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Meno utili per Checco

Calano i profitti per la società di Zalone. Ma l’attivo è di oltre sei milioni

Si chiama “Amore + Iva” lo spettacolo che Checco Zalone (nella foto), pseudonimo di Luca Pasquale Medici, ha portato recentemente in giro per l’Italia e che ha registrato un grande successo di pubblico.

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Assieme a Presta

Lo show è prodotto dalla Arcobaleno Tre che fa capo a Lucio Presta (uno dei più noti agenti del mondo italiano dello spettacolo) e dalla Mzl di proprietà dello stesso Zalone che ne detiene il 95% mentre il restante 5% è della madre Antonietta. Ma la società, basata a Bari (città natale dello showman), che ha appena depositato il bilancio 2021 non presenta numeri brillanti: l’esercizio infatti s’è chiuso con un utile di soli 130mila euro rispetto a quello di quasi 1,4 milioni dell’anno prima. C’è da dire che Mzl conta su un attivo di oltre 6 milioni costituito da liquidità per 730mila euro e vari investimenti finanziari per 4,8 milioni. A fronte di un patrimonio netto di 6 milioni figurano debiti per soli 66mila euro.

Altre partecipazioni

Il calo dell’utile deriva dalla caduta dei profitti scesi anno su anno da 1,6 milioni a 400mila euro. Il comico detiene anche altre partecipazioni fra le quali il 50% di Officina 5.1 che nel 2021 ha segnato un utile di soli 4mila 652 euro a fronte di ricavi per 295mila euro.

@andreagiacobin1

Titoli di coda per i film della Parnasi

Strada in salita per la Servizi Cinema Roma (ex Combo Produzioni), casa di produzione cinematografica di proprietà di Flavia Parnasi, sorella maggiore dell’immobiliarista romano Luca (nella foto), finito nelle maglie giudiziarie della vicenda dello stadio a Tor di Valle, e attualmente a processo. La quattordicesima sezione del tribunale civile della Capitale presieduta da Stefani Cardinali e con Carmen Bifano quale giudice relatore, ha ammesso la società al concordato preventivo, dandole tempo fino al prossimo 9 gennaio 2023 per presentare il relativo piano, nominando quale commissario l’avvocato Giancarlo Pizzoli. Nel ricorso presentato al tribunale dall’avvocato Maurizio Canfora per conto dell’azienda, si spiega che la crisi della Servizi Cinema Roma è quella “che ha coinvolto l’intero settore cinematografico a seguito dell’interruzione delle attività produttive”.

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