Il problema jugoslavo
105
Albania) e Bulgaria abbiano frontiere comuni”34. D’altra parte, agli italiani risultava pure il coinvolgimento del governo bulgaro in queste agitazioni irredentiste. L’irredentismo macedone, in larga parte, era guidato da Sofia. In gennaio, si seppe con sicurezza che Pero Shamdanov, ex ufficiale bulgaro e successore di Alexander Protogerov, leader dell’Organizzazione Rivoluzionaria della Macedonia Interna, della corrente cosiddetta protogherovista, favorevole all’annessione alla Bulgaria, era stato convocato al ministero della Guerra e incaricato di creare bande irregolari di macedoni atte a entrare in azione in territorio greco a partire da marzo, data in cui era prevista la calata dei tedeschi in Grecia35.
E R O
CO
A PI
ER
T U 'A
L
P
3. Albanesi e italiani alla guerra di Jugoslavia Anche gli albanesi del Kosovo, come abbiamo visto, erano ormai ingaggiati per la futura guerra contro la Jugoslavia. I finanziamenti che erano stati decisi da Roma a fine ottobre, dopo il deciso appello alla liberazione compiuto da Ferhad Draga, cominciarono a raggiungere i destinatari. A fine novembre, Mameli fece versare a Ferhad Draga da un suo fiduciario 20.000 dinari (circa 8 mila lire), a titolo di sovvenzione per il mese di settembre 1940, soldi che, come al solito, Anfuso prelevò dal fondo riservato Albania “A” e depositò sul conto corrente del diplomatico italiano presso la Banca d’Italia36. Il resto degli stanziamenti giunse ai destinatari con un po’ di ritardo, a partire dal 1° dicembre, stante le difficoltà 34 Buti a SSAA, 24 ottobre 1940, t.p.c. 33405, in ASMAE, SSAA, B. 31, Rapporti italo-bulgari. 35 Ministero degli Esteri a ministero della Guerra, 12 gennaio 1941, telespr. 34R/00375, in ASMAE, SSAA, B. 79, f. Movimento macedone. 36 Mameli a Ciano, 30 novembre 1940, telespr. 5159/2017, in ASMAE, SSAA, B. 79, f. Ferat Bey Draga; Appunto segreto di Anfuso del gennaio 1941, n. 00374, in ASMAE, SSAA, B. 79, f. Kossovese.