L’Area Archeologica di Roca: Stato di Fatto e Criticità Il sito archeologico di Roca Vecchia è localizzato sulla costa adriatica del Salento, nel territorio del Comune di Melendugno, a circa 20km a S/E di Lecce. L’area, sottoposta a vincolo archeologico diretto secondo le direttive del MiBAC, è costituita dal territorio racchiuso all’interno delle mura di cinta dell’insediamento messapico, risalenti al VI sec a.C. Tale opera di fortificazione si sviluppa per una lunghezza approssimativa di 1,5km, toccando in due punti la costa: a Nord presso l’insenatura del promontorio su cui sorge l’insediamento protostorico e a Sud, in prossimità dell’abitato di Torre dell’Orso. Il promontorio denominato area “Castello-Carrare” ha oggi un’estensione di circa 3 ettari ed è affiancato da una serie di isolotti, sul maggiore dei quali sorge la torre di guardia denominata “Torre di Maradico” che si inserisce nel sistema di torri costiere edificate in epoca rinascimentale dal regno spagnolo per monitorare e difendere la costa da attacchi stranieri. L’istmo che collega il promontorio con la terraferma ha attualmente una lunghezza di 200 metri ed è segnato da due profonde e progressive ingressioni marine, una nella baia di Nfocaciucci a Nord, e l’altra a Sud nell’insenatura di fronte la piccola chiesa della Madonna di Roca. Il principale polo attrattore di quest’area è situato a 200 metri a Sud del promontorio ed è, senza dubbio, la Grotta della Poesia Grande, una cavità carsica completamente invasa dalle acque marine e aperta sul piano di campagna per via del crollo della volta. È proprio questo elemento naturale che offre uno scenario marino tanto raro quanto spettacolare, pubblicato su riviste e oggetto di servizi televisivi che hanno fatto il giro del mondo, a far da motore per l’avvento di migliaia di turisti ogni anno. A contribuire al riconoscimento del valore dell’area e alla definizione dei vincoli vigenti su di essa vi è inoltre la documentazione estratta dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale: «Dichiarazione di notevole interesse pubblico della Roca Vecchia oggi: tra archeologia e balneazione
zona costiera e di parte del territorio comunale di Melendugno Istituito ai sensi della L. 1497 G. U. n. 121 del 10.05.1974».1 Grazie ai temi presentati in questo estratto vengono documentate sia l’importanza che l’area ricopre a livello comunitario sia le debolezze che la affliggono da un punto di vista antropico, culturale e paesaggistico. Attualmente, infatti, tutta la fascia costiera, che comprende sia il promontorio con l’area archeologica e la torre cinquecentesca, sia il sistema delle Grotte della Poesia, è sottoposta a vincolo idrogeologico2 proprio a causa della delicatezza del substrato costiero costituito da materiale calcareo in continua balia delle maree e degli agenti atmosferici ed antropici. Sono visibili infatti, anche nell’arco di pochi decenni, i mutamenti del profilo costiero a favore del mare che, anno dopo anno, agisce in maniera distruttiva sulla costa rendendola sempre più pericolosa per i suoi repentini crolli e mutamenti.3 La viabilità, inoltre, è un tema chiave circa la problematica della fragilità della costa: la strada litoranea che collega i centri a nord e a sud dell’area di Roca Vecchia è fonte di continue sollecitazioni del banco roccioso che mettono a rischio l’integrità del panorama locale. La strada litoranea in quel punto definisce l’unico collegamento tra Roca Li Posti (a nord) e Torre dell’Orso (a sud) che viene quotidianamente sfruttata da mezzi carrabili a discapito invece dei collegamenti pedonali e ciclabili. Ma è l’intero ecosistema costiero ad essere in crisi: a causa dell’erosione del litorale sono stati alterati gli habitat con una conseguente perdita di biodiversità e delle connessioni ecologiche per la flora mediterranea e la fauna selvatica. A sottolineare l’elevata importanza dell’area da tale punto di vista è l’esistenza di diversi siti di rilevanza naturalistica individuati nel PPTR4, tra i quali emergono le aree SIC (Siti di interesse comunitario) e ZPS (Zone di protezione speciale)5. La presenza della meravigliosa piscina naturale, che
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