VARESEFOCUS 2/2020 - Marzo

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INCHIESTA

E il tecnico dove lo trovo? Progetti di alternanza scuola-lavoro, collaborazioni con gli Its postdiploma, apertura degli stabilimenti alle visite delle scolaresche. Sono numerosi i progetti delle imprese tessili varesine per attrarre giovani talenti. Ma spesso non basta. Alcune sono costrette a cercarli all’estero, fino in Finlandia Chiara Mazzetti

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over volare fino in Finlandia per trovare un designer tessile sembra fantascienza? Purtroppo per le aziende varesine del settore non lo è. Percorrere oltre 2.700 chilometri, attraversando mezza Europa, per arruolare un collaboratore potrebbe sembrare un vero paradosso, specialmente se il biglietto di andata ha come partenza la provincia di Varese. Un territorio anticamente a vocazione cotoniera, che in sé racchiude quasi tutte le fasi del ciclo di lavorazione tessile, partendo dalla tessitura fino ad arrivare alla confezione di capi di abbigliamento. Dove trovano spazio realtà tra

Lodetex SpA

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le più importanti griffe italiane, come Missoni, Dolce&Gabbana, Paul & Shark e Yamamay, solo per citare alcuni nomi. Eppure, le imprese della filiera tessile del Varesotto fanno questo e molto altro per ingaggiare tecnici preparati. Come spiega Shahrokh Farhanghi, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Lodetex, azienda produttrice di tessuti per arredamento, in particolare tendaggi, che tra i suoi clienti vanta nomi come Armani Casa e hotel di lusso sparsi in tutto il mondo. “Nel settore tecnico i ragazzi italiani sono molto preparati e sanno adattarsi facilmente alle richieste. Diverso è invece il reparto creativo che esige non solo conoscenze tecniche, ma anche quel quid in più. Io li definisco ‘architetti tessili’, figure che abbiano capacità creative, gusto e raffina-


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