Soprintendenza per Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce Funzionario archeologo Dott.ssa Serena Strafella Considerato il ruolo fondamentale svolto dalla Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Brindisi e Lecce all’interno del Tavolo Tecnico, abbiamo ritenuto tanto utile quanto necessario interfacciarsi con tale istituzione per approfondire le dinamiche che regolano la gestione e lo sviluppo di un’area archeologicamente e paesaggisticamente rilevante come quella di Roca. Abbaiamo avuto quindi la possibilità di incontrare più volte la dott.ssa Serena Strafella, funzionario archeologo della Soprintendenza, che segue in prima persona da anni le trasformazioni e i progetti in atto nell’area di Roca. Il contributo della dott.ssa Serena Strafella, concretizzatosi inizialmente nell’ausilio durante le prime fasi di ricerca di materiale di studio presso l’archivio della Soprintendenza, si è nel tempo evoluto in un proficuo e costante confronto tra le nostre idee progettuali e le istanze e prescrizioni definite dall’organo istituzionale: apporto, questo, fondamentale per la buona riuscita del presente lavoro di tesi. A ciò si aggiunga l’essenziale occasione di apprendimento dei metodi e dei processi che regolano l’attività della Soprintendenza, di come vengano gestiti i rapporti con gli altri attori in gioco e i privati, ma soprattutto dei piani e delle previsioni future che andranno, auspicabilmente, a trasformare e valorizzare l’area circostante Roca Vecchia: comprendere le procedure e i meccanismi che regolano il lavoro delle singole istituzioni e la cooperazione tra le stesse nell’ottica di un chiaro obiettivo futuro è conditio sine qua non un progetto di architettura per l’archeologia non può trovare nè ragioni d’esistenza, nè, tantomeno, attuazione.
La gestione del Tavolo Tecnico
Il Tavolo Tecnico cui siedono Soprintendenza, Comune di Melendugno e Università del Salento è l’organo che gestisce e regola i processi decisionali relativi alla gestione dell’area
Roca Vecchia oggi: tra archeologia e balneazione
archeologica di Roca, mediando tra le idee e gli interessi delle parti in gioco. Istituito in occasione di un primo bando di finanziamento di Regione Puglia nel 2019, ha dimostrato negli anni la sua efficacia nel portare avanti la valorizzazione di Roca partendo dall’idea iniziale di autofinanziamento delle attività di ricerca e trasformazione dell’area grazie a interventi mirati e necessari. La discussione tra le parti, condotta spesso con colloqui informali, si traduce in incontri ufficiali che possono accogliere, a seconda di obiettivi specifici, altri enti o figure pubbliche e private; da tali incontri emergono le scelte e i progetti condivisi, seguiti da comunicazioni ufficiali che permettono di restituire un resoconto di quanto discusso ed avere una prova tangibile dei motivi che hanno portato a determinate conclusioni, definendo quindi un’importante regesto di proposte e atti consultabile da enti esterni o che dovessero manifestare interesse nell’area (o essere chiamati ad esprimere un parere in merito) in futuro. Nello specifico, il ruolo della Soprintendenza è quello di aiutare gli altri attori, tra cui gli eventuali progettisti coinvolti nei processi di trasformazione, a formulare le proposte più adatte ad aree fragili come Roca, considerando sia i vincoli diretti di tipo archeologico, sia indiretti di carattere paesaggistico-ambientale, disposti dal Piano Paesaggistico della Regione Puglia, generalmente più vincolanti. La Soprintendenza ha quindi un ruolo di verifica, di supporto alla redazione di progetti valutati caso per caso che andranno ad essere poi autorizzati dalle commissioni locali disposte da Comuni e Regione. Se da un lato il rapporto tra enti, istituzioni e progettisti sembra essere prospero e attivo, dall’altro il confronto con organizzazioni e cittadini privati è spesso luogo di scontri. Nonostante l’intera area circoscritta dal tracciato murario messapico sia posta sotto vincolo archeologico, essa non
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