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A t t u a l it à
M E R C ATO
PER GLIIMMOBILI È STOP AND GO Una partenza 2020 positiva. Poi, il crollo. Ma la ripartenza delle compravendite fa sperare che l’anno possa chiudersi meno negativamente di quanto temuto, anche grazie a tassi dei mutui al minimo e la ripresa dei grandi investimenti. Più richieste le case con giardino o terrazzo
di Stefano Lavori
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uanto ha impattato l’epidemia da covid-19 sul mercato immobiliare? Bella domanda. Di sicuro la compravendita di appartamenti e villette è stata tra le vittime illustri dell’emergenza sanitaria. Ma, a sentire i rivenditori di materiali per edilizia e le imprese di costruzione, le ristrutturazioni sono riprese a pieno regime appena si è interrotta l’emergenza sanitaria. Quindi è già passata la paura? Lo stop del mercato registrato nel
primo trimestre è da considerare un semplice passo falso obbligato (dal lockdown), una momentanea battuta d’arresto, una marcia indietro estemporanea, oppure è sintomo di un’inversione di tendenza, che arriva dopo anni di lenta risalita dall’abisso seguito alla crisi post 2008? PRUDENZA, MA... Naturalmente, la risposta definitiva si potrà cercare solo alla fine dell’anno, dopo che sarà scongiurato l’eventuale ritorno di uno stato di emergenza per la temuta seconda ondata autunnale di covid-19. Uno scenario che, però, in questo caso potrebbe sconvolgere non solo il mercato immobiliare, ma l’intera economia mondiale: meglio fare gli scongiuri. Non bisogna dimenticare, per contro, che a favorire la ripresa ci sono fattori come i tassi dei mutui ai minimi storici, che possono continuare a invogliare gli italiani verso l’investimento immobiliare. Il livello dei mutui è sempre molto abbordabile: secondo Facile.it/Mutui.it per un tasso fisso a 20 anni si rimane intorno allo 0,8% di Taeg. Inoltre, è proprio quando aumenta l’incertezza che la casa è vista come un bene rifugio, obiettivo principe degli investimenti. Insomma, la partita è aperta.