrati

La nuova identità è stata svelata nel corso della conferenza “Unlock The Azimut Spirit”, durante la quale il presidente Pietro Giuliani (nella foto alla presentazione tenutasi lo scorso 18 gennaio a Milano, n.d.r.) e i manager della società hanno anticipato i dati di bilancio del 2022. La holding, sulla base dei primi dati di sintesi, prevede infatti di chiudere lo scorso esercizio con un utile compreso fra 395 e 405 milioni di euro, in linea con la guidance fornita al mercato (utile uguale o superiore a 400 milioni di euro, in condizioni di mercato

normali), nonostante il difficile contesto che ha caratterizzato l’intero anno. La raccolta netta totale del 2022 ammonta a 8,5 miliardi di euro, superando la fascia più alta dell’obiettivo fissato a inizio anno di 6-8 miliardi di euro. Il totale delle masse si attesta a 79 miliardi di euro al 31 dicembre 2022, di cui il 42% fa riferimento al business estero.

Via dalle associazioni

Nel 2022 è proseguita la crescita nel segmento dei private markets con una raccolta di 1,9 miliardi di euro. In riferimento invece all’uscita di Azimut da Assoreti e Assogestioni, Giuliani ha evidenziato come le misure dei flussi adottate dalle associazioni non siano le più adatte per comprendere quelli che sono i veri volumi di raccolta del gruppo, in cui una quota fondamentale è frutto della “filiera” estera.

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“Corruptissima re publica plurimae leges”. Così scriveva Tacito nei suoi Annali. Non è chiaro se la repubblica corrotta generi molte leggi o se le molte leggi generino grave corruzione nella repubblica. Probabilmente è un circolo vizioso e l’una cosa alimenta l’altra. Questa è l’immagine che sta dando l’Europa in questo momento. Le direttive, regolamenti e altri atti normativi sono numerosissimi; adesso è emersa la corruzione, ancora più grave perché da parte di stati e non di imprese e finalità private. Di fronte a un simile scenario (poco istituzionale) ci si chiede se sia possibile che la corruzione sia limitata agli stati o se anche imprese e associazioni private abbiano fatto ricorso a strumenti poco trasparenti. Il sospetto che una parte rilevante della normativa europea sia stata in qualche modo condizionata da interventi impropri è più che legittimo. Esistendo uno stuolo di 20-30mila lobbisti (ufficialmente 14mila) è inevitabile pensare che debbano avere un gran daffare. L’attività di lobby è favorita da un processo legislativo non democratico, autoreferenziale, dove il parlamento può solo approvare e non modificare le proposte di norme, sulla base di decisioni che vengono preparate altrove. Prima ancora sarebbe opportuno che commissioni ad hoc verificassero quanto le norme siano virtuose. In campo finanziario è evidente che l’impianto normativo è impostato sul modello di un paese non più nell’Ue. Forse è il caso di rivedere le norme, rendendole meno farraginose.

tedeschi@alezio.net

60 | RETI MERCATO / 2 BLUERATING n febbraio 2023
Un nome “astronomico” per la ManCo di Azimut

Via da UniCredit

Alfredo Maria De Falco lascia UniCredit, ma il suo rapporto con il gruppo di Piazza Gal Aulenti non terminerà del tutto: infatti, continuerà a essere advisor dell’istituto guidato da Andrea Orcel. In UniCredit da 2003, De Falco era in attesa di un nuovo ruolo, non essendo più responsabile del team Italy Client Solutions.

PROMOZIONE PER PARAZZINI

contropelo

OBBLIGAZIONI IN FRENATA

Scardovelli in Widiba

Andrea Scardovelli è il primo dei 70 ingressi previsti per la crescita di Banca Widiba nel 2023. Lo ha annunciato, tramite il proprio profilo LinkedIn, il district manager di Verona Giuliano Bazzerla. Scardovelli vanta una carriera di oltre 4 anni in Banco Bpm e di 17 alla Banca Popolare di Mantova.

Deutsche Bank ha annunciato nuove responsabilità per Roberto Parazzini: in aggiunta al ruolo di chief country officer di Deutsche Bank Italia, è stato nominato regional ceo western Europe, ruolo che comprende la supervisione delle attività della banca in Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo e Svizzera. Parazzini continuerà a riportare al ceo Europa Medio Oriente e Africa (EMEA) e head of International Private Bank Claudio de Sanctis. Entrato in Deutsche Bank nel 1999, Parazzini è chief country officer Italy, ceo di Deutsche Bank e general manager della filiale di Milano dal giugno 2020. E’ stato responsabile delle attività di wealth management in Europa meridionale e occidentale.

Raffica di ingressi

Nel 2022 nelle reti Fideuram, Sanpaolo Invest e IW Private Investments sono stati inseriti 383 nuovi private banker, per un totale di 5.508 professionisti. Tra gli ultimi inserimenti di rilievo

Nicola Calabrese in Puglia, Angela Fanuzzi in Emilia-Romagna, Marco Mazzoleni, Lucio Maffoni, Ilaria Belotti, Daniela Cappa e Andrea Ratti in Lombardia.

Solitamente il mercato obbligazionario è considerato area di minore volatilità, segmento preferito per risparmiatori orientati verso portafogli stabili. Da ormai 10 anni questa lettura non risulta corretta. Dopo la caduta iniziale dei tassi sotto la media storica (rialzo delle quotazioni), è seguita una fase di lunga stabilità con tassi prossimi o inferiori a 0 (non convenienti nei portafogli). Nel 2022, tassi in crescita hanno abbassato le quotazioni in aggiunta al basso livello delle cedole. La congiuntura vede già una discesa dei tassi (mezzo punto per il decennale italiano). Si aggiunge anche la non omogenea e asincrona politica di Federal Reserve e Banca centrale europea, la prima anticipatrice nei rialzi e dubbiosa sul comportamento successivo, la seconda con livelli attuali più bassi e dibattito interno sull’esigenza di ulteriori rialzi davanti a segnali di ammorbidimento della crescita dell’inflazione. La teoria e l’esperienza indicano che, se si annuncia una “significativa” stretta monetaria, i rendimenti dovrebbero salire. È opportuno chiedersi perché siano invece iniziati a calare anche velocemente, se per aprire il campo alle abbondanti emissioni Usa e Ue relative ai piani di aiuti o se si dubita che la Bce possa essere davvero “falco”, laddove il calo del prezzo del gas ha ridimensionato in anticipo le aspettative di inflazione. Non esiste quindi un portafoglio modello e cresce l’esigenza di una attenta consulenza personalizzata.

santorsola@uniparthenope.it

62 | VALZER POLTRONE
di Giuseppe Santorsola
Roberto Parazzini
BLUERATING n febbraio 2023
Alfredo M. De Falco Andrea Scardovelli

Idrogeno

CPR Invest - Hydrogen, un’opportunità da cogliere per creare valore investendo nell’ecosistema dell’idrogeno:

dà accesso a un mercato innovativo e ad alto potenziale;

si stima che l’idrogeno coprirà circa il 17% dell’intero fabbisogno energetico entro il 2050**;

l’idrogeno potrebbe contribuire a ridurre di un terzo le emissioni di gas serra a livello globale**.

amundi.it

*Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2021, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2020. **ETC (Energy Transition Commission), “Making the Hydrogen Economy Possible”, aprile 2021. Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il KIID prima di prendere una decisione fi nale di investimento. CPR Invest - Hydrogen (di seguito anche “Fondo”) è un Comparto della SICAV CPR Invest, gestito da CPR Asset Management, una società del gruppo Amundi. CPR Asset Management è autorizzata in Francia e regolamentata dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Il Comparto è autorizzato in Lussemburgo e sottoposto alla vigilanza della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). I potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento nel Fondo siano appropriati alla loro situazione, e devono altresì accertarsi di aver compreso interamente il presente documento. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente fi nanziario. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire o incrementarsi. Il Fondo non o re alcuna garanzia di rendimento. L’investimento comporta dei rischi. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non rappresenta un’o erta a comprare né una sollecitazione a vendere. Esso non è rivolto a nessuna “U.S. Person” come defi nita nel Securities Act del 1933 e nel prospetto. Il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione, e il Prospetto sono disponibili gratuitamente presso le sedi dei soggetti collocatori nonché sul sito internet www.amundi.it. Una sintesi delle informazioni sui diritti degIi investitori e sui meccanismi di ricorso collettivo è reperibile in lingua inglese al seguente link: https://about.amundi.com. La società di gestione può decidere di ritirare la notifi ca delle disposizioni adottate per la commercializzazione di quote, anche, se del caso, in relazione a categorie di azioni, in uno Stato membro rispetto alle quali aveva precedentemente e ettuato una notifi ca. Aprile 2022. |

Il leader europeo del risparmio gestito*
Un grande passo per i tuoi investimenti e per la transizione energetica.

Sostenibili senza finzioni

Un requisito etico della comunicazione consulenziale è la responsabilità sociale, uno dei cinque principi del test Tares Il principio richiederebbe da parte del professionista una autentica sensibilità e preoccupazione per l’interesse pubblico e il bene comune, intesi come rispetto della dignità umana in una prospettiva multi-comunitaria. Per esempio, nella consulenza finanziaria la comunicazione con l’utente dovrebbe essere coerente con un modello professionale che assume i temi dell’Esg non semplicemente, e occasionalmente, come criteri opzionali di selezione di prodotti

d’investimento per l’utente che li richieda. La sostenibilità ambientale, sociale e di governo delle organizzazioni dovrebbe invece rappresentare una prospettiva esclusiva e la finalità stessa della attività professionale dove i temi Esg dovrebbero essere il principale contenuto di education dell’utente. Anche a costo di eliminare dalla propria offerta prodotti e servizi incoerenti e controversi. Nel caso contrario, è evidente che il ruolo sociale del consulente, rivendicato con orgoglio ingiustificato, non è altro che un triste atto di ipocrisia morale che usa in maniera strumentale questa causa come ulteriori argomentazioni di vendita.

64 | FORMAZIONE / 1 BLUERATING n febbraio 2023
di Gaetano Megale Gaetano Megale independent ethics advisor
I temi Esg non possono essere soltanto dei criteri di selezione dei prodotti
In che modo un consulente deve adottare i principi della responsabilità sociale

Anche l’Esg è cer tificato

In occasione del rinnovo del comitato scientifico di Efpa Italia, BLUERATING ha discusso con Emanuele Carluccio, uno dei nuovi membri nonché presidente di Efpa Europe, le linee di sviluppo dei programmi di certificazione della fondazione. Fin dalla sua istituzione, Efpa ha cercato di intercettare le esigenze di formazione e di certificazione dei consulenti finanziari, partendo dal contesto in cui i professionisti operavano. Furono istituite le prime due certificazioni: Efa ed Efp. Seguì nel 2015 la certificazione Eip e per ultima, nel 2020, la certificazione Esg che, a differenza delle altre, prevede un programma monotematico.

Percorsi a blocchi

“La certificazione Esg ha registrato un successo incredibile in Italia e numeri importanti anche in Europa”, racconta Carluccio.

“Partendo da questo esempio, quello che vorremmo fare nel comitato scientifico italiano è verificare se ci siano altre aree monotematiche che meritino certificati singoli e costruire così percorsi a blocchi, che permettano di raggiungere i più alti livelli di certificazione partendo da quelli gerarchicamente inferiori.

L’altra sfida che è stata assegnata all’Italia come area di test”, continua

il presidente di Efpa Europe, “è lo studio di una certificazione per gli agenti assicurativi. L’Italia è così campo di sperimentazione dove studiare, lanciare sul mercato e verificare i risultati di una nuova area, per poi trasferire l’esperienza a livello europeo”.

La diatriba sulle fee

Il vero punto di domanda è però l’evoluzione del quadro normativoregolamentare sulla consulenza in materia di investimenti. Una verifica sullo stato di applicazione della Mifid 2 effettuato dalla Commissione europea ha rilevato un problema di scarsa trasparenza dei costi pagati dai clienti per il servizio di consulenza; ciò ha portato la Commissione stessa a ipotizzare “minacciosamente” il divieto delle commissioni di retrocessione e l’obbligo per gli intermediari di applicare una remunerazione esplicita, sulla base del modello fee only. “Se questa dovesse essere la soluzione adottata, anche se non penso che sarà così semplice giungere a una decisione di questo tipo visto l’impatto che avrebbe su tutto il sistema finanziario”, specifica Carluccio, “molti consulenti, soprattutto i dipendenti bancari, saranno chiamati a rivedere ed ampliare le proprie competenze e conoscenze in materia di consulenza ed Efpa sarà al loro fianco”.

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La revisione di Mifid 2 può creare nuove esigenze formative
Grande successo per i programmi di Efpa Italia orientati ai temi della sostenibilità
66 | FORMAZIONE / 2 BLUERATING n febbraio 2023

Avanti, a piccoli passi

Gli obiettivi che sembrano impossibili si raggiungono sempre gradualmente

Perché è così difficile rinunciare alle abitudini non funzionali per il nostro benessere? Liberarsi delle vecchie abitudini non è facile pur essendo consapevoli che occorre farlo. Per rispondere alla prima domanda, ci dobbiamo porre un ulteriore interrogativo: quanto per me è importante sostituire una vecchia abitudine depotenziante con una potenziante? Credere in qualcosa che veramente ci motiva maggiormente sarà la spinta a entrare in azione. La spinta a cambiare deve arrivare da dentro di noi e non dall’esterno. Altrimenti

perché dovremmo sacrificarci per qualcosa in cui non crediamo profondamente? Molte persone si spaventano all’idea di esaminarsi nel profondo e mettersi davvero in gioco, per questo si aggrappano alle proprie abitudini, che sono più comode, pur vivendo una vita insoddisfacente.

Affrontare le sfide

Evolvere come persone e come professionisti significa affrontare le sfide, la prima è quella di guardarsi dentro. Evolvere significa intervenire in maniera intenzionale su cinque livelli: mentale, emozionale, fisico, intellettuale e spirituale. Dal punto

di vista mentale, equivale a generare pensieri più propositivi e ottimisti, allagare la visione sulla vita e sulla propria percezione del mondo.

Dal punto di vista fisico, evolvere significa amarsi di più, conducendo anche una vita con uno stile sano. Dal punto di vista intellettuale, evolvere significa nutrire la mente, non sottovalutando nel mentre la gestione delle proprie emozioni. Comprendere le proprie emozioni ci aiuta a entrare maggiormente in relazione con noi stessi e con gli altri, perché, oltre a conoscerle, le emozioni sappiamo riconoscerle.

Dal punto di vista spirituale, evolvere significa sentirsi più connessi con

68 | FINANZA COMPORTAMENTALE BLUERATING n febbraio 2023
di Maria Grazia Rinaldi

il tutto. Attraverso la meditazione elevarsi a un livello percettivo superiore. Solo attraverso un profondo lavoro su noi stessi e una presa consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre potenzialità possiamo veramente migliorare la nostra vita. Se allora ci accorgiamo che le nostre abitudini sono dannose per noi e per i nostri sogni e obiettivi, impegniamoci a modificarle. Tutti noi sappiamo che cambiando alcune abitudini potremo davvero migliorare e diventare la migliore versione di noi stessi. Iniziamo con piccoli cambiamenti. Spesso sono proprio le piccole cose che generano i grandi eventi. Pensiamo come

insegna il metodo Kaizen. Il metodo Kaizen ci fornisce la strategia dei piccoli passi. Anche le neuroscienze confermano che il cervello apprende più facilmente a piccoli passi.

Ascoltare Lao Tsu Ecco che come per magia, se procediamo a piccoli passi, tutto sembra più facile. L’impossibile diventa possibile. Dopo la domanda, quindi, procedere con le piccole azioni e il processo di trasformazione, diventerà così inarrestabile. Perché come diceva Lao Tsu: “Anche un viaggio con mille miglia inizia con un primo passo”.

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FINANZA COMPORTAMENTALE | 69 BLUERATING n febbraio 2023
I grandi cambiamenti sono generati da modifiche delle abitudini
Maria Grazia Rinaldi head hunter e psicologa iscritta all’Albo

Sulla scia di Serena

Le sportive più ricche che stanno seguendo la strada della Williams

Serena Williams ha aperto la strada a una nuova generazione di atlete che finalmente riescono a ottenere riconoscimenti monetari, se non ancora equivalenti, almeno più vicini ai “colleghi” sportivi di sesso maschile. La campionessa di tennis, che lo scorso agosto ha annunciato il ritiro dalle competizioni dopo 27 anni di onorata carriera, si trova ancora sul podio delle atlete donne più pagate al mondo nel 2022, subito dietro un’altra star del tennis, Naomi Osaka, la quale tra l’altro ha appena annunciato la sua gravidanza, che la terrà lontana dai campi per un po’. Williams e Osaka sono ancora una volta le uniche due donne nella

NAOMI OSAKA 1

SERENA WILLIAMS

classifica globale degli sportivi più pagati al mondo, stilata da Forbes. Ma nell’edizione al femminile della graduatoria, i due mostri sacri sono tallonati da una schiera di giovani

atlete pagate sempre meglio per i loro successi: nel 2022, ben otto di loro hanno superato la soglia dei 10 milioni di dollari di incassi, tra guadagni “sul campo” (stipendi,

L’Avenger batte tutti

La Jeep Avenger (nella foto) ha conquistato il titolo di Car of the Year 2023: è la prima volta che il marchio statunitense, oggi parte del gruppo Stellantis, ottiene il riconoscimento, arrivato alla 60esima edizione e assegnato quest’anno in occasione del Salone dell’Auto di Bruxelles, in Belgio, a seguito di una votazione che ha coinvolto una giuria di 57 giornalisti specializzati. L’auto ha conquistato la vetta della classifica con 328 punti, superando la Volkswagen ID. Buzz e la Nissan Ariya, seconda e terza rispettivamente con 241 e 211 punti.

IN BREVE DAL MONDO
70 | BUSINESS LIFE / 1 BLUERATING n febbraio 2023
Guadagni in campo 1,1 mln $ Fuori dal campo 50 mln $
Guadagni in campo 1,1 mln $ Fuori dal campo 41 mln
INCASSO TOTALE 51,1 mln $
2 INCASSO TOTALE 42,1 mln $
$

bonus, premi monetari) e “fuori dal campo” (principalmente grazie a sponsorizzazioni, contratti pubblicitari e altre attività avviate dalle atlete). Complessivamente,

rileva Forbes, da gennaio a dicembre 2022 le dieci sportive più pagate al mondo hanno incassato circa 194 milioni di dollari (lordi), il 17% in più rispetto alla cifra record del 2021.

Ecco le prime posizioni della classifica tra le quali svetta la tennista Naomi Osaka, seguita dall’ex regina della racchetta Williams.

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Camere con vista parco

Gli attori Taylor Hackford ed Helen Mirren (nella foto) hanno messo in vendita la loro casa di Los Angeles per poco meno di 17 milioni di dollari. La proprietà, nelle mani di Hackford dal 1991, è costituita da una casa principale e una per gli ospiti per un totale di oltre 1.000 mq di superficie, in cui trovano spazio otto camere da letto e undici bagni. Per accedere agli edifici bisogna superare un cancello e percorrere un sentiero che attraversa un grande parco, dove si trovano giardini, piscina, garage per cinque auto e terrazza.

IN BREVE DAL MONDO BUSINESS LIFE / 1 | 71 BLUERATING n febbraio 2023
C’è una nuova generazione di atlete che finalmente riesce a ottenere riconoscimenti monetari, se non ancora equivalenti, almeno più vicini a quelli dei colleghi maschi
INCASSO TOTALE 20,1 mln $ Guadagni in campo 0,1 mln $ Fuori dal campo 20 mln $ EILEEN GU 3 INCASSO TOTALE 18,7 mln $ Guadagni in campo 0,7 mln $ Fuori dal campo 18 mln $ EMMA RADUCANU 4 INCASSO TOTALE 14,9 mln $ Guadagni in campo 9,9 mln $ Fuori dal campo 5 mln $ IGA SWIATEK 5

Paperoni oltre l’Oceano

Le metropoli preferite dai milionari e miliardari per stabilire la propria residenza

Quali sono le (fortunate) città scelte da milionari e miliardari del mondo per stabilire la propria

residenza (e spendere almeno una parte della propria fortuna)? Tra le varie classifiche che periodicamente provano a dare una risposta, troviamo quella elaborata da Henley

& Partners, società di consulenza di cittadinanza e residenza globale, in collaborazione con New World Wealth, che traccia i movimenti e le abitudini di spesa degli high

Alloggio di lusso per CR7

Cristiano Ronaldo e la compagna Georgina Rodriguez (nella foto) alloggeranno temporaneamente, insieme alla famiglia, nel lussuoso Hotel Four Seasons di Riyadh (nelle foto), in attesa di trovare una sistemazione più definitiva nella città araba, dopo che il campione di calcio ha firmato un contratto di due anni e mezzo per 200 milioni di euro a stagione con l’Al-Nassr nella Saudi Pro League. Stando alle indiscrezioni di MailOnline, CR7 vive con la compagna e figli nella Kingdom Tower, uno degli edifici più alti del paese, nella suite del Four Seasons.

IN BREVE DAL MONDO
72 | BUSINESS LIFE / 2 BLUERATING n febbraio 2023
di Sara Mortarini
1 2 Numero di milionari 345.500 Numero di miliardari 59 Numero di milionari 304.900 Numero di miliardari 12 NEW YORK TOKYO

net worth individuals in oltre 150 città del mondo. Ebbene, stando ai dati raccolti, le metropoli scelte dai paperoni del Pianeta si trovano soprattutto in Nord America (con

7 città nella top 20 per numero di milionari) e in particolare negli Stati Uniti (5 città). Seguono Asia ed Europa, rispettivamente con 6 e 5 città nella top 20 (anche se nessuna

3 4

metropoli del Vecchio Continente, fatta eccezione per Londra, rientra nella top 10). Ecco le prime posizioni.

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Un messaggio dal Festival

Chiara Ferragni (nella foto) devolverà l’intero compenso per la conduzione di Sanremo 2023 a “Associazione Nazionale D.i.Re - donne in rete contro la violenza”. Nello specifico, la donazione dell’influencer andrà a sostegno del Fondo lavoro dell’associazione, creato per agevolare l’indipendenza, anche economica, delle donne vittime di violenza. “Leggo nelle statistiche che nel Sud Italia meno del 50% delle donne lavora. Questo rende difficile costruirsi una vita. Parlare di questo sarà importante anche a Sanremo”, ha spiegato la Ferragni a MF Fashion

BUSINESS LIFE / 2 | 73 BLUERATING n febbraio 2023
IN BREVE DAL MONDO
Le città con il numero maggiore di grandi ricchi si trovano soprattutto in Nord America e in Asia
Numero di milionari 276.400 Numero di miliardari 62 Numero di milionari 272.400 Numero di miliardari 38
L’Europa vanta invece una sola presenza nelle top five
LONDRA
SAN FRANCISCO

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MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL

BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.

GESTORI del MESE

Sabrina Jacobs - Pictet Asset Management Jacopo Ceccatelli - Finint Private Bank Anis Lahlou - Aperture Investors Sabrina Khanniche - Pictet Asset Management

Consulenti e specialisti

Un elevato livello di personalizzazione caratterizza i servizi di Finint Private Bank

di Edoardo Blosi

Jacopo Ceccatelli, responsabile della Direzione Clientela

Istituzionale di Finint Private Bank, analizza i nuovi scenari dei mercati dopo l’aumento dei tassi d’interesse e parla di come l’offerta della banca si è adattata a questo mutamento d’orizzonte.

Il 2022 è stato un anno di notevoli cambiamenti per tutto il settore del risparmio e degli investimenti. In particolare, per quanto riguarda il settore obbligazionario, l’aumento di tassi e rendimenti ha cambiato decisamente le prospettive per gli investitori, sia retail che istituzionali. Come vede il prossimo futuro a riguardo?

Il settore obbligazionario e del reddito fisso è stato caratterizzato per molti anni da tassi e rendimenti estremamente schiacciati, che ne hanno limitato molto l’interesse e l’appetibilità. Con l’aumento dei livelli di rendimento negli ultimi 12 mesi, l’attività di investimento in titoli obbligazionari torna di attualità per molte tipologie di investitori ed operatori. Per quanto riguarda gli investitori retail, sebbene l’interesse sia potenzialmente elevato, la scarsa disponibilità di emissioni denominate in euro con un importo

minimo investibile al di sotto di 100mila euro, limita notevolmente l’attività diretta in titoli. È certamente prevedibile un “ritorno di fiamma” dei fondi obbligazionari, ma dopo le (in media) pessime performance del 2022 ci vorrà forse ancora un po’ di tempo. Si sta invece già registrando un notevole interesse nell’investimento diretto in titoli obbligazionari da parte non solo della clientela qualificata come per esempio le banche e le assicurazioni, che per motivi normativi non avevano mai smesso di investire nel settore del reddito fisso, ma anche da società corporate e investitori professionali con eccedenza strutturale di liquidità.

Alla luce di questi importanti cambiamenti come si sta strutturando l’offerta Finint Private Bank (ex Banca Consulia) nei confronti della clientela sia istituzionale che professionale?

Nel corso del 2022 è stata costituita una nuova direzione, denominata Direzione Clientela Istituzionale, con l’obiettivo di proporre una nuova tipologia di servizi dedicata proprio alla clientela sia istituzionale che professionale di diritto o su richiesta. I nuovi servizi dedicati alla clientela istituzionale e professionale si possono suddividere in due tipologie. Con la prima

tipologia di servizi, che si può definire di “consulenza e gestione di tesoreria”, Finint Private Bank punta a diventare un punto di riferimento per società regolamentate di medio-piccole dimensioni, società corporate e investitori professionali di medie dimensioni, per ciò che riguarda le loro decisioni di gestione di tesoreria. Con la seconda tipologia, che si può definire di “negoziazione e accesso al mercato”, rivolta sempre alle stesse tipologie di clientela, la banca si propone di diventare un punto di riferimento per un efficiente e proattivo accesso al mercato obbligazionario, sia per nuove emissioni, sia relativamente alle necessità di compravendita di titoli già esistenti sul mercato.

Quali sono i caratteri distintivi dei servizi proposti e come ne beneficia la clientela istituzionale?

Relativamente ai servizi di consulenza e gestione, i caratteri distintivi sono certamente personalizzazione e specializzazione. Tramite la nuova direzione, Finint Private Bank mette a disposizione un’attenzione, esperienza e competenza che sono altrimenti difficilmente reperibili con questo livello di focalizzazione. Sappiamo bene infatti che le tesorerie di società diverse operano ciascuna con un set di parametri

76 | GESTORE MESE BLUERATING n febbraio 2023

specifici e differenti, influenzati tra gli altri da: differenti normative, differenti esigenze, differenti profili di rischio. La Direzione Clientela Istituzionale di Finint Private Bank è specializzata proprio nell’entrare nel merito di queste differenze, senza però perdere in efficienza e capacità di esecuzione. Proprio in tema di capacità di esecuzione, cioè di servizi di negoziazione e accesso al mercato, c’è da sottolineare come a partire dalla grande crisi del 2008 il mercato obbligazionario abbia subito una significativa riduzione di efficienza, soprattutto per gli operatori di medio-piccole dimensioni, che non sono più in grado di avere accesso ai servizi dei grandi intermediari internazionali. La sala operativa di Finint Private Bank svolge un ruolo di “canalizzazione” di flussi di molti operatori di mediopiccole dimensioni, riuscendo a offrire loro un’ottima efficienza e consentendo di negoziare a prezzi migliori rispetto alle alternative normalmente disponibili. Grazie, infatti, alle molte controparti attive (oltre un centinaio), e a volumi di intermediazione assai significativi, la sala operativa di Finint Private Bank riesce a dare un accesso diretto al mercato internazionale dei capitali a realtà che altrimenti dovrebbero passare per almeno uno o due livelli di ulteriore intermediazione.

GESTORE MESE | 77 BLUERATING n febbraio 2023
@bluerating_com
La nostra Direzione Clientela Istituzionale, nata nel 2022, propone servizi dedicati agli investitori professionali
Jacopo Ceccatelli / responsabile della Direzione Clientela Istituzionale di Finint Private Bank

Innovatori nei portafogli

La view di Aperture Investors (Generali) sui settori con potenzialità di crescita

Il 2022 è stato un anno di transizione verso una “nuova normalità”, ponendo fine a un periodo prolungato di crescita economica contenuta ma persistente, bassa inflazione, tassi di interesse ai minimi e banche centrali sempre

pronte a intervenire. In questo scenario, come cogliere opportunità nel mercato azionario europeo?

Per Anis Lahlou, chief investment officer di Aperture Investors (parte di Generali Investments) e gestore del comparto Aperture European Innovation, occorre concentrarsi sui campioni dell’innovazione.

Quali sono le prospettive per il trend dell’innovazione?

Le curve di adozione dell’innovazione continuano a un ritmo sostenuto: durante la recente fiera CES a Las Vegas, oltre 3mila espositori hanno mostrato nuove innovazioni nell’intelligenza artificiale, mobilità, dispositivi

78 | GESTORE MESE BLUERATING n febbraio 2023
di Edoardo Blosi

indossabili e realtà virtuale. Dal punto di vista del mercato, più che in qualsiasi altro momento, il posizionamento potrebbe fornire un sostegno ai protagonisti dell’innovazione, più piccoli, meno noti e più scontati. Nel nostro portafoglio, siamo costruttivi verso l’innovazione e la ciclicità che saranno supportati dalla riapertura della Cina e da tassi più alti a lungo termine, e continuiamo a essere entusiasti delle prospettive legate all’applicazione dell’intelligenza artificiale. Vediamo, per esempio, ogni giorno nuove applicazioni per GPTChat nelle scuole e nelle università, un elemento di supporto per il nostro investimento in Asml, leader nell’edge computing e nell’AI. Nel Life Sciences, rimaniamo entusiasti delle prospettive di farmaci migliori nel normalizzare

la vita dei pazienti diabetici e oncologici, o che affrontano preventivamente l’obesità. Ciò si riflette nelle nostre posizioni in Novo Nordisk e AstraZeneca.

Il 2023 sarà l’anno del “grande minimo”?

Al contrario, potrebbe essere l’anno della grande opportunità: i mercati ribassisti generalmente non durano a lungo e, in secondo luogo, anche il posizionamento ha un ruolo importante e raramente è stato così negativo, soprattutto su base relativa in Europa. Il quadro dell’innovazione è ora offuscato dai timori della ciclicità, dell’inflazione e dell’aumento dei tassi, in Europa anche dai timori per la guerra e l’approvvigionamento energetico.

I grandi minimi sono le opportunità ideali per trarre vantaggio dalle valutazioni più basse. Catturarli è sempre una sfida, ma crediamo di avere una buona finestra davanti a noi.

Cosa dobbiamo aspettarci dai campioni dell’innovazione?

Mentre entriamo nella fase di inversione del tapering e tassi più alti, l’adozione dell’innovazione continuerà a ritmo sostenuto. La natura stessa della crescita tecnologica tende a essere esponenziale più che lineare. Per questo motivo, siamo entusiasti dell’innovazione nel settore sanitario, dei trasporti intelligenti, delle energie rinnovabili, dell’istruzione e dei molti modi in cui l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico e il 5G stanno portando grandi

trasformazioni. Se i grandi problemi di questa nuova era includono l’inflazione e la spesa pubblica, allora più 5G, automazione, comunicazione machine-tomachine e digitalizzazione saranno le risposte perfette per gestire i costi del lavoro e rinvigorire catene di approvvigionamento e produttività. Nella sanità le cure preventive, le terapie biologiche e la diagnostica sono buoni esempi di come affrontare i costi sempre crescenti e ridurre la spesa pubblica globale.

Guardando alla reporting season del quarto trimestre 2022, quali elementi chiave sarà importante monitorare ai fini di un migliore posizionamento nel mercato azionario?

Ci sono sempre più segnali che la combinazione di inflazione, tassi e forza del dollaro abbia raggiunto il picco, e il pivot della Fed è in vista. Inoltre, una grave crisi energetica nell’inverno 2022-23 in Europa sembra sempre più scongiurata. Crediamo che la crescita dei ricavi nominali guiderà ancora la leva operativa ed è improbabile che la revisione degli utili sia simile ai precedenti del 2000 o del 2008. Consideriamo inoltre il posizionamento degli investitori globali, che rimane contenuto negli asset internazionali/non Usa e fa ben sperare per un ulteriore allentamento dell’avversione al rischio e nelle azioni europee, dove la valutazione rimane favorevole, anche rispetto ai rendimenti più elevati dei titoli governativi nazionali.

GESTORE MESE | 79 BLUERATING n febbraio 2023
@bluerating_com
I grandi minimi sono opportunità ideali per trarre vantaggio dalle valutazioni più basse dei titoli
Anis Lahlou chief investment officer di Aperture Investors

Bond del nuovo mondo

“Ci sono nuove possibilità per gli investitori di allineare i portafogli delle obbligazioni societarie dei paesi emergenti agli obiettivi di sostenibilità”. È la view di Sabrina Jacobs (1), senior client portfolio manager di Pictet Asset Management e di Sabrina Khanniche (2), che nella stessa società ricopre la carica di senior economist. Ecco, di seguito, cosa hanno scritto Jacobs e Khanniche in un commento che spiega la loro view: “Tradizionalmente, i paesi in via di sviluppo sono i maggiori emittenti di carbonio, in quanto la loro crescita economica dipende in gran parte dalle risorse naturali e dai settori che le utilizzano, come quello manifatturiero. Ciò significa che anche gli investitori nei mercati emergenti hanno avuto un’elevata impronta di carbonio. Ma ora il punto di svolta sembra essere vicino. I mercati delle obbligazioni societarie emergenti offrono un terreno fertile per i bond con etichetta

Esg. Nei primi nove mesi del 2022, le aziende dei mercati emergenti hanno emesso oltre 135 miliardi di dollari di obbligazioni con etichetta Esg e legate alla sostenibilità, il triplo rispetto allo stesso periodo del 2020. La quota dei mercati emergenti nel debito sostenibile, pari al 16% del 2020, è salita a un quinto del totale in tutto il mondo.

L’emissione di queste obbligazioni ha tenuto molto bene, a differenza di quanto sta accadendo più in generale nell’universo del reddito fisso. Anche le previsioni sono promettenti. La ricerca condotta da Pictet AM e dall’Institute of International Finance suggerisce che l’emissione annuale di obbligazioni con etichetta Esg nei mercati emergenti potrebbe raggiungere i 360 miliardi di dollari entro il 2023 e superare i 700 miliardi di dollari nel 2025. I mercati emergenti, guidati dalla Cina, stanno raggiungendo il picco di intensità di carbonio in un lasso di tempo più breve rispetto ai predecessori occidentali. Tali paesi possono accelerare la transizione ecologica, rendendo più sostenibile il loro mercato delle obbligazioni societarie, spostando in questo modo l’allocazione del capitale verso progetti a minore intensità di carbonio. E ciò dovrebbe consentire agli investitori nel reddito fisso di ridurre l’impronta di carbonio del loro portafoglio, allineandolo ai loro obiettivi di sostenibilità o ambientali”.

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80 | GESTORE MESE BLUERATING n febbraio 2023
Nel 2022 le aziende degli emerging market hanno emesso circa il triplo delle obbligazioni Esg del 2020
Così
è possibile ridurre l’impronta di carbonio nei portafogli dei paesi emergenti

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L’ESPRESSO INIZIA UNA NUOVA

AL FIANCO DELL’UCRAINA

Credem si conferma a fianco di Save the Children per il diciannovesimo anno, per contrastare la povertà educativa e le disuguaglianze. Quest’anno il gruppo sosterrà i progetti attivati a favore dei bambini ucraini.

UNA CLIP EDUCATIONAL

Attraverso il proprio canale YouTube, Leonardo Pinna pubblica numerosi video relativi a educazione finanziaria e investimenti, per condividere le sue esperienze e conoscenze.

FINANZA SPRITZ

Stefania Scordio è una giornalista specializzata in finanza, geopolitica ed economia. Finanza Spritz è il nome della sua rubrica Instagram in cui racconta i mercati finanziari tutti i lunedì all’orario aperitivo.

IN RICORDO DI VIALLI

Banca Mediolanum ricorda Gianluca Vialli, scomparso il 6 gennaio a Londra. La società ripercorre la partecipazione dell’indimenticabile campione nel corso di un’altra convention, quella di Torino 2019.

82 | SOCIAL WEB BLUERATING n febbraio 2023

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