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Anche l’Esg è cer tificato

di Daniele Tortoriello

In occasione del rinnovo del comitato scientifico di Efpa Italia, BLUERATING ha discusso con Emanuele Carluccio, uno dei nuovi membri nonché presidente di Efpa Europe, le linee di sviluppo dei programmi di certificazione della fondazione. Fin dalla sua istituzione, Efpa ha cercato di intercettare le esigenze di formazione e di certificazione dei consulenti finanziari, partendo dal contesto in cui i professionisti operavano. Furono istituite le prime due certificazioni: Efa ed Efp. Seguì nel 2015 la certificazione Eip e per ultima, nel 2020, la certificazione Esg che, a differenza delle altre, prevede un programma monotematico.

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Percorsi a blocchi

“La certificazione Esg ha registrato un successo incredibile in Italia e numeri importanti anche in Europa”, racconta Carluccio.

“Partendo da questo esempio, quello che vorremmo fare nel comitato scientifico italiano è verificare se ci siano altre aree monotematiche che meritino certificati singoli e costruire così percorsi a blocchi, che permettano di raggiungere i più alti livelli di certificazione partendo da quelli gerarchicamente inferiori.

L’altra sfida che è stata assegnata all’Italia come area di test”, continua il presidente di Efpa Europe, “è lo studio di una certificazione per gli agenti assicurativi. L’Italia è così campo di sperimentazione dove studiare, lanciare sul mercato e verificare i risultati di una nuova area, per poi trasferire l’esperienza a livello europeo”.

La diatriba sulle fee

Il vero punto di domanda è però l’evoluzione del quadro normativoregolamentare sulla consulenza in materia di investimenti. Una verifica sullo stato di applicazione della Mifid 2 effettuato dalla Commissione europea ha rilevato un problema di scarsa trasparenza dei costi pagati dai clienti per il servizio di consulenza; ciò ha portato la Commissione stessa a ipotizzare “minacciosamente” il divieto delle commissioni di retrocessione e l’obbligo per gli intermediari di applicare una remunerazione esplicita, sulla base del modello fee only. “Se questa dovesse essere la soluzione adottata, anche se non penso che sarà così semplice giungere a una decisione di questo tipo visto l’impatto che avrebbe su tutto il sistema finanziario”, specifica Carluccio, “molti consulenti, soprattutto i dipendenti bancari, saranno chiamati a rivedere ed ampliare le proprie competenze e conoscenze in materia di consulenza ed Efpa sarà al loro fianco”.

@bluerating_com

Emanuele Carluccio presidente di Efpa Europe

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