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Historia prodigiosa de Quodam Cornuto

OLIVER ZOCCO, 4H; SILVIA VIOLATO, 4aa

Al contrario di quanto molti protrebbero pensare, la “prodigiosa storia di un tale cornuto” non è la vicenda di un uomo che è stato tradito, ma di un individuo con una caratteristica davvero peculiare. Noto come monsieur Frantz Trouilli, egli era un “uomo di altezza media, dal corpo piuttosto robusto e in carne, calvo, (eccetto la nuca, che era rivestita da una discreta quantità di capelli), molto scontroso verso gli altri, certamente dotato di modi e di gesti rozzi. In generale, a tal punto il suo aspetto era orrendo”. Nacque nel 1563 a Mézières e alcune fonti affermano che, all’età di sette anni, gli spuntò in mezzo alla fronte un corno “aguzzo e ricurvo come quello di un ariete”. Questo corno gli valse un periodo di fama nel 1598, durante il quale si spostò dalla sua cittadina natale di Mezières a Parigi per partecipare ad un’udienza con il re. Ricevette inoltre una nomina in una lettera di M. Emanuel Urstius, poi inclusa in

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‘Opera observationum et curationum medico-chirurgicarum, quae exstant omnia’ di Fabry von Hilden a partire dal 1611, dove il suo caso fu discusso da un punto di vista medico.

Infatti, per quanto possa sembrare fittizio o bizzarro che spunti un corno in testa ad una persona, si tratta di un fenomeno ben documentato sin dall’antichitá e conosciuto anche ai giorni nostri. La condizione che lo afflisse più di 400 anni fa è quasi sicuramente quella del corno cutaneo, un tumore cheratinoso della pelle di rara incidenza, che consiste nella formazione di una proiezione conica di pelle dura, solitamente di piccole dimensioni, sopra la superficie dell’epidermide, e che può assumere l’apparenza di corna o, più raramente, di corallo o legno. Monsieur Trouilli, come ai suoi tempi, tutt’ora costituisce un esempio sorprendente di questo fenomeno, data la forma e la dimensione particolarmente pronunciata del suo corno. Ebbe perfino bisogno di tagliarlo con un coltello di tanto in tanto per evitare che si conficcasse nella pelle del cranio. Grazie a questo diventò relativamente famoso come fenomeno da baraccone e oggetto di studi medici, tanto che fu portato al cospetto del re di Francia. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la notorietá dell’homo cornutus non terminò con l’inclusione in un solo libro ed con un’udienza reale. In verità, giá dal 1642, fu citato in un’altro libro, stavolta di stampo più sensazionalistico: si tratta della ‘Monstrorum historia’ del 1642 di Ulisse Aldrovandi, in cui è presente una descrizione di questo individuo assieme ad altre incisioni che lo raffigurano. E la Historia Prodigiosa del nostro Homo Cornutus non si ferma qui: verrá menzionato nel 1774, con la pubblicazione de ‘The Wonders of the Little World’ di Wanley. Dopo questo vennero fatte delle stampe nel XIX secolo, e fu inserito nel ‘The Book of Wonderful Characters’ di Hotten del 1869. In seguito, non fu più nominato per più di 100 anni, fino al 2006, quando fu inserito nel libro ‘Unicorns’ di Suckling. Successivamente iniziò a comparire in Internet, anche se principalmente sotto la forma di traduzioni di fonti antiche, prima fra tutte quella riportata sul sito summagallicana.it. Potremmo quasi definire questo stesso articolo la fonte ad oggi

più completa su Monsieur Franciscus Trovillou, essendo un resoconto di tutte quelle precedenti. La storia dell’homo cornutus è misteriosa, infatti esistono pochi testi che ne parlano, ma nonostante questo è stato interessante recuperarla: abbiamo cercato fonti primarie, all’interno di esse (di cui non tutte “cum indice copiosissimo”), abbiamo tradotto e cercato di capire quale versione fosse quella corretta. Alla stessa maniera, consigliamo a qualunque lettore, che abbia tempo e voglia, di svolgere una ricerca propria su argomenti astrusi o di poca notorietá. Quella di fare ricerca su fonti primarie è un’esperienza totalmente diversa e molto più stimolante che leggere un articolo di Wikipedia o un libro sull’argomento.