VARESEFOCUS 2/2020 - Marzo

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INCHIESTA

Turnover a rischio nelle aziende tessili Conti alla mano, nel settore Tessile-Abbigliamento-Moda italiano sono previste 48.000 assunzioni nei prossimi 4 anni. In gioco c’è il ricambio generazionale della forza lavoro di una delle colonne del made in Italy. Un’opportunità anche per i giovani varesini. Ma scuole, ragazzi e ragazze sono pronti? Partendo da queste considerazioni, Smi, in collaborazione con il

Chiara Mazzetti centro di ricerca e consulenza Ptsclas di Milano e il finanziamento

È

un allarme che non ti aspetti quello che arriva dall’industria tessile: stando al segnale di pericolo lanciato da Sistema Moda Italia (Smi), il turnover previsto nelle aziende per l’immediato futuro metterà in seria difficoltà un comparto che, con i suoi 95 miliardi di fatturato annuo, rappresenta una delle colonne portanti del made in Italy. Conti e calcolatrice alla mano, nei prossimi 4 anni si stimano siano previste 48.000 assunzioni nel settore moda allargato (comprensivo di accessori, occhiali, gioielli, concia), il che porta inevitabilmente ad una domanda: queste posizioni potranno essere interamente coperte dagli studenti (non molti) che oggi frequentano scuole tecniche e professionali, anche e soprattutto a fronte dei livelli attuali di iscrizione a questo tipo di istituti? A preoccupare gli addetti ai lavori, insieme ad una sempre crescente difficoltà di reperimento di determinate professionalità, è in modo particolare la qualità dell’offerta formativa che il sistema di istruzione e formazione nazionale sarà in grado di fornire.

Roberto Grassi: “L’Its Cosmo, al quale partecipano aziende del nostro territorio, vanta tassi di occupabilità degli studenti al termine del corso di studio che vanno dal 70 al 90% a seconda della specializzazione” 28

di Fondirigenti, ha realizzato un’indagine nazionale sui fabbisogni professionali delle imprese del settore Tessile-Abbigliamento-Moda. La ricerca, che ha coinvolto un campione di 300 imprese del settore moda, di tutte le dimensioni e di tutti i comparti produttivi sparse sul territorio nazionale, ha chiesto alle aziende di esprimersi sui profili professionali ritenuti più importanti e critici da reperire per il presente e per il futuro prossimo. A risultare maggiormente ricercati sono: per quanto riguarda l’area manageriale, le figure di responsabile di produzione, responsabile commerciale e marketing, responsabile stile e prodotto, responsabile IT; per l’area tecnica il modellista, disegnatore industriale (tessile e fashion), tecnico del controllo del prodotto finito, specialista e-commerce; per l’area operativa l’addetto alla produzione nobilitazione e stampa tessuto (finissaggio), addetto alla produzione (tessitura), addetto alla produzione (tintura tessile), prototipista.

La consistenza del settore Tessile-Abbigliamento varesino Una fotografia, quella scattata da Sistema Moda Italia, che coinvolge direttamente la provincia di Varese, tra i principali distretti produttivi del settore a livello nazionale. Con quasi 1.500 unità locali e 12.300 addetti (dati Istat 2017, ultimi disponibili) il Tessile–Abbigliamento e pelletteria occupa il 14% degli addetti manifatturieri varesini, impiegando il 3% dei lavoratori italiani del settore. Varese si classifica come nona provincia in Italia per unità locali e addetti e vanta una filiera che ha le sue radici in oltre 100 anni di storia, durante i quali ha subito profonde trasformazioni, riuscendo a coniugare tradizione e tecnologie all’avanguardia. Varese è inoltre una delle poche province del Paese che sul territorio ha mantenuto l’intera filiera produttiva, dal filato al prodotto finito. Ciò permette al tessi-


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