Berti presenta I-WOOD, il sistema di pavimentazione e rivestimento in legno che unisce estetica, innovazione e sostenibilità. Materiali certificati, performance superiori e un design che non passa inosservato. Più di una superficie, una scelta di valore.
ESTERNI
1831 ESTERNI - Il colore italiano
410 colori per esterni, selezionati e organizzati per supportare i professionisti nella corretta progettazione cromatica della facciata. Un potente alleato per l’edilizia professionale.
Boero - Il colore italiano dal 1831
Boero_coloreitaliano1831
Maggio 25
Sommario
RUBRICHE
9 EDITORIALE Piano Casa urgente per tutta l’economia
10 INDEX Rallentamento per il mercato
14 OVERVIEW
16 ECONAUTA Il problema delle culle vuote
16 CHIACCHIERE IN CANTIERE Dumping indiano sulle piastrelle
17 L'AVVOCATO Quanto pesa un certificato
18 I FATTI NOSTRI Signori, si scende
20 DIGITAL NEWS
22 SEGGIOLE E POLTRONE
CONVEGNO YOUTRADE SUD
28 YOUTRADE AWARDS Ecco i premiati
36 L'EVENTO La carica dei 500 per le strategie
38 GERD MIRIBUNG Il mondo cambia, non restare indietro
42 LÁSZLÓ BAGAMÉRI Veloce crescita in franchising
46 INSTANT POLL Più tecnologici e più grandi
48 CONGIUNTURA E PREVISIONI Chi vince lo sprint
54 LEGGI & NORME Che cosa cambia nelle regole
58 ALBERTO BUBBIO Come prepararsi al matrimonio
60 TALK SHOW - 1 La partnership? È una necessità
66 TALK SHOW - 2 Alla ricerca della qualità
FOCUS RIVASS
74 EDIL CENTER ROCCELLA Rinforzo strutturale e demolizioni
82 EDIL GIERRE La termoidraulica fa un assist al fotovoltaico
88 EDILIZIA TOTEDA Non solo legno per la filiera dell'edilizia
94 FAPI Nuova vita con un tocco di colore
100 FRATELLI MARRAZZO Qualità per non temere l'e-commerce
106 STILLITANO DIEGO Gli specialisti di strumenti per il cantiere
112 TRANSFER NOTARO Tecnologia e investimenti
120 CENTRO EDILE FONTANA L'edilizia vista guardando al futuro
ATTUALITÀ
126 IL PUNTO SUL PNRR Va troppo Piano
132 INTERNATIONAL HARDWARE FAIR ITALY Ferramenta in fiera
142 INTELLIGENZA ARTIFICIALE Comoda, non perspicace
152 MERCATO IMMOBILIARE Compravendite in ripresa
158 INDAGINI Voglia di casa e consumi della Gen Z
STORIA DI COPERTINA
162 GRUPPO BIGMAT Una partita internazionale per lo sviluppo
170 GRUPPO BIGMAT Dallo showroom al renting con formazione
176 GRUPPO BIGMAT Prodotti a marchio e nuovi business
180 GRUPPO BIGMAT Così ci mettiamo in gioco per comunicare
126
COME STA ANDANDO DAVVERO IL PNRR?
142
INTELLIGENZA ARTIFICIALE ALLA PROVA SULL'EDILIZIA
152
IL TREND DEL MERCATO IMMOBILIARE PER IL 2025
LA VOGLIA
DI CONSUMI
E DI CASA
DELLA GEN Z
232
NUOVI SISTEMI
COSTRUTTIVI: DAL
CONSOLIDAMENTO
ALL'ISOLAMENTO
272
RIVENDITE
184 BRUNO BASSO Magazzino sempre online per i clienti
194 RIVENDITE NEWS
196 SHOWROOMS
198 TO BUILD
PRODUZIONE
200 T2D Giro d'Italia con la qualità del laterizio
210 DIERRE La blindata con sicurezza al massimo
214 OFFICINE RASERA I vantaggi del ventilato
216 NEWFLOOR Il pavimento sopraelevato nuova frontiera
218 GRUPPO PML La strada giusta per un'edilizia a regola d'arte
222 MUOVIAMOCI Merce in arrivo sotto la lente
224 REGOLIAMOCI Lavoratori coinvolti per legge
226 YOUTRADE NEWS
SPECIALE NUOVI SISTEMI COSTRUTTIVI
232 TECNICA EDILIZIA Norme e leggi per la regola d'arte
236 FIBRE NET Tris di soluzioni per il rinforzo strutturale
238 DEFAVERI Nuova performance per la finestra con monoblocco
240 SOPREMA Risparmio top con l'isolamento dell'involucro
242 BOERO Isolamento a secco dentro o fuori
243 EDILTECO L'intonaco isolante è superleggero
244 DALIFORM GROUP Ristrutturazioni semplici e veloci con Iglu'
246 FASSA BORTOLO Malte rapide ed efficienti
248 GEOPLAST Un cassero più leggero fa risparmiare
249 MAPEI Soluzione rapida per la protezione anti terremoto
250 TORGGLER Poker di soluzioni contro il degrado
252 CAVATORTA Innovazione nella sicurezza dei solai
254 G&P INTECH Consolidamento per l'edificio dell'Ottocento
256 STIFERITE Nuovo tetto per la storica Filanda Banfi
258 LATERLITE Il rinforzo tutto in uno è senza rete
260 GRUPPO ERGEPEARL Un nuova vita per l'involucro edilizio
262 BRIANZA PLASTICA Coibentazione non solo per sport
266 SAINT-GOBAIN Cantiere voloce con soluzione performante
268 XT INSULATION Il pannello è versatile e si può riciclare
270 FIBROTUBI Superfici a prova di umidità
YOUTRADE CASA
272 INTERNI La porta scorre e la luce si può accendere
274 ELENI LIGHTING Illuminazione su misura
276 LUXURY GOODS Cisa R5 aumenta la sicurezza
LE TANTE
FORME CHE
DANNO VITA
ALLA LUCE
278 CASA GREEN Legno e argilla per l'hotel vista lago
284 SOSTENIBILMENTE Green a tutto gas
286 HOME AUTOMATION Bonus elettrodomestici, i risparmi
287 REOLINK La videocamera registra il passato
288 HI-TECH
XVIII Convegno Nazionale
I MEGATREND DELL’EDILIZIA
Il mondo è cambiato in pochi anni. Non solo dal punto di vista geopolitico, ma anche nelle aspirazioni, nelle scelte e nelle motivazioni d’acquisto degli utenti finali.
E a questi megatrend la filiera dell’edilizia si sta già adeguando, a partire dalla progettazione, dalla produzione e, naturalmente, dalla distribuzione. La nuova dinamica demografica, il costo dell’energia, la digitalizzazione: sono alcuni degli x factor di cui le imprese che operano nella filiera delle costruzioni devono tenere conto. Per questo il XVIII Convegno YouTrade affronterà il tema del cambiamento con l’obiettivo di guardare avanti. Non a un lontano futuro, ma alle trasformazioni che sono già in atto e che modificano le strategie aziendali. Un evento che si preannuncia denso di contenuti a cui non bisogna rinunciare. Da segnare subito in agenda.
giovedì 23 ottobre 2025
ore 19 Cena di business presso Ristorante Borgo Antico (villa storica) venerdì 24 ottobre 2025 ore 8,30 Convegno YouTrade sala Amarone Centro Congressi MAIN SPONSOR
ANNO 18 - NUMERO 159 MAGGIO 2025
Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore Srl
Sede legale: Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano (MI) - Italy
Sede operativa: Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo (BG) Tel. +39 02 47761275 info@vgambinoeditore.it
Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it
Redazione
Veronica Monaco (Capo Servizio), Alice Fugazza
Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Valentina Anghinoni, Monica Battistoni, Alessandro Bonvicino, Paolo Caliari, Anna Danzi, Centro Studi YouTrade, Federico Della Puppa, Sara Giusti,
Stefano Lavori, Ludovico Lucchi, Selene Maestri (fotografa), Federico Mombarone, Andrea Payaro, Daniela Petrone, Giuseppe Rossi, Franco Saro
Impaginazione e grafica
Layout and graphics
Raffaella Sesia
Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di
Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari
Commercial department - Sale of advertising Spaces
Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo (BG) Tel. +39 02 47761275 - cell. + 39 340 1761951 info@vgambinoeditore.it
Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo € 72,00 - Estero annuo € 258,00 (compresi numeri speciali) Copia singola € 9,00. Copia singola estera € 27,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/ oppure, fare richiesta a abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 39 02 47761275 Stampa / Printing Pixartprinting S.p.A. stabilimento Lavis – Trento
Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro riproduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità / Frequency of publication : mensile - 10 numeri/anno. Poste Italiane Spa - Sped. In a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c. 1 - DCB Trento. Registrazione / Registration: N. 406 del 25-06-2008 del Tribunale Civile e Penale di Milano. La nostra Società è iscritta nel Registro degli operatori di comunicazione - AGCOM (ROC) con il numero 17863 del 22/01/2009. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti dall’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003.
PUNTI DI FORZA
• Filiera ecologica
CANAPA
Nordtex, l’ecosostenibilità è innovazione!
La canapa: il materiale isolante più antico utilizzato in edilizia, più ecosostenibile e più innovativo
• Notevoli proprietà isolanti sia in inverno che in estate
• Elevata stabilità dimensionale anche in presenza di umidità
• Eccelente traspirabilità
• Resistente a muffe e parassiti
• Regolatore igrometrico grazie alla grande capacità di assorbimento
• Apporta un‘atmosfera interna veramente sana e di comfort naturale
• Riciclabile, ecologico, rispetta l‘ambiente
KONOPE PANEL
Pannelli isolanti ad elevata densità per tetti e sistemi ETICS
• Materiale da costruzione testato e autorizzato secondo le norme europee
CANNATHERM
Pannelli isolanti morbidi e fl essibili per sistemi a secco
Carico diretto da tutti i nostri depositi
NORDTEX Trentino/Alto Adige
Emilia-Romagna
Lombardia
Piemonte
L’evoluzione per massima elasticità ammortizzazione e leggerezza
Piano Casa urgente per tutta
l’economia
Il decreto per la sicurezza sul lavoro è il più recente. Ma nel mese scorso (come recita il sito web del governo), l’esecutivo si è occupato per decreto anche dell’istituzione della banca dati nazionale del Dna, di modifiche in materia di amministrazione e contabilità degli organismi della difesa, di nomine ai vertici di alcune aziende pubbliche, della nota metodologica relativa all’aggiornamento e alla revisione della metodologia per i fabbisogni standard dei comuni per il 2024 e di tante altre impellenti faccende. Tranne una: il Piano Casa Italia. Ma perché mai il governo dovrebbe occuparsi di incentivare la riallocazione di immobili, dell’efficientamento di edifici e di fronteggiare l’emergenza abitativa? La risposta è contenuta nella legge di Bilancio 2025 proposta dallo stesso esecutivo e approvata dal Parlamento a fine dicembre. Nel testo della legge compare l’indicazione di un Piano Casa Italia «per individuare le strategie di medio e lungo periodo, con l’obiettivo di fornire risposte ai nuovi fabbisogni abitativi». Rimettere in moto il settore dell’edilizia residenziale, azzoppato dall’eutanasia sul superbonus, sembrerebbe in effetti piuttosto urgente: un obiettivo degno di un decreto.
Tra l’altro, l’urgenza dell’emergenza abitativa, affrontata in un articolo sul numero di marzo di YouTrade, non si riverbera solo sul settore dell’edilizia. Gli affitti alle stelle nelle grandi città sono un freno per la stessa economia. Molte aziende non riescono ad assumere personale perché chi non possiede casa a Milano, Torino o Roma non si può permettere di affittare un appartamento. Tanto che alcune imprese municipali, come Atm, Amsa, Unareti e A2A, si sono mosse per ristrutturare e mettere a disposizione dei dipendenti in possesso di determinati requisiti soggettivi (tra cui un Isee sotto i 26 mila euro) immobili ristrutturati a loro spese. Si tratta, però, di poche decine di unità immobiliari, che non sanano l’emergenza, che sta trasformando le grandi metropoli in parchi a tema. L’Italia rischia, insomma, di trasformare le città in Milanoland, Romaworld, Firenzefantasy: enormi alberghi diffusi grazie al fenomeno degli affitti brevi, ma senza abitanti. Lo conferma l’Istat, secondo cui a febbraio sono tornati a diminuire su base mensile sia l’indice destagionalizzato del fatturato dell’industria sia quello dei servizi. Per questi ultimi, la flessione è estesa a tutti i settori, «con la sola eccezione dei servizi di alloggio e ristorazione». Un Piano Casa, insomma, è più che mai urgente: chissà se arriverà per decreto.
ND E X
Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi
Segnali di frenata per l’economia e per le costruzioni, ma con indici positivi sul fronte dell’inflazione, che rimane stabile
IRALLENTAMENTO PER IL MERCATO
l mese di aprile porta alcune novità nelle dinamiche economiche e soprattutto nel sentiment delle imprese, con un segnale di rallentamento che sembra quasi attendismo conseguente alle politiche protezionistiche statunitensi e all’avvio della guerra dei dazi del presidente Donald Trump, che sta avendo nello scenario italiano e internazionale effetti dirompenti dal punto di vista dell’incertezza e, dunque, delle potenzialità di avvio di nuovi investimenti. Se a queste condizioni sommiamo l’ulteriore incertezza derivante dall’orizzonte ancora senza fine della guerra in Ucraina e dalla destabilizzazione anch’essa per ora senza fine data dalla guerra israelo-palestinese, lo scenario complessivo attuale evidenziato dagli indicatori esprime esattamente questa situazione di incertezza, riflessione e riduzione delle prospettive economiche positive. Nell’ultimo mese la fiducia delle imprese di costru-
zioni in Italia è scesa di quasi un punto percentuale, mantenendosi ancora nella zona sopra lo zero, un trend che si evidenzia anche nella dinamica dei Paesi dell’area euro, in flessione ormai da gennaio, con un gap con l’Italia fissato a 6,6 punti percentuali. A livello di Europa a 27 Paesi il trend è di stabilizzazione al ribasso, dopo una prima ripresa di inizio anno, segno che i non euro stanno mostrando segnali migliori. Si riduce pertanto lo scarto tra l’indice di fiducia delle imprese italiane e quelle europee, che scende a 8,3 punti dai 9,1 punti percentuali di marzo.
A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta una flessione generalizzata, con i servizi ormai al quarto mese consecutivo di flessione, con il commercio in ulteriore calo, anche se mantiene il livello più alto di fiducia tra i vari settori, con le costruzioni in leggera flessione dopo la ripresa di marzo, con l’industria in
IN RALLENTAMENTO LA FIDUCIA DELLE IMPRESE IN ITALIA E NELL'AREA EURO,
MENTRE SI STABILIZZA AL RIBASSO IN EUROPA
Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario
leggero calo e che mantiene il settore in area negativa a -9,1 punti percentuali. Il segnale più negativo è rappresentato tuttavia dal calo netto della fiducia dei consumatori, che scende di 19,2 punti percentuali, un valore molto più negativo di quello di un anno fa e che è un segnale rappresentativo della situazione di estrema incertezza del quadro socioeconomico mondiale.
Nel settore delle costruzioni, dopo il miglioramento degli indicatori anticipatori registrato nei mesi scorsi, il mese di aprile evidenzia prospettive in flessione sia per quanto riguarda l’occupazione sia, soprattutto, per ordini e piani di costruzione delle imprese. Tuttavia, volendo guardare al bicchiere mezzo pieno, emerge come la flessione della fiducia relativa agli ordini attesta l’indicatore ancora in zona positiva, a circa +2 punti percentuali, mentre l’indicatore relativo all’occupazione si posiziona a +9,4 punti percentuali, dunque in un ambito ancora e molto positivo. Servirà attendere i numeri di maggio per vedere se i trend mostreranno una soluzione di continuità oppure se ci sarà ancora una volta una inversione della tendenza. In questo quadro l’aggiornamento relativo alla produzione edilizia relativo al mese di marzo 2025 evidenzia una produzione in leggero calo, dopo la ripresa di gennaio che seguiva la flessione di di-
RALLENTANO INDUSTRIA E COSTRUZIONI, IN CALO COMMERCIO E SERVIZI, FORTE FLESSIONE DELLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Economic sentiment dei settori economici in ItaliaDati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario
elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)
AD APRILE L'OCCUPAZIONE ATTESA NEI PROSSIMI TRE MESI MOSTRA UN SEGNALE DI RALLENTAMENTO, COSÌ COME ORDINI E PIANI DI COSTRUZIONE
Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesiDati destagionalizzati
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
Fonte:
ND E X
RIMANE A OLTRE 39 PUNTI PERCENTUALI LA PRODUZIONE EDILIZIA
RISPETTO AL VALORE MEDIO DEL 2021 Andamento della produzione nel settore delle costruzionidati destagionalizzati (base indice: 2021=100)
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
SI CONFERMA LA RIPRESA DELL'INFLAZIONE, CHE A MARZO SALE DI UN +0,3% RISPETTO A FEBBRAIO MA CHE RIMANE SOTTO CONTROLLO Andamento del tasso di inflazione in ItaliaVariazione % sullo stesso mese dell'anno precedente
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
cembre, con un livello complessivo che raggiunge i +39,4 punti percentuali al di sopra del livello medio di produzione del 2021. Sul fronte inflazionistico, le stime dell’Istat per il mese di aprile 2025 evidenziano come l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) sia rimasto stabile all’1,9%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano soprattutto i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +0,7% a -3,4%) e quelli dei Tabacchi (da +4,6% a +3,4%); per contro, accelerano i prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +27,2% a +31,7%), quelli dei Beni alimentari, sia non lavorati (da +3,3% a +4,2%) sia lavorati (da+1,9% a +2,2%), e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,6% a +4,4%). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,4% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) ad aprile 2025 aumenta dello 0,4% su base mensile, per effetto della fine dei saldi stagionali di cui il Nic non tiene conto, e del 2,0% su base annua (in lieve decelerazione rispetto a marzo 2025); la stima preliminare era +2,1%.
A cura del Centro Studi YouTrade
Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi
CHORUSLIFE
BERGAMO: EVENTI GRATUITI PER L’ESTATE E UNA SPA IN AUTUNNO
ChorusLife, lo smart district di Bergamo nato da un intervento di rigenerazione urbana sull’ex area industriale Ote, con un investimento privato da parte della famiglia Bosatelli intorno al mezzo miliardo di euro, si prepara a ospitare per la stagione estiva un ricco e variegato palinsesto di 60 eventi gratuiti. In autunno sarà invece la volta dell’inaugurazione della Urban Spa, la più grande della Lombardia, e dell’implementazione dell’offerta commerciale. Il progetto ChorusLife è stato interamente realizzato dal Gruppo Polifin e dalle sue controllate Costim (Impresa Percassi, Gualini ed Elmet) e Gewiss. Finora ha generato un indotto economico sul territorio di oltre 1 miliardo di euro e avviato un percorso che porterà, in prospettiva, alla creazione di 500 nuovi posti di lavoro.
Fonte: https://choruslife.com/it
AVSI E SACCHI INSIEME PER FORMARE I PROFESSIONISTI DEL SETTORE ELETTRICO
Sacchi Elettroforniture, distributore di materiale elettrico e rinnovabili del Nord Italia, sostiene attivamente Avsi, realizzando iniziative di formazione tecnica nei Paesi più fragili, per accompagnare i giovani nel loro ingresso nel mondo del lavoro e contribuire allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali. A marzo, in Kenya, un gruppo di collaboratori e collaboratrici hanno vissuto un’esperienza di solidarietà e formazione insieme agli studenti dell’istituto St. Kizito. Con le classi del primo anno, si è affrontato il tema della sicurezza sul lavoro, analizzando i principali rischi connessi agli impianti elettrici. Il programma si
è completato con una lezione sugli impianti solari ed è stato affrontato il tema dei guasti a terra e dei relativi sistemi di protezione, introducendo infine la gestione del PLC. L’impegno di Sacchi prosegue anche in Italia, con iniziative rivolte all’inclusione e alla formazione di migranti e rifugiati. È il caso del progetto “Ricominciare”, che prevede percorsi di inserimento lavorativo e accompagnamento sociale. Con 90 punti vendita e un polo all’avanguardia, Sacchi impiega 1.400 collaboratori. Dal 2017, l’azienda è entrata a far parte di Sonepar, distributore B2B di prodotti elettrici, soluzioni e servizi correlati, che in Italia ha sviluppato nel 2023 un fatturato pari a 2 miliardi e 600 milioni di euro, di cui 1 miliardo e 13 milioni realizzati da Sacchi.
Fonte: https://www.sacchi.it
PAMBIANCO: MERCATO EUROPEO DEI REIT A DOPPIA VELOCITÀ
Secondo un’analisi condotta da Pambianco sulle società Reit (Real Estate Investment Trust), con una capitalizzazione di mercato minima di 10 milioni di euro, la Francia si conferma in testa nel panorama europeo con una crescita del 4,11% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 35,8 miliardi di euro. Il Regno Unito, con 19 realtà attive sul mercato nel panorama dei Reit, ha subito un rallentamento nel 2025, passando a 28,2 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato, con un calo del 10,24%. La Germania ha registrato un importante aumento, con un incremento del +32,24% rispetto al 2024, pari a 1,6 miliardi di euro, in termini di market cap complessivo, con solamente tre Reit attivi. Positivo anche il trend dei Paesi Bassi con una crescita della capitalizzazione del 22,07%, raggiungendo i 2,5 miliardi di euro. E l’Italia? Il nostro Paese ha visto una significativa ripresa, con un aumento della capitalizzazione
del 17,43%, arrivando a 411 milioni di euro. Il settore delle Siiq (Società di investimento quotate in Italia) continua comunque a restare marginale rispetto ai principali mercati europei, scontando un quadro fiscale penalizzante e la poca attrattività per gli investitori istituzionali. Il settore dei Reit in Europa sta in ogni caso attraversando una fase di trasformazione: l’incertezza politica, l’andamento dei tassi di interesse e i cambiamenti nelle normative fiscali potrebbero influenzare l’andamento del mercato nei prossimi anni.
Fonte: https://www.pambianco.com
MILANO-CORTINA 2026: SOLO IL 10% DELLE OPERE È STATO COMPLETATO
I preparativi per la XXV edizione dei Giochi Olimpici Invernali di MilanoCortina 2026 sono in corso, nel nome della sostenibilità e degli investimenti immobiliari guidati dai criteri Esg e di legacy. L’investimento complessivo è di circa 3,4 miliardi di euro per 94 interventi che comprendono 44 impianti sportivi e 50 infrastrutture di trasporto. A un anno dall’evento, però solo il 10% delle opere è stato completato, come si evince dal sito di Simico, la Società Infrastrutture Milano Cortina 2026. Il modello organizzativo prevede il riutilizzo di circa il 90-95% delle strutture e interventi di legacy infrastrutturale, ottimizzando aree di accesso e viabilità verso stadi e strutture sportive, riqualificando edifici, piazze e spazi pubblici, realizzando varianti stradali, gallerie e collegamenti ferroviari, sistemando le stazioni. Intanto, prosegue la polemica sugli extra-costi: secondo il report di Open Olympics 2026, la spesa per i Giochi Olimpici invernali avrebbe superato i 5 miliardi e 720 milioni di euro.
Fonte: https://requadro.com
InnovaLight X® è il primo sistema costruttivo completo e certificato composto da struttura portante in light steel frame Manni Green Tech integrata con soluzioni tecniche Saint-Gobain
ad elevate prestazioni in grado di rispondere ai più elevati standard di sicurezza, comfort e sostenibilità ambientale
Visita il sito e contattaci per maggiori informazioni
RUBRICHE
FEDERICO MOMBARONE
Giornalista
Il problema delle culle vuote
L'addio al superbonus e l’eutanasia per i restanti incentivi per fortuna non ha provocato, almeno per ora, quel crollo del mercato che tutti temevano e qualcuno (Ance, parliamo di te) pronosticava. Ma, certo, la pacchia è finita. Le nubi che si addensano all’orizzonte, però, non sono legate solo allo sboom del dopo-ebbrezza fiscale. E, a ben vedere, neppure alla nefasta guerra dei dazi che, comunque, bene non fa. Chi si occupa di edilizia, chi costruisce o vende materiali e servizi, dovrebbe essere più preoccupato di quello che succede nelle case degli italiani. O, più correttamente, quello che non succede tra le lenzuola. Perché non si riflette abbastanza su un dato: gli italiani fanno sempre meno figli. D’accordo, è un fenomeno noto, di cui abbiamo già parlato. Ma questo dovrebbe preoccupare ancora di più, visto che nulla è cambiato. Certo, i vari esecutivi hanno disposto qualche aiuto per chi fa figli, ma gli incentivi di qualche migliaio di euro, come sa chi deve pagare la retta mensile di un asilo, si vaporizzano in breve tempo e non convincono ad affollare le culle. Insomma, il fenomeno, che per la verità non è solo italiano, è un dato preoccupante non solo per motivi patriottico-culturali, ma per la stessa economia. Meno popolazione significa meno consumi e meno costruzioni nel residenziale. C’è poco da scherzare: per il 2024 l’Istat ha registrato una popolazione residente in Italia di 58,93 milioni di persone, 37 mila in meno rispetto all’anno precedente. Qualche migliaio di abitanti su tutto il paese non cambia gli equilibri, ma il problema è che il calo demografico prosegue ininterrottamente dal 2014. Un altro dato che fa riflettere la filiera dell’edilizia è che la tendenza non è uniforme sul territorio. Al Nord la popolazione è risultata in lieve crescita (+1,6 per mille), mentre il Centro (-0,6 per mille) e soprattutto il Mezzogiorno (-3,8 per mille) hanno registrato un calo. Un dato che si riverbererà inevitabilmente sul mercato immobiliare, anche se sul lungo periodo. Nello specifico, gli aumenti maggiori delle nascite sono concentrati in Trentino-Alto Adige e Emilia-Romagna (+3,1 per mille) e Lombardia (+2,3 per mille). Alla sera, invece, impazza la televisione in Basilicata (-6,3 per mille) e Sardegna (-5,8 per mille).
FRANCO SARO Giornalista
Dumping indiano sulle piastrelle
Idazi non sono uguali per tutti. Questo, almeno, è chiaro. Soprattutto per un settore chiave come la ceramica, come è stato rilevato a Coverings, la più importante fiera per la ceramica mondiale tenuta a Orlando (Florida). Un evento che, tra i 1.100 espositori da 40 Paesi, ha visto le imprese italiane in prima fila, con qualche maldipancia. Oltre alle preoccupazioni per il futuro dopo i dazi americani (momentaneamente sospesi), le imprese italiane si sono prese anche lo schiaffo deciso dalla amministrazione americana, che ha chiuso senza misure antidumping l’indagine sulle importazioni di piastrelle indiane, prodotte a un costo medio di 5 euro l’una, contro i 20 di quelle italiane. Ora, riflettono in Confindustria Ceramica, si rischia che l’India, già primo esportatore mondiale per volumi, diventi ancora più aggressiva. La soluzione? Una vera politica anti-dumping: il Wto, insomma, dovrebbe iniziare a considerare anche aspetti ambientali e sociali che minano la leale concorrenza tra i Paesi. Perché un paese come l’India produce a basso costo perché sostanzialmente le imprese locali se ne fregano di consumi energetici, inquinamento e rispetto delle norme di sicurezza, senza parlare dei livelli retributivi. Che fare, quindi? Secondo l’associazione delle imprese del settore, del problema dovrebbe prendersi carico l’Europa, a partire dall’eliminazione o riduzione del balzello green degli Ets. Anche questa strada, però, non è semplice perché ripudia l’obiettivo di riduzione dei consumi energetici. Resta l’arma dei dazi, anche se è una politica che si sa come inizia, ma non si sa come vada a finire. Certo, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe fra il 195% e il 356% contro la ceramica cinese (oltre ai dazi compensativi del 103%) e il risultato è che hanno fatto sparire il prodotto di Pechino dal mercato Usa. Ma ci sono riusciti anche perché gli Stati Uniti di piastrelle in Cina ne esportano poche. Altri paesi, come l’Italia, hanno invece persino aperto punti vendita nel paese di mezzo (anni fa, per esempio, ci aveva provato Graniti Fiandre a Shanghai). La competizione con i dazi, insomma, non è un toccasana: chiude le porte sia in entrata sia in uscita.
CHIACCHIERE
LUDOVICO LUCCHI del Foro di Milano lucchi@studiolucchi.eu
Quanto pesa un certificato
Con ordinanza 10449 del 22 aprile 2025, la Corte di Cassazione ha affermato che nel contesto di una compravendita immobiliare, se il venditore non rilascia il certificato di agibilità, ma questo è richiedibile perché non vi sono anomalie sostanziali, allora egli è tenuto a risarcire solo il danno conseguente ai costi sostenuti dal compratore per ottenere il certificato, non anche una diminuzione nel valore dell’immobile. La Corte ha pronunciato tale principio all’esito di un giudizio promosso dal compratore avverso la società venditrice, nel quale lamentava un inadempimento contrattuale consistente nella carenza del certificato di agibilità dell’immobile, concluso con un risarcimento pari alla differenza di valore dell’immobile che, sprovvisto del certificato di agibilità, non aveva potuto essere venduto per circa un anno. La condanna veniva confermata dalla Corte d’appello, per la quale era fatto pacifico che il certificato di agibilità fosse carente e che tale mancanza avesse per un periodo impedito al compratore di vendere a sua volta l’immobile. La società venditrice proponeva quindi il ricorso in Cassazione, affermando che l’assenza del certificato, anche ammesso che avesse cagionato un danno al compratore, non poteva aver alterato o diminuito il valore dell’immobile: l’unico danno a lei ascrivibile sarebbe stato il costo necessario per dotare l’abitazione dell’agibilità. Il ricorso è stato accolto dalla Cassazione, la quale ha evidenziato come il danno derivante dall’impossibilità di ottenere la certificazione di agibilità a causa di vizi dell’immobile, circostanza che avrebbe menomato il valore dello stesso, non possa essere accomunato alla mera assenza formale di un certificato facilmente ottenibile, dato il buono stato del bene alienato. Pertanto, in tema di vendita immobiliare, qualora il difetto del rilascio del certificato di agibilità sia riconducibile a una carenza meramente formale, ossia alla mancata attivazione della pratica amministrativa diretta a ottenere il rilascio, e non già a carenze di natura sostanziale, strutturali e funzionali (sanabili o insanabili), ossia alla mancanza dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza o inerenti al risparmio energetico, l’inadempimento imputabile al venditore, ai sensi dell’articolo 1477 comma 3 del Codice civile, consistente nell’omissione dell’obbligo di rilasciare il relativo documento, non incide sulla commerciabilità della res (in senso proprio), bensì sulla sola necessità di doverne curare la pratica, con l’esborso dei relativi oneri.
L'AVVOCATO
LASTRA POLIVALENTE PER ESTERNI / INTERNI
IMPERMEABILE
ALTAMENTE TRASPIRANTE
ELEVATA MANEGGEVOLEZZA
RESISTENTE ALL’UMIDITÀ
FACILE AL TAGLIO
RESISTENTE AGLI URTI
FACILE DA INSTALLARE
RESISTENTE AI CARICHI
RESISTENTE AL FUOCO A1
STABILE DIMENSIONALMENTE
BUON ISOLAMENTO ACUSTICO
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
I FATTI NOSTRI
ROBERTO ANGHINONI
Giornalista
«LSIGNORI, SI SCENDE
e opere pubbliche continueranno a tirare il mercato delle costruzioni ben oltre il 2026, anche se dopo il 2026 o, meglio il 2027, inizierà una nuova fase. La riqualificazione del patrimonio edilizio segna evidentemente il passo e ancor più lo farà nel 2026 e nel 2027, quando gli incentivi scenderanno dal 50% al 36% per gli interventi nelle prime case e dal 36% al 30% per gli interventi nelle seconde case. Le scelte del governo in termini di politica fiscale hanno fatto sì che nel 2021 gli incentivi per l’efficientamento energetico delle abitazioni salissero a 16 miliardi di euro, contro i 4 miliardi del 2019, e poi ai 46 miliardi del 2022, per scendere ai 42 miliardi del 2023 e ai 16,6 miliardi del 2024. Nel 2025 resterà ben poco. Nel frattempo gli incentivi tradizionali hanno visto crescere i lavori dai 28 miliardi del 2019 ai 38,4 del 2021, ai 54,4 del 2022, per scendere a 51,5 del 2023 e ai 47 del 2024». Con queste righe di anticipazioni, il Cresme si appresta a presentare il suo XXXVIII Rapporto Congiuturale Previsionale (appuntamento il prossimo 9 luglio con la web conference dalla sede del Cresme a Roma. Tutti i dettagli su Cresme.it). I numeri qui sopra sono purtroppo chiari, anche se il mercato non smette mai di fare sorprese. Ma la strada è tracciata, da troppo tempo tutti gli indicatori sono d’accordo che la frenata sia iniziata e possiamo prepararci a scendere dall’ottovolante della congiuntura di settore che, negli ultimi anni, ha raggiunto parabole ascensionali da brivido. Non so quante briciole cadranno nei prossimi mesi o anni dal tavolo dei Lavori Pubblici che vengono dati in grande salute, così come non so quanto le annunciate spese militari andranno a condizionare gli investimenti nelle infrastrutture, così come in tutti gli altri settori della nostra economia, per non parlare dei servizi sociali, in primo luogo la sanità, che ormai è diventata una barzelletta che però fa piangere. In un mondo sempre più muscolare, dove quindi l’unica parte del corpo umano non utilizzata è il cervello, c’è da aspettarsi di tutto. Voci di corridoio mi dicono anche che il problema del credito è tutto tranne che risol-
I dati del Cresme che saranno presentati nel prossimo mese di luglio confermano il trend della congiuntura di settore paventata ormai da mesi. La brusca frenata del settore della ristrutturazione apre a nuovi scenari, primo fra tutti l’idea di una certa stabilità che, di per sé, non è un elemento negativo
to, ma a questo insieme di cose ormai siamo abituati, stiamo anche perdendo la facoltà di indignarci, presi come siamo nell’opera di digitalizzazione delle emozioni. In ogni caso, la distribuzione edile rallenta ma non arranca. I numeri che si prospettano sono quelli del mercato reale, e un tuffo nella realtà può fare solo bene, perché se non altro sappiamo che non ci saranno particolari sorprese e sarà quindi più facile pianificare la nostra attività, i nostri investimenti e vedere con chiarezza le prospettive realmente raggiungibili. Per la distribuzione «di qualità» queste prospettive continuano a essere interessanti. È vero che il settore della manutenzione mostrerà percentuali di decrescita anche importanti, ma gli investimenti nella casa, con i costi che comportano, un po’ di qualità la pretendono. Piuttosto, se possibile, ovvero se non è crollato il tetto o ha la casa allagata, uno rinuncia in attesa di tempi migliori. Le rivendite che stanno avendo maggiori soddisfazioni sono quelle che sono riuscite a organizzare al meglio la zona dell’accoglienza, soprattutto quando per il cliente, in particolar modo il privato, ha la possibilità di toccare con mano la qualità dei materiali, e magari può anche vedere a video le fasi della ristrutturazione. La differenza fra entrare in un punto vendita organizzato o in un bazar oggi è davvero sostanziale. Il discorso vale anche per il libero servizio, in particolar modo se accanto ai prodotti ci sono anche tutte le indicazioni possibili sulle sue proprietà e le informazioni sul suo utilizzo.
Si potrebbe riassumere il concetto affermando che le rivendite stanno diventando sempre più negozi e sempre meno magazzini, e anche questo, negli anni perché non è certo una evoluzione recente, è un processo di trasformazione che ha una sua continuità, supportata dal miglioramento delle vendite. I dati del Cresme anticipano che questa situazione congiunturale rimarrà più o meno tale fino al 2027, poi gli scenari cambieranno. In un paio di anni la distribuzione edile ha tutti gli elementi per ritagliarsi un ruolo sempre più importante all’interno della filiera. Purtroppo, non dipende tutto da noi (ma un po’ sì, vero?).
SOLAI ALLEGGERITI, PLATEE DI FONDAZIONE
VESPAI AERATI, INTERCAPEDINI TECNICHE, VASCHE DI ACCUMULO E DISPERSIONE ACQUE METEORICHE
VESPAI AERATI, INTERCAPEDINI TECNICHE
DIGITAL NEWS
https://www.youtradeweb.com
SETTE PROPOSTE
PER IL GREEN
Sette proposte declinate in tre ambiti tra competenze, incentivi e finanziamenti e consapevolezza. L’obiettivo? Uno: accelerare la transizione sostenibile del parco immobiliare italiano. Questo il focus del Rapporto Strategico 2025 elaborato dalla Community Smart Building, il primo think tank privato e indipendente in Italia, organizzato da The European House – Ambrosetti (Teha Group) con i partner Abb, Ance Lombardia, BTicino, Irsap, Kone, MczGroup e Principe Ares.
https://www.youbuildweb.it
Il decreto legge 21 maggio 2025, n. 73 spazia dalla montagna al mare, dalla Laguna veneta al ponte sullo Stretto, dalla mobilità quotidiana a quella della Formula 1: Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Pnrr e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti.
https://www.casacondominio.net
LE REGOLE
PER L’ANAGRAFE
Uno degli obblighi della legge 220/2012 è quello posto a carico dell’amministratore di condominio, nella parte in cui si prevede che quest’ultimo debba provvedere alla cura della tenuta del registro di anagrafe condominiale. L’amministratore deve curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare.
SEGGIOLE & POLTRONE
PASQUALE D’ANDRIA
PRESIDENTE DI FIVRA
Pasquale D’Andria è il nuovo presidente Fivra, Fabbrica Isolanti Vetro Roccia Associate, associazione che rappresenta i produttori di lane minerali (lana di roccia e lana di vetro) presenti in Italia. Alla vicepresidenza confermato Gaetano Terrasini, amministratore delegato di Saint-Gobain Italia. D’Andria, direttore tecnico e marketing di Ursa Italia, succede a Paolo Curati, con l’obiettivo di proseguire e rafforzare la missione di Fivra nel promuovere l’isolamento termico e acustico attraverso soluzioni in lana minerale, al servizio di un’edilizia sempre più sostenibile, sicura e efficiente. «Assumere l’incarico della presidenza di Fivra mi rende estremamente orgoglioso. Credo fermamente che l’attività associativa sia fondamentale per promuovere i prodotti in fibra minerale come protagonisti della transizione energetica che la nostra società è chiamata ad affrontare», ha commentato D’Andria.
PAOLO CURATI AL VERTICE
DI VAILLANT
Paolo Curati è il nuovo amministratore delegato di Vaillant Group Italia. Il manager fino ad aprile scorso ha ricoperto la carica di presidente Aitaf, Associazione Italiana Termica Acustica Fuoco, e di Fivra, associazione che rappresenta i produttori di lane minerali (lana di roccia e lana di vetro) presenti in Italia. Curati è laureato in Economia Aziendale e ha conseguito un Mba alla Sda Bocconi. Ha alle spalle una carriera ventennale in ambito internazionale nel settore dei materiali per l’edilizia. In precedenza Curati è stato managing director di Knauf Insulation, dove ha condotto un processo di trasformazione, focalizzandosi su innovazione, ottimizzazione della catena del valore ed efficienza energetica del patrimonio immobiliare, e direttore commerciale di Cementir.
ANDREA ZUBELLI IN SAINT-GOBAIN
Andrea Zubelli è il nuovo area manager Walls & Ceilings Lombardia di Saint-Gobain. Si occuperà del business relativo a sistemi a secco, cartongesso, isolamento termico, protezione incendio, pareti e controsoffitti, acustica, strutture leggere. In precedenza Zubelli ha lavorato in Isopan come area sales manager e in Foresti, società di distribuzione di laterizi.
ANGELO MONACO AD DI ARCLINEA
Arclinea Arredamenti (cucine di alta gamma), ha nominato nuovo amministratore delegato Angelo Monaco, che prende il posto di Gianni Fortuna, esponente della famiglia fondatrice, che lascia dopo oltre trent’anni di guida ai vertici aziendali. Arclinea ha celebrato il suo centenario durante il Fuorisalone 2025, rafforzando l’identità come marchio iconico del design italiano. Entrato in azienda nel 2018 come sales director, Monaco ha maturato una vasta esperienza nei settori cucine, elettrodomestici e ceramica, con competenze in ambito commerciale, prodotto e marketing. Guiderà Arclinea in una fase strategica di consolidamento e crescita, potenziando le sinergie con gli altri marchi del B&B Italia Group, di cui Arclinea fa parte.
ANDREA FABBRI E STEFANO SOCCI AL VERTICE DI ABK GROUP
Andrea Fabbri è stato nominato presidente, con deleghe specifiche nell’area Amministrazione e Finanza di Abk Group (settore delle ceramiche), mentre Stefano Socci ha assunto la carica di amministratore delegato. Fabbri ricoprirà il ruolo di presidente onorario e, assieme a Michelangelo Fortuna, continuerà a garantire il proprio supporto e la propria visione, contribuendo con
competenza e continuità alla nuova fase aziendale. "Il nuovo assetto prevede una piena collaborazione tra presidente e ad nell’ottica di un governo più efficace, snello e orientato alla crescita. Siamo convinti che, grazie all’impegno di tutti, potremo affrontare con determinazione le prossime sfide e continuare a costruire, insieme, il futuro del Gruppo”, commenta Andrea Fabbri.
MARIANI RESPONSABILE SERRAMENTI DI ORSOLINI
Emanuele Ferdinando Mariani è il nuovo responsabile acquisti Serramenti di Orsolini. Il professionista è esperto nell’uso dei principali strumenti e tecniche di lavoro, tra cui i gestionali Bc e il Crm di SalesForce. In Orsolini si occuperà della gestione completa del processo di approvvigionamento di serramenti e accessori, dalla definizione del fabbisogno all’emissione degli ordini, oltre ai rapporti diretti con fornitori consolidati, negoziazione delle condizioni di acquisto e monitoraggio delle consegne, coordinamento con l’ufficio tecnico e l’amministrazione per garantire il rispetto delle specifiche richieste e delle tempistiche, supervisione del controllo fatture per la verifica della corrispondenza tra ordini, bolle e documenti contabili.
DANIELE LUNADEI IN EDILROMANINA
Daniele Lunadei è il nuovo responsabile commerciale di Edilromanina, rivendita di Roma attiva nel settore dei materiali edili all’ingrosso e al dettaglio. L’azienda abbina la vendita di prodotti alla volontà di soddisfare la clientela attraverso la creazione di una rete di servizi. È attiva nel settore di edilizia, ferramenta, termoidraulica, colori.
GIOVANNI SCARPINO IN STILL ITALIA
Giovanni Scarpino è il nuovo addetto alle vendite di Still Italia. L’azienda tedesca ha la branch italiana con base a Verona ed è specializzata in carrelli elevatori, transpallet e soluzioni intralogistiche personalizzate.
LUCA BERARDO ALLA GUIDA DI EUF
Luca Berardo, presidente di Assoposa, è stato eletto alla guida dell’Euf (European Union of National Tile Installer Associations), associazione che rappresenta i posatori e distributori ceramici in Europa, in sostituzione del tedesco Karl-Hans Körner. È la prima volta che un italiano assume questo ruolo. La sua nomina è avvenuta a Sassuolo, durante l’Assemblea Generale 2025 dell’Euf, ospitata nella sede di Confindustria Ceramica. L’evento ha riunito circa 40 delegati provenienti da 12 Paesi europei, non solo per eleggere la nuova dirigenza, ma anche per partecipare a un programma intenso di visite, incontri e confronti con le eccellenze del distretto ceramico italiano.
FRANCESCO VEZZOSI SALE IN INRES
Francesco Vezzosi è responsabile Allestimenti Contratti e Appalti presso Inres, Consorzio Nazionale creato dalle
Cooperative di Consumatori per la progettazione architettonica impiantistica e per la realizzazione delle strutture commerciali. Gestisce l’intero processo dalla progettazione all’apertura dei punti di vendita compreso l’acquisto di beni e servizi. Vezzosi, ingegnere, in Inres dal 2009, diventa responsabile per le specializzazioni di punto di vendita, allestimenti e security, nuove tecnologie di punto vendita e Contratti Nazionali Ict.
Migliora il comfort della tua casa
Le porte d’ingresso Hörmann, grazie alle componenti ad alta efficienza energetica, garantiscono elevati coefficienti di isolamento termico.
Le migliori performance antieffrazione incontrano un design contemporaneo.
Per tutti i prodotti per l’edilizia residenziale di serie a zero emissioni di CO2, ad es. porte d’ingresso e porte per interni.
Visita il nostro sito e scopri la serie completa.
www.hormann.it info@hormann.it
III CONVEGNO YOUTRADE SUD
Qualità, tecnologia, formazione. In una parola: cambiamento. È quello imposto dal mercato dell’edilizia, che affronta un ciclo di consolidamento, ma anche di sviluppo. Specialmente al Mezzogiorno, che corre più che il resto d’Italia. Come è emerso nel III Convegno YouTrade Sud
YOUTRADE AWARDS
ECCO I PREMIATI MIGLIORI DELL’ANNO
L’incontro con la cena alla Tenuta delle Grazie è stato l’occasione per la consegna degli attestati alle rivendite che si sono distinte per i loro risultati
Ad anticipare il III convegno YouTrade Sud, organizzato da Virginia Gambino Editore nella giornata del 16 maggio, la suggestiva Tenuta delle Grazie di Lamezia Terme ha ospitato, nella serata precedente l’evento, i professionisti del settore delle costruzioni del Sud, e non solo. Oltre
Veronica Monaco
Copyright: YouTrade Copyright: YouTrade
al momento informale, tra buon cibo e convivialità, la serata è stata l’occasione per la consegna degli ambìti YouTrade Awards, gli attestati assegnati ai rivenditori più virtuosi dal punto di vista finanziario e di performance, secondo i risultati di bilancio analizzati dal Centro Studi YouTrade. Ecco i premiati della classifica Top 100 delle rivendite del Sud Italia.
I VINCITORI
Best Revenue
Ad aggiudicarsi il primo premio per la Best Revenue (miglio fatturato) è stato il gruppo Raffaele. Il premio è
stato consegnato da Stefano Grandicelli, amministratore delegato di Starplast, e ritirato da Michele Raffaele, amministratore della realtà calabrese. Al secondo posto Sardares di Arzachena (Sassari): a ritirare il premio è intervenuto Gianmatteo De Muro, amministratore e presidente del Cda, mentre a consegnare l’attestato è stato Davide Rattalino, area manager Eclisse. Presente alla premiazione anche il quarto classificato, la Edilsivisa di Napoli, per cui hanno ritirato il premio i responsabili del punto vendita Salvatore e Pietro Di Costanzo. A consegnare l’attestato Vitangelo Conteduca, area manager per Calabria e Sicilia di Holz Tecnick, brand di Rothoblaas.
CONVEGNO YOUTRADE SUD
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
Best Performance
Il primo premio Best Performance, per la miglior crescita percentuale di fatturato 2023 sul 2022, è stata la Gda di Andria (Gruppo Made), passata da 4,27 a 5,92 milioni di euro, con un incremento del 38,7%. Ha ritirato il premio l’amministratore delegato Riccardo Merra, dalle mani di Massimiliano Antichi, area manager Mapei. A seguire in classifica la BigMat F.lli Crusco di Grisolia (Cosenza), passata da 6,51 a 8,86 milioni di euro di fatturato (+36,1%). Il premio è stato ritirato dal socio Massimo Crusco, e consegnato da Giuseppe Altomare, area manager Soprema Italia. A chiudere il podio, la Edilniro di Campobasso. Marco Boldrini, direttore commerciale di Cvr Italia, ha consegnato il premio nelle mani del titolare Giuseppe Niro.
Best Double Performance
In prima posizione per la Best Double Performance (migliore variazione percentuale di fatturato 2023 sul 2021) si è posizionata sempre la Gda di Andria, passata da 1,27 a 5,92 milioni di euro, con un incremento di +364,3%. A consegnare il premio nelle mani dell’amministratore delegato Riccardo Merra, è intervenuto Giorgio Giacomin, amministratore G&P Intech. La medaglia d’argento è andata invece alla Palumbo & Quaranta di Favara (Agrigento), passata da 3,12 a 8,06 milioni di euro, con una crescita di +158,5%. Ha ritirato il premio il fondatore e responsabile commerciale Enzo Quaranta, mentre ha consegnato l’attestato Michele Vassallo, sales area manager Heidelberg Materials Italia. Terza classificata la Gdl (Gruppo Made) di Cerreto Sannita (Benevento), che è passato da 4,34 a 9,55 milioni di euro. Gdl ha fatto il pieno dei premi, aggiungiudicandosi anche il riconoscimento come Best Roa (migliore redditività complessiva) e Best Ros (migliore ritorno
sulle vendite). A ritirare i premi sono saliti sul palco il titolare Pier Francesco Mazzarella e Daniele Fortuna, area manager Sud Italia di Gruppo Made. Ha consegnato i premi Carmine De Masi, responsabile vendite Sud e isole di Roto Frank.
Best Roe
Per la categoria Best Roe (migliore ritorno sul capitale proprio investito) si è distinta la BigMat Iacolino di Agrigento: a ritirare il premio l’amministratrice Morena Iacolino, a consegnarlo Luigi Zuccarelli, direttore commerciale di Sivit.
Best Roa-Rod
Per la categoria Best Roa-Rod (migliore leva finanziaria) a primeggiare è stata la Colacchio Filippo di Vibo Valentia. A ritirare il premio è intervenuto Massimo Colacchio, socio e consigliere del Cda, a consegnare l’attestato è stato Angelo Licata, ammini-
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
CONVEGNO YOUTRADE SUD
Copyright: YouTrade
stratore delegato di Licata. Il Best Iif (migliore indice di indipendenza finanziaria) è andato invece alla Ettore Maglio di Lecce: il premio è stato consegnato da Damiano Cacarozzi, area manager Centro-Sud Italia di Bosch, e ritirato da Ettore Maglio.
TOP 250
La cerimonia di premiazione è proseguita con l’assegnazione di quattro attestati per le aziende che hanno mostrato i migliori risultati nella classifica
Top 250 delle rivendite del Sud Italia. I premi Best Performance, per la migliore crescita percentuale di fatturato, e Best Rot, per la migliore rotazione del capitale investito, sono andati a Ediliziamia di
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
Caltanisetta. Ha ritirato il premio Salvatore Scibelli, responsabile del punto vendita; ha consegnato il premio Sara Gabriele della direzione marketing di Fibre Net. Durante la serata è stato premiato anche il terzo classificato Best Performance, la Bfep di Montalto Uffugo (Cosenza). Hanno ritirato il premio i titolari Francesco Blandi e Gianluca Forte, dalle mani di Ettore Leotta, capo area Sud di Polyglass. A chiudere la cerimonia di premiazione degli YouTrade Awards il Colorificio Lagioia di Triggiano (Bari) che si è aggiudicato il premio Best Roe (migliore ritorno sul capitale proprio investito). A consegnare il premio nelle mani del titolare Michele La Gioia, è stato Paolo Pirotto, general manager di Geoplast.
AQUAPANEL® Resistenza e versatilità in ogni progetto.
Aquapanel® è la soluzione migliore per rispondere alle più esigenti sfide progettuali, garantire una elevata durabilità e performance nel tempo.
Grazie all’ampia gamma di lastre in cemento, Aquapanel® si adatta perfettamente a diverse applicazioni: involucro esterno, coperture, pareti interne e a soffitto.
SCOPRI DI PIÙ sul sito Knauf
L’EVENTO
LA CARICA DEI 500 PER LE STRATEGIE DELL’EDILIZIA
Il terzo appuntamento a Lamezia Terme ha registrato una forte partecipazione attorno ai temi dell’innovazione, della partnership e della qualità. Appuntamento a maggio 2026
Paolo Caliari
edilizia cambia assieme al resto del mondo, ai desideri degli utenti, alle disponibilità di macchine e attrezzature, alla rivoluzione digitale, alle spinte aggregative, alle normative che cambiano, alla comunicazione aziendale che deve essere adeguata, alle modalità di gestione. E tanto altro ancora. L’unica soluzione per restare sul mercato, insomma, è tenere d’occhio il cambiamento e adeguarsi. Per questo motivo le
occasioni di formazione professionale, quelle di qualità, sono essenziali come fare il pieno di benzina all’auto: senza questo speciale carburante di informazioni non si può andare avanti. Lo testimonia l’evento organizzato a Lamezia Terme da Virginia Gambino Editore, con due sale gremite, posti in piedi e tanta attenzione, che hanno accompagnato il III Convegno YouTrade Sud venerdì 16 maggio, preceduto da una cena alla Tenuta delle Grazie con la consegna degli ambìti YouTrade Awards dedicati ai distributori di materiali edili del Mezzogiorno.
ADESIONI
L’appuntamento in Calabria dedicato alla distribuzione specializzata è cresciuto anno dopo anno fino a diventare un momento atteso dalla filiera delle costruzioni che opera nelle regioni del Sud: quest’anno è stato registrato un record di circa 500 iscritti. E c’è un motivo: come è emerso durante il convegno, che aveva al centro i temi di innovazione, digitale, qualità e partnership, sono state proprio le regioni meridionali quelle che negli ultimi anni hanno mostrato un maggiore incremento e che, nel contempo, conservano ancora la possibilità di migliorare ulteriormente il proprio business.
I CONTENUTI
Già, ma come arrivarci? È stato proprio questo il filo conduttore dei lavori, seguiti con attenzione dai partecipanti, anche grazie al mix di contenuti proposti dal programma: una analisi sui trend globali affidata a Gerd Miribung, business innovation manager Ixl Center, la testimonianza sulle strategie per fare gruppo portata da László Bagaméri, direttore commerciale del grande gruppo ungherese Újház, la congiuntura e le prospettive dell’edilizia analizzate da Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade, i nuovi paletti normativi illustrati da Anna Danzi, vice direttore di
Finco e le strada per una corretta gestione delle imprese nell’era delle aggregazioni affrontata da Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso dell’Università Cattaneo-Liuc, senza dimenticare l’instant poll che ha coinvolto i partecipanti nel sondaggio istantaneo sui temi di attualità. Infine, va ricordato che durante la giornata di lavori sono stati molto seguiti i due talk show che hanno coinvolto una dozzina tra produttori e distributori, con un botta e risposta sui temi della partnership, della qualità e della formazione.
IMMAGINI E VIDEO
Trovate la sintesi delle relazioni, con le immagini del convegno nelle pagine seguenti di YouTrade, ma vale la pena di ricordare che altre immagini sono pubblicate sul sito web di YouTrade, mentre i video con le relazioni si trovano sul canale YouTube. Appuntamento a maggio 2026.
GUARDA IL VIDEO
Copyright: YouTrade
GERD MIRIBUNG
IL MONDO CAMBIA E NON BISOGNA RESTARE INDIETRO
I megatrend che stanno rivoluzionando gli equilibri dell’economia globale rendono necessario un processo di adattamento per sopravvivere alla selezione. Robotica, digitale, nuovi consumi e ambiente sono i fattori decisivi
Veronica Monaco
GUARDA IL VIDEO
GERD MIRIBUNG, BUSINESS INNOVATION MANAGER IXL CENTER PER AUSTRIA, SVIZZERA E GERMANIA
ABBONATI
CONVEGNO YOUTRADE SUD
SOLOPERABBONATI
PERABBONATI
Copyright: YouTrade
CHI È IL RELATORE
LÁSZLÓ BAGAMÉRI
VELOCE CRESCITA IN FRANCHISING PER LA NUOVA CASA
Il manager del gruppo ungherese Újház, con 80 punti vendita e 245 milioni di fatturato, ha svelato la formula del successo nella distribuzione di materiali per edilizia. Che ha un link con l’Italia
Veronica Monaco
GUARDA IL VIDEO
LÁSZLÓ BAGAMÉRI, DIRETTORE COMMERCIALE ÚJHÁZ
PERABBONATI
SOLOPERABBONATI
Rinforzo strutturale per pareti in cartongesso
Superpan Build è un innovativo pannello tecnico brevettato e prodotto da FINSA, composto da fibre e particelle di legno. L’impiego di Superpan Build come elemento di rinforzo strutturale nelle pareti in cartongesso ha lo scopo di semplificare e facilitare il collegamento di carichi (pensili, mensole, ecc..) alla parete finita usando semplici viti da legno. www.xtsuperpanbuild.it
Distributore di Superpan Build in esclusiva per l'Italia
INSTANT POLL
PIÙ TECNOLOGICI PIÙ GRANDI E PIÙ PREOCCUPATI
Il sondaggio proposto durante l’evento di Lamezia Terme fotografa obiettivi e strategie dei distributori di materiali edili: fiducia nell’hi-tech, voglia di aggregazione e timori per le tensioni
Paolo Caliari
PERABBONATI
GUARDA IL VIDEO
CONGIUNTURA E PREVISIONI
CHI VINCE LO SPRINT DELL’EDILIZIA NEL MEZZOGIORNO
Le regioni del Sud (con in testa la Sicilia) hanno corso di più rispetto al Nord, merito soprattutto dell’effetto superbonus. Ora però sono alle prese con un delicato processo di riorganizzazione
Centro Studi YouTrade
ABBONATI
Copyright: YouTrade
CONVEGNO YOUTRADE SUD SOLOPERABBONATI
DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI DEL SUD. VARIAZIONE % DEL FATTURATO PER REGIONI 2021-2022
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
LE MONTAGNE RUSSE DELL’INCERTEZZA
ABBONATI
CONVEGNO YOUTRADE SUD
DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI DEL SUD. VARIAZIONE % DEL FATTURATO PER REGIONI 2022-2023
SOLOPERABBONATI
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
COSTRUIAMO INSIEME UN FUTURO PIÙ SICURO E SOSTENIBILE
rinforzi strutturali
Sistemi certificati e soluzioni innovative di ingegneria sismica per il ripristino, il restauro e il rinforzo strutturale con materiali compositi FRP FRCM CRM
CAMPAGNA RIVENDITORI 2025
Se sei un rivenditore edile e sei interessato a specializzarti nel settore dei rinforzi strutturali affidati a noi!
www.gpintech.com
CHE COSA CAMBIA NELLE REGOLE PER L’EDILIZIA
Al Convegno YouTrade Sud un capitolo è stato dedicato alle nuove disposizioni da rispettare: conoscerle è necessario per non avere intoppi nella propria attività di distributori
Anna Danzi*
GUARDA IL VIDEO
ABBONATI
Copyright: YouTrade
CONVEGNO YOUTRADE SUD
SOLOPERABBONATI
Copyright: YouTrade
RISTORNI ANNUALI
ASSISTENZA DIRETTA PER ACQUISTI
ACCESSO A +300 FORNITORI LEADER DI SETTORE
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO COSTANTE
RETE TRA SOCI CON CUI COLLABORARE IN TUTTA ITALIA
ALBERTO BUBBIO
COME PREPARARSI AL MATRIMONIO (TRA DUE AZIENDE)
Il processo di aggregazione caratterizza il mondo della distribuzione. Ma perché fusioni o acquisizioni siano efficaci è necessario considerare diversi aspetti, non solo economici, ma anche di cultura d’impresa
Veronica Monaco
PERABBONATI
ALBERTO BUBBIO, PROFESSORE ASSOCIATO DI ECONOMIA AZIENDALE E RESPONSABILE DEL CORSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO, PRESSO L’UNIVERSITÀ CATTANEOLIUC
TALK SHOW - 1
LA PARTNERSHIP? NON SOLO VANTAGGIO MA UNA NECESSITÀ
Il confronto tra Stefano Deri, direttore vendite Mapei, Fabio Di Fabio, sales area manager di Heidelberg Materials Italia, Emanuele Loperfido, amministratore Edil Loperfido (Gruppo Made), Giuseppe Notaro, titolare Transfer Notaro (Gruppo Rivass) e Michele Raffaele, amministratore Raffaele
Veronica Monaco
GUARDA IL VIDEO
ABBONATI
FABIO DI FABIO, SALES AREA MANAGER DI HEIDELBERG MATERIALS ITALIA Copyright:
CONVEGNO YOUTRADE SUD
PARTITA GREEN PER IL CEMENTO
SOLOPERABBONATI
STEFANO DERI, DIRETTORE VENDITE MAPEI
GUARDA IL VIDEO
Copyright: YouTrade
ABBONATI
GIUSEPPE NOTARO, TITOLARE TRANSFER NOTARO (GRUPPO RIVASS)
Copyright: YouTrade
EMANUELE LOPERFIDO, AMMINISTRATORE EDIL LOPERFIDO (GRUPPO MADE)
CONVEGNO YOUTRADE SUD
INVESTIMENTI AL SUD PER L’EDILIZIA
Copyright: YouTrade
SOLOPERABBONATI
MICHELE RAFFAELE, AMMINISTRATORE RAFFAELE
GUARDA IL VIDEO
IL DIRETTORE COMMERCIALE DI ÚJHÁZ, LÁSZLÓ BAGAMÉRI
PERABBONATI
Copyright: YouTrade
TALK SHOW - 2
ALLA RICERCA DELLA QUALITÀ COMPETITIVA
Crescere con prodotti e servizi migliori nelle parole di Giacomo Lombardo, area manager Soprema Italia, Stefano Grandicelli, amministratore delegato Starplast, Grazia Varacalli, socia Varacalli, Maria Elena Marrazzo, socia Fratelli Marrazzo, Francesco Borzumati, direttore commerciale Europrofil e Sergio Giuri, socio San Marco
FRANCESCO BORZUMATI, DIRETTORE COMMERCIALE EUROPROFIL
Copyright: YouTrade
SOLOPERABBONATI
GUARDA IL VIDEO
ABBONATI
SERGIO GIURI, SOCIO SAN MARCO
Copyright: YouTrade
A TUTTA SINERGIA
LA NUOVA REALTÀ DELLA
DISTRIBUZIONE IN CALABRIA
STILLITANO
CENTRO EDILE FONTANA
EDIL GIERRE
CENTER ROCCELLA TRANSFER
F.LLI MARRAZZO
FOCUS RIVASS
EDIL CENTER ROCCELLA
DAL RINFORZO STRUTTURALE ALLE DEMOLIZIONI
La rivendita con base a Roccella Jonica (Reggio Calabria), si è concentrata sul materiale pesante, oltre che sull’isolamento. E ora progetta un centro di recupero e riciclo di inerti da costruzione
Rivendita di edilizia pesante e centro di trasformazione dell’acciaio per cemento armato: sono le due anime di Edil Center Roccella di Roccella Jonica (Reggio Calabria), che a breve ha in progetto di diventare anche centro di recupero e riciclo dei materiali inerti. Nata nel 2013 e amministrata da Alessandra Cimino e Michela Frascà, l’azienda si sviluppa sulla scia della società Tra-Edil Frascà, fondata nel 1981 da Mimmo Frascà. YouTrade lo ha incontrato per conoscere strategie di sviluppo e progetti futuri della rivendita.
L’evento alxore
L’evento alxore
Vxca
Vxca Mx
Copyright: YouTrade
SOSTENIBILITÀ
LEGNO E SOSTENIBILITÀ Grandexess
Veronica Monaco
Domanda. Quando è nata l’azienda?
Risposta. Nel 2013, nel solco della mia vecchia azienda, la Tra-Edil Frascà, che si occupava di materiali edili e trasporti. Inizialmente trattavamo solo sacchi di cemento e grassello in un magazzino di 100 metri quadrati nel paese di Roccella Jonica. Allora c’erano ancora mezzi meccanici e i sacchi da 50 chili venivano caricati e scaricati a mano. Dopo qualche tempo, ci siamo ingranditi e, sempre in paese, ci siamo trasferiti in uno spazio di 1000 metri quadrati, introducendo oltre alle polveri anche ceramica, sanitari e arredobagno, e il settore dell’idraulica. In mente avevo il progetto di realizzare anche un centro di trasforma-
zione dell’acciaio per cemento armato. Nella nostra provincia c’erano solo due attività di questo tipo, per cui ho pensato potesse essere un buon settore su cui investire per sviluppare l’azienda. Quindi nel 2002 ci siamo trasferiti nell’attuale sede. D. Oggi, dunque, che cosa trattate?
R. Abbiamo tutto quello che occorre in cantiere per realizzare una costruzione, dalla struttura al colore per la finitura, dall’isolamento termico e acustico al rinforzo strutturale. Prima di trasferirci nella sede attuale, abbiamo deciso di concentrarci sul materiale pesante, abbandonando il reparto idraulica e sanitari. D. Come mai?
ALESSANDRA CIMINO E MIMMO FRASCÀ
FOCUS RIVASS
R. Questo settore è stato preso in mano da mio fratello che ha continuato a operare in paese con un’altra azienda. In questo modo collaboriamo e facciamo sinergia.
D. L’isolamento acustico è un settore trattato da pochi in quanto richiede molte competenze tecniche: come lo sviluppate?
R. Cerchiamo di essere all’avanguardia e spingere questi prodotti anche perché i clienti sono diventati molto esigenti e attenti al comfort. Offriamo un’ampia gamma di prodotti, partendo addirittura dai tubi insonorizzati per gli scarichi, fino ad arrivare a tappetini sottopavimento anticalpestio e lastre di cartongesso
Copyright: YouTrade
accoppiate con pannelli isolanti.
D. Questa specializzazione richiede anche formazione: che tipo di supporto tecnico offrite al cliente e che partnership avete coi produttori?
R. Assieme agli agenti delle aziende produttrici cerchiamo di offrire il massimo supporto. Inoltre, grazie al Gruppo Rivass, siamo riusciti a fare un salto di qualità, mettendoci in contatto con le aziende e partecipando ai corsi per spingere i prodotti innovativi. Oggi l’agente come figura puramente commerciale conta poco, ci servono persone con competenze tecniche per far capire ai clienti i vantaggi e le caratteristiche di ciò che proponiamo.
D. Quando siete entrati in Gruppo Rivass e perché?
R. Ho una stima immensa per Massimiliano Margiotta, il presidente di Rivass, tanto che l’ho spronato a partire con il progetto, ancora prima che il gruppo fosse ufficialmente fondato. Ho creduto nel progetto perché alla base c’è il radicamento sul territorio e il rapporto umano. Ho sempre sentito l’esigenza di confrontarmi con gli altri: da soli possiamo imparare, ma insieme siamo più forti.
D. In che cosa il Gruppo vi fa sentire più forti?
R. Oltre a condizioni commerciali migliorative, abbiamo maggiore visibilità rispetto ai fornitori, e questo ci consente anche di usufruire di servizi fondamentali, come la formazione. Quello su cui incito sempre la centrale Rivass è proprio la formazione: nelle rivendite abbiamo bisogno di persone competenti e il Gruppo può essere un vivaio per nuovi collaboratori, anche a livello manageriale.
D. Quali sono i punti di forza che vi contraddistinguono e che fanno in modo che il cliente torni nella vostra rivendita?
R. La serietà e la consulenza, oltre alla completezza dell’offerta.
D. Avete clienti che lavorano col Pnrr?
R. Sì, nella nostra zona sono stati avviati molti cantieri col Pnrr, dalla ristrutturazione alle nuove realizzazioni, soprattutto per quanto riguarda scuole, palestre, piazze, viali e il porto di Roccella Jonica.
D. Quanto incide il Pnrr sul vostro fatturato?
R. In questo periodo almeno per il 50%. Il settore privato è completamente fermo.
D. Avete difficoltà a reperire qualche materiale da costruzione?
R . Abbiamo avuto qualche difficoltà durante il su-
UN’OPPORTUNITÀ ANCHE PER LE DONNE
Alessandra Cimino è socia di Edil Center Roccella. «Insieme a Michela, figlia di Mimmo Frascà, abbiamo deciso di creare questa società perché crediamo nell’attività e nel contributo che, come donne, possiamo dare al settore. Inizialmente seguivo solo la parte amministrativa, poi sono diventata anche socia dell’azienda», spiega. «Attualmente mi occupo di varie attività, dall’amministrazione alla contabilità e agli acquisti, alla supervisione generale del punto vendita. Siamo alla ricerca di nuovi collaboratori per organizzarci al meglio, ma purtroppo facciamo fatica a trovare personale qualificato».
FOCUS RIVASS
LE MACCHINE PER IL
RECUPERO E RICICLO
DEGLI INERTI. SOTTO, IL CENTRO
DI TRASFORMAZIONE
DELL’ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO
perbonus, ora non più. Oggi c’è fin troppo materiale e i prezzi sono calati, quindi rispetto a due anni fa il lavoro si gestisce molto meglio.
D. Con il taglio dei bonus, il vostro business è diminuito?
R. No. Inizialmente c’è stata una leggera flessione, ora il business è ripreso. Anzi, forse col Pnrr abbia-
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
mo superato il superbonus, che comunque abbiamo affrontato con i piedi di piombo. Abbiamo fornito solo clienti molto fidati a cui non potevamo negare il materiale. Fin da subito abbiamo capito che, sul lungo termine, il superbonus sarebbe stato poco vantaggioso.
D. Ci sono progetti che intendete realizzare a brevemedio termine?
R. Sì. Da circa dieci anni ho in mente di realizzare un centro di recupero e riciclo di inerti da costruzione. Finalmente, con un investimento di 470 mila euro, siamo riusciti a comprare i macchinari e siamo al lavoro per ottenere le ultime autorizzazioni. Abbiamo da poco ricevuto l’autorizzazione dell’Anas, ma per ora non possiamo conferire. Possiamo però recarci in cantiere per la demolizione.
D. Che tipo di macchinari avete a disposizione?
R. Disponiamo di due macchine: un frantoio, che serve per rompere le macerie di grosse dimensioni e separare, attraverso delle calamite, il materiale ferroso, e poi disponiamo di un vaglio che riduce le macerie in pezzature di tre diverse granulometrie. Questo permette di riciclare e recuparere tutto il materiale che può essere riutilizzato come sottofondo per diverse esigenze.
D. Come ha scelto le macchine?
R. Ho partecipato a diverse fiere e ho scelto queste due macchine di medie dimensioni che servivano alle mie esigenze. Questo servizio può interessare sia i privati che le piccole aziende, che in questo modo hanno la possibilità di gestire i rifiuti inerti derivanti dalla demolizione e non gettarli nell’ambiente.
D. Qual è la sfida più importante che dovrete gestire nei prossimi anni?
R. Il passaggio generazionale. L’organizzazione è stata creata, ora dobbiamo trovare persone qualificate per le diverse funzioni aziendali. Stiamo inoltre lavorando sul fronte della digitalizzazione per automatizzare il più possibile i processi, in modo da risparmiare tempo e risorse per essere più competitivi e avere più tempo da dedicare al cliente e al disbrigo delle pratiche burocratiche. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo iniziato a digitalizzare il magazzino, ma ci stiamo ancora lavorando.
D. La partnership con i produttori funziona o ci sono elementi da migliorare?
R. Con i produttori il rapporto è ottimale. Le aziende ci conoscono perché operiamo da tanti anni sul mercato. Siamo aperti alle proposte di nuove aziende, ma ogni novità che inseriamo deve essere migliorativa.
D. Quali sono i brand di punta che trattate nel punto vendita?
R. Heidelberg Materials, Kerakoll, Sika, Rockwool, Knauf e Knauf Insulation, Cromology. Come siderurgia il Gruppo Pittini, Alfacciai e Feralpi.
D. A parte il Pnrr, quali sono i lavori più richiesti nella
EDIL CENTER ROCCELLA
• Addetti: 11 persone
• Fatturato 2024: 2,3 milioni di euro
• Punti vendita: 1
• Showroom: no
• Superficie coperta: 3.000 metri quadrati
• Superficie scoperta: 5.000 metri quadrati
• Aree merceologiche: edilizia pesante, colore, acciaio per cemento armato
• Servizi: consulenza, consegna in cantiere, recupero e riciclo inerti
zona in cui operate?
R. Operiamo in un raggio di 50 chilometri dalla rivendita. In questo momento, dopo il boom degli anni scorsi, il mercato del privato è fermo. C’è molto lavoro nel pubblico, anche se purtroppo le imprese stanno riscontrando grossi ritardi sui pagamenti, per cui molte sono ferme. Si lavora anche sulla ristrutturazione, mentre le nuove costruzioni sono statiche. Sono convinto però che nei prossimi mesi, a partire da giugno, il mercato ripartirà a pieno ritmo su tutte le tipologie di lavoro.
D. Come si compone la vostra clientela?
R. La nostra clientela si divide in un 70% di imprese e un 30% di privati.
D. Preferite servire l’impresa o il privato?
R. Il privato, perché c’è più margine e i pagamenti sono immediati.
D. Che tipo di servizi offrite al cliente?
R. Consulenza, consegna in cantiere e trasporto conto terzi. Disponiamo di tre autocarri con gru e un autoarticolato con due semirimorchi. Forniamo anche un servizio di ricollocamento delle barche in acqua, visto che siamo vicini al porto. Inoltre, prossimamente offriremo anche il servizio di recupero e riciclo dei rifiuti inerti da demolizione.
D. I vostri clienti vi richiedono prodotti green?
R. A parte il Pnrr, dove i prodotti certificati Cam sono obbligatori, c’è poca attenzione a questa tematica. Pochi clienti privati ci chiedono prodotti sostenibili e informazioni sui metodi di produzione.
D. Qual è l’ultimo prodotto green che vi hanno richiesto?
R. Il Porotherm Bio della Wienerberger con fibre di legno.
D. A livello di fatturato, come è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?
R. Nel 2024 abbiamo incrementato il fatturato di circa il 10% e nel 2025 ci aspettiamo di crescere ulteriormente. Nei primi mesi di quest’anno il mercato si è un po’ fermato, ma ora sta ripartendo. L’importante è farsi trovare pronti quando arriverà l’ondata di lavori.
L'INTERNO DEL PUNTO VENDITA, CHE PROPONE ANCHE PRODOTTI A MARCHIO RIVASS Copyright:
FOCUS RIVASS
LA TERMOIDRAULICA FA UN ASSIST AL FOTOVOLTAICO
EDIL GIERRE
La rivendita di Brancaleone (Reggio Calabria) propone anche edilizia pesante e ferramenta, con ampio spazio a libero servizio e casse automatizzate. E ora punta sul business dei pannelli solari
GVeronica Monaco
uidata da Alessio Roccamo, terza generazione della famiglia a occuparsi di distribuzione di materiali per edilizia, la rivendita Edil Gierre si propone come punto di riferimento nel territorio di Brancaleone (Reggio Calabria) per quanto riguarda edilizia pesante, termoidraulica e ferramenta, a cui ha dedicato un ampio spazio a libero servizio dotato anche di casse automatizzate. Domanda. Che cosa rappresenta oggi Edil Gierre sul territorio?
Risposta. Un’attività ben consolidata, strutturata e rinomata. In più, grazie alla partnership con il Gruppo Rivass, di cui facciamo parte, siamo riusciti a toglierci qualche soddisfazione: oltre ad avere più peso nel settore, siamo più consapevoli delle dinamiche commerciali e delle sinergie, cosa che ci ha consentito di allargare i nostri panorami e fare un salto di qualità proprio a livello di mentalità.
L'INGRESSO DELLA EDIL GIERRE DI BRANCALEONE (REGGIO CALABRIA). A SINISTRA, ALESSIO ROCCAMO
FOCUS RIVASS
DA DESTRA, ALESSIO ROCCAMO, ANDREA IANNI, DIRIGENTE
RIVASS, E ANGELO ROCCAMO, FONDATORE DELLA EDILGIERRE. SOTTO, L'AREA ESTERNA
Copyright: YouTrade
D. Quando è nata l’azienda?
R. Edil Gierre è nata negli anni Ottanta, quando mio padre ha rilevato l’attività di famiglia fondata dal mio bisnonno nel Dopoguerra, che operò fino agli anni Settanta come vendita all’ingrosso di materiali per edilizia. Dopo una pausa di circa dieci anni, mio padre ha riaperto, abbandonando i settori della rubinetteria, dei sanitari e delle ceramiche, concentrandosi invece sulla termoidraulica, a cui è stato dedicato uno spazio di 500 metri quadrati in negozio. Abbiamo poi continuato a distribuire materiali pesanti, come laterizi, legname, ferro, e negli anni abbiamo introdotto nuovi settori, come i materiali da ristrutturazione, i consolidanti, le malte per il ripristino, i collanti.
Oltre ai materiali per la ristrutturazione, abbiamo anche stufe, canne fumarie, sistemi per la climatizzazione, fotovoltaico.
D. Come gestite il settore del fotovoltaico?
R. Collaboriamo con delle Esco lavorando su richiesta. Cerchiamo di offrire un servizio chiavi in mano appoggiandoci a dei professionisti esterni, non avendo internamente figure dedicate. Il settore fotovoltaico richiede infatti elevate competenze tecniche e un investimento importante in termini di tempo per seguire la parte burocratica: abbiamo dunque preferito collaborare con le Esco, chiudendo il cerchio, senza dover togliere tempo prezioso al nostro lavoro quotidiano.
D. Con il fotovoltaico lavorate anche per i condomini?
R. Non rifiutiamo lavori in condominio, ma valutiamo sempre quanto ne valga la pena. Ogni rivenditore dovrebbe essere consapevole dei propri limiti, per non rischiare di perdere efficienza perché oberato di lavoro. Il tempo è una risorsa preziosa.
D. Infatti la vostra headline recita «Siamo il tempo che vi manca»: perché avete scelto questa frase?
R. Perché offriamo al cliente un supporto a 360 gradi senza dimenticare il nostro focus. Percorriamo la strada della professionalità, della qualità e della sostenibilità economica, dedicandoci al nostro core business senza sprecare energie.
D. Come valutate quando un servizio non è vantaggioso per l’aumento del business?
R. Credo che la risposta abbia un nome: Rivass. La sinergia con la centrale, il confronto con le altre rivendite, le sinergie con le associazioni convenzionate al gruppo, ci aiutano a selezionare i fornitori e semplificarci il lavoro. Anche per un minimo dubbio, il gruppo e i colleghi rispondono velocemente, permettendoci di risparmiare tempo.
D. Qual è il servizio che apprezza maggiormente dopo l’ingresso nel Gruppo Rivass?
R. Lo spirito di gruppo non è un servizio quantificabile. Fare gruppo nel nostro territorio non è facile, e mai lo sarà. Edil Gierre è entusiasta e onorata di far parte di Rivass perché ha contribuito in maniera positiva allo sviluppo delle rivendite associate. Rivass ha permesso di riscoprirci come imprenditori, aprendo nuove opportunità e cambiando totalmente lo scenario. Senza dimenticare le sinergie commerciali che si sono create, che forse sono il vantaggio maggiore.
D. Quando siete entrati in Rivass e perché?
Copyright: YouTrade
R. Nel 2020, per due motivi principali: il rapporto che ci lega a Massimiliano Margiotta, il presidente Rivass, che mio padre conosce da anni, e la volontà di non disperdere le nostre risorse, concentrandoci sul nostro business. In un periodo in cui il mercato propone sempre più prodotti, non volevamo trasformarci in un bazar, perdendo la nostra identità. Chi si mette in mano al cliente, che
richiede sempre prodotti e marchi diversi, senza sposare i propri fornitori, non è adatto alla politica del gruppo d’acquisto e alla crescita di un’impresa. Sentirsi parte di un progetto, anche umanamente, fa la differenza. In Rivass ci sentiamo parte di una famiglia.
D. Se dovesse dare un consiglio al Gruppo Rivass per migliorare il servizio agli associati, cosa proporrebbe?
R. Concentrarsi sulla digitalizzazione, creando un vero e proprio B2B con i cataloghi dei fornitori. Il B2C potrebbe poi essere una naturale conseguenza di questo sviluppo. In futuro mi piacerebbe anche che Rivass aprisse un piccolo centro logistico per gli associati.
D. Lei rappresenta la terza generazione alla guida dell’azienda: quando è entrato in Edil Gierre e perché?
R. Sono entrato in azienda nel 2007, dopo che ho finito gli studi liceali. Una scelta dettata un po’ dall’immaturità della giovane età, che però mi ha permesso di iniziare a lavorare e crescere in un settore dinamico, con grande ambizione. Non ho mai dato credito alle voci volte a sminuire la mia regione, essendo da sempre convinto che forte è chi rimane, combatte e cerca di cambiare le cose. In ogni ambito c’è la possibilità di crescere.
D. Da quando è entrato in azienda, che cosa è cambiato?
R. Abbiamo realizzato investimenti importanti per migliorare il nostro servizio e automatizzare i processi. La digitalizzazione oggi può fare la differenza.
D. Che cosa state facendo sul fronte della digitalizzazione?
R. Oltre a cambiare il gestionale per migliorare il servizio, andando a ottimizzare contabilità e magazzino, vendiamo online tramite marketplace. Stiamo anche lavorando all’implementazione di un nostro sito e-commerce che sarà pronto a fine anno.
D. Quanto fatturate con il marketplace?
R. Abbiamo iniziato da poco più di un anno e abbiamo raggiunto 60-70 mila euro all’anno, con un fatturato in crescita costante.
D. Avete anche in corso una importante ristrutturazione del punto vendita: che cosa state realizzando?
R. Abbiamo creato un’area a libero servizio con casse automatiche, in modo da ottimizzare il nostro tempo e poterci dedicare ad attività più remunerative. L’idea è quella di creare un sistema misto, in cui alcuni materiali sono destinati al libero servizio e altri, quelli più tecnici e che richiedono consulenza, sono invece gestiti ancora a banco. Abbiamo voluto replicare un modello vincente della Gdo, ma calzato sulla nostra realtà. Stiamo poi ristrutturando l’area adibita in negozio alla termoidraulica, per potenziarla sia a livello logistico che digitale. Grazie al nuovo gestionale, stiamo lavorando per inserire i codici a barre, così da trovare gli articoli molto più facilmente ed eliminare le sacche di inefficienza.
D. Parlando di termoidraulica, proponete anche tanti
Copyright: YouTrade
articoli per la climatizzazione: vi ritenete degli specialisti in questo settore?
R. Sì. Quando mio padre ha rilevato l’attività negli anni Ottanta, parallelamente ha iniziato a operare come tubista. Quel mondo gli è rimasto caro e ha continuato a svilupparlo negli anni, proponendo sistemi di riscaldamento e climatizzazione. Devo dire che soprattutto quest’ultimo è un settore trainante, più del comparto riscaldamento, e abbinato al fotovoltaico ci permette di chiudere il cerchio.
D. Attualmente com’è diviso il vostro fatturato?
R. Il 60-65% è dovuto all’edilizia pesante e il 35% alla termoidraulica, che però rappresenta la parte più significativa proprio perché negli anni è cresciuta parecchio.
C’è, poi, il settore brico, ferramenta, elettroutensili e antiinfortunistica, che grazie all’e-commerce sta crescendo altrettanto bene.
D. Perché il cliente torna nel vostro punto vendita?
R. Per la credibilità. Oggi la differenza non la fa tanto il prodotto, quanto la serietà e il supporto che si è in grado di dare al cliente. Poi il resto è complementare: servizio, prezzo ed educazione.
D. Qual è la sfida più importante che dovrà affrontare
IL MAGAZZINO
FOCUS RIVASS
con la sua rivendita nei prossimi anni?
R. L’intelligenza artificiale è la sfida più grande per stare al passo. A differenza di altri settori, quello delle costruzioni è ancora molto legato alla manualità, ma saremmo fuori strada se pensassimo che il mercato da solo possa dare slancio al business. È necessario ampliare i propri orizzonti, per questo stiamo puntando sul commercio online e sull’espansione territoriale, anche fuori regione.
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
Se Edil Gierre riuscisse a compiere un passo del genere, sarebbe un vanto per noi e anche per Gruppo Rivass.
D. Con i produttori avete un rapporto di partnership?
Ci sono punti di miglioramento?
R. I punti di miglioramento rispetto al passato sono stati tutti colmati grazie a Rivass. Non siamo più noi singolarmente a dover contrattare le politiche commerciali e i prezzi, a dover trovare gli agenti di zona per un
L'INTERNO DEL PUNTO VENDITA
Copyright: YouTrade
marchio che ci interessa, ma il Gruppo pensa a tutto.
E, nel caso intervenisse un problema, Rivass ci fa da filtro, risolvendo tempestivamente eventuali difficoltà grazie agli accordi stipulati con i fornitori.
D. Il Pnrr ha colmato, in tutto o in parte, il superbonus?
R. Credo che il Pnrr abbia molte più potenzialità del superbonus. Purtroppo, credo entri in gioco la classica problematica del sistema Italia, con pagamenti rallentati e un apparato burocratico troppo lento. Le opportunità dunque ci sono, ma non dipendono solo da noi.
D. Quali sono i lavori più richiesti nella zona in cui operate?
R. Edil Gierre opera in un raggio di 20-30 chilometri dalla rivendita. In questo raggio d’azione, i lavori più richiesti sono quelli di ristrutturazione. Attenzioniamo con oculatezza anche lavori pubblici e alcuni cantieri più grandi rispetto alla classica abitazione privata, che coinvolgono alcune imprese storiche nostre clienti.
D. Come si compone in percentuale la vostra clientela?
R. Il 45% sono imprese di costruzione, il 35% impiantisti e il 20% privati.
D. Quali sono i principali marchi che trattate in rivendita?
R. Per gli elettroutensili, Dewalt, Aeg, Ryobi; per il ripristino, collanti, malte Weber; per il riscaldamento, Edilkamin; per le stufe, Nordica; per le membrane, Polyglass e, per la climatizzazione, Sinclair.
D. Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?
• Servizi: sopralluoghi e pacchetti chiavi in mano per sistemi di riscaldamento e climatizzazione, consulenza, consegna in cantiere con autogru fino a 25 metri
R. I prezzi nell’era superbonus hanno gonfiato i fatturati, falsando le aspettative. Il 2024, nonostante un leggero calo, ci ha portato a una maggiore resilienza, anche per il 2025. Consolidare i risultati per me sarà già importante. I primi tre mesi dell’anno hanno visto una forte flessione, ma resto ottimista. Credo che il 2025 possa darci delle soddisfazioni, anche grazie a Rivass. Siamo sempre cresciuti negli anni a dispetto di guerre, pandemie, turbative del mercato, mancanza di materiale, speculazioni: nonostante queste spallate, siamo ancora in piedi.
EDILIZIA TOTEDA
NON SOLO LEGNO PER LA FILIERA DELL’EDILIZIA
Il punto vendita di Lamezia Terme (Catanzaro) vanta una specializzazione nelle coperture, compresi isolanti e accessori, a cui si aggiungono lattoneria e sistemi a secco. E programma di ingrandirsi
Con un punto vendita a Lamezia Terme (Catanzaro), la rivendita Edilizia Toteda è un interlocutore esperto per tutto ciò che riguarda le costruzioni, con un particolare focus sulle coperture grazie all’inserimento del centro di lavorazione del legno nel 2012. Oltre al taglio legno, l’azienda si è aperta a nuovi mercati, come quello della lattoneria, che le ha permesso di fare un salto di qualità, creando opportunità di business e velocizzando i tempi di realizzazione in cantiere. Ne parliamo con il titolare Pasquale Fabrizio Toteda.
Veronica Monaco
PASQUALE
FABRIZIO TOTEDA
Domanda. Quando è nata l’azienda e quali sono state le principali tappe che ne hanno scandito la crescita?
Risposta. L’azienda è nata nel 1995. Inizialmente trattavamo solo materiali pesanti, poi tra il 2012 e il 2013 abbiamo inserito il taglio legno, portando il fatturato a crescere del 40-50% grazie anche all’inserimento di tutto ciò che inerisce il tetto, dagli isolanti alle varie tipologie di copertura, fino agli accessori.
Circa otto anni fa abbiamo inserito in rivendita il settore della lattoneria e da un paio d’anni anche i sistemi a secco, che hanno dato un ulteriore impulso del 10-15%.
D. Che vantaggio ha portato inserire il segmento della lattoneria?
R. Un incremento di fatturato e un miglioramento della qualità del servizio. Avendo inserito a magazzino tutta una serie di prodotti, dai pluviali alle gronde, dai collari alle scossaline, non perdiamo più tempo nella fornitura, e non dobbiamo aspettare i tempi dei lattonieri.
D. Avete progettisti interni?
R. Sì, abbiamo due progettisti che si occupano della realizzazione di tetti.
D. Quali sono i materiali più richiesti?
R. Il nostro core business rimane l’edilizia pesante. In questo preciso momento c’è una forte domanda di materiali di edilizia in generale, forse anche per l’incremento dei lavori del Pnrr.
D. Quando e perché è entrato nel Gruppo Rivass?
R. Due anni fa, dando seguito al rapporto di amicizia che mi lega a Massimiliano Margiotta, presidente del gruppo Rivass.
D. Che cosa desidera ricevere dal Gruppo Rivass?
R. Maggiore collaborazione e scambio di informazioni tra i partecipanti del gruppo.
D. Quali sono i punti di forza che distinguono Edilizia Toteda dalle altre realtà imprenditoriali del territorio?
R. Serietà, puntualità, rispetto per i clienti e i fornitori.
D. Ci sono progetti che desidera attuare a breve medio termine?
R. Tra due-tre anni abbiamo in programma di aprire una nuova sede nelle vicinanze, per garantirci uno spazio progettato in maniera più funzionale alle nostre esigenze. Attualmente la sede è suddivisa su più strutture coperte.
D. Quale sarà la sfida più importante che dovrà affrontare nei prossimi anni per continuare a crescere?
R. Mantenere il fatturato e la posizione sul mercato. In questo momento il mercato è altalenante e i prezzi sono in costante rialzo: questo va a inficiare la crescita, soprattutto per quanto riguarda la clientela privata, che tende a scomparire. I materiali si sono riposizionati a prezzi più alti, con un aumento di quasi il 40%, e si aprono possibilità di vendita solo per la fascia medio-alta.
D. Che cosa significa essere partner dei fornitori?
Copyright: YouTrade
R. Vuol dire collaborare reciprocamente a 360 gradi per raggiungere obiettivi comuni. In passato era meno frequente, oggi questo tipo di rapporto si vede di più.
D. In questo momento, quali sono i lavori richiesti maggiormente?
R. Lavori di ristrutturazione, più che nuove costruzioni.
FOCUS RIVASS
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
D. Come si compone la sua clientela?
R. L’80% dei nostri clienti sono imprese, il 20% privati.
D. Trattate anche finiture?
R. Non trattiamo ceramiche, ma abbiamo rasanti, finiture colorate, pitture e due tintometri di Mapei e Linea Attiva di Boero. Il nostro principale fornitore resta però SaintGobain Weber, che ha anche un deposito qui vicino, a Villapiana, e che offre anche un servizio di centro colore.
D. Quali sono gli altri marchi di punta che trattate in rivendita?
R. Oltre a Saint-Gobain, Linea Attiva di Boero e Mapei, abbiamo Europrofil, Onduline, Latersud, Bmi, Stiferite, Isopan e molti altri. Trattiamo anche Lattonedil, Index, Sika Fornaci Briziarelli, Fischer e le aziende leader del settore a livello nazionale, nonché marchi esteri quali Pfeifer, Binderholz, Schobwendter, Klausbauer.
D. C’è una parte della rivendita dedicata al libero servizio?
R. Sì, abbiamo 150 metri quadrati dedicati a ferramenta
L'AREA ESTERNA. SOTTO, IL MAGAZZINO
UN SALTO DI QUALITÀ CON EUROPROFIL
«Edilizia Toteda è una rivendita estremamente completa con una grande propensione all’innovazione e apertura verso nuovi mercati. Molte rivendite si concentrano solo su ciò che sono abituati a trattare, perdendo così delle opportunità di business importanti. Inserendo il segmento della lattoneria circa otto anni fa, Edilizia Toteda è riuscita a realizzare un importante salto di qualità, andando a offrire un sistema completo per il tetto in pronta consegna», spiega Francesco Borzumati (nella foto), direttore commerciale di Europrofil e Isal, aziende del Gruppo Ielapi specializzate in prodotti e macchine per la lattoneria.
Domanda. Da quando collabora con Edilizia Toteda? Risposta. Con Fabrizio c’è un rapporto personale che va avanti da una vita, essendo nati e cresciuti nella stessa città. Professionalmente, invece, collaboriamo da circa 25 anni.
Quando ho iniziato a operare nel settore, Fabrizio già si occupava di ferramenta ed edilizia in quanto la sua famiglia lavorava in questo ambito. Insieme abbiamo valutato le opportunità del mercato e cercato di capire come sfruttarle per sviluppare il business. La lattoneria, ad esempio, è un segmento molto importante per le rivendite, che possono realizzare ottimi fatturati. Lo spirito imprenditoriale di Fabrizio lo ha portato ad avere una visione a 360 gradi del mondo delle costruzioni, implementando in maniera istintiva un’operazione di upselling e cross-selling: ha individuato tutta una serie di articoli, dai pluviali alle gronde, dai collari alle scossaline, in alluminio, quindi un materiale di fascia alta, e inserendoli in magazzino in pronta consegna. In questo modo ha arricchito la sua offerta, diventando ancora più attrattivo per i clienti.
D. Quando Edilizia Toteda ha introdotto la lattoneria a magazzino?
R. Otto anni fa ci siamo confrontati sui cambiamenti occorsi nel settore della lattoneria, un mondo apparentemente imperscrutabile, con operatori molto gelosi del loro knowhow. Europrofil ha deciso di portare la lattoneria all’interno delle rivendite, semplificandola il più possibile. In questa direzione va anche il nostro catalogo, che a tutti gli effetti è una guida fruibile da chiunque, con cui intendiamo rendere il magazzino autonomo nella vendita di determinati prodotti, specialmente dove c’è grande interesse per le coperture. Con Edilizia Toteda, anche grazie all’aiuto di posatori che gravitano all’interno dell’azienda, abbiamo individuato i profili e i colori più utilizzati e abbiamo standardizzato la merce pronta in magazzino. In più, ci siamo resi disponibili per realizzare in tempi accettabili i fuori misura. Questo ha permesso di accelerare il processo di realizzazione delle coperture, tagliando i tempi morti e portando profitti all’interno delle rispettive aziende.
D. Cosa vi richiede più frequentemente Edilizia Toteda a supporto della vendita?
R. Disponibilità e velocità di consegna. Ancora oggi viviamo gli strascichi del superbonus, dove si lavorava tutti a ritmi particolarmente sostenuti. C’è ancora questo trend che va alla ricerca di un servizio particolarmente celere, anche perché la manodopera qualificata tende a essere sempre meno disponibile.
D. Qual è la particolarità che caratterizza le rivendite di questa zona?
R. Le rivendite della zona si dividono in due tipologie. Ci sono quelle che investono tanto nel magazzino, quindi hanno ampia disponibilità di merce a terra, mentre le altre tendono a fare più attività di intermediazione. I primi tendenzialmente coprono più settori, dalle fondamenta al tetto, offrendo quindi una gamma e un servizio più completi.
D. Quali sono le problematiche che contraddistinguono questo territorio?
R. Il reddito medio pro-capite che non alimenta una spesa alta. Ciò però può rappresentare un’opportunità per le rivendite, in quanto ubicate in territori poche attrattivi per la Gdo. I distributori di prossimità, ben strutturati e multispecialisti, possono prosperare, anche perché sul territorio c’è ancora una cultura che mette il rapporto umano al primo posto.
D. C’è un consiglio che vorrebbe dare ai rivenditori?
R. Continuare a guardare il mercato con interesse e senza paraocchi. Dopo il superbonus, in cui contava solo la velocità di consegna, l’edilizia ora sta andando verso una maggiore semplificazione, anche legata alla presenza di manodopera poco specializzata. Infatti, si assiste a una forte crescita delle costruzioni a secco, in cui si può far rientrare anche la lattoneria. Il mio consiglio è dunque quello di non mollare la presa sul dialogo con i fornitori e sulla formazione, per tenere alto l’interesse e la qualità del costruire.
FOCUS RIVASS
e abbigliamento da lavoro.
D. Fate anche vendite online?
R. No
D. Oltre la consulenza, qual è il servizio più apprezzato dai vostri clienti?
R. La consegna in cantiere. Abbiamo due autocarri dotati di gru con cui consegniamo i materiali direttamente a domicilio.
D. Nel suo territorio conta più il prezzo o la qualità?
R. Il prezzo. Qualche volta riusciamo a indirizzare il cliente verso prodotti di qualità, che costano un po’ di più, o aggiungere altri prodotti funzionali al progetto.
D. Parliamo di sostenibilità: va a incidere sulla richiesta dei prodotti da parte dei clienti?
R. Ancora poco. Per lo più si tratta di prodotti legati a cantieri del Pnrr, dotati di certificazione Cam.
D. Che tipo di impulso sta dando il Pnrr al business?
R. Circa il 15-20% di aumento di fatturato. Non ha
IL CENTRO DI LAVORAZIONE DEL LEGNO
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
ancora colmato il gap dovuto al taglio del superbonus 110%, ma si tratta di lavori più programmati, meno confusionari, per i quali i materiali si possono trovare con tranquillità.
D. Come vede la situazione dopo lo stop del superbonus?
R. Non abbiamo subìto nessuna flessione; il fatturato è rimasto costante, anzi forse anche in crescita. Con il superbonus abbiamo fatto qualche lavoro selezionando attentamente i clienti, quindi non abbiamo risentito più di tanto dello stop all’incentivo. Trattando una gamma completa di prodotti per il cantiere, siamo riusciti a colmare con altri settori.
D. Com’è andato il fatturato 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?
R. Nel 2024 il fatturato è cresciuto sotto il 10%. Anche il primo trimestre del 2025 è stato positivo, con un incremento del 10-15%.
EDILIZIA TOTEDA
• Addetti: 13 persone
• Fatturato 2024: 6 milioni di euro
• Punti vendita: 1
• Showroom: no
• Superficie coperta: 5.000 metri quadrati
• Superficie scoperta: 15.000 metri quadrati
• Aree merceologiche: edilizia pesante, legno, sistemi a secco, colore, ferramenta, lattoneria
• Servizi: consulenza, consegna in cantiere, taglio legno
L'INTERNO DEL PUNTO VENDITA
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
L’azienda di Acri (Cosenza) ha rinnovato il sistema tintometrico, lavorando e investendo molto sulle pitture per interno ed esterno. Accanto all’area a libero servizio propone materiali per isolamento, cartongesso, chimica per l’edilizia, stufe e caminetti
DVeronica Monaco
a 45 anni ad Acri (Cosenza), la rivendita Fapi offre una vasta gamma di prodotti da costruzione, ferramenta, materiali di finitura, stufe e caminetti. Avviata nel 1980 da Giovanbattista Falcone, l’azienda è oggi guidata da una compagine societaria che comprende anche i figli del fondatore Angelo e Paolo, oltre al responsabile commerciale Pino Algieri, che YouTrade ha incontrato per conoscere novità e strategie del punto vendita. Domanda. Che cos’è Fapi oggi? Risposta. Fa.pi è una realtà importante del territorio di Acri e della provincia di Cosenza. L’azienda è stata fondata nel 1980 da Giovanbattista Falcone, classe 1935, uno dei primi costruttori della zona. Emigrato in Venezuela e rientrato in paese nel 1960, ha cominciato a operare nel settore dell’edilizia, realizzando
DA SINISTRA, PINO ALGIERI E PAOLO FALCONE
FOCUS RIVASS
L'INGRESSO DELLA
RIVENDITA FAPI DI ACRI (COSENZA). SOTTO, L'AREA ESTERNA
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
per lo più costruzioni private. Dato che reperire il materiale era spesso difficoltoso, ha deciso di aprire un magazzino, in modo da agevolare il suo lavoro e offrire alla città di Acri un punto di riferimento per i materiali edili. Il suo spirito imprenditoriale l’ha portato a introdurre anche importanti innovazioni: per esempio, è stato uno dei primi a inserire una macchina staffatrice automatica per il ferro e a comprare una delle prime gru che si trovavano a Cosenza. Inoltre, Fapi è stata una delle prime società di materiali da costruzione a inserire nel 1990 un sistema informatico con computer e software per la gestione aziendale. D. Quali sono state le principali tappe che hanno scandito la crescita dell’azienda?
R. L’azienda è partita con il materiale pesante e una piccola esposizione di ceramiche. Nel Duemila c’è
stato un salto di fatturato grazie all’inserimento di nuovi settori come l’isolamento, il cartongesso, i prodotti chimici per l’edilizia, le polveri, il colore, i rivestimenti e le coperture. Attraverso questo ampliamento merceologico abbiamo iniziato a realizzare un bel fatturato, raggiungendo il top tra il 2003-2004 con quasi 3 milioni e mezzo di euro, anche grazie al boom dell’edilizia locale tra Acri e Cosenza. In seguito, il paese ha iniziato a spopolarsi e invecchiare, e c’è stato un calo, anche se continuiamo a rimanere un punto di riferimento per il territorio, con un magazzino ben fornito e un’ampia disponibilità di materiale in pronta consegna. Il nostro bacino di utenza resta comunque limitato, ma possiamo vantare forti radici sul territorio
D. Perché i clienti tornano da voi?
R. Per la qualità, il servizio e la tempestività di risposta sulle forniture. Oltre alla consulenza e la consegna in cantiere.
D. Qual è l’ultima categoria di prodotto che avete inserito?
R. Abbiamo riammodernato con il sistema tintometrico. Attualmente stiamo lavorando e investendo molto sulle pitture per interno ed esterno.
D. Attualmente quali sono i lavori che vanno di più nella vostra zona?
R. I lavori di ristrutturazione e impermeabilizzazione di terrazzi e pavimenti.
D. Quanto incide il Pnrr sul vostro fatturato?
R. Per ora un 30%.
D. Quali sono i settori più importanti che aiutano a mantenere il fatturato?
IL TINTOMETRO
FOCUS RIVASS
Copyright: YouTrade
R. Colore, sistemi a secco, isolamento, colle, polveri anche per il consolidamento strutturale.
D. Quando siete entrati in Gruppo Rivass e perché?
R. Siamo entrati in Rivass a febbraio 2025. Nel mondo della distribuzione stiamo vivendo un cambiamento, con grosse realtà che si stanno allargando sempre più sul mercato. Ad Acri non ne avvertiamo ancora la presenza, ma abbiamo deciso di aderire al gruppo per avere maggiori opportunità di confronto e fare rete con gli altri rivenditori, anche per avere informazioni di prima mano e captare in anticipo
eventuali sviluppi del mercato.
D. Che tipo di supporto vi aspettate da Gruppo Rivass?
R. Una visione sul futuro e le strategie migliori da adottare per continuare a stare sul mercato in modo adeguato.
D. Ci sono progetti che avete in mente di realizzare a breve-medio termine?
R. Cercare investire sul personale, che purtroppo si fa fatica a trovare, e sulla formazione, in modo da supportare la vendita dei prodotti con una consulenza di qualità. Come settori siamo abbastanza completi, il problema è specializzarsi. Per questo stiamo investendo nella formazione dei dipendenti.
D. Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?
R. La concorrenza della Gdo, oltre a riuscire a mantenere il fatturato e la nostra posizione sul mercato.
D. Come si compone la vostra clientela?
R. Il 70% dei nostri clienti sono imprese, il restante 30% privati.
D. In rivendita avete puntato molto sulle ferramenta: perché?
R. Trattiamo ferramenta per edilizia. Si vende da sola con il libero servizio.
D. Quali sono i vostri brand di punta?
R. Fassa Bortolo, Kerakoll, Mapei, Soprema, Kapriol, FT, Milwaukee, Bosch, Polieri, Raimondi. A livello di finiture Frattini, Blustyle, Cotto d’Este, Caesar, Fap Ceramiche, Simas, Porcelanosa, Gessi.
D. A livello di finiture, su che fascia di prodotti si pone la domanda della zona?
R. Sulla fascia media. Abbiamo brand importanti, ma a volte sono poco facili da vendere.
L'INTERNO DEL PUNTO VENDITA, CON L'AREA A LIBERO SERVIZIO
R. Per il momento no. Comporterebbe investire in un’altra organizzazione con personale dedicato.
D. A che punto siete sul fronte della digitalizzazione?
R. Abbiamo un gestionale con tutti i codici a barre inseriti.
D. Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?
R. Nel 2024 abbiamo registrato un calo sull’anno precedente. Nel 2025 pensiamo di mantenere lo stesso fatturato. Il primo trimestre è nella media, ci sono alcune importanti vendite spot con cui colmiamo l’attuale stasi post superbonus. Nel periodo pre-covid circa il 50% della clientela era privata, con il superbonus siamo passati ad avere il 70% della clientela composta da imprese. Con l’aumento dei prezzi abbiamo perso il 25% dei privati.
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
FRATELLI MARRAZZO
TANTA QUALITÀ PER NON TEMERE L’E-COMMERCE
Il punto vendita di Sellia Marina (Catanzaro) ha gestito il passaggio generazionale puntando su sostenibilità, progettazione, impianti termoidraulici e il fotovoltaico, accanto a servizi come tintometro e spettrofotometro
Con un punto vendita a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, la rivendita Fratelli Marrazzo testimonia la portata innovativa che l’ingresso delle nuove leve può dare a un’impresa famigliare con oltre 40 anni di presenza sul mercato. A farne portavoce Maria Elena Marrazzo, color designer e rappresentante della terza generazione della famiglia, assieme alla sorella Francesca, ai cugini Elena ed Eugenio, e allo zio Francesco.
Copyright: YouTrade
Veronica Monaco
DA SINISTRA, FRANCESCA MARRAZZO, EUGENIO MARRAZZO, MARIA ELENA MARRAZZO
FOCUS RIVASS
L'ESTERNO
DEL PUNTO VENDITA. NELLA PAGINA ACCANTO,
Copyright: YouTrade
Domanda. Quando è nata la vostra azienda e come si è sviluppata nel tempo?
Risposta. L’azienda è stata fondata 50 anni fa da mio nonno e inizialmente si occupava della commercializzazione di cemento e mattoni negli anni Settanta. Negli anni Ottanta con l’ingresso dei figli, che sono gli attuali proprietari, l’azienda è cresciuta inserendo nuovi materiali come polveri, collanti, malte e intonaci. Successivamente, negli anni Novanta, sono state introdotti i settori della termoidraulica e della ferramenta. Nel 2000, con l'ingresso della terza generazione, l’azienda si è ampliata con lo showroom, inserendo arredobagno, pavimenti e rivestimenti. Facciamo anche mobili bagno su misura e offriamo servizi di progettazione per quanto riguarda carta da parati, rivestimenti, grandi formati e per la parte impiantistica, quindi sanitari, tubazioni, scarichi, impianti radianti, climatizzazione, pompe di calore, caldaie a gas e stufe a legna.
D. Com’è organizzata oggi l’azienda?
R. Ognuno di noi si è specializzato in un determinato settore, in modo da poter rispondere al meglio alle esigenze dei clienti, sia a livello estetico che tecnico.
D. Cos’è cambiato in azienda con l’arrivo della sua generazione?
R. Oltre all’ampiamento delle categorie merce olo giche, è stata introdotta una visione più attenta alla sostenibilità e al discorso della progettazione, puntando molto sugli impianti elettrici e il fotovoltaico. Cerchiamo di essere preparati sulle esigenze del cliente che spesso conosce il prodotto meglio dei venditori. Per questo abbiamo seguito corsi di formazione per arricchire le nostre conoscenze e offrire un servizio di qualità. Abbiamo poi inserito nuovi servizi come il tintometro o lo spettrofotometro, che ci permette di individuare e riprodurre tinte
specifiche. Questo capita soprattutto nei cantieri situati nei centri storici o con clienti che hanno particolari esigenze progettuali.
D. Lei è una color designer: che cosa l’ha fatta appassionare a questo settore?
R. Fin da piccola mi sono dimostrata una persona molto creativa. Negli anni ho sviluppato questa passione per il mondo del colore e della decorazione. Mi piace andare in cantiere e studiare colori e intonaci. Mi appassiona il mondo del colore per i vantaggi in termini di ergonomia e benessere che può dare a chi abita gli ambienti. Ho seguito anche degli studi specifici su questi argomenti presso l’Iacc, Associazione Italiana Consulenti-Progettisti del Colore Ets.
D. Come terza generazione avete introdotto novità anche sul fronte della digitalizzazione?
R. Sì, a livello di magazzino, di social e del sito internet. Vorremmo anche aprire un e-commerce, ma non è stato possibile. Stiamo ancora lavorando per ampliare la gamma dei prodotti e implementare le risorse umane adibite al magazzino.
D. Dunque, quali sono i principali settori rappresentati in rivendita, anche a livello di fatturato?
R. Oltre al materiale edile pesante, quindi ferro da carpenteria, travetti, polveri, laterizi, trattiamo anche finiture, pietra naturale, outdoor, caminetti, stufe, arredo. Larga parte del fatturato riguarda lo showroom, un altro 30% è rappresentato dai materiali pesanti, nonostante il mondo delle costruzioni sia fermo, e un altro 40% è distribuito tra il colorificio e la termoidraulica. Al momento lo showroom è il nostro punto di forza.
D. State costruendo un nuovo capannone?
R. Sì, in quest’area verrà trasferita tutta la parte che riguarda ferramenta, termoidraulica, parte del colore e gli utensili. Il nostro obiettivo è quello di puntare a un magazzino che abbia una gamma completa di prodotti per fornire sia il mondo del fai-da-te, sia quello dell’edilizia leggera e dei professionisti, incrementando anche il libero servizio. Purtroppo nella sede attuale, per problemi di spazio, non sempre abbiamo la possibilità di esporre i prodotti in maniera adeguata e di avere la completezza di gamma che desideriamo. Puntiamo dunque a crescere sempre di più e posizionarci sul territorio come riferimento per i clienti.
D. Con un mix di prodotti così ampio, come si compone dunque la vostra clientela?
R. La maggior parte dei nostri clienti sono imprese edili. Grazie alle imprese siamo però riusciti ad abbracciare anche una buona percentuale di privati, per la fornitura di pavimenti e sanitari. Diciamo che il mix è 60% imprese e 40% privati. Tra i nostri
FOCUS RIVASS
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
clienti c’è anche qualche progettista: per ora però solo il 15% dei clienti privati viene accompagnato da figure professionali.
D. Quando siete entrati in Gruppo Rivass e perché?
R. Siamo entrati in Gruppo Rivass un anno e mezzo fa. Oltre all’amicizia che ci lega al presidente, Massimiliano Margiotta, e agli altri componenti del gruppo, avevamo il desiderio di conoscere nuove aziende con cui collaborare e ampliare la nostra gamma di prodotti.
D. Quali benefici avete riscontrato dopo l’ingresso in Rivass?
R. Sicuramente una maggiore attenzione a livello commerciale, sia per quanto riguarda il rapporto con gli agenti, sia per l’attenzione al marchio. Il gruppo, oltre a beneficiare di accordi con i fornitori, è molto attento ad aggiornarci costantemente tramite newsletter su promozioni, nuovi prodotti e corsi di formazione.
D. Qual è il servizio che apprezzate di più?
R. La formazione. Purtroppo, con l’avvento di Internet i clienti spesso sono invogliati a comprare online, perché trovano prezzi di acquisto più vantaggiosi. Ciò che fa la differenza è la formazione del venditore: se in negozio ci sono persone in grado di spiegare le specifiche tecniche dei prodotti e fornire un supporto pre e post vendita, allora i clienti sono interessati a venire in rivendita e pagare anche qualcosa in più.
D. Quale sarà la sfida che dovrà affrontare il suo
punto vendita nei prossimi anni?
R. La concorrenza di Internet: i prezzi sono più competitivi e i tempi di consegna sono molto rapidi. Un’altra partita molto importante si giocherà sul tema della sostenibilità. Per una rivendita sarà fondamentale poter proporre prodotti a basso impatto ambientale, al passo con le esigenze future.
D. Restando in tema di sostenibilità e prodotti certificati Cam, che impatto sta avendo il Pnrr sulla vostra attività?
R. Non abbiamo avuto quel boom che abbiamo visto con l’ecobonus, forse anche perché tante imprese hanno preferito andarci caute. Con il Pnrr lavoriamo più che altro alla fornitura di prodotti Xps, lana di roccia e vernici per le imprese che lavorano in cantieri pubblici.
D. Quali sono i servizi più graditi dai vostri clienti?
R. Per quanto riguarda la nostra esperienza diretta, il servizio più apprezzato è la progettazione: offrendo anche un servizio di rendering 3D, specialmente i privati, apprezzano l’opportunità di poter vedere in anteprima il risultato finale. Offriamo anche un servizio di progettazione per gli impianti termosanitari, ad esempio impianti radianti o sistemi ibridi, con il supporto dei produttori. Infine, offriamo servizi di trasporto con gru, il tintometro e la spettrofotometria.
D. Com’è andato il 2024 e come ritiene andrà il 2025?
R. Nonostante venissimo dal boom dell’ecobonus, il 2024 è andato bene. Il fatturato si è mantenuto costante sul 2023. I primi mesi del 2025 sono stati abbastanza piatti, anche a causa del fermo dei cantieri per la stagione invernale, ma con la primavera si stanno iniziando a vedere segnali positivi.
L'AREA A LIBERO SERVIZIO. NELLA PAGINA ACCANTO, LO SHOWROOM E L'ESPOSIZIONE DI STUFE Copyright:
FOCUS RIVASS
STILLITANO DIEGO
Il distributore di Pellaro (Reggio Calabria)
è specializzato in macchine per costruzione e demolizione, per premiscelati e stradali, fornendo anche formazione al cliente sul loro utilizzo. Propone anche scale, ponteggi, trabattelli, ferramenta e altri materiali
SVeronica Monaco
pecializzata nella vendita di macchine per l’edilizia, la Stillitano Diego di Pellaro (Reggio Calabria) nel 2015 si è trasformata in società per azioni. Guidato da Mirela Stillitano, il punto vendita tratta anche materiali da costruzione, termoidraulica e ferramenta, con l’idea di approcciare in futuro anche nuovi settori e investire nella sostenibilità.
L'INGRESSO DELLA STILLITANO DIEGO DI PELLARO (REGGIO CALABRIA). A SINISTRA, MIRELA STILLITANO
Copyright: YouTrade
FOCUS RIVASS
L'ESTERNO DEL PUNTO VENDITA
Domanda. Quando è nata l’azienda e come si è evoluta nel corso degli anni?
Risposta. L’azienda è stata fondata dai miei genitori negli anni Ottanta come rivendita specializzata in macchine per edilizia con marchi come Turbosol, Ibp Pedrazzoli, Fast Verdini. A metà anni Novanta, man
Copyright: YouTrade
mano che cresceva la domanda, l’azienda si è dovuta specializzare anche su prodotti diversi, aggiungendo piccola attrezzatura, materiali per edilizia e consumabili. Subito dopo le macchine, abbiamo inserito le polveri, collaborando con marchi quali Torggler, Sika, Mapei con cui abbiamo costruito un sodalizio stabile rafforzato da una fiducia reciproca.
D. Quando vi siete trasformati in Spa?
R. Evolvendosi la nostra capacità economica, abbiamo dovuto negli anni adeguare le forme societarie. Siamo stati prima una Snc, poi una Sas e infine ci siamo trasformati in una Spa nel 2015. Alla guida dell’azienda ci sono sempre stati i miei genitori, ma si è preferito diventare una società per azioni.
D. Perché?
R. Innanzitutto per poter gestire al meglio l'azienda da un punto di vista fiscale e burocratico. Inoltre la trasformazione societaria ha rappresentato un punto fondamentale della nostra continua evoluzione e una ulteriore garanzia per i nostri fornitori e clienti di stabilità e solidità
D. Trattare macchine e attrezzature significa avere buone competenze tecniche e dare assistenza. Questo vi ha aiutato anche nel trattare il mondo dei materiali edili?
R. Gestendo macchine, da sempre abbiamo gestito anche la formazione del cliente sull’utilizzo delle stes-
se, oltre a fornire assistenza pre e post vendita. Una conoscenza totale del prodotto che ci ha permesso di passare velocemente alla gestione del settore delle polveri. Il passaggio è stato molto facile: ovviamente ci siamo prima dovuti formare, e in questo siamo stati assistiti sia dai fornitori che dai loro rappresentanti. Abbiamo organizzato in azienda anche diversi corsi di formazione per i nostri clienti.
D. Fate anche noleggio delle macchine?
R. Attualmente non abbiamo interesse ad approcciarci al mondo del noleggio, perché riteniamo comporti un certo tipo di struttura con un’assistenza a 360 gradi e le nostre energie sono concentrate sulla gestione globale della vendita. Non riceviamo molte richieste per questo tipo di servizio.
D. C’è un rapporto di collaborazione con gli altri soci Rivass che necessitano di macchine per i loro clienti?
R. In Rivass c’è una bellissima sinergia e scambio di informazioni. Quella della cooperazione tra rivendite è una realtà che non conoscevamo, ma che apprezziamo moltissimo. Se qualche collega rivenditore ha necessità di avere macchine e informazioni, siamo disponibili a fare rete, che è l’obiettivo primario del Gruppo. Diciamo che al momento, questa sinergia è concentrata più sui materiali da costruzione che sulle macchine.
D. Ricapitolando, quali sono i principali segmenti di mercato che coprite in rivendita?
R. Macchine da costruzione e demolizione, per premiscelati e stradali. A livello di attrezzature, trattiamo scale, ponteggi, trabattelli, ferramenta professionale. Come materiali, colle, impermeabilizzanti, premiscelati, isolanti, polveri.
D. Nel vostro business, che peso hanno i vari comparti?
R. È diventato un 50-50. Mentre negli anni Novanta e fino al Duemila, la parte del leone era imputabile alle macchine e agli utensili, ora il business si divide quasi a metà con le polveri.
D. Sentite di più la concorrenza nel settore dei materiali o delle macchine?
R. Nei materiali. Per vendere le macchine bisogna essere molto informati, aggiornati e formati nella vendita, quindi sicuramente c’è meno concorrenza, è un settore che richiede molti più investimenti. I materiali invece sono presenti in quasi tutte le rivendite e il cliente, che spesso arriva in punto vendita già informato sul prodotto, può scegliere tra diversi competitor. Con le macchine, invece, il cliente da noi riceve informazioni e assistenza sull’utilizzo, il consumo, le garanzie.
D. Le macchine anticipano un po’ l’andamento dell’edilizia in quanto sono il primo settore che si muove quando si apre un cantiere: come sta andando il mercato in questo momento?
Copyright: YouTrade
R. Dopo anni di fermo, dove la facevano da padrone i materiali, da inizio anno ho riscontrato un rinnovato interesse per le macchine. Il problema è che molte imprese temporeggiano anche in funzione delle crisi globali che si stanno verificando: c’è più prudenza nell’investire a lungo termine nei macchinari. Però qualche segnale di ottimismo c’è. Anche noi, spinti dalle richieste della clientela, abbiamo reinvestito in alcuni macchinari come le taglia e piega ferro, le mescolatrici e le impastatrici professionali.
D. Quando è entrata in azienda e cosa ha significato essere donna in un ambiente prettamente maschile?
R. Sono entrata in azienda nel Duemila, appena diplomata. Ho proseguito poi gli studi, affiancando parallelamente qualche ora di lavoro in azienda. Man mano il tempo investito nel lavoro è aumentato e sono cresciuta
Copyright: YouTrade
L’INTERNO DEL PUNTO VENDITA
FOCUS RIVASS
all’interno dell’azienda, molto all’avanguardia sul fronte della parità di genere. Già con mia madre, una presenza molto forte e competente, i clienti si sono abituati a una presenza femminile, che poi è cresciuta con l’assunzione di altro personale. La parità di genere da noi è una realtà consolidata poiché le figure aziendali di spicco sono tutte donne.
D. Quali sono i punti di forza della vostra rivendita?
R. Faccio mia la filosofia di mio padre: la forza di un’azienda risiede nei suoi collaboratori, nella gioia con la quale lavorano con te e per te. Questo fa sì che da noi il cliente venga accolto e gestito in maniera sempre serena e competente: l’obiettivo non è concludere la vendita fine a sé stessa, ma consigliare sempre il cliente per il meglio,
affinché esca dal punto vendita soddisfatto. Il rapporto umano è fondamentale.
D. Ci sono progetti che vorreste attuare a breve-medio termine?
R. I progetti sono molti, ma procediamo a piccoli passi e con prudenza. Crediamo nell’economia circolare e nelle fonti rinnovabili e stiamo valutando l’ipotesi di dotarci in futuro di un impianto fotovoltaico per recuperare e produrre energia in modo autonomo. Il secondo obiettivo è quello di ampliare l’offerta e completare l’assistenza al cliente. Seguiamo con attenzione tutte le novità in campo edilizio, selezionando quelle che possono contribuire a soddisfare al meglio le nostre esigenze
D. Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare a medio termine?
R. Il nostro è un settore molto delicato che risente delle crisi globali e delle conseguenti oscillazioni di prezzo e carenze di materie prime. Abbiamo avuto la capacità di superarle, mantenendo viva la prospettiva di preservare la solidità aziendale. L’obiettivo non è sopravvivere, ma rimanere il punto di riferimento delle imprese e dei privati negli anni a venire, rinnovandoci senza perdere l’essenza storica che ci contraddistingue. C’è moltissima concorrenza, e realtà come il Gruppo Rivass possono essere di supporto non solo per ampliare la possibilità di confronto con altre rivendite, ma anche per conoscere nuovi fornitori. Se rimanessimo chiusi nella nostra realtà, non potremmo crescere: abbiamo bisogno di confrontarci con l’esterno. Come manager donna non mi sento né svantaggiata né discriminata per questo, ma credo di poter mettere a disposizione del Gruppo tutte le mie competenze, per crescere e superare nel tempo le difficoltà.
D. Quando siete entrati in Rivass e perché?
R. Siamo entrati a febbraio 2024. È stata una scelta istin-
tiva, c’è piaciuto subito il progetto. Rispetto ad altri gruppi di acquisto molto più grandi, in cui però il rischio è quello di perdere la propria identità, Rivass è creato su misura delle rivendite calabresi. Nonostante le radici territoriali, l’ottica resta comunque di ampio respiro. Sperimentando nel piccolo il progetto, in futuro nulla vieta di cambiare marcia e ampliarsi fuori regione.
D. Quali sono i servizi che apprezzate di più da parte di Rivass?
R. L’assistenza quasi totale. In caso di dubbi, abbiamo sempre risposte su prodotti e fornitori. C’è un confronto continuo, anche per la formazione.
D. C’è qualche altro servizio che vi piacerebbe ricevere da Rivass?
R. Al di là dell’assistenza professionale, servirebbe anche più consulenza a livello fiscale e creditizio.
D. Nel rapporto di partnership con i produttori ci sono dei punti da migliorare?
R. Con i nostri fornitori abbiamo rapporti storici e consolidati da decenni. Anche i nuovi fornitori sono sempre stati ben disposti e pronti all’ascolto, cercando di trovare punti di accordo per entrare in collaborazione. Il problema si crea con realtà più grosse che ci possono scavalcare nell’offerta o con la vendita on-line. Tuttavia, quello che convince i nostri clienti a tornare da noi è il servizio, e quello non ha prezzo.
D. Quali sono i lavori più richiesti nella zona in cui operate?
R. Lavoriamo con imprese medio-grandi, piccole, piccolissime e privati. Forniamo alcuni cantieri del Pnrr, ma lavoriamo bene anche con i consumabili e la ferramenta fornendo soprattutto le piccole imprese non legate a fondi comunitari o nazionali.
D. Com’è organizzata la rivendita?
R. Con i miei collaboratori c’è un rapporto ventennale, ormai consolidato. Ognuno ha il proprio compito, ma siamo interscambiabili.
D. Come siete organizzati sul fronte della digitalizzazione?
R. Siamo completamente digitalizzati. Per mia volontà, abbiamo implementato la fatturazione elettronica ancora prima che diventasse obbligatoria per le imprese. Usiamo software all’avanguardia per la gestione degli ordini e del magazzino, in modo da riuscire a gestire tutto velocemente.
D. Avete un’assicurazione sul credito?
R. Abbiamo il controllo e il monitoraggio costante del credito, finora non è stato necessario ricorrere all’assicurazione, agendo in via preventiva e affidandoci a un sistema di assistenza per le informazioni creditizie.
D. E sul fronte dell’e-commerce, avete pensato a inserirvi nel settore delle vendite online?
R. Prima di entrare in questo mondo, bisogna avere capacità tecniche, professionali e logistiche. Al momento siamo troppo assorbiti dalle vendite dirette per pensare di gestire anche quelle online. Servono investimenti in termini di risorse e persone dedicate, anche perché la reputazione online conta quasi più di quella nel mondo reale. Ritengo necessario essere preparati e assistiti.
D. Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?
R. Nonostante una leggera flessione dovuta al termine del superbonus, nel 2024 siamo rimasti a livelli di fatturato costanti, senza registrare sofferenze. Dal 2025 mi aspetto di crescere un po’ di più: abbiamo fatto gli investimenti necessari e siamo organizzati per accogliere e sostenere un eventuale aumento della domanda.
STILLITANO DIEGO
• Addetti: 6 persone
• Punti vendita: 1, con deposito
• Showroom: no
• Superficie coperta: 2.000 mq
• Superficie scoperta: 3.000 mq
• Aree merceologiche: macchine per edilizia, polveri, ferramenta
• Servizi: assistenza, consulenza, consegna in cantiere
TRANSFER NOTARO
TECNOLOGIA E INVESTIMENTI PER INNOVARSI
L’azienda di Davoli (Catanzaro) specializzata nella sagomatura dell’acciaio dispone di macchinari di ultima generazione, collegati in Industria 4.0, che lavorano in rete con gli uffici. E ha deciso di assicurare il credito
Rivendita di materiali edili e centro di trasformazione autorizzato dal ministero dei Lavori Pubblici per la sagomatura del tondo per cemento armato, l’azienda Transfer Notaro di Davoli (Catanzaro) ha saputo crescere e innovarsi, cogliendo le opportunità offerte dalla tecnologia e dalla digitalizzazione. Ne parliamo con l’amministratore Giuseppe Notaro.
Veronica Monaco
Domanda. Che cos’è Transfer Notaro oggi?
Risposta. L’azienda è un punto di riferimento per le province di Catanzaro e la parte ionica della Calabria per tutto ciò che riguarda la fornitura di materiali di edilizia pesante, quindi acciaio per cemento armato, laterizi, intonaci, sistemi a cappotto. Abbiamo anche due sistemi tintometrici. Per il momento non ci occupiamo dei settori idraulico, elettrico e ceramico. Inoltre, siamo specializzati nella lavorazione del tondo per cemento armato. Disponiamo di macchinari di ultima generazione, collegati in Industria 4.0 che lavorano in rete con gli uffici. Ci occupiamo dello sviluppo dei
progetti e dell’invio telematico alle macchine; gli operatori dispongono solo la lavorazione della sagomatura. Lavoriamo molto sia con l’edilizia privata che con le imprese edili. Da un paio di anni, visto l’impulso del Pnrr, siamo entrati anche negli appalti pubblici, anche se per scelta abbiamo deciso di non fornire grossi cantieri, come quelli del settore autostradale. D. Quando è nata l’azienda?
R. Nei primi anni Settanta mio nonno, attivo nel settore dell’edilizia come costruttore, fondò a Davoli il primo impianto di calcestruzzo. L’azienda progredì poi verso gli appalti pubblici, mentre mio padre nei primi
GIUSEPPE NOTARO
FOCUS RIVASS
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
anni Novanta decise di aprire in autonomia la prima rivendita edile in Sicilia, nella provincia di Messina. Questa rivendita è stata poi venduta nel 2011, anno in cui mio padre decise di rientrare in Calabria. Su alcuni terreni industriali di sua proprietà decise di edificare, con l’obiettivo iniziale di affittare le proprietà; poi ha deciso di ripartire aprendo una nuova attività, che ufficialmente ha preso il via nel febbraio 2013, con il mio ingresso in azienda.
D. Che cosa l’ha spinta a entrare nell’attività?
R. Ho sempre seguito mio padre nel suo lavoro, fin da ragazzino. Sono cresciuto in una famiglia votata a questo lavoro, l’amore per questo settore è una passione che coltivo fin da piccolo.
D. Che cos’è cambiato con il suo ingresso in rivendita?
R. Innanzitutto ho modificato la gestione del credito. Mio padre apparteneva a una generazione in cui la stretta di mano valeva come contratto, in cui faceva fede la parola data. Oggi tutto questo non è più plausibile, così nel 2017 ho inserito immediatamente un’assicurazione del credito con Allianz Trade. Penso di poter dire di essere stato il primo in Calabria, e ancora oggi sono uno dei pochi imprenditori del settore a utilizzare questo strumento. Una seconda innovazione ha riguardato il gestionale per tutto ciò che riguarda la contabilità interna, programmi, software, anche i macchinari sono totalmente in rete.
D. Che cosa l’ha convinta ad assicurare il credito, dato che dalle aziende del settore ciò viene spesso visto come un costo aggiuntivo?
R. Perché ritengo che le eventuali perdite siano maggiori dei costi. Le aziende del settore realizzano volumi elevati, anche una singola fornitura può coprire l’intero costo dell’assicurazione annuale. A quel punto bisogna valutare il rischio di perdita e il guadagno.
D. Quanto pesa sul business l’attività di sagomatura del tondo per cemento armato?
R. La sagomatura dell’acciaio è il nostro core business e pesa per circa il 50% sul fatturato. Siamo un’azienda giovane, in un territorio a bassa densità abitativa, ma siamo riusciti a chiudere il 2024 a 6 milioni di euro. Le macchine, tutte Industria 4.0 e a basso consumo energetico, non raggiungono i dieci anni di vita, e alcune sono state inserite di recente.
D. Avete valutato anche il Piano Transizione 5.0?
R. Sì, ma per il nostro settore non ci sono ancora le condizioni per poterla inserire. I tempi sono prematuri per questo tipo di tecnologie, mentre Industria 4.0 e Zes Unica sono ottime soluzioni. Sono contento che
siano state prorogate anche nel 2025 e spero che continuino a mettere in campo questi strumenti, perché rappresentano l’unico input per gli imprenditori per investire in tecnologia.
D. Nell’attività di sagomatura è importante anche la progettazione: come affrontate questo aspetto?
R. I progetti ci arrivano direttamente dagli studi tecnici. Ci occupiamo dello sviluppo con un nostro geometra interno, poi passiamo direttamente le distinte di sagomatura in via telematica agli operatori.
D. Questa attività vi consente di lavorare molto col Pnrr?
R. Assolutamente sì. Stiamo fornendo molti cantieri di asili, scuole e opere stradali, nella provincia di Ca-
L’INGRESSO
FOCUS RIVASS
tanzaro, Crotone, nel Cosentino e a Vibo Valentia, abbracciando quindi quasi tutta la Calabria.
D. Quanto incide il Pnrr sul vostro fatturato totale?
R. Nel post ecobonus, il Pnrr è ciò che sta spingendo l’economia nazionale. Ci sono tantissime aziende e figure professionali all’opera sul Pnrr. Per quanto ci riguarda, pesa per oltre il 50% sul nostro fatturato.
D. Ha colmato il gap del superbonus?
R. Con il superbonus si è lavorato in un marasma di prezzi e una speculazione pazzesca. Bisognava stare molto attenti alla gestione del credito, recuperare denaro non era semplice. Con il Pnrr si lavora diversamente: sono le imprese che operano negli appalti pubblici a
dover stare attente a ricevere i soldi dallo Stato, noi siamo tutelati e riceviamo i pagamenti senza nessun problema. D. Torniamo al gestionale: come siete organizzati?
R. L’azienda ha una figura di riferimento per ogni settore: un addetto alla contabilità, una figura amministrativa che gestisce anche gli ordini, un’addetta alle vendite e un geometra interno, che si occupa dello sviluppo progettuale per la lavorazione del tondo per cemento armato. Ogni figura professionale viene supportata dal software gestionale che consente di predisporre ordini, documenti di trasporto, fatture, estratti conto, incassi, preventivi. Il sistema è connesso in rete: questo ci permette, per esempio, nella lavorazione del tondo di avere
IL CENTRO
SAGOMATURA
procedure automatizzate. Lo studio tecnico ci invia i progetti via e-mail, tramite il software noi elaboriamo il progetto e le sagome, e trasferiamo le distinte di lavorazione direttamente alla macchina. L’operatore non deve far altro che scannerizzare un Qr code e mandare in lavorazione l’acciaio.
D. Quanti anni ci avete messo per arrivare a questo livello di automazione?
R. Nella precedente società veniva utilizzato un sistema gestionale ormai inadeguato. Con il mio ingresso in azienda nel 2013 abbiamo seguito l’onda della crescita, appoggiandola anche a livello tecnologico. Diciamo che gli ultimi dieci anni sono stati una trasformazione continua, anche perché il nostro settore si è evoluto velocemente.
D. Qual è stata la parte più difficile: trovare fornitori in grado di rispondere alle vostre esigenze o addestrare i collaboratori a usare la tecnologia?
R. Nella nostra azienda il personale ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, quindi si tratta di persone che, bene o male, sono abituate all’utilizzo della tecnologia. Quindi per quanto riguarda i collaboratori non è stato difficile introdurre il nuovo gestionale, si sono adeguati velocemente. La parte più difficile è stata abituare i clienti alle nostre modalità di lavoro, quindi anche ai pagamenti. Da dicembre 2024 abbiamo inserito in azienda il protocollo di legalità 231, che comporta tutta una serie di procedure obbligatorie sia per gli acquisti che per le vendite. Per fornitori, clienti e collaboratori,
dobbiamo verificare black list, casellari giudiziali, status dei pagamenti e altri aspetti.
D. È stato difficile far accettare questo protocollo dai fornitori?
R. Con i fornitori non abbiamo avuto grosse difficoltà. Sia prima che, a maggior ragione, dopo l’ingresso nel Gruppo Rivass, abbiamo sempre lavorato con aziende importanti e grandi marchi, per cui con i fornitori
FOCUS RIVASS
IL MAGAZZINO VERTICALE
non abbiamo avuto problemi. Le difficoltà maggiori le abbiamo riscontrate con i prestatori di servizi, tipo i trasportatori: purtroppo ci sono ancora realtà che non sono adeguate ai tempi.
D. Siete dotati di magazzino verticale?
R. Sì, abbiamo ultimato l’implementazione del magazzino verticale a dicembre 2022. A inizio 2023 abbiamo modificato tutta l’area di stoccaggio delle polveri e dei sistemi a secco installando i cantilever. Ora siamo in procinto di ampliarci con altri 2 mila metri quadrati, dove installeremo un altro magazzino verticale per lo stoccaggio dei pannelli coibentati.
D. Quali sono in questo momento i fornitori principali che trattate in rivendita?
R. Sul tondo per cemento armato il Gruppo Pittini. Lavoriamo molto anche con il Gruppo Alfacciai, Feralpi, Ferriera Valsabbia. Per le polveri siamo partner di Fassa Bortolo, mentre per i sistemi a secco lavoriamo con Knauf. Per gli isolanti trattiamo Ediltec e Polimediter-
Copyright: YouTrade
ranea, mentre sui laterizi, nonostante in Calabria siamo un po’ in difficoltà per mancanza di materiale, lavoriamo con Latersud e Ala Fantini. Purtroppo, invece, il legno è solo di provenienza austriaca.
D. Vi occupate anche di lavorazione del legno?
R. No, ci occupiamo solamente del taglio delle travi e della fornitura del materiale per il sistema tetto. Non facciamo lavorazione del legno anche perché è un’attività che necessita dell’autorizzazione ministeriale e, non disponendo delle attrezzature, preferiamo non inserirci.
D. Qual è il principale punto di forza che spinge i clienti a tornare nella vostra rivendita?
R. La nostra non è una rivendita da prezzo. Siamo concorrenziali senza dubbio, ma non facciamo lotte al centesimo. Quello che ci ripaga è sicuramente la serietà, la puntualità, l’esperienza e il nostro modo di lavorare.
D. Parliamo di sostenibilità: come la traducete in azienda?
R. Nel passaggio dagli Euro 5 a Euro 6, abbiamo trasformato tutta la nostra flotta. Quindi, sia gli autocarri che i veicoli commerciali leggeri e i mezzi d’opera, cioè i sollevatori, sono tutti Euro6. Come magazzino edile disponiamo di due automezzi con gru da 40 e da 25 metri, un autoarticolato per ritiro e consegna merci, un furgone e un Fiorino per le consegne più veloci. Per quanto riguarda l’azienda, siamo dotati di un impianto fotovoltaico che sostiene abbondantemente il nostro consumo energetico. Tutti i macchinari, sia i carroponti sia le macchine per la lavorazione del tondo, sono a inverter, per limitare il consumo energetico.
D. In rivendita avete inserito prodotti sostenibili?
R. Oltre ai prodotti certificati Cam, obbligatori per i lavori del Pnrr, tutti i materiali che forniamo sono certificati e a basse emissioni.
D. Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni per continuare a crescere?
R. Il salto generazionale nelle imprese edili. Tutte le imprese hanno titolari degli anni Cinquanta-Sessanta e le nuove generazioni non sono pronte a gestire questo tipo di attività. Trovo difficoltà a confrontarmi con le nuove leve, che paradossalmente appartengono alla mia generazione, quella degli anni Ottanta, perché non sono state inserite per tempo nel contesto lavorativo. In più, in futuro, sarà sempre più difficile trovare la forza lavoro e manodopera specializzata.
D. Che cosa significa essere partner dei produttori?
R. Ho deciso di gestire l’azienda trattando marchi selezionati. Con i brand che tratto, realizzo fatturati molto importanti nella mia realtà regionale, per cui voglio avere voce in capitolo, sia per quanto riguarda i prezzi sia per i pagamenti. Dai partner con cui collaboro mi sento tutelato: ho un ottimo rapporto sia con gli agenti, sia con
la proprietà. Ci conosciamo da anni e c’è fiducia totale.
D. Quante risorse dedicate alla formazione?
R. Purtroppo nel post covid abbiamo rallentato l’organizzazione di eventi di formazione per i clienti. Per quanto riguarda la formazione interna, ritengo più opportuno seguire un aggiornamento quotidiano rivolto alla risoluzione di problemi specifici. Inoltre, credo che la cosa più importante per i dipendenti sia quella di saper instaurare un buon rapporto con i clienti. Oggi, in un mondo che viaggia velocissimo, ciò che conta è l’educazione e l’umiltà. Questo deve essere il nostro primo biglietto da visita.
D. Avete interesse per il mondo e-commerce?
R. Ci stiamo pensando. Abbiamo già un sito Internet, che verrà aggiornato a breve, e abbiamo registrato il marchio, ma purtroppo abbiamo difficoltà a trovare una persona che se ne occupi. Per l’e-commerce ci vuole una persona dedicata.
D. Quando siete entrati in Gruppo Rivass e perché?
R. A giugno 2024. Malgrado fossimo corteggiati da molti altri gruppi, abbiamo scelto una realtà calabrese, sia per il contatto diretto con la centrale sia per valorizzare il nostro territorio. Credo che la Calabria sia una regione che ha tanto da offrire. Vogliamo essere radicati nel territorio, anche se non ci manca la voglia di espanderci, sia come Gruppo Rivass sia come Transfer Notaro.
D. Quali vantaggi ha riscontrato dopo l’ingresso nel Gruppo?
R. Sicuramente un ampliamento del parco fornitori, con l’accesso a marchi che non trattavamo in passato. Anche il discorso dei pagamenti è migliorato grazie alle condizioni stipulate dal Gruppo con i fornitori. Non dimentichiamo poi i premi a fine anno, che comunque rappresentano un ritorno economico che l’azienda può reinvestire in molti modi. Infine, la collaborazione con dei partner che seguono e sostengono l’azienda, qualunque siano le sue esigenze.
D. Che cosa vorrebbe ricevere in più dal Gruppo?
R. Vorrei più riunioni e discussioni all’interno del Gruppo. Mi piacerebbe che le aziende che fanno parte del Gruppo cerchino di camminare allo stesso passo. Non è semplice, perché il mercato è molto variegato, ma se si riuscisse tutti a utilizzare gli stessi strumenti, potremmo essere più coesi e più forti.
D. Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?
R. Dopo lo stop ai bonus, il timore di tutti era il crollo del mercato. Ciò fortunatamente non è successo e non abbiamo registrato cali. Anzi, nel 2024 l’azienda ha avuto una crescita importante, intorno al 20%. Il 2025 è un anno altalenante, con dinamiche che vanno a incidere sulla mancanza di materiale e di conseguenza sul business. In ogni caso sono certo che manterremo lo stesso fatturato o cresceremo ulteriormente.
Copyright: YouTrade
TRANSFER NOTARO
• Addetti: 12 persone
• Fatturato 2024: 6 milioni di euro
• Punti vendita: 1
• Showroom: no
• Superficie coperta: 1.800 metri quadrati
• Superficie scoperta: 5.700 metri quadrati
• Aree merceologiche: edilizia pesante, isolamento, sistemi a secco, sagomatura tondo per cemento armato, legno
• Servizi: consegna con gru, tintometro
CENTRO EDILE FONTANA
L’EDILIZIA VISTA GUARDANDO ANCHE AL FUTURO
La rivendita di Mesoraca (Crotone) ha puntato sul mondo dell’impiantistica, con una forte specializzazione nel mondo della termoidraulica e della smart home, grazie a una rete sinergica con gli installatori e le case produttrici
Veronica Monaco
Una forte specializzazione nel mondo della termoidraulica e della smart home sono le caratteristiche distintive di Centro Edile Fontana, rivendita di Mesoraca (Crotone), che ha saputo cogliere l’opportunità di business offerta dal mondo dell’impiantistica, non limitandosi alla commercializzazione di prodotti per la climatizzazione e sanitari, ma sapendo costruire un sistema chiavi in mano per la vendita e installazione di sistemi domotici avanzati, con il supporto di marchi di alto livello come Clivet, Toshiba, Loex. Ne parliamo con Gianluca Fontana, contitolare del punto vendita insieme a tre cugini, e con la sorella Francesca, responsabile amministrativa, social ed e-commerce.
Domanda. Quando è nato Centro Edile Fontana?
Risposta. L’azienda è nata nel 2021 sulla scia di una vecchia società, la Fratelli Fontana, che era stata fondata nel 1981 da mio padre e dai miei zii. Io, mia sorella Francesca e i miei cugini abbiamo dato vita a Centro Edile Fontana, operando comunque nella stessa sede e nello stesso ambito di attività della società precedente, focalizzandoci maggiormente su ceramiche, sanitari, arredobagno, climatizzazione e sistemi di impiantistica, smart home e domotica. Con un’altra società, la Fontana Costruzioni, ci occupiamo anche di installazione di impianti di climatizzazione, impianti Vrf, impianti aria-
acqua e aria-aria. Insomma, siamo nati nel mondo dell’edilizia, ma negli ultimi cinque anni ci siamo focalizzati sulla termoidraulica.
D. Passare dalla rivendita di materiali edili ai sistemi domotici comporta una grande conoscenza tecnologica: è stato difficile?
R. È stata dura passare dall’edilizia pura a sistemi così tecnologici, però ci siamo riusciti e abbiamo fatto degli ottimi lavori, anche grazie al supporto delle case produttrici come Clivet, Toshiba, Loex. Abbiamo partecipato a corsi, sul campo abbiamo visitato cantieri e ci siamo interfacciati con ingegneri, tecnici e installatori. Si è creata una rete si-
GIANLUCA FONTANA Copyright: YouTrade
FOCUS RIVASS
L’INGRESSO
Copyright: YouTrade
Copyright: YouTrade
nergica con gli installatori e le case madri. A questo abbiamo aggiunto il know how che ci deriva dalla nostra esperienza sul campo come costruttori, che ci permette di valutare istintivamente quello di cui c’è bisogno in rivendita.
D. Quando vi siete sentiti pronti a muovere i primi passi in autonomia?
R. C’è servito almeno un anno di preparazione. Adesso riusciamo a proporre e installare in autonomia i sistemi, per offrire un prodotto finito. Nonostante fossimo nel pieno della frenesia del superbonus, che ci ha dato un grande impulso, siamo riusciti a investire tempo e risorse per studiare e padroneggiare il settore, in modo anche da far capire ai clienti il rapporto costi-benefici dei sistemi domotici, anche in termini di risparmio energetico. Alcuni clienti, in particolare i più giovani, sono propensi a investire in questo tipo di tecnologie.
D. Quali sono i segmenti di mercato che incidono di più sul vostro fatturato?
R. Il 35% del fatturato è composto da edilizia pesante, il 10% dagli isolanti, il 25% da termoidraulica, finiture, pitture, rivestimenti per esterno, e il restante 30% dalla ceramica, mentre la ferramenta è marginale. Grazie alla nostra multispecializzazione riusciamo a coprire tutti settori, dalle fondamenta alle finiture esterne e interne, in modo da realizzare l’involucro di una casa quasi al 100%.
D. Chi sono oggi i vostri clienti?
R. Il 70-80% sono imprese del settore edilizio, di cui 50% imprese e 30% installatori, e il 20% sono privati. La specializzazione nella termoidraulica ci ha aperto il mondo degli installatori, anche di sistemi fotovoltaici. Vendiamo infatti anche pannelli fotovoltaici, batterie, sistemi di accumulo. Insomma, siamo in grado di realizzare una casa completamente autonoma dal punto di vista energetico.
CERAMICHE E ARREDOBAGNO ONLINE
Centro Edile Fontana da un paio d’anni ha anche approcciato il mondo del commercio online, con un sito specializzato soprattutto nella vendita di ceramiche e arredobagno. «Non volevamo creare un negozio fotocopia dello showroom fisico perché online cambiano le dinamiche di vendita», racconta Francesca Fontana, responsabile dell’ufficio acquisti e dell’e-commerce. «Abbiamo quindi deciso di concentrarci solo sulle ceramiche e l’arredobagno. Ci scontriamo con una realtà diversa dal mondo off-line: per noi è qualcosa di totalmente nuovo e stiamo imparando anche dagli errori. Siamo seguiti da un’importante agenzia a livello nazionale, con sede a Verona. Abbiamo anche sperimentato portali marketplace e da qualche tempo siamo anche su Leroy Merlin».
Domanda. Che fatturato genera il vostro sito e-commerce?
Risposta. Attualmente il fatturato si aggira intorno ai 100
D. Che fatturato avete raggiunto lo scorso anno?
R. Circa 3 milioni di euro. L’anno record è stato però il 2023, in cui abbiamo toccato i 5 milioni di euro, anche grazie al superbonus. Ora sono calati un po’ tutti i settori, mentre la termoidraulica è in crescita.
D. Come vedete la situazione post superbonus?
R. Ci siamo attestati sui volumi pre-bonus. Stiamo colmando il vuoto di fatturato lavorando di più, andando a cercare clienti nuovi sui cantieri, forti dell’esperienza che abbiamo nel settore delle costruzioni e della cultura che possiamo vantare a livello di materiali e impiantistica.
D. Quando siete entrati in Gruppo Rivass e perché?
R. Siamo entrati in Gruppo Rivass da tre mesi. Abbiamo deciso di entrare nel gruppo perché nutrivamo la necessità di confrontaci con gli altri colleghi, oltre a instaurare una collaborazione basata su educazione e sincerità. Apprezziamo i consigli di colleghi esperti in altri settori e lo scambio di informazioni.
D. Avete già riscontrato dei vantaggi?
R. Sì, abbiamo avuto il piacere di conoscere nuovi fornitori e qualche nuovo cliente. Oltre al vantaggio di confrontarci con gli altri rivenditori del gruppo.
D. Quali sono i punti di forza che fanno tornare i clienti da Centro Edile Fontana?
R. Non ci concentriamo sul prezzo, ma sulla professionalità e la qualità con prodotti di fascia medioalta.
D. Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?
mila euro all’anno, ma è in costante crescita.
D. Quali sono i prodotti più gettonati?
R. Sanitari, rubinetteria, piatti doccia, mobili da bagno e qualche prodotto del settore pittura e decorativi.
D. Da dove arrivano le richieste?
R. Da tutta Italia, soprattutto dal Nord.
D. Com’è cambiata la logistica?
R. La logistica è l’aspetto più complicato da gestire. Abbiamo stipulato diverse convenzioni con autotrasportatori vettori. Stiamo cercando di migliorare per essere più competitivi sulle spese di spedizione.
D. Quali sono i vostri tempi di consegna?
R. Dipende. Oltre ai prodotti che abbiamo in deposito, per i quali i tempi variano dai 3 ai 5 giorni lavorativi, vendiamo anche prodotti in dropshipping attraverso un nostro fornitore storico. A breve chiuderemo un accordo commerciale con un altro fornitore che rivende docce da esterno.
FRANCESCA FONTANA
Copyright: YouTrade
FOCUS RIVASS
Copyright: YouTrade
R. La dinamicità del mercato, che impone di essere sempre pronti e aggiornati. Rispetto al passato, quando il mercato era molto più piatto e standard, oggi i cambiamenti sono repentini: bisogna studiare tanto per capire le evoluzioni del mercato e cercare di anticipare i concorrenti.
D. Partnership con i produttori: che cosa significa?
R. I rapporti di partnership con i fornitori sono importanti a tutti i livelli, a partire dagli agenti. Questi ultimi devono essere bravi a far dialogare con noi tutti i livelli dell’azienda, dai responsabili d’area all’assistenza tecnica. Il rapporto con tutta l’azienda è importante.
D. Quali sono i principali brand che trattate in rivendita?
R. Roefix, Oikos, Baumit, Orazi, Hansgrohe, Ceramica Del Conca, Fir Italia, Tagina.
D. Come operate la scelta di un fornitore?
R. Nella nostra storia non abbiamo cambiato molti fornitori, perché crediamo nei rapporti di partnership. La scelta dei fornitori avviene sulla base della qualità dei materiali che ci propongono. Anche la figura dell’agente è molto importante.
D. Il vostro showroom denota una grande raffinatezza estetica: è una predisposizione innata oppure una qualità acquisita nel tempo?
R. Sicuramente l’esperienza nell’ambito delle costruzioni ci ha avvantaggiato, ma è una qualità che abbiamo acquisito nel tempo, andando sui cantieri
e trattando con i diversi fornitori. C’è tanto lavoro dietro.
D. Che peso ha il Pnrr sul vostro business?
R. Per adesso intorno al 40%, perché abbiamo grosse aziende che stanno lavorando nei cantieri del Pnrr. Stiamo fornendo in particolare cantieri di edilizia scolastica.
D. C’è un lavoro particolare a cui avete partecipato che vi ha dato più soddisfazione rispetto ad altri?
R. Abbiamo fornito e costruito la piscina di un ristorante che ha vinto il primo premio italiano.
D. Che cosa vi aspettate dal 2025?
R. Il 2024 è stato un anno incerto, mentre il 2025 dovrebbe stabilizzarsi, e forse essere leggermente in crescita.
• Servizi: consulenza, consulenza in cantiere, assistenza
LO SHOWROOM
Copyright: YouTrade Copyright: YouTrade
IL PUNTO SUL PNRR
VA TROPPO PIANO PER ESSERE
UTILIZZATO TUTTO
A poco più di un anno dalla scadenza l’Italia ha speso poco più di un terzo di quanto programmato. Per questo il governo ha chiesto a Bruxelles la quinta revisione. Ma, comunque andrà, il traguardo non sarà raggiunto
Centro Studi YouTrade
PERABBONATI
ATTUALITÀ
LE RICHIESTE DI MODIFICA DEI RISPETTIVI PNRR PRESENTATE DAI VARI STATI EUROPEI
SPESA EFFETTIVA DELLE RISORSE PNRR
SOLOPER
LO STATO DI AVANZAMENTO DEL PNRR IN ITALIA (VALORI IN MILIARDI DI EURO)
Fonte: elaborazione su dati OpenPnrr e Italia Domani
IL PNRR NELLE DIVERSE REGIONI (VALORI IN MILIARDI DI EURO)
PERABBONATI
Fonte: elaborazione su dati OpenPnrr
ATTUALITÀ
LE MISSIONI DEL PIANO
SOLOPERABBONATI
Fonte: elaborazione su dati Italia Domani
Superfici continue e raffinate danno vita a un ambiente armonioso, capace di conferire un’atmosfera unica ed elegante. Uno spazio senza interruzioni, con una grande profondità visiva, contraddistinto da stile e alto design.
www.caparreghini.it
INTERNATIONAL HARDWARE FAIR ITALY
FERRAMENTA INTERNAZIONALE A BERGAMO
La seconda edizione dell’evento di settore ha richiamato 320 espositori da 22 Paesi e oltre 5.600 visitatori da 53 nazioni. Con incontri formativi, tour guidati e contest tra le aziende presenti
SOLOPERABBONATI
Alice Fugazza
ABBONATI
DI INTERNATIONAL HARWARE FAIR ITALY
CON I RAPPRESENTANTI DELLA FIERA
E DEL SETTORE
L'INAUGURAZIONE
ATTUALITÀ
DALL'ALTO I PREMIATI DELL'EDIZIONE 2025: STANLEY BLACK&DECKER E' STATA PREMIATA AL PRIMO POSTO
NELLA CATEGORIA INNOVAZIONE, HOMBERGER E' ARRIVATO SECONDO E WOLFCRAFT TERZO
SOLOPER
PERABBONATI
DALL'ALTO, I PREMIATI DELL'EDIZIONE 2025 SILIGUN-UNIQUE, HA RICEVUTO IL PREMIO PER LA CATEGORIA DESIGN. KETER, NELLA STESSA CATEGORIA CON PRO GEAR SYSTEM
ATTUALITÀ
SOLOPER
DALL'ALTO PIP FISCHER
BOSSONG CHE
SI SONO DISTINTI
NELLA CATEGORIA GREEN
FISCHER
PREMIATO L’ANCORAGGIO CHIMICO
PERABBONATI
DA SINISTRA, ROBERTO FIOR, PRODUCT MANAGER, E MATTEO RIGO, SALES MANAGER TRADE DI FISCHER ITALIA
ATTUALITÀ
STANLEY
BLACK&DECKER
TRADE LIFT, IL SOLLEVATORE CHE FACILITA IL LAVORO
SOLOPERABBONATI
UN SETTORE PER 18 MILA IMPRESE
ABBONATI
ATTUALITÀ
SABRINA CANESE NESSUNA PAURA DELLA GDO
SOLOPERABBONATI
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
ATTUALITÀ COMODA, FACILE IMMEDIATA MA NON PERSPICACE
L’Ai può davvero essere utile ai rivenditori per creare report e analisi di mercato? Abbiamo messo alla prova due piattaforme: ChatGpt e Perplexity, a cui abbiamo chiesto un giudizio sul mercato dell’edilizia. E anche su noi stessi
Giuseppe Rossi
PERABBONATI
ATTUALITÀ
SOLOPERABBONATI
CHAT GPT EDILIZIA
PERPLEXITY EDILIZIA
ABBONATI
CHAT GPT EDILIZIA PERPLEXITY EDILIZIA
SOLOPERABBONATI
CHAT GPT EDILIZIA
PERPLEXITY EDILIZIA
SOLOPERABBONATI
STIFERITE FIRE B reazione al fuoco euroclasse B s1 d0
Un nuovo primato della ricerca STIFERITE: il pannello FIRE B, le migliori prestazioni di reazione al fuoco raggiungibili da un isolante organico.
Particolarmente indicato per l’isolamento termico di facciate ventilate.
Per maggiori informazioni chiama il numero verde 800-840012 o collegati al sito www.stiferite.com
Soddisfa le prestazioni richieste dalla Guida Tecnica “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili” del 15/04/2013.
Idoneo per tutte le applicazioni che richiedono l’utilizzo di materiali con elevate classificazioni di reazione al fuoco.
STIFERITE FIRE B migliora la sicurezza e mantiene l’eccellenza delle prestazioni isolanti:
λD= 0,024 W/mK per spessori da 180 a 200 mm
CHAT GPT SU YOUTRADE PERPLEXITY SU YOUTRADE
SOLOPER
MERCATO IMMOBILIARE
ATTUALITÀ COMPRAVENDITE IN RIPRESA (SE SONO GREEN)
Il confronto comparato tra i dati dell’Osservatorio di Nomisma, dell’Agenzia dell’Entrate, di Tecnocasa e di Idealista. Che delineano anche le dinamiche del real estate che sono emerse finora nel 2025
Giuseppe Rossi
PERABBONATI
ATTUALITÀ
BORSINO MUTUI
CHI CERCA UN MUTUO
SOLOPERABBONATI
ABBONATI
STANDARD
42 YEARS 1982-2024
Caratteristiche
Characteristics:
Lavorazione fino: 60 m
dal 1982
Lavorazione graffiato: 60 m 2/h 2/h
Lavorazione grezzo: 50 m2/h
Lavorazione premiscelati: 50 m2/h
Raschiatura e carteggiatura tinte: 40 m2/h
Fine plaster: 60 sq m/h
“Schratched” plaster: 60 sq m/h
Rough plaster: 50 sq m/h
Pre-mixed products: 50 sq m/h
Scraping and fine sanding of paints in general: 40 sq m/h
dal 1987
REV DRY 220 VOLT
Prevalenza 10 m
Prestazioni Lt 18 dipende dal materiale e rotore, statore
Granulometria Da 0 a 4 mm. (Rotore e statore idoneo)
Head 10 m
Performances 18 lt. according to the kind of material, rotor, stator Granulometry From 0 to 4 mm. (Suitable rotor, stator)
Camera di miscelazione estraibile per perfetta pulizia di materiali agressivi, tipo colla da cappotto. La stessa è al suo interno trattata per effetto anti abrasione ed un effetto anti adesione (Brevettato).
Mixing chamber extractable for perfect cleaning also for aggressive materials, like “cappotto glue. Inside the chamber has a special treatment for anti abrasion effect and anti adesion effect (Patented).
ATTUALITÀ
IL PUZZLE DEL 2024
SOLOPERABBONATI
SENZ’ALTRO.
ISOLARE SENZA CAPPOTTO
Con i blocchi Ytong progetti e costruisci murature monostrato omogenee in grado di garantire un alto efficientamento energetico, senza dover ricorrere ad altri isolanti.
λ10,dry
0,072 W/mK
YTONG
Blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato
DA 20 ANNI IN ITALIA
ATTUALITÀ
VOGLIA DI CASA E CONSUMI DELLA GENERAZIONE Z
PERABBONATI
Una ricerca mette in luce ambizioni, preferenze e shopping degli italiani tra i 13 e i 28 anni: acquirenti di oggi e, soprattutto, di domani. Amano viaggiare, ma anche passare la serata tra le mura domestiche
Paolo Caliari
ATTUALITÀ
SOLOPERABBONATI
PERABBONATI
STORIA
DI COPERTINA
GRUPPO
UNA PARTITA INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO
Il network, che conta su un migliaio di rivendite in sette Paesi e fattura oltre 3 miliardi a livello europeo, è pronto ad affrontare le nuove sfide. Obiettivo: diventare multispecialisti, racconta Matteo Camillini
Con oltre mille punti vendita, di cui oltre 250 in Italia e più di 570 soci in sette Paesi (Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna), il Gruppo BigMat si conferma come una delle più importanti realtà aggregative in Europa dedicata alla distribuzione specializzata di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare. È
BIGMAT
Veronica Monaco
nato in Francia nel 1981 e si è evoluto negli anni seguendo le trasformazioni del mercato per affiancare le rivendite nel loro lavoro quotidiano, offrendo supporto a più livelli, dalle iniziative di comunicazione e marketing ai format per lo showroom o il noleggio, dalle attività di formazione allo sviluppo di prodotti a marchio. Arrivato a fatturare a livello internazionale oltre 3 miliardi di euro, sfiorando solo in Italia il miliardo, il network si avvale anche di uno spirito di squadra vincente che gli consente di mantenere alto il livello di coesione e condivisione tra i soci, che si riconoscono parte di un brand ormai ampiamente consolidato e riconosciuto sul mercato, pur mantenendo la loro indipendenza. Ne parliamo con Matteo Camillini, managing director BigMat Italia e International.
Domanda. Alla fine del recente Convegno YouTrade Sud, un gruppo di partecipanti che aderiscono
al Gruppo BigMat si è riunito per una foto ricordo, dimostrando grande coesione. Come si raggiunge questo affiatamento?
Risposta. Per noi è un punto di orgoglio riuscire a unire tanti imprenditori indipendenti con questo spirito di squadra. Il nostro Gruppo è composto da tanti soci distribuiti su tutto il territorio nazionale. Senza curare assiduamente la comunicazione, le relazioni e l’ascolto dei soci con eventi, riunioni regionali, visite in punto vendita e inaugurazioni sarebbe impossibile raggiungere questo grado di coesione, e far sentire i nostri soci partecipi e autori dello sviluppo del consorzio.
D. Quali sono i principali problemi che bisogna superare per mantenere coesi i soci?
R. Accogliere e mediare le numerose differenze che esistono tra le rivendite associate a livello di dimensione aziendale, ubicazione territoriale, livello di
PUNTO VENDITA BIGMAT DE TOMMASI (TO). A SINISTRA, MATTEO CAMILLINI, MANAGING DIRECTOR BIGMAT ITALIA E INTERNATIONAL
STORIA DI COPERTINA
I PUNTI VENDITA BIGMAT MAROTTA (NA), EVOLUZIONI COSTRUTTIVE (ME), EDILIZIARE (FM) E CATTI VALERIO (RE)
maturità all’interno del Gruppo. Sicuramente, oltre alla qualità dell’azienda, già in fase di presentazione della nostra formula cerchiamo di valutare la serietà commerciale, la trasparenza, la mentalità aperta al confronto e alla vita di Gruppo: questi sono aspetti basilari su cui fondare la futura convivenza. Si possono avere visioni diverse sui progetti e nel nostro lavoro è compresa una grande attività di argomentazione e persuasione. Però, in questa dialettica, a volte anche vivace, c’è sempre un grande rispetto reciproco, derivante dal comune senso di appartenenza dei soci allo stesso progetto imprenditoriale e a un marchio internazionale, che consente a ognuno di loro di sentirsi parte di qualcosa di più grande.
D. Il brand diventa così un importante valore aggiunto…
R. Nel 2031 festeggeremo i 50 anni di presenza del brand in Europa, mentre in Italia compiremo 27 anni. I soci si rendono conto e sono fieri di far parte di una realtà importante, che conta oltre mille punti vendita in Europa con un fatturato di 3,5 miliardi. C’è un senso di orgoglio e di appartenenza che aiuta a federare i soci sotto un comune cappello. Anche le sponsorizzazioni a livello internazionale, oppure quella con le Nazionali Italiane di Pallavolo, accrescono nei soci l’orgoglio di lavorare sotto un comune marchio, a monte con i produttori e a valle con i clienti, pur mantenendo la propria indipendenza aziendale.
D. La fine del superbonus ha segnato un momento delicato per il mondo delle rivendite. Come lo affronta un grande gruppo e quale supporto può offrire?
R. Il superbonus ha rappresentato un elemento propulsivo per l’economia, ma allo stesso tempo è stato un elemento fortemente destabilizzante. Nessun altro Paese, dopo la pandemia, ha registrato a livello macroeconomico gli stessi andamenti dell’Italia, in cui la locomotiva trainante, oltre ogni più rosea aspettativa, è stata veramente l’edilizia. Soprattutto tra il 2022 e il 2023 si sono raggiunti numeri record. Tuttavia, il superbonus ha scosso il mercato. A un certo punto, a prescindere dal costo dei materiali, l’importante era solo approvvigionarsi. Il Gruppo BigMat ha cercato di divulgare, attraverso attività di formazione e comunicazione, messaggi di prudenza e strategie più a lungo termine, con una gestione più oculata delle scorte e l’apertura anche ad altre aree di business come lo showroom, con il nostro format H abimat, o il noleggio, con BigRent, proprio per andare a intercettare nuove opportunità, come quelle derivanti dal Pnrr. Bisogna essere acculturati e saper dialogare anche con le imprese che si muovono nell’ambito delle commesse pubbliche, avere un certo tipo di capacità e attenzione, essere più proattivi per saper cogliere
questo tipo di occasioni di business. In tal senso, come Gruppo, abbiamo cercato di agevolare questo tipo di mercato, interessandoci anche al mondo dell’energia.
D. Quali sono le iniziative di BigMat per il nuovo ciclo dell’edilizia?
R. Per il nuovo ciclo dell’edilizia intendiamo allargarci a tutto ciò che fa casa, pensando anche al mondo dell’energia, senza però dimenticare il nostro core business: l’edilizia. Dobbiamo diventare multispecialisti, rimanendo ben saldi su ciò che ci rende credibili e creando formule complementari al core business, il tutto legittimato con attività di comunicazione e supporto formativo.
D. Qual è il messaggio al punto vendita?
R. Stare attenti a seguire il mercato, organizzare un buon sistema di controllo di gestione del punto vendita, delle scorte, del credito e formare le persone. La fidelizzazione del personale e il passaggio generazionale sono molto importanti e hanno un impatto notevole. In questo contesto, concentrarsi sui servizi che il consorzio offre ed essere partecipi alle iniziative del Gruppo credo possa fare la differenza.
D. Il sondaggio che abbiamo condotto al Convegno YouTrade Sud ha indicato che la grande maggioranza dei votanti pensa di allargare la propria area di business. È una strategia giusta?
R. Sì. In un mercato che rallenta e si restringe, si assiste sempre più spesso a fenomeni di connessione, ibridazione e allargamento tra settori. I colorifici si allargano all’edilizia, così come il mondo Its, e le rivendite di materiale elettrico si spostano verso la termoidraulica. Anche noi, toccando i settori del
SHOWROOM HABIMAT GRUPPO COLAMARIANI & PODUTI (RM). SOTTO, PUNTO BIGRENT COSTRUIRE (TO)
fotovoltaico e delle pompe di calore, andiamo ad allargarci in altre aree di business. Dopo l’era dei superspecialisti, ora l’obiettivo è quello di offrire al mercato la gamma più completa e le migliori competenze. E in questo contesto la formazione gioca un ruolo fondamentale.
D. Quale supporto può dare BigMat?
R. Per alcune aree di business abbiamo creato veri e propri brand specializzati con sezioni di supporto, architetti interni ed esterni per la parte di progetta-
STORIA DI COPERTINA
zione, attività di comunicazione e di ufficio acquisti, che accompagnano il socio in maniera importante nello sviluppo. Per il marchio BigRent dedicato al noleggio, per esempio, abbiamo assunto una figura specializzata con esperienza nel settore, e anche in questo caso triangoliamo tra esigenze del format, esigenze commerciali e aspetti comunicativi. Anche qui la formazione torna a giocare un ruolo di primo piano, su cui siamo contenti di investire.
D. Si trovano sempre meno figure professionali specializzate e i clienti dei rivenditori stanno cambiando, risultando sempre meno fidelizzati ai punti vendita. State formando i distributori anche su come arginare questo fenomeno?
R. Sicuramente il cliente oggi è molto più infedele rispetto al passato. L’allargamento delle gamme merceologiche e la multispecializzazione vanno proprio in questa direzione, al fine di permettere al rivenditore di intercettare clienti che tendono a spaziare su più ambiti. Cerchiamo di supportare i rivenditori BigMat con corsi tecnici di formazione insieme ai fornitori
partner, con iniziative di incentivazione, fidelizzazione, cataloghi e promozioni. Un altro aspetto, collegato all’importanza del brand, è la fidelizzazione delle imprese che si muovono sul territorio, specialmente quelle legate ai lavori del Pnrr. Per loro BigMat è un punto di riferimento e cercano il punto vendita del Gruppo anche quando si spostano fuori provincia o fuori regione. Sono gli stessi soci del Gruppo ad agevolare questa connessione, a fare rete, e la visibilità del brand dà un vantaggio enorme in questo senso.
D. BigMat ha creato una holding che ha l’obiettivo di supportare eventuali difficoltà dei singoli aderenti al gruppo. Ha svolto questa funzione?
R. La holding Bmh ha l’obiettivo di supportare i soci BigMat in occasione di passaggi generazionali, cessioni o acquisizioni. Per coloro che non hanno garantito un passaggio generazionale, nei limiti del possibile, cerchiamo di favorire la permanenza all’interno del Gruppo BigMat tramite il supporto e l’acquisizione capeggiata da altri soci e la partecipazione della holding. In caso di operazioni esterne al Gruppo, la hol-
ding avrebbe un ruolo di coordinamento e supporto alla gestione. Finora, complice anche la situazione di mercato che non incentivava tra i rivenditori riflessioni su strategie a medio-lungo termine, abbiamo sul tavolo diverse proposte da studiare e analizzare.
D. Uno dei trend, ormai da anni, è quello della digitalizzazione. Come funziona in BigMat?
R. Sul tema della digitalizzazione il settore dell’edilizia è un po’ indietro, anche se c’è qualche caso più virtuoso. Le ragioni di questo ritardo sono varie: un mercato della distribuzione estremamente frammentato e un mondo della produzione che spesso è in ritardo sul fronte della codifica dei prodotti, un lavoro su cui tutta la filiera si dovrebbe concentrare. Sul mercato ci sono varie iniziative che vanno in questa direzione, come DPrice a cui BigMat ha aderito, ma la strada è ancora lunga. Per quanto ci riguarda abbiamo inserito un responsabile It molto preparato e lavoriamo ad ampio raggio per dare supporto ai nostri soci, sia a livello culturale sia di strumentazione, partendo dal presupposto che essendo aziende indipendenti ognuna lavora con il proprio gestionale. BigMat ha stipulato un accordo quadro con una società di software, che coinvolge più di un terzo dei soci che utilizzano lo stesso gestionale, ma a oggi le codifiche e le procedure restano diversificate. Stiamo lavorando per uniformare tutto questo e implementiamo personalizzazioni del software comuni in modo da suddividere i costi. Stiamo lavorando anche per dotarci al nostro interno di strumenti Crm di business intelligence al fine di ottimizzare la raccolta dei dati dei fornitori. La grande sfida è quella di formare e abituare le persone all’utilizzo di questi strumenti di-
gitali, che spesso comportano anche un cambiamento dei processi all’interno dell’azienda. Ritengo che tutto ciò sia ancora più importante della tanto decantata intelligenza artificiale. BigMat è all’opera per offrire ai soci strumenti di formazione e di supporto a tutta una serie di piattaforme gestionali, lavorando per creare un sistema più organico e omogeneo. È un percorso che richiede tempo, ma la strada è segnata.
D. Molti rivenditori pensano che l’e-commerce non sia adatto per il settore edile. È così?
R. Rispetto allo sforzo e agli investimenti realizzati da qualche realtà per l’e-commerce, credo che i risultati attesi per ora siano poco premianti, per una serie di fattori, che vanno dal peso di certi materiali al fatto che spesso si tratta di prodotti tecnici. Per il momento l’edilizia non è il comparto più adatto, anche se ci sono una serie di settori che performano abbastanza bene, come gli elettroutensili o la rubinetteria. C’è anche il problema della digitalizzazione: per gestire bene un sistema di vendite online bisogna aver codificato in maniera ottimale i prodotti e gestire bene l’inventario. Credo che a oggi sarebbe più strategico un sistema di gestione del flusso degli approvvigionamenti e un click-and-collect che permetta ai clienti di prenotare i materiali online e poi ritirarli in punto vendita. Non ho la pretesa di affermare che l’e-commerce non potrà mai avere successo nel nostro settore, ma per ora non è ancora decollato.
D. Digitalizzazione significa una diversa organizzazione della rivendita?
R. Significa introdurre un diverso approccio al lavoro e superare abitudini e resistenze. La digitalizzazione comporta un’evoluzione nell’organizzazione, con un
PRESENTAZIONE DEL FORMAT HABIMAT A BIGMARKET 2025. A SINISTRA, I PRODOTTI A MARCHIO BIGMAT
STORIA DI COPERTINA
BIGMAT È SPONSOR
DELLE NAZIONALI MASCHILI E FEMMINILI DI VOLLEY
guadagno in termini di competitività, di controllo dei processi, del magazzino, della logistica, dei margini e della rotazione dei prodotti. Questo è molto più importante dell’e-commerce: mancando tutto questo, non è possibile nemmeno attuare le vendite online. Digitalizzare consente inoltre di recuperare importanti sacche di inefficienza.
D. Quali risultati ha dato finora?
R. Come consorzio lavoriamo per promuovere la digitalizzazione tra i nostri soci. L’80% ne ha capito l’importanza e il 50% ha già iniziato ad avviare questo percorso, soprattutto tra le aziende più grandi e strutturate.
D. Qual è l’ostacolo maggiore da superare?
R. Il fattore umano. I gestionali e gli strumenti informatici sono in grado di fare qualsiasi operazione, tuttavia hanno bisogno di essere utilizzati e guidati
dall’intelligenza umana.
D. I clienti abituali utilizzano l’online oppure è un servizio per nuovi acquirenti?
R. Credo che l’acquisto online possa interessare molto di più le nuove generazioni. Nel nostro settore, ritengo tuttavia più utile un approccio che preveda, più che l’acquisto, la possibilità di ordinare i materiali su un sito e prenotarne il ritiro. La natura del prodotto da costruzione e la tipologia di clientela, che necessita di supporto, servizio e consulenza, per il momento non si sposa molto bene con l’universo delle vendite online.
D. Come cambia la logistica?
R. La logistica è la capacità di capire le giacenze, le esigenze di approvvigionamento, programmare gli ordini, le consegne e i ritiri. Anche qui la digitalizzazione può, e deve, venire in soccorso. Questo però implica per il distributore la necessità di essere molto strutturato, per gestire a monte il rapporto di approvvigionamento, e a valle il rapporto con il cliente. BigMat non dispone di piattaforme logistiche, ma ha cominciato a strutturarsi anche con situazioni di gestione di logistica esterne.
D. Il processo di aggregazione vede diversi gruppi in competizione. Qual è la situazione oggi?
R. Credo che si vada veramente verso una forte concentrazione nel settore, per i motivi più vari: il rivenditore singolo oggi da solo fa fatica e dovrebbe iniziare a pensare a progetti imprenditoriali a medio-lungo termine, riflettendo bene sul tipo di formula che i vari multipoint e aggregazioni propongono. Negli anni abbiamo potuto appurare che, con certo tipo di lavoro, il Gruppo può crescere in maniera qualitativa e attirare dentro l’aggregazione anche multipoint come, nel nostro caso, Edilklima, Unika o Decos costituita nel 2023 dall’unione delle società De Tommasi, Icos e Costruire, ubicate nelle provincie di Torino e Asti.
D. Qual è il vostro principale concorrente?
R. La Gdo è abbastanza marginale: pur facendo numeri importanti, circa 2 miliardi nel settore dell’edilizia, solo il 2% si avvicina al nostro business. La vera partita si gioca con altri gruppi e multipoint, puntando soprattutto sui servizi. È molto importante anche la capacità di gestire e accompagnare i distributori nel passaggio generazionale, attraverso attività di supporto, formazione e acquisizione.
D. Ci sono sinergie utili che derivano dalla internazionalizzazione di BigMat?
R. Certo, a partire dal marchio. Lavorare sotto un brand comune ci permette di avere un peso e un’attrattività a livello europeo. A questo si aggiungono gli accordi quadro con fornitori internazionali, le attività di comunicazione e sponsorizzazione, come
quella dell’Uci (Unione Ciclistica Internazionale) o il Premio Internazionale di Architettura BigMat. Senza dimenticare il confronto costante con le esperienze di BigMat negli altri Paesi, che permette di avere un osservatorio esclusivo per studiare i mercati esteri con le loro peculiarità, dando ai soci un importante valore aggiunto.
D. Perché un rivenditore dovrebbe scegliere il Gruppo BigMat?
R. Perché cerca un progetto imprenditoriale a 360 gradi che lo supporti nella crescita e nello sviluppo del proprio business, pur mantenendo la sua indipendenza. Tutto questo con il sostegno delle altre realtà associate e della struttura centrale, sempre all’ascolto dei soci e al lavoro per creare le sinergie necessarie allo sviluppo. Il nostro compito come consorzio non è tanto quello di distribuire dividendi, ma fare in modo che, direttamente o indirettamente, i nostri soci siano in grado di realizzare i loro obiettivi, fare business e svilupparsi nel tempo.
D. Qual è la previsione per il 2025?
R. Nel 2025 è sicuramente in atto un rallentamento. Stimiamo una diminuzione del fatturato tra il 7 e il 10%. Allo stesso tempo assistiamo a una forte differenziazione del mercato italiano, con un Centrosud ancora dinamico e un Nord più statico. Credo comunque che, con sforzo, fatica e impegno, sia ancora possibile avere margini per cogliere sfide e opportunità.
D. C’è un messaggio che vorrebbe lanciare ai rivenditori?
R. Analizzate bene la vostra rivendita, il mercato locale e scegliete di orientarvi verso un progetto imprenditoriale più grande che possa dare continuità alla vostra azienda.
TRA LE SPONSORIZZAZIONI
BIGMAT SPICCA
ANCHE QUELLA
DELL'UNIONE CICLISTICA
INTERNAZIONALE
S
DI COPERTINA
GRUPPO BIGMAT
DALLO SHOWROOM AL RENTING CON FORMAZIONE
I distributori associati che utilizzano il format Habimat sono saliti a 45, mentre il servizio BigRent consente di allargare l’area di business del noleggio. E sale il livello di BigMarket
Formazione, format esclusivi dedicati ai soci, innovazione e confronto sono alcune delle parole chiave che animano il progetto imprenditoriale del Gruppo BigMat in Italia. BigMarket 2025 è stata l'occasione per evidenziare la forza del network, che conta 167 associati e un fatturato di oltre 991 milioni di euro, sottolineando il valore di una rete capillare capace di offrire soluzioni personalizzate per ogni esigenza costruttiva. E non solo. Con i format H abimat, dedicato agli showroom di
Veronica Monaco
finiture d’interni, e BigRent, il servizio di noleggio professionale di attrezzature per l’edilizia, BigMat offre un’opportunità di crescita per i soci che vogliono investire sul proprio punto vendita. Antonio Ussi, vicedirettore BigMat Italia, racconta a YouTrade i vantaggi dei servizi messi a punto dal Gruppo. Domanda. La formazione è uno dei punti caldi per il business delle rivendite. Qual è il ruolo di BigMat? Risposta. Da anni il nostro fiore all’occhiello è la Scuola BigMat. Quest’anno abbiamo presentato un percorso formativo con 36 corsi che si sviluppano in 63 date a Milano, Roma, in Calabria e Sicilia. A oggi abbiamo portato a termine 33 giornate, formando 500 persone. Abbiamo diversi corsi che vanno dalla formazione manageriale a quella per le diverse business unit, fino a corsi per la digitalizzazione.
Abbiamo investito più di 100 mila euro, perché per noi la formazione è strategica.
D. Quali sono i corsi più gettonati?
R. Dipende dal target. La formazione manageriale dedicata ai direttori o titolari del punto vendita ha molto successo.
D. Una delle iniziative più interessanti di BigMat degli ultimi anni è il format H abimat. Come si è evoluto?
R. Il format Habimat è nato nel 2008 e si è trasformato seguendo le evoluzioni del mondo della distribuzione, del mercato e dei competitor. Un importante sviluppo è avvenuto nel 2018, quando abbiamo avviato la collaborazione con lo studio di progettazione Del Monaco-Lorenzoni, rivedendo tutto il concept Habimat
SOTTO, SHOWROOM HABIMAT DOV.EDIL (TO). A SINISTRA, ANTONIO USSI, VICEDIRETTORE BIGMAT ITALIA
STORIA DI COPERTINA
RIVESTIMENTI, PAVIMENTI, ARREDOBAGNO, SANITARI, COLORE, ARREDAMENTO E MOLTO ALTRO: HABIMAT
RAPPRESENTA UN LUOGO DOVE PRIVATI, PROGETTISTI, INTERIOR DESIGNER E ARCHITETTI
POSSONO TROVARE
PROFESSIONALITÀ
ED ESPERIENZA PER REALIZZARE LE PIÙ
DIVERSE SOLUZIONI ABITATIVE
D. Perché e in che modo?
R. Il mercato lo richiedeva. Habimat è partito dalle finiture, un business già affine alla rivendita edile, per dotare i distributori associati di un marchio ad hoc per interloquire con architetti, progettisti, interior designer e privati. L’evoluzione del format ha investito poi anche il layout del punto vendita, che ha dovuto adeguarsi anche a un nuovo modello di vendita: non si tratta più di promuovere un prodotto su una cartella, ma di ampliare la progettazione a un ambiente completo. Per questo molti nostri soci si stanno anche allargando all’arredo, alle cucine e
UNA RICETTA CHIAMATA MOODBOARD
Negli showroom Habimat materie e materiali non sono più organizzati per brand, ma attraverso moodboard (tavolozze narrative in costante aggiornamento) che raccontano uno stile tramite l’abbinamento di tonalità cromatiche, formati, texture e tipologie di posa in maniera tale da individuare il gusto del cliente e costruire, basandosi su di esso, proposte personalizzate nel campo delle finiture, dai rivestimenti ai pavimenti, dall’arredobagno al colore. Con Habimat Color Collection, la rete Habimat propone anche una palette di 72 nuance, studiata e creata ad hoc per rispecchiare le tendenze del momento per completare la proposta di design, facendosi così interprete degli ultimi trend e dei più moderni stili dell’abitare.
ai mobili, in modo da avere una proposta sempre più completa.
D. Quali sono stati gli aspetti più apprezzati del format H abimat?
R. Principalmente due. La qualità della proposta, che permette ai distributori di essere credibili nel momento in cui approcciano un target diverso da quello tradizionale della rivendita, e la modularità del progetto, che consente di adattare il concept alle necessità dei singoli soci.
D. È stato subito compreso dai distributori?
R. Sì, il mondo delle finiture è abbastanza vicino a quello della rivendita e Habimat, essendo un progetto BigMat, porta con sé i valori del Gruppo. Il 70% dei nostri soci ha uno showroom e la necessità di avere un format come H abimat è stata subito ben recepita.
D. H abimat è anche servizio, con consulenza per l’arredo e il design. Come funziona?
R. Habimat è in grado di fornire un servizio di consulenza a 360 gradi. Si parte dalla definizione di uno stile per poi andare a capire le esigenze del cliente, al fine di proporre un progetto il più completo possibile in base alle tipologie di materiale che tratta il singolo punto vendita. L’idea è quella di parlare sempre più di ambiente e di progetto total look, spersonalizzando la vendita dal singolo marchio o prodotto. L’evoluzione del progetto Habimat vuole proprio accompagnare i soci a cambiare forma mentis.
D. C’è dietro un processo di formazione del personale o del rivenditore?
R. La formazione è fondamentale e si articola su più
livelli. Organizziamo corsi rivolti alla gestione delle varie business unit, alla misurazione dei risultati, alla gestione del personale, alle tecniche di vendita, alla gestione dei social, all’analisi dei trend di mercato.
D. Come si organizza un punto H abimat?
R. I quattro pilastri sono il layout, la comunicazione , la proposta commerciale e, come già detto, la formazione. Avere un bel negozio non basta, è necessario comunicare e organizzare eventi rivolti agli architetti. La proposta commerciale deve essere concreta e competitiva. La formazione è indispensabile per trasmettere al personale nuove modalità di vendita.
D. Quali saranno i prossimi passi?
R. Vogliamo diventare la prima rete di showroom in Italia. Vogliamo crescere e aprire nuovi showroom Habimat. Siamo concentrati su questo.
D. Avete paura che la concorrenza vi copi?
R. La concorrenza aiuta ed è sempre stimolante, ma non la temiamo. Riteniamo di avere caratteristiche uniche e siamo consapevoli della nostra originalità. C’è un bel mercato da poter conquistare.
D. Il vostro team come supporta il rivenditore?
R. Su ognuno dei quattro pilastri citati in precedenza, la centrale BigMat offre pieno supporto attraverso attività di comunicazione, l’organizzazione di eventi, merchandising, corsi di formazione, accordi commerciali e progettazione dei punti vendita.
D. Che cosa viene esposto nello showroom?
R. Lo showroom Habimat lavora attraverso delle moodboard declinate per stile. Si ragiona partendo dall’ispirazione e dalle esigenze del professionista e del privato. Il business è ancora molto centrato
STORIA DI COPERTINA
IL
BIGRENT ALL’INTERNO
sui rivestimenti, ma è possibile trovare anche arredobagno, box doccia, accessori. Qualche socio ha introdotto anche l’arredamento e le cucine.
D. Che tipo di riscontro avete per quanto riguarda invece il colore?
R. Il colore è una parte fondamentale del format Habimat, perché parte integrante della progettazione degli ambienti. Abbiamo un modulo dedicato esclusivamente al colore, con cartelle che si possono staccare per provare abbinamenti con gli altri componenti del progetto e una collezione a marchio, la Habimat Color Collection, con 72 proposte cromatiche.
D. Quali sono i risultati della piattaforma?
R. Su 70 sale mostra, a oggi contiamo 45 showroom Habimat, otto sono in lavorazione e abbiamo circa 15 richieste di intervento. Alcuni soci sono voluti entrare nel nostro Gruppo proprio perché si sono innamorati
RENTING CON SUPPORTO
Nato nel 2007, BigRent è il servizio di BigMat per il noleggio professionale di macchine e attrezzature per l’edilizia. Il Gruppo affianca in ogni momento il distributore, a partire dalla fase operativa di formazione dei responsabili del servizio, passando agli studi di fattibilità per definire il parco macchine adatto alle caratteristiche del proprio territorio e alle esigenze della propria clientela, fino ad arrivare all’allestimento del corner dedicato.
del progetto. Il format piace molto, al momento però il marchio è dedicato esclusivamente ai soci BigMat.
D. Avete registrato qualche problema da superare?
R. Assecondare le differenti richieste dei rivenditori. Habimat propone due tipologie di intervento: il rifacimento totale dello showroom o il corner all’interno di sale mostra già esistenti. A monte c’è un’analisi del punto vendita, della zona in cui è ubicato e del personale. Gli investimenti per un total look sono alti e le tempistiche per portare a conclusione un progetto di ristrutturazione completa si aggirano mediamente tra uno e due anni. Il corner ha invece tempi di realizzazione più brevi.
D. Con H abimat le rivendite hanno acquisito nuovi clienti?
R. Sì. Oltre al privato, oggi sempre più esigente, grazie ad Habimat la rivendita è attrezzata anche per parlare con architetti, progettisti e interior designer.
D. Quali sono i prodotti più venduti?
R. Ceramiche in primis, poi arredobagno, sanitari, box doccia. In qualche showroom abbiamo integrato anche porte e finestre.
D. Che feedback avete avuto dai rivenditori che hanno adottato questa formula?
R. Il feedback è stato positivo. Le rivendite che hanno inserito uno showroom Habimat riescono ad essere più attrattive verso il target degli architetti e degli interior designer, che prima non riuscivano a intercettare.
D. Quando avete introdotto invece il servizio di noleggio?
R. All’incirca nel 2007 con il marchio BigRent. Anche questo format ha subìto delle evoluzioni nel
corso del tempo. Inoltre, ultimamente abbiamo notato che tante imprese, muovendosi sul territorio per il Pnrrr, tendono a non spostare i macchinari, preferendo rivolgersi ai rivenditori BigMat con il servizio di noleggio. Al di là dei numeri che vedono questo mercato sempre in crescita, c’è un bel business.
D. Che cosa prevede la formula BigRent?
R. I quattro pilastri che reggono BigRent sono il personale, il parco macchine, lo spazio disponibile e l’officina. Partiamo da un’analisi del socio su questi quattro aspetti e poi, anche in base al tipo di investimento che desidera fare il socio, proponiamo differenti tipologie di offerte. Non sempre è possibile avere un’officina interna, in questo caso è necessario capire a chi appoggiarsi esternamente. In Sardegna, per esempio, i soci BigMat Deidda, Durigan e Lupinu Innovart si sono uniti per aprire un’officina in comune. In Piemonte i soci BigMat Cossa, De Tommasi, Icos e Costruire si sono uniti in Decos Noleggio per mettere in comune il parco mezzi. Stessa cosa sta avvenendo in Toscana, dove diversi soci stanno lavorando per aprire un noleggio di secondo livello.
D. Come è supportato il servizio da BigMat?
R. Anche per BigRent organizziamo numerose attività di formazione, in collaborazione con Assodimi o Rental Blog. La formazione si articola su tre livelli: formazione per i neofiti che desiderano avviare questo tipo di business, formazione per coloro che fanno già attività di noleggio a medio livello, e infine formazione per le grandi società di noleggio che fatturano milioni di euro. In base alle esigenze dei soci, BigMat consiglia che tipologia di corsi seguire, collabora alla redazione di un business plan in cui si va ad analizzare la tipologia di parco macchine da introdurre a noleggio, supporta la rivendita nella selezione del personale, collabora alla definizione di un piano di comunicazione.
D. Quanto tempo ci vuole per partire?
R. Non essendoci un lavoro di progettazione degli spazi, i tempi si accorciano. Diciamo che con un investimento di 30 mila euro totali e uno spazio dedicato da 12 metri quadrati, è possibile partire in circa due-tre mesi.
D. In generale, quali strumenti sono disponibili per il noleggio?
R. Software dedicati, modulistica, cataloghi, listini, accordi commerciali per l’acquisto dei mezzi, servizi e formazione.
D. Come si introduce il business del noleggio in una rivendita?
R. Si tratta di spiegare all’imprenditore il tipo di business con una formazione dedicata, trovare un parco macchine coerente con la zona in cui il punto vendita si trova a operare, analizzare il mercato per
UN EVENTO PER 165 SOCI E 110 FORNITORI
BigMarket è l’evento organizzato dal Gruppo BigMat riservato ai professionisti dell’edilizia per esplorare in anteprima le novità della filiera. L’edizione 2025 ha coinciso con il decimo compleanno della manifestazione. Quest’anno all’evento, che si è svolto dal 27 al 28 febbraio presso la Fortezza da Basso di Firenze, hanno partecipato 165 associati e i 110 fornitori selezionati. Ampio spazio è stato riservato a Habimat, l’insegna dedicata agli showroom di finiture d’interni e complementi d’arredo, e BigRent, il servizio per il noleggio di piccole e medie attrezzature per l’edilizia. Nel corso delle due giornate fiorentine sono state organizzate anche numerose tavole rotonde allo scopo di esplorare temi chiave per il mondo della distribuzione, come il credito al consumo, l’assicurazione crediti commerciali e la digitalizzazione dei listini. All’inaugurazione di BigMarket 2025 ha partecipato anche Julio Velasco, allenatore della squadra nazionale femminile di volley (di cui il Gruppo BigMat è sponsor da 3 anni), medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024.
capire chi sono i competitor, individuare un pacchetto base di macchine e attrezzature. Spesso, nel caso di carotatrici, trapani, demolitori, il rivenditore le ha già in casa, a volte invece è necessario l’acquisto. Bisogna poi trovare lo spazio giusto in rivendita da dedicare al noleggio e valutare la questione dell’officina. Infine, consegnare la modulistica dedicata.
D. Tra le varie attività il BigMarket svolge un ruolo importante: qual è l’obiettivo?
R. Sono stato il promotore di BigMarket in Italia tanti anni fa. Sulla base dell’esperienza spagnola, francese e belga, abbiamo deciso di importare questo format anche sul territorio nazionale con un duplice obiettivo: tornare alle fiere di acquisto e fare rete per promuovere le relazioni tra le persone. A oggi credo che BigMarket sia una delle fiere con la presenza più importante di produttori. L’edizione di quest’anno mi ha lasciato impressionato per la qualità del livello espositivo e delle presenze.
D. Quali sono le differenze rispetto agli altri Paesi?
R. In Italia la prima edizione è stata nel 2015, mentre gli altri Paesi sono partiti nel 2006. Quest’anno BigMarket è stato organizzato anche in Repubblica Ceca e Slovacchia. La Francia organizza due edizioni regionali, una a Est e una a Ovest, e ha un format più improntato sugli acquisti, raggiungendo 60-80 milioni di euro in due giorni. La Spagna invece ha un format più simile al nostro, dedicato anche a momenti di confronto.
STORIA
DI COPERTINA
GRUPPO BIGMAT
PRODOTTI A MARCHIO, TERMODRAULICA E NUOVI BUSINESS
I materiali private label sono arrivati a 120, con 400 referenze. Ma le nuove disposizioni normative spingono anche
l’allargamento ad altre famiglie merceologiche
Veronica Monaco
Nati circa 25 anni fa, i prodotti a marchio BigMat continuano a crescere, raggiungendo un fatturato consolidato di oltre 20 milioni di euro. Un progetto vincente, su cui il Gruppo intende continuare a investire, come spiega Marco Palermo, responsabile acquisti BigMat Italia. Domanda. BigMat anni fa ha introdotto la politica dei prodotti private label. Può fare un bilancio?
Risposta. Il bilancio è sicuramente positivo. I prodotti private label sono un punto di forza del Gruppo BigMat. Sono ormai 25 anni che abbiamo prodotti a marchio e oggi possiamo contare circa 120 prodotti per oltre 400 referenze, con un fatturato consolidato in acquisto di oltre 20 milioni di euro. Il progetto è in continua evoluzione e siamo molto soddisfatti.
D. Avere dei prodotti con il marchio del distributore è un elemento di forza? È un segno distintivo rispetto la concorrenza?
R. Assolutamente sì. Con i suoi prodotti a marchio, BigMat intende posizionarsi su una fascia di prezzo interessante con prodotti di qualità. Questo permette al Gruppo di distinguersi sul mercato rispetto alla concorrenza, e di essere al tempo stesso riconoscibile attraverso il proprio marchio. Insomma, è un’iniziativa vantaggiosa sotto tutti i punti vista: visibilità, commerciale, immagine sul mercato, riconoscibilità, attrattività per i soci e concorrenzialità.
D. Quali sono le principali linee di prodotto che trattate?
R. Spaziamo dalla pura edilizia alla ferramenta e utensileria. Per i materiali da costruzione abbiamo personalizzato diverse famiglie di prodotti, come colle per piastrelle, prodotti per l’impermeabilizzazione, il trattamento acque e la pulizia. Poi, abbiamo ferramenta e utensileria, quindi il mondo delle pitture con pennelli, teli da protezione, acidi e guanti. Per quanto le finiture sono prodotti più complicati da personalizzare perché vanno a toccare l’estetica.
D. Edilizia e ferramenta: quale settore pesa maggiormente a livello di business?
R. L’edilizia resta il nostro core business. In termini di numero prodotti, invece, ferramenta e utensileria pesano maggiormente.
D. Quanto è importante la distribuzione internazionale di questi prodotti?
R. L’internazionalizzazione è uno dei punti di forza del Gruppo BigMat. Tanti progetti vengono sviluppati a livello internazionale confrontandoci con gli altri Paesi. Anche il progetto dei prodotti a marchio ha avuto un suo percorso di sviluppo internazionale. Alcuni fornitori realizzano prodotti personalizzati non solo per l’Italia, ma anche per Spagna, Francia, Belgio, Portogallo, Repubblica Ceca e Slovacchia. Questo ci consente di avere un rapporto più forte con i fornitori e poter essere riconoscibili sul mercato a livello internazionale. Una peculiarità che non penso abbia nessuno nel mondo della distribuzione italiana.
ESPOSIZIONE DI AREE A LIBERO SERVIZIO CON PRODOTTI A MARCHIO DURANTE BIGMARKET 2025. A SINISTRA, MARCO PALERMO, RESPONSABILE ACQUISTI BIGMAT ITALIA
STORIA DI COPERTINA
VERSATILITÀ, BUON RAPPORTO QUALITÀPREZZO E AMPIA
SCELTA SONO LE CARATTERISTICHE DEI 400 REFERENZE A MARCHIO BIGMAT
LA NOVITÀ È IL CALCESTRUZZO
RCK40
La famiglia di prodotti BigMat per i professionisti del mondo edile si è allargata con il nuovo Calcestruzzo Rck40 con fibre strutturali, una soluzione che combina prestazioni elevate e sostenibilità ambientale. Questo prodotto predosato è conforme ai Criteri Ambientali Minimi (Cam) e certificato Epd (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), garantendo qualità ed efficienza in cantiere. Grazie all’utilizzo di componenti certificati Ce, tra cui leganti di prima scelta e sabbie silicee lavate e calibrate, il prodotto assicura qualità, resistenza e ottima lavorabilità.
D. Come scegliete i fornitori dei prodotti a marchio?
R. I soci sono i nostri primi interlocutori. Sono loro ad avere un rapporto diretto con il mercato, a conoscere le loro esigenze e le tendenze. Quindi per prima cosa ci confrontiamo con loro per capire quali prodotti desidererebbero personalizzare. Successivamente ci confrontiamo con i numeri dei nostri fornitori, per capire gli articoli e le linee di prodotto che hanno maggiore rotazione. Dopodiché per la stessa famiglia merceologica andiamo a scegliere i fornitori con cui abbiamo un rapporto storico. Tra i fornitori partner preferiamo poi quello che ci propone non solo l’offerta migliore, ma anche capillarità, miglior servizio e maggiore flessibilità.
D. Qual è l’ultimo prodotto a marchio che avete inserito?
R. Il calcestruzzo strutturale Rck40.
D. I prodotti a marchio sono certificati?
R. Per tutti i nostri prodotti personalizzati, i produttori si fanno garanti della qualità dei prodotti che ci forniscono. Sui nostri packaging è sempre indicato il nome del produttore.
D. Come segmenti di mercato, quali sono le aree di maggior interesse per il Gruppo BigMat?
R. Le nuove disposizioni europee sull’efficientamento energetico ci hanno spinto ad approcciare settori come la termoidraulica e l’elettrico, toccando nuove famiglie merceologiche che non sempre sono
nelle corde dei rivenditori. Il mercato è fortemente diviso sotto questo aspetto: il Centronord è molto focalizzato sull’edilizia, mentre al Centrosud spesso le rivendite edili trattano anche il settore della termoidraulica. Il mercato ormai è sempre più propenso alla ricerca di un pacchetto completo. La sfida per il futuro è riuscire a fornire all’impresa un’offerta a 360 gradi.
BIGMAT
GRUPPO BIGMAT
COSÌ CI METTIAMO IN GIOCO PER COMUNICARE
Il network della distribuzione è impegnato da anni nelle sponsorizzazioni di eventi esportivi, che riflettono valori come lo spirito di squadra e la collaborazione
Il gioco di squadra è un valore fondamentale per BigMat, che viene trasmesso anche attraverso il proprio impegno nel mondo dello sport. Oltre a essere a fianco degli Azzurri e alle Azzurre delle Nazionali Italiane di Pallavolo, con una sponsorizzazione che dura ormai da tre anni, il Gruppo promuove anche «Costruiamo per lo Sport», iniziativa volta a supportare le società sportive locali, fornendo abbigliamento tecnico ai giovani atleti. Al centro resta il legame con il territorio e la valorizzazione dei soci, che sono i primi protagonisti anche di tutte le numerose attività di comunicazione messe a punto dal
Veronica Monaco
Gruppo per promuovere il drive to store e la visibilità digitale dei punti vendita. Ne parliamo con Paola Redaelli, responsabile comunicazione BigMat Italia. Domanda. Qual è il messaggio che nel 2025 volete veicolare sul punto vendita?
Risposta. Uno dei nostri punti di forza è il brand, che desideriamo spingere sui punti vendita. Vogliamo che tutti siano riconoscibili e riconosciuti con il marchio BigMat, veicolando messaggi di competenza, consulenza tecnica e affidabilità anche in termini di assortimento. D. Come?
R. Siamo impegnati in diversi progetti che coinvolgono tutti i nostri stakeholder. In primis, continueremo a investire nelle sponsorizzazioni, tra cui quella delle Nazionali di Pallavolo che rispecchia pienamente i nostri valori: spirito di squadra, collaborazione, capacità di mettersi in gioco e abbandonare la propria individualità a favore del gruppo. Sul fronte clienti e fornitori abbiamo lanciato a inizio maggio il concorso «Premi da Big», con un montepremi che ammonta a circa 40 mila euro. Si tratta di un’operazione attiva in tutti i punti vendita BigMat attraverso la quale i clienti, a fronte di un semplice acquisto, ottengono dei gettoni sulla web app collegata al concorso e possono vincere diversi premi. L’obiettivo è quello di creare traffico sui punti vendita e fidelizzare i clienti, coinvolgendo al tempo stesso anche i fornitori. Abbiamo infatti siglato delle partnership con una ventina di sponsor, che ci supportano in questa attività. Infine, a livello dei soci, da luglio partiremo con un progetto di adeguamento delle insegne delle rivendite BigMat su tutto il territorio.
ioniere nell’edilizia a secco e player di riferimento sul
STORIA DI COPERTINA
CERIMONIA FINALE DEL PREMIO INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA BIGMAT 2023. SOTTO, L'INIZIATIVA COSTRUIAMO PER LO SPORT
D. Avete lanciato l’iniziativa Costruiamo per lo Sport. Quali sono i risultati raggiunti?
R. Costruiamo per lo sport è un’iniziativa promossa da BigMat International. Quest’anno siamo giunti alla sesta edizione e ormai ci regala numeri importanti. Siamo il Paese, dove è presente il marchio BigMat, che sponsorizza più club, raggiungendo la quota di 156 realtà sul territorio. Negli ultimi tre anni ci siamo focalizzati sulla pallavolo,
per essere più coerenti con la nostra attività di sponsorizzazione nazionale. Il progetto funziona molto bene, tanto che abbiamo ricevuto ben 900 richieste, perché è legato al territorio, con cui i nostri soci hanno un legame forte. È un’iniziativa che sposano con grande entusiasmo.
D. Marketing e responsabilità sociale: è possibile abbinare i due obiettivi?
R. Sì, ed è quello che facciamo proprio con Costruiamo per lo Sport. Al di là dei numeri, per noi è importante sostenere le comunità, i club, le polisportive distribuite sul territorio. Non è semplice, perché richiede un grande investimento economico e di tempo, ma Costruiamo per lo Sport è l’esempio tangibile che unire marketing e responsabilità sociale può funzionare. Ci sono volute un po’ di edizioni affinché l’iniziativa prendesse piede e affinché i soci avessero loro stessi coscienza dei risultati, però ora ne stiamo cogliendo i frutti.
D. È un modo per avvicinare il mondo delle costruzioni al territorio?
R. Pur non parlando di edilizia, Costruiamo per lo Sport coinvolge persone e aziende che operano sul territorio. Un’altra iniziativa di BigMat, più legata al mondo delle costruzioni, è il Premio Internazionale di Architettura: nonostante sia più complessa e articolata, anche questa attività ci consente di premiare la buona edilizia, il buon costruire sul territorio. Il premio è biennale e quest’anno ha raggiunto la sua settima edizione.
D. La comunicazione viaggia su diversi canali: qual è il mix giusto?
R. Non c’è un solo canale e modo di comunicare che funziona, l’importante è mantenere messaggi coerenti, pur tenendo conto dei diversi target e linguaggi. Come consorzio, BigMat opera su due binari: da una parte la comunicazione a livello nazionale, con attività dedicate più alla componente corporate, dall’altra la comunica-
UN SUPPORTO ALLE SOCIETÀ
SPORTIVE
Con la sesta edizione di Costruiamo per lo Sport, il Gruppo BigMat rinnova il proprio supporto alle società sportive locali fornendo abbigliamento tecnico ai giovani atleti. Il progetto è interamente dedicato al volley giovanile, con la distribuzione gratuita di kit di divise da gioco a 156 squadre under 12 e under 13 per la stagione agonistica 2025-2026. Ogni divisa è personalizzata con il logo della società sportiva, il numero di gioco fronte-retro e il logo BigMat. L’iniziativa Costruiamo per lo Sport è promossa in tutti i sette Paesi in cui il Gruppo BigMat è presente (Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna). Nel corso delle sei edizioni, Costruiamo per lo Sport ha fornito abbigliamento sportivo gratuito a più di 2.600 squadre europee, vestendo oltre 55 mila giovani atleti impegnati in diverse discipline, tra cui calcio, basket e pallavolo.
zione sul territorio, con post social, iniziative territoriali come quelle di cui parlavamo prima: Costruiamo per lo Sport e il concorso Premi da Big. Lavoriamo attraverso i media tradizionali, quindi affissioni, carta stampata, concorsi, e attività digital che spingono il drive to store. Quindi investiamo nell’universo Google, nei social, nei siti. Investiamo tanto sul digitale, perché oggi è un’attività fondamentale, oltre a essere più immediata e misurabile. L’obiettivo è proprio quello di puntare su un cambio di passo, per una comunicazione sempre più digitale rispetto al passato. Con l’assunzione del nuovo responsabile It stiamo già lavorando per digitalizzare i processi interni; il secondo step sarà l’aggiornamento di tutto l’ecosistema dei siti Internet collegati a BigMat.
D. Come si fa a diventare Glocal?
R. Essere Glocal è un elemento della nostra strategia, mixando l’anima nazionale e quella più legata al territorio. Anche in questo caso dobbiamo giocare di equilibri, raccontando il nostro brand e i nostri valori, cercando di valorizzare al tempo stesso l’autonomia dei nostri soci e
BIGMAT È SPONSOR
DELLE NAZIONALI DI PALLAVOLO DAL 2023
UN MAGAZZINO SEMPRE ONLINE
BRUNO BASSO
FABIO BASSO, AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’AZIENDA. A DESTRA, ELEONORA PEDRON, TESTIMONIAL DELLA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DELL'AZIENDA
Il distributore ligure, con focus sulla logistica, introduce un sistema di stoccaggio in real time completamente digitalizzato, consultabile da venditori e clienti. Come già avvenuto per la nuova divisione dedicata alla ferramenta
Veronica Monaco
«E
dilizia in movimento». Si può racchiudere in queste parole l’anima della Bruno Basso di Villanova d’Albenga (Savona), piattaforma logistica e di distribuzione per le rivendite edili specializzata in isolamento, sistemi a secco, edilizia leggera. Nata nel 1955, l’azienda si è evoluta nel corso degli anni, incrementando la gamma di prodotti fino a includere da quest’anno anche la ferramenta, senza tralasciare l’innovazione sul fronte tecnologico, con l’obiettivo di disporre a breve di un magazzino completamente digitalizzato. YouTrade ha incontrato l’amministratore delegato Fabio Basso, che ha illustrato le più recenti novità intercorse in azienda e le strategie per il futuro.
Domanda. Come si è evoluta la Bruno Basso nel corso degli anni?
Risposta. L’azienda è nata nel 1955 a opera di mio padre, Bruno Basso. Dalla sua creazione a oggi si è evoluta cercando di improntare la sua mission alla distribuzione per la rivendita edile. Nel corso di que-
sti anni abbiamo sviluppato gli hub logistici, il parco automezzi e i servizi, oltre alla gamma di prodotti, dall’isolamento termico e acustico ai sistemi a secco e all’edilizia leggera.
D. Siete dunque nati come grossisti con la vocazione di distribuire attraverso la rivendita?
LA SEDE BRUNO BASSO
SI SVILUPPA SU UNA
SUPERFICIE DI CIRCA 6
MILA METRI QUADRATI
DI AREE COPERTE E
CIRCA 16 MILA METRI
QUADRATI DI AREE
SCOPERTE, DIVISE IN DUE UNITÀ
R. Nel 1953 mio papà era dipendente di una ditta che produceva bitume. Poi, ha iniziato a lavorare come agente di commercio e, in seguito, come agente con deposito, per rivolgere infine la sua attenzione dapprima agli applicatori impermeabilizzatori, e successivamente alle rivendite edili. Nel 1955 ha iniziato la sua attività in proprio e nel 1970 ha aperto il primo magazzino. A metà degli anni Ottanta, con il mio ingresso in azienda, la mission della Bruno Basso si è improntata principalmente a servire le rivendite edili, tanto che oggi
rappresentano per l’azienda circa il 97% del fatturato.
D. Quindi oggi, che cos’è la Bruno Basso?
R. Un’importante piattaforma logistica in grado di servire i rivenditori edili. Il nostro hashtag #ediliziainmovimento è rappresentativo della nostra specifica mission. Negli ultimi cinque anni l’azienda ha cercato di trasformarsi da semplice azienda famigliare a organizzazione più strutturata e al passo con i tempi, implementando anche tecnologie e sistemi software e hardware che la rendono un fiore all’occhiello nella distribuzione edile rivolta al rivenditore.
D. Siete in grado di fornire tutto quello che serve in cantiere?
R. Siamo in grado di fornire a 360 gradi sistemi a secco e isolamento, oltre ad alcune componentistiche per l’edilizia, tipo recinzioni mobili e prodotti che il
rivenditore edile non è obbligato a comprare in macro quantità. Di recente abbiamo anche inserito il settore della ferramenta.
D. Che cosa comporta l’inserimento di questa categoria merceologica?
R. Già durante il periodo del superbonus abbiamo iniziato a ragionare con uno sguardo lungimirante rivolto al futuro. Alcuni nostri clienti ci richiedevano prodotti di ferramenta, in aggiunta agli ordini che già effettuavano, così abbiamo pensato di inserire questo comparto. Il progetto, nato a settembre 2023, si è concretizzato prima con l’assunzione di un buyer specializzato nel settore, e poi con la creazione di una vera e propria divisione in azienda, che stiamo promuovendo con una campagna pubblicitaria che vede
DA SINISTRA, ROBERTO RANDONE, FABIO BASSO, LUIGI MAURIZIO (MENBRI DEL CDA) E FRANCESCO GALLINO (DIRETTORE VENDITE) SOTTO, ALCUNI VEICOLI DEL PARCO MEZZI BRUNO BASSO
Copyright: YouTrade
come testimonial l’ex Miss Italia Eleonora Pedron.
D. Ci sono altri progetti nel cassetto?
R. Sì, stiamo studiando e lavorando per avviare internamente anche la produzione di alcuni materiali in ambito ferramenta e nell’assemblaggio di materiali isolanti.
D. Quali sono oggi i materiali più richiesti?
R. I sistemi a secco, che rappresentano il 30% del nostro business. Dalla prima lastra di cartongesso, importata da mio padre dalla Francia nel lontano 1974, a oggi, il mercato dei sistemi a secco ha conosciuto un incremento continuo e costante. Il secondo materiale più richiesto riguarda l’isolamento, dai sistemi plastici a quelli fibrosi, che sono diventati per noi un’importante referenza. Anche questo settore continua a crescere in maniera sostenuta.
D. Com’è impostata la vostra logistica?
R. Il nostro parco mezzi è composto da circa 30 unità, tra autoarticolati, autotreni e motrici. Questi automezzi garantiscono consegne tra le 24 e le 72 ore, con un raggio di azione che va dal Centro al Nord Italia.
D. La Liguria, regione nella quale è ubicata la vostra sede, è un territorio complicato dal punto di vista logistico: questo comporta problemi per la vostra azienda?
R. No, perché nel tempo ci siamo attrezzati e abbiamo
studiato le problematiche per riuscire a servire anche i rivenditori posizionati nelle zone più impervie, comprando anche mezzi idonei per effettuare questo tipo di consegne. La Liguria è stata il nostro primo banco di prova.
D. Vi capita anche di fare consegne in Corsica o in Sardegna?
R. Sì, e la nostra divisione logistica lavora anche in Costa Azzurra.
D. Come si articola il vostro rapporto con i rivenditori e quali vantaggi riscontrano i distributori edili che si servono da Bruno Basso?
R. Dalla Liguria, abbiamo esportato il nostro modello in diverse regioni. Serviamo tutto il Nord-Ovest e abbiamo una buona presenza nel Nord-Est, oltre che in Centro Italia, Toscana e parte del Lazio; oltre, rischieremmo di non essere competitivi. Il rivenditore che acquista presso la Bruno Basso trova la possibilità di parcellizzare i materiali che dal produttore dovrebbe comprare per carichi completi, oltre ad avere un mix di prodotti completo che abbina isolamento, edilizia a secco e ferramenta.
D. Uno degli aspetti che interessa di più i clienti è il rapporto qualità-prezzo: che cosa risponde a questo proposito?
AREA ESTERNA
CONSULENZA E OTTIMIZZAZIONE
Francesco Gallino (nella foto) è direttore vendite della Bruno Basso.
Domanda. Il settore delle costruzioni sta vivendo un momento particolare, dopo l’euforia del superbonus. Quali sono i principali problemi che riferiscono oggi i rivenditori?
Risposta. I rivenditori sono un po’ vittime di quanto è accaduto negli ultimi anni e fanno fatica a riposizionarsi sui livelli antecedenti il superbonus. Alcuni si rendono conto che ciò che facevano prima non può più essere replicato: un magazzino edile ora non ha più la possibilità di strutturarsi per rispondere a tutte le esigenze dei propri clienti, approvvigionandosi di tutti i prodotti e di tutte le tipologie di materiali. Per questo motivo, una realtà come Bruno Basso deve essere presa in considerazione dai rivenditori per poter soddisfare una domanda che è tornata a essere minuziosa e dettagliata, e non più su vasta scala come nel periodo del 110%.
D. Quali sono i principali servizi che vi chiedono ora i rivenditori?
R. Consulenza e ottimizzazione. Bruno Basso ha un servizio che si contraddistingue per l’efficienza e la tempestività. Sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista logistico riusciamo a dare un supporto reale e concreto.
D. Qual è la situazione sul fronte pagamenti?
R. Abbiamo la fortuna di lavorare unicamente con i rivenditori edili, su cui abbiamo un’assoluta fiducia. È ovvio che se c’è una situazione di difficoltà del magazzino edile, veniamo coinvolti anche noi ma, in linea di massima, tutto procede come prima, senza sofferenze.
D. Com’è impostato il suo lavoro?
R. Il mio lavoro intende agevolare la collaborazione tra la nostra forza vendita, composta da nove funzionari commerciali e sette agenzie plurimandatarie dislocate quasi in tutta Italia. Liguria, Piemonte, Valle D’Aosta, Toscana ed Emilia-Romagna sono servite esclusivamente da nostri funzionari commerciali. Man mano che ci allontaniamo dalla nostra sede di Villanova D’Albenga, ci avvaliamo di agenzie che si adoperano in Lombardia, Veneto e nel Centro Italia. Insomma, tutte le province, dal Lazio in su, sono coperte con un nostro funzionario tecnico-commerciale o con un’agenzia.
D. Come mantenete i contatti per la formazione dei collaboratori esterni?
R. Per ogni settore e gruppo merceologico l’azienda organizza mensilmente delle giornate di formazione per i funzionari tecnico-commerciali e per gli agenti, in modo che sappiano indirizzare il cliente verso la soluzione più corretta
in funzione delle loro esigenze commerciali, delle prescrizioni tecniche e della disponibilità dei materiali.
D. Quanto contano sul business i prodotti innovativi?
R. Per quanto ci riguarda pesano ancora per una percentuale limitata, non più dell’8-10%. Viviamo in un settore abbastanza pigro dal punto di vista dell’innovazione, tuttavia resta un elemento importante per il continuo aggiornamento.
D. Proiettandosi alla fine del 2025, qual è il vostro obiettivo a livello di fatturato?
R. Grazie alle novità introdotte a livello di nuove soluzioni e servizi, l’obiettivo è quello di sfiorare un incremento a doppia cifra.
Copyright: YouTrade
R. Usufruendo dei servizi di Bruno Basso il cliente riesce ad ottenere condizioni commerciali che gli permettono di essere competitivo sul mercato nei confronti di chi acquista direttamente dai produttori.
D. Che tipo di consulenza fornite ai clienti?
R. Prima di tutto offriamo una consulenza tecnica. Il nostro ufficio tecnico è in grado di risolvere problematiche e rispondere a 360 gradi alle esigenze dei nostri clienti, anche con il supporto dei nostri part-
Copyright: YouTrade
ner di fiducia. Inoltre, offriamo un supporto relativo a eventuali problematiche logistiche in cui possono incorrere i nostri clienti rivenditori.
D. Dopo la logistica, qual è il vostro plus principale?
R. La gamma di prodotti disponibili in pronta consegna. Consegniamo tra le 24 e le 48 ore dall’ordine, 72 ore su distanze di oltre i 300 chilometri.
D. I tempi di consegna sono fondamentali anche per i cantieri del Pnrr: lavorate anche in questo ambito?
Copyright: YouTrade
BRUNO BASSO SI È EVOLUTA NEL CORSO DEGLI ANNI, INCREMENTANDO LA GAMMA DI PRODOTTI FINO A INCLUDERE DA QUEST’ANNO ANCHE LA FERRAMENTA
R. Lavoriamo indirettamente con il Pnrr tramite i nostri rivenditori che ci consultano soprattutto per le richieste delle imprese loro clienti. L’anno scorso abbiamo chiuso la fornitura per il cantiere di una scuola nella settimana di Ferragosto, consegnando il materiale nel giro di quattro giorni.
D. Capita ancora che manchi materiale da costruzione?
R. Sì, capita spesso. Ultimamente ci sono problemi di reperibilità per i prodotti del sistema a secco. Con il superbonus 110% eravamo abituati a ordinare i materiali a 90 giorni.
D. Come sta andando il mercato?
R. Arriviamo da un momento di euforia dove chi prima arrivava, prima prendeva. Non c’erano problemi di ordini, ma di reperibilità del materiale e sulle tempistiche di consegna. Dall’inizio del 2024 abbiamo iniziato ad avvertire i primi rallentamenti: per quanto ci riguarda abbiamo polverizzato ancora di più gli ordini, il flusso delle vendite è leggermente diminuito, ma non è crollato. Al momento dei primi rallentamenti nelle richieste, Bruno Basso è intervenuta rispondendo alle esigenze dei rivenditori che con noi non sono costretti a comprare carichi completi, appesantendo i loro magazzini.
D. Che cosa state facendo sul fronte della digitalizzazione?
R. Stiamo lavorando molto su questo fronte e dall’anno scorso abbiamo messo in piedi un programma di digitalizzazione del magazzino. Stiamo lavorando per creare i Qr code di tutti i prodotti e saremo pronti alla fine di quest’anno. Da circa un mese abbiamo inoltre avviato i primi test su due categorie di prodotti nel settore edile per realizzare un magazzino completamente digitalizzato, consultabile in real time dai nostri venditori. La ferramenta invece è stata già completamente digitalizzata, ancora prima di partire con la nuova divisione. Ogni venditore Bruno Basso ha sul proprio terminale la situazione aggiornata del magazzino; addirittura, può verificare in real time quando viene immesso l’ordine di un collega e prelevato il materiale dal magazzino. Questo progetto si concretizzerà nel 2026.
D. Quindi, quali saranno i vantaggi per i vostri clienti?
Copyright: YouTrade
R. I nostri clienti avranno una password e tramite la nostra nostra app potranno consultare in tempo reale il magazzino Bruno Basso sul loro terminale e fare gli ordini online. Questo processo di digitalizzazione ha stravolto le nostre abitudini lavorative, ma ci sta dando grosse soddisfazioni.
D. Se dovesse lanciare un messaggio ai suoi clienti rivenditori, che cosa direbbe loro?
R. Facciamo rete per offrire un servizio migliore al mercato.
ELEONORA PEDRON. SOTTO, ALCUNI PRODOTTI DISTRIBUITI DA BRUNO BASSO
ISOLANTI
DIVISIONE EDILIZIA
COSTRUZIONE A SECCO
IMPERMEABILIZZANTI
SISTEMI COPERTURA
ANTINCENDIO
COLORIFICIO
DIVISIONE AMBIENTE
DIVISIONE FERRAMENTA
BIGMAT ESPANDE LA PRESENZA IN SARDEGNA CON EDILIZIA ATZORI
BigMat ha un nuovo punto vendita a Escolca, in provincia del Sud Sardegna, grazie alla partnership strategica con Edilizia Atzori, un’azienda storica nel campo della distribuzione di materiali edili. Fondata nel 1970, Edilizia Atzori si unisce al network internazionale composto da oltre mille punti vendita in sette Paesi europei. Questo passaggio non solo amplifica la presenza di BigMat in Sardegna, ma rappresenta anche un’importante
opportunità di crescita per entrambe le aziende. «Entrare in BigMat significa puntare a un’eccellenza riconosciuta e accedere a percorsi di formazione di alto livello», commenta Maurizio Atzori, titolare dell’azienda di distribuzione. Con un fatturato globale di 3,4 miliardi di euro nel 2023, il gruppo si posiziona come leader nel mercato, offrendo una gamma completa di prodotti e servizi che spaziano dall’edilizia pesante alle finiture e alle ferramenta.
QUATTRO NUOVI INGRESSI NEL GRUPPO MADE
L'azienda Ponturo Vincenzo di Nunziata di Mascali (Catania), è attiva dal 1987 ed è arrivata alla terza generazione di imprenditori: si tratta di una rivendita generalista che ha deciso di entrare nel Gruppo Made per crescere, sia dal punto di vista imprenditoriale (prezioso per Carmelo e Vincenzo Ponturo il programma della formazione di Made Academy), sia da quello tecnico, uno dei punti fermi dell’azienda. Un altro motivo dell’ingresso in Gruppo Made è la possibilità di avere una visibilità sempre maggiore, ma anche il sostegno all’attività attraverso i servizi che riserva ai suoi aderenti. In Made entra anche Evk di Castelfiorentino (Firenze). Costituita nel 2016, la società realizza opere edilizie, in collaborazione con un team di professionisti. L’ingresso nel Gruppo Made si sta rivelando fondamentale per accedere alle convenzioni che il network ha stipulato con i maggiori marchi commerciali dei prodotti e dei sistemi per l’edilizia ma, come conferma Ergus Vishi, un valore fondamentale è la possibilità di partecipare ai corsi di formazione. In Made trova spazio anche Esa Ceramiche, punto di riferimento per Roma e provincia per la sua offerta di pavimenti, rivestimenti e finiture. Alberto Caradonna, titolare, da sempre interessato a nuovi mercati ha deciso di fare il suo ingresso nel Gruppo per inserire in modo coerente e professionale nella sua offerta al mercato anche i prodotti per l’edilizia pesante e leggera, oltre che per approfittare dei corsi di formazione a disposizione. Altro ingresso: Caracoli by F.lli Montana è la 29esima rivendita siciliana aderente al Gruppo. Nel corso degli anni l’azienda è riuscita a mettere in campo un pacchetto completo di prodotti e servizi che abbracciano a 360 gradi il settore costruzioni. Per Giovanni Montana, titolare
con il fratello Fabio di Caracoli by F.lli Montana, sono stati due i principali motivi dell’ingresso in Gruppo Made: il primo è avere alle spalle un Gruppo che si occupa efficacemente di marketing, il secondo l’opportunità di dialogare e conoscere l’attività di altri imprenditori, sicuramente un altro contributo importante alla crescita.
CONVEGNO DEUS: DIGITALIZZAZIONE AL CENTRO
Il convegno tecnico Deus intitolato Innova, ottimizza, digitalizza, si è tenuto a Verona lo scorso 16 maggio. L’evento si è configurato come un appuntamento cruciale per la filiera della distribuzione edile, offrendo un’occasione unica per confrontarsi su tematiche strategiche e acquisire strumenti concreti per affrontare le sfide del mercato. In un contesto caratterizzato da una progressiva contrazione dei volumi e da dinamiche sempre più complesse, la digitalizzazione dei processi non è stata più un’opzione, ma una leva strategica indispensabile per mantenere la competitività. Come ha sottolineato Thomas Kerschbaumer (nella foto), presidente del consorzio Deus, la digitalizzazione non è stata una commodity, ma una necessità strategica per affrontare le incertezze del mercato e costruire il futuro. Durante il convegno, si è discusso ampiamente di come l ’adozione di strumenti digitali innovativi abbia potuto portare all ’ottimizzazione dei flussi operativi, alla valorizzazione dei dati di prodotto e al potenziamento delle strategie commerciali. Il tema dell ’ informatizzazione dei processi aziendali, pur avendo richiesto investimenti rilevanti e una revisione del modo di lavorare, si è rivelato fondamentale per affrontare sfide come i margini ridotti, l ’aumento della competizione, la difficoltà nel reperire personale qualificato e la necessità di migliorare l ’ esperienza del cliente.
DUE NUOVI PUNTI VENDITA ETERNOO A PIACENZA
Eternoo aggiunge due nuovi punti vendita nel piacentino, raggiungendo un totale di 73 store in 27 province di 11 regioni italiane. Si tratta dell’acquisizione dei punti vendita M&M - Masera Edilizia, a San Giorgio Piacentino, in via della Repubblica 5 e a Piacenza, in via Stradella 83. Queste sedi si affiancano alla storica filiale ex Zeppi Cav. Franco & Figli, oggi parte del gruppo Eternoo, a Piacenza in Via Luigi Rigolli 54/56.
1
L e finestre in legno e alluminio City e City 2.0 di Navello sono composte da un telaio robusto, ma invisibile, e da un’anta tuttovetro che offre un ampio sguardo sull’esterno, senza scendere a compromessi sui parametri di efficienza energetica. Una configurazione che, sia nella versione a battente che in quella scorrevole, aumenta la quantità di luce che entra in casa.
3
5
2
A l Fuorisalone 2025, nell’ambito del progetto espositivo Next Place Hotel dedicato all’hospitality e curato da Giulio Cappellini, Cosentino ha collaborato con il designer americano César Giraldo per ridefinire i confini tra design e funzionalità nel progetto di ambienti bagno e wellness. È nata così una scenografia immersiva e un percorso sensoriale che invita alla scoperta, all’interazione e all’esplorazione materica, grazie alla versatilità delle superfici Dekton.
4
3 I l progetto Over di Arbi Arredobagno è nato dalla sinergia tra l’ufficio tecnico dell’azienda e lo studio ruga.perissinotto: un nuovo sistema d’arredo che coniuga design minimalista e soluzioni salvaspazio. 4 Il nuovo design a spina curva trasforma il pavimento in un elemento di arredo unico. Le linee sinuose e continue di Malaspina e Rotonda creano un effetto visivo dinamico e armonioso, capace di valorizzare ogni ambiente con stile e originalità. 5 Per Graff il vero lusso non si limita all’estetica o all’utilizzo di un prodotto: è un’esperienza olistica che coinvolge corpo, mente e anima. Ed è proprio da questa visione che nasce la filosofia progettuale delle collezioni Riva, Ametis e Aquasense, pensate per offrire una vera esperienza spa boutique, direttamente nella propria stanza da bagno. 6 Artica
9
Victoria + Albert arricchisce la sua iconica collezione Vetralla con una nuova versione ancora più spaziosa: la vasca freestanding Vetralla 1800. Tra i modelli più amati del brand, la vasca Vetralla si distingue per il suo design contemporaneo, doppio schienale, profondità generosa e massimo comfort.
8
è la nuova vasca Treesse per la crioterapia dall’estetica elegante e minimalista firmata Marc Sadler. Dalla tecnologia avanzata, questo modello offre i vantaggi della cromoterapia e della crioterapia subacquea, permettendo una remise en forme in un ambiente sicuro e confortevole. 7 Treviso è il nome di una collezione che unisce organico e industriale di Batcho. Combina il calore del bamboo con la forza del metallo, affermando i valori di sostenibilità, design, bellezza e ricerca dei materiali dell’azienda. 8 La collezione Soul, un classico intramontabile di Arcom, diventa sinonimo di design e modernità. La collezione, infatti, si basa sulla creazione di mobili per contenere, andando dai complementi agli accessori, passando per mensole e pensili. 7
1 0
L’attenzione alle esigenze di un mercato dell’home decor sempre più internazionale, hanno portato Ritmonio a proporre interpretazioni inedite: la serie Diametro35, con la finitura Brushed Bronze, che dà vita a un look inebriante e avvolgente, svelando i toni del bronzo, per chi ama farsi notare ed avere un bagno dalle finiture sempre estremamente attuali.
TO BUILD
SAN MARCO, NUOVE SFUMATURE CON ALLOVER TOP MATT
Spazi sofisticati con soffitti, pareti e pavimenti avvolti da finiture opache evocative di piacevoli sensazioni tattili: progettarli o trasformarli è possibile con Allover Top Matt, la nuova finitura della vernice protettiva idrorepellente, apprezzata protagonista di uno dei sistemi di punta firmati dal brand San Marco. Grazie alla ricercata texture e ai particolari effetti che è in grado di creare, questa soluzione conferisce maggiore profondità ed eleganza agli ambienti. S’inserisce inoltre nel trend, sempre più apprezzato, delle finiture opache, che sta ridefinendo l’estetica degli spazi interni contemporanei.
IL MASSETTO IDROFOBICO DI WINKLER
Winkler ha messo a punto Winplan Pro, uno speciale massetto premiscelato cementizio, a rapida asciugatura, formulato per garantire un alto potere idrofobico (in sostanza l’assorbimento di acqua è praticamente irrilevante), senza ostacolarne nel contempo la traspirabilità al vapore acqueo. Winplan Pro è costituito da leganti idraulici, cariche minerali e inerti selezionati in perfetta curva granulometrica, formulata nei laboratori Winkler.
PITTURE AL SICURO CON DURSILITE EQUILIBRA
Mapei presenta Dursilite Equilibra, un’innovativa idropittura professionale per interni che combina proprietà anticondensa, antimuffa e termoregolanti in un unico prodotto. La peculiarità del prodotto risiede nella tecnologia avanzata basata su speciali microsfere polimeriche a ridotta conduttività termica. Queste microsfere, disperse nella pittura, creano una barriera termica che protegge le pareti dagli sbalzi di temperatura, adattandosi alle condizioni ambientali e riducendo in modo significativo la formazione di condensa. Il prodotto è partico -
larmente indicato per ambienti domestici come bagni, cucine e locali con scarsa ventilazione, dove il rischio di formazione di muffe è maggiore.
PANNELLI SOLARI CONTROLLATI CON FLIR
Flir presenta la sua nuova gamma di soluzioni per l’ispezione degli impianti fotovoltaici e per accelerare l’installazione e la manutenzione dei pannelli nei parchi solari, negli edifici commerciali e residenziali. Con questi nuovi strumenti di facile utilizzo, che includono un misuratore a pinza, un misuratore di irraggiamento e un tracciatore di curve I-V, i tecnici possono verificare le prestazioni e la sicurezza degli impianti solari installati, monitorare e mantenere impianti fotovoltaici su larga scala e verificare la qualità dei pannelli solari durante la produzione.
NUOVO QUADERNO TECNICO DI LATERLITE
Giunto alla sua terza edizione, il Quaderno Tecnico Laterlite si rinnova con una veste ampliata e ancora più ricca di contenuti. Il documento rappresenta un riferimento per la progettazione dei sistemi di consolidamento e di rinforzo strutturale con l’integrazione sinergica dei tre brand Laterlite, Leca, CentroStorico e RureGold, all’interno di un unico strumento operativo. Le diverse linee di prodotti Laterlite sono il cuore del nuovo Quader-
no Tecnico, che fornisce indicazioni operative specifiche per tecnici e imprese, guidandoli nella scelta delle tecnologie e dei materiali più idonei al conseguimento degli obiettivi di progetto.
ADDIO ALLE MACCHIE CON FILA MP90 ECO XTREME
L’importanza di proteggere, ma soprattutto fare manutenzione per mantenere la bellezza dei materiali naturali nel tempo è da sempre il core business di Fila Solutions, che propone, grazie ai i suoi prodotti, un make up continuativo e sempre all’avanguardia. Tra i prodotti più gettonati per la protezione contro le macchie, l’azienda propone MP90 Eco Xtreme, idro oleo repellente ecocompatibile, con effetto naturale, che rappresenta la miglior difesa dalle macchie per pietra naturale, marmo e granito con finitura lucida, patinata, spazzolata e levigata fine opaca.
SISTEMA REBUILD DI ARD RACCANELLO
Il Sistema Rebuild di Ard Raccanello è un insieme di soluzioni tecniche avanzate concepite per affrontare le sfide del recupero e della riqualificazione edilizia in un’ottica di massima sostenibilità. Il sistema integrato è studiato appositamente per intervenire sul patrimonio edilizio esistente, migliorandone le performance energetiche, strutturali e funzionali, riducendo al contempo l’impatto ambientale intrinseco agli interventi.
GIRO D’ITALIA CON LA QUALITÀ DEL LATERIZIO
L’azienda promuove un tour tra le rivendite che coinvolge clienti, progettisti e partner locali. Obiettivo: essere vicini al territorio e instaurare una vera partnership con i distributori
La rete dei partner locali al centro della strategia del gruppo: Torino, dal 5 al 9 maggio, è stata la prima tappa della Settimana T2D, iniziativa itinerante che toccherà tante rivendite italiane. Ne parliamo con Marco Barletta, area manager per il Piemonte di T2D, nata nel 2017, che oggi copre l’intero territorio nazionale grazie agli stabilimenti in Piemonte, Toscana e Umbria.
T2D
Monica Battistoni
DA DESTRA, MARCO BARLETTA, AREA MANAGER PER IL PIEMONTE DI T2D E DARIO
RESPONSABILE
PRODUZIONE
Copyright: YouTrade
Domanda. Perché avete scelto di avviare questa iniziativa su scala nazionale?
Risposta. La Settimana T2D rappresenta l’inizio di un percorso che ci porterà in diverse aree del Paese. La prima tappa si è svolta a Torino, presso BigMat Icos, dove abbiamo coinvolto clienti, progettisti e imprese in un confronto diretto sulle soluzioni costruttive che proponiamo. È stata l’occasione per valorizzare il rapporto con i nostri partner locali, senza puntare su un prodotto specifico, ma mettendo al centro la solidità della collaborazione e il valore tecnico delle nostre proposte. T2D, pur essendo una realtà nazionale, conserva un’impostazione fortemente territoriale, ereditata dalle storiche fornaci che oggi ne costituiscono l’identità. Il nostro obiettivo è preservare questo legame, mantenendo attive e rafforzando le relazioni con i rivenditori con cui lavoriamo da tempo.
D. Ma in concreto come si esprime il concetto di prossimità alla base della vostra strategia?
R. La vicinanza al territorio non si esprime solo nella logistica o nella distribuzione, ma anche nella qualità del servizio. Oltre alla fornitura del prodotto, garantiamo supporto tecnico prima e dopo la vendita. Attraverso i nostri partner vogliamo offrire soluzioni che rispondano concretamente alle esigenze di durabilità degli edifici. Il laterizio, per le sue caratteristiche intrinseche, continua a rappresentare un riferimento in termini di durabilità, resistenza meccanica, capacità di assorbire sollecitazioni sismiche, basta pensare agli acquedotti romani. I blocchi che oggi proponiamo,
ESTERNO DEL PUNTO VENDITA BIGMAT ICOS
DI TORINO
PRIMA TAPPA: BIGMAT ICOS
Storica presenza nel panorama torinese, BigMat Icos opera nella distribuzione di materiali edili per imprese, professionisti e privati. Da oltre 40 anni unisce una solida esperienza locale a una visione condivisa con la rete nazionale, non a caso Mario Colombino, l’amministratore delegato dell’azienda, siede anche nel consiglio di amministrazione di BigMat Italia. Con oltre 130 collaboratori e un’organizzazione commerciale molto strutturata, la Cittadella dell’edilizia e della casa (si sviluppa su un’area di 80 mila metri quadrati) si distingue per le aree di business chiaramente definite: edilizia, centro colore, ferramenta, ecologia. Quest’ultimo segmento è stato completamente rinnovato e oggi rappresenta l’attenzione alla sostenibilità dell’azienda, dove lavorano circa sessanta persone, tra autisti, addetti alla logistica e strutturisti, come spiega Dario Paciello (nella foto), responsabile commerciale e marketing di BigMat Icos Domanda. Come è organizzata la struttura commerciale? Risposta. La copertura del territorio è garantita da una rete di agenti e consulenti che seguono ogni fase del lavoro: dalla scelta dei materiali fino alla logistica e al supporto post-vendita. L’approccio è multicanale, con il punto vendita fisico integrato da strumenti digitali che migliorano la fruibilità del servizio.
D. Come si è evoluta l’azienda negli ultimi anni?
R. Il mercato è cambiato, e con esso anche il nostro ruolo. Da fornitori di materiali siamo diventati interlocutori tecnici. Abbiamo investito in formazione, digitalizzazione e arricchito l’offerta con soluzioni sostenibili. Collaborazioni con produttori come T2D ci permettono di proporre prodotti ad alto valore aggiunto, in linea con le nuove esigenze dell’edilizia.
D. L’introduzione di nuovi spazi ha portato a un ampliamento della clientela?
R. Il nostro cliente di riferimento resta l’impresa edile, le grandi realtà, ma anche quelle più piccole. Certo, abbiamo sviluppato anche servizi per privati, progettisti e professionisti e oltre allo showroom esterno, all’interno abbiamo un’area specifica, il Centro Colore-Ferramenta, con uno spazio dedicato che chiamiamo showroom del colore. Qui si possono fare comparazioni su materiali e finiture. È in fase di completamento un’area dimostrativa sul tema della ventilazione e del ricircolo dell’aria, pensata per i progettisti. Inoltre, abbiamo organizzato gli accessi in modo da distinguere chi ha bisogno di un servizio rapido, come un acquisto semplice, da chi invece richiede consulenze tecniche approfondite: da un lato l’area per le operazioni veloci come il ritiro dei materiali, dall’altro gli spazi per il confronto tecnico al banco o nelle salette dedicate.
D. Come s’inserisce in questo contesto l’esperienza della Settimana T2D?
R. Dopo il picco del superbonus, servono nuove strategie ed eventi come la Settimana T2D offrono un’occasione di confronto diretto con i produttori, formazione tecnica e una proposta più mirata. BigMat Icos vuole accompagnare questo passaggio, sostenendo chi lavora in modo consapevole e guarda a efficienza, qualità e sostenibilità.
D. Che cosa significa oggi sviluppare una partnership con i produttori?
R. Una collaborazione efficace mette insieme la competenza tecnica del produttore e la nostra conoscenza sia del territorio che delle innovazioni, perché nei punti vendita la formazione è continua. Il nostro personale al banco è aggiornato anche grazie alla partecipazione diretta dei produttori che portano i propri tecnici per incontri tematici, così possiamo proporre qualità e servizi: crediamo che oggi il mercato si giochi più sulla competenza che sul prezzo.
D. Qual è la direzione strategica per i prossimi anni?
R. Puntiamo su tre linee guida: sostenibilità, innovazione e prossimità. Vogliamo continuare a essere un punto di riferimento per un’edilizia attenta alla qualità e alle performance energetiche. Organizziamo eventi formativi rivolti ai professionisti e offriamo un servizio calibrato sulle reali necessità del cliente. L’obiettivo è accompagnare l’evoluzione del mercato con soluzioni mirate e consulenza tecnica specializzata.
PRODUZIONE
I MATERIALI T2D PRESSO BIGMAT ICOS. A FIANCO E SOTTO, MACCHINE E ATTREZZATURE PRONTE PER IL NOLEGGIO
ATTRAVERSO IL SERVIZIO BIGRENT
con spessori dai 25 ai 60 centimetri, permettono di costruire muri massicci, in grado di garantire un isolamento termico naturale, efficace e duraturo.
D. Mentre instaurare una partnership con il rivenditore che cosa implica?
R. Vogliamo condividere con loro competenze e strumenti, sedendoci insieme a progettisti e imprese per sviluppare soluzioni adatte al contesto specifico. Collaboriamo nella definizione dei capitolati tecnici, contribuendo a orientare le scelte verso soluzioni che siano al tempo stesso performanti, accessibili e coerenti con le esigenze reali del committente. Spesso, nei progetti pubblici o in fase di urgenza si replicano
Copyright: YouTrade
PRODUZIONE
prescrizioni standard già adottate altrove, senza una valutazione puntuale. La consulenza congiunta tra produttore e distributore consente invece di analizzare i fabbisogni e proporre alternative più efficaci, anche in termini di qualità-prezzo. Un esempio frequente riguarda l’efficienza energetica dei muri: si tende a considerare solo l’isolamento invernale, mentre quello estivo viene trascurato, nonostante i costi di
IL CENTRO COLORE E FERRAMENTA. AL CENTRO, I TINTOMETRI. SOTTO, ESPOSIZIONE MATERIALI ISOLANTI
raffrescamento siano oggi rilevanti. In questi casi, una proposta mirata può migliorare le prestazioni, ridurre i materiali impiegati o semplificare la posa, mantenendo elevati standard tecnici.
D. Come si sta evolvendo il settore dei laterizi?
R. Oggi il mercato richiede soluzioni complete: un semplice muro in mattoni non basta. Serve un sistema parete che integri prestazioni termiche, acu-
stiche e strutturali. Come T2D, ma vale per l’intero comparto dei laterizi, abbiamo investito in ricerca e sviluppo per rispondere a queste esigenze, lavorando su blocchi che contengano già al loro interno materiali complementari e la linea Specialties è il risultato di questo approccio. Se le esigenze territoriali variano, per esempio al Nord l’attenzione è rivolta all’isolamento termico, al Centro-Sud alla resistenza mec-
canica, la produzione segue queste differenziazioni: a Masserano e Cambiano (Piemonte) si lavora su prestazioni termiche, a Livorno su soluzioni massive per climi caldi, a Todi (Umbria) sui prodotti antisismici. Ogni stabilimento si è specializzato. D. Sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità, quali sono le scelte che avete fatto come produttori?
LO SHOWROOM DEL COLORE
PRODUZIONE
Copyright: YouTrade
LO SHOWROOM CON PAVIMENTI, RIVESTIMENTI, PORTE E ARREDOBAGNO
Copyright: YouTrade
R. La durabilità è un aspetto della sostenibilità. Certo, la produzione di laterizi ha un picco di consumo energetico nella fase di produzione, legato alla cottura in forno a gas, ma non richiede manutenzione e ha una durata che può superare il secolo. Se si considera l’intero ciclo di vita, il suo impatto risulta inferiore rispetto ad altri materiali. Inoltre, recuperiamo parte del calore prodotto nel forno per riscaldare le camere di essiccazione, riducendo i consumi. Infine, quest’anno completeremo l’installazione di impianti fotovoltaici oltre 6 MW sui tetti dei nostri stabilimenti. È un passo importante per contenere la nostra impronta ambientale e contribuire alla transizione energetica del comparto.
EFFICIENZA MOLTIPLICATA PER TRE
Ideato e brevettato da T2D, il sistema in laterizio Tris coniuga l’efficienza termica del materiale isolante allo sfasamento della parete massiva. Il blocco infatti è composto da due elementi massivi in laterizio che contengono un pannello interposto in Neopor grafitato: il tutto è unito saldamente da due ancoraggi meccanico-chimici. Tris è disponibile in versione tamponamento o antisismica, e in diversi spessori.
Le performance
Tris garantisce le prestazioni della tradizionale doppia parete massiva, raggiungendo eccellenti performance acustiche (fino a 59 dB), resistenza al fuoco, prestazione termica (fino a U=0.140 W/m2K), sfasamento, ma anche elevate prestazioni meccaniche. Il blocco offre inoltre resistenza a compressione e resistenza a strappo tra le due parti in laterizio (fino a 24’000 N/mq). La tramezza esterna, rispetto ai sistemi tradizionali a cappotto, garantisce schermo dalle intemperie, protezione dagli urti e dagli effetti del tempo. Il pannello in Neopor, anch’esso dimensionabile in diversi spessori a seconda della trasmittanza necessaria, è battentato su tutti e quattro i lati ed è più alto di un centimetro rispetto al laterizio. Questo rende Tris un sistema costruttivo a taglio termico continuo.
Facile utilizzo
Messo in opera con malta tradizionale e senza manodopera specializzata, Tris semplifica e velocizza la gestione di
cantiere. Determinante per la buona riuscita dell’opera, il servizio gratuito di assistenza T2D mette a disposizione una collaborazione preliminare in fase di progettazione, tramite conteggi, verifiche, analisi prezzi, particolari costruttivi, dimensionamenti, e in fase operativa in cantiere al momento della posa, con la predisposizione di pezzi speciali.
DIERRE
LA BLINDATA CON SICUREZZA AL MASSIMO
Doppia lamiera in acciaio zincato a freddo, cerniere a scomparsa di nuova concezione, Lock Blocking System che blocca irreversibilmente la serratura quando si tenta di forzarla. E c’è anche una versione smart
DVeronica Monaco
esign minimale, elevate prestazioni di isolamento termico e acustico, serratura a prova di ladro, disponibile anche in versione hi-tech: sono le caratteristiche della porta blindata filotelaio D180, ultima novità firmata Dierre, celebrata anche nel nuovo spot con il tennista torinese e brand ambassador Andrea Vavassori. La campagna è anche l’occasione per festeggiare i 50 anni dell’azienda
italiana di porte blindate. Ne parliamo con Laura De Robertis, direttrice marketing di Dierre. Domanda. Design e sicurezza: quale elemento pesa di più nella scelta della porta blindata da parte dei clienti finali?
Risposta. Sono entrambi molto importanti. Il design colpisce per primo l’attenzione, ma i clienti ormai sono sempre più sensibili alle caratteristiche tecniche della porta e al suo grado di sicurezza. D’altra parte, si tratta di due elementi strettamente interconnessi, soprattutto se intendiamo il concetto di design nella sua valenza più estesa, e cioè non solo come la capacità di rendere un prodotto più bello e desiderabile, ma anche di intervenire in fase di progettazione sulla sua funzionalità. Non si tratta solamente di sviluppare nuovi colori, materiali e finiture, pure disponibili in una gamma estremamente ampia di varianti, ma anche di una nuova modalità di utilizzare il prodotto. Pensiamo alle nostre chiavi di derivazione automobilistica, che aprono la porta una volta avvicinate all’anta, o al Key Fob della nostra porta Next Elettra, che funziona come un telecomando.
D. La nuova porta blindata filotelaio D180 è frutto del lavoro di ricerca e sviluppo dell’azienda: quanto conta questa attività per Dierre e quanto incide sulle vostre scelte di investimento?
R. In un settore competitivo come il nostro, il reparto ricerca e sviluppo riveste un ruolo centrale.
Soprattutto per un’azienda come Dierre, che si pone l’obiettivo di guidare l’evoluzione delle porte anticipando le richieste dei consumatori. In questa attività voglio inserire anche quel lavoro di ascolto di tutta la nostra rete, che lavora in sinergia con gli altri reparti dell’azienda per tradurre in realtà le richieste che arrivano dai clienti.
D. Quando è stato lanciato il prodotto?
R. La prima versione della porta blindata D180 è stata lanciata a metà del 2023. Nella seconda metà di quest’anno uscirà inoltre un’edizione limitata per festeggiare i primi 50 anni Dierre.
D. Quali sono le caratteristiche tecniche della nuova porta D180?
R. Partiamo dalla scocca, composta da una doppia lamiera in acciaio zincato a freddo, che unita allo speciale sandwich isolante ideato dai nostri ricercatori forma un monoblocco a elevate prestazioni. D180 è equipaggiata inoltre con cerniere a scomparsa di nuova concezione che consentono un’apertura a 180 gradi e una doppia battuta di chiusura che, in combinazione con il kit soglia mobile, impedisce l’ingresso a spifferi e rumori. Anche molti anni dopo la posa queste cerniere possono essere regolate sui tre assi per far aderire perfettamente porta e telaio. Anche la serratura a tre catenacci della porta blindata D180 nasce dal lavoro del reparto ricerca e sviluppo Dierre. Monta un cilindro della linea New Power, con piastra antitrapano e sistema Lock Blocking System: una trappola per topi d’appartamento che blocca irreversibilmente la serratura quando si tenta di forzarla con la cosiddetta «tecnica del tubo», chiamata così perché il ladro utilizza, appunto, un tubo per staccare il defender della serratura e aprire la porta. Al posto dei classici pistoncini, il cilindro New Power
LAURA DE ROBERTIS, DIRETTRICE
MARKETING DIERRE (FOTO A. LERCARA). SOTTO, IL NUOVO BRAND AMBASSADOR DIERRE, ANDREA VAVASSORI
PRODUZIONE
utilizza un sistema di lamelle laterali che lo rendono particolarmente resistente a ogni tipo di effrazione.
Anche a quelle di tipo distruttivo.
D. Quali prestazioni di isolamento termico raggiunge?
R. In soli 7,7 centimetri di spessore, è una trasmittanza termica di serie di 1,3 W/(m 2K), che può scendere a 1,0 W/(m 2K).
D. E sul fronte dell’acustica?
R. L’abbattimento acustico è di 38 dB, che diventano 42 dB grazie a un kit dedicato.
D. In quali contesti architettonici può essere installata?
R. Il design minimale della porta blindata D180 la rende perfetta per l’installazione in ambienti di gusto contemporaneo ma, giocando sui contrasti, si adatta molto bene anche a contesti dal design più classico.
D. Quali sicurezze offre in caso di effrazione?
R. La porta D180 nasce di serie con un grado di protezione in Classe 3, ma può arrivare alla Classe 4. Protegge quindi con estrema efficienza anche dai tentativi di effrazione dei ladri più esperti in appartamenti e villette, ma anche in locali commerciali ad alto rischio e perfino in data center e depositi sensibili.
D. Integra anche sistemi smart per la gestione dell’apertura e del controllo accessi?
R. D180 è disponibile anche nella versione con serratura motorizzata hibry5. In questa configurazione, l’integrazione con lo spioncino digitale D-Eye, sviluppato in collaborazione con Ezviz, rende la porta una vera smart door: dall’esterno si apre con chiavi elettroniche, mentre dall’interno basta un tocco sul display touch screen. Quando qualcuno suona o si avvicina alla porta, le notifiche arrivano direttamente sullo smartphone, permettendo di dialogare a distanza con i visitatori o scoraggiare eventuali malintenzionati. Un sistema di videosorveglianza compatto e sempre a portata di mano.
D. In che finiture è disponibile la porta D180?
R. Di serie sono disponibili 14 diverse finiture, dal classico bianco e grigio Dierre alle differenti sfumature del legno, come il mogano tinto o il tanganika naturale. La gamma dei rivestimenti opzionali, però,
DEVIATORI.
DETTAGLIO DELLA
PORTA BLINDATA D180
è praticamente infinita e comprende pannelli in legno, alluminio, ceramica e Pvc in molteplici colorazioni, per adattarsi a ogni stile di arredamento e contesto architettonico.
D. La nuova D180 è protagonista del nuovo spot in onda sui canali Sky con Andrea Vavassori: cosa hanno in comune il tennista torinese e una porta blindata Dierre?
R. In Andrea Vavassori rivediamo le caratteristiche sulle quali abbiamo basato tutto il nostro percorso industriale e che caratterizzano i nostri prodotti. Forza ed eleganza, in particolare, ci sembrano appartenere sia alla porta D180 che al gioco di questo tennista così atipico e fuori dagli schemi. Una resilienza e un impegno per mettere in difficoltà gli avversari che anche noi viviamo ogni giorno in azienda, sviluppando nuove soluzioni per combattere tentativi di furto sempre più evoluti.
D. Lo spot è anche un’occasione per celebrare i 50 anni dell’azienda. Chi è oggi Dierre sul mercato e quali altre iniziative avete in programma per festeggiare questo importante traguardo?
R. Dierre oggi è la prima azienda italiana di porte blindate. Un player globale che in 50 anni di storia ha registrato oltre 70 brevetti e sviluppato un catalogo di prodotti che è cresciuto fino a includere porte interne, portoni per garage, grate di sicurezza. E ancora, controtelai per porte scorrevoli a scomparsa, porte tagliafuoco e multifunzione, casseforti, serrature e cilindri per porte blindate. Le porte Dierre sono presenti in oltre 5 milioni di edifici a livello globale, a riprova di una leadership consolidata che negli anni ha contribuito a rinnovare lo stesso concetto di sicurezza. All’antieffrazione si è aggiunto ormai un mix di caratteristiche che vanno dall’isolamento termico a
quello acustico, dalla tenuta all’aria e all’acqua a nuove modalità di installazione filomuro.
D. Quali sono le prossime sfide che impegneranno l’azienda nel breve periodo?
R. Nel 2024 abbiamo fondato la Dierre Academy per la formazione continua della rete vendita e dei posatori specializzati. Il nostro obiettivo è quello di uniformare il livello di assistenza in tutte le zone d’Italia, innalzando ulteriormente il livello della qualità per azzerare eventuali differenze territoriali. Per questo potenzieremo il Technical Service Dierre, un servizio di assistenza post-vendita. Il prossimo passo è la riorganizzazione degli showroom, per dare uniformità alla presentazione dei prodotti in Italia e nel mondo. D. Avete in programma altre novità di prodotto?
R. Nella seconda metà del 2025 lanceremo una limited edition della D180, mentre lavoriamo a nuove finiture e tecnologie per rendere le case degli italiani sempre più sicure.
PORTA BLINDATA D180 CON RIVESTIMENTO LISCIO MELAMINICO LACCATO BIANCO
SEZIONE. A SINISTRA, IL ROSTRO
OFFICINE RASERA
I VANTAGGI DEL TETTO VENTILATO
Con il Sistema Aria dell’azienda, la copertura ha mantenuto temperature sottotegola inferiori anche di cinque-sei gradi rispetto alla soluzione tradizionale, con un risparmio energetico del 24% per il raffrescamento
La ricerca scientifica conferma ciò che la pratica edile inizia a riconoscere: un tetto può fare molto di più che coprire, può proteggere, risparmiare energia e durare nel tempo. In questo contesto si inserisce il Sistema Aria di Officine Rasera per tetti ventilati, oggetto di un’approfondita ricerca sperimentale condotta dal dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara.
SPERIMENTAZIONE SCIENTIFICA
Sara Giusti
A differenza delle soluzioni tradizionali che impiegano listelli in legno (doppia listellatura), il Sistema Aria utilizza listelli in lamiera stirata zincata (Uno) e una griglia parapasseri in lamiera stirata o forata che migliorano la ventilazione e riducono gli ostacoli
LA COPERTURA
DEL LAZZARETTO
DI BERGAMO, RISTRUTTURATO
DI RECENTE CON L'INSTALLAZIONE
DEL SISTEMA ARIA
DI OFFICINE RASERA
alla libera circolazione del flusso d’aria. Le sperimentazioni condotte a Ferrara hanno confermato l’efficacia del Sistema di Officine Rasera rispetto alle tecniche convenzionali, incluso il metodo errato della posa con schiuma o malta. Su tetti identici, sottoposti a irraggiamento solare e monitoraggio costante, Aria ha mostrato le migliori prestazioni in termini di smaltimento del calore. A parità di condizioni, la copertura ventilata ha mantenuto temperature sottotegola inferiori anche di cinque-sei gradi centigradi rispetto alla soluzione non ventilata, con un conseguente risparmio energetico del 24% per il raffrescamento estivo degli ambienti interni.
ANALISI DEI FLUIDI
Particolarmente interessante è l’analisi fluidodinamica del comportamento dell’aria nel sottotetto. Non è solo l’effetto camino (l’aria calda che sale verso il colmo) a guidare il moto, ma è soprattutto il vento, anche leggero, a determinare percorsi d’aria complessi e multidirezionali. Per questo motivo è fondamentale che gli elementi di supporto delle tegole non ostacolino la ventilazione. I listelli in legno rappresentano una barriera al moto multidirezionale (non solo verticale) dell’aria, mentre la lamiera stirata del Sistema Aria ne favorisce il passaggio, migliorando l’efficienza del tetto.
IL SOTTOCOLMO COLMOWINGS
Ulteriore punto di forza è il sottocolmo Colmowings, progettato per facilitare l’espulsione dell’aria dalla sommità del tetto. La sua struttura in acciaio inox forato massimizza l’effetto di aspirazione tra le falde, sfruttando il vento per potenziare ulteriormente la ventilazione. Non meno importante, la ricerca ha verificato in laboratorio che il listello metallico non rappresenta un ponte termico significativo. La trasmissione del calore al solaio è risultata minima, grazie alla ridotta massa del profilo e alla sua configurazione forata.
ACCIAIO RICICLABILE
Il Sistema Aria di Officine Rasera è privo di materiali dannosi per l’ambiente, realizzato in acciaio riciclabile e progettato per una lunga durata senza necessità di manutenzione invasiva. La semplicità di posa consente inoltre di ridurre tempi e costi di cantiere, rendendolo ideale anche nei contesti di ristrutturazione e nei centri storici, dove gli spessori del tetto devono essere contenuti.
LAMIERA ZINCATA E GRIGLIA PARAPASSERI
Nel panorama delle soluzioni per la copertura degli edifici, il tetto ventilato si afferma sempre più come una scelta tecnologicamente evoluta, efficiente e sostenibile. Questo tipo di copertura, particolarmente adatto al clima mediterraneo, offre prestazioni termiche superiori grazie alla presenza di un’intercapedine d’aria tra il manto di copertura e lo strato sottostante. Il principio alla base del tetto ventilato è semplice: favorire la circolazione naturale dell’aria sotto tegole o coppi per limitare il surriscaldamento estivo e facilitare l’eliminazione dell’umidità invernale. Tuttavia, è nella messa in opera che emergono le differenze più rilevanti. Il tetto ventilato con Sistema Aria di Officine Rasera, con listelli in lamiera stirata zincata e griglia parapasseri in lamiera stirata o forata, che migliorano la ventilazione e riducono gli ostacoli alla libera circolazione del flusso d’aria, rappresenta una soluzione completa che coniuga performance termiche, comfort abitativo, durabilità e attenzione all’ambiente.
IL PAVIMENTO SOPRAELEVATO NUOVA FRONTIERA
L’azienda ha sviluppato
S-Lock System AS, una struttura autocentrante progettata per offrire stabilità anche in caso di eventi sismici. Il cuore del sistema è rappresentato da una guarnizione conica in polimero autoestinguente che si inserisce nei fori agli angoli dei pannelli NEWFLOOR
In un’epoca in cui la sicurezza degli edifici è sempre più centrale, anche le soluzioni architettoniche e impiantistiche devono adattarsi agli standard più evoluti. Tra queste, il pavimento sopraelevato si conferma una tecnologia estremamente versatile e funzionale, non solo per la sua capacità di adattarsi a spazi flessibili e impianti tecnici, ma anche per le nuove frontiere in termini di resistenza sismica.
Una struttura antisismica testata
Newfloor ha sviluppato S-Lock System AS, una struttura autocentrante progettata appositamente per offrire stabilità anche in caso di
eventi sismici. Il cuore del sistema è rappresentato da una guarnizione in polimero autoestinguente che si inserisce nei fori agli angoli dei pannelli. Questo accorgimento tecnico consente un posizionamento rapido, preciso e stabile, evitando spostamenti e aperture delle fughe, generando così un effetto monolitico del pavimento. Il sistema è stato sottoposto a prove su tavola vibrante secondo la norma ISO 13033:2013 presso Eucentre di Pavia, centro di eccellenza europeo per l’ingegneria sismica. I risultati confermano la capacità del sistema di mantenere l’integrità strutturale anche sotto sollecitazioni sismiche rilevanti, coprendo in sicurezza oltre il 50% del territorio italiano.
Applicazioni ideali e vantaggi concreti
S-Lock System AS può essere applicato in ambienti direzionali e uffici, dove la linearità delle fughe nel tempo è fondamentale, e data center e spazi tecnici dove, grazie alla struttura priva di traversi, l’intero volume sotto il pavimento può essere sfruttato per impiantistica. I vantaggi principali includono: adattabilità a carichi statici e dinamici diversi, maggiore sicurezza e durata nel tempo, supporto tecnico personalizzato per ogni progetto, prestazioni certificate da enti indipendenti.
Il caso IMA
Un esempio concreto dell’efficacia del sistema S-Lock AS è rappresentato dalla fornitura di 16.000 metri quadrati di pavimento
sopraelevato per i nuovi edifici del gruppo IMA, azienda leader mondiale nella progettazione di macchinari per il packaging. I due poli realizzati, uno a Castel San Pietro Terme, l’altro a Ozzano dell’Emilia, entrambi in provincia di Bologna, accolgono rispettivamente IMA Life e il polo nazionale del packaging del cioccolato, in collaborazione con SACMI Packaging & Chocolate. Per questi spazi, Newfloor ha fornito un sistema composto da pannelli G30AAK in solfato di calcio a bassa densità (30 millimetri) con copertura in gres porcellanato Iris della collezione Walk On, nei toni Grey e White, e la struttura antisismica S-Lock System AS, che ha permesso un’installazione sicura e testata per zone a rischio sismico. Una soluzione che unisce affidabilità, precisione di posa e qualità estetica, rispondendo alle più moderne esigenze del costruire.
LA STRUTTURA AUTOCENTRANTE
S-LOCK SYSTEM AS DI NEWFLOOR OFFRE STABILITÀ ANCHE IN CASO DI EVENTI SISMICI. SOTTO E A SINISTRA, IL PAVIMENTO SOPRAELEVATO
REALIZZATO PRESSO I NUOVI EDIFICI DEL GRUPPO IMA
GRUPPO PML
LA STRADA GIUSTA PER UN’EDILIZIA A REGOLA D’ARTE
L’istituzione dell’organizzazione dei Produttori di Membrane Liquide e la pubblicazione della norma Uni 11928 a protezione della qualità dei sistemi impermeabilizzanti liquidi rappresentano una svolta strategica
L’Paolo Caliari
innovazione nei sistemi impermeabilizzanti ha permesso di sviluppare soluzioni sempre più performanti, con una combinazione ottimale tra facilità d’uso e resa tecnica. Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie si scontra ancora con resistenze radicate: da un lato, le imprese e gli artigiani meno inclini a modificare le proprie abitudini operative; dall’altro, gli applicatori specializzati, consapevoli della necessità di adottare soluzioni certificate per garantire interventi a regola d’arte, riducendo il rischio di contestazioni o rifacimenti, e aumentando
la durabilità delle opere. Le aziende produttrici, oltre alle attività di ricerca e sviluppo, devono impegnarsi per favorire un mercato maturo, fornendo gli strumenti perché possa crescere, sia nella consapevolezza tecnica, sia nella certezza, che realizzare un lavoro a regola d’arte non debba essere una eccezione, ma un semplice esempio di apprezzabile professionalità. Il mercato, insomma, può crescere solo se può contare su regole di riferimento, in questo caso le normative. L’obiettivo del Gruppo P ml è quello di promuovere la formazione e la conoscenza di un quadro normativo chiaro che definisca parametri di qualità, criteri applicativi e requisiti prestazionali.
MIGLIORI PERFORMANCE
Il settore degli impermeabilizzanti liquidi negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in termini di proposte qualitative e di performance prestazionali. Una tecnologia certamente innovativa che, però, non ha mai avuto punti di riferimento normativi specifici che aiutassero i progettisti a indicare nei capitolati adeguate soluzioni tecniche dei prodotti da utilizzare, o che suggerissero agli applicatori come utilizzare questi prodotti e sistemi in modo corretto. Insomma, era necessaria una svolta, e alcuni dei produttori più rappresentativi del settore hanno deciso di creare il Gruppo P ml , che opera all’interno del Siteb (Strade Italiane e Bitumi), nella Categoria D. All’interno del Siteb opera anche Gruppo Primi (Produttori Italiani Membrane Impermeabilizzanti). Gruppo P ml si muove autonomamente, ma naturalmente anche in collaborazione con il Gruppo Primi, perché nel settore dell’impermeabilizzazione esistono obiettivi comuni.
NASCE LA NORMA 11928-1
La norma 11928-1 qualifica per la prima volta un prodotto con una conformità per essere utilizzato in copertura e rimanere in piena esposizione. Un prodotto che abbia quella specifica destinazione d’uso e abbia il livello di durabilità richiesto, che è di dieci anni, a garanzia della vita utile del sistema, anche se il riferimento è a una norma di prodotto e non di sistema. Ma in Italia si fanno tante lavorazioni che non devono necessariamente garantire una durabilità di dieci anni. Il concetto è quello di poter avere nel settore degli impermeabilizzanti dei prodotti un po’ più nobili, utili anche per qualificare lo specifico comparto produttivo. E la norma in questo processo diventa fondamentale. Significa affermare che per quel tipo di intervento è necessario quel tipo di sistema. Perché solo in questo modo l’intervento sarà certificabile, a tutela di tutti. Quindi, l’attenzione si deve focalizzare sulla destinazione d’uso, è a questo
che servono le norme, e in Italia una norma come questa sino a oggi non c’era.
LA SECONDA PARTE
Se la prima parte definisce i parametri, la seconda è fondamentale per dotare chi applica dei giusti strumenti, al fine di comprendere come utilizzare i sistemi liquidi impermeabilizzanti. La parte fondamentale è quella applicativa che non può prescindere da una corretta analisi e preparazione dei supporti. La norma Uni 11928-2 dettaglia quelli che sono gli aspetti di preparazione dei supporti, come devono essere trattati e utilizzati i sistemi impermeabilizzanti liquidi. Questo è fondamentale per chi applica, ma anche per i tecnici, per la direzione lavori, che ha a disposizione uno strumento armonizzato, e che può essere utilizzato per controllare il lavoro in opera. È inoltre in definizione una parte 3 della norma, a sua volta altrettanto fondamentale, dove saranno indicati tutti quelli che sono gli aspetti tecnici esecutivi dei dettagli e tutti gli aspetti progettuali.
IL PRODOTTO GIUSTO
È importante che i prodotti siano utilizzati per la loro specifica funzione. Il grande problema in Italia è che i sistemi impermeabilizzanti non sono progettati. Mentre invece ciò è fondamentale. Sono giustamente progettati l'impianto elettrico, quello idraulico, ma per l'impermeabilizzazione non c'è progettazione. Le norme sulle quali i produttori stanno lavorando devono aiutare a
IL SETTORE DEGLI IMPERMEABILIZZANTI LIQUIDI NEGLI ULTIMI ANNI HA FATTO PASSI DA GIGANTE IN TERMINI DI PROPOSTE QUALITATIVE E DI PERFORMANCE PRESTAZIONALI
PRODUZIONE LE AZIENDE ADERENTI
Gruppo Pml non limita l’ingresso ad altre aziende produttrici, purché rispettino i requisiti che tutti hanno condiviso: essere un’azienda produttrice, all’interno del territorio europeo, con la presenza di una organizzazione stabile e registrata sul territorio italiano, di sistemi impermeabili liquidi che siano conformi alla normativa Uni 11928-1, oppure che abbiano ottenuto la marcatura Ce secondo Ead 030350-00-0402 (la ex Etag 005). Attualmente, il Gruppo Pml è rappresentato da Roberto Badialetti (Casali), Andrea Bernardi (Ha Italia), Danilo Buccella, Marina Marino
MIGLIETTA. A DESTRA, MATTEO OTTOCENTO E LEONARDO CASTELVECCHIO
e Antonio Miglietta (Icobit), Andrea Zanfi e Filippo Simoni (Kerakoll), Francesco Bordoni e Tommaso Gattolin (Sika), Matteo Ottocento (Soprema), Marco Bordigoni (Torggler), Fabrizio Giordani (Triflex), Marco Ruzzier (Volteco), Alessandro Stevanella (WestWood), Fabrizio Giordani (Triflex), Leonardo Castelvecchio e Paolo Ghezzi (Winkler) e da Massimo Schieroni (Presidente Gruppo Primi). Il Gruppo ha anche formato un Comitato Tecnico composto da Antonio Miglietta (Icobit) e da Leonardo Castelvecchio (Winkler).
regolamentare il mercato dal punto di vista dei prodotti, ma anche sotto il profilo di una corretta progettazione e applicazione. La norma vuole colmare questo vuoto che non è solo normativo, perché i prodotti liquidi per molti anni sono stati utilizzati nelle destinazioni d’uso sbagliate, una destinazione diversa da quella per la quale questi prodotti erano stati certificati.
LA FORMAZIONE SUL CAMPO
L’attività che Gruppo P ml si propone di fare è la formazione sul campo, la formazione degli operatori che devono conoscere e rispettare determinate regole applicative. A questo fondamentale aspetto è dedicata la seconda parte della norma Uni 11928, che dettaglierà gli aspetti operativi di preparazione del supporto e di utilizzo del materiale. Questo perché la qualità del prodotto è importante, ma la durabilità e la performance del risultato finale per il 75% della
riuscita è in mano a chi fa il lavoro. In sostanza, è fondamentale fornire le competenze necessarie e l’obiettivo del Gruppo P ml è quello di coinvolgere sia i progettisti, sia gli applicatori, ma soprattutto gli imprenditori della distribuzione edile. Molti prodotti liquidi vengono veicolati attraverso la rivendita. Il rivenditore edile è un attore importante che ha l’opportunità di essere informato per proporre correttamente questi sistemi e consigliare le soluzioni più adatte alle diverse destinazioni d’uso. Anche il rivenditore è un attore che va formato, anche nel suo interesse, perché non si tratta di vendere una latta di prodotto, ma una serie di prodotti coerenti, dal massetto alla copertura. Il vantaggio del distributore è quello di poter fornire un livello di servizio e consulenza a 360 gradi. Con la consapevolezza di questo ruolo, può quindi contribuire a cambiare il mercato, orientandolo maggiormente alla qualità.
ANTONIO
MUOVIAMOCI
MERCE IN ARRIVO SOTTO LA LENTE RUBRICHE
ANDREA
PAYARO
Docente, esperto del ministero dello
Sviluppo Economico (Ice)
L'accettazione è una delle prime attività effettuate in un magazzino. Dopo lo scarico con l’accettazione, la responsabilità del materiale passa dal vettore al destinatario. Si tratta di una fase critica che spesso è trascurata, viene eseguita velocemente e le persone che se ne occupano non sono state adeguatamente formate. Gli errori e le non conformità che non sono rilevate in questa fase si trasformano direttamente in costi operativi per l’azienda destinataria. I principali errori compiuti in questo ambito sono:
• Accettare tutto ciò che un corriere consegna, senza verificare se esiste un ordine associato. Questa leggerezza operativa potrebbe fare scaricare del materiale non ordinato o ordinato in quantità differente da quella consegnata. Non intercettare l’errore significa
dovere destinare tempo (quindi costo) per ricostruire dove è nato l’errore, decidere che cosa fare con il materiale ricevuto, contattare il fornitore per valutare una soluzione, magari dedicare tempo per ricaricare il materiale su un mezzo di trasporto per riconsegnarlo al fornitore.
• Non controllare il materiale consegnato. Chi accetta deve essere formato su cosa controllare, magari attraverso delle schede fotografiche lasciate nell’area. In particolare, deve essere posta attenzione su evidenti segni di manomissione del materiale e degli imballi, packaging rotto, schiacciato, bagnato o con evidenti perdite di materiale. Deve inoltre essere valutato il pallet (soprattutto se Epal) per intercettare la presenza di pallet non idonei oppure rotti. Si consideri che accettare un pallet rotto significa doversi fare carico di un ricondizionamento del materiale, spesso associato a un cambio pedana, con conseguenti costi (tempo dedicato al cambio pedana e uso di un pallet nuovo).
• Non prevedere di liberare l’area di accettazione entro una determinata ora. Il materiale arrivato dovrebbe essere preso in carico nel più breve tempo possibile e trattato adeguatamente, liberando l’area di accettazione. Se questo non avviene si potrebbe arrivare a una congestione della zona, portando a conseguente confusione operativa e a una non corretta gestione del Fifo (First In First Out) per il materiale arrivato. Una buona regola è quindi quella di definire un orario entro il quale l’area di accettazione deve essere liberata.
• Non identificare correttamente l’area di accettazione. Per identificazione si intende la definizione con segnaletica orizzontale e verticale di una zona che viene destinata a ospitare per un tempo breve e definito il materiale arrivato. Lasciare il deposito del materiale arrivato al libero arbitrio dell’operatore comporta confusione e scarsa identificazione del materiale con il rischio di compiere successivamente degli errori. Altro suggerimento è definire l’area di accettazione distinta e distante dall’area di spedizione per mantenere i flussi di ingresso e di uscita ben separati.
Compiere questi errori all’inizio del processo di magazzino, porta a trasferire il problema alle fasi successive generando così inutili perdite di tempo, rilavorazioni, ripianificazioni operative che come più volte è stato sottolineato si traducono in costi e insoddisfazione del cliente.
Quando la natura colpisce, la forza è nei materiali.
360o di Soluzioni, per l’eccellenza del costruire e dell’abitare.
Prodotti per coperture, facciate e murature sottoposti a test di resistenza alla grandine.
RUBRICHE
REGOLIAMOCI
ALESSANDRO
BONVICINO
LAVORATORI COINVOLTI PER LEGGE
Tra le tante norme inutili che affollano il Codice civile, spesso eredità di un lontano passato, ecco una nuova legge che apre nuove prospettive per le imprese e per chi ci lavora. Al momento (della scrittura della rubrica) è stato compiuto il primo passo, ma le prospettive sono positive per la definitiva trasformazione in legge. Si tratta della proposta di legge per la partecipazione gestionale, economica e finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori nelle imprese. La Camera ha approvato la proposta con 163 i voti favorevoli, 57 astenuti e 40 contrari. Che cosa prevede la legge una volta che sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ? In sostanza propone due opzioni: nelle imprese che adottano un sistema di governance duale (cioè un consiglio di amministrazione e uno di sorveglianza, di solito riservato alle grandi aziende), gli statuti possono prevedere, se disciplinata dai contratti collettivi, la partecipazione di uno o più rappresentanti dei dipendenti al consiglio che opera la supervisione. Nelle società che non adottano il sistema dualistico, cioè la stragrande maggioranza, gli statuti possono prevedere, se disciplinata dai contratti collettivi, la partecipazione al consiglio di amministrazione e al comitato per il controllo sulla gestione, se esiste, di
uno o più amministratori rappresentanti dei dipendenti. Che cosa significa tutto ciò? Si tratta più o meno del modello tedesco, in vigore da decenni in Germania con buoni risultati: se al vertice ci sono anche un paio di rappresentanti dei lavoratori il coinvolgimento nelle strategie aziendali risulta proficuo per l’azienda e per i dipendenti, specialmente se una ragionevole quota di utili è condivisa con la base. C’è, in proposito, un altro capitolo, che riguarda la partecipazione economica e finanziaria con la distribuzione ai lavoratori dipendenti di almeno il 10% degli utili complessivi. In questo caso si applica un’imposta sostitutiva del 5% dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali entro il limite di 5 mila euro lordi, se in esecuzione di contratti aziendali o territoriali (il costo stimato è 49 milioni di euro). Ma è previsto anche un premio in azioni invece che con un bonus. E se per la maggior parte dei casi queste innovazioni possono giovare alle imprese con una certa dimensione, anche occupazionale, la nuova legge riserva una novità anche per le Pmi. Il testo prevede che le imprese con meno di 35 lavoratori possano favorire, anche attraverso gli enti bilaterali, forme di partecipazione dei lavoratori all’organizzazione delle imprese. Non è poco.
BENESSERE
SOSTENIBILE E RICERCA EVOLUTIVA.
roefix.com
Il benessere sostenibile per noi di RÖFIX è una vera e propria pratica di vita che consideriamo essere un fulcro intorno a cui ruotano ricerca, innovazione e soluzioni. Dai prodotti ecologici a base di calcea quelli contro l’umidità di risalita, fino agli interventi di risanamento energetico, quando tutto nasce e si sviluppa con l’ambiente al centro, siamo sempre più orgogliosi di essere RÖFIX.
Tegole anche in cemento per wienerberger
Una nuova gamma per wienerberger: il gruppo abbraccia la storica tradizione dei marchi SanMarco e Pica proponendo al mercato italiano una linea di tegole in cemento, che si distinguono per l’elevata durabilità e resistenza al gelo. Questo lancio rappresenta un passaggio strategico nell’evoluzione dell’azienda, che si conferma sempre più orientata alla realizzazione di sistemi integrati per l’intero involucro edilizio, concepiti per un’edilizia funzionale, performante ed esteticamente ricercata. La proposta di coperture con tegole in cemento consolida la visione di wienerberger Italia, posizionandola come punto di riferimento del mercato per soluzioni edilizie evolute, affiancando ai sistemi per la muratura perimetrale anche quelli dedicati alla copertura. Un’evoluzione significativa che testimonia l’impegno costante dell’azienda nel proporre soluzioni di alta qualità, sostenibili e in linea con le più moderne esigenze progettuali.
L’Esg Report 2024 del Gruppo Xella ha compiuto notevoli progressi nella riduzione delle emissioni di Co₂, nell’economia circolare e nella sicurezza sul lavoro in questo ultimo anno. Lo si evince dall’Esg Report 2024: le emissioni di C O ₂ di ambito 1 e 2 sono diminuite del 6,6%, grazie all’impatto dei progetti di efficienza energetica iniziati nel 2023 e alle misure implementate nel 2024, mentre la produzione lorda è rimasta stabile. Xella ha definitivamente eliminato l’uso del carbone con l’installazione di
1. Italiani per una casa green, ma gratis
Un’indagine europea di Bnp Paribas realizzata in otto Paesi (Italia, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Lussemburgo, Polonia e Inghilterra) evidenzia una forte preoccupazione dei 12 mila intervistati per l’impatto del proprio stile di vita sull’ambiente: circa tre quarti degli italiani interpellati sostiene di essersi impegnato a mutare le proprie abitudini in relazione al cambiamento climatico, agendo sui consumi individuali. E il 78% del campione italiano (contro il 73% di media europea) vede l’abitazione come campo prioritario per la prevenzione e la protezione contro i rischi climatici, mentre l’83% degli intervistati pensa che le prestazioni energetiche influenzino o influenzeranno il prezzo dell’abitazione: la riqualificazione, però, è un nodo critico poiché il 79% degli italiani interpellati (a fronte di un 76% di media Ue) ritiene che la ristrutturazione energetica sia troppo costosa e invoca, da un lato, una sovvenzione finanziaria oltre a un sostegno esterno per seguire il progetto.
226 news
2. Aumenti per chi lavora con il cemento
Per gli 8 mila lavoratori del settore del cemento, della calce e del gesso arriva un aumento complessivo di 175 euro. L’ipotesi di accordo tra imprese e sindacati per il rinnovo
tre caldaie a gas, in grado in futuro di utilizzare anche idrogeno. Inoltre, il gruppo ha già raggiunto circa il 30% degli obiettivi di riduzione di emissioni di ambito 1 e 2 fissati per il 2030, in linea con gli obiettivi climatici approvati esternamente dalla Science Based Targets Initiative. Xella ha anche raggiunto un traguardo importante nel suo percorso verso la circolarità: si è posta l’obiettivo zero scarti in discarica entro il 2030. Nell’ultimo anno, le quantità di scarto dei prodotti edili in calcestruzzo aerato autoclavato e unità di silicato di calcio mandate in discarica sono diminuite del 46% rispetto al 2023.
del contratto collettivo nazionale scaduto lo scorso 31 dicembre arriva dopo i 120 euro che i lavoratori avevano ricevuto in dicembre grazie al recupero dell’inflazione ex post. Il totale diventa quindi 295 euro. Le prime due tranche sono di 60 euro ciascuna e decorreranno dal 1° ottobre di quest’anno e dal 1° ottobre del 2026. La terza, di 55 euro, arriverà dal 1° ottobre 2027.
3. Robot in cantiere, si comincia alla Biennale
Si chiama Construction futures il progetto speciale della Biennale di architettura di Venezia sostenuto da 12 sigle della filiera delle costruzioni, tra imprese, artigiani, cooperative e sindacati. Il progetto prevede l’utilizzo di un robot volante e un umanoide che smonta e ricostruisce mosaici, rappresentando quello che potrebbe essere il futuro dell’artigianato. Secondo la presidente di Ance, Federica Brancaccio, «alcuni lavori, quelli più rischiosi, potranno essere svolti nel giro di poco da umanoidi».
4. Modifiche allo studio per il Salvacasa
Cambia il Salvacasa? Le critiche delle imprese potrebbero far breccia nel ministero delle Infrastrutture, dove sembra
allo studio una riorganizzazione dei titoli edilizi, per semplificare il rapporto tra i diversi interventi e le pratiche amministrative necessarie a realizzarli. L’obiettivo è uno dei capitoli fondamentali della revisione del Testo unico edilizia al ministero. Lo ha rivelato di recente il capo dell’ufficio legislativo del Mit, Elena Griglio nel corso di un webinar organizzato dall’Anci, l’associazione dei Comuni.
5. San Marco Group acquisisce la tedesca Volimea
San Marco Group mette a segno un’acquisizione in Germania. L’azienda guidata da Pietro Geremia ha acquisito Volimea, realtà con oltre 20 anni di esperienza nel settore dei rivestimenti decorativi e cinque marchi attivi nell’area
Dach. L’azienda veneta punta ora ad accelerare la presenza strutturata di tutti i marchi del Gruppo nel mercato tedesco, portando valore attraverso soluzioni ad alto contenuto tecnico, logistica efficiente e una rete commerciale sempre più capillare. L’operazione rappresenta l’ottava acquisizione di San Marco Group, nello specifico la quarta all’estero e arriva a distanza di un anno da una significativa espansione sul mercato Usa: risulta, ancora una volta, in linea con una politica di M&A coerente con i piani aziendali di crescita organica e orientata a creare valore per tutti gli stakeholder. L’operazione è stata portata a termine con la consulenza di Kpmg Italy.
6. A Laterlite il 100% di Nord Resine
Laterlite acquisisce il 100% del capitale di Nord Resine, società specializzata nelle soluzioni per impermeabilizzazione, resine per interni e
pavimenti industriali e della sua controllata Sicema, focalizzata nella produzione di premiscelati. L’operazione si inserisce nella strategia di diversificazione e crescita di Laterlite, processo avviato da diversi anni con le acquisizioni di RureGold (2019), GrasCalce (2021), PreMix (2023). Nord Resine rimane società autonoma e la famiglia Caregnato, già azionista di riferimento sin dalla sua fondazione nel 1987, rimane in posizioni di rilievo per assicurare la continuità di gestione e contribuire alla progressiva integrazione con il gruppo guidato dall’amministratore delegato Gian Domenico Giovannini. L’ingresso di Nord Resine accelera i piani di crescita di Laterlite finalizzati a implementare l’offerta di prodotti e soluzioni tecniche sempre al fianco della distribuzione edile e con grande focalizzazione al mondo del cantiere e della progettazione. Saranno sviluppate sinergie a livello industriale, logistico e marketingcommerciale per rafforzare la proposta aziendale in modo sempre più integrato e qualificato, preservando l’autonomia delle reti di vendita, favorendone la collaborazione sul mercato.
GIAN DOMENICO GIOVANNINI AD LATERLITE
7. Nuova sede Alpac a Parigi
Alpac, azienda italiana specializzata in soluzioni evolute per la gestione del foro finestra, inaugura per la branch francese una nuova sede operativa nel cuore di Parigi. Un investimento strategico che rafforza la presenza dell’azienda sul territorio, consolidando un percorso che ha mosso i primi passi nel 2012. La nuova sede, situata nel quartiere Levallois-Perret, è concepita per essere molto più di un semplice spazio espositivo. Nasce come hub dinamico e accogliente dedicato al confronto tecnico, al supporto diretto e alla consulenza su misura per progettisti, prescrittori e operatori del settore. Un luogo dove il cliente non è solo destinatario di soluzioni, ma interlocutore centrale in un processo collaborativo volto a migliorare ogni fase del progetto edilizio. «L’apertura della nuova sede di Parigi segna un passaggio simbolico e al tempo stesso sostanziale: con il taglio del nastro si scrive una nuova pagina nel percorso di collaborazione con il mercato francese», commenta Luciano Dalla Via (foto), presidente del Gruppo Alpac. «Una tappa importante che testimonia sia la fiducia di Alpac in un contesto in costante evoluzione, sia il forte impegno dell’azienda a investire in una presenza solida, strutturata e vicina ai professionisti locali, per poter dare loro un supporto tecnico specializzato e aiutarli a trovare risposte concrete alle sfide di una progettazione sempre più tecnologica ed efficiente».
228 news
8 Cresce la fiducia nei private label
Oltre la metà (53%) dei consumatori a livello globale acquista sempre più prodotti a marca del distributore, i private label. In Italia questa tendenza si rafforza ulteriormente, con un incremento di +3% e raggiungendo il 56%. Parallelamente, i dieci principali brand a livello mondiale hanno registrato una ripresa delle vendite nel 2024, segnale che la competizione tra retailer e produttori nel settore del largo consumo resta vivace. La sfida per conquistare l’attenzione dei consumatori si gioca sempre più sugli scaffali, dove la capacità di differenziarsi e creare
valore diventa cruciale. È quanto emerge dal nuovo report Finding Harmony on the Shelf: 2025 Global Outlook on Private Label & Branded Products, studio di NielsenIq, società specializzata in ricerche di mercato. Il report analizza le tendenze che stanno guidando la crescita globale del settore, offrendo una panoramica dettagliata su 25 mercati, inclusa l’Italia. Lo studio non si limita a fotografare il cambiamento nell’atteggiamento degli acquirenti verso i prodotti a marca del distributore e di marca, ma approfondisce anche le dinamiche che influenzano le scelte di consumo.
A completare il quadro, il report fornisce indicazioni strategiche per retailer e produttori che intendono intercettare efficacemente i bisogni dei consumatori in un contesto macroeconomico in continua evoluzione. Dallo studio emerge inoltre un’evoluzione significativa nella percezione della qualità dei prodotti a marchio del distributore, in particolare, in Italia. Il 69% dei consumatori italiani li considera ormai una valida alternativa ai prodotti di marca, mentre il 46% li ritiene di pari o superiore qualità rispetto ai brand tradizionali (a fronte del 51% a livello globale). Quasi due terzi (60%) dei consumatori globali si fida delle marche del distributore, trend valido anche in Italia (61%). Tuttavia, la disponibilità a pagare un prezzo più elevato per i prodotti private label resta contenuta: solo il 28% degli italiani si dichiara disposto a farlo. «Il successo nell’attuale panorama della distribuzione non è un gioco a somma zero, ciò significa che vi è spazio di crescita per tutti gli attori del mercato. Infatti, le private label e i prodotti di marca possono non solo coesistere, ma anche crescere insieme, dando vita a uno sviluppo ulteriore che si riflette sulla tipologia di prodotto e sulla spesa generazionale. In Italia, dove gli acquirenti sono sempre più aperti a esplorare entrambi i tipi di marchio nelle varie categorie, l’opportunità è visibile. La strada più efficace è quella della collaborazione: quando retailer e produttori uniscono le forze, possono sfruttare i punti di forza complementari e rispondere all’evoluzione delle esigenze dei consumatori, costruendo un futuro di crescita condivisa e sostenibile», commenta Enzo Frasio (foto), amministratore delegato di Niq Italia.
Gli specialisti del rinforzo strutturale green
Fibre Net S.p.A. Via Jacopo Stellini, 3 - Z.I.U. 33050 Pavia di Udine (Ud) ITALY Tel. +39 0432 600918
www.fibrenet.it - info@fibrenet.it
SPECIALE NUOVI
SISTEMI COSTRUTTIVI: ANTISISMICA, ISOLAMENTO
DELLE PARETI ESTERNE E INTERNE 272
YT CASA ILLUMINAZIONE
TECNICA EDILIZIA
NORME E LEGGI CHE SONO SCRITTE PER LA REGOLA D’ARTE
Per una corretta posa in opera nel processo di realizzazione di un edificio è sempre più importante attenersi alle regole stabilite per ottenere il migliore risultato
Daniela Petrone*
PERABBONATI
FACCIATA VENTILATA PROGETTO DE CASTILLIA 23 - UNIPOL GROUP, MILANO
SPECIALE NUOVI SISTEMI COSTRUTTIVI
SOLOPERABBONATI
Planitop HPC Floor Floor
FIBRE NET
TRIS DI SOLUZIONI PER IL RINFORZO STRUTTURALE
L’azienda offre innovative proposte per il consolidamento: oltre a due sistemi Crm e quello Frp, presenta 26 configurazioni del sistema Frcm
Paolo Caliari
Il successo di Fibre Net risiede nella capacità di anticipare le esigenze del mercato offrendo soluzioni affidabili, innovative e sostenibili. L’azienda è una specialista del rinforzo strutturale in grado di offrire un servizio tecnico e una gamma di sistemi completi che trovano applicazione nelle diverse esigenze di cantiere. I sistemi Crm R i-S truttura (con le nuove reti force) e H-Planet, nonché il sistema Frcm C-M atrix testimoniano l’alta qualità e sono il risultato della combinazione tra ricerca avanzata e produzione interna dell’azienda.
Crm R i-Struttura . È il sistema di rinforzo strutturale sviluppato secondo la tecnica dell’intonaco armato (Composite Reinforced Mortar). Questo sistema di rinforzo strutturale utilizza reti, connettori e angolari preformati in Gfrp (Glass Fiber Reinforced Polymer) marcati Ce e dotati di accertamento di equivalenza, in conformità ai requisiti previsti dalla normativa. Si completa con malte da intonaco
a base di calce Nhl o cementizie. Fibre Net, inoltre, ha aggiunto al sistema Crm-R i-S truttur a la gamma Force, composta da cinque nuove reti preformate in Glass Fiber Reinforced Polymer, sviluppate per garantire facilità di applicazione e sostenibilità ma soprattutto prestazioni eccezionali, uniche sul mercato. H-Planet. È un sistema di rinforzo sviluppato secondo la tecnica Crm, costituito da reti preformate in Cfrp (Carbon Fiber Reinforced Polymer) e accessori ad aderenza migliorata, accoppiati a malta ad alta resistenza, garantendo alla struttura eccellenti proprietà meccaniche e durabilità. Gli elementi così rinforzati aumentano la loro duttilità e capacità dissipativa nel piano, nonché la loro resistenza alle azioni perpendicolari. È marcato Ce. Frcm C-Matrix. Rappresenta una gamma innovativa di sistemi Frcm
RENDERING SISTEMA
FRCM C-MATRIX.
SOTTO, IL SISTEMA
C-MATRIX APPLICATO
SU ARCHI E VOLTE.
A SINISTRA, RETI
FIBRE NET PER
IL RINFORZO
STRUTTURALE
(Fiber Reinforced Cementitious Matrix) progettati per offrire soluzioni efficaci di rinforzo su strutture in muratura (tufo, laterizio e pietra) e calcestruzzo. I sistemi C-M atrix sono concepiti per applicazioni per adesione su supporti con diverse caratteristiche e garantiscono elevate prestazioni in qualsiasi contesto applicativo, sia esso storico o moderno. I sistemi C-M atrix S-M-H combinano reti in fibra di vetro Ar o di carbonio, sia secche che impregnate, con matrici inorganiche a base di calce naturale (Nhl) o cementizie. Un’ampia gamma di sistemi qualificati consente di individuare la soluzione più indicata in base alle specifiche esigenze di progetto. L’utilizzo di connettori in fibra di vetro o di carbonio aumenta ulteriormente l’efficacia dell’intervento. I sistemi C-M atrix sono ecocompatibili e a basso impatto ambientale, rispondenti ai criteri Cam e certificati con Epd. Frp Betontex. È il sistema di placcaggio fibrorinforzato che si compone di tessuti, reti, fiocchi, lamine e barre preformate in fibre di carbonio o di vetro da impregnare e/o incollare in situ per mezzo di resine termoindurenti di tipo epossidico. Consente di incrementare la resistenza al taglio, flessione e compressione di strutture storiche o moderne. È la soluzione studiata per realizzare rinforzi localizzati e cerchiature delle zone più sollecitate quali pilastri, travi, collegamenti trave-pilastro e cordoli di interpiano e di sommità: l’intervento avviene, quindi, in modo puntuale, calibrando la quantità e la disposizione delle fibre in modo da ottimizzare le proprietà meccaniche del rinforzo. Sono disponibili tessuti unidirezionali, bidirezionali e multiassiali da impregnare in situ, adatti per gli interventi su elementi architettonici dalle geometrie irregolari.
DEFAVERI
NUOVA PERFORMANCE PER LA FINESTRA CON IL MONOBLOCCO
Tiquadra è un controtelaio realizzato in Eps, conforme ai Cam, ideato per risolvere il problema della dispersione termica dei fori datati o poco performanti. E senza sostituire obbligatoriamente l’infisso
RSara Giusti
iqualificare il foro finestra senza sostituire obbligatoriamente l’infisso è possibile grazie a Tiquadra, il controtelaio monoblocco di DeFaveri. Realizzato in Eps conforme ai Cam, è ideato appositamente per risolvere il problema della dispersione termica dei fori finestra datati o poco performanti, intervenendo con precisione. Il risultato è un ambiente domestico al riparo da condense e muffa, più sano e confortevole.
MONOBLOCCO
MONOBLOCCO TIQUADRA BLOKKO
SCURI A CARDINE
ISOLAMENTO
Tiquadra di DeFaveri aumenta le prestazioni termiche dei fori finestra esistenti. Grazie ai suoi materiali isolanti e al design all’avanguardia, isola efficacemente e concorre al miglioramento della classe energetica, eliminando i ponti termici. Nello specifico, è dotato di profilo in Pvc idoneo alla sigillatura tra monoblocco e serramento, mediante guarnizione autoespandente. Tiquadra può essere applicato senza necessità di opere murarie, perché si monta dall’esterno andando in appoggio alla finestra con opportune staffe. In questo modo non si creano disagi per l’utente finale che può restare serenamente dentro casa. A seguito del montaggio del monoblocco sul foro finestra, si procede con la coibentazione delle pareti con cappotto termico e con la successiva rasatura e finitura delle facciate per un lavoro di efficientamento efficace e semplice.
PRODOTTI COMPLEMENTARI
Il controtelaio monoblocco Tiquadra è disponibile in diverse soluzioni: per solo infisso, scuro e tapparelle. Inoltre, può essere abbinato a prodotti complementari, quali il cassonetto coibentato SalvaCaldo DeFaveri e il copri davanzale Cover, entrambi in Eps conforme ai Cam. Quest’ultimo, rivestito in alluminio verniciato, è disponibile su misura.
SOPREMA
RISPARMIO TOP CON L’ISOLAMENTO DELL’INVOLUCRO
Anit ha condotto uno studio tecnico su due edifici degli anni Settanta, utilizzando i materiali coibentanti dell’azienda. Risultato: il fabbisogno energetico annuale per il riscaldamento si è ridotto fino al 60%
Quantificare la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento che si può ottenere grazie a interventi mirati sull’involucro opaco (pareti, coperture e solai), attraverso l’utilizzo di materiali isolanti ad alte prestazioni. Questo è stato l’obiettivo principale dello studio tecnico realizzato da Anit in collaborazione con Soprema, che ha analizzato due tipologie edilizie molto diffuse in Italia: un piccolo condominio residenziale e una palestra pubblica, entrambi costruiti negli anni Settanta, quindi privi di accorgimenti costruttivi per il risparmio energetico.
Sara Giusti
LA SIMULAZIONE
Le simulazioni energetiche sono state realizzate da Anit in accordo con le norme Uni TS 11300. Sono stati scelti due contesti climatici diametralmente opposti e rappresentativi del territorio italiano: Roma (zona climatica D) e Cuneo (zona F), al fine di valutare le differenze di comportamento e prestazioni in ambienti più o meno rigidi dal punto di vista termico. Gli edifici analizzati sono stati un condominio di sei unità abitative distribuite su quattro piani (di cui uno non riscaldato), con struttura tipica dell’edilizia residenziale anni Settanta, classificato in classe energetica F, e una palestra pubblica, un edificio con ampie vetrate e grandi volumi, anch’esso in classe F.
L’APPLICAZIONE DEI SISTEMI
ISOLANTI AD ALTE PRESTAZIONI
SOPREMA CONCORRONO ALLA DIMINUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI
GLI SCENARI
Per ciascun edificio sono stati ipotizzati diversi scenari di intervento, che hanno coinvolto l’applicazione di sistemi isolanti ad alte prestazioni come quelli proposti da Soprema. Nel dettaglio sono stati utilizzati gli isolanti Neostir Eco (polistirene espanso additivato con grafite) per le pareti esterne, Pavaflex Confort 36 (fibra di legno flessibile) per l’isolamento interno, Soprapir Vb (lastre in poliuretano espanso rigido) per coperture piane, Stirodach accoppiato a Isolair Multi per le coperture inclinate, e Sopraxps Eco, Pavaboard e Soprarock Roof per l’isolamento di solai e coperture. Tutti gli interventi sono stati progettati nel rispetto dei limiti di trasmittanza termica imposti dalle normative vigenti, garantendo così anche l’accesso a eventuali incentivi fiscali.
I CONSUMI
Le simulazioni condotte da Anit hanno confermato l’efficacia degli interventi proposti. Il fabbisogno energetico annuale per il riscaldamento si è ridotto in media del 40%, con picchi che hanno superato il 60%. Il condominio ha registrato una riduzione dei consumi fino a 50 mila kWh/anno, mentre la palestra ha raggiunto un risparmio di circa 200 mila kWh/anno. Le emissioni di C o ₂ sono diminuite in modo proporzionale alla riduzione dei consumi. In entrambi i casi, l’intervento ha permesso il passaggio a una classe energetica superiore, con miglioramenti anche fino alla classe C. I risultati dimostrano che un intervento sull’involucro opaco è sufficiente per migliorare significativamente le performance energetiche di un edificio, anche senza toccare gli impianti.
Scarica lo studio completo
ISOLAMENTO A SECCO DENTRO O FUORI
Il sistema Isolareflex rappresenta un’applicazione innovativa per migliorare il comfort termico e acustico degli edifici. La soluzione ora si amplia con due nuove configurazioni per nuovi progetti e per interni
Il sistema di isolamento a secco con caratterizzazione antisismica Isolareflex, distribuito in esclusiva da Boero, si amplia con due nuove configurazioni studiate per le nuove costruzioni e per gli interni. Le novità si affiancano al sistema Isolareflex per edifici esistenti.
LE NOVITÀ
Sara Giusti
EDIFICIO RIQUALIFICATO
CON ISOLAREFLEX. A DESTRA, DETTAGLIO DI INSTALLAZIONE DEL SISTEMA
Isolareflex per Nuovi Progetti, sistema ad alta performance di pareti perimetrali, offre elevate prestazioni in termini di isolamento termico ed acustico, massimo comfort e durabilità nelle nuove costruzioni. La forma «a secco» garantisce agilità di installazione e tempi di posa ridotti rispetto alle soluzioni tradizionali. Con una durabilità certificata di almeno 25 anni, ha ottenuto la Valutazione Tecnica Europea (Eta 20/0261) e la marchiatura Ce. Isolareflex per Interni è invece la soluzione efficace per migliorare l’isolamento termico e acustico, oltre alla salubrità degli spazi interni. Con la sua configurazione con controparete isolante, adattabile in basso spessore, contrasta efficacemente problemi di condensa e muffa, senza sacrificare spazio. È ideale soprattutto nelle situazioni in cui gli interventi sulla facciata esterna risultino impraticabili per vincoli estetici, strutturali, normativi o di gestione, o per interventi mirati e non invasivi su singole stanze, in quanto è possibile integrare gli impianti all’interno della struttura.
EDILTECO L’INTONACO ISOLANTE È SUPERLEGGERO
Isolteco Light 110 è l’intonaco termoisolante superleggero (110 kg/m³) che offre un isolamento paragonabile al cappotto in Eps, ma con una reazione al fuoco A2 s1d0 e una resistenza agli urti superiore. Facile da applicare anche su pareti disomogenee, è la soluzione continua, durevole e certificata Cam per l’isolamento termico esterno ad alte prestazioni.
DALIFORM GROUP
RISTRUTTURAZIONI SEMPLICI E VELOCI CON IL CASSERO IGLU’
Nel caso di costruzioni esistenti, la soluzione consente di rialzare la superficie di fondazione, creando un vespaio aerato, o intervenire su solai di interpiano per il passaggio di cavidotti, utenze o per modificarne la quota, senza aggravio di peso della struttura
Sara Giusti
Con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio costruito e ridurre le nuove edificazioni, la riqualificazione e il recupero degli edifici esistenti sono oggi una priorità nel settore edile, ma pongono diverse sfide, tra cui la sicurezza, l’adeguamento strutturale, l’efficientamento energetico e l’uso ecologico delle risorse. Particolare attenzione è dedicata al miglioramento del comfort abitativo che comporta un adeguamento dell’impiantistica secondo nuovi standard, oltre che la consueta protezione nei confronti dell’umidità di risalita e dal gas Radon. La cassaforma Iglù di Daliform Group risponde pienamente a queste esigenze anche nel caso di costruzioni esistenti, per rialzare la pavimentazione a livello di fondazione, creando un vespaio aerato. Nel caso di solai consentono di modificare la quota di interpiano, ottimizzando il peso della struttura, riducendo notevolmente l'uso di calcestruzzo e ferro, e semplificando l'installazione degli impianti e tubazioni.
I CASSERI IGLU' PER LA RISTRUTTURAZIONE DI CASCINA
TRIULZA A RHO (MILANO). NELLA PAGINA A FIANCO, RISTRUTTURAZIONE DI UNA RESIDENZA PRIVATA
COME SI UTILIZZANO
Il sistema Iglù permette alla fondazione dell’edificio di «respirare» e migliorare la qualità dell’aria degli ambienti interni. Per ottenere un’adeguata ventilazione dell’intercapedine, sia nelle ristrutturazioni che nelle nuove costruzioni, il vespaio va opportunamente collegato con l’esterno tramite apposite aperture. Per massimizzare l’effetto camino è consigliabile posizionare le aperture di ingresso sul lato nord, poco sopra il livello del terreno, e quelle di uscita sul lato sud, preferibilmente fino al tetto. Inoltre, è fondamentale garantire la connessione tra i diversi vani del reticolo di fondazione, in modo da ottenere un adeguato flusso d’aria in tutti gli ambienti del vespaio. Iglu’ è disponibile in altezze da 4 fino a 80 centimetri e si adatta alle diverse esigenze progettuali e alle più svariate geometrie grazie all’utilizzo dei relativi accessori. La posa rapida e intuitiva riduce non solo i tempi di realizzazione ma anche il consumo di calcestruzzo e ferro, garantendo vantaggi sia economici che strutturali.
IN LINEA CON I CAM
I casseri Iglu', realizzati in plastica riciclata, sono certificati «Plastica Seconda Vita» rispondente ai Cam , ovvero ai Criteri Ambientali Minimi all’interno del Green Public Procurement (G pp) che sono i requisiti occorrenti per individuare il prodotto o la soluzione progettuale migliore da un punto di vista di impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita. Sempre in tema ambientale, l’utilizzo del cassero Iglù contribuisce al miglioramento del punteggio secondo lo standard internazionale L eed nei progetti di ristrutturazione, adeguando il costruito a un contesto urbano migliore e più ecosostenibile.
SUPPORTO AI PROGETTISTI
L’ufficio Engineering di Daliform Group supporta progettisti e imprese in tutte le fasi del processo edilizio, fornendo consulenza tecnica per individuare le soluzioni più adatte a ogni specifico intervento di recupero e riqualificazione, oltre che del nuovo. Questo consente di dimensionare l’intero pacchetto del vespaio in maniera ottimizzata e di posizionare in maniera adeguata le aperture verso l’esterno. Inoltre, possono essere studiati e sviluppati dettagli tipologici per risolvere i comuni problemi realizzativi, per garantire una posa in opera più agile e ottimizzata, grazie all'ampia gamma di accessori di chiusura laterale e pezzi speciali a disposizione.
FASSA BORTOLO
MALTE RAPIDE ED EFFICIENTI PER IL RIPRISTINO
L’azienda lancia Geoactive R4 10 e Geoactive R4 40, con un tempo di lavorabilità stabile di 10 minuti o 40 minuti: consentono di cominciare il ciclo di finitura dopo quattro ore dall’intervento
LE NUOVE MALTE
GEOACTIVE R4 10
E R4 40 PER IL
RIPRISTINO DEL CALCESTRUZZO
QUANDO SERVONO
Le malte Geoactive permettono con un prodotto di assolvere quattro differenti funzioni: passivare, ossia migliorare la protezione dell’armatura metallica; rifinire, in quanto sono prodotti a grana fine, facilmente frattazzabili a civile, pronti per la decorazione; ricostruire in modo facile e veloce le parti deteriorate grazie all’elevata tixotropia; proteggere i manufatti in modo duraturo.
Per il ripristino strutturale del calcestruzzo ammalorato, Fassa Bortolo lancia due nuove malte rapide ad elevate prestazioni meccaniche: Geoactive R4 10 e Geoactive R4 40. Con un tempo di lavorabilità stabile rispettivamente di 10 minuti o 40 minuti, consentono di cominciare il ciclo di finitura dopo quattro ore dall’intervento.
MASSIMA PERFORMANCE
Particolarmente lavorabili per offrire la massima performance in diverse condizioni ambientali e tipologie di intervento, anche quelle più estreme dell’edilizia acrobatica, le malte Geoactive R4 10 e R4 40 sono specifiche per interventi di riparazione localizzati, anche con cestello. Hanno una migliore adesione al supporto così da ridurre la necessità di bagnarlo preventivamente a rifiuto, semplificando la fase di preparazione. Possono essere utilizzate per la riparazione rapida di elementi strutturali in calcestruzzo armato quali travi e pilastri, di cornicioni e frontalini di balconi anche in situazioni di urgenza, di elementi prefabbricati in calcestruzzo. Inoltre, servono a regolarizzare aree di calcestruzzo con difetti superficiali come nidi di ghiaia, fori dei distanziatori, riprese di getto.
REQUISITO R4
Le nuove malte Geoactive rispondono al requisito R4 (strutturale), fornendo alte performance meccaniche e di resistenza a compressione. Inoltre, contenendo speciali modificatori polimerici all’interno della loro formulazione, sono testate in particolari e specifiche condizioni di stagionatura (Pcc), sia in strutture esposte all’aria che costantemente sott’acqua.
Sara Giusti
Progettazione solai
NAUTILUS EVO
Sistema di alleggerimento per piastre in calcestruzzo armato
ALLEGGERIMENTO SOLAI
Nautilus Evo è un cassero modulare progettato per l’alleggerimento di piastre in calcestruzzo armato gettate in opera.
È dotato di un innovativo cono centrale, frutto di una pluriennale esperienza di cantiere, che assicura la limitazione del sollevamento durante la fase di getto, il controllo visivo dell’effettivo completamento della soletta inferiore, la sicurezza della completezza della sezione strutturale e una finitura dell’intradosso perfetta e omogenea.
GEOPLAST
UN CASSERO PIÙ LEGGERO FA RISPARMIARE
Nautilus Evo migliora
le prestazioni strutturali delle realizzazioni
con soletta piena e allo stesso tempo riduce sensibilmente il consumo di ferro e cemento.
E semplifica la logistica
Progettato per alleggerire i solai in calcestruzzo armato, il cassero modulare in plastica riciclata Nautilus Evo di Geoplast consente di migliorare le prestazioni strutturali delle realizzazioni con soletta piena e allo stesso tempo di ridurre sensibilmente il consumo di ferro e cemento. Grazie al suo particolare design, caratterizzato da un cono centrale che permette di monitorare visivamente la fase di getto, Nautilus Evo evita il sollevamento degli elementi dovuto al flusso di calcestruzzo, garantendo la completezza della sezione strutturale e una finitura dell’intradosso perfetta ed omogenea. Inoltre, grazie alla sua leggerezza e impilabilità, questa soluzione semplifica la logistica di cantiere, riducendo i trasporti e il ricorso a mezzi meccanici per la movimentazione.
NUOVO STANDARD AL PORTO DI PALERMO
Riduzione dei costi dell’opera, maggiore sostenibilità in termini ambientali e standard qualitativi di eccellenza: la combinazione di queste caratteristiche ha spinto i progettisti di un nuovo molo all’interno del Porto di Palermo a scegliere Nautilus Evo. La realizzazione dell’opera è stata seguita passo dopo passo dal team di Geoplast Consulting, in modo da garantire il rispetto dei requisiti prestazionali richiesti dal progetto.
Sara Giusti
MAPEI
SOLUZIONE RAPIDA PER LA PROTEZIONE DAL TERREMOTO
MapeWrap EQ System
è un sistema di presidio a basso spessore per la salvaguardia dal ribaltamento di tramezze e tamponamenti e per la prevenzione dello sfondellamento dei solai
Sara Giusti
IRIDUZIONE DEL RISCHIO
A SINISTRA, APPLICAZIONE DEL PRIMO STRATO DI ADESIVO MAPEWRAP EQ ADHESIVE. QUI, APPLICAZIONE DEL TESSUTO DI ARMATURA MAPEWRAP EQ NET A PARETE
n un contesto in cui la prevenzione sismica è sempre più centrale, scegliere tecnologie come MapeWrap EQ System di Mapei significa prevenire il rischio, valorizzare il patrimonio esistente e contribuire attivamente a un’edilizia più sicura e attenta alle persone. Testata e validata scientificamente presso il Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell’Università Federico II di Napoli, MapeWrap EQ System è un sistema di presidio di minimo spessore per la protezione dal ribaltamento delle tramezze e dei tamponamenti e per la protezione dallo sfondellamento dei solai. Grazie alla sua semplice e veloce applicazione, è ideale per edifici abitati e pubblici come scuole, ospedali e tutte quelle strutture dove la protezione sismica deve coniugarsi con la necessità di interventi rapidi e poco invasivi.
Questa speciale «carta da parati» nasce per abbattere la vulnerabilità sismica degli edifici ed è indicata per la protezione di elementi secondari di tamponamento e di pareti esterne, al fine di migliorare la distribuzione delle tensioni e incrementare la duttilità degli elementi presidiati nei confronti delle sollecitazioni meccaniche. Il fulcro del sistema è rappresentato dall’abbinamento di una armatura bidirezionale costituita da fibre di vetro trattate superficialmente con un appretto a base poliuretanica resistente agli alcali (MapeWrap EQ Net) e da un adesivo monocomponente all’acqua pronto all’uso a base di dispersione poliuretanica a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili (MapeWrap EQ Adhesive). La combinazione di questi due elementi dà vita a un sistema leggero, sottile, ma estremamente resistente, capace di aumentare la duttilità degli elementi presidiati senza interventi invasivi o l’utilizzo di tasselli o macchinari complessi.
TORGGLER
POKER DI SOLUZIONI CONTRO IL DEGRADO DEL CALCESTRUZZO
La Linea Restauro si compone di quattro prodotti specifici: Ferri, Restauro, Finitura e Pittura. Una gamma completa per il recupero e la protezione delle strutture
LSara Giusti
a Linea Restauro di Torggler offre una gamma completa di prodotti studiati per il recupero e la protezione delle strutture in calcestruzzo e per fronteggiare il degrado da carbonatazione e da corrosione dei ferri di armatura. La gamma si compone di quattro prodotti e comprende Torggler Restauro Ferri, Restauro R4, Restauro Finitura e Restauro Pittura. Con questa linea di prodotti l’azienda si pone come punto di riferimento nel settore del restauro edilizio, offrendo un panorama completo e sicuro di soluzioni per ogni esigenza di ripristino.
LA LINEA RESTAURO DI TORGGLER PER IL RECUPERO E LA PROTEZIONE DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO
ANTICORROSIONE
Torggler Restauro Ferri è la soluzione innovativa per la protezione anticorrosiva dei ferri di armatura. Questo prodotto cementizio monocomponente è progettato per garantire l’adesione ottimale delle malte, distinguendosi per l’elevata protezione contro la penetrazione di anidride carbonica e per la sua estrema facilità di applicazione.
RESISTENZA
Pronta per l’uso, Torggler Restauro R4 è una malta fibrorinforzata progettata per interventi strutturali su calcestruzzo armato. Grazie alla sua elevata resistenza meccanica e alla capacità antiritiro, Restauro R4 può essere applicato in spessori compresi tra 10 e 40 millimetri per mano, sia manualmente che a spruzzo, senza rischi di colature. Questo prodotto offre una resistenza eccellente alla flessione, fondamentale per la riparazione di strutture in calcestruzzo armato in modo sicuro e duraturo. La qualità di Restauro R4 è testimoniata dalle certificazioni di tipo Pcc e classe R4 secondo la En 1504-3.
RESTAURO
Per il restauro e la finitura di strutture in calcestruzzo, l’azienda propone invece la malta cementizia monocomponente Torggler Restauro Finitura. Con un ridotto assorbimento capillare e una resistenza alla penetrazione della CO2, questa malta è perfetta per applicazioni con spessori da 1 a 3 millimetri; in più, grazie alla sua eccezionale lavorabilità e adesione al sottofondo, offre una resistenza meccanica superiore e una durezza superficiale elevata. Torggler Restauro Pittura è invece una pittura protettiva nata per tutelare il calcestruzzo dai rischi derivanti dalla penetrazione di CO2. Disponibile in bianco e in colori personalizzabili grazie al sistema tintometrico, Restauro Pittura è un prodotto ad alte prestazioni pensato sia per applicazioni indoor che outdoor, assicurando una protezione duratura e uniforme anche in condizioni di esposizione a condizioni atmosferiche estreme.
CASERMA ABBA DI MERANO RIQUALIFICATA CON I PRODOTTI TORGGLER. SOPRA, RIPRISTINO DEL PONTE RESIA A BOLZANO. SOTTO, INTERVENTI DI RESTAURO PRESSO TSCHECHIEN TUNNEL E PONTE CATENA A VERONA
CAVATORTA
INNOVAZIONE NELLA SICUREZZA DEI SOLAI
Soltec System permette, a livello preventivo e in fase di ripristino, di contenere i cedimenti dovuti allo sfondellamento delle pignatte delle solette, al distacco di intonaco e di copriferro di superfici in cemento armato
Veronica Monaco
La rottura e il distacco dei setti verticali e del fondello delle pignatte che compongono i solai latero-cementizi spesso causano il crollo di porzioni di intradosso di solaio, mettendo a rischio l’incolumità delle persone e delle attrezzature nei locali sottostanti. Cavatorta, che opera a livello mondiale nella produzione di rete zincata, ha studiato e ingegnerizzato Soltec System, un sistema che permette, a livello preventivo e in fase di ripristino, di contenere i crolli dovuti allo sfondellamento delle pignatte di solai, al distacco di intonaco e di copriferro di superfici in cemento armato, grazie all’applicazione delle proprie reti.
ACCAIO ZINCATO
Soltec System, il sistema antisfondellamento di Cavatorta, è costituito da una rete in acciaio zincato (Soltec Esa 16 e Soltec Esa 25) o in acciaio Inox (Soltec 25) e da rondelle in acciaio e in materiale polimerico Sbr (da usare accoppiate). Le reti Soltec Esa 16 e Soltec Esa 25, pur realizzate con lo stesso procedimento della rete Soltec 25, si differenziano per le lavorazioni subite: sono soggette anche dopo la saldatura all’esclusivo Galvafort Process (zincatura forte e a caldo) perfezionato nei laboratori Cavatorta, in grado di assicurare una maggiore resistenza alla corrosione.
SPERIMENTAZIONE
Sperimentato presso l’Università di Parma, Soltec System prevede il posizionamento di una delle reti elettrosaldate della gamma Soltec all’intradosso delle superfici da mettere in sicurezza, collegandole alla struttura sovrastante con fissaggi e rondelle specificatamente studiati e sperimentati. Per assolvere alla propria funzione di evitare danni conseguenti allo sfondellamento, Soltec System può essere mantenuto a vista, senza bisogno di alcun rivestimento. È possibile, per esigenze estetiche, realizzare sopra allo stesso uno strato di finitura in intonaco o di cartongesso. A titolo esem-
plificativo, Cavatorta ha anche testato l’impiego di una malta strutturale M15 (En 998- 2), che ha portato a un miglioramento delle prestazioni del 38% e che può essere coperta con apposita rasatura di rinforzo.
IL SOFTWARE
Soltec System è corredato da un software di calcolo pensato per la valutazione della resistenza di una rete antisfondellamento soggetto a carico di progetto, in combinazione eccezionale o stato limite ultimo, e la valutazione delle sollecitazioni assiali e taglianti agenti sui tasselli in tre differenti posizioni.
CERTIFICAZIONI
Il sistema antisfondellamento Soltec System ha recentemente ottenuto l'Eta 24/0575 (European Technical Assessment) rilasciato da Itc-Cnr, una certificazione che attesta ufficialmente le prestazioni del prodotto, come previsto dal Cpr 305/2011. Questo importante riconoscimento garantisce l'affidabilità e la sicurezza del nostro prodotto per i clienti, certificando che le sue prestazioni sono state valutate secondo i criteri stabiliti dal Documento per la Valutazione Europea (Ead).
SOLTEC SYSTEM CONSENTE DI CONTENERE I CROLLI DOVUTI ALLO SFONDELLAMENTO DELLE PIGNATTE DI SOLAI, AL DISTACCO DI INTONACO E AL DISTACCO DI COPRIFERRO DI SUPERFICI IN CEMENTO ARMATO, GRAZIE ALL’APPLICAZIONE RAPIDA ED EFFICACE DELLE PROPRIE RETI ALL’INTRADOSSO DEGLI STESSI
G&P INTECH
CONSOLIDAMENTO OK PER L’EDIFICIO DELL’OTTOCENTO
A Montecchio Maggiore (Vicenza) una costruzione d’epoca ha adottato un sistema antisismico con iniezioni di calce idraulica naturale Limecrete IR, barre Cfk in fibra di carbonio, intonaci armati Frcm e cerchiature di piano con tessuti in acciaio
Sara Giusti
AMontecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, un edificio dell’Ottocento vincolato, con murature in pietrame e mattoni pieni, è stato oggetto di un intervento di consolidamento antisismico grazie alle soluzioni G&P Intech. Specializzata in tecnologie per il rinforzo strutturale e la riqualificazione antisismica, l’azienda di Altavilla Vicentina (Vicenza) propone soluzioni certificate Cvt secondo le normative tecniche delle costruzioni, annoverandosi tra le aziende in grado di proporre al mercato sistemi certificati Frp, Frcm e Crm
L’INTERVENTO
SOLUZIONI G&P INTECH
Nello specifico, per l’intervento a Montecchio Maggiore è stato realizzato un consolidamento antisismico con iniezioni di calce idraulica naturale Limecrete IR, barre Cfk in fibra di carbonio per migliorare il comportamento scatolare, intonaci armati Frcm con rete basalto B-Net 450 BA e cerchiature di piano con tessuti in acciaio Uhtss Steel Net G135. Il sistema, integrato con connettori Sfix G10 e resine epossidiche Resin 75/90, ha permesso di migliorare la continuità muraria e la risposta sismica globale, mantenendo compatibilità con i materiali storici, rispondendo perfettamente all’esigenza di tutela e di contenuta invasività richieste dall’intervento.
PARTNERSHIP
Grazie alla sua esperienza e competenza, G&P Intech si conferma partner tecnico per le imprese e i rivenditori edili che vogliono specializzarsi nei rinforzi strutturali e nell’antisismica, combinando innovazione, qualità e attenzione alla tutela del costruito.
Abbonamento YouTrade estero € 258 euro 1 anno
Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/ oppure, fare richiesta via mail ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero +39 02 47761275
Riceverai in OMAGGIO una copia de “I
STIFERITE
NUOVO TETTO PER LA STORICA FILANDA BANFI
L’edificio ottocentesco vicino a Udine torna a nuova vita come complesso abitativo. Alla riqualificazione energetica dell’involucro ha contribuito il pannello Stiferite Isoventilato, che assicura una contenuta trasmittanza termica
Inserita all’interno della storica Filanda Banfi, l’ex Galettiera (costruita a fine Ottocento per l’allevamento dei bachi da seta) di Dignano (Udine) tornerà a nuova vita come complesso abitativo per persone con disabilità, ma in grado di vivere autonomamente. I lavori di ristrutturazione del tetto, conclusi di recente, hanno visto l’applicazione del pannello Stiferite Isoventilato. La riqualificazione della Filanda Banfi offre l’opportunità di coniugare in un unico progetto i temi del recupero del patrimonio storico-artistico, dello sviluppo di politiche sociali e dell’efficientamento energetico del costruito.
IL RECUPERO
Il progetto prevede il recupero, attraverso interventi di ristrutturazione edilizia, del fabbricato dell’ex Galettiera per destinarlo a sei unità abitative di carattere assistenziale. Altre aree libere della filanda, opportunamente attrezzate, saranno invece utilizzate per attività ricreative all’aperto e/o di recupero motorio, mentre i fabbricati rimanenti, previo adeguamento, ospiteranno diverse filiere legate a progetti di riabilitazione sociale (seribachicoltura, lattiero casearia, agricola) e promozione dei prodotti agroalimentari tipici locali.
Sara Giusti
LA STORIA
Avviata nel 1857, quando l’industria serico-cotoniera stava prendendo piede, l’attività della filanda di Dignano rivestì un ruolo sociale importante in Friuli VeneziaGiulia, promuovendo il lavoro femminile. Divenne la più importante filanda della Regione, restando attiva fino agli anni Cinquanta del Novecento. I fabbricati sono poi stati utilizzati come allevamenti di polli fino agli anni Ottanta, cadendo poi in disuso. Testimonianza di archeologia industriale, il fabbricato risale al 1921, anno in cui gli imprenditori Bernardo e Lorenzo Banfi lo ricostruirono a seguito di un incendio in una posizione strategica, lungo la roggia di Sant’Odorico, che dal Tagliamento convogliava l’acqua verso lo stabilimento.
IL MATERIALE
La messa in sicurezza dei fabbricati ha previsto il rifacimento della copertura con struttura a capriate. Inoltre, la nuova destinazione d’uso a carattere abitativo ha richiesto anche una riqualificazione energetica dell’involucro edilizio, a cui ha contribuito la scelta del pannello Stiferite Isoventilato di spessore 140 millimetri, che assicura una trasmittanza termica pari a 0,18 W/m2K. Il pannello termoisolante in schiuma polyiso è il componente principale del sistema, interamente adottato per la stratigrafia che, al di sopra del tavolato in legno, ha previsto la posa del freno al vapore impermeabile all’acqua Isotelo VB, del pannello Isoventilato fissato meccanicamente, del nastro sigillante adesivo Isoventilato Tape, utilizzato per la sigillatura dei giunti tra i panelli e dei punti di ancoraggio. Infine, per il supporto degli elementi di copertura è stato installato un profilo omega in zinco magnesio a ventilazione maggiorata.
LE CARATTERISTICHE
Stiferite Isoventilato è un pannello di grande formato (1200 x 2400 millimetri), sviluppato per agevolare le operazioni di posa delle coperture a falde ventilate. È costituito da schiuma polyiso rivestita sulla faccia inferiore con fibra minerale saturata e sulla faccia superiore con lo speciale rivestimento antiscivolo Laminglass, permeabile al vapore e impermeabile all’acqua. Al di sotto del rivestimento in Laminglass, sono inglobati all’interno della schiuma due listelli di legno Osb/3, di dimensioni 45x15 millimetri, posti a correre lungo l’intera lunghezza del pannello con interasse di 600 millimetri. La posizione dei listelli è facilmente individuabile grazie alle linee tratteggiate presenti sul rivestimento superiore. La presenza dei listelli in legno consente un agevole fissaggio meccanico dei pannelli al piano di posa e permette il fissaggio dei profili o listelli per la ventilazione e per il sostegno degli elementi di copertura. Inoltre, offre agli applicatori una linea di fissaggio continua, che consente di distanziare liberamente profili o listelli di ventilazione in funzione del passo degli elementi di copertura adottati, e consente di eliminare il ponte termico in corrispondenza dei punti di ancoraggio.
IL PANNELLO STIFERITE
ISOVENTILATO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL TETTO DELL'EX GALETTIERA DI FILANDA BANFI A DIGNANO (UDINE)
DURABILITÀ
Oltre alle prestazioni termiche, le soluzioni applicative sviluppate da Stiferite concorrono alla qualità delle opere di riqualificazione grazie alla loro durabilità, al loro comportamento meccanico, che assicura resistenza ai carichi statici e dinamici e alla forza di estrazione del vento, e alla sicurezza d’impiego con l’assenza di rilascio di fibre e composti organici volatili. Le soluzioni Stiferite sono inoltre compatibili con i materiali di comune impiego in edilizia e dotate di certificazioni sia prestazionali che ambientali (Dop, Epd, conformità ai Cam, mappature Leed e Itaca). La leggerezza e la compattezza dei prodotti permettono infine una rapida posa in opera e facilitano eventuali tagli a misura o sagomature.
LA SCHEDA
• Progetto: recupero conservativo dell’Ex Filanda Banfi di Dignano, messa in sicurezza della copertura
• Committente: Comune di Dignano (Udine)
• Responsabile Unico del Procedimento: Architetto Cristina Prandini
• Società affidataria del servizio: AB&P Engineering Srl - Pordenone
• Coordinatore della progettazione: Ingegnere Arturo Busetto
Mx-Pva Fibrorinforzata di Ruregold è l’intonaco armato certificato per consolidare edifici in muratura. Grazie anche alle fibre strutturali è una soluzione alternativa alla tecnica tradizionale
Mx-Pva Fibrorinforzata di Ruregold è l'innovativo sistema di consolidamento delle murature esistenti «tutto in uno». Grazie alle elevate prestazioni meccaniche e alla presenza diffusa di fibre sintetiche strutturali in Pva (polialcool vinilico, un polimero sintetico solubile in acqua), in abbinamento ai connettori, si pone come soluzione alternativa alla tradizionale tecnica dell’intonaco armato (sistema Crm) sfruttando le superiori prestazioni e facilità di posa.
PROVE SPERIMENTALI
Certificata con Cvt e validata con prove sperimentali dalle principali università italiane, la malta Mx-Pva Fibrorinforzata si applica nello spessore di circa 3 centimetri e consente di migliorare significativamente la resistenza delle murature in laterizio, pietrame o murature a sacco, anche se irregolari o prive di collegamenti trasversali. Pratica da impastare e applicabile anche a spruzzo, offre massima semplicità e rapidità di posa e si adatta perfettamente anche a superfici complesse.
Sara Giusti
Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.
Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in pochi anni uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni, in modo particolare di progettisti e costruttori edili. YouBuild – Progettare e Costruire Sostenibile, racconta i grandi processi che stanno attraversando il XXI Secolo e come impattano sulle Costruzioni mutandone il Dna lungo l’intera filiera produttiva. Insieme alla Sostenibilità, un altro grande driver di trasformazione è rappresentato dalla Digitalizzazione del mondo del lavoro e con esso dei processi organizzativi e della produzione. L’era digitale è senza dubbio più efficiente ma non è priva di insidie. La rivista ha cadenza bimestrale e si avvale della direzione editoriale di Livia Randaccio e della direzione scientifica del prof. Emanuele Naboni. La cultura del progetto e della costruzione sostenibile viene fotografata nel suo divenire quotidiano attraverso le linee guida normative, associative e realizzative dell’ambiente costruito Con l’ambizione di dare un contributo fattivo affinchè il “carbon thinking” possa diventare il paradigma dominante del settore. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.
È possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link www.virginiagambinoeditore.it/riviste/ youbuild/ o telefonando al numero +39 02 47761275
GRUPPO ERGEPEARL
NUOVA VITA PER L'INVOLUCRO EDILIZIO
RoofRox facade&more è la linea pensata per rispondere alle esigenze dell’architettura moderna. Presenta molteplici proposte e soluzioni per la realizzazione delle facciate ventilate, unendo estetica, funzionalità e comfort abitativo
La ricerca di soluzioni architettoniche in grado di unire estetica, funzionalità ed efficienza energetica ha portato alla nascita di una tecnologia costruttiva innovativa e affascinante: la facciata ventilata. I vantaggi di questo sistema sono molteplici, sia in termini di efficienza energetica sia di comfort abitativo,
Sara Giusti
LA LINEA DEDICATA AL MONDO DELLE FACCIATE VENTILATE, ROOFROX FACADE&MORE, COMPRENDE SOLUZIONI PER LA SOTTOSTRUTTURA, RIVESTIMENTI ED ELEMENTI DI FISSAGGIO
poiché agisce sull’isolamento termico e acustico dell’edificio, proteggendolo al contempo da agenti atmosferici, condense e umidità.
Ciò non solo garantisce maggiore longevità, ma riduce anche la necessità di manutenzione. Inoltre, la facciata ventilata si presenta estremamente versatile anche da un punto di vista estetico.
SISTEMA PROFESSIONALE
RoofRox facade&more è una linea dedicata esclusivamente al mondo delle facciate ventilate ed è stata introdotta da RoofRox, azienda del Gruppo Ergepearl insieme a Riwega e 3therm, per rispondere alle esigenze dell’architettura moderna. RoofRox facade&more comprende tre reparti: Element, Texture e Decking. Il reparto Element include soluzioni per lo scheletro strutturale, come le staffe S pidi max, disponibili con lunghezze da 65 a 900 millimetri, nelle versioni alluminio e acciaio, con rivestimento in aluzinc.
RIVESTIMENTI E FISSAGGIO
La loro peculiarità è di poter essere utilizzate sia in senso verticale, sia in senso orizzontale, sia per punti fissi, sia per punti mobili.
A esse si affianca una vasta gamma di profili di supporto e di profili di finitura che completano la struttura della facciata stessa. Il reparto Element permette di realizzare le diverse idee progettuali, assieme alla vasta gamma di fissaggi strutturali e i diversi rivestimenti, contenuti nella divisione Texture, che propone diverse tipologie di materiali di qualità e duraturi, dalle lastre metalliche all’H pl. Infine, il reparto Decking affianca alla proposta RoofRox anche una gamma di elementi di fissaggio studiati per ridurre i tempi di montaggio e prolungare la vita di ogni terrazza o facciata.
UNA COIBENTAZIONE PIÙ EFFICACE NON SOLO PER SPORT
Per il nuovo PalaUnisannio a Benevento il progettista ha scelto Isotec Parete Black, il sistema termoisolante in Pir con migliorata reazione al fuoco e correntino asolato in acciaio che permette l'aggancio di qualsiasi rivestimento
Per permettere agli studenti di vivere l’università in pieno comfort, il progettista del nuovo PalaUnisannio di Benevento, l’ingegnere Umberto Dell’Omo, ha scelto la soluzione costruttiva della facciata ventilata realizzata con Isotec Parete Black di Brianza Plastica. Il sistema è stato poi abbinato a un rivestimento ceramico in gres per la massima integrazione con l’estetica degli edifici adiacenti.
BRIANZA PLASTICA
Sara Giusti
EFFICIENZA ENERGETICA IN PALESTRA
Voluto dal rettore, Gerardo Canfora, e dal direttore generale, ingegnere Gianluca Basile dell’Università degli Studi del Sannio a Benevento, il nuovo PalaUnisannio prevede spazi destinati alle attività di ricerca e didattica, attività sportiva e spazi per il tempo libero. Costruito ex novo sul terreno che in precedenza ospitava un vecchio fabbricato, che è stato demolito, l’edificio è formato da un unico corpo di fabbrica di due piani fuori terra realizzato con un mix di tre tipologie costruttive: cemento armato precompresso, una struttura in carpenteria metallica (scala di emergenza) e una parte in cemento armato gettato in opera (il corpo scala e il vano ascensori); il tamponamento esterno è invece in laterizio intonacato. Il piano terra ospita un’ampia palestra dotata di spogliatoi e locali di servizio a uso degli studenti, mentre al
piano superiore, con accesso autonomo, sono state realizzate sale che accolgono attività didattiche e laboratori. In sommità è presente una terrazza calpestabile, destinata alla socializzazione, zona studio e al tempo libero degli studenti. Trattandosi a tutti gli effetti di una demo-ricostruzione, non era vincolante l’ottenimento di prestazioni Nzeb, ma i progettisti hanno comunque mirato a perseguire un elevato grado di efficienza energetica, unitamente a ottime prestazioni di reazione a fuoco, in virtù della natura pubblica dell’edificio. Certificato in classe energetica A1, fin dalla sua inaugurazione il nuovo PalaUnisannio si è già messo in luce per l’ottimale livello di comfort termico percepito all’interno, dimostrando un favorevole delta energetico tra esterno e interno sia nelle giornate calde, sia in quelle con temperature più rigide. LA
CORRENTINO INTEGRATO
Isotec Parete Black è costituito da un pannello con anima isolante in poliuretano espanso rigido Pir (λD =0,024 W/mK per spessori da 60 a 100 millimetri), autoestinguente rivestito, in intradosso, da una lamina in alluminio goffrato e, in estradosso, da un coating minerale ignifugo, materiali che permettono di raggiungere una classe di reazione al fuoco Bs2, d0. Inoltre, il pannello è dotato di un correntino asolato in acciaio di 4 centimetri di altezza, integrato nel pannello direttamente in fase di produzione. Il correntino permette l'aggancio di qualsiasi tipologia di rivestimento esterno e, contestualmente alla posa di questo, realizza la camera di ventilazione. Nel caso del PalaUnisannio sono state scelte piastrelle in gres da 120x60 centimetri, in colore beige naturale, e piastrelle da 20x60 centimetri, in color cotto.
POSA A SECCO
Il sistema di facciata ventilata Isotec Parete Black si posa completamente a secco, tramite ancoraggio alla struttura portante mediante tasselli. La sua leggerezza e maneggevolezza si dimostra un notevole valore aggiunto per le squadre di installatori, così come i suoi bordi battentati facilitano il perfetto accostamento dei pannelli, minimizzando i rischi di errore. Una volta posizionati i pannelli, i giunti vengono sigillati con schiuma poliuretanica e coperti con l’apposito nastro butilico che completa il sistema. La camera di ventilazione da 4 centimetri che si crea tra il pannello Isotec Parete Black e il rivestimento di facciata attiva in maniera naturale moti convettivi d’aria che in estate asportano verso l’alto il calore in eccesso, riducendo il carico di calore diretto e indiretto sull’isolante. In inverno il flusso d’aria consente invece di velocizzare l’asciugatura di eventuale condensa.
POSA FACILE E VELOCE
La posa in opera della facciata ventilata del PalaUnisannio è stata eseguita dall’impresa Ciasullo Costruzioni di Ariano Irpino (Avellino), che ha impiegato una squadra di quattro persone per completare
LA FACCIATA VENTILATA
DEL NUOVO PALAUNISANNIO
È REALIZZATA CON ISOTEC PARETE
BLACK DI BRIANZA PLASTICA:
SI POSA COMPLETAMENTE A
SECCO, TRAMITE ANCORAGGIO
SULLA STRUTTURA PORTANTE
MEDIANTE TASSELLI
l’opera in quattro mesi, lavorando su circa 1.600 metri quadrati di superficie verticale. Particolare attenzione è stata prestata alla fase di preparazione cantieristica, grazie anche all’assistenza tecnica dell’architetto Luca Furia, funzionario tecnico commerciale di Brianza Plastica, che mediante consulenze mirate in cantiere ha fornito supporto alle maestranze nel corso delle lavorazioni.
LA SCHEDA
• Tipologia: edificio pubblico – centro didattico e sportivo
• Intervento: demo-ricostruzione
• Ubicazione: Benevento
• Committente: Università degli Studi del Sannio di Benevento
• Progettista e Responsabile del Procedimento: Ingegnere Umberto Dell’Omo – Università degli Studi del Sannio di Benevento
• Direttore dei Lavori: Ingegnere Giosuè Di Franco –Università degli Studi del Sannio di Benevento
• Dirigente Settore Tecnico: Architetto Simona Fontana – Università degli Studi del Sannio di Benevento
• Isolamento facciata ventilata: Isotec Parete Black di Brianza Plastica, spessore 100 millimetri
• Rivestimento facciata: piastrelle in grès doppio formato (60x120 e 20x60 centimetri)
• Certificazione energetica: Classe A1
I Bilanci delle Costruzioni imprese di costruzioni, ingegneria, produzione (acciaio e tondino, attrezzature, cemento e calcestruzzo, chimica, climatizzazione, drenaggio e trattamento delle acque, fissaggio, illuminotecnica, impiantistica, isolamento e impermeabilizzazione, laterizi, lattoneria, macchine, piastrelle e rivestimenti, pitture e vernici, prefabbricati, presagomatura, sanitari e arredobagno, serramenti e altre categorie) e della distribuzione di materiali edili, idrotermosanitari, elettrici, Gdo
SAINT-GOBAIN
CANTIERE VELOCE CON UNA SOLUZIONE PERFORMANTE
Il sistema costruttivo
InnovaLight X è composto da elementi leggeri che consentono di ottenere stratigrafie certificate dal punto di vista termo-acustico, meccanico e resistenza al fuoco
Velocità costruttiva, sicurezza sismica, prestazioni elevate e facilità di integrazione con le più moderne tecnologie impiantistiche: sono le caratteristiche del sistema costruttivo a secco InnovaLight X, nato dalla partnership tra Saint-Gobain Italia e Manni Green Tech. InnovaLight X è il primo sistema costruttivo completo e certificato che si compone di una struttura portante in acciaio, con tecnologia Light Steel Frame di Manni Green Tech, integrata a soluzioni tecniche Saint-Gobain ad elevate prestazioni.
ELEVATI STANDARD
Veronica Monaco
Il sistema è in grado di rispondere ai più elevati standard di sicurezza, comfort, sostenibilità ambientale e qualità dell’abitare. È composto da elementi leggeri e altamente performanti, che consentono di ottenere
I VANTAGGI
Grazie all’integrazione dei suoi componenti, InnovaLight X consente di conseguire diversi vantaggi:
• Velocità esecutiva: la certezza dei tempi di realizzazione e il montaggio completamente a secco riducono di più della metà i tempi esecutivi del sistema in Light Steel Frame rispetto al sistema tradizionale
• Leggerezza strutturale e sicurezza sismica: circa dieci volte più leggero rispetto a un sistema tradizionale, permette un rapporto resistenza-peso fino a quattro
RENDER. SOTTO, RESIDENZA PRIVATA AD ARCO (TRENTO), REALIZZATA CON INNOVALIGHT X. NELLA PAGINA ACCANTO, STRATIGRAFIA DEL SISTEMA
volte maggiore in caso di sisma
• Sostenibilità ambientale: InnovaLight X fornisce una sostenibilità di prodotto, grazie al concept ambientale dei suoi componenti, sviluppati secondo un approccio di eco-design
• Spessori ridotti e massime performance: grazie alla flessibilità della tecnologia a secco, il sistema assicura il massimo delle prestazioni termo-igrometriche, acustiche e di resistenza al fuoco
stratigrafie certificate dal punto di vista termo-acustico, meccanico e di resistenza al fuoco. I principali componenti sono la struttura portante in acciaio Light Steel Frame, la lastra Gyproc Glasroc X con nucleo in gesso armato con fibra di vetro e il pannello isolante in lana minerale Isover Arena, entrambi prodotti da Saint-Gobain Italia. Le soluzioni consentono la realizzazione completa dell’edificio, dall’involucro esterno (verticale, orizzontale o inclinato) alle partizioni interne (verticali e orizzontali).
CERTIFICAZIONE
Le performance del sistema sono il risultato di un iter certificativo di prove
in laboratori accreditati, volte a definirne le caratteristiche meccanicostrutturali, il comportamento al fuoco e le prestazioni acustiche. Nello specifico, gli elementi verticali e orizzontali del sistema sono stati sottoposti a prove di resistenza al fuoco e comportamento acustico. Sono stati inoltre eseguiti test sperimentali e modelli di calcolo con l’obiettivo di certificare il contributo strutturale della lastra per esterni Saint-Gobain Gyproc Glasroc X 15 per ridurre fino ad eliminare i controventi diagonali in acciaio. I risultati delle prove meccaniche dimostrano l'eccellente comportamento nei confronti delle sollecitazioni imposte, inoltre il sistema è in grado di offrire il massimo comfort abitativo anche nei confronti dei rumori, oltre che essere sicuro in caso di incendio.
XT INSULATION
IL PANNELLO È VERSATILE E SI PUÒ RICICLARE
Superpan Build
è composto da cinque strati di materiali derivati dal legno, quali fibre ad alta densità (Hdf), particelle fini e grosse, ottenuti tramite uno speciale processo di pressatura in continuo brevettato
Combinando la versatilità del legno con l’affidabilità della tecnologia, il pannello Superpan Build rappresenta una soluzione all’avanguardia nei sistemi costruttivi a secco, ideale per chi cerca un materiale performante, facile da lavorare e rispettoso dell’ambiente. Prodotto da Finsa e distribuito in esclusiva per l’Italia da XT Insulation, Superpan Build è un pannello tecnico brevettato composto da cinque strati di materiali derivati dal legno, tra cui fibre ad alta densità (Hdf), particelle fini e grosse, ottenuti tramite un processo di pressatura in continuo. Tale composizione conferisce al pannello elevate prestazioni meccaniche e una superficie piana ideale per l’adesione di collanti e rivestimenti.
FACILE TAGLIO
Uno dei punti di forza di Superpan Build è la sua lavorabilità. Il pannello si distingue per la facilità di taglio, che consente lavorazioni precise senza
sforzo, perfette per interventi efficienti anche in ambienti interni. Inoltre, la sua elevata resistenza al carico e l’elevata tenuta alle viti strutturali lo rendono adatto a diverse applicazioni, dalle coperture alle pareti, fino alle pavimentazioni.
SOSTENIBILITÀ
Superpan Build è disponibile in vari spessori e formati, offrendo flessibilità progettuale e ottimizzazione dei materiali in cantiere. La sua sostenibilità ambientale è garantita dalla certificazione della catena di custodia Pefc, che fornisce una garanzia dal fatto che i prodotti marchiati contengono materiale certificato proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. In aggiunta a questo, a fine vita il pannello risulta completamente riciclabile.
Sara Giusti
ABBONATI ORA CONVIENE!
1 anno 4 numeri € 18,00 anziché € 20,00 Abbonati a Lattoneria
Periodico per il settore della lattoneria edile e della copertura metallica
1 anno 4 numeri
https://www.virginiagambinoeditore.it/riviste/lattoneria/ 5 numeri
€ 22,00 anziché € 28,00
Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link http://www.youtradeweb.com/abbonati-alle-riviste/ oppure, fare richiesta a abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039 02 47761275
FIBROTUBI
SUPERFICI A PROVA DI UMIDITÀ
Fibrograf è una lastra metallica modulare progettata per il rivestimento di facciate ventilate e coperture moderne. Garantisce un’elevata tenuta all’acqua e completa impermeabilità, senza fissaggi a vista
Sara Giusti
Fibrograf è la lastra metallica modulare di Fibrotubi progettata per il rivestimento di facciate ventilate e coperture moderne. Questa soluzione, che richiama l’eleganza dei rivestimenti tradizionali tipo aggraffato, garantisce un’elevata tenuta all’acqua e una completa impermeabilità, offrendo un risultato estetico pulito e raffinato grazie all’assenza di fissaggi a vista.
LA SOTTOSTRUTTURA
Utilizzando una sottostruttura in tavolato o perlinato ligneo, accompagnata da una membrana distanziatrice anticondensa, che assicura la corretta ventilazione e protezione, la lastra può essere installata anche in facciata. Combinando funzionalità e stile, Fibrograf rappresenta quindi una scelta affidabile per coperture e rivestimenti esterni, con un occhio di riguardo all’estetica e alla praticità di installazione.
LA VERSATILITÀ DI FIBROGRAF NE CONSENTE L'INSTALLAZIONE SIA IN FACCIATA CHE IN COPERTURA. SOTTO, IL FISSAGGIO DEI PANNELLI IN FACCIATA
Controtelai per porte scorrevoli
Risolvi con la Linea Orchidea!
Orchidea è la linea di Controtelai per porte scorrevoli di Fibrotubi, rispondenti a tutte le esigenze di progettazione, design e sicurezza, con soluzioni di alta tecnologia sia per pareti in laterizio che in cartongesso
Vantaggi:
• Sistema certificato per porte sino a 120 kg;
• Kit carrello ad alta scorrevolezza e silenziosità;
• Linee dedicate, Free Filomuro e Light per cablaggi Elettrici;
• Linea per cartongesso Easy con traverse a giorno anche in Kit di montaggio;
• Gamma completa di accessori.
Fibrotubi Srl Italy
Tel. +39 0522 956911
fibrotubi@fibrotubi.it www.fibrotubi.com
INTERNI
La porta scorre E LA LUCE SI PUÒ ACCENDERE
Primo controtelaio in grado di integrare punti di illuminazione, Eclisse Luce rappresenta una soluzione rivoluzionaria nell’ambito degli accessi a scomparsa, ancora più minimal nella versione Syntesis Luce
Uno dei timori più frequenti nella scelta di una porta scorrevole a scomparsa è la perdita di utilizzo della parete in cui scorre il pannello porta, spesso considerata inutilizzabile per l’installazione di punti luce, prese o termostati. Eclisse ha risolto questo inconveniente con due innovativi controtelai predisposti per il passaggio dei cablaggi elettrici, rendendo possibile unire funzionalità, design e libertà di arredo.
Sara Giusti
ESTETICA SALVA
Che si tratti di una porta dallo stile classico con finiture a vista, oppure di una versione dal look minimale e filomuro, Eclisse offre soluzioni per qualsiasi tipologia di parete che rendono ogni installazione funzionale e tecnologica, senza sacrificare l’estetica e senza vincoli per l’illuminazione. Nella variante a una sola anta si possono installare fino a cinque scatole elettriche per lato (dieci in totale), mentre nella versione ad anta doppia si può arrivare a un massimo di venti scatole elettriche.
SISTEMA BREVETTATO
Primo controtelaio in grado di integrare punti luce, Eclisse Luce ha rappresentato una soluzione rivoluzionaria nell’ambito delle porte a scomparsa. Grazie a un sistema brevettato, consente di installare interruttori, prese elettriche, cablaggi telefonici e termostati direttamente sulla parete in cui scorre la porta, senza interferenze con il movimento del pannello. Per chi desidera un’estetica più essenziale e minimale, l’azienda propone Eclisse Syntesis Luce, che abbina funzionalità e pulizia formale grazie all’assenza di stipiti e cornici coprifilo.
IN ALTO, ECLISSE SYNTESIS LUCE. IN BASSO: SEZIONE TECNICA DEL CONTROTELAIO ECLISSE SYNTESIS LUCE PER PARETI IN CARTONGESSO
ELENI LIGHTING
Illuminazione SU MISURA PER CASA O GARDEN
L’azienda propone soluzioni diverse secondo il contesto architettonico, anche per edifici storici. Velette-cornici per gli interni oppure segna-passo per esterni
Veronica Monaco
Creare un’illuminazione bella ed efficace significa fare in modo che la luce sia dimensionata e perfettamente distribuita all’interno dell’ambiente, così da soddisfare tutti i requisiti funzionali ed estetici richiesti dal progetto. Grazie a una pluriennale esperienza nel settore del design, le soluzioni Eleni Lighting hanno l’obiettivo di utilizzare la luce come elemento di arredo e di completamento di ambienti domestici privati o strutture pubbliche, come negozi e alberghi.
PROTAGONISTA
In collaborazione con numerosi professionisti del settore, l’azienda di Villafranca Padovana (Padova) ha studiato e realizzato soluzioni in grado di integrarsi nelle architetture moderne, storiche e classiche. Soprattutto nelle opere
di restauro in edifici storici, monumentali e di pregio, gli interventi estetici devono essere il meno invasivi possibile, se non invisibili. Questo è uno dei parametri più ricercati dalle soprintendenze, a cui Eleni Lighting risponde con sistemi appositamente pensati per «scomparire» e lasciare alla sola luce il ruolo di protagonista. Differenti sono le linee di prodotto disponibili, specifiche per l’interno e per l’esterno.
PER PARETI CURVE
Per l’interno, il catalogo Eleni Lighting comprende velette-cornici portaled in Xps e poliuretano, rifinite con resina a polveri di marmo. Entrambe le soluzioni consentono di creare una luce indiretta e morbida, che permette una diffusione del fascio di luce a partire dall’angolo superiore della parete per poi proiettarsi sul soffitto. Questa tipologia di veletta è posizionabile anche sopra la testata di un letto o di un divano, per esaltare decorazioni o quadri, o valorizzare un soffitto a travature a vista in legno. Il catalogo comprende anche velette-cornici portaled in versione Flex per pareti curve. La versatilità e la flessibilità del materiale utilizzato per la linea Flex permettono alla luce di seguire qualsiasi sviluppo delle pareti in condizioni di curvature marcate, riuscendo a copiarne fedelmente l’andamento. Tutte le velette sono tinteggiabili per la massima integrazione con la parete.
SEGNA-PASSO
Per l’esterno Eleni Lighting propone invece cornici segnapasso e cornici decorative predisposte per l’illuminazione a Led, in Eps rifinito con resina acrilica. Pensati speci-
ficatamente per gli ambienti esterni, sono composti da una struttura che crea una lama di luce che si proietta sul perimetro inferiore della parete esterna di abitazioni o di garage, e che permette di illuminare il percorso di camminamento. Con i decori da esterno, sempre realizzati su misura in Eps, il progettista ha la possibilità di illuminare lo spazio con una luce radente e sfumata. In aggiunta, la cornice sottogronda può essere resa invisibile grazie a trattamenti di rasatura e pittura. Questa soluzione è ideale per esaltare i particolari architettonici di strutture antiche e moderne o per creare un ambiente adeguato ad aree relax, come terrazze e dehors. Oltre all’adattabilità e alla funzionalità, le cornici Eleni Lighting sono facili e veloci da montare e installare. Le operazioni di messa in opera sono agevolate dalla modularità e dalla perfetta planarità degli elementi che, una volta posati e rasati possono essere tinteggiati a piacere facilitando il mimetismo ed esaltando pienamente la luce.
SOPRA, TAGLIO DI LUCE INDIRETTA A SOFFITTO PER 1 O 2 STRIP LED, EL114.
SOTTO, MARCAPIANO MODULARE CON TAGLIO LUCE. A SINISTRA, CORNICE SQUADRATA PER LUCE DIFFUSA LED DA PARETE, EL501
LUXURYgoods
1. La collezione Roberto Cavalli Home Interiors, regala un’interpretazione inedita e audace del lusso contemporaneo. Degna di nota all’interno della nuova linea, la special edition Ray of Gold prende ispirazione dall’iconica stampa disegnata da Roberto Cavalli nel 2007. Il lampadario decorativo è caratterizzato da elementi sospesi in ottone e vetro soffiato che ricreano la stampa che dà nome alle capsule collection. 2. Il lusso di Catellani&Smith non conosce confini: l’estetica e la simbologia di Enso si espandono verso altri spazi. Nata come lampada da tavolo, Enso è infatti ora disponibile su richiesta nella versione da parete. La manualità e la lunga esperienza degli artigiani di Catellani & Smith hanno permesso di trasferire nella tridimensionalità del movimento circolare, realizzando una lampada scenografica, che diffonde luce soffusa verso la parete sulla quale è installata. 3. La lampada Terra L, un capolavoro artigianale della nuova collezione Incandescence dell’Atelier Alain Ellouz, realizzato in collaborazione con gli Ateliers Danneels & Zafiro. Progettata in alabastro e legno bruciato, questa lampada da terra si distingue per la sua estetica e la sua capacità di trasformare lo spazio che illumina. 4. Ogni pezzo di Sicis nasce da un
equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità, grazie a materiali pregiati e lavorazioni di eccellenza. Fra le protagoniste Yo-Yo, una novità assoluta che coniuga eleganza e spirito giocoso, realizzata in vetro colorato con una silhouette moderna e dinamica, pensata per interni contemporanei dove l’illuminazione diventa parte integrante del concept d’arredo. 5. La lampada Catodo riprende lo stesso design dell’omonimo vaso. Nella base conica in poliuretano laccato, opaco o lucido, si inseriscono dischi di vetro fumé scuro e una sfera illuminante in vetro fumé o bianco latte. Otto colori. 6. Si chiama Map il nuovo sistema di illuminazione modulare firmato da Gekeler Michels per Lodes, un nastro conduttivo in tessuto che collega e alimenta i moduli Led che permettono configurazioni libere a soffitto e parete. Versatile, decorativo e personalizzabile, Map Unisce estetica e performance per rispondere alle esigenze di progettisti e interior designer. 7. Oscar e Gabriele Buratti disegnano per la prima volta un progetto per Foscarini: è Anoor, lampada da parete e soffitto, scultorea ma essenziale. Pensata da e per gli architetti, Anoor è personalizza e caratterizza gli spazi nel segno della pulizia e del minimalismo.
CASA green LEGNO E ARGILLA PER L’HOTEL CON VISTA LAGO
NATURALIA BAU
IL GERSTL FAMILY HOTEL IN VAL VENOSTA, INAUGURATO
A MAGGIO 2025.
FOTO: MATTEO BIGNOZZI
ABBONATI
Per il Gerstl Family Hotel in Val Venosta, la rivendita specializzata in bioedilizia ha fornito 2.400 metri quadrati di pannelli che accoppiano i due materiali naturali. Per alzare l’asticella della sostenibilità
Valentina Anghinoni
CASA green
VISTA DALL'ALTO DELLA STRUTTURA
RICETTIVA. PER IL
FABBISOGNO ENERGETICO
DELL'EDIFICIO È PRESENTE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN COPERTURA
SOLOPERABBONATI
ABBONATI
ARGILLA CLAYTEC
DETTAGLIO RASATURA IN ARGILLA
CASA green
PROGETTAZIONE, MA CONSAPEVOLE
SOLOPERABBONATI
INTERNI DELLE CAMERE SUPERIOR E SUITE DEL GERSTL FAMILY RETREAT A ORIS. SOPRA, IL LEGNO È PRESENTE ANCHE A SOFFITTO E A PARETE NELLE TERRAZZE, DOVE SONO VISIBILI LE SCANDOLE IN LEGNO, ELEMENTO DISTINTIVO DEL TERRITORIO
SOSTENIBILMENTE
PAOLO
GREEN A TUTTO GAS
Un edificio sostenibile non è solo un obbligo, ora anche normativo, ma è diventato un biglietto da visita per le grandi imprese. Lo testimonia il caso di Snam, il gruppo che si occupa della distribuzione del gas in Italia. L’azienda, quotata a Borsa Italiana, a 80 anni dalla sua nascita si sposta dalla storica sede di San Donato Milanese a Milano città, nella zona scalo di Porta Romana, dove si trova l’area battezzata con curiosa fantasia come Symbiosis, sviluppata da Covivio. Il progetto per l’area prevede una rigenerazione urbana sostenibile a emissioni locali zero e con energia prodotta principalmente da fonti rinnovabili. Il gas, per la verità non è rinnovabile, ma l’edificio che ospita Snam lo è. La costruzione è caratterizzata da luce, spazi e trasparenze e ha una superficie complessiva di circa 19 mila metri quadrati. È composta da tre volumi sovrapposti e disallineati, articolati su 14 piani (di cui due interrati per i locali tecnici e l’autorimessa). Il nuovo headquarters ospiterà 1.400 i dipendenti del gruppo che, a rotazione, potranno occupare le 980 postazioni di lavoro. Un terzo, insomma, sarà in giro o lavorerà in smartworking.
La luminosità è un elemento centrale del progetto, che prevede oltre 10 mila metri quadrati di vetrate: il risparmio energetico sarà supportato non dal gas, ma da un impianto fotovoltaico in copertura dalla potenza di 60 KWp. I minori costi di gestione saranno in buona parte ottenuti grazie all’ottimizzazione degli impianti di climatizzazione e coibentazione. Il progetto prevede,
inoltre, una continuità del verde tra spazi esterni e interni: al settimo piano si trovano un ristorante aziendale, uno spazio bar e un’ampia terrazza-giardino. Non manca, inoltre, un parking per le biciclette. All’esterno è previsto un parco di circa 8.500 metri quadrati, che comprende anche uno specchio d’acqua, frutto della collaborazione con il paesaggista Antonio Perazzi, con un teatro di verzura, che potrà anche essere aperto ai cittadini con attività didattiche all’aperto ed eventi. La sostenibilità è certificata. L’edificio è progettato per conseguire le certificazioni Leed & Well, non inferiori a livelli Gold, Brave, Cened e CasaClima.
La rivista
Nuova edizione nell’era del superbonus: nuove schede, nuovi suggerimenti, nuovi commenti: l’edizione 2023 della Guida ha sempre il comodo formato tascabile (cm. 15 X 21) e rappresenta un indispensabile strumento di consultazione sulle novità normative, su tutti gli incentivi fiscali e, attraverso schede sintetiche, fornisce informazioni sui principali interventi per l’efficientamento e la manutenzione dei condomini.
COMPRA LA TUA COPIA € 9,00
Attraverso l’esclusivo contributo di importanti esperti, la Guida affronta i problemi del condominio partendo dalle soluzioni tecnicamente ed economicamente più valide per migliorare la qualità della vita nei condomini. L’abbonamento a CONDOMINIO Sostenibile e Certificato comprende anche l’edizione digitale per sfogliare in anteprima tutto quanto c’è di più nuovo nel mercato e avere sempre a portata di clic la rivista.
ABBONATI ADESSO
1 anno
6 numeri
€ 31,00
anziché € 39,00
GUIDA ANNUALE CONDOMINIO SOSTENIBILE
HOME AUTOMATION
BONUS ELETTROMESTICI ECCO QUANTO SI RISPARMIA
Casa connessa, ma anche casa risparmiosa se adotta elettrodomestici di ultima generazione. Una scelta che potrebbe essere più conveniente grazie all’ok definitivo in Senato al decreto bollette, che contiene anche un bonus per gli elettrodomestici. Non cambia la vita, ma aiuta: prevede uno sconto fino a 200 euro, direttamente in fattura, per sostituire un vecchio apparecchio con uno nuovo. Ma quanto conviene? Il sito Facile.it ha fatto due conti arrivando alla conclusione che si può risparmiare in bolletta acquistando un nuovo elettrodomestico ad alta efficienza energetica. L’ipotesi è quella di una famiglia che consuma 2.700 kWh l’anno con un prezzo dell’energia di 0,29 € al kWh. Inoltre, sono stati messi a confronto i consumi di elettrodomestici con l’etichetta energetica più alta con quelli con l’etichetta più bassa. Risultato, una lavatrice, considerando un modello da 9 chilogrammi in classe F, costa per ogni ciclo di lavaggio circa 28 centesimi, pari a 51 euro l’anno. Con una lavatrice in classe A la spesa scende a 26 euro. Idem per l’asciugatrice in classe B da 160 cicli l’anno, che consuma energia per quasi 180 euro. Un modello in classe A+++ riduce la spesa in bolletta del 68%, con un risparmio di 120 euro. Ancora: una lavastoviglie datata, da 13 coperti in classe E, usata un giorno sì e uno no, consuma 50 euro l’anno di energia, mentre in classe A la bolletta scende sotto i 30 euro, con un risparmio del 43%.
L’analisi considera anche il frigorifero, uno degli elettrodomestici che pesa maggiormente in bolletta. Un frigocongelatore da 350 litri classe F puà consumare elettricità per 90 euro l’anno, mentre in classe A la spesa scende drasticamente a 29 euro (-67%). Ancora meglio per un forno elettrico utilizzato 220 volte l’anno. Se in classe energetica B pesa in bolletta per circa 71 euro, un modello in classe A+++ riduce i consumi fino al 66%, con un risparmio di quasi 50 euro e un conto di appena 21 euro. Infine, il climatizzatore a singolo condotto in classe energetica A, con funzione di solo raffreddamento e capacità nominale pari a 2,5 kW, se usato per 500 ore l’anno costa 129 euro di spesa elettrica, mentre con un modello in classe A+++ si scende a 88 euro.
Giuseppe Rossi
REOLINK
LA VIDEOCAMERA REGISTRA IL PASSATO
Atlas, dispositivo di sorveglianza che conserva le immagini di 10 secondi prima dell’attivazione del sensore di movimento
Stefano Lavori
Le indagini tra i consumatori sono unanimi: in fatto di automazione della casa i dispositivi più smart di tutti, sentiti come maggiormente necessari dall’utente finale, da installare per primi in un’abitazione domotica, sono quelli per la sicurezza. Ma quanto sono sicuri i dispositivi di sicurezza? I produttori si sono resi conto di due fattori: i clienti sono sempre più esigenti e i ladri sempre più furbi. Ecco perché sul mercato arrivano dispositivi che aggiungono nuove funzionalità. Un esempio di questa corsa alla sicurezza è offerta dalla piccola telecamera wi-fi Altas di Reolink. Si tratta di una videocamera di sorveglianza alimentata a batteria pensata per semplificare il monitoraggio di abitazioni e piccoli esercizi. La particolarità di questo dispositivo, però, non è tanto nella risoluzione o nel raggio di azione, quanto alla sua prerogativa di registrare il passato. Si tratta di una funzione di preregistrazione: Altas è in grado di immagazzinare fino a dieci secondi di filmato antecedenti all’attivazione del sensore di movimento, restituendo così un quadro completo di quanto accade prima, durante e dopo un evento rilevante. In sostanza, se il sensore avverte la presenza di qualcosa in movimento, può conservare quello che è successo dieci secondi prima. Un aspetto che può essere interessante per la videosorveglianza di esterni o interni.
La batteria integrata da 20 mila milliampere-ora assicura autonomia estesa e anche con la funzione di registrazione continua e pre-registrazione: 14 giorni di funzionamento, ma utilizzando il sensore Pir (Passive InfraRed) e attivando solo la registrazione video al rilevamento di movimento, l’autonomia può spingersi
addirittura fino a 540 giorni. Non solo: per ridurre al minimo la scocciatura della ricarica è disponibile come opzione un pannello solare da 6W, che con una sola ora al giorno di luce diretta promette di mantenere la videocamera sempre attiva. Le immagini raccolte da Atlas hanno una risoluzione 2K (alta definizione) con immagini a colori anche in condizioni di scarsa luminosità, riducendo i riflessi tipici dei tradizionali Led a infrarossi. Infine, la videocamera integra algoritmi di intelligenza artificiale in grado di distinguere persone, veicoli e animali. Un abbonamento consente di far risiedere su un server le immagini, oppure, in alternativa, si possono conservare le registrazioni su schede microSD fino a 512 Gb.
HIGH TECH
BATTERIE PIÙ EFFICIENTI PER LE AUTO
Batterie di nuova generazione sono in arrivo. Le batterie con le celle Fest convalidate offrono una maggiore densità energetica e una ricarica più rapida rispetto a quelle agli ioni di litio. Hanno una densità di energia specifica di 375Wh/kg con oltre 600 cicli, un risultato notevole per le batterie allo stato solido al litio-metallo di grande formato, e consentono tempi di ricarica ridotti, passando dal 15% a oltre il 90% in 18 minuti a temperatura ambiente. Le batterie sono ancora sperimentali. A promuoverle sono Stellantis e Factorial Energy. Se entreranno in produzione potrebbero rivoluzionare questa componente per le vetture a trazione elettrica. Intanto, hanno superato un primo importante step: controlli di sicurezza e qualità dei pacchi.
MA L’ELETTRICO CONVINCE POCHI
Sei italiani su dieci non hanno mai provato una vettura a propulsione elettrica. È quanto emerge dalla instant survey Le auto elettriche in Italia, condotta dall’azienda di consulenza Areté con l’obiettivo di indagare la reale propensione all’acquisto di nuove vetture elettriche. Secondo la maggioranza degli italiani i prezzi di acquisto dei modelli delle auto elettriche sono troppo elevati e costituiscono il principale ostacolo. L’ibrido è la soluzione più apprezzata. Alla domanda «quale alimentazione sceglieresti?» la maggioranza relativa degli intervistati (il 41%) ha risposto indicando l’ibrido, seguito dall’elettrico al 27% (stesso valore del 2023, ma in calo di 11 punti percentuali dal 38% dichiarato
nel 2022) e poi da benzina e diesel, pari merito al 12%.
WHATSAPP AUMENTA LA PRIVACY
Più privacy per la popolare Whatsapp. Gli sviluppatori del software hanno aggiunto diversi livelli di privacy, come i messaggi effimeri e il lucchetto chat. Ma per garantire una maggiore sicurezza e ora è disponible un nuovo livello di privacy chiamato Privacy avanzata della chat. Con l’impostazione attiva disponibile impedisce alle persone di portare i contenuti al di fuori di WhatsApp, sia nelle chat sia nei gruppi. È possibile anche impedire agli altri di esportare le chat, scaricare automaticamente i file multimediali sul telefono e usare i messaggi per le funzioni intelligenza artificiale. In questo modo tutti i partecipanti avranno maggiore fiducia che nessuno potrà esportare ciò che viene detto nella chat.
ANDROID SI RIAVVIA DOPO TRE GIORNI
I telefoni con sistema Android si riavvieranno automaticamente se non utilizzati da tre giorni. L’aggiornamento implementa una funzionalità per Android denominata inactivity reboot, con una funzionalità già presente su iOs 18 dallo scorso anno. L’obiettivo è offrire maggiore sicurezza: i telefoni riavviati sono più difficili da scardi-
nare con strumenti di analisi forense come quelli usati da forze dell’ordine o cybercriminali. Questi sistemi per penetrare nei contenuti di uno smartphone tentano attacchi cercando di individuare il codice provando tutte le possibili combinazioni. Operazione lunga e che viene intralciata dal riavvio del telefono.
SENSORI QUANTISTICI PER BOSCH
Bosch punta sui sensori quantistici e per questo l’azienda tedesca dal 2023 collabora con Element Six, il principale fornitore di soluzioni per diamanti sintetici al mondo. Bosch sta ora estendendo questa alleanza, creando una joint venture, che sarà denominata Bosch Quantum Sensing, basandosi sull’omonima start-up interna, creata nel 2022. Con sede a Ludwigsburg, in Germania, Bosch Quantum Sensing impiega attualmente 30 collaboratori. I nuovi sensori quantistici potranno essere utilizzati per diversi scopi, come l’esplorazione delle risorse naturali, la navigazione aerea o alla tecnologia medica. Entro la metà del prossimo decennio l’azienda tedesca stima che il potenziale di mercato globale delle applicazioni mediche e di mobilità creerà un mercato di miliardi di euro all’anno. I diamanti sintetici sono un componente chiave dei sensori quantistici.
Attraverso il tempo, efficace sempre.
La soluzione certificata con CVT per il consolidamento di edifici in muratura.
MX-PVA è l’innovativo sistema “tutto in uno” che, grazie alle elevate prestazioni meccaniche e alla presenza diffusa delle fibre strutturali PVA con funzione di armatura tridimensionale in abbinamento ai connettori, si pone come soluzione alternativa alla tradizionale tecnica dell’intonaco armato - sistema CRM sfruttando le superiori prestazioni e facilità di posa