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Moduli di Scavo e Foresteria
Fig. 80- Vista del ponte che collega l'isola della Torre di Maradico e il percorso delle mura tardo-medievali.

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Fig. 81 - Esplosi assonometrici delle diverse configurazioni dei moduli di scavo.
Moduli di Scavo e Foresteria
In risposta alle esigenze degli archeologi viste le progressiva campagne di indagine e studio dell’area è stato ideato un sistema modulare che permetta di facilitare le operazioni di scavo in maniera mirata e allo stesso tempo consenta un’espansione a lavori in corso.
Il concetto di un modulo funzionale all’archeologia è sorto in seguito alla definizione di un cronoprogramma, che, sulla base delle documentazioni archiviate fino a questo momento, ha permesso di circoscrivere spazi e tempi degli scavi, individuando settori con priorità di essere indagati.
La prerogativa principale perseguita nella progettazione di questo sistema è quella della semplicità di assemblaggio delle parti che lo costituiscono affinché i moduli possano essere gestiti con facilità nel corso delle campagne, andando ad essere smontati e dislocati a seconda delle necessità della ricerca. Un altro aspetto preso in considerazione nell’ideazione del modulo archeologico è stata la sua fattibilità economica garantita da una struttura in travi di legno e da finiture in materiali come plexiglass, tessuti tecnici o lamiere a seconda delle esigenze di protezione e di illuminazione richieste dalle fasi di lavoro.
La dimensione del modulo, un quadro di lato 11 metri, deriva dallo studio dei reperti archeologici di età medievale regolati secondo un principio insediativo a griglia ortogonale che configura gli abitati della cittadella.
La struttura, per relazionarsi con le dimensioni proprie degli scavi, si presenta come una copertura sostenuta da 4 pilastri fondati su plinti in cemento prefabbricato che sospendono il piano di calpestio ad una quota sopraelevata dal terreno attraverso un camminamento perimetrale per garantire un’accessibilità confortevole agli addetti ai lavori, ma allo stesso tempo per delimitare in maniera chiara i limiti delle aree di lavoro.
L’orditura delle travi di legno di cui è costituito il pavimento garantisce, a seconda delle porzioni di terreno da saggiare, di tamponare con pannelli in legno il solaio o mantenere delle porzioni vuote per gli scavi.
Il concetto di modulo è stato inoltre esteso aldilà della mera funzione legata agli scavi, vista la flessibilità garantita dal permanere della struttura; sono state previste tre ulteriori configurazioni che rispondessero alle quotidiane necessità degli archeologi. Attraverso questi moduli attrezzati si è riusciti a definire un sistema di foresteria che possa accogliere un dormitorio, uno spazio per i servizi come bagni e docce ed uno pensato come area relax e cucina.
Come precedentemente affermato, ciascuno di questi moduli è caratterizzato dalla struttura in travi e pilastri in legno che vengono successivamente tamponati con pannelli prefabbricati costituiti da un rivestimento interno ed esterno in legno ed uno strato isolante in lana di legno.
Gli impianti e gli scarichi relativi ai moduli di servizio vengono gestiti al di sotto del pavimento sfruttando la porzione sopraelevata evitando di intervenire sul suolo ma garantendo una completa reversibilità dell’intervento.
Particolare attenzione è stata inoltre posta nel progetto dello spazio dormitorio pensando ad un unico arredo che possa ospitare sia gli spazi letto che gli armadi ed i piani d’appoggio affinché lo spazio sia sfruttato in maniera efficace e congeniale garantendo allo stesso tempo possibilità di spazi comuni e ambienti più personali.
Questo sistema foresteria ambisce a proporre un nuovo modo di vivere e relazionarsi con l’archeologia sia nell’ottica delle campagne di scavo sia in funzione di una possibile idea di una fruizione più ampia in ambito archeologico.

Fig. 82 - Esploso assonometrico della struttura del modulo archeologico. Fig. 83 - Esplosi assonometrici delle soluzioni della foresteria
