Dipartimento di Beni Culturali - Università del Salento Prof. Teodoro Scarano Durante la stesura di questo progetto di tesi abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con Teodoro Scarano, responsabile delle ricerche archeologiche dell’area di Roca per l’Università del Salento e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Culturale Vivarch, ente che ne gestisce la fruizione. I numerosi incontri avuti, divenuti poi una collaborazione diretta sottoforma di correlazione alla nostra tesi, ci hanno permesso dapprima di verificare e apprendere al meglio le nozioni storiche di un luogo così fortemente stratificato e, successivamente, di poter conoscere le idee sugli scenari futuri dell’area e le esigenze di chi, da più di 15 anni, si impegna non solo a studiarne il passato e renderne possibile la fruizione e incentivarne la divulgazione, ma cerca di mantenere un dialogo proficuo con Soprintendenza e Amministrazione. Preso atto della quantità di temi e informazioni ricavate dal più che proficuo dialogo con il prof. Scarano, è stato necessario sintetizzare gli aspetti principali secondo tre macro categorie che, anche se presentate separatamente, sono tra loro correlate e presentano numerosi punti di contatto e rapporti di causa-effetto:
Fig. 29 - T. Scarano durante un sopralluogo all'interno dei resti della Porta Monumentale.
Programmi futuri e gestione.
Tassello principale che ha permesso di generare nei confronti di Roca nuovi interesse e possibilità di fruizione e ricerca è stato quello di creare un Tavolo Tecnico composto da Soprintendenza, Università del Salento e Amministrazione. In occasione di un bando di finanziamento da parte della Regione Puglia nel 2015, gli attori in gioco hanno avuto la possibilità di ricucire i rapporti che nel primo decennio del 2000 erano andati logorandosi a causa di alcune riorganizzazioni all’interno del Dipartimento di Archeologia dell’Università del Salento. Fino a quell’occasione l’area era oggetto di scavi saltuari e non pianificati tra loro; inoltre, nei primissimi anni del 2000,
Roca Vecchia oggi: tra archeologia e balneazione
Fig. 30 - Intervento di recupero del 2015.
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