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Amministrazione Comunale di Melendugno

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Ringraziamenti

Ringraziamenti

Amministrazione Comunale di Melendugno

Sindaco Marco Potì; Consigliere Comunale Dott. Roberto Rollo

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Tra le figure che partecipano al Tavolo Tecnico, a rappresentare il Comune di Melendugno troviamo il Sindaco Marco Potì ed il Consigliere Comunale con delega al patrimonio e all’urbanistica Roberto Rollo.

Nel mese di settembre 2020 abbiamo avuto la possibilità di incontrarli e discutere con loro circa le idee e le visioni future sull’area; Roca Vecchia infatti non è altro che la punta di diamante tra le marine che rientrano nei confini del Comune.

Ciò che è subito emerso dall’incontro è come l’area di Roca rappresenti per l’Amministrazione un unicum all’interno del ventaglio dei suoi numerosi sbocchi sul mare, rappresentando un luogo sì fragile ma, allo stesso tempo, potenzialmente trainante per lo sviluppo dell’intero territorio comunale: è obiettivo dichiarato dei nostri interlocutori quello di far crescere il territorio di Melendugno attivando gli strumenti del turismo e della fruizione culturale che abbiano l’area archeologica di Roca come primo polo attrattivo.

I primi interventi di valorizzazione dell’area Negli ultimi anni l’Amministrazione ha iniziato a manifestare attivamente il suo interesse sull’area, il Comune ha istituito alcuni servizi legati ad associazioni che si sono succedute nel tempo, soprattutto per la fruizione e manutenzione dell’area; ma è da quando è stato istituito il Tavolo Tecnico insieme all’Università del Salento e alla Soprintendenza che si sono mossi i primi passi verso l’effettiva valorizzazione.

Primo intervento pilota da parte del Comune, su indicazione della Soprintendenza, è stato quello di realizzare, a partire dall’estate 2019, un parcheggio a pagamento all’interno della fascia di rispetto dell’area archeologica.

Tale infrastruttura, realizzata ad impatto zero e con tecnologie reversibili, è ideata per operare nei periodi estivi secondo concessioni rilasciate annualmente e vincola i suoi introiti interamente all’autofinanziamento delle spese di gestione dell’area archeologica.

Gli interventi portati a compimento negli ultimi due anni sono stati finanziati in parte dai ricavi del parcheggio e in parte da risorse stanziate dal Comune, e hanno riguardato la sicurezza e la fruizione dell’area, traducendosi in: installazione di bagni pubblici, costruzione di un marciapiede lungo la strada litoranea e di un muro che delimiti ed impedisca l’accesso irregolare all’area. In particolare riguardo la creazione di una barriera fisica, l’opinione del Sindaco è contraria all’inserimento di un simile limite; egli sostiene, invece, e noi con lui, che sia attraverso il senso civico e l’educazione del “pubblico” (cittadini e turisti) al buon uso dello spazio che si possa raggiungere la consapevolezza della fragilità e dell’importanza dell’area. La scelta dell’Amministrazione non è stata infatti quella di “militarizzare” l’area tramite una chiusura, rendendola inagibile, bensì quella di incentivare il senso civico con l’obiettivo di mutare le abitudini delle persone che la visitano. A livello gestionale, infatti, l’Amministrazione ha cominciato negli anni a far rispettare la legge regionale sui geositi che stabilisce e norme per una corretta fruizione degi stessi, come il divieto di ingresso nei cunicoli carsici, ed altre ancora,quali il divieto di introdurre cibi e bevande, il bivacco e la vendita, una serie di regole, prima non previste o non rispettate, volte a garantire una fruizione consapevole ed oculata all’area, precedentemente gestita in maniera incosciente e occupata senza riguardo alcuno.

Gli interventi sul territorio e la destagionalizzazione Un altro obiettivo dichiarato è quello di inserire Roca nel sistema dei poli attrattivi del Salento oltre ai già affermati Otranto, Leuca, Gallipoli e Lecce. In tal senso Roca e Melendugno non si configurerebbero più come un punto di passaggio per raggiungere quelle mete che certamente godono di maggiore (certamente meritata) fama “mediatica”, bensì come un punto di arrivo e stazionamento; obiettivo,

questo, osteggiato dalla presenza della strada litoranea ad alto scorrimento che taglia l’area e la conforma come un tracciato più che come un nodo.

È attraverso interventi urbanistici ed infrastrutturali che il Sindaco ritiene di poter migliorare la situazione facilitando l’accessibilità attraverso parcheggi e sistemi di mobilità dolce, come i percorsi ciclopedonali, e potenziando la ricettività sull’area.

Grandi aspettative vengono riposte nel “Progetto per la valorizzazione integrata del paesaggio costiero di Melendugno”, finanziato da Regione Puglia, che andrebbe a mutare la viabilità deviando i tracciati a scorrimento veloce nell’entroterra e favorendo, sulla fascia costiera, quelle mobilità dolci che possano collegare i poli attrattivi con strade di penetrazione accompagnate da parcheggi correttamente posizionati per i flussi in arrivo.

L’obiettivo ultimo cui ambisce l’amministrazione, nonostante la prossimità del termine del mandato, è quella di riuscire a destagionalizzare l’area, vale a dire riuscire a far vivere il territorio non solo durante il periodo estivo grazie al turismo balneare, che, inutile negare, rappresenta una certezza per tutto il Salento. Secondo l’Amministrazione, quello che può muovere questo cambiamento sono proprio i beni culturali e le potenzialità dell’area di Roca Vecchia, che devono essere sfruttati attraverso bandi pluriennali di gestione che permettano una

Fig. 26 - Foto che mostra le transenne posizionate alcuni anni fa dal comune per evitare la balneazione all'interno della Grotta Poesia Grande.

programmazione di attività per 365 giorni l’anno. Una proposta ambiziosa è anche quella di creare un museo nel territorio del Comune di Melendugno che avrebbe l’obiettivo di accentrare tutti i reperti rinvenuti a Roca Vecchia, evitando una dispersione nei musei limitrofi.

Sono infatti numerosissimi i reperti attualmente esposti nei vari musei del Salento, e altrettanti sono i reperti che ancora non hanno trovato una collocazione perché stoccati in depositi. Sottolinea inoltre il Consigliere Roberto Rollo che per Melendugno è fondamentale attivare un museo, già individuando in un immobile da ristrutturare il luogo che andrebbe ad ospitarlo, dal momento che sono giunte in maniera consistente numerose richieste per esporre i reperti di Roca che non sono ancora stati collocati. L’occasione quindi di creare un polo museale avrebbe il duplice obiettivo di portare finalmente alla luce il frutto di anni di campagne di scavo da parte degli archeologi, ma, in particolare, anche di revitalizzare il Comune stesso facendolo crescere a livello territoriale.

Tale ipotesi progettuale andrebbe poi a collocarsi all’interno di una proposta più ampia, che si estende all’intero territorio salentino, di costituire una rete dei beni culturali con un sistema di biglietto unico per poter visitare in maniera coerente tutte le ricchezze presenti.

Due quindi gli interessi che permetterebbero di attirare turismo in maniera costante durante l’arco dell’anno: nel periodo estivo la fruizione balneare, affiancata nei periodi di bassa stagione da una solida offerta culturale coordinata e ben gestita.

Fig. 27- Tavola delle evidenze archeologiche all'interno dell'area della cinta messapica.

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