VIII - Aprile 2022

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P O L IT IC A

R U S S O F O B IA : IL S O N N O D E L L’IN T E L L IG E N Z A S O F IA M A R C A N T O N I, 3 H ; G IO R G IA T IR A L O N G O , 3 b b

In una celebre massima, Lenin, per descrivere la Rivoluzione Russa, dice: “Ci sono dei decenni in cui non accade nulla. E poi delle settimane in cui accadono decenni”. Una frase che è possibile adattare anche a ciò che sta accadendo al giorno d’oggi. Il conflitto russo-ucraino ha risvegliato l’attenzione di tutti i media sulle atrocità della guerra: oltre alle vittime ucraine, anche la popolazione russa ha subito molte discriminazioni, soprattutto sul web, ma anche da parte di istituzioni internazionali, a tal punto da scatenare comportamenti russofobi a livello culturale. La crescita del sentimento di sfiducia nei loro confronti ha portato a gesti spesso discriminatori e ingiustificati, derivati da una riduzione semplicistica della popolazione russa alle decisioni del governo russo, che E t C e t e r a M a jo r a n a

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invece in molti casi non rispecchia la volontà del popolo. Risulta quindi ingiusto biasimare i russi delle aggressioni di Putin ai danni dell’Ucraina. Le mire nazionaliste e imperialiste, che in parte hanno spinto Putin ad avviare questa guerra, non infiammano gli animi di tutti i russi, che anzi hanno manifestato in numerosissimi ai cortei per la pace sin dall’inizio della guerra, anche rischiando l’arresto. Nonostante ciò, il sentimento russofobo si è rivelato anche in quei contesti che dovrebbero insegnarci ad apprezzare e rispettare ogni cultura, a partire dal mondo della musica, dello sport, dell’arte e della letteratura. L’Eurovision Song Contest ha deciso di escludere il cantante russo in gara e lo stesso ha fatto la UEFA con le squadre russe. Una sorte analoga è toccata al A p r ile 2 0 2 2 - N ° 8


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