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FINECOBANK STEFANO COLOMBO
by BFCMedia
Risposta alla domanda 1
La reazione iniziale è stata comprensibilmente di grande preoccupazione, ma poi è subentrata la razionalità: ha prevalso la consapevolezza che le crisi hanno una durata limitata e sono destinate a concludersi con un cambiamento a cui è necessario prepararsi. Probabilmente a questo approccio maturo ha contribuito l’esperienza della pandemia, da cui abbiamo imparato che si può convivere con un nuovo scenario e ricominciare il proprio percorso, anche se su vie diverse da quelle che percorrevamo in precedenza.
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Risposta alla domanda 2
L’esigenza manifestata dai clienti è stata quella di avere a disposizione un interlocutore per un confronto aperto, all’interno di una relazione tempestiva. Da parte mia ho cercato di essere il più possibile presente e di tenere i miei clienti costantemente aggiornati con colloqui anche quotidiani. In periodi così complessi l’emotività è l’aspetto da tenere maggiormente sotto controllo, per evitare mosse azzardate in grado di vanificare un intero percorso di pianificazione finanziaria.
Risposta alla domanda 3
Più che un singolo fattore, a colpire particolarmente è stata la natura profondamente diversa di questa crisi rispetto a quella da cui eravamo appena usciti. Le crisi e i motivi che le scatenano sono sempre diversi: l’andamento invece è comune a tutte.
Risposta alla domanda 4
Dal mio punto di vista sono due gli elementi su cui un consulente deve puntare: le competenze e le capacità relazionali. In contesti di incertezza economica, la sua professionalità in ambito finanziario è lo strumento fondamentale per offrire ai clienti una chiave di lettura corretta dei mercati e sfruttare al meglio le opportunità che offrono in ogni fase. Ma un consulente non può prescindere dalla propria capacità di intessere relazioni, con l’obiettivo di estendere il proprio network entrando in contatto con possibili nuovi clienti e consolidando le relazioni esistenti. Un bravo consulente nei momenti di difficoltà può fare la differenza e diventare il punto di riferimento dei clienti: per questo mi piace vedere la mia professione come la metafora di un viaggio aereo. Se l’investitore decide la meta del volo e dalla sua poltrona ne tiene sotto controllo i parametri fondamentali, il consulente si occupa degli strumenti di gestione del portafoglio dalla cabina di pilotaggio. E dialoga con la propria rete di consulenza come farebbe con la torre di controllo.