SUBSTRATO - Il Parco Archeologico di Roca Vecchia

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Geografia Antica Prima di descrivere le evidenze archeologiche che oggi connotano l’area di Roca e Grotta Poesia occorre offrire, stando a quanto è lecito supporre, alcune indicazioni su come dovessero apparire il litorale e l’assetto geografico all’epoca del primo insediamento umano nell’area (XVII sec. a.C.) Ben consci che una ricostruzione effettiva sia quasi del tutto impossibile, tenteremo, coadiuvati da alcuni elementi significativi della geografia attuale e dalle informazioni ricavate dalle fonti storiche, di riproporre una versione plausibile del paesaggio antico: di certo non vera, ma sicuramente verosimile. Operazione, questa, finalizzata a comprendere meglio quali furono le cause morfologiche e topografiche che portarono alla frequentazione sedentaria del sito in epoca protostorica. Se osserviamo oggi il versante di costa che va dalla località di Roca Li Posti, a nord, fino alla baia di Torre dell’Orso, a sud, è evidente come la costa tenda ad innalzarsi gradualmente fino ai 10/15 m di altezza; altezza che rimane quasi costante fino alla punta che chiude la baia di Torre dell’Orso. Il substrato lungo questo lembo di costa è costituito per la maggior parte di calcareniti1, rocce tenere che subiscono facilmente l’erosione di agenti atmosferici e mareggiate violente che ne modificano in breve tempo l’aspetto. Quello che oggi sembra un insediamento arroccato su un piccolo istmo circondato dal mare, che fronteggia campagne che offrono un panorama tipicamente salentino con paesaggi di uliveti e macchia mediterranea a perdita d’occhio, un tempo appariva completamente diverso. All’epoca dei fatti in questione l’entroterra era occupato da zone boschive e il litorale da aree umide o paludose2, il livello del mare era notevolmente più basso di quello odierno, la linea di costa era molto differente e avanzava per alcune decine di metri più avanti: le secche oggi visibili nei tratti di mare prospicenti l’alta scogliera meridionale suggeriscono un profilo costiero ben differente e nello spessore e nella conformazione3. Genesi Storica

Tra i fattori che favorirono la nascita dei primi insediamenti protostorici costieri quindi va segnalata sicuramente la disponibilità di acqua dolce (la presenza di un bacino è confermata da alcune fonti4), così come la facile difendibilità dell’odierno istmo favorita dalla posizione dominante rispetto l’intorno. Ultimo elemento che sicuramente favorì i primi insediamenti fu la vicinanza con la Baia di Torre dell’Orso, ancora oggi protetta dai venti dalle alte scogliere che la chiudono a nord e a sud, ma che un tempo, proprio grazie al probabile avanzamento delle falesie rispetto ad oggi5, poteva offrire un approdo naturale ancor meglio protetto e di facile accesso a chi viaggiava per il Mar Mediterraneo.

Note Bibliografiche

1 Per approfondire lo studio della conformazione geologica e morfologica dell’area si veda: m. t. carrozzo, Evoluzione morfologica del tratto costiero tra Porto Ligno e Torre dell’Orso e salvaguardia della Grotta della Poesia (Melendugno – LE), Relazione Tecnica, Osservatorio di Chimica, Fisica e Geologia Ambientali, Dipartimento di Scienza dei Materiali - Università degli Studi di Lecce; e g. leucci, p. sanso e g. selleri, Studio integrato dei camini di dissoluzione carsica di Roca Vecchia (Salento Orientale), in Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, Suppl. VII, Comitato glaciologico italiano, 2005, pp. 193-199. 2 c. pagliara. La Grotta Poesia di Roca. Note Preliminari in Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia, Serie III, 17, no. 2, 1987, p. 274. 3 Idem, pp. 283-288.

4 t. scarano, Roca I. Le fortificazioni della Media Età del Bronzo. Strutture, Contesti, Materiali, Claudio Grenzi Editore, Foggia, 2012, p. 44. 5 c. pagliara, op. cit, p. 268.

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