V - Dicembre 2022

Page 1

ETCETERA Il giornalino degli studenti Dicembre 2022 - N°4 Buon Natale Buon Natale

INDICE

L’EDITORIALE

4 Il più bell’albero della scuola! di Luca Saracho, 5F; Giovanni Chinnici, 5H; Jacopo Palazzolo, 4C

NATALE

13 E voi... come festeggiate il Natale? di Giorgio Ganzari, 3E; Giulia Marotta, 3E; Altea Plaku, 3E 17 Feste invernali in Giappone di Makemoto

19 Attraversando il cinema di La Mupa, 1aa 20 Riflessioni natalizie di Sofia Galletto, 1bb 22 Last Christmas - Wham! di Melissa Colombo, 4I

SCUOLA

25 Intervista a Giada Giulivo di Veronica Guarisco, 3D MONDIALI DI CALCIO 27 Il nostro pagellone di Marco Fantasia, 3E; Luigi Sala, 3cc; Andrea Pirota, 3cc

36 Tutte le incrinature del mondiale in Qatar di Alessandro Balossi, 5A

CULTURA

39 The figure of the alchemist in medieval and renaissance Europe

di Oliver Zocco, 5H 43 Non sappiamo di Samuele Nava, 4C 46 Ansietta di Sofia Jaoudi, 2N; Alessandro Saavedra, 2B; Ilaria Rotilio, 3F

2 EtCetera
N° 4
Majorana Dicembre 2022 -

50 L’amore ai tempi di Omero di Apollo e Artemide 52 La musica ai tempi del lockdown di Dory OGGI, NELLA STORIA 55 Il 22 dicembre di Tucidide, 5B

ANIMALE

DEL

MESE

56 Caribou di Angelica Pellegrino, 2A

POESIA 58 Orfeo: amore perduto di Melpomene, 1aa 59 Felicità di Alessia Bonofiglio, 4D 60 Grigio di Aurora Elena Biagi, 2aa 61 Squilibrio di Federica Siciliano, 1A 62 Hayku di Filippo Conte, 3cc

3 EtCetera
Dicembre 2022 - N° 4 INDICE
Majorana

IL PIÙ BELL’ALBERO DELLA SCUOLA!

Cari majorani, questo funesto trimestre è finalmente giunto al termine. Gli ultimi compiti in classe sono volati via, le nostre medie sono state irreparabilmente segnate e le interrogazioni si sono consumate in un tripudio di angoscia e di speranza che tutto finisca, che l’ultima sospirata campanella suoni e ci liberi per due settimane dal giogo dello studio. Prima che il suo squillo assordante invada i corridoi delle due sedi, e ci faccia assaporare il dolce nettare della Libertà, la Redazione di EtCetera è fiera di annunciare a tutti voi, studenti e studentesse del nostro liceo, i risultati del Secondo Concorso Natalizio per il più bell’Albero di Natale della nostra scuola. Con

onore si può affermare come quest’anno sia stato registrato un eccezionale record di partecipazione: 45 classi su 55 hanno preso parte alla nostra iniziativa, sfoggiando il più bell’arbusto che si potesse creare!

Lo scorso sabato 17 dicembre, passando per le vostre meravigliose aule, ci avete trasmesso un tale entusiasmo da non poterci rendere più orgogliosi di far parte della nostra comunità. Procediamo, dunque, alla rassegna dei risultati, ma, prima, soffermiamoci per un momento soltanto sulla metodologia che abbiamo seguito per poter eleggere il migliore tra tutti i vostri alberelli. Quest’anno, per giudicare le vostre creazioni, è stata creata una giuria di ben

4 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 L’EDITORIALE
LUCA SARACHO, 5F; GIOVANNI CHINNICI, 5H; JACOPO PALAZZOLO, 4C

L’EDITORIALE

dieci membri, di cui cinque studenti e studentesse dello scientifico, tre delle scienze applicate e due del classico, così da rispecchiare nel modo più fedele possibile la composizione della nostra comunità. I nostri dieci giudici hanno visionato le foto che io e gli instancabili Giovanni Chinnici e Jacopo Palazzolo abbiamo scattato, e hanno assegnato un voto in ventesimi seguendo tre criteri:

1. Albero di Natale (max. 10 punti): la categoria principale del concorso; il voto quantifica la bellezza complessiva dell’albero in termini di piacere estetico, dimensioni, condizione dei rami, addobbi, lucine, festoni e posizionamento nella classe.

2. Spirito Natalizio e Originalità (max. 5 punti): in questa sezione i giudici dovevano valorizzare lo Spirito Natalizio che l’albero trasmetteva guardandolo; punti in più per l’originalità delle decorazioni e del tipo stesso di albero (per esempio un albero umano, foto di Cicciogamer e di Gigi d’Alessio, ritratti di Mario Draghi, ecc…).

3. Decorazioni della classe (max. 5 punti): la bellezza e l’atmosfera emana-

ta da un albero di Natale si fonda anche sull’equilibrio che il nostro arbusto preferito costruisce con tutti gli elementi che lo circondano; premiata anche la decorazione dell’intera classe, realizzata con la collocazione di ghirlande, sticker alle finestre, calendari dell’avvento, pupazzi e schiaccianoci, lucine e palloncini di Babbo Natale a testa in giù.

Che dire, non posso non ammettere sia stata una scelta ardua e difficile, anche se, alla fine, la valutazione (che poteva raggiungere un valore massimo di 200 punti) ha stabilito la classifica. Passiamo dunque ad annunciarvi il podio del Secondo Concorso Natalizio nella storia della scuola!

HONOURABLE MENTIONS

Tra le menzioni onorevoli non potevamo non includere i due grandi alberi fuori gara apprezzati dagli studenti di tutti gli anni e le sezioni: stiamo parlando ovviamente dell’Albero posto sulla scalinata della sede 1, addobbato dai Majutanti, e dell’Albero posto nell’atrio al piano terra della Succursale, allestito grazie al pregevole lavoro dei ragazzi di 5G!

5 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4
9
6 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 L’EDITORIALE ALBERO DELLA SUCCURSALE - 5G ALBERO DELLA SEDE 1
7 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 L’EDITORIALE
5F
TERZO POSTO 159 PUNTI
5F
8 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 L’EDITORIALE
5aa 5aa
TERZO POSTO 159 PUNTI

SECONDO POSTO 163 PUNTI 1M 1M

9 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 L’EDITORIALE

PRIMO POSTO 165 PUNTI 1I 1I

10 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 L’EDITORIALE
11 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 L’EDITORIALE
PRIMO POSTO 165 PUNTI 3H 3H

L’EDITORIALE

Ecco a voi dunque la classifica completa con i relativi punteggi.

3H 165 1I 165 1M 163 5aa 159 5F 159 3cc 157 1C 155 3G 153 1B 148 1cc 143 5cc 142 1D 141 4F 141 4B 139 2G 138 4A 138 1E 136 1aa 136 4I 136 3aa 132 1bb 131 4C 131 5H 130 5C 126 2N 125

1L 122 3F 117 5E 116 5G 115 2L 105 3I 105 2F 103 3E 100 3L 97 3A 95 3D 95 2D 93 1A 92 2aa 85 2cc 85 5A 84 2A - 4G 81 4cc 80 5D 79 3C 75

Non ci resta altro che congratularci con tutti i partecipanti ed augurare a voi tutti, ragazzi e ragazze, delle spensieratissime vacanze! Buon Natale majorani!

12
N° 4
EtCetera Majorana Dicembre 2022 -
3

E VOI... COME FESTEGGIATE IL NATALE?

Cari majorani! Tra luminarie accese, mercatini natalizi, strade brulicanti di persone alla ricerca degli ultimi regali, vacanze imminenti (finalmente!), l’atmosfera magica e permeante del Natale si fa percepire e si insinua, se non nei nostri animi, nelle nostre case. Che cos’ è per voi il Natale? Uno stato d’animo confortevole, un regalo ricevuto, calore e affetto famigliare o forse puro commercialismo e consumismo? Ognuno formula il suo concetto di Natale. Non solo: il Natale è uno e diverso in ogni realtà letteraria, in ogni libro, in ogni film. Esso si distingue nelle sue infinite sfumature ogniqualvolta si

giri l’angolo, rivelandosi in ogni singolo addobbo, in ogni dono pensato, sperato o ricevuto. Forse non potremo mai conoscere a pieno il Natale degli altri, siano questi vicini o lontani da noi: saremo troppo occupati a vivere il nostro, a festeggiarlo in piccolo o in grande. Eppure il Natale esiste anche per loro: per un bambino che attende con euforia l’arrivo di Babbo Natale, per un altro che ne ha già “scoperto” l’inesistenza; per un nonno che non aspetta altro che festeggiare con i suoi nipotini, per un uomo solo che non ne aspetta che la fine.

E se il Natale esiste diversamente per tutti, come viene celebrato in va-

13 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 NATALE
GIORGIO GANZARI, 3E; GIULIA MAROTTA, 3E; ALTEA PLAKU, 3E

NATALE

rie parti del mondo? Sì è dappertutto sensibili al suo fascino, alla magia della vita stessa? Cos’è il Natale per gli altri?

Alla luce di questa domanda, abbiamo cercato di riportare alcune delle più particolari tradizioni natalizie adottate nel mondo. Vi auguriamo di vivere al meglio il vostro Natale (e di non dimenticare che è solo uno dei tanti)!

SVIZZERA - Forza Babbo!

Se vi capitasse di trovarvi in Svizzera, più nello specifico a Samnaun, durante il periodo natalizio, trovereste persone provenienti da tutto il mondo pronte a tifare in modo energico e gioviale per Babbo Natale. E chi non tiferebbe per questo simpatico e buffo ometto in grado di rendere felici tutti i bambini del mondo? Ma durante il ClauWau, ossia i Campionati del mondo di Babbo Natale, la faccenda si fa più interessante: ebbene sì, ci sono squadre da tutto il mondo vestite da Babbo Natale che si sfidano in inusuali competizioni natalizie che vanno dalla decorazione di biscotti di pan di zenzero, sino addirittura, alla gara di arrampicata sulla canna fumaria con sacchi colmi di giocattoli sulle spalle!

ESTONIA - Sette volte l’ultimo dell’anno

Il popolo estone trascorre il periodo natalizio in modi assai originali. Nonostante l’Estonia sia uno dei paesi in cui l’atmosfera natalizia, che definiremmo “classica”, si respiri maggiormente per le strade illuminate ed adorne di fiocchi e ghirlande, talvolta le famiglie estoni propongono un’inaspettata alternativa al cenone della Vigilia seguito dai giochi di società, passando la serata in sauna! Tuttavia ciò non significa che i cenoni siano aboliti; anzi l’ultimo giorno dell’anno è tradizione consumare addirittura sette pasti, considerati di buon auspicio, al fine di avere la forza e la fortuna di sette uomini nell’anno nuovo!

MESSICO - Altro che pan di zenzero…ravanelli!

Il periodo natalizio non stimola le persone solo a condividere, ma anche ad essere creative. Spesso la magia del Natale viene immortalata con addobbi per l’albero, dolci di pan di zenzero, talvolta anche con sculture di ghiaccio! Ma in Messico, la creatività degli artigiani locali ha raggiunto livelli quasi surreali, tanto che è stata istituita la Noche de Rábanos, ossia la notte dei

14 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

NATALE

ravanelli, che si festeggia ogni anno il 23 dicembre. Ma in che cosa consiste questa tradizione dal sapore leggermente pungente? Gli artigiani di Oaxaca intagliano e modellano il ravanello gigante locale, in sculture che verranno poi esposte in un concorso a premi. Una svolta “Bio” con la quale certamente i nostri pupazzi di neve non possono competere!

GIAPPONE - Ordiniamo dal KFC?

In fondo si sa: la terra del Sol Levante è patria indiscussa di stranezze e follie, ma non è forse un po’ esagerato festeggiare il Natale ordinando valanghe di pollo fritto dal KFC e riservarsi come dolce a fine cenone una torta panna e fragola? Ebbene, seppur impensabile per noi Occidentali, è questo il Natale giapponese. Le ragioni dietro tali inusuali costumi sono presto dette: anzitutto il Natale giapponese è solo il frutto dell’influenza del mondo occidentale. Non esiste dunque alcun rimando religioso profondo alla festività, la quale si declina come semplice ricorrenza volta allo sfrenato consumismo. Il pollo fritto, poi, è un ottimo sostituto del classico tacchino americano e la torta panna e fragola, col suo bianco panna e il suo rosso fragola, ri-

chiama la bandiera nazionale. Insomma, prendete un po’ di pollo fritto e un pizzico di patriottismo, spolverateci sopra la classica follia giapponese e avrete la ricetta perfetta per il Natale nipponico.

GERMANIA, AUSTRIA e UNGHERIA - Qualcuno ha detto traumi?

Per i bambini di tutto il mondo il Natale è solo un periodo di gioia e spensieratezza, giusto? In realtà questo principio è valido solo se si escludono dall’elenco i bambini tedeschi, austriaci e ungheresi. Nei corrispettivi paesi è infatti tradizione che il pasciuto, dolce e amorevole Babbo Natale sia accompagnato dal suo alter ego malvagio: il Krampus, un mostro peloso dai lineamenti diabolici il cui unico scopo è spaventare i bambini che sono stati cattivi durante l’anno (anche se nei racconti più spaventosi si dice che questi li rinchiuda nel suo sacco per trascinarli all’Inferno). Addirittura in Austria alcuni uomini sono soliti travestirsi da Krampus e girare per le strade spaventando i poveri bambini… un Natale da passare con gli incubi…

15 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

NATALE

GALLES - Anche i cavalli possono festeggiare il Natale

Per molti di noi i canti di Natale sono una piaga terribile, teoria forse condivisa dagli abitanti del Galles che hanno trovato un modo tutto loro per renderli più interessanti. Durante il mese di dicembre non è raro che di fronte la porta di un normalissimo e onesto cittadino giunga un gruppo di uomini capeggiati da un tale sotto un lenzuolo, con un bastone alla cui sommità vi è un VERO teschio di cavallo. A quel punto il gruppo anticonformista inizierà a cantare per poi passare a una gara di insulti in rima con il povero paesano importunato. Al termine “dell’arringa” è tradizione offrire agli uomini un rinfresco, perché sicuramente cantare e insultarvi sorreggendo un teschio di cavallo deve essere sfiancante.

16 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

FESTE INVERNALI IN GIAPPONE

MAKEMOTO

Konichiwa, miei carissimi lettori! Vi dò così il benvenuto in questa nuova rubrica sul Giappone, “Sol levante”, che avrà luogo in ogni numero, e che spiegherà aspetti e lati di questo paese che spero non conosciate. (così potrò spiegarveli al meglio io) Visto il periodo, mi sono chiesto come si festeggiassero le nostre feste tradizionali nel paese nipponico. Innanzitutto bisogna sapere che per loro queste ricorrenze non hanno uno scopo religioso, ma sono una conseguenza dell’influenza occidentale dopo la seconda guerra mondiale, e rappresentano semplicemente un momento di ritrovo tra familiari e amici. Il nostro periodo natalizio corrisponde per loro a una sorta di “San Valentino”, infatti il 24 dicembre è ritenuto un giorno dedicato alle giovani coppie

e alle famiglie. Il Natale invece non è considerata una festività nazionale, motivo per il quale il 25 dicembre non è un giorno festivo nel loro calendario, anche se viene festeggiato in maniera simile alla nostra, organizzando delle cene e scambiandosi regali. E Babbo Natale? Ovviamente è diventato popolare tra i giapponesi grazie al marchio “Coca-Cola” e ha incrementato la sua fama con l’originale nome di “Santa-San”. In questo periodo le città principali, come Tokyo, vengono addobbate con bellissime luminarie e animate da mercatini natalizi all’occidentale. Non mancano naturalmente i festeggiamenti per il Capodanno. Il 31 dicembre è un gran giorno in Giappone: visto come una rinascita, si può chiedere alle divinità un desiderio per

17 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 NATALE

NATALE

l’anno che arriverà. Il giorno in cui si festeggia corrisponde al nostro e, a differenza del Natale, questa festività non è influenzata dall’occidente, ma celebrata nel più tradizionale dei modi, sebbene una parte di popolazione lo festeggia comunque all’occidentale. Il festeggiamento giapponese prevede che il primo dell’anno ci si debba recare all’hatsumode, ossia un luogo sacro o un tempio, nel quale pregare e portare vecchi portafortuna, per sostituirli con quelli nuovi. Tuttavia, c’è anche chi si reca nei templi la notte del 31 dicembre per assistere, a mezzanotte, alla cerimonia dei 108 rintocchi della campana del tempio stesso. Questo rito serve per espiare i peccati che, secondo il credo, infestano il corpo, e per ammirare, con amici e parenti, l’hatsuhinode, ossia la prima aurora dell’anno.

Tra le altre tradizioni c’è quella di guardare “NHK Kōhaku Uta Gassen”, uno spettacolo musicale trasmesso sin dagli anni Cinquanta, che vede sfidarsi cantanti (dalle star del momento, ai fautori delle musiche popolari) divisi in squadre (le donne in rosso e gli uomini in bianco) e che può essere considerato come il nostro “festival di San Remo”. Inoltre è buo-

na cosa mangiare un piatto di soba, una via di mezzo tra spaghetti e tagliatelle che, visto che richiedono poca masticazione, sono ritenuti un insegnamento per l’anno verrà: non masticare troppo le amarezze della vita, ma ingoiarle subito e andare avanti. I festeggiamenti all’occidentale sono diffusi soprattutto tra i giovani, che si ritrovano nelle piazze e nei quartieri più popolari della città per fare il countdown alla mezzanotte, seguito dall’incredibile spettacolo pirotecnico, ammirabile dalla torre di Tokyo. Il 6 gennaio, infine, l’Epifania, vede protagonisti i bambini: questi ricevono una somma di denaro per comprarsi qualcosa per loro, anche se, badate bene, come per il Natale, non viene vista come una festa religiosa. Detto questo, vi do appuntamento al prossimo numero, dove parlerò del canone di bellezza giapponese. Sayonara.

18 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

ATTRAVERSANDO IL CINEMA

LA MUPA, 1aa

Siamo ormai entrati nel periodo delle feste natalizie, il che porta inesorabilmente all’inizio della più grande maratona di film dell’anno: la maratona di film natalizi. Molti film come “Una poltrona per due” o “Mamma ho perso l’aereo” sono capolavori classici, immancabili durante le feste; ma un film in particolare, che guardo ogni Vigilia di Natale, rimarrà per sempre una tappa e un punto di riferimento fondamentale durante le festività: “Il Grinch”, film del 2000 diretto da Ron Howard. Il film è ispirato all’omonimo libro del Dr. Seuss, pubblicato nel 1957. La pellicola racconta la storia del Grinch, una creatura verde e pelosa che odia il Natale; vive su una montagna vicino alla città di Chi non so, abitata dai Non so chi, che hanno come unico pensiero la festività odiata dal Grinch. La storia si svolge sotto Natale, quan-

do la piccola Cindy Lou, figlia di Lou Lou, capo dell’ufficio postale. Un giorno, la piccola bambina incontra il Grinch, recatosi in città per creare scompiglio nell’ufficio postale. Il Grinch inizialmente fa cadere Cindy nella macchina che smista i pacchi, ma successivamente la salva. Cindy, allora, comincia a chiedersi se in realtà il Grinch non sia poi tanto malvagio, e cerca di saperne di più, indagando sul suo passato. Scoprirà le origini dell’odio del Grinch verso il Natale, per poi cercare in tutti i modi di reintegrarlo in città. Questo film, la cui visione è d’obbligo almeno una volta all’anno, è anche un modo per entrare nel clima natalizio con tutta la famiglia, che non smette ai di strappare un sorriso.

19 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 NATALE

NATALE RIFLESSIONI NATALIZIE

SOFIA GALLETTO, 1bb

Guardai fuori dalla finestra: nell’oscurità riuscivo a distinguere solamente le luminarie natalizie, che alleggerivano il peso del buio diffondendo nell’aria un leggero bagliore dorato. Eppure, quell’anno guardarle non mi scaldava il cuore, che fossero cambiate loro? O era solo il mio punto di vista ad aver cambiato prospettiva? Non che odiassi il Natale, non fraintendetemi: non mi ero trasformata in una specie di Grinch; solamente quell’anno non mi sembrava giusto dimenticare tutto il mondo esterno solo per essere felice. Mi buttai sul letto, afferrando le air pods. Partì una canzone che non conoscevo, volevo alzarmi per cambiarla; ma non ne avevo voglia e rimasi a fissare il soffitto, che qualche anno prima avevo fatto dipingere con tante nuvolette azzurrine. Il ritmo era calmo e la musica soave, volevo chiudere gli occhi per ascoltarla al meglio. Poi una voce

di bambina ruppe quella quiete, ma la sua vocina innocente mi fece riflettere: “Parlava del nostro dovere di garantire un futuro alle prossime generazioni”. Riaffiorarono tutti i miei ricordi di infanzia, felici e non; improvvisamente tornò a galla quell’argomento che da tempo tentavo di scacciare. Spalancai gli occhi, sentii che si riempivano di lacrime, affondai la testa nel cuscino. Ne riemersi poco dopo. Mi alzai e mi avvicinai al telefono, cliccando sullo schermo si aprì la schermata di Spotify e lessi il titolo della canzone “Heal the World”, “Guarisci il mondo”. Tornai a riflettere, riportando lo sguardo sulle luminarie. Sentii che in salotto qualcuno aveva acceso la TV, filtrava attraverso la porta la sigla d’apertura del telegiornale delle 7:30. Mi lasciai cadere sul tappeto, non riuscivo più ad ascoltare le notizie; ogni volta la stessa storia: mi sentivo piccola, impotente,

20 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

mi sembrava di non poter essere felice, che la gioia fosse un torto che facevo a chi stava soffrendo. Da una parte ammiravo molto chi aveva il coraggio di alzare la testa e ribellarsi, dall’altra mi chiedevo se anche io avrei avuto il coraggio di fare altrettanto, se in una situazione così drammatica avrei rischiato tutto per portare avanti i miei ideali, oppure se la codardia e la paura per la mia incolumità avrebbero prevalso; ma soprattutto stavo comprendendo che i miei piccoli drammi non erano poi così insormontabili e che anzi avrei dovuto solamente accontentarmi del fardello che mi era stato destinato. Lessi il testo della canzone, che scoprii essere di Michael Jackson. Mi colpì una frase in particolare, aprii il quaderno e la trascrissi in modo ordinato “Make a little space, Make a better place”, “Fai un po’ di spazio, Crea un posto migliore”. Fissai le parole che, chiare e distinte, spiccavano sul foglio, erano un invito ad accantonare il proprio ego per dedicarsi al mondo esterno, ricordando che ogni gesto, anche il più piccolo e insignificante, può contribuire per dare un po’ di calore a chi ci sta intorno. E così presi una decisione, lì, nella mia cameretta, quella cupa sera

rischiarata solamente dalle luminarie: con quella canzone nel cuore mi sarei impegnata per essere io stessa una piccola fonte luminosa”.

21 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4
NATALE

NATALE

LAST CHRISTMAS - WHAM!

MELISSA COLOMBO, 4I

«Questa è una completa tragedia! Sicuro, i miei mi uccideranno.» «Dai, Clara, rilassati: i soccorsi arriveranno presto, i tuoi genitori avranno già sentito la notizia della bufera di neve al telegiornale.» Mi buttai a peso morto sul divano, lo sguardo perso tra le fiamme del camino. «Uffa, sarei dovuta andare via ieri sera con Giorgia. Che stupida, è ridicolo finire per addormentarmi sulla poltrona. Eccomi qui, rinchiusa in questo chalet, sperduto sulla cima di una montagna, con te.»

«Continuerò per sempre a chiedermi come tu sia riuscita ad addormentarti con tutto il casino che c’era ieri sera.» Disse il padrone di casa mentre scaldava dell’acqua per un the. «Ero stanca, ok? Con la scuola ho dormito poco, ora devo godermi questi giorni di vacanza, riposandomi più che posso.» Iniziai a giocare con un cuscino azzurro. «Quindi? Che cosa voglia-

mo fare? La forestale ci tirerà fuori tra un’oretta, io non ho più sonno. Non potrei dormire neanche se lo volessi.» Si avvicinò a me con una scatola. «Innanzitutto ci facciamo un bel the, dopo una sbronza come quella di ieri sera. Scegli quello che vuoi.» Indicai una bustina rossa. «Guarda che io non mi sono ubriacata ieri sera.»

«Come ti pare. Il the lo vuoi o no?» Acconsentì e mi alzai a zuccherare la mia bevanda, scoprendo dal profumo essere ai frutti di bosco. Ci sedemmo entrambi sul divano, a distanza di sicurezza. «Hai intenzione di parlare di qualcosa o vuoi ignorarmi per i prossimi cinquanta minuti?» Sospirò. «La seconda. Anche se, visto che insisti, acconsentirò a chiederti di cosa tu voglia parlare.» Indicai con un evidente gesto della mano il soggiorno decorato. «Della casa?» Alzai gli occhi al cielo. «O del Natale, magari. Oggi è il 25 dicembre dopotutto.» Finì il

22 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

the e appoggiò la tazza sul tavolino davanti a noi. «Non parleremo del Natale.» Emisi un lamento. «Allora sentiamo, Mr Noioso, di cosa vorresti parlare tu?» Nell’aria c’era profumo di biscotti. «Della scuola - argomento decisamente meno complicato.» «Bro ‘scolta, la scuola è finita due giorni fa, ultima mia intenzione parlare di quell’inferno.» Dissi guardandolo truce. «Dipende dai professori che hai, Clara: i miei non ci hanno affatto tartassato di verifiche l’ultima settimana. Le hanno sapute distribuire bene prima. Per esempio, chi hai di matematica?» Mi arresi, sorseggiando il the. «Quel vecchio pazzo di Jackson. Ovviamente verifica l’ultimo giorno di scuola. Ti rendi conto?? Ultime ore di scuola, tutti si salutavano, mangiavano pandoro, noi verifica logaritmi.» Ridacchiò. «Ecco di chi era la classe con la porta chiusa. Italiano?»

«Non parliamone.» Feci un verso inorridito. «È nuova, arrivata a novembre, dopo due mesi di supplenza. Una vipera che vuole sempre avere ragione. L’altro giorno, mentre facevamo la Divina Commedia, ci ha detto che Dante era nato nel 1300. E voleva pure avere ragione! Una cosa alluci-

NATALE

nante. Ci mancherebbe solo averla alla maturità.» Si mise a ridere, sbattendo la mano sul divano senza riuscire a respirare. «Ehi, non è divertente, io non sto ridendo sai?» «Dai, Clara, devi ammettere che fa davvero ridere invece. Hai tipo i peggiori professori di tutto l’istituto.» Appoggiai la tazza sul tavolino, prima che l’impulso di tirargliela in testa prendesse il sopravvento. «Sì sì, certo, divertentissimo. Team pandoro o panettone?» Scosse la testa. «Panettone. Ti avevo detto che non volevo parlare del Natale.» Alzai gli occhi al cielo. «Ed io ho deciso di ignorarti, mi sembra semplice, Luca. L’alberoverde con le palline rosse e oro oppure bianco con le palline argento e blu?» Mi guardò come se fossi assatanata. «Verde con palline rosse e oro, chi è il pazzo che prende un albero bianco?» «Bada a come parli, ne ho uno in camera mia. È in palette con il colore delle pareti, delle tende, delle coperte.» Si alzò con una risata sarcastica. «Oh ma certo, per voi ragazze deve essere tutto abbinato.» La sua voce diventò più acuta. «“Ma no amo- oggi non posso mettere quel maglione. Stona con i jeans!” “Bestiie, domani dobbiamo vestirci matchate, assoluta

23 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

NATALE

mente! Pantaloni categoricamente neri, sono nella mia armocromia, e mi snelliscono le gambe!”» Mi alzai fronteggiandolo. «Io non parlo così!» Mi sfidò con lo sguardo. «Ah no?» «Qui le domande le faccio io. Hai osato origliare la mia conversazione con Jessica l’altro giorno?» Inspirò profondamente prima di rispondere. «Era inevitabile, considerando il modo in cui urlavate.» Mi passai le mani sulle braccia, cercando di scaldarmi. «Non era inevitabile. Eravamo da sole in una classe vuota, mentre tutti passavano la pausa pranzo immersi nella neve. Avresti dovuto passare lì per una ragione specifica, per sentirci.» Spostai il mio sguardo dalla ghirlanda al suo viso. «Perché il ragazzo più popolare del nostro anno era a scuola mentre tutti si divertivano là fuori?»

«Dovevo fare una chiamata: camminando per i corridoi mi sono imbattuto nella vostra conversazione. E non è questo il punto, non sono affari tuoi» Smise di parlare ed io lo guardai confusa, cercando di capire se potessi ribattere. «Hai freddo?» Mi chiese, indicando con un cenno della testa il modo in cui mi sfregavo le braccia. «Devo solo avvicinarmi di più al fuo-

co.» Esclamai convinta, girandomi verso esso. O almeno girandomi dove pensavo fosse: la nostra conversazione ci aveva fatto spostare dal salotto ad un corridoio decisamente più freddo. «Torniamo a sederci.»

Luca mi ricondusse nel salotto, posando leggermente la mano sulla mia spalla.

«Va bene, mi arrendo. Parliamo del Natale. Chiedimi pure tutto quello che vuoi.» Un sorriso spuntò sul mio viso, mentre gli chiedevo se preferisse mangiare popcorn o bere cioccolata calda mentre guardava un film natalizio drammaticamente romantico.

24 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

INTERVISTA A GIADA GIULIVO

VERONICA GUARISCO, 3D

Ciao Giada e grazie per aver accettato di partecipare a quest’intervista. Grazie a voi per l’interessamento.

Dal 16 al 25 luglio 2022 ad Algeri si è tenuto il campionato del mondo di Viet Vo Dao, un’arte marziale vietnamita, a cui hai partecipato e vinto 1 medaglia d’oro, 2 d’argento e 1 di bronzo nelle diverse specialità. Te lo aspettavi?

No, sinceramente non me lo aspettavo, però me lo auguravo fortemente data l’importanza della competizione a cui gareggiano i migliori atleti del mondo di questa disciplina. È sempre molto stimolante in quanto traggo il meglio da ognuno di loro per migliorarmi. Prima delle tue vittorie, non in

molti sapevano dell’esistenza di questo sport: tu come sei entrata in contatto con questo mondo e da quanto tempo lo pratichi?

Sono entrata in contatto con questo mondo all’età di 6 anni grazie a mio papà e mio fratello che lo praticavano già da diverso tempo. Ero piccolina, è vero, però sono rimasta fin da subito affascinata da quest’arte marziale, che pratico ormai da quasi 12 anni.

Immagino che per raggiungere simili risultati tu abbia trascorso interi pomeriggi in palestra ad allenarti. Quanto è stato difficile per te conciliare gli impegni scolastici alle ore di training?

Non posso negare quanto talvolta sia stato difficile conciliare gli impegni scolastici con gli allenamenti. Ho pas-

25 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 SCUOLA
4

SCUOLA

sato diversi momenti di difficoltà, ma grazie al supporto della mia famiglia sono riuscita a superarli.

Nei combattimenti hai una mossa/ tecnica preferita per atterrare gli avversari?

No, in realtà no. Non ho una tecnica in particolare, però mi soffermo molto sulle parti vulnerabili dell’avversario.

Ora, vinto un campionato mondiale, non posso che chiederti quale sia il tuo prossimo obiettivo. Ti stai già preparando per partecipare ad altre gare?

In attesa del prossimo mondiale, che si svolgerà nel 2024, continuo a partecipare a varie competizioni di Viet Vo Dao a livello regionale e nazionale, e ad altre competizioni che fanno parte del Campionato Italiano di Kick Boxing, iniziato a novembre e che si concluderà a maggio.

Infine, un’ultima domanda: quanto vedi presente il Viet Vo Dao nel tuo futuro? Potrebbe diventare una professione, gareggiando o magari insegnando, o pensi che rimarrà una passione?

Per quanto riguarda le gare, finché riesco a conciliare tutto e la cosa mi rende felice continuerò a farle. Il futuro da insegnante è un mio obiettivo prossimo, perché ho intenzione di dare il mio contributo alla divulgazione dell’Arte Marziale Vietnamita. Per il momento rimango comunque molto concentrata sull’attività agonistica.

Grazie dell’intervista e di aver dato, con questo vostro articolo, visibilità alla disciplina che pratico.

Se volete seguirmi sui social: Su Instagram @giadagiulivo (personale) @vietvodaomilano (pagina pubblica) @sinhdaoasd (pagina pubblica)

26 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

zona Νίκη

IL NOSTRO PAGELLONE

Con la conclusione di questo mondiale atipico, svoltosi in un periodo inconsueto e che ha visto prevalere l’Argentina di Messi nel match decisivo contro la Francia, noi di Zona Νίκη vi presentiamo un curioso pagellone con alcune considerazioni ironiche su tutte e 32 le squadre partecipanti.

GRUPPO A

Olanda: 6,5 Ha passato i gironi, difendendosi bene contro avversari che potevano risultare ostici. Un’ottima partita contro gli statunitensi li porta ai quarti, dove combattono una vera e propria battaglia contro gli argentini, in cui Weghorst riprende la partita in zona Cesarini, portando la “Scaloneta” ai rigori. Sulla carta presentava ottimi giocatori:

De Jong, Van Dijk e Depay non hanno rispettato le aspettative, a causa della mancanza di gioco degli Oranges. Si porta a casa la delusione del ct Van Gaal e la consapevolezza che, nonostante un vivaio molto produttivo, i campioni di qualche anno fa non torneranno mai più.

Senegal: 6 Tutto parte quando, a poco meno di un mese dall’inizio del mondiale, la nazionale africana perde la sua stella, Sadio Manè. Nonostante ciò la nazionale guidata da capitan Koulibaly riesce comunque a passare i gironi, sconfiggendo l’Ecuador nell’ultima partita disponibile. Agli ottavi arriva la batosta: la corazzata inglese vince 3-0 sul Senegal. Nonostante l’inferiorità numerica,

27 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4
MONDIALI DI CALCIO
MARCO FANTASIA, 3E; LUIGI SALA, 3cc; ANDREA PIROTA, 3cc

MONDIALI DI CALCIO

i 3 leoni inglesi riescono a sconfiggere gli 11 leoni del Taranga.

Ecuador: 6 Ma l’Italia viene ripescata? Era proprio l’Ecuador che aveva causato la nascita di questo trend. Fino a qualche mese fa i sudamericani rischiavano infatti di non poter partecipare al mondiale, poiché accusati dalla nazionale del Cile di avere in rosa un giocatore di nazionalità colombiana, Byron Castillo. Dopo la sentenza favorevole del TAS, la nazionale ecuadoriana è partita per il Qatar. Qui regala spettacolo con il suo Fútbol e mette in luce un rapace d’area come Enner Valencia. Tuttavia quest’ultimo si infortuna e non dà il meglio nella partita decisiva contro l’Olanda, in cui il pareggio non è abbastanza per passare il turno.

Qatar: NCSP Peggiore squadra del mondiale. Gli sceicchi avrebbero dovuto pensarci due volte prima di far fare una figuraccia alla propria nazionale. La difesa ha provato a reggere, l’attacco è inesistente. Afif, attaccante di punta, è un fantasma in campo, manco fosse nella carriera di Mikeshowsha.

GRUPPO B

Inghilterra: 7 Com’era la canzone degli Europei 2020? Ancora una volta “it’s coming home” non ha funzionato. Sarà ancora la maledizione di Maguire? Una generazione di fenomeni che rischia di fare la fine della “Golden Generation” del Belgio. L’eliminazione è puntale, come il tè alle 5 del pomeriggio. Stati Uniti: 6

Un gruppo molto legato, che ha messo in evidenza diversi giocatori di qualità, ma che purtroppo si è dovuto fermare davanti ad un’Olanda, a causa di numerosi errori difensivi. Iran: 5,5 Altra squadra di cui si vociferava l’esclusione, a seguito delle proteste degli attivisti. Nonostante la difficile situazione che il paese sta vivendo in questo momento, i giocatori ci hanno messo il cuore e si sono giocati fino all’ultimo la qualificazione, perdendo il tesissimo scontro contro gli Stati Uniti. Galles: 5 È stata una nazionale anonima in questo mondiale. È come se fosse lì per caso, ma la cosa che forse si è fatta notare di

28 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

MONDIALI DI CALCIO

più è la tifoseria. Oltre alla protesta condotta per i sequestri dei cappelli arcobaleno, ogni volta che i Dragoni giocavano una partita bisognava abbassare il volume della TV per il rumore assordante che i tifosi gallesi facevano.

GRUPPO C

Argentina: 10

La nazionale del Futbol non ha perso l’occasione di celebrare il suo campione al suo ultimo mondiale: perde incredibilmente contro i Sauditi per poi iniziare una cavalcata trionfale, ricca di colpi di scena e emozioni indescrivibili. Dopo il momento molto difficile contro l’Olanda, e una agevole vittoria contro la Croazia, arriva a giocare una finale epica (non quanto la finale dei playoff di Serie B, Pisa-Monza) contro la Francia, degna di rimanere scritta all’interno del libro della storia del calcio. Nei primi 45 minuti gli argentini prendono a pallonate i francesi grazie alla classe di Messi e di Di Maria ed in seguito, dopo una rimonta incredibile dei transalpini, ancora una volta vince la lotteria dei rigori e conquista la sua terza coppa del Mondo, lanciando definitivamente nell’Olimpo il ragazzo di Rosario. Enzo

Fernandez viene premiato con il Golden Boy del Mondiale, il “Dibu” Emiliano Martinez con il Golden Glove. Polonia: 6

Un punto di forza come Lewandowski, un estremo difensore come Szczesny e i vari Zielinski, Krichowiak e Milik facevano di loro un’ottima squadra, non favorita per il mondiale, ma che avrebbe certamente compiuto un magnifico percorso. Lewandowski è rimasto leggermente in ombra ma ottiene il suo primo gol ad un mondiale, Szczesny si è elevato e confermato tra uno dei migliori pararigori in circolazione, soprattutto dopo aver ipnotizzato il dribblatore di cammelli. Purtroppo gli zero tiri in porta contro la Francia, li hanno condannati ad un destino fatale in particolare a Lewa, che ha giocato probabilmente il suo ultimo mondiale. Arabia Saudita: 6

Un vero peccato. L’impresa contro l’Argentina e i numerosi elogi li hanno condizionati. Tutti gli italiani li ringraziano, hanno fermato l’Argentina dall’infrangere il record di imbattibilità di 37 partite a noi appartenente. Nonostante ciò, il mondiale ha permes-

29 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

MONDIALI DI CALCIO

so di elevarli nel paese loro eterno rivale.

Messico: 5

Del Messico sono da mettere in evidenza l’ultimo probabile ballo di Guillermo Ochoa e la consacrazione del Tata Martino, elogiato da Lele Adani neanche fosse il padre di Messi. I giocatori messicani, di cui si salva poco o niente, erano probabilmente rimasti ancora al giorno dei morti.

GRUPPO D

Francia: 9,5

Ancora una volta i rigori la condannano alla medaglia d’argento. Il percorso è pressoché perfetto, esclusa la macchia causata dalla sconfitta con la Tunisia, arrivata a qualificazione ormai certa. Nonostante mancasse di alcuni fenomeni, tra cui l’ultimo pallone d’oro, la classe dei francesi, in particolare di Pempè, si eleva rispetto a quella delle altre nazionali. In finale, gioca un primo tempo anonimo, condito da un Deschamps alla ricerca di tattiche e un Giroud a cui girano. Fino all’ottantesimo non accade quasi nulla, ma il lampo della tartaruga ninja rimette tutto in parità, portando la partita ai supple-

mentari. Mbappè ancora una volta riprende lo svantaggio e Kolo Muani si divora un gol, facendosi ipnotizzare da una parata miracolosa del Dibu. E da lì i flashback di Berlino: Martinez para su Coman, Tchouameni manda a lato e la Francia perde come nel 2006.

Australia: 7

Ha passato il girone sovrastando una potenza come la Danimarca e una squadra di pari livello come la Tunisia. Ci provano contro l’Argentina, ma la sconfitta risulta inevitabile, anche a causa della partenza dalla panchina di Hrustic, pupillo di Adani. Tunisia: 6

Un Marocco che ci ha creduto poco, nonostante un ottimo gioco che li ha portati a sconfiggere i rivali francesi in una partita di grande valore, tenendo aperti i giochi fino all’ultimo secondo. Danimarca: 4

Una tra le più grandi delusioni del Mondiale. I danesi non danno il meglio e fanno una prestazione vuota, come le loro maglie, rese minimal per proteste.

GRUPPO E

Giappone: 8

Capace di portare il tifo dell’italiano

30 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

MONDIALI DI CALCIO

medio dalla propria parte ancor prima di battere la Germania. Fa imbestialire gli scommettitori, che avevano puntato tutto sui tedeschi nella partita d’esordio. Perde quell’incontro che doveva essere il più abbordabile, e finisce per complicarsi la vita. Nel match contro la Spagna combattono sacrificandosi e per un filo d’erba si qualificano come primi nel girone. Corto Muso. Agli ottavi è poco fortunato e incontra la Croazia, va in vantaggio, ma si fa raggiungere. Poco precisi dagli undici metri, a Gonda non riesce il miracolo. Esce dal mondiale a testa alta, con la coscienza e gli stadi puliti.

Costa Rica: 6 La cenerentola del gruppo. Viene sballottolata qua e là dalla Spagna, vince di misura sul Giappone, ma perde con la Germania. Indimenticabili per questo mondiale sono stati i tre minuti, dal 70esimo al 73esimo, che vedevano qualificati Giappone e Costa Rica ai danni di Spagna e Germania. Spagna: 5,5 Esordio col botto che ha fatto più fumo che altro. Tiki taka con la Costa Rica con sette reti segnate, poi va, via a via,

scemando. Molto confusionari e poco lucidi nelle ultime due partite del girone, in cui mettono a rischio la qualificazione. Contro il Marocco, con un tiki taka scarso crea poco, nonostante il 77% di possesso palla. Sarabia scheggia un palo nei minuti finali dei tempi supplementari e ne prende un altro ai calci di rigore, manco fosse il boss del freestyle che cerca di colpire i legni nella sfida con ZwJackson. Insomma due pali come i due di picche che si prendono in media in un mese… A Unai Simon non riescono i miracoli e la precisione degli spagnoli dal dischetto è tale da finire il torneo con Morata come migliore marcatore.

Germania: 4,5 Sconfitta, pareggio e vittoria. Conclude il mondiale subito ai gironi, pur avendo gli stessi punti della Spagna. Una delle più grandi delusioni del Mondiale. Nonostante uno straordinario Musiala, che si è trascinato sulle spalle la squadra e che ci ha fatto sentire i decibel di Adani quasi alla stessa altezza di ogni tocco palla di Enzo Fernandez, è molto sprecona. Flick, allenatore che ha vinto tutto con il Bayern di Monaco,

31 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

MONDIALI DI CALCIO

non ha capito se sia meglio giocare o no con un 9 di ruolo in attacco. Ora però è troppo tardi: tedeschi a casa ai gironi per due Mondiali di fila dopo la vittoria nel 2014.

GRUPPO F

Croazia: 9

Una squadra che in ogni competizione parte sottovalutata ma che, dopo aver rischiato di fare un harakiri contro il Giappone, manda all’aria la grande cavalcata del futbol brasiliano, spedendo Richarlison in prima serata a Ballando con le Stelle, sbattendogli in faccia i cancelli delle semifinali, cancelli intestati a Dominik Livakovic Marocco: 9

La grande sorpresa, la favola, la cenerentola araba che vive una storia da mille e una notte e si impone su alcune grandi europee, lottando fino alla fine. Doma i toreri spagnoli agli ottavi, mentre ai quarti En-Nesyri tocca la palla di testa a differenza di CR7, garantendo la semifinale alla principessa maghrebina. Purtroppo, al contrario delle solite favole, dove c’è sempre un lieto fine, il Marocco si ferma alle porte della finale, con tutti gli onori delle armi, perden-

do contro una Francia di livello troppo più elevato. Resta però la squadra che ha più emozionato, fatta sia da carneadi che da campioni che ha scritto una pagina di storia. Canada: 5,5

Non bastano le enormi qualità individuali di Alphonso Davies per guidare i canadesi al passaggio del turno. Alla sua seconda apparizione in un mondiale, il buon gioco non basta per ottenere punti. Altri 4 anni e potranno nuovamente giocarsi le proprie carte, stavolta davanti al proprio tifo. Citando gli Autogol, “Daje Canada”. Belgio: 4

I diavoli rossi vengono rispediti nel luogo che più gli si addice, l’inferno calcistico: la classe di De Bruyne non esalta, Hazard ormai inesistente, Courtois lontano dai livelli nel Real e Lukaku che si mangia così tanti gol da far concorrenza ad una tavolata in un matrimonio in un Puglia

GRUPPO G

Brasile: 7

Girone passato senza alcuna difficoltà in appena due giornate. Vittorie nette contro Serbia e Svizzera, regalano una

32 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

MONDIALI DI CALCIO

terza partita senza pressioni. Nella partita d’esordio, Richarlison, infuso dal potere delle “cassanate” lanciate proprio dal loro fondatore, vuole farci vedere che razza di “pippa” sia, stoppando male una palla e buttandola in rete con una rovesciata, candidandosi al gol più bello del Mondiale. Adani, al contrario del suo amico, qui ci vede lungo e da allora lo chiama “l’uomo di Tite”. Agli ottavi, i brasiliani fanno faville contro la Corea del Sud, mettendo la partita in cassaforte subito nel primo tempo Ai quarti ecco la Croazia: ritorna O Ney dopo l’infortunio e la sblocca nei supplementari, nonostante ciò viene raggiunto e la partita va ai rigori. Croati praticamente infallibili dal dischetto: Alisson non può nulla, Rodrygo si fa ipnotizzare e Marquinhos prende il palo. Brasile fuori. La squadra con la rosa più completa e profonda esce alla lotteria dei calci di rigori, e si prolunga di altri 4 anni l’attesa per riportare in patria la coppa. La speranza per tutti gli amanti del Futbol, come lo scriverebbe Lele Adani, è che questo non sia l’ultimo mondiale di Neymar… speriamo ci ripensi.

Camerun: 5,5

Del loro mondiale fa più scalpore la vicenda di Onana. Secondo Samuel Eto’o, il suo Camerun sarà la prima finalista di questo Mondiale, forse troppo ottimista. Match d’esordio perso, pareggio con la Serbia con un tre a tre spettacolare. Si tolgono la soddisfazione di vincere contro un Brasile ritoccato dalle riserve. Aboubakar è il vero eroe della sua patria: entra con la Serbia, gol e assist; parte titolare col Brasile e la sblocca lui al 92esimo, togliendosi la maglia e prendendo il secondo giallo. Alla fine terminano il girone con quattro punti al 3° posto.

Svizzera: 5,5

Non è più neutrale, come lo era prima. La dimostrazione è proprio Shaqiri che, con la sua esultanza, ha provocato, e non poco, i serbi. Ah, ricordiamo, come fa sempre Fabio Caressa, che Shaqiri è il calciatore con la circonferenza del polpaccio più grande al mondo. Partita d’esordio vinta di misura sul Camerun con il gol dell’ex, cosa mai vista in un mondiale. Riesce a resistere contro il Brasile fino ai minuti finali della partita quando viene beffata da uno splendido

33 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

MONDIALI DI CALCIO

gol di Casemiro. Incontro rocambolesco contro la Serbia: dall’ uno a zero per gli Elvetici, si va sull’uno a due per i serbi, fino al definitivo tre a due svizzero. Passano i gironi, facendo fare una minor figuraccia a Mancini, e incontrano agli ottavi il Portogallo, prendendo l’imbarcata. Gioco, partita, incontro. Serbia: 4,5 Assoluta delusione. Nonostante i molti giocatori di livello come i fratelli Milinkovic-Savic (Vanja e Sergej), Vlahovic, Milenkovic, Radonijc… non ne vince una. Vlahovic pensando di essere ancora alla Juventus, non gioca neppure una partita in condizione fisica ottimale: con la pubalgia che lo insegue come i paguri seguono CiccioGamer89, e come, a sua volta, la guardia di finanza fa con lui. Senza identità e senza un gioco la Serbia mostra sia la forza per recuperare le partite sia la disattenzione in fase difensiva che li fa andare sotto diverse volte. Molti italiani ci avevano puntato, credendo in una papabile outsider, ma non è stato così. Siamo sicuri sia arrivato alla squadra il tifo caldo e forte di Sinisa Mihajlovic di cui lasciamo qui di seguito le parole di una sig-

nificativa intervista che, a parer nostro, descrive bene l’uomo che era. “Non è facile alzarsi ogni mattina alle 4/4.30, andare alle 6 a lavorare tutto il giorno e non arrivare a fine mese. Questo non è facile. Indossare la fascia da capitano è un piacere, un orgoglio: (Benassi) è una persona fortunata come tutti noi che facciamo questo lavoro”.

GRUPPO H

Portogallo: 7 Gironi passati senza nessuna difficoltà: vittorie nelle prime due partite, sconfitta nell’ultima che per i lusitani era di poco conto. Gioco non entusiasmante, qualche difficoltà nel costruire, ma per Cassano e Adani la colpa era di Ronaldo, Ai gironi il fenomeno portoghese ne gioca tre su tre, segnando un gol dagli undici metri. Agli ottavi fuori Ronaldo dentro Goncalo Ramos che ne fa tre. Partita a senso unico. Non sono passate inosservate le parole di Antonio Cassano che si è preso i “meriti” per aver predetto che, se sostituisci Ronaldo e metti in campo Ramos, il Portogallo gioca meglio. L’allenatore lusitano dà ascolto a Cassano e ripropone un Ronaldo in panchina anche ai quarti. Contro

34 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

MONDIALI DI CALCIO

il Marocco Diogo Costa, manco fosse Dora l’esploratrice, esce a vuoto su un cross, facendosi anticipare: 1 a 0 Marocco. Non riesce ai portoghesi la rimonta nonostante la profonda rosa. Ronaldo fuori dal Mondiale viene persino preso in giro da una piccola tifosa marocchina, che però deve ricordarsi sempre “Evviva il Re!”. Corea del Sud: 6,5 Sono più conosciuti i telecronisti che ne curavano il commento. Il remix dal titolo “Kim” e dal testo che recita “La Corea del Sud con Kim Kim Kim, Kim Kim, Jung Hwang, Na, Son, Lee e Hwang” è spopolato sui social. Passa il girone con quattro punti e una differenza reti migliore di quella uruguaiana. Finisce in pareggio proprio con quest’ultimi, sconfitta in una partita rocambolesca contro il Ghana e vittoria all’ultimo respiro contro il Portogallo. Agli ottavi incontra il Brasile e si dimentica che l’orario di inizio della partita era alle 20.00 (ora italiana) e non alle 21.00 italiane. Giocano solo un tempo, il secondo, peccato che la partita fosse già chiusa.

Ghana: 6

La cenerentola di questo girone H. Tremano quando si dimenticano le magliette in patria e fanno tremare il Portogallo con qualche brivido nella partita d’esordio. Kudus è il migliore, travolge la Corea del Sud; Ayew condanna il proprio paese sbagliando il rigore contro l’Uruguay che poi gliene rifila due. Non sfigura come altre squadre, quali i padroni di casa del Qatar, e non sorprende.

Uruguay: 4,5 L’età non è dalla loro parte, e deludono soprattutto Adani che sperava in una rinascita della “Garra Charrua Uruguagia”. Nonostante ottimi giovani giocatori come Valverde e Nuñez, e veterani come Cavani, Suarez, Godin e Vecino, lasciano il Mondiale direttamente ai gironi. Escono per un gol nel calcolo della differenza reti. Qui il destino ha voluto punire Adani, criticatore da sempre del “corto muso”. Come quando il karma, o Giroud, si girano e colpiscono.

Buone Feste e al prossimo articolo!

35 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

TUTTE LE INCRINATURE DEL MONDIALE IN QATAR

ALESSANDRO BALOSSI, 5A

La scelta del Qatar è stata un errore” sono le parole di Sepp Blatter, presidente della FIFA dal ’98 al 2015, quando fu accusato ed espulso per corruzione (relativa ad eventi tra il ‘99 e il 2002). È giusto premettere, però, che è anche una delle edizioni più viste della storia, forse perché non è stata organizzata nel periodo estivo o forse perché i gironi si potevano vedere in classe…

Vediamo dunque perché la scelta del 2010 di far ospitare la Coppa del Mondo 2022 al Qatar sia stata criticata e condannata dai media e dalla stessa opinione pubblica. In primis, molti hanno sollevato, giustamente, il problema dei diritti umani: non vi è libertà di parola, in quanto è presente una forte censura dei giornali e dei media; i diritti dei lavoratori sono un

miraggio del deserto, i sindacati sono illegali tanto quanto gli scioperi; i processi sono iniqui, con tanto di torture e “confessioni” estorte con la forza; le donne sono discriminate per legge e sempre e comunque subordinate all’uomo; “gli atti di sodomia o di depravazione”, quindi inclusi i rapporti tra persone omosessuali, sono puniti fino a 7 anni di carcere e le persone transgender sono obbligate a terapie di conversione per essere scarcerate. Sull’argomento, l’ambasciatore dei Mondiali in Qatar, Khalid Salman, ha affermato “Essere gay è haram ed è una malattia mentale. Molte cose entreranno nel Paese, parliamo di gay. Tutti accetteranno che vengano qui ma dovranno accettare le nostre regole”, paragonando l’omosessualità ad una vera e propria malattia mentale.

36 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 MONDIALI
DI CALCIO

MONDIALI DI CALCIO

A ciò, si aggiungono anche lavori forzati, condizioni di lavoro disumane e la scarsità dei giorni di riposo dal lavoro. Questo sfruttamento lavorativo è stato lampante durante la costruzione degli 8 stadi per questo mondiale: per mettere in piedi queste strutture, che infatti mancavano in toto, sono morti più di 6500 lavoratori dal 2010 al 2020, costretti a lavorare in condizioni pericolosissime e nemmeno immaginabili per noi europei. Perché allora è stato scelto il Qatar? Tra tutti i Paesi candidati, era il meno adatto: una monarchia autoritaria, senza alcuna struttura adeguata, senza la benché minima tradizione calcistica, tra l’altro l’unica opzione che obbligava lo

svolgimento del torneo tra novembre e dicembre per evitare la calura estiva. Basti pensare che il costo stimato dell’organizzazione è di ben 220 miliardi di euro, il mondiale più costoso di sempre (al secondo posto quello del 2014 in Brasile, che però costò “solo” 16 miliardi). È stato facile per tutti dunque accusare la FIFA di corruzione… Tema caldo, quello della corruzione, dato che in questo 13 dicembre 2022 è scoppiato un enorme scandalo che ha coinvolto l’Europarlamento, il cosiddetto “Qatargate” (nome ispirato al famoso scandalo “Watergate” del 1974 in USA). Nelle case di alcuni europarlamentari, tra cui la vicepres-

37 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

MONDIALI DI CALCIO

identessa (ora ex) Eva Kaili, sono stati trovati centinaia di migliaia di euro in banconote. Si sospetta che questo danaro provenga da tangenti illecite versate dal governo del Qatar, in cambio di un sostegno all’interno dello stesso Parlamento Europeo. Ai politici in questione pare fosse chiesto di chiudere un occhio di fronte ai tanti problemi qatarioti, oltre alla stipulazione di diversi patti (come uno sui trasporti aerei e un altro che prevedeva un rafforzamento dei passaporti del Qatar

in UE). Tutti questi accordi sono stati ora sospesi e gli europarlamentari coinvolti, 60, sono in attesa di processo. Insomma, se è vero che “il calcio riunisce il mondo” (è il nuovo slogan della FIFA), non resta che sperare che questa edizione della Coppa del Mondo possa in qualche modo “occidentalizzare” il Qatar, prospettandoci un difficile quanto necessario progresso verso l’ottenimento degli inalienabili diritti umani.

38 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

THE FIGURE OF THE ALCHEMIST IN MEDIEVAL AND RENAISSANCE EUROPE

OLIVER ZOCCO, 5H

During the Middle Ages, specifically since 11 February 1144, with Robert of Chester’s translation of the Arabic Book of the Composition of Alchemy, alchemy took hold in Latin-speaking Europe: it would sow the seeds of what is known today as Chemistry. But what is alchemy? A layperson might immediately think of their pursuit for a way to turn common, or imperfect – according to alchemists – metals into gold, or their attempts at creating the Philosopher’s Stone, which could accomplish the aforementioned goal. But those are but a few objectives of medieval European alchemy: their actual objective was not simply the transmutation of lead to gold, but instead substantial transmutation:

the ability to, through varying processes, transmute one substance into another, of which the process of turning base metals into gold, or chrysopoeia, is but the most famous. Oth-

39 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 CULTURA

CULTURA

er objectives were the creation of the Philosopher’s Stone, the search for the Alcahest, a substance that could dissolve any other substance, the search for the Elixir of Life, that could confer quasi-immortality upon any person or animal that would just simply ingest it. With regards to their more philosophical and immaterial goals, their primary one was to integrate natural philosophy with metaphysics; such a conception was rendered possible by the recent rise of the Scholastic school of thought, that attempted to reconcile rational empiricism and faith, priming Europe for the influx of alchemical thought.

For most of the following two centuries little to no contemporary contributions and advancements were made, with most of the efforts remaining focused on translations, and later summaries and explanations in Aristotelian terms of alchemical knowledge done by encyclopaedists, who succeeded the translators. During this time, the vast majority of alchemists were clergymen or scholars. This changed with Pseudo-Geber’s Summa Perfectionis, a staple summary of alchemy released shortly before 1310, that described practical operations and processes to-

gether with theory, and argued that artifice could replicate or even better nature, by perfecting matter, all while remaining clear and largely unobfuscated, unlike many other contemporary texts on the matter.

Concurrently, alchemy had gained a fairly ordered system of beliefs, with most of the adepts practicing their art systematically, but purposely cloaking their texts. The concepts of materia prima, the primitive substance that posed the base for all subsequent matter, anima mundi, or soul of the earth, the macrocosmos-microcosmos theories of Hermes, according to which the same processes that affect substances can affect the human body, and the purification and perfectioning of the human soul via the Magnum Opus, or

40 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

Great Work were particularly integral to alchemy.

In the 14th century another shift in the figure of the alchemist occurred: with alchemy exiting the limited social spheres of Latin-speaking clergy and scholars, the pseudo-alchemical charlatan emerged. Because of this, the discourse around them shifted to social commentary on the alchemists themselves: Chaucer and Dante, to name a few, portrayed them as thieves, scammers and liars; Henry IV banned the practice of multiplying metals, and Pope John XXII forbade false promises of transmutation. The actual scholarly art of alchemy continued nonetheless, albeit gaining an increasingly Christian tone, with the vast majority of its adepts being clergymen.

In the Renaissance, the branches of entrepreneurial, pharmaceutical and medical alchemy were born, thanks to the reintroduction of Platonic and Hermetic foundations to the subject. The latter two branches were pioneered by Paracelsus, who moved away from chrysopoeia, favoring instead the use of chemicals and minerals and medicine. Entrepreneurial alchemy instead arose from the crisis of the medieval economical system, and from a need to

obtain a stable and abundant supply of precious metals, given the great fluctuations in their supply in the 15th and 16th century, first because of the shortage caused by the general lull in mining operations following the Black Death, and then in the 16th century because of the glut caused by the abundance of silver from Spain’s colonies in America.

These new alchemists, who were expected to sign a contract with theirs sponsor, be it a king, prince, noble or merchant, that regulated very precisely almost everything about their practice, down to the specific transmutations they must do, and the layout of their laboratory. They marked the start of the transition from a mostly esoteric art, focusing on metaphysical and philosophical matters, to a more exoteric art, with their treatises and texts resembling more closely assaying and mining techniques and processes. While these contracts carried penalties in case of failure, fraud, theft, and a whole slew of infractions, usually under the form of death, these remained fairly common, with many using sleight of hand or other such methods to convince investors in their abilities, given that there was no guild

41 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4
CULTURA

CULTURA

of alchemists that could guarantee their competency, nor had the field been recognized academically at universities.

In conclusion, from the arrival of alchemy in Europe until the Renaissance, there were a multitude of types of alchemists, all taking up a somewhat differing roles in society, starting as translators, then philosophical

and experimental debaters, charlatans (who were not considered true alchemists, despite their claims), and in the Renaissance pharmacologists, doctors and entrepreneurs. Across all of these, the true Alchemist has always resembled much more closely a proto-researcher, than a wizard, sorcerer or mage.

42 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

NON SAPPIAMO

SAMUELE NAVA, 4C

Per scrivere questo testo mi sono ispirato al Valzer dei fiori dello Schiaccianoci di Tchaikovsky

Io sono cantagallo, un menestrello! E sono qui per raccontarvi la storia com’è, o era… o che so io!

giovedì 20 ottobre non fu una giornata come un’altra; piovigginava, il cielo era grigino e per terra c’era qualche pozzanghera però il buon odore di erba bagnata impregnava l’aria. Detto così sembra una giornata qualunque ma quel giovedì recandomi in tensostruttura vidi il loro capo. Cioè- allora non sapevo che lo fosse però rimasi strabiliato alla sua vista e quindi corsi ad acchiapparlo ma, come ho detto, era tutto bagnato e scivolai per poi cadere in mezzo all’erba sporcandomi. riaprendo gli occhi vidi il piccolo folletto sul mio naso che mi fissava: <Embè?> disse <ordivi di rubarmi la mia libertà? Ben ti sta brutto maleducato!> <Un folletto!> <E cosa ti aspettavi,

un nano?> rispuosemi indispettito. Poi Slezio, così si chiamava, schioccò le dita e mi aiutò a rialzarmi perché si sa che i folletti sono birichini ma gentili in fin dei conti. Si, un folletto di forse cinque cm mi aiutò ad alzarmi e quando mi tirai su mi ritrovai alla sua stessa altezza in mezzo all’erba… mi aveva fatto un dispetto!! Ma per dire del ben che ne nacque dirò dell’altro. Mi schioccò le dita in volto una seconda volta e come riaprì gli occhi era scomparso <folletto! dove sei?> silenzio verde. Mi si avvicinò una coccinella, era grande quanto un gattino appena nato: la accarezzai ma lei aprì le elitre e spaventato mi ritrassi e scattai via in mezzo all’erba altissima. Rapid-

43 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 CULTURA
8

CULTURA

amente fui sotto la siepe e così com’era scomparso riapparve il folletto: <Buon contrario della notte! Io sono Slezio III il cavalca tartarughe.> disse scuotendomi fortemente la mano <Riportami alla mia statura e fammi andar via, non dirò nulla a nessuno e nessuno mi crederà!> <Non non-dopo! sei il primo umano con cui ciarlo ed io son il primo folletto con cui tu ciarli. Non vuoi permanere qui un poco e rimirar il bello ch’io ti offro?> Non so come ma mi convinse e decisi di restare. Mi prese per mano e mi trascinò con lui nella luce soffusa del sotto siepe. Mi condusse ad un grande recinto e quando fui vicino vidi cosa conteneva: ragnetti, tanti, tantissimi piccoli ragnetti, erano centinaia ed io, aracnofobico, quasi vomitai; <li offendi così sai?> mi disse con tono serio al che mi sentì in colpa <Mi scuso però non faccio apposta. Mi fanno paura quando sono della mia statura figuriamoci ora.> <Ma sono così carini> disse mentre ne accarezzava uno <Dovresti guardarli con occhi diversi, vederli per la loro singolarità non come semplici ragni. Ma se proprio non ti delizian gli occhietti loro ci smuoveremo di qui per andar di là.> mi prese per il braccio e si mise a correre, uscimmo dalla siepe e ci spostammo

verso al secondo albero dalle bandiere, vicino al cancello. Mentre ci muovevamo pensai a cosa stessi vivendo, dove mi trovavo, a chi avessi di fronte… ero incantato da quanto mi circondava, sarebbe potuto finire il mondo, non mi sarebbe importato granché. Arrivati al grande albero cacciò un urlo e si mise a battere forte le mani <Oiiee rendetemi l’entrata!!> <dove mi hai portato?> gli chiesi <dove io permanentemente soggiorno.> Mentre mi rispondeva scese dall’albero una piattaforma in legno che immaginai essere una sorta di ascensore (tipo quella alla barriera di ghiaccio in GoT). Saliti su questa cominciammo ad essere tirati su e ben presto ci ritrovammo ad una grande altezza. era uscito il sole e rischiarava tutto, la vista era splendida. Il giardino, il Majo, la tensostruttura; riuscivo ad abbracciare tutto con un solo sguardo. Ed era magnifico; ma mai quanto mi attendeva più su. Per arrivare in cima ci mettemmo circa venti minuti -eravamo tirati su con la forza delle braccia- ma quando ci fermammo mi trovai di fronte ad una meraviglia inimmaginabile: una città sull’albero, casette, ponticelli, girandole a soprattutto folletti, una miriade di folletti. Sonavan le piazze/stanze e le

44 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

vie d’intorno di musica soave. Nessuno di loro si mostrò schivo ad accalcarsi; fui inondato di domande sui miei vestiti, il colore dei miei capelli (loro li avevano come le foglie: verdi, gialli e rossicci/marroncini) etc… persi tempo a rispondere ad alcuni ma ad un tratto Slezio prese un gran respiro e gridò: <VIA TUTTI!!! Sono io il suo ospite!!> al che tutti indietreggiarono e mi guardarono con ammirazione ancora maggiore. Compresi che la mia guida doveva essere un pezzo grosso. In quel momento guardai l’orologio: erano le 13:50; me ne sarei dovuto andare in pochissimo. Lo dissi a Slezio nell’orecchio

<ACCIDERBACCOLINA! Come potrò illustrarti le magnificenze del loco se andato sei? Ma via corriamo alla mia dimora; certo non possiamo prendere il “su e giù”. Seguimi> e lui si mosse ed io gli tenni dietro. Attraversammo tutto il paesello che non riesco a descrivervi perchè andavamo troppo veloci; la casa di Slezio era quella più grande e bella, decorata con intagli e resina. Giunti su un balconcino mi diede una foglia e mi disse di fidarmi: detto ciò mi butto giù. Mi misi a gridare ma subito lo vidi al mio fianco e allora compresi; imitandolo aprii la foglia e planammo

dolcemente sull’erba. <bando agli ossequi; pronunceremo la parola addio più in là purchè tu mantenga la ricordanza di tali eventi.> e schioccando le dita mi ritrovai alla mia altezza naturale. Mi guardai in giro e dissi grazie sperando mi sentisse. Poi mi voltai e andai a cambiarmi.

45 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 CULTURA

CULTURA ANSIETTA

LA TUA MIGLIORE AMICA?

L’ansia è, per definizione, uno stato psichico che può colpire qualsiasi individuo: sia giovane che anziano. Si manifesta in seguito alla percezione di uno stimolo ritenuto minaccioso e nei confronti del quale non ci riteniamo sufficientemente capaci di reagire. Questa condizione può essere causata dall’apprensione verso il proprio futuro in ambito economico, affettivo e sociale, ma, sicuramente, l’ambito verso il quale tutti i ragazzi e i giovani nutrono una maggiore ansia è quello scolastico.

Per molti la scuola rappresenta una grande fonte d’ansia: ci sono molti ambiti in cui questo ambiente può influire e verso i quali si può essere preoccupati. La prima di questi è, certamente, la mole di lavoro a cui si è sottoposti, che, per alcuni, spe-

cialmente in certi periodi dell’anno come questo, può essere opprimente e sopraffacente. Tuttavia, l’ansia a scuola può anche riguardare la sfera sociale di un individuo, in quanto la scuola, oltre ad essere un luogo volto all’apprendimento, è anche un ambito di socializzazione. Quindi, l’ansia scolastica nasce dalla paura dell’insuccesso, del giudizio negativo, del timore di non essere capaci di affrontare le prove a cui si è sottoposti, ma anche il desiderio che tutti abbiamo di essere apprezzati e ammirati e dalla preoccupazione di essere rifiutati e ridicolizzati.

Più in generale, l’ansia non è obbligatoriamente un sentimento negativo. In certe situazioni, è proprio grazie a questa condizione se riusciamo a

46 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

renderci conto del nostro stato o di scampare un pericolo. Però, in altri casi più estremi, rappresenta un motivo di malessere costante.

Tutti hanno sentito parlare dell’ansia e tutti l’hanno sperimentata sulla propria pelle almeno una volta nella loro vita. Come già detto prima, anche se vista con un’accezione negativa, l’ansia può portare anche buoni risultati. Per farvi comprendere ciò che intendo pienamente vi parlerò della mia esperienza personale, siete liberi di ascoltarmi o di passare al prossimo paragrafo (forse più interessante e divertente) :)

Ho 15 anni, tra poco 16, e da quando ho iniziato le medie ho iniziato a percepire l’ansia. Per tutte le medie è stata un tipo di ansia positiva, in realtà: solitamente mi capitava di avercela prima delle interrogazioni o delle verifiche, ma mi aiutava a ricordarmi più informazioni da dire o da scrivere. Ciò che sicuramente agevolava era il carico di studio, che non mi creava alcun tipo di problema in quanto minimo rispetto ad adesso.

Iniziate le superiori, dopo metà anno in cui non ero andata a scuola a causa del primo lockdown, ho avuto molte difficoltà ad ambientarmi. Ricordo di aver passato una settimana di ottobre a disperarmi: continuavano ad arrivarmi insufficienze, il registro si riempiva di rosso e arancione e la mia mente di pensieri. C’era una domanda che iniziò a fiorire e che fece molta fatica a fuggire dalla mia testa confusa: “perché proprio a me?” mi chiedevo. Non capivo se il problema fossi io, la scuola scelta, il nuovo ambiente o il carico maggiore. Tutto sembrava creare difficoltà e io facevo molta fatica a reggerla. L’ansia iniziò a trasformarsi in un mostro che mi oscurava la mente e modificava la vista. Davanti a me vedevo solo giudizi, non persone che avrebbero potenzialmente potuto stimarmi. Ci misi molto a capire che, effettivamente, la stima deriva da ciò che si è e non solo da ciò che si fa. Dopo le interrogazioni spesso piangevo: oltre a essere arrabbiata con me stessa, ero profondamente delusa. Sappiamo tutti che i voti non ci dovrebbero definire, ma alcuni di noi, me compresa, basano la propria consapevolezza di saper fare bene qualcosa

47 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4
CULTURA

CULTURA

proprio su quei numerini che compaiono all’angolo della verifica. Quella cifra ci può dare soddisfazioni, ma anche dispiaceri. Quando vidi che i miei risultati in prima iniziavano a migliorare, probabilmente per la mia insistenza sul non cambiare scuola e soprattutto grazie al sostegno dei miei nuovi amici, fui molto soddisfatta: la mente iniziò a schiarirsi e capii che le materie che avevo scelto di studiare erano pesanti, ma, contemporaneamente, interessanti. Fui promossa senza debiti: traguardo incredibile. Pensavo che i miei problemi fossero finiti lì. Invece, quello era solo l’inizio di tutto. Arrivò settembre 2021 prima che me ne accorgessi, il mio secondo anno di scientifico stava iniziando: ero pronta? Non lo sapevo nemmeno io. L’unica cosa che sapevo con certezza era che non mi sarei arresa e che sarei andata avanti a tutti i costi. Quell’anno fu il peggiore, soprattutto dal secondo quadrimestre. Iniziai ad avere problemi col latino e a prendere ripetizioni. I problemi con l’ansia peggiorarono a causa delle pretese aumentate e arrivai ad avere veri e propri attacchi. Il bagno era la mia meta

più frequentata a scuola, l’unico posto di pace in cui si riusciva veramente a respirare. Ricordo quando io e due ragazze di altre classi ci incontrammo mentre tutte e tre piangevamo e ci consolammo a vicenda. La scuola è difficile da sopportare, ma le pistole che noi stessi ci puntiamo addosso lo sono ancora di più, e a volte sapere che ci sono degli sconosciuti che condividono le tue stesse paure o emozioni può aiutarti.

Un giorno, durante la verifica di matematica non ragionai più e andai in ansia. La prof mi accompagnò in corridoio e mi calmò. Mi tolse la verifica dal banco e me la fece rifare da zero. La dovetti finire in un’ora e riuscii a prendere persino 6. Dopo la restituzione di una verifica di latino, invece, scappai in bagno. Avevo preso 4,5. Dentro quel bagno al piano terra della prima sede le mura sembravano stringersi, l’aria svanire e il mio cuore saltare ininterrottamente dentro me.

Raccontai la situazione ai miei prof e alla mia famiglia. Iniziai ad andare da una psicologa. I miei amici erano a conoscenza di questo mio problema e mi sostennero tutti. Credo che senza il loro aiuto non sarei nella situazione

48 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

in cui sono adesso. Una cosa che mi ricordo bene e che ho molta paura che possa tornare è la sensazione di delusione, rabbia e insoddisfazione che mi straziava la mente. Ogni tanto il nostro cervello riesce a creare scenari e situazioni irreali, che ingigantiscono tutto ciò che succede. I brutti voti e i pensieri che ne derivavano li vedevo passare davanti ai miei occhi come una raffica di frecce.

Quest’anno l’ansia c’è ancora, ma è diventata una mia compagna di vita. A volte ci litigo, ma altre volte ci vado d’accordo e la riesco a gestire. Dovrei ringraziare tanto alcune persone. Sicuramente i miei genitori, che hanno svolto un ruolo fondamentale, che mi hanno supportata (e sopportata soprattutto :)). Anche i miei amici meritano un grazie: se non avessi avuto loro, molto probabilmente avrei cambiato scuola in prima. La mia psicologa mi ha dato vari consigli su come affrontare l’ansia, quindi dovrei ringraziare anche lei. Mia sorella meriterebbe un enorme grazie: è stata, ed è ancora, la mia seconda psicologa. Infine, dovrei ringraziare i miei prof, specialmente alcuni, perché mi hanno fatto capire che lo studio non

serve per dimostrare a te stessa e agli altri che sai fare qualcosa, ma serve per darti una completezza culturale, per interessarti ad aspetti del mondo che prima non conoscevi. Ringrazio, però, anche me stessa e la mia determinazione. Posso dire di avercela fatta, ora vediamo se sopravviverò al terzo anno :).

Ho scritto della mia storia solo per farvi capire che non siete soli e che l’ansia si può controllare, ma ci vuole tempo e pazienza. Vi do un consiglio, vedrete voi se accettarlo o meno: non tenetevi tutto per voi, parlatene con qualcuno che vi possa capire e suggerire qualcosa. Parlatene con qualcuno che, soprattutto, vi sta accanto.

49 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 CULTURA

L’AMORE AI TEMPI DI OMERO

L’amore greco è parte integrante e rilevante nella storia della sessualità umana, a causa dell’enorme impatto culturale che ha avuto l’omoerotismo nella Grecia classica.

La metafora di amore greco diventa più vivida nei momenti in cui l’antichità classica rappresenta un’importante influenza sui movimenti artistici ed intellettuali dominanti dei vari periodi, e dove è posto in particolare rilievo il gusto per il Bello, fondamento dell’estetica.

Nell’arte e nella letteratura, la parola “omoerotismo” - frequentemente rimpiazzato dal vocabolo “omosessualità” - fa riferimento all’amore e al desiderio fra persone dello stesso sesso che evitano di rappresentare e di

richiamare rapporti sessuali espliciti. I forti legami affettivi tra persone dello stesso sesso, che abbiano una certa intensità amorosa, escludono in ogni caso la sessualità. Spesso, infatti, si ricorreva al camuffamento di relazioni omosessuali in rapporti di amicizia per essere più accettati dalla società. La cosa divertente è come, al contrario, nella letteratura inglese il termine homoeroticism indica l’esatto opposto del corrispettivo greco. Ed è così che le culture successive hanno articolato il proprio discorso sociologico nei riguardi dell’omosessualità sia maschile che femminile (soprattutto in contesti in cui esso era vietato) tramite concetti di forma, armonia e bellezza dei corpi, di tradizione classica.

50 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 CULTURA

Pilastro fondamentale la scultura greca.

Nella cultura dell’antica Grecia esistevano diverse “parole dell’amore”, dove ognuna di queste corrispondeva a un diverso approccio al sentimento. Eros, amore carnale e irrazionale, desiderio di amore fisico e di possesso, non riferito necessariamente ad una persona. Indicato come “l’amore che ti fa perdere il controllo” e “che può distrarti dai tuoi obiettivi”. Philia, l’amore e l’affetto che si prova in un’amicizia.

Agape, l’amore incondizionato. Anteros, l’amore reciproco o, secondo altre visioni, l’amore omosessuale. Ha origine nella leggenda di Anteros e del fratello Eros. Quest’ultimo, visto che non poteva crescere d’età privo dell’affetto di un fratello, spinse la dea Afrodite a generare insieme al dio Ares Anteros: da quel momento, Eros iniziò a crescere, ma ad ogni occasione in cui i due si allontanavano uno dall’altro, egli tornava fanciullo: una prova dunque della necessità di essere corrisposto e continuo per poter maturare.

Himeros, il desiderio fisico irrefrenabile che necessità di essere soddisfat-

to al più presto, personificazione della lussuria, e di un amore non corrisposto.

Pothos, la personificazione del dolore nostalgico per l’assenza della persona amata, e l’idealizzazione di un amore adolescenziale. Storge, l’amore familiare o un’amicizia di lungo corso. Thelema, l’amore per ciò che si fa (ossia la passione e la dedizione in qualche attività, lavoro o “hobby”). Philautia, l’amore verso di sé, usato come tecnica di perfezionamento per riuscire a stare meglio con il proprio corpo e con la propria mente. Pragma, l’amore provato, ma non reciproco: l’affetto di una persona adulta che, ad esempio, durante un lungo matrimonio, si rende conto di non essere più amata dal proprio compagno e che, quindi, ha la possibilità di scegliere se interrompere la relazione o se continuare ad amare.

Mania, desiderio incondizionato di possedere, come nell’epica l’amore tragico di Didone per Enea Charis, l’amore idilliaco, spirituale e fisico, esistente solo se la coppia si ama incondizionatamente: è dunque considerato l’amore più forte e più potente.

51 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 CULTURA

LA MUSICA AI TEMPI DEL LOCKDOWN

DORY

Durante la pandemia ci siamo inventati di tutto per ammazzare il tempo: ci siamo messi davanti ai fornelli, abbiamo riscoperto il piacere di leggere un buon libro, ci siamo messi a fare puzzles, abbiamo imparato ad usare ogni scusa pur di riuscire ad uscire di casa.

E c’è anche chi ha saputo sfruttare il tempo libero per dare sfogo alla propria creatività, per creare qualcosa dal nulla.

Elena Giuntoli, di Nova Milanese (ai tempi 15 anni) dalla sua cameretta ha creato da zero della nuova musica, collaborando con il suo produttore Teo Caserta (all’epoca sedicenne), rinchiuso in una casa a Carate Brianza. Nonostante le varie difficoltà del periodo che si stava vivendo e della distanza tra i due neo-artisti, il progetto

è andato a buon fine ed è nata la loro prima canzone, che esalta l’amicizia, l’amore e la stima fra le persone. Chissà che non possa esserci d’ispirazione?

Da quanto canti?

Se qualcuno vede le mie foto di quando ero piccola non può fare a meno di notare come abbia sempre in mano un microfono o una chitarra. Ho deciso solo in seconda media di studiare canto, entrando così in un coro folk, dove canto tutt’ora. Ho imparato tante cose per quanto riguarda la mia voce e il modo in cui posso usarla, e ho iniziato a cantare non solo in italiano e in vari dialetti, ma anche in francese, occitano, russo, africano, spagnolo e giapponese: nel mio coro si canta per accompagnare i ballerini

52 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 CULTURA

di danze popolari.

Com’è nata l’idea di scrivere una canzone?

Ho sempre voluto scrivere una canzone, ma non ne avevo mai avuto il tempo. Avevo sempre provato a scrivere qualche verso per gioco, per cantare con mia sorella o con i miei amici, ma mi riducevo solo ad immaginare una base, nient’altro di più. Ed è così che, durante la seconda ondata di covid, mi sono rifiutata di passare un altro lockdown solo a leggere e a studiare, iniziando a scrivere canzoni.

Mi mancava tanto fare spettacoli: la cosa più bella di quando canti è condividere con gli altri il risultato del tuo lavoro. Non sapendo suonare, sono riuscita a mettermi in contatto su Instagram con un ragazzo tramite amicizie in comune.

Com’è stato lavorare a distanza?

Io avevo già scritto di getto la prima strofa e il ritornello di “Poesia”, come decidemmo di chiamare in seguito la nostra prima canzone. Inizialmente sarebbe dovuta essere una canzone tutta mia, anche se a Matteo piacque talmente tanto che

decidemmo di cantarla insieme. Lui ha impiegato moltissimo del suo tempo a modificare e a mandarmi tracce e basi, e per fortuna che abbiamo gusti molto simili! Metterci d’accordo su come continuare la canzone è stato decisamente semplice. Al tempo dovevo registrare la mia voce con il telefono, perché non avevo uno studio tutto mio in casa, come quello che si è con il tempo costruito Matteo. Possiamo dire che abbiamo entrambi messo a dura prova la nostra pazienza. Durante le pause fra le ore di DAD ci sentivamo per mandare avanti il nostro progetto: era davvero molto bello discutere di musica con qualcuno che se ne intendeva.

Che cosa più ti piace delle tue canzoni? Siccome mi occupo principalmente del testo, focalizzo la maggior parte della mia attenzione sulla scelta delle parole, facendo attenzione a cosa possono trasmettere: il bello delle mie canzoni è che ognuno può farle proprie, ed interpretarle come vuole.

Quali sono i messaggi che volevi trasmettere?

53 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4
CULTURA

CULTURA

Poesia e Fiordalisi e Papaveri sono state scritte a distanza di un anno, e sono molto diverse. La prima, per come la sento io, è una sorta di ringraziamento verso tutte quelle persone che mi sono state accanto nei momenti difficili. È frutto di ciò che stavamo vivendo, ed ero talmente fiera di quello che stavo facendo che dedicherei le strofe “Hai tanti grandi sogni, a nessuno sei uguale” a me e a Matteo, che nonostante tutto siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi, ci siamo divertiti e siamo diventati ottimi amici. Fiordalisi e Papaveri è una canzone estiva piuttosto malinconica. Tratta in modo nostalgico del trascorrere del tempo. L’inizio della primavera è un momento di rinascita e quando si vedono nei campi gialli delle macchioline rosse e viola, la mente vola direttamente all’estate, alle giornate ricche di spensieratezza. L’estate è come una persona che resta con noi per poco e sparisce a settembre, lasciando tanti bei ricordi. Ma alla fine non si tratta di stagioni… “il tempo ha valore con persone per cui vai matto”!!

54 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

IL 22 DICEMBRE

TUCIDIDE, 5B Primo giorno d’inverno 1248 Ferdinando III di Castiglia si piglia Siviglia 1775 Fondata la Marina Militare statunitense 1798 Ferdinando IV fugge da Napoli, se l’è vista brutta 1849 Dostoevskij se la scampa e non viene giustiziato 1928 Nasce Piero Angela 1960 Nasce Basquiat 1971 Fondata Medici Senza Frontiere 1979 L’Anonima Sarda libera Fabrizio De André e Dori Ghezzi 2000 Neofascista piazza una bomba a Roma, ma è l’unico a ferirsi

55 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 OGGI,
STORIA
NELLA

ANIMALE DEL MESE CARIBOU

L’animale che andrà a rappresentare il mese di dicembre è il Caribou, meg lio conosciuto come renna: non esiste simbolo più iconico dello spirito natal izio che questo calzino sporco dotato di corna.

Per quanto sia comune questo essere, presenta svariate caratteristiche decisamente particolari. L’attributo più cele-

bre di questo animale sono le sue corna, le quali non sono semplicemente un contenitore magico per farle volare, ma uno strumento di difesa: tanto indispensabili, ricrescono ogni anno, ognuna unica nel suo genere. Le leggendarie corna di Caribou, nonostante questa particolarità, dopo l’uso, avranno lo stesso triste destino dei gamberetti in salsa

56 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

ANIMALE DEL MESE

rosa a Natale: verranno trangugiate da altri animali, roditori nel caso di questo essere - parenti ingordi nel nostro. Una peculiarità che ha permesso a questa specie di essere il mezzo di trasporto del più singolare tra tutti i vecchi grassi (ossessionato per i biscotti), è la sua capacità di vedere i raggi ultravioletti. Non statevi più a chiedere come Rudolf sia in grado di vedere tra le nuvole, ma come faccia a vivere nel coloratissimo villaggio di Babbo Natale senza rischiare la cecità! Pur avendo una splendida vista, durante le tormente di neve questi esseri sono soliti comunicare tra di loro sbattendo le ginocchia, con le quali producono rumori sordi. Quando non bastano per comunicare le loro attraenti ginocchia, i Caribou presentano un grosso sacco d’aria che permette loro di amplificare la voce, ottenendo così un verso tanto rumoroso da poter competere con Mariah Carrey. Dunque, se durante la notte di Natale vedrete delle renne, spero vi ricorderete di sbattere le ginocchia e urlare a squarcia gola, così da poter divenire la più rispettabile tra tutti i caribou natalizie.

LO SAPEVI CHE: Il latte di Caribou è considerato il latte più ricco di nutrienti rispetto a quello prodotto da qualsiasi altro mammifero terrestre.

LO SAPEVI CHE: La popolazione globale di renne selvatiche rischia di scomparire, il numero degli esemplari di Caribou negli ultimi venti anni è precipitato da 5 milioni a circa 2,1.

LO SAPEVI CHE: Le corna di Caribou possono crescere fino a due centimetri al giorno.

57 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

POESIA ORFEO AMORE PERDUTO

MELPOMENE, 1aa

Un suono stellare si udì nel cielo Sotto le nuvole del ciel sereno. Egli vagava con il cuore in mano, per trovare la morte invano.

Trovò dei mostri, due di loro con una donna Che con aria spenta si lasciava cadere Con lei nel letto, ora di morte. Egli giurò ma non riuscì a mantenere si voltò senza sapere. Un urlo demoniaco si alzò nel cielo Tanto che lui tornò nel sentiero.

Con le lacrime veloci e senza cuore Egli tornò in una casa senza colore. Si diede la colpa per tutto il male Perciò ora restava solo con il mare.

58 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

FELICITÀ

ALESSIA BONOFIGLIO, 4D

Ti viene da piangere, Ti senti gli occhi gonfi, la vista annebbiata, dalle lacrime.

E sempre in quelle lacrime anneghiamo, come se fossero un mare in tempesta. Un mare salato come le lacrime.

E il mare è il tormento. Dentro vi sono nascoste le paure, i dolori e i dubbi.

E poi, le lacrime si accumulano, e pesanti scivolano giù, rigando le guance. La tristezza sta mangiando l’ultimo pezzo di gioia rimasto.

Fino a quando un pesciolino non trova la forza di uscire, nuotando fino a riva Sorge dalla tempesta e rivede le luci e i colori. Allora ti asciughi le lacrime, e ti accorgi che attorno a te c’è aria di Natale.

In essa aleggiano Gioia e Amore. Senti il calore delle persone che ami. Vengono intonate le note di una canzone Dolci note.

Ed ecco che allora la vedi: Nascosta lì, da un mucchio pensieri impolverati, la felicità.

59 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 POESIA

POESIA GRIGIO

AURORA ELENA BIAGI, 2aa

Le giornate scorrono lente, miserabili l’esistenza avanza grigia e monotona. Come automi ci prepariamo alla fine sistematicamente.

Le menti si piegano alla più squallida ideologia i corpi si trascinano.

Gli occhi filtrano la realtà, si preparano a non vedere. Arriva il giorno, l’ultimo giorno.

60 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

SQUILIBRIO

FEDERICA SICILIANO, 1A

Ho affrontato irruente tempeste, ma cosa ne sanno costoro, che erano lì al fianco mio, solo per screditare, umiliare. Ho affrontato violente correnti, mai nella loro stessa direzione, sempre contro corrente.

Ho sempre lottato in prima linea, quando chiunque, anche dalle retrovie, ha criticato ciò che facevo. C’è stata un dolce e candida brezza che mi ha avvolto e mi ha trasportato con se, trasformandosi con il tempo in un ventaccio. Gesta infelici, che solo mali portavano. Codesto, è l’amore, ti molla e ti ripiglia, come un’altalena; lo squilibrio puro; nessuna costante solo, un lungo e interminabile ondeggiare; alti e bassi, un infinito volteggio. Questo è l’amore, squilibrio. L’amore è volare senza certezza sino all’attimo in cui scivoli, cadi, crolli e ti rendi conto che niente è infinito; ed è da questa presa di coscienza, che ho imparato a vivere ogni attimo, come se fosse l’ultimo. Il pensiero di essere ormai soli incombe sulla mente, fino a portarla allo sfinimento. La paura, il terrore che non ci sia nulla di sbagliato negli altri, ma che l’inadatto non sia altro che te stesso.

61 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 POESIA

POESIA HAYKU

FILIPPO CONTE, 3cc Udito ascolta Verità relative, vista giudica. Nuvola nera, sole evanescente nel blu cobalto.

Gloria e potere, se tu cerchi l’amore, ti attenderanno.

Grandi anime Non portano lontano Senza la virtù Segui la luce, accetta l’oscurità, onora il fato.

62 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4

(Edoardo Turconi, 3A)

63 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 GIOCHI

GIOCHI

Orizzontali

1 - Quella di Socrate fu scritta da Platone 8 - Un tipo di società 11 - Il presidente che sta mediando tra Russia e Ucraina

17 - C’è quello Rosso e quello Nero 18 - Edificio sorretto da tiranti e coperto da tela o lamiera 21 - Storica console Nintendo 23 - Il grafico di una funzione ci si avvicina sempre di più senza mai raggiungerli 24 - La capacità di arrivare al momento giusto 25 - Un frutto di bosco 26 - Trattamento Sanitario Obbligatorio 27 - Completamente casuali 29 - Un composto come l’anidride carbonica 31 - Due romani 32 - Risolvere un esercizio 33 - Può precedere un cognome 34 - La rete cellulare all’estero 36 - Si vanta sempre di se stesso e delle proprie doti 40 - Fondo Monetario internazionale 41 - … Sports. It’s in the Game 42 - Altro nome della tubercolosi 43 - sono pari nelle vite 44 - La mensa del convento 48 - Espulsioni da casa 51 - Giostra che va su e giù 53 - L’Artedella lavorazione dei metalli preziosi 55 - Malattia causata dalla ruggine 57 - Uno dei metalli più duri 59 - L’eroe della Chanson 61 - Provincia della Sardegna orientale 63 - Uno dei maggiori affluenti del po 65 - La Viache è la nostra galassia 66 - Bere con molta foga 68 - Il Musk che ha recentemente comprato Twitter 69 - Astio, avversione 70 - Fischio acuto e sottile 71 - Torino 72 - Lo è un uomo fantasioso e bizzarro

Verticali

1 - Cari, adorati 2 - Tutt’altro che attivi 3 - … al Serio: aeroporto di Bergamo 4 - Tra la settima e la nona 5 - La branca della scienza che riguarda la Terra 6 - Capacità di comprendere 7 - Un altopiano che fu campo di battaglia della Grande Guerra 8 - L’impianto audio con due casse 9 - Si usano per combattere 10 - Una tavola simile al surf 11 - Il sebbene latino 12 - Una voce di corridoio… all’inglese 13 - È detta anche moscerino della frutta 14 - Lo iato nel coagulo 15 - L’elettrodo opposto al catodo 16 - Uno dei più terribili imperatori romani 19 - Racconti, narrazioni 20 - La marea inglese 22 - In mezzo ai passanti 25 - Esprimono concetti senza parlare 28 - Sono racchiusi dai confini dello Stato 30 - Un abitante di Apia 32 - Tirato su col naso 33 - Il medico in breve 35 - Scenetta comica 37 - Attacchi improvvisi 38 - Morbida al tatto 39 - Decadenza, devastazione 42 - il rosso dell’uovo 45 - Mollusco ottimo fritto 46 - L’elica di un aereo 47 - Scogliera circolare che racchiude una laguna 49 - Alcune sono altamente velenose 50 - Né me né lui 52 - Un fiume dell’Africa sub-sahariana 54 - …house, diffusa catena di hamburgerie 56 - Era uno dei più grandi laghi del mondo 58 - Il suo volume è uguale a πr2h/3 60 - Articolo tedesco 62 - Un potente esplosivo 64 - Il sistema operativo di Apple 66 - Terabyte 67 - Iniziali di Salgari

64 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4
65 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 GIOCHI
66 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 GIOCHI
67 EtCetera Majorana Dicembre 2022 - N° 4 GIOCHI
ENTRA NELLA REDAZIONE! Manda il tuo articolo a etceteramajorana@gmail.com Leggi la versione digitale su issuu.com/etceteramajorana CAPOREDATTORE Luca Saracho REDATTORI E COLLABORATORI Giovanni Chinnici, Jacopo Palazzolo, Giorgio Ganzari, Giulia Marotta, Altea Plaku, Makemoto, La Mupa, Sofia Galletto, Melissa Colombo, Veronica Guarisco, Marco Fantasia, Luigi Sala, Andrea Pirota, Alessandro Balossi, Oliver Zocco, Samuele Nava, Sofia Jaoudi, Alessandro Saavedra, Ilaria Rotilio, Apollo e Artemide, Dory, Tucidide, Angelica Pellegrino, Melpomene, Alessia Bonofıglio, Aurora Elena Biagi, Federica Siciliano, Filippo Conte, Viola Oliverio, Oliver Zocco, Estelle Veltri Seguici su Instagram @etceteramajorana LA REDAZIONE
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.