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Abstract

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Ringraziamenti

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Abstract

Proteggere e salvaguardare un luogo antico con valenza storica, culturale e paesaggistica, non può e non deve sempre coincidere con la cristallizzazione all’interno di un recinto, di una teca invisibile, alla ricerca di un’immutata memoria di qualcosa che non è più, nella speranza di non perdere l’effetto emozionale provocato nell’osservatore.

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La salvaguardia, infatti, dovrebbe avvenire attraverso la ricucitura tra antico e moderno all’interno di un paesaggio, grazie a una progettazione efficiente e consapevole, facendo così della stratificazione l’occasione utile per l’incremento della qualità urbana, per mezzo del riconoscimento al tessuto storico di un ruolo innovativo e centrale nella conservazione e trasmissione dei valori urbani e culturali. In un territorio fortemente stratificato come quello europeo e in particolare italiano c’è il bisogno di integrare strategie di progettazione, pianificazione urbana e conservazione affinché il patrimonio storico-archeologico, che siamo tenuti a tramandare, non sia solo oggetto di politiche prettamente turistiche, ma sia soprattutto reinserito all’interno della vita quotidiana della città e dei suoi abitanti.

Studiando gli scritti di professionisti in campo archeologico e architettonico, la situazione odierna è spessocaratterizzata da una “separazione fatale” tra le due discipline (Francesco Venezia), che porta alla definizione delle aree archeologiche come “non-luoghi” all’interno delle nostre città (Marc Augè). Attraverso il nostro lavoro di progetto in campo archeologico vorremmo indagare come poter recuperare quei rapporti disciplinari ormai degradati, riuscendo a riportare i luoghi dell’archeologia all’interno della vita quotidiana degli abitanti.

Obiettivo principale di questa tesi è la progettazione di un Parco Archeologico Urbano.

Riconoscendo la grande importanza documentale dell’area archeologica di Roca Vecchia vorremmo proporne una fruizione attiva che non contrasti con le esigenze ed i tempi della ricerca archeologica e con gli usi consolidati del tratto di costa adiacente.

Per la coesistenza di questi fattori, il nostro intento è quello di ideare un sistema che garantisca la contemporaneità e la diversità di usi, riconoscendo diversi ambiti, ciascuno con le proprie esigenze e potenzialità, all’interno del perimetro del Parco, delimitato dal tracciato delle fortificazioni messapiche.

Data l’importanza documentale dell’area e le attuali e future campagne di scavo che la interessano, riteniamo sia opportuno pensare un sistema fruitivo che non entri in conflitto con tali attività ma allo stesso tempo permetta al pubblico la migliore esperienza conoscitiva del luogo, tenendo conto sia delle esigenze dei visitatori, sia quelle degli addetti ai lavori.

Vista la posizione intermedia tra i due centri di Roca Li Posti e Torre dell’Orso, fortemente frequentati, soprattutto in periodo estivo, vediamo, in tutto il tratto costiero e nell’area delimitata dalle mura messapiche, la possibilità di realizzare un parco pubblico periurbano.

Tema importante del progetto è quello che prevede la creazione di un polo ricettivo che sia allo stesso tempo utile al settore turistico ma allo stesso tempo anche alla divulgazione e conoscenza dell’area, con la predisposizione di un unico sistema integrato, in cui tale ambito sarà considerato non solo come attrattore turistico, ma anche come motore economico di tutte le attività di trasformazione future dell’area.

Fig. 1 - Pagina precedente, foto aerea dell'area Castello-Carrare.

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