INDICE
LâEDITORIALE
4 In difesa dellâarte di Luca Saracho, 5F
SCUOLA
8 Lâangolo dei rappresentanti dei vostri cari rappresentanti CULTURA
11 Vedem e i ragazzi della stanza n.1 di Giorgia Tiralongo, 4bb 15 Intervista al partigiano Bruno Segre di Stefano Rovere, 5D 19 Gennaio spaziale di Giorgio Ganzari, 3E; Giulia Marotta, 3E; Altea Plaku, 3E 23 Devo essere soltanto unâarancia meccanica? di Sofia Marcantoni, 4H 26 Attraverso il cinema di La Mupa, 1aa 28 JoJo: le potenzialitĂ della psiche umana di Tommaso Grisotto, 2aa; Davide Serra, 2B; Ryan Elia, 2N 33 Murder Mistery; Henry Howard Holmes di Ispettore Gadget 36 Amore ai tempi di Omero: Achille e Patroclo di Apollo e Artemide 38 Era tradita di Melpomene, 1aa 40 Going around: mare o montagna? La soluzione sono le isole Hawaii di Alessandro Galasso, 1aa 43 Energia sostenibile di Gabriele Radaelli, 4C
SPORT
48 Zona ÎίκΡ - 2022: successi, emozioni e momenti indimenticabili di Marco Fantasia, 3E; Luigi Sala, 3cc; Andrea Pirota, 3cc
OGGI, NELLA STORIA
55 Il 14 gennaio di Tucidide, 5B
ANIMALE DEL MESE
56 Pecora a foglia di Angelica Pellegrino, 2A
POESIA
58 Il freddo abbraccio della notte di Alessandro Balossi, 5A 59 Melodia del cuore di Elisa Zaccagni, 3cc 60 Haiku di Filippo Conte, 3cc
IN DIFESA DELLâARTE
LUCA SARACHO, 5FâYou use a glass mirror to see your face; you use works of art to see your soulâ George Bernard Shaw
Câè qualcosa che trascende la condizione umana quando ci si trova davanti ad un capolavoro. Le differenze intersoggettive si assottigliano fino a scomparire, lâaria si fa sempre piĂš rarefatta fino a divenire etere, la matericitĂ della sostanza corporea sublima senza che si possa avere alcuna percezione di quanto stia accadendo, e, prima che ce ne si possa accorgere, ci si ritrova tutti riuniti in una dimensione metafisica superiore, infinita, silenziosa, inesorabilmente vuota, con lâunica mirabile eccezione dellâopera che si sta osservando. In un singolo frangente ci ritroviamo tutti silenziosi spettatori, in contemplazione estatica dinanzi al tripudio di emozioni, agitate in noi da quelle
forme, da quelle line, da quelle irripetibili tonalitĂ di colore. In quel fugace frangente lâuomo si ritrova veramente uguale al suo simile, trascendendo provenienza, fede e moralitĂ . In quellâeffimero frangente lâuomo si eleva spiritualmente, raggiungendo la sua forma piĂš compiuta.
Non nego che ciò potrebbe suonare allâorecchio piĂš scettico come una straordinaria idealizzazione utopistica, allâorecchio piĂš malevolo come il furioso delirio di un ubriaco. E non stenterei a crederci io stesso se solo non mi trovassi nella penombra, ricurvo sul piano della mia scrivania, a dilaniare con solchi di inchiostro sempre piĂš indecifrabili la superficie di questo
foglio che mi ritrovo per mano. Il tutto per il piĂš futile dei motivi: difendere uno degli insegnamenti piĂš bistrattati e meno valorizzati nel nostro quinquennio liceale: Storia dellâArte. Non me ne voglia chi le attribuisce una pari dignitĂ a scienze motorie, se non addirittura inferiore, o chi la considera come un semplice orpello da liquidare sbrigativamente; ma câè un mondo intero che cosĂŹ facendo viene indebitamente deprezzato, anzi a dir poco infamato. Son ben certo che la probabilitĂ che nei nostri corridoi si aggiri un futuro critico dâarte sia incredibilmente esigua, ma nessuno richiede questo da noi.
Non tutto deve possedere una finalitĂ pratica di stringente urgenza nellâapplicazione, non tutto deve essere visto attraverso le fredde e algoritmiche lenti dellâutilitĂ immediata, non tutto per questo deve essere classificato come degno o indegno di essere appreso, o per lo meno analizzato.
Se ci si dovesse attenere a questa logica interi indirizzi scolastici, costitutivi anche della nostra stessa comunitĂ , dovrebbero essere aboliti senza remore, assieme a metĂ del programma scolastico dei rimanenti, tutto in nome dellâimmediato interesse materiale. Eppure ci ritroviamo qui a tradurre Tacito o Virgilio, Platone o Isocrate, ad analizzare la Nike di Samotracia o la Venere di Milo, La Vergine delle Rocce di Leonardo o Il ratto di Proserpina del Bernini, I papaveri di Monet o ancora Il Bacio di Klimt. Nulla di tutto ciò, se non per pochissimi fra noi, dovrebbe essere veramente âutileâ, ma eccoci qui comunque a studiarli senza tregua. Pazzia direte voi? Ma sicuramente! E dunque siamo assolutamente certi che la pazzia risieda nel fatto stesso di studiare Arte? La mia risposta è âNo, risiede
LâEDITORIALE
altroveâ.
LâArte possiede lâimpareggiabile pregio di nutrire la nostra anima, ristorare il nostro essere, forgiare la nostra identitĂ . Non è la mera ricerca del bello, fine a sĂŠ stesso, sterile quanto le minuziose e nozionistiche descrizioni facilmente rintracciabili negli esorbitantemente pesanti manuali di scuola, bensĂŹ la costante ricerca e ridefinizione di se stessi nellâaltro, in ciò che a noi è esterno. Ă il perdersi in noi, lo scontrarsi con qualcosa di esterno a noi e il sopravvivere a tale confronto per arrivare a una definizione piĂš ricca di sĂŠ, come i pochissimi ma veri hegeliani tra i miei lettori avranno modo di confermare. LâArte non è quindi solo il prodotto inerte del creatore, bensĂŹ uno strumento costantemente vivo, vitale e palpitante, rispetto al quale misurarsi, dialogare, discutere, combattere animosamente o fondersi edonisticamente, davanti al quale poter affermare la propria posizione di soggetto pensante e libero, di fronte al quale costruire la propria identitĂ in antitesi o in consonanza con esso, senza il timore di poter contraddire qualche pedante erudito.
LâArte è la costante rielaborazione della nostra realtĂ , interiore ed esteriore, sia da parte del soggetto artistico sia da parte dello spettatore, secondo un processo creativo assolutamente libero da qualsiasi imposizione esterna alla propria volontĂ . A questo merito che vi siano da guida le parole che troneggiano sulla facciata del palazzo della Secessione a Vienna: âAl tempo la sua arte, allâarte la sua libertĂ â. LâArte è la dimensione in cui lâuomo può esser davvero creatore del reale, divino demiurgo di mondi, personaggi, sentimenti e ideali sempre nuovi e sempre diversi. LâArte è il testamento spirituale di popoli e di grandi uomini. Ă la firma, indelebile nellâintenzione eppure cosĂŹ terribilmente fragile nella realtĂ , di intere esperienze di vita, affidata sommessamente ai posteri con unâunica preghiera: âRicordateciâ. Prodotto di un ego troppo ingombrante o umanissima negazione della morte, unâopera dâarte è la testimonianza che nel millenario percorso della nostra specie altri uomini hanno condiviso le nostre stesse paure, le nostre stesse ambizioni, che altri uomini hanno patito gli stessi dolori
LâEDITORIALE
e goduto delle stesse gioie. E lontano da qualsiasi barriera linguistica o culturale, geografica o religiosa, altri uomini hanno deciso di incidere i loro nomi, sottrarre la loro esistenza dallâoblio e renderla immortale, mediante il piĂš universale dei linguaggi: lâimmagine, lâimpressione visiva. Nonostante ciò, qualsiasi cosa in questo disgraziato mondo è soggetta a degradazione, e lâinsegnamento di Storia dellâArte non ne è esente: soffocato dalla nozione piĂš sistematica ed impalpabile, il messaggio artistico stenta a distendere le proprie ali e spiccare il volo nelle nostre aule, fondali oceanici di apatia ed indifferenza.
Ma non commettiamo lâerrore grossolano di confondere metodo con oggetto didattico: si chiedano le teste di quanti abbiano creato e convintamente somministrato un tale nozionismo alienante, non le teste degli innumerevoli uomini e donne che hanno contribuito, col loro lavoro e la loro fatica, al patrimonio umano. Fermatevi un attimo davanti alle loro opere e tacete: ascoltate le loro flebili voci, tentate di decifrare lâeco ovattata che filtra attraverso i loro
marmi, le loro tele, i loro colori. Lasciatevi commuovere o infervorare dai loro racconti - ricordateli. Non è saccenza, la loro, ma un messaggio impronunciabile ed immortale, che sta ad ognuno di noi tradurre ed interiorizzare. Senza lâArte sopravviveremmo sicuramente, ma sopravvivere non significa Vivere. Dormiremmo, ci nutriremmo e torneremmo a giacere come degli automi, senza felicitĂ , aspirazioni o coscienza della propria identitĂ . Ed è senza lâidentitĂ che lâuomo è destinato ad essere schiacciato dal peso della generale mediocritĂ , trasportato senza possibilitĂ di opporsi dalle vicissitudini della nostra societĂ . Il mio augurio a tutti voi per questo anno appena cominciato è dunque questo: ricercate la Vita, non la monotona sopravvivenza.
LâANGOLO DEI RAPPRESENTANTI
Cari Majorani, iniziamo lâanno introducendo la nostra personale rubrica su EtCetera, âLâangolo dei Rappresentantiâ. In ogni numero vi terremo aggiornati su quanto da noi è stato discusso e ottenuto nellâultimo mese, come ci stiamo muovendo e i nostri obiettivi per i mesi a venire. In un mese dal nostro insediamento, questo è dunque il quadro della situazione.
azienda che produce merchandising per scuole (in modo tale da poter garantire al tempo stesso qualitĂ , prezzo contenuto e buona organizzazione). -abbiamo dato vita al tradizionale contest per i loghi delle magliette dando a tutti la possibilitĂ di esprimere la propria creativitĂ .
Entrata anticipata - abbiamo fatto in modo che il consiglio di istituto deliberasse lâentrata anticipata a partire dal 21/12/22
PROGETTI REALIZZATI
Corrida - abbiamo interamente organizzato tutte le attivitĂ proposte il 22/12/22, compreso il dibattito tra professori. Merchandising - abbiamo trovato un accordo con una
Profilo Instagram della scuola - per chi non lo sapesse la pagina Instagram della scuola è gestita da un gruppo ristretto di studenti e ex studenti chiamato dream team. Tuttavia fino a poco tempo fa lâaccesso della pagina lo aveva solamente colui che lâaveva fondata (che è uscito innumerevoli anni
SCUOLA
fa), dopo una accesa discussione con questâultimo si è riusciti a far avere lâaccesso della pagina a una studentessa della scuola. - specifichiamo come noi rappresentanti siamo del tutto estranei alle scelte del dream team, ma in questa situazione ci sembrava doveroso intervenire.
Raccolta differenziata - in collaborazione con il collettivo studentesco abbiamo presentato in presidenza una petizione per migliorare la raccolta differenziata ora inefficiente. - vedendo dopo le vacanze di Natale la situazione sembra essere nettamente migliorata ma staremo comunque a vedereâŚ
teriali (plastica riciclata) da utilizzare. - abbiamo identificato le posizioni per lâinstallazione in modo tale che non intralcino le vie di evacuazione. - i prossimi passi sono presentare formalmente la proposta in presidenza (che naturalmente ne è giĂ a conoscenza), aspettate che la provincia ci dia il permesso di utilizzare gli spazi, acquistare e installare le panchine.
Utilizzo fondi PNRR in collaborazione con professori
- insieme ad alcuni professori del dipartimento di arte stiamo raccogliendo varie idee per rivoluzionare alcune aree della scuola mediante lâutilizzo dei fondi del PNRR. Purtroppo le linee guida per spendere questi fondi non sono ancora uscite (e la data continua ad essere rimandata), fino ad allora non potremo agire oltre.
PROGETTI IN CORSO DâOPERA
Panchine
- abbiamo informato il consiglio di istituto del progetto che lo ha felicemente accolto. - abbiamo identificato modelli e ma-
PROGETTI FUTURI (breve-medio termine)
Murales
- data lâimpossibilitĂ di decorare le
SCUOLA
panchine (in quanto realizzate in plastica riciclata) per dare sfogo alla nostra creativitĂ abbiamo intenzione di dedicare alcuni spazi alla realizzazione di murales. Il consiglio di istituto e la dirigenza ne sono giĂ stati informati e non hanno avanzato obiezioni.
Cogestione
- abbiamo intenzione di organizzare con la vostra collaborazione un paio di giorni di cogestione. - a causa della nostra tardiva elezione il progetto è ancora in fase embrionale, ma se si svolgerĂ , cosa purtroppo non sicura, si svolgerĂ dopo il Collegio Docenti del 04/04 (il quale deve approvare il piano dettagliato dellâiniziativa che dovremo formulare e proporre) e il successivo Consiglio dâIstituto, da stabilire sempre ad Aprile. Questo lungo ma necessario iter porterebbe la Cogestione a svolgersi indicativamente a Maggio, mese giĂ assai pieno di impegni inderogabili: per questo motivo lâeffettiva realizzabilitĂ del progetto è ancora incerta. Nonostante ciò continueremo a lavorare e fare il possibile perchĂŠ la Cogestione
diventi realtĂ .
Convegno scientifico - data la presenza di questa attivitĂ allâinterno del PTOF della scuola e visto che al giorno dâoggi il progetto non esiste vogliamo introdurlo. - il progetto va ancora ben discusso e organizzato con i docenti e la dirigenza.
I vostri Rappresentanti.
VEDEM E I RAGAZZI DELLA STANZA N. 1
GIORGIA TIRALONGO, 4bbDa quando è nato, il giornalismo ha sempre avuto un ruolo chiave nella vita delle persone: ci aiuta a rimanere in contatto con il mondo esterno e ci ricorda che non possiamo vivere curando solo il nostro orto; ci apre una finestra sulla vita di altre persone, e dà voce a coloro che vogliono raccontare la loro storia. E il giornale Vedem è fondamentale per comprendere il valore del giornalismo, oltre ad essere un esempio di grandissimo coraggio e voglia di vivere. Ci troviamo in Cecoslovacchia, nel 1942, nella città -ghetto di Theresienstadt, ormai un vero e proprio campo di concentramento nazista, il piÚ grande dello stato, a sessanta chilometri di Praga. I Prominenten, qui, sono soprattutto artisti noti anche in ambito internazionale, che non po-
tevano essere eliminati subito o la loro scomparsa avrebbe fatto chiacchierare molto. In questo campo, infatti, al contrario di molti altri, si cercava di mantenere una parvenza di normalitĂ , soprattutto per i bambini e i ragazzi internati, la cui istruzione era molto curata â nei limiti del possibile: Walter Freud, responsabile dellâedificio femminile, creò il teatro delle marionette; Friedl Brandeis, una giovane artista di Berlino, affascinava i suoi studenti con lâarte e, attraverso questa, li spingeva a combattere la paura e non perdere la speranza; Otto Krauss che, come la sua collega, aiutava i bambini con la musica. Insomma, a tutti gli effetti sembrerebbe solo un campo di rieducazione, e si potrebbe pensare che i suoi prigionieri, in realtĂ , fossero stati davvero fortunati.
CULTURA
Addirittura il campo, soprannominato TerezĂŹn, veniva definito âla cittĂ che Hitler regalò agli ebreiâ. Ma era tutta propaganda: era lâanticamera di Auschwitz, una âcomodaâ sala dâattesa prima della totale distruzione di tutte le speranze. TerezĂŹn causò la morte di 33.419 persone per malattia e malnutrizione; 84.934 furono deportate nei campi di sterminio ad Est; dei totali 15.000 bambini che vi furono rinchiusi, solo 1.000 sopravvissero allâolocausto. La testimonianza piĂš vera di ciò che i prigionieri vivevano ogni giorno ci arriva, ancora una volta, da un giornale, ma non uno qualunque: il Vedem â Andiamo avanti o Avanguardia â un settimanale redatto da dei ragazzini internati nel campo. Il giornale fu pubblicato per ben due anni â tra il 1942 e il 1944 â sotto la supervisione del professor Valtr Eisinger, che si occupava dei ragazzini tra i quattordici e i quindici anni confinati nel Block L417, nella stanza n. 1, dove vivevano al riparo dal rischio di malattie e incidenti, ricevendo unâistruzione che era lâunica parvenza di una vita ancora normale. Grazie al ritrovamento di una vecchia macchina da scrivere, riuscirono
a stampare almeno i primi trenta numeri; i successivi cinquantatrĂŠ furono scritti a mano. Per ogni numero usciva solo una copia per la scarsitĂ dei materiali a disposizione, che veniva poi letta davanti a tutti il venerdĂŹ sera. Essendo un giornale clandestino, la redazione doveva fare molta attenzione: un ragazzino fungeva da vedetta, mentre tutti gli altri lavoravano intorno al tavolo di legno e al segnale di arrivo di una sentinella nascondevano tutto in fretta e furia. Il contenuto era molto vario: poesie, saggi, battute, dialoghi, recensioni letterarie, molto spesso rispecchiavano la realtĂ che questi ragazzini avevano sotto gli occhi quotidianamente. Ad esempio, in una recensione del libro âLa capanna dello zio Tomâ di Harriet Beecher Stowe, veniva paragonato il destino degli schiavi afroamericani con quello degli ebrei. Una prova che questi ragazzini non solo avevano compreso la veritĂ dei fatti, ma che hanno avuto anche il coraggio di esporla, seppur sotto pseudonimi e simpatici soprannomi, molto spesso le uniche firme che ci sono giunte, senza la corrispondente identitĂ . In totale, tra anonime e firmate, sono ottocento le pagine originali che si sono salvate, rese pub-
bliche solo nel 2012 in un unico volume, âWe are childern just the sameâ. La produzione fu drammaticamente interrotta nel 1944 quando, per attuare âla soluzione finaleâ, gran parte della popolazione di TerezĂŹn fu deportata in massa ad Auschwitz e assassinata. Dei novantadue bambini e ragazzi coinvolti nella stesura del giornale, solo quindici sopravvissero. Tra le vittime di questa barbarie, spicca un nome, Petr Ginz, caporedattore di Vedem e uno dei piĂš brillanti e capaci scrittori della redazione. Nato il 1° febbraio 1928 a Praga da un matrimonio misto, fin da piccolo si dedicò alla scrittura, producendo di sua mano almeno cinque racconti ispirati a Jules Verne, di cui ce nâè giunto solo uno. A quattordici anni fu condotto e imprigionato a TerezĂŹn dove, grazie al suo spirito di iniziativa e alla sua straordinaria creativitĂ , fondò Vedem e ne divenne caporedattore. Destinato alle camere a gas, fu condotto ad Auschwitz, dove morĂŹ il 28 settembre 1944. Le sue parole, però, lo hanno reso immortale: ...Siamo abituati a piantarci in lunghe file alle sette del mattino,
a mezzogiorno, alle sette di sera, con la gavetta in pugno, per un poâ di acqua tiepida dal sapore di sale o di caffè o, se va bene, per qualche patata. Ci siamo abituati a dormire senza letto, a salutare ogni uniforme scendendo dal marciapiede e risalendo poi sul marciapiede....
Ci siamo abituati agli schiaffi senza motivo, alle botte... Ci siamo abituati a vedere la gente morire nei propri escrementi... ...allâarrivo periodico di un migliaio di infelici e alla corrispondente partenza di un altro migliaio di esseri ancora piĂš infelici.......
Vedem aveva anche un logo, ispirato ancora a Verne: una navicella che sorvola un libro sopra una stella, simbolo della speranza in un futuro che, per molti di loro, non è mai arrivato.
Ci hanno strappati dal terreno fertile del lavoro, della gioia, della cultura che doveva nutrire la nostra gioventĂš. Lo fanno con un solo scopo: distruggerci non fisicamente, ma spiritualmente e moralmente. Otterranno il loro scopo? Mai! Privati delle nostre vecchie fon-
â
CULTURA
ti di cultura, ne creeremo di nuove. Separati dalle nostre vecchie sorgenti di gioia, creeremo per noi una gioiosamente radiante vita nuovaâ Petr Ginz
INTERVISTA AL PARTIGIANO BRUNO SEGRE
STEFANO ROVERE, 5D
Buon anno, lettori! Qualche mese fa ho pensato di dedicarmi di nuovo a qualcosa che riguardasse la nostra bellissima nazione, dopo le interviste ai nostri âamatissimiâ politici per il numero speciale delle elezioni. Quel che ho quindi deciso di fare è stato di interessarmi di un personaggio non particolarmente conosciuto, ma che ha preso
parte attivamente alla vita politica di tutto il nostro paese, riuscendo peraltro a influenzarla molto efficacemente. Ho quindi preso in mano un librouna biografia - dal titolo âNon mi sono mai arresoâ, sulla vita e sulle sorti di un anziano signore di centroquattro anni, avvocato, partigiano e giornalista. E, beh, questo anziano signore le ha
CULTURA
fatte proprio tutte: dopo essere scampato a un proiettile grazie al suo portasigari durante il dominio fascista, ha difeso il primo obiettore di coscienza in Italia, ha fondato e condotto la campagna a favore del divorzio nella cittĂ di Torino, è stato fondatore e direttore del giornale LâIncontro, che ha guidato poi per i successivi settanta anni fino al suo centesimo compleanno. Per dirne alcune. Insomma, una vita intensa. Fu quindi in una mattinata di ottobre che decisi di andare a Torino per intervistarlo e per rivolgergli qualche domanda che potesse unire il mondo di un uomo nato durante la prima guerra mondiale con quello di noi studenti, separati da un secolo di storia.
1. Nel libro e in un discorso a TED ha spiegato come, alla promulgazione delle leggi razziali, i suoi fratelli si sono fatti battezzare mentre lei, professandosi convintamente ateo, si è rifiutato. Per questo, i suoi fratelli sono risultati ariani e lei no con tutte le conseguenze relative alle persecuzioni. In quegli anni, come ha vissuto il fatto di essere ateo in un paese cattolico come lâItalia? Purtroppo, le leggi razziali - che lasciarono indifferenti i cittadini âarianiâ - furono precedute da pregiudizi popo-
lari antisemiti. Io stesso, che a scuola ero esonerato dallâassistere alle lezioni di religione, e quindi vagavo solitario nei corridoi per ore, fui oggetto di gesti incivili, direi quasi persecutori. La Chiesa cattolica era allora il nemico degli ebrei, âperfidis judaeisâ. Soltanto dopo la scomparsa di Pio XII la Chiesa mutò orientamento nei confronti degli ebrei.
2. Da pochi giorni si è insediato un governo di destra che ha mostrato, allâopposizione, di avere posizioni parecchio controverse su alcuni temi politici e sociali. Il populismo, nella storia, ha caratterizzato molti movimenti sfociati in dittature ma, in alcuni casi, è anche stato il modo di combatterle. Esiste unâemergenza fascismo, in Italia come in Europa, che può rispecchiare le preoccupazioni espresse dalla sinistra? Lâascesa al potere di un governo di centro-destra è dovuta soprattutto agli errori politici di Letta e di Conte, la cui somma di consensi elettorali, sia pur in una temporanea coalizione, avrebbe superato i voti a favore della Meloni. Lâattuale governo pare miri a sovvertire le basi democratiche del Paese (come palesano le riforme subito in atto e la promessa di modifica della Costituzi-
one). Ad oggi, è tuttavia prevedibile una rivolta delle masse popolari, verso riforme nostalgiche della dittatura fascista, escludendo quindi un movimento filo-democratico.
3. Durante la sua vita si è battuto per alcuni diritti che sono poi stati riconosciuti come fondamentali, e che oggi diamo per scontati: è il caso dellâobiezione di coscienza, del divorzio, dellâaborto. Nei nostri tempi ci sono altre lotte, diverse, ma con radici poste decenni fa: la lotta per lâottenimento dellâeutanasia e della depenalizzazione della cannabis vanno avanti da tempi lunghissimi, con esponenti politici come Pannella (che so però non essere reputato in modo positivo da lei), prima, e oggi principalmente da Marco Cappato e da quello che rimane del partito radicale. Si può affermare che la societĂ italiana si sia evoluta e sviluppata rispetto a quello che era ottanta anni fa o rimane molto simile alla vecchia sĂŠ stessa?
Indubbiamente lâItalia è progredita, realizzando continue riforme, anche se ci è voluto tanto tempo (come fu per la riforma del diritto di famiglia). Nonostante lâopposizione da parte del governo Meloni, sono sicuro che, nel giro di
una generazione, diventeranno legge lâeutanasia, la depenalizzazione della cannabis, lâaccelerazione della Giustizia, e tutte le altre riforme sociali portate avanti oggi. Ho vissuto una lunghissima esperienza del riconoscimento dellâobiezione di coscienza al servizio militare e lâintroduzione del divorzio (vocabolo che, però, tuttora non figura nei documenti ufficiali, come la carta di identitĂ ). Pertanto, posso affermare di avere una visione ottimista sul futuro del Paese, da questo punto di vista. Le mie riserve su Pannella riguardano suoi personali comportamenti allâinterno delle sue battaglie, come il suo sistematico ricorso a finti digiuni e ad una eccessiva retorica nelle polemiche.
4. Dal dopoguerra ad oggi il ruolo dei giovani allâinterno della comunità è profondamente cambiato. Lâesempio piĂš evidente furono i moti del â68, dopo i quali lâintero sistema scolastico e sociale in genere è cambiato profondamente.
Oggi, invece, le generazioni piĂš giovani sembrano essere staccate dalla vita politica e sociale del paese, in parte vittime di un sistema che non si interessa a loro, in parte distratte da altro. Comâè cambiato, secondo Lei, il ruolo di questa parte di societĂ , negli
CULTURA
anni?
Recenti dimostrazioni di studenti di sinistra che protestavano contro le iniziative del governo Meloni mi fanno sperare in unâevoluzione positiva - a difesa della democrazia. Tuttavia, un fattore che incide negativamente sul ruolo politico della nostra gioventĂš è il richiamo del trasferirsi allâestero per trovare un lavoro meglio remunerato, rischiando però cosĂŹ di far diminuire la considerazione delle istituzioni verso la voce delle componenti piĂš giovani della societĂ .
6. Qual è un consiglio che avrebbe voluto le fosse stato dato da giovane e che rivolgerebbe ai giovani dâoggi?
5. Durante la sua vita si è occupato di tantissime cose: giornalismo, legge, politica. Alla luce della Sua esperienza, a un ragazzo che si affaccia per la prima volta al mondo degli adulti e si ritrova a dover decidere il proprio percorso di vita, consiglierebbe di fare ciò che gli piace o ciò che gli consenta di avere una vita sicura e tranquilla? Quale fautore della LibertĂ , sento di consigliare ai giovani di scegliere iniziative tratte da letture, da vicende personali, da esempi. Mai percorrere il sentiero del conformismo, della rassegnazione o dellâumiltĂ , nonostante i possibili futuri rischi e e le possibili future delusioni.
Il mio consiglio ai giovani è anzitutto lo studio, specialmente della Storia (che fatalmente si ripete nelle dittature e nelle guerre, ma anche nel progresso sociale e nello stile di vita). Avere fiducia in se stessi è una grande risorsa, come lâanteporre la ragione alle menzogne delle religioni, alla malafede degli illusionisti della politica, agli analfabeti della democrazia. Il consiglio che avrei voluto mi fosse stato dato da giovane, da parte della mia famiglia, era quello di frequentare giovani di altri Paesi per conoscere la loro lingua, gli sport, i costumi. Diciamo che ho sempre avuto un sentimento cosmopolita, che mi ha spinto a considerare uguali tutti gli umani nella dignitĂ e nel progresso dei lumi.
GENNAIO SPAZIALE
GIORGIO GANZARI, 3E; GIULIA MAROTTA, 3E; ALTEA PLAKU, 3EBuongiorno Majorani! Il nuovo anno è ormai iniziato! Quali buoni propositi vi siete posti prima di addentrarvi nellâanno nuovo? E perchĂŠ non li avete mantenuti? Scherzi a parte, per dare il via al numero di gennaio ci siamo chiesti: perchĂŠ non inaugurare il nuovo anno dando credito a figure piĂš o meno note, ma tali da aver lasciato un segno indelebile? Apriamo la breve carrellata con uno scrittore famosissimo: ISAAC ASIMOV
Isaac Asimov nacque subito dopo i rumorosi botti di capodanno, il 2 gennaio 1920, a PetroviÄi, un piccolo villaggio russo. I suoi genitori erano semplici negozianti di dolciumi e giornali: fu proprio grazie alle riviste che arrivavano al padre che iniziò ad appassionarsi alla fantascienza (genere di cui Isaac Asimov fu uno dei padri
fondatori nonchĂŠ uno dei maggiori promotori). Il suo primo effettivo racconto fantascientifico, The Greenville Chums at College, nacque dalle mani di un appena undicenne Isaac, che solo pochi anni dopo, alle superiori, decise di pubblicare sul giornalino della sua scuola il suo nuovo lavoro, Little Brothers (Chi avrebbe mai detto che proprio le pagine di un giornalino scolastico come il nostro potessero essere il trampolino di lancio di uno dei piĂš noti autori novecenteschi?). Appassionato comâera alla fantascienza fu quasi obbligatorio un percorso dâistruzione scientifico. Inizialmente si iscrisse a zoologia ma, dopo essersi rifiutato categoricamente di dissezionare un gatto randagio, si avventurò nel mondo della chimica, da cui ne uscĂŹ laureato. Tale attitudine ferrea di fronte a eventi che minavano la sua sensibilitĂ accompagnò Isaac Asimov
CULTURA
per tutta la sua vita: lo scrittore fu un grande sostenitore dei diritti delle donne, riconoscendone prima di tanti altri il valore e le potenzialitĂ , cosĂŹ come dei diritti degli omosessuali e fu anche uno dei primissimi a ragguagliare lâumanitĂ riguardo i rischi dellâeffetto serra (a dimostrazione del fatto che alcuni uomini fanno la storia come scrittori, pittori, scienziati ma allâatto pratico sono molto di piĂš)! Nel corso della sua vita realizzò quasi 500 testi in prosa tra racconti brevi, saggi e romanzi tra i quali non si può non citare la serie âCiclo delle Fondazioniâ, pietra miliare della fantascienza. Asimov si spense a 72 anni nel 1992 a causa di un infarto causato dallâAIDS, come rivelato dalla moglie solo nel 2003.
WITOLD PRUSZKOWSKI
Le stelle cadenti hanno da sempre suggestionato popoli, nella collettivitĂ delle loro credenze, e singoli individui, stimolandone la fantasia. CosĂŹ ancora oggi persone attendono che il cielo si colori di una scia luminosa cui affidare i propri sogni. Allora su, presto, non vi resta che esprimere un desiderio: potete ammirare una stella cadere! Forse lâuniverso percepirĂ il vostro pensiero, affidato
alla prima impressione di un dipinto realizzato piĂš di un secolo fa da un pittore nemmeno cosĂŹ conosciuto. Witold Pruszkowsky (1846-1896) è stato un pittore e un grafico, tardo romanticista della cultura polacca e precursore del simbolismo atmosferico in ambiente artistico. Il simbolismo si caratterizza per la ricerca di unâevocazione e una suggestione pittorica che si contrapponga alla rappresentazione effettiva della realtĂ . Lâopera riportata, del 1884, è probabilmente tra le sue prime che esprimono questa tendenza: la figura rappresentata non solo domina un determinato paesaggio, ma si fonde con esso, ne racchiude al contempo il fascino evocativo e fuggitivo; diviene essa stessa una
stella. La donna mantiene in parte una forma corporea (che caratterizza appunto anche i personaggi fantastici delle sue opere precedenti); eppure al tempo stesso raffigura e incarna un fenomeno della natura. Le interpretazioni potrebbero essere molteplici e sempre nuove; paradossalmente non ho potuto nĂŠ fare affidamento a dettagli biografici legati in modo specifico a questa raffigurazione nĂŠ confrontarmi con qualche altra interpretazione, poichĂŠ non ne ho trovate. Eppure credo che questo arricchisca lâopera in maniera indescrivibile; essa potrebbe rappresentare tutto e niente: una creatura affidata a un ricordo evananescente, riaffiorato al passaggio di una stella cadente; una donna che, pur âcadendoâ, mantiene il suo fascino; anche, perchĂŠ no, una qualche creatura fantastica, una âninfaâ del cielo, al confine tra mito e realtĂ . Potrebbe non essere nulla di tutto ciò, cosĂŹ come potrebbe essere molte altre cose. PerchĂŠ dunque non pensare che possa trasformarsi in ciascuno dei vostri desideri? Rimane questa raffigurazione del 1884, sorprendentemente somigliante a una nebulosa, incredibilmente evocatrice di unâatmosfera di mistero poetico.
CAROLINE LUCRETIA HERSCHEL
Caroline Lucretia Herschel nacque ad Hannover in Germania il 16 marzo 1750. AllâetĂ di soli dieci anni fu colpita dalla febbre tifoide che avrebbe impattato in modo significativo sulla crescita della bambina: la Herschel rimase alta appena un metro e trenta, ma, nonostante ciò, il suo sguardo curioso riuscĂŹ ad arrivare ad altezze tali da scoprire addirittura piĂš di una cometa. Ricevette unâeducazione âconsonaâ a quella che si âaddicevaâ alle donne dellâepoca ma grazie alla lungimiranza del padre (che la incoraggiò nellâapprendimento del francese, della musica e della matematica) e soprattutto alla propria tenacia, Caroline andò oltre. Intraprese prima la carriera di cantante lirica professionista, poi, destinata a non sposarsi, divenne governate nella casa del fratello William, famoso astronomo al quale si deve la scoperta di Uranio che gli valse il posto presso la corte di Giorgio III. Ora che Caroline era rimasta sola, cosa fare? Continuare a seguire un sogno che puntava sempre piĂš in alto, ovviamente (era infatti passata dal lavorare come governante del fratello, allâessere il suo braccio destro, appassionandosi allâastronomia)! CosĂŹ continuò il proprio
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lavoro di astronoma in autonomia e, tra le altre cose, catalogò piĂš di 2000 nebulose. Grazie al suo studio ed alla straordinaria determinazione, diventò dapprima assistente del fratello a corte divenendo la âprima donna a cui sia riconosciuto e remunerato un lavoro in campo scientificoâ. Il suo sogno tuttavia sarĂ coronato quando nel 1835 diverrĂ la prima donna, insieme a Mary Somerville, ad essere insignita al titolo di membro onorario della Royal Astronomical Society. E come se i vostri volti non fossero giĂ abbastanza sbalorditi, vi informo di un altro fatto, invitandovi a rimanere con il naso allâinsĂš nelle limpide sere dâestate: poichĂŠ fu proprio in questo modo che la nostra eroina, il primo agosto del 1786 si accorse di un oggetto che si muoveva lentamente nel cieloâŚindovinate che cosâera? Ebbene sĂŹ, si trattava propria di una cometa: la prima ad essere scoperta da una donna che, evidentemente non contenta, negli anni successivi ne individuò altre sette! Il 9 gennaio 1848, Caroline si spense allâetĂ di 97 anni, rimanendo tuttavia un faro, un punto di riferimento per la scienza⌠la stella polare per lâastronomia.
DEVO ESSERE SOLTANTO
UNâARANCIA MECCANICA?
SOFIA MARCANTONI, 4H
âil bene dovrebbe nascere dallâanimo, 6655321. Ă qualcosa che noi scegliamo. Quando un essere umano non può piĂš scegliere, smette di essere umanoâ Un ragazzo giovane, quindici anni al massimo, che gironzola con la sua combriccola di amici, di drughi, a compiere atti molesti e violenti per puro divertimento, perchĂŠ pervasi dallâirrefrenabile desiderio di mettere a soqquadro tutto ciò che capita loro sotto tiro. Il principale punto di ritrovo? La latteria Korova, famosa per il suo Latte+, il latte âcon aggiunta di qualcosâaltroâ. Ă un ragazzo pericoloso, mal educato e trascurato dai propri genitori, cresciuto in un ambiente malsano, in una societĂ corrotta in cui il problema principale risulta essere il sovraffollamento delle carceri. Picchia un anziano signore perbene, violenta e importuna una piccola bambina,
stupra e quasi uccide una donna dopo essersi infiltrato abusivamente in casa sua, aver pestato suo marito, scrittore di professione, e distrutto lâopera di costui attualmente in fase di realizzazione, denominata âArancia Meccanicaâ, che, guarda un poâ, caso vuole sia anche il titolo vero e proprio del libro in questione, scritto da Anthony Burgess nel 1962 e in seguito riadattato per il grande schermo da Kubrick una decina di anni dopo. Per farla semplice, Arancia Meccanica, anche A Clockwork Orange in inglese, è un romanzo distopico che narra di violenza. Violenza di qualsiasi tipo â politica, psicologica, fisica, verbale - apparentemente ingiustificata, che viene descritta attraverso episodi espliciti e piuttosto crudi. Il protagonista, un ragazzo aggressivo e decisamente senza scrupoli, ma appassionato
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di Beethoven, si chiama Alex. Alex e basta, perchĂŠ il suo cognome non viene mai nominato nel libro. Dopo aver combinato diverse âmarachelleâ per circa la prima metĂ del romanzo, Alex viene catturato dalla polizia, in seguito al pestaggio, commesso assieme ai suoi drughi, di unâanziana signora. Alex, o meglio, 6655321, il numero con cui viene ora identificato, si trova in prigione, circondato da carcerati non meno aggressivi di lui, ai quali però riesce comunque a tenere testa, tantâè che arriverĂ ad ammazzare uno di loro. Egli è giovane, sfrontato, cattivo, senza alcun rimorso per ciò che ha fatto. Viene per ciò affidato alla comunitĂ di ricerca scientifica, per la sperimentazione della cosiddetta âcura Ludovicoâ. âIo, giovane delinquente spietato, verrò trasformato al punto da risultare irriconoscibile. E queste slovode orche, fratelli, sono state tipo lâinizio della mia libertĂ â: Alex inizialmente brama la cura Ludovico, la desidera piĂš di ogni altra cosa. Ă un trattamento speciale, che lo avrebbe fatto uscire di prigione in un batter dâocchio, e star certo di non rimetterci mai piĂš piede. Per le successive due settimane, Alex viene sottoposto alla visione di parecchi filmati crudi, violenti: pestag-
gi, stupri, torture. Alex è disgustato, non si sente molto bene, non vuole guardare. Preferisce stare in prigione piuttosto che vedere quelle oscenità che, paradossalmente, rappresentano la sua quotidianità di un tempo. Vanamente tenta di opporsi: egli è legato a breve distanza dallo schermo, con delle pinze che lo costringono a tenere gli occhi aperti. Alex è frastornato, sconvolto, prova un senso di nausea e malessere perenne, che gli impedisce di compiere qualsiasi azione violenta: ciò che prima provocava gioia in lui, ora lo tormenta.
âLa prima cosa che mi ha illuminato la mente è stata che mi sarebbe piaciuto picchiarla e stuprarla come i vecchi tempi, ma tipo scorrevolosa come uno sparo è arrivata la nausea, come tipo un detective rimasto a sorvegliarmi nascosto dietro lâangolo e piombato lĂŹ in quel momento per fare un arresto grassosoâ.
Sangue, tortura e stupro ormai sono solo realtĂ lontane e sorprendentemente raccapriccianti, che lo inducono a compiere azione benevoli solo per reprimere quellâorribile sensazione che si espande dentro di lui. Compiere atti mirati al bene collettivo fanno stare bene Alex, nonostante lui, in
fondo, desideri lâopposto. Al termine del trattamento vi è il reinserimento nella societĂ : Alex, che un tempo sovrastava su tutti, ora è vittima impotente. Tutte le crudeltĂ compiute negli ultimi anni gli si ritorcono velocemente contro, come un pugno nello stomaco, da parte di vecchie conoscenze, poliziotti e gli stessi genitori. E lui, non potendo opporsi, si limita a implorarli, scongiurando il loro perdono, invano. Ora, una persona potrebbe giustamente chiedersi: âè giusto che ad Alex, individuo crudele e insensibile, spetti lo stesso trattamento che egli ha riservato precedentemente alle sue vittime?â. La risposta è sicuramente molto complicata e ricca di argomentazioni, ma ciò su cui mi voglio soffermare realmente non sono le conseguenze silenziosamente subite, nĂŠ tantomeno se esse siano giustificabili o meno, bensĂŹ lâaspetto maggiormente legato alla volontĂ di scelta. Alex è un ragazzo spietato, è vero, ma la sua morale, e soprattutto le sue decisioni, possono essere determinate da un qualcosa di piĂš grande? O deve essere lui a scegliere per sĂŠ stesso? âE io, io, io. E io allora? Io non câentro nulla in tutto questo? Cosa sono, un animale o un cane? O devo essere sol-
tanto unâarancia meccanica?â.
In questo ambiente falso e ipocrita, lâuomo è una vera e propria macchina comandata dallo stato, unâ âArancia meccanicaâ, anche chiamata allâinterno del libro âArancia a orologeriaâ, predisposta dalla societĂ per compiere del bene. Se ciò non dovesse avvenire, la mente viene bruscamente deviata: a causa di tutto lâorrore e la violenza che Alex ha dovuto obbligatoriamente osservare in quei filmati, egli non è piĂš in grado di fare del male, ma non è nemmeno piĂš in grado di fare una scelta morale. Lâessere umano necessita di possedere la capacitĂ di intraprendere decisioni dettate unicamente dalla propria ragione, anche se ciò potrebbe concludersi con la presa di vie sbagliate, perchĂŠ un uomo che non può scegliere non può piĂš essere considerato tale. La libertĂ di scelta non può essere soppressa, e il giovane Alex, che viene indotto e costretto a compiere del bene contro la propria volontĂ , manifestando di conseguenza odio e frustrazione verso il governo ma anche verso sĂŠ stesso, è lâemblema dellâuomo, che in tutti i suoi difetti, vale molto piĂš di unâarancia meccanica.
ATTRAVERSANDO IL CINEMA
LA MUPA, 1aa
Durante le vacanze natalizie ho avuto lâoccasione e il piacere di guardare un film pubblicato su Netflix il 23 dicembre: âGlass Onion-Knives Outâ, sequel di âCena con delittoâ, uscito nel 2019. Entrambi i film, diretti da Rian Johnson, sono dei thriller, che trattano due storie di omicidio differenti; lâunica cosa che li accomuna è la presenza dellâinvestigatore francese Benoit Blanc, interpretato da Daniel Craig, che si ritroverĂ nella condizione di risolvere il caso, smascherando cosĂŹ il colpevole.
La seconda pellicola racconta la storia del miliardario Miles Bron, proprietario e co-fondatore della societĂ Alpha Industries, che, come ogni anno, invita i suoi amici a partecipare ad un fine settimana organizzato da lui, in un luogo a loro ignoto.
Per errore, un invito viene recapitato anche a Benoit Blanc, che si reca al punto di ritrovo scelto da Miles. Gli ospiti di Miles Bron vengono successivamente accompagnati in barca sullâisola privata del miliardario, che li accoglie e li conduce verso le loro stanze.
Tra gli ospiti è presente anche Cassandra Brand, ex socia di Miles e co fondatrice di Alpha Industries, che riserva rancore e odio per Miles, poichĂŠ anni prima lui lâaveva esclusa e licenziata tramite una mossa legale. A cena, Miles annuncia ai suoi ospiti che durante il corso del finesettimana avranno il compito di risolvere un omicidio, organizzato da lui in ogni minimo dettaglio.
Successivamente Miles Bron confessa al detective di non averlo invitato, deducendo cosĂŹ che qualcuno degli al-
tri ospiti doveva aver fatto una copia dellâinvito, consegnandogliela. Tuttavia, durante il corso della serata, si verifica un vero omicidio: uno degli amici di Miles, Duke Cody, interpretato da Dave Bautista, viene trovato morto.
Dopo lâevento, Benoit Blanc cercherĂ di risolvere il caso, scavando a fondo nella vicenda e portando alla luce segreti e misteri che gli ospiti avrebbero preferito tenere nascosti. âGlass Onion-Knives Outâ è un film apprezzabile, che ha una particolaritĂ : verso i tre quarti della storia viene portato alla luce il vero colpevole, e a dispetto delle aspettative, lo spettatore si ritroverĂ nella condizione di dover capire il movente dellâassassino e le dinamiche attraverso le quali ha compiuto i suoi crimini; pertanto consiglio la visione della pellicola sia a chi si affaccia per la prima volta al mondo di âCena con delittoâ, e soprattutto ne consiglio la visione a chi ha giĂ visto il primo capitolo, per arricchire cosĂŹ la sua esperienza con la saga.
JOJO: LE POTENZIALITĂ DELLA PSICHE UMANA
TOMMASO GRISOTTO, 2aa; DAVIDE SERRA, 2B; RYAN ELIA, 2NLâultima volta abbiamo parlato della rappresentazione dellâItalia e della sua cultura allâinterno del manga e anime âLe bizzarre avventure di JoJoâ e abbiamo affermato che questi riferimenti a culture, moda e musica sono alcuni dei motivi per cui questâopera è conosciuta e apprezzata. Con questa rubrica desideriamo trasmettervi questa nostra passione, magari facendovi appassionare a questâopera. Tra le cose piĂš affascinanti e caratterizzanti di JoJo câè la sua narrazione, intrigante e bizzarra, e lâinsieme di poteri che i personaggi usano per combattere, detto âpower systemâ. In JoJo incontriamo diversi power system, tutti unici e rivoluzionari, da nuove invenzioni dellâautore che hanno fatto la storia del genere degli shĹnen come gli Stand, a vecchi
concetti e abilitĂ riscritti e trasformati come il Vampirismo. In questo numero ci vogliamo concentrare su quelli che sono gli Stand, un power system estremamente vario e ampio, le cui possibilitĂ sono infinite, sia per Araki sia per i fan, che si divertono a creare i propri Stand espandendo lâuniverso di JoJo a proprio piacimento. Ma dunque, cosa sono gli Stand? Una definizione non completamente esatta ma comprensibile da chi non ha mai visto o letto JoJo di Stand può essere: âUn entitĂ immateriale, quasi paragonabile a un fantasma, che, quando richiamata allâazione, esce dal corpo di una persona detto Portatore di Stand, il quale possiede questo potere, e gli fluttua affiancoâ. Il nome âStandâ deriva proprio dal fatto che sta di fianco al suo portatore quando evocato; in ing-
lese infatti âto stand next to someoneâ significa letteralmente âstare di fianco a qualcunoâ. Bisogna precisare anche che solo i Portatori di Stand possono vedere il proprio Stand e quelli altrui. Adesso, data una definizione, dobbiamo spiegarvela: come fa un Portatore di Stand ad avere questo potere e quali sono le loro caratteristiche? Durante la quinta parte di JoJo veniamo a conoscenza di un meteorite, caduto millenni prima sulla Terra a Capo York, Groenlandia. Questo meteorite esiste davvero nella realtĂ , ma Araki gli dĂ particolare importanza: infatti secondo la sua storia questo meteorite ha portato con sĂŠ dallo spazio uno strano virus. Molte persone, recatesi a Capo York, contraggono il virus e molte muoiono, ma poche, quasi come ricompensa per essere sopravvissute, ricevono un dono, dei poteri soprannaturali: uno Stand. Poi, un uomo, non si sa chi nĂŠ quando, creò delle frecce a partire dal materiale di cui era composto il meteorite portatore di questo particolare virus, dando vita alle sei Frecce Stand, delle frecce capaci di uccidere o dare il potere dello Stand a chiunque colpiscano, come il virus. Queste frecce furono poi ritrovate in Egitto e sparse per il mondo.
Appurato quindi come un Portatore ottiene il suo Stand, capiamo cosâè questo potere. La difficoltĂ nel parlarne sta nel fatto che essi possono variare incredibilmente tanto lâuno dallâaltro, partendo dallâaspetto arrivando alle loro capacitĂ . Prima di tutto ogni Stand ha un nome: quelli della terza parte hanno i nomi degli arcani dei tarocchi o delle divinitĂ egizie, come âSilver Chariotâ, dallâarcano del Carro e âAnubisâ, dallâomonima divinitĂ dellâoltretomba, mentre dalla quarta parte in poi i nomi derivano dal mondo della musica, come âCrazy Diamondâ dalla canzone dei Pink Floyd âShine On You Crazy Diamondâ. Gli Stand sono classificati in tipologie diverse in base allâaspetto che assumono e ai tipi di abilitĂ che possiedono. Riguardo lâaspetto le categorie comprendono: âumanoidiâ, cioè Stand antropomorfi, alcuni dei quali sono composti da parti meccaniche e perciò detti âumanoidi artificialiâ; ânon-umanoidiâ, cioè Stand che non hanno forme umane e possono essere oggetti meccanici, come lo Stand âEmperorâ che è una pistola, e perciò detti ânon-umanoidi artificialiâ, o altre entitĂ come âSunâ che è un Sole o âClashâ che è uno squalo e perciò detti
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ânon-umanoidi naturaliâ; e infine una categoria speciale, quella dei âfenomeniâ, cioè Stand che non rientrano nelle precedenti quattro categorie non avendo una forma fisica e che possono per esempio creare illusioni o modificare il corpo del proprio portatore.
Riguardo le abilitĂ la classificazione è un poâ piĂš complessa e ampia, comprende: Stand che si legano a degli oggetti modificandoli e diventando tali, ovvero gli âStand materializzatiâ, gli Stand che attaccano lâanima o la mente del loro obiettivo, potendo controllargli la mente, chiamati âStand da assalto psicologicoâ, Stand in grado di predire il futuro, cioè gli âStand previdentiâ, e infine Stand con lo scopo di rintracciare e riconoscere il proprio obiettivo detti âStand da riconoscimentoâ. Tutti questi possono o allontanarsi molto dal Portatore o allontanarsi poco, ma possono pure avere unâabilitĂ per la quale non im-
porta quanto si possano allontanare, o essere automatici, cioè funzionare in autonomia rispetto al Portatore. Infine, sempre riguardo le loro abilitĂ , viene usato un grafico radar, ovvero un grafico a esagono i cui vertici sono piĂš sporgenti quanto piĂš è sviluppata la caratteristica che puntano. Il grafico che segue come esempio mostra le caratteristiche di uno Stand mediamente forte, âAerosmithâ: lo capiamo dallâarea non troppo ampia di questo esagono e dalle lettere, poichĂŠ in JoJo ognuno dei sei criteri con cui si valuta la forza di uno Stand ha delle lettere ad indicare quanto sia sviluppata la determinata caratteristica, con âAâ moltissimo ed âEâ pochissimo. In senso orario partendo dallâalto i criteri sono: âPotenzaâ, âVelocitĂ â, âRaggio dâazioneâ, âDurabilitĂ â, âPrecisioneâ e âPotenzialeâ; questâultimo indica quanto uno Stand può migliorarsi se allenato dal suo portatore. Tutte queste differenze sono ciò che rendono questo power system unico, originale e sconfinato, ma può sorgere la domanda: perchĂŠ? PerchĂŠ sono cosĂŹ diversi tra di loro? Inoltre il grafico a radar può far credere che ci siano Stand piĂš forti di altri, e infatti è cosĂŹ: alcuni Stand sono ben piĂš veloci o po-
tenti di altri, ma lâesito delle battaglie dipende da come il Portatore sfrutta il proprio potere. Ma di nuovo, perchĂŠ? Tutto questo perchĂŠ uno Stand è la manifestazione dellâenergia vitale del proprio portatore, cioè è la personificazione della sua psiche e del suo spirito combattivo, dunque riflette il suo portatore, soprattutto la sua personalitĂ . Quindi come ogni umano è diverso da un altro, ogni Stand lo è da un altro. Essendo un potere sovrumano che riflette la psiche umana questa deve essere paradossalmente sovrumana. Con ciò si intende che un Portatore di Stand deve avere un fortissimo spirito combattivo o un grandissimo desiderio, cosĂŹ forte e grande da essere degno di essere assistito da uno Stand. In caso contrario, come visto col virus e le frecce, si muore. Da tutto ciò si conclude che gli Stand sono tutti diversi tra di loro, unici, con le stesse nonchĂŠ pochissime limitazioni della psiche e mente umana: questi pochi limiti sono dunque quello che permette ai fan de âLe bizzarre avventure di JoJoâ di creare i propri Stand. Per concludere e dare un esempio di ciò che abbiamo spiegato, dato che sappiamo che può essere difficile da comprendere, prendiamo âAerosmithâ,
quello rappresentato nellâimmagine a fianco e a cui appartiene il precedente grafico. Ă uno Stand della quinta parte, quindi il suo nome viene dal mondo della musica: gli Aerosmith sono infatti un gruppo hard rock degli anni â70 di Boston. Questo Stand ha la forma di un aereo giocattolo e dunque rientra nella categoria di Stand ânon-umanoidi artificialiâ. Ha lâabilitĂ di rilevare lâanidride carbonica emessa da qualcosa o qualcuno nei dintorni di Narancia grazie a un radar, infatti è uno âStand da riconoscimentoâ. Il Portatore è un ragazzino di nome âNarancia Ghirgaâ. Aerosmith può volare in giro rapidamente, infatti ha una velocitĂ classificata âAâ e un raggio dâazione classificato âAâ; è capace di sparare dalle mitragliette raffiche di proiettili che, nonostante la loro poca precisione, sono devastanti, e infatti a una potenza classificata âAâ ma una precisione classificata âEâ. Questo stand rappre-
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senta Narancia poichĂŠ, come lo Stand è un giocattolo ma è molto distruttivo, anche Narancia è molto infantile, un ragazzino, ma è molto impulsivo e violento. Nonostante ciò eccelle in battaglia per le sue capacitĂ di analizzare la situazione e infatti ha un radar per pianificare al meglio la sua strategia. Sa dunque usare al meglio il suo Stand e ha di esso un eccellente controllo, infatti la potenzialitĂ di Aerosmith è classificata âEâ: non câè quasi piĂš nulla da migliorare. Avendo dunque appreso cosa sono e come funzionano gli Stand, ora possiamo usare la loro definizione corretta: âUno Stand è unâentitĂ generata dalla psiche del suo portatore, chiamato Portatore di Stand. Si presenta generalmente come unâentitĂ eterea che fluttua vicino al suo portatore e possiede abilitĂ oltre quelle di un normale umanoâ.
Speriamo di avervi spiegato al meglio il vasto e complicato mondo degli Stand attorno a cui ruota praticamente tutto lâuniverso de âLe bizzarre avventure di JoJoâ e di cui ci sono molti aspetti e dettagli ancora da raccontarvi e spiegarvi in un prossimo numero.
MURDER MISTERY
HENRY HOWARD HOLMES
ISPETTORE GADGET
Nome: Henry Howard Holmes
Data di nascita e morte: 16 maggio 1861 - 7 maggio 1896
Professione: Farmacista Vittime: stimate, piĂš di 200
Henry Howard Holmes nacque nel 1861 a Gilmanton. Durante la sua infanzia subĂŹ continue violenze da parte del padre, affetto da una grave forma di alcolismo, e veniva spesso bullizzato in classe per gli ottimi voti che prendeva. Un atto di bullismo in particolare gli fece sviluppare piacere nel torturare animali randagi con sadici esperimenti. Questâatto consisteva nel costringere Holmes a toccare il cranio di un vero scheletro, da cui fu inizialmente spaventato, ma in seguito affascinato. Venne espulso da scuola per
frode allâassicurazione, rubava cadaveri dal laboratorio, stipulava una polizza per ognuno di loro e li sfregiava sostenendo che fossero stati vittime di incidenti, incassando il denaro. Dopo lâespulsione si trasferĂŹ a Englewood. In questo periodo (tra il 1892 e il 1894) commise i suoi omicidi. Nel 1892 Holmes commise il suo primo omicidio avvelenando una donna per scopi di lucro. Un poâ di tempo dopo lesse un annuncio di una donna anziana, Elizabeth Holton, che cercava un aiutante per la sua farmacia, Holmes
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si presentò per il colloquio e si offrÏ di aiutare il vecchio marito della signora, malato da molto tempo. Tuttavia col pretesto di curare il marito, Holmes lo avvelenò, e convinse la vecchia proprietaria a cedergli la farmacia dopo avergli assicurato un reddito mensile. La donna accettò, ma la retta non arrivò mai e sparÏ anche lei, caduta vittima di Holmes.
Holmes continuò a commettere frodi e a vendere acqua che a detta sua curava i malati; accumulati abbastanza soldi, comprò un terreno sul quale fece costruire un negozio che gli servisse da farmacia, negozio e hotel, che venne soprannominato Castello. Edificato a 3 piani, il âCastelloâ era la sala giochi di Holmes, affittava le camere ad amici e collaboratori, che finivano vittima della sua follia omicida. Il secondo e il terzo piano vennero progettati per contenere un vero e proprio labirinto di camere e corridoi, mortale per chiunque vi si addentrasse. Per evitare che qualcuno oltre lui avesse la planimetria completa, Holmes cambiava continuamente operai, e con la scusa che avessero fatto un pessimo lavoro non li pagava. Le camere erano collegate tra loro grazie a passaggi segreti, muri scorrevoli, spioncini, porte blin-
date, stanze segrete, camere insonorizzate, scale e corridoi che finivano contro un muro, e botole sul pavimento che si aprivano a comando e facevano scivolare la vittima in cantina, dove il corpo veniva sciolto.
Holmes intrappolava le vittime nelle camere, che erano insonorizzate, bloccando le porte dallâesterno, dopo essersi divertito a sentire le urla della vittima dalla sala di controllo, la uccideva riempiendo la stanza di gas. Holmes utilizzava i corpi recuperati in 3 modi: Li vendeva alle universitĂ , li scioglieva completamente o li utilizzava come cavie. Tra il 1892 e il 1894 un numero enorme di clienti di qualsiasi etĂ , perfino complici di Holmes troveranno la morte nel âCastelloâ. Date alcune difficoltĂ economiche Holmes lasciò il Castello, che venne bruciato da un suo complice a cui aveva ucciso amante, sorella e figlia alcune settimane dopo. Holmes provò a intascare i soldi dellâassicurazione per incendio accidentale, ma un investigatore mandò a monte il piano scoprendo che lâincendio era doloso, ma Holmes non venne accusato di nulla. Dopo unâaltra truffa andata male Holmes finĂŹ in carcere. Qui conobbe un nuovo complice, Marion
Hedgepeth. Insieme, una volta liberati, architettarono un omicidio ai danni di Benjamin Pitezel, e una frode allâassicurazione legata alla sua morte. Marion avrebbe avuto la sua percentuale. Lâomicidio venne compiuto e Holmes intascò i soldi ma sparĂŹ di nuovo senza dare i soldi al complice, che, per vendicarsi, informò la societĂ di assicurazioni della truffa. Holmes fu arrestato a Boston il 17 novembre 1894, fino ad allora fu arrestato solo una volta, grazie ai suoi continui spostamenti e cambi di identitĂ . Venne accusato di 4 omicidi, ma ne confessò 27. La polizia entrò nel castello e trovò 150 vittime, ma molte altre erano state sciolte nellâacido. Holmes ne confessò altri mentre scriveva la sua biografia. La cifra arrivò a 133 e successivamente disse di avere confessato 133 omicidi solo per guadagnare soldi. Nel 1895 iniziò e finĂŹ il processo contro di lui e venne dichiarato colpevole di solo 9 degli almeno 27 omicidi e di un gran numero di frodi assicurative. La pena prevista era la morte.
Henry Howard Holmes morĂŹ impiccato la mattina del 7 maggio 1896, allâetĂ di 34 anni; fino allâultimo volle essere chiamato ÂŤdottor HolmesÂť.
Il cappio non era stato preparato adeguatamente, infatti il suo collo non si spezzò e Holmes morĂŹ per soffocamento dopo 15 minuti. Quando è stato portato al patibolo, Holmes è rimasto calmo e tranquillo. Le sue ultime parole furono per lâuomo che tentava di allacciargli il cappio intorno al collo, al quale disse: âPrenditi il tuo tempo, vecchio. Non fare pasticciâ. Il castello di Holmes, nonostante fosse ridotto a un moncone bruciato, divenne unâattrazione per gli abitanti, fino a quando un secondo incendio scoppiato misteriosamente lo rase al suolo completamente.
AMORE AI TEMPI DI OMERO
ACHILLE E PATROCLO
APOLLO E ARTEMIDEIl rapporto tra Achille e Patroclo è uno degli elementi chiave dei miti connessi alla guerra di Troia. La natura di questo mito e il punto fin dove si è spinta la loro relazione è stata oggetto di controversie sia nel mondo antico sia in quello moderno. Noi, però, siamo già a conoscenza del fatto che durante il periodo antico era abituale avere relazioni omosessuali.
Il loro intenso rapporto risalta nellâIliade: Achille, infatti, dimostra di essere molto gentile e premuroso nei confronti del suo compagno dâarmi Patroclo; mentre appare insensibile e arrogante con tutti gli altri, siano essi nemici o alleati. In molti pensano che questi fossero solo amici o cugini, ma poichĂŠ non siamo certi dellâeffettiva esistenza di
rapporti di parentela o amicizia, alcuni ritengono che la loro fosse semplicemente una relazione amorosa. E proprio a causa di questo forte amore, la morte di Patroclo diventa per il semidio Pelide la motivazione principale del suo ritorno alla guerra, dopo che si era sdegnosamente ritirato a causa di un grande contrasto avuto precedentemente con Agamennone. Perciò il Pelide si vendica per la morte di Patroclo uccidendo il suo responsabile, il principe troiano Ettore, legandolo al suo carro per trascinarlo intorno alle mura di Troia.
La ragione della vendetta di Achille può essere attribuita allâamore o allâamicizia tra di loro.
Esistono molteplici interpretazioni e rivisitazioni su questo argomento.
Citiamo di seguito alcune tra quelle post-classiche e moderne. Ad esempio, il noto drammaturgo inglese William Shakespeare, allâinterno della sua opera chiamata âTroilo e Cressidaâ, definisce i due come amanti, con la decisione di Achille di trascorrere tutto il suo tempo allâinterno della tenda dellâamato.
Mentre nel musical âSpring Awakeningâ, ad un certo punto, un ragazzo implora un altro di fare un poâ di Achille e Patroclo: i due personaggi sono poi mostrati in una relazione omosessuale. Nel romanzo di Madeline Miller âLa canzone di Achilleâ viene mostrato il rapporto dâamore tra Achille e Patroclo dagli inizi fino alla morte di Achille: si parla di come Achille abbia volutamente ucciso Ettore per porre fine alla tragedia avvenuta il giorno prima, ovvero la perdita di Patroclo, e prima di venire ucciso da Paride, Achille ordina ai membri dellâaccampamento di riporre le sue ceneri nella stessa coppa di quella del suo amato. CosĂŹ, il suo desiderio viene compiuto e il nome di Patroclo viene inciso dalla stessa Teti, ninfa e madre di Achille, in modo che lo spirito del principe esule Patroclo riposasse in eterno insieme allâanima di colui che scelse la morte, invece di
vivere una vita senza il suo vero amore. Il film âTroyâ invece rappresenta Patroclo come un parente piĂš giovane di Achille, eliminando totalmente la possibilitĂ di una storia dâamore tra i due; nel poema Omerico Patroclo è rappresentato di etĂ maggiore rispetto ad Achille e anche come quello col carattere piĂš responsabile.
CULTURA ERA TRADITA
MELPOMENE, 1aa Incolpata dellâodio, incolpata della sua poca comprensione, insomma, chi tenterebbe di uccidere un bambino in fasce? Ma lei era crudele, lei non era una vera madre e non sopportava che il marito non la amasse. Ma siamo sicuri che sia lei la cattiva? Pensiamo noi cosa avremmo fatto al suo posto, noi fidanzate, noi donne. Lei era una moglie, una dea del matrimonio e della fertilitĂ , eppure ebbe pochissimi figli con suo marito. Era sĂŹ stanca di vederlo andare alla ricerca di ragazzine da cui far nascere i propri figli. Lei divenne egoista e spietata, tentava, e a volte riusciva, ad uccidere i figli di Zeus e di sue concubine. Lei stava male, il suo stesso marito la tradiva per puro divertimento e per passione carnale momentanea. Le lacrime scorrevano come treni in corsa sul suo viso ogni volta che suo marito scappava con unâaltra. Le restava solo la vendet-
ta. Provò a uccidere la maggioranza dei figli di Zeus, e tutti la odiarono per questo. Era considerata un mostro, una donna che non può sopportare il fatto che il marito se ne andasse con altre donne. Noi una situazione simile o la accetteremmo, o saremmo devastate dal dolore, dal sentimento di tradimento che ci mangia il cuore. In quei momenti lei non era una dea, lei era semplicemente una donna, una donna che allâinizio magari era innamorata, e che invece ora è dilaniata dal dolore, una semplice donna tradita e umiliata, ma che non può ribellarsi perchĂŠ lei stessa era la dea del matrimonio, e non poteva certo tradire o porre fine al suo matrimonio. Lei venne odiata, sia dagli altri che da sĂŠ stessa. Si odiava perchĂŠ non si sentiva abbastanza, si sentiva inutile, si considerava insufficiente per il marito, mentre il vero problema era
lui, lâuomo che lei amava, che non era abbastanza per lei. Dâaltronde, quando si viene traditi sembra di essere la colpa di tutto e viene voglia di morire. Lei mutò il dolore in rabbia e come dicono in molti, i peccati del padre, ricadono sui figli.
GOING AROUND MARE O MONTAGNA?
LA SOLUZIONE SONO
LE ISOLE HAWAII
ALESSANDRO GALASSO, 1aa
Ormai siamo in pieno inverno, e sempre piĂš persone decidono di andare al mare, sulle bianche spiagge caraibiche, anzichĂŠ, come tradizione sciare sulle bianche montagne; e se invece volessimo conciliare sport invernali e un caldo mare?
La soluzione sono le isole Hawaii, dove si trova il monte sottomarino piÚ alto del mondo, ben 5700m (di cui 4205m emergono dal mare) e le bianche spiagge sulle quali almeno una volta nella vita chiunque spera di sdraiarsi. Sembrano isole molto turistiche, ma la verità è che, nascosti ai visitatori vi sono diversi spettacoli naturali e an-
tropologici.
Le attivitĂ piĂš note accontentano sia gli amanti dello snorkeling, che permette una visione stupenda sulla flora e la fauna della barriera corallina,che gli amanti del rischio e dellâadrenalina,per i quali è possibile nuotare con gli squali con accompagnamento di esperti locali (che tra le tante cose, conoscono anche i metodi per salvarsi dagli attacchi di queste magnifiche, ma terribilmente pericolose, creature dai denti aguzzi).
Per coloro i quali amano invece viaggiare nellâarte, è estremamente consigliata la visita della cittĂ di Holualoa
che offre un pittoresco panorama sulle montagne di Kona, oltre che numerose gallerie dâarte con sculture, dipinti, ceramiche e gioielli. A chi di noi invece non ha paura di volare è consigliato il tour in elicottero della splendida Kauai. PiĂš del 70% dellâsola è infatti inaccessibile a piedi e pertanto è necessario utilizzare un elicottero, che permette di vedere le splendide creazioni della natura sullâisola; tra esse ricordiamo: la costa di Na Pali, il canyon di Waimea, il monte Waialeale ed infine le magnifiche cascate Manawaiopuna, che compaiono nei film di Jurassic Park. Quando si viaggia una delle cose piĂš avvincenti è andare alla ricerca delle tradizioni degli abitanti: e quale posto migliore per stanarle se non il mercato? Infatti, una delle attivitĂ piĂš interessanti da svolgere è la visita al mercato degli agricoltori: Hilo Farmers Market, conosciuto come uno dei migliori mercati degli USA, che con le numerose bancarelle permette la vendita a 200 venditori locali e costituisce una delle principali fonti di guadagno delle isole. Questo mercato permette ai turisti di assaggiare le prelibatezze tipiche delle isole Hawaii, tra cui il particolare caffè di Kaâ u e Kona.
Le isole Hawaii sono molto famose per le piantagioni di caffè e cacao, ed una delle attivitĂ proposte è infatti la visita ad una di queste piantagioni: alla fine del tour, viene perfino organizzata una speciale degustazione! Paâia Town, è la cittĂ madre del surf: qui infatti sono state cavalcate dai surfisti le onde piĂš alte. Inoltre sulle spiagge di questa piccola cittadina, che si sviluppa attorno ad un lungo viale ricco di negozi, è stato creato il surf moderno dal duca Kahanamoku e in suo onore, proprio sulle spiagge dalle quali tutto è nato, è stata eretta una magnifica statua bronzea alta quasi 3 metri.
Per le persone romantiche, il tramonto sulle spiagge Hawaiane è un passaggio obbligatoria, soprattutto se accompagnati dalle tartarughe marine, che a quellâora escono dallâacqua del mare, per riposarsi sulla calda sabbia bianca.
Ed infine, per gli amanti dello sport invernale, sulle montagne delle isole è possibile sciare, divertendosi moltissimo, e ammirando dalla neve il mare hawaiano.
Le isole Hawaii sono stupende, e permettono ai visitatori diverse attivitĂ fuori dal comune, che solo in quel
CULTURA
luogo è possibile fare, e specialmente in inverno quando neve e sabbia si un uniscono in uno spettacolo naturale, che è possibile osservare solo in quel piccolo paradiso americano.
ENERGIA SOSTENIBILE
GABRIELE RADAELLI, 4C
Fin dal suo primo utilizzo in senso moderno nel 1807, lâenergia e la sua produzione sono sempre state al centro del programma politico e sociale di ogni Stato, in particolare negli ultimi anni.
Solo recentemente, purtroppo, il pensiero si è fatto critico contro tutte quelle fonti energetiche che abbiamo usato per fin troppo tempo: i combustibili fossili. Stiamo parlando di carbone, in tutte le sue forme (come torba e antracite); petrolio e altri idrocarburi, ovvero composti che contengono solo atomi di carbonio e idrogeno; gas naturale. Queste fonti sono le piÚ inquinanti in assoluto, anche nei mezzi di trasporto.
Nel 2021, secondo lâIEA (International Energy Agency), la rapida ripresa economica al termine della pandemia ha accelerato le emissioni globali di anidride carbonica. Il car-
bone ha raggiunto il massimo storico, producendo 15,3 miliardi di tonnellate di CO2 (piĂš che nella seconda guerra mondiale, dove si raggiunsero quasi 5 miliardi di tonnellate di CO2 (GtCO2) per ogni anno), il gas naturale è cresciuto fino ad arrivare a 7,5 miliardi di tonnellate, mentre il petrolio, con le sue 10,7 GtCO2 è rimasto basso a causa di una limitata ripresa del trasporto globale, specialmente del settore dellâaviazione. In totale si è arrivati a un massimo storico di 36,3 GtCO2.
Ă dunque evidente che se si continua con questo ritmo si rischia di rovinare, piĂš di quanto non lo sia giĂ , il nostro pianeta. Per ricordarlo, la comunitĂ scientifica ha posto come punto di non ritorno gli 1.5 gradi di temperatura piĂš alti del normale, come si evince dallâaccordo di Parigi del 2016. Questa soglia corrisponde alla
CULTURA
temperatura che farebbe sciogliere il permafrost (la pozione di terreno ghiacciato perennemente nel quale sono imprigionate enormi quantitĂ di gas metano e anidride carbonica), il che aumenterebbe notevolmente la temperatura. In contemporanea si avrebbe lo scioglimento dei ghiacciai dellâAntartide e della Groenlandia; poi quello dei ghiacci alpini e un notevole cambiamento di numerosi habitat naturali come quella delle foreste boreali.
Nucleare
La centrale nucleare può essere di due tipi: a fissione e a fusione.
Del primo tipo ho giĂ parlato in uno scorso articolo.
Per quanto riguarda la fusione, attualmente è in atto un progetto di scala internazionale al quale partecipano i maggiori Stati del mondo.
Questa fonte è vista come la risoluzione ai problemi di energia, vista la grande quantità prodotta in pochissimo tempo.
Per invertire questo trend negativo, 55 nazioni, che producono piĂš del 60% di tutte le emissioni, hanno ratificato lâaccordo di Parigi, entrato in vigore il 4 novembre del 2016 e sulla linea del protocollo di Kyoto dellâ11 dicembre 1997.
In particolar modo, gli Stati membri dellâUE, si sono impegnati a ridurre almeno del 55% le emissioni entro il 2030 e diventare a impatto zero entro il 2050.
Nonostante la ricerca sia iniziata negli anni 50, solo di recente si sono fatti grandi passi avanti, come di recente abbiamo sentito: il 5 dicembre 2022 nei laboratori della California, gli scienziati, sono riusciti a produrre piĂš energia di quanta non sia stata necessaria per avviare la reazione.
Ma come si possono rimpiazzare i combustibili fossili? Beh, vi è una larga scelta di fonti che, se ben sfruttate, sono anche piÚ efficienti; vediamole una per una.
Questo è un importante traguardo, ma non bisogna lasciarsi ingannare: è stato comunque affermato piÚ volte che ci vorranno quasi 30 anni per vedere la prima centrale ad uso commerciale (collegata alla rete elettrica nazionale) in funzione.
Il nucleare è, però, considerato come energia alternativa, e non completamente rinnovabile.
Tra le fonti rinnovabili principali possiamo distinguere le energie rinnovabili classiche (idroelettrica e geotermica) e le nuove energie (eolica, solare, da biomasse e marina).
emessa contro i miliardi dei combustibili fossili.
Energia idroelettrica Ă probabilmente la piĂš antica fonte di energia: Greci e Romani furono tra i primi ad usare la potenza dellâenergia cinetica prodotta dallâacqua per azionare i mulini. Secondo lo stesso principio, questa fonte è stata perfezionata e resa sempre piĂš funzionale nel corso dei secoli. Attualmente si usano bacini artificiali per incanalare acqua in delle condotte forzate e far girare le turbine, il cui moto viene trasformato in energia elettrica. Ci sono vari tipi di turbine che possono essere impiegate nel processo.
In generale, lâidroelettrico è tra le fonti piĂš usate al mondo, specialmente in Paesi di montagna come la Svizzera e il Liechtenstein.
Nonostante la produzione sia completamente sostenibile, bisogna ricordare una quantitĂ minima di inquinamento per la costruzione e per la creazione del bacino, tuttavia siamo negli ordini dei milioni di CO2
Queste costruzioni hanno lasciato nella storia anche delle tragedie: in Italia ricordiamo il disastro del Vajont (1963) con 1917 vittime, causato da una frana; e in Cina il cedimento della diga di Banqiao (1975) a causa di un super tifone, che portò alla morte di 171 000 persone.
Energia geotermica Ă lâenergia generata utilizzando il calore da fonti geologiche presenti nel sottosuolo. Essa si basa sullo sfruttamento del calore naturale del nostro pianeta, dovuto allâenergia termica rilasciata dai processi di decadimento nucleare naturale di elementi radioattivi come lâuranio, il torio e il potassio, contenuti nel nucleo, nel mantello e nella crosta. In Italia la prima centrale geotermica secondo il processo della cogenerazione (una parte in energia meccanica, unâaltra in energia elettrica) fu costruita nel luglio 1904, ad opera del principe Piero Ginori Conti, a Lardello, in Toscana. Ad oggi lo sfruttamento costituisce meno dellâ1%; tuttavia, uno studio del 2011 del Massachusetts Institute
CULTURA
of Technology ha affermato che la potenziale energia geotermica corrisponde a 12.600.000 ZJ (1021Joule) e che con le attuali tecnologie sarebbe possibile utilizzarne solo 2000 ZJ, ma se consideriamo che il consumo annuale mondiale di energia ammonta a 0,5 ZJ è una quantitĂ notevole. Dunque lâenergia geotermica non è solo economica ma anche decisamente efficiente.
Energia eolica Ă molto diffusa e si basa sulla trasformazione dellâenergia cinetica del vento in energia elettrica o meccanica. Nonostante produca solo 1% del fabbisogno mondiale, produce il 20% dellâelettricitĂ in Danimarca, il 9% in Spagna e il 7% in Germania. Le centrali eoliche sono tra le piĂš criticate soprattutto per la loro scarsa integrazione nel paesaggio: per questo motivo si sono diffuse le centrali off-shore (lontani dalla costa) che però hanno un costo di costruzione e un inquinamento superiore rispetto a quelle costruite sulla terraferma.
Energia solare à tra le fonti piÚ conosciute ed è usata soprattutto in zone molto esposte
al sole e, per esempio, nelle stazioni spaziali e nei satelliti. Una centrale solare si compone di pannelli che possono essere di tra tipi: solare termico (che sfrutta i raggi solari per scaldare un liquido al suo interno che cede calore allâacqua contenuta in un serbatoio di accumulo), fotovoltaico (che sfrutta le proprietĂ di alcuni semiconduttori per produrre energia elettrica se sollecitati dalla luce) e solare a concentrazione (che sfrutta una serie di specchi parabolici per convogliare i raggi su un tubo ricevitore in cui scorre un fluido o una serie di specchi che concentrano i raggi allâestremitĂ della torre in cui è posta una caldaia riempita di sali, i quali per il calore fondono).
Ă molto usata: lâItalia è sesta per milioni di Kwh solo dopo India, Germania, Giappone, USA e Cina, che è prima dal 2015 e che produce col solare quasi 7 volte lâenergia prodotta con la stessa fonte nel nostro Paese.
Il solare ha, però, alcuni difetti. I principali sono lâintermittenza (sarebbero necessarie, infatti, grandi quantitĂ di batterie molto efficienti, di cui non si ha ancora una applicazione pratica, per poter sfruttare al meglio questa fonte) e i materiali necessari, detti
Terre Rare (come il lutezio, il tullio e il cerio), la cui concentrazione è situata in nazioni orientali come la Cina, e la cui estrazione non solo è molto costosa ma è anche abbastanza inquinante.
Energia da biomasse
Ă raro trovare una centrale a biomasse solo per produzione di energia elettrica, anche perchĂŠ si basa sul processo di decomposizione di sostanze organiche (le biomasse), che influiscono sullâeffetto serra.
Ultimamente, però, le biomasse sono utilizzate soprattutto per la produzione di bioetanolo e di etanolo, come carburante automobilistico.
Ad oggi soltanto poche centrali sono state prodotte in Portogallo, Scozia, Irlanda e in Italia, dove è stato sperimentato un sistema di sfruttamento dellâenergia marina sullo stretto di Messina.
In conclusione lâintelligenza, la creativitĂ , gli studi innovativi dimostrano sempre piĂš la volontĂ di porre al riparo un destino incontrovertibile verso cui stiamo andando, interrompendo la logica del guadagno a favore dellâambiente e del nostro pianeta.
Energia
marina
Ă forse la meno diffusa, ma ve ne sono di numerose tipologie: dalle correnti marine (prodotta grazie allâenergia cinetica delle correnti), a gradiente salino (energia ottenuta dalla differenza nella concentrazione di sale fra lâacqua di mare e lâacqua dolce), mareomotrice (ricavata dagli spostamenti dâacqua causati dalle maree) e talassotermica (che sfrutta le differenze di temperatura tra la superficie marina e le profonditĂ oceaniche).
âSe pensi davvero che lâambiente sia meno importante dellâeconomia, prova a non respirare mentre conti i tuoi soldiâ.
(Guy McPherson, scienziato americano dellâuniversitĂ dellâArizona)
ZONA ÎίκΡ
2022:
SUCCESSI, EMOZIONI E MOMENTI INDIMENTICABILI
MARCO FANTASIA, 3E; LUIGI SALA, 3CC; ANDREA PIROTA, 3CC
Cari Majorani, buon anno! Il 2022, ormai in archivio, ci ha regalato numerosi eventi sportivi, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, e tante emozioni straordinarie. Zona ÎίκΡ vi presenta un riassunto mese per mese dei momenti di sport piĂš rilevanti dello scorso anno. Alcuni di questi rimarranno per sempre nella memoria degli appassionati.
GENNAIO Lâanno si apre con lâedizione numero 110 degli Australian Open, uno degli eventi piĂš importanti del tennis mondiale. Il torneo maschile inizia con un incredibile colpo di scena: il numero 1 del ranking ATP Novak Djokovic viene escluso a causa del rifiuto di vacci-
narsi contro il Covid. Lâatleta prova il ricorso, ma lo perde e il torneo quindi continua senza la sua attrazione principale. Lo spettacolo non manca comunque: i nostri Sinner, Berrettini e Sonego compiono un ottimo percorso, il giovane talento spagnolo Carlos Alcaraz incanta il pubblico con il suo gioco, Tsitsipas e Medvedev si confermano ottimi tennisti e Rafael Nadal torna a vincere. Il torneo sale dâinteresse e Sinner, dopo aver eliminato il numero 3 del ranking ATP Zverev, viene battuto ai quarti da un mastodontico Tsitsipas. In semifinale Berrettini si arrende a Nadal e Medvedev passeggia verso la finale. Il 30 Gennaio dopo un batti e ribatti di oltre 5 ore e una fantastica rimonta, trionfa lo spagno-
lo Rafa Nadal che vince il suo ventunesimo Slam, staccando cosĂŹ i suoi due grandi rivali Roger Federer e Novak Djokovic.
FEBBRAIO
Il secondo mese dellâanno propone due grandi eventi, quali Giochi Olimpici invernali a Pechino e la LVI edizione del Super Bowl. In Cina domina la Norvegia con 16 ori conquistati, staccando Germania, Cina e Stati Uniti. LâItalia si piazza al tredicesimo posto del medagliere, conquistando solo due ori: Amos Mosaner e Stefania Constantini vincono nel curling, mentre Arianna Fontana si conferma nello short track (pattinaggio) diventando cosĂŹ lâatleta azzurra piĂš medagliata nella storia delle Olimpiadi. Dalla Cina agli USA: la sera del 14 Febbraio in California si dĂ il via al Super Bowl con una storica cerimonia dâapertura, in cui si esibiscono famosissimi artisti come Dr.Dre, Snoop Dogg, Eminem, 50 Cent, Mary J.Blige e Kendrick Lamar e anche attori del calibro di Dwayne âThe Rockâ Johnson. Al SoFi Stadium di Inglewood Los Angeles Rams e Cincinnati Bengals danno spettacolo e i padroni di casa hanno la meglio, vincendo il loro secondo titolo NFL di
sempre e il primo sul proprio terreno.
MARZO
Ă un mese terribile per il calcio italiano. Il 24 Marzo la Nazionale è costretta ad affrontare la Macedonia del Nord in una gara secca, non avendo passato il girone di qualificazione per il Mondiale. Succede lâimpensabile: gli azzurri campioni dâEuropa vengono sconfitti nei minuti di recupero da un gol di Trajkovski, che li condanna ad unâaltra amara eliminazione. Ă invece un mese indimenticabile per lâItalRugby partecipante al Sei Nazioni. Sembrava che la serie negativa proseguisse anche questâanno, e invece allâultima partita del girone contro il Galles arriva lâimpresa. I rugbisti italiani ci mettono tanta grinta e cuore e riescono a strappare una vittoria di âcorto musoâ per 22-21, sfatando il tabĂš nella patria dei Dragoni (non avevano mai vinto in Galles) e nel torneo (uno storico successo dopo 36 sconfitte).
APRILE
Nel miglior campionato di calcio del mondo, la Premier League inglese, âalea non iacta estâ. Le due contendenti al titolo, Manchester City e Liverpool,
SPORT
si devono ancora dare battaglia. Non è solo una sfida tra due grandi squadre, ma un duello tra due geni della tattica come Pep Guardiola e Jurgen Klopp. La partita finisce 2-2, un batti e ribatti fantastico che inchioda davanti alla tv milioni di appassionati di calcio. Per la cronaca, dopo una lunga corsa, il Manchester City vincerà il campionato.
Negli USA non sono da meno. Terminata la regular season, arrivano i Playoff NBA che precedono le Finals di giugno, il momento piĂš caldo dellâanno per i fan del basket. La fase finale presenta accoppiamenti interessanti: Golden State Warriors-Denver Nuggets, Brooklyn Nets-Boston Celtics e Milwaukee Bucks-Chicago Bulls. La stella Steph Curry trascina gli Warriors (4-1) contro i Nuggets, i Celtics (nonostante lâincertezza della sfida) domano i Nets con un sonoro 4-0, ispirati da un Jayson Tatum piĂš in forma che mai. âThe Greek Freakâ Giannis Antetokounmpo e i suoi Bucks passano in semifinale battendo 4-1 i temibili avversari di Chicago. A queste si aggiungono in semifinale anche i Memphis Grizzlies, i Phoenix Suns, i Dallas Mavericks, i Philadelphia 76ers e i Miami Heat che ci regaleranno al-
tri due mesi di spettacolo.
MAGGIO
Mese che a livello sportivo presenta soprattutto eventi calcistici: ed è proprio da questo ambito che abbiamo deciso di prendere i due maggiori eventi di maggio. Iniziamo parlando dello scudetto vinto dal Milan, che è riuscito a spuntarla sui cugini e rivali dellâInter, che dopo il clamoroso errore di Radu non riescono piĂš a recuperare lo svantaggio che li separava dai rossoneri. Si conclude cosĂŹ un campionato caratterizzato da molte polemiche e unâavvincente lotta per il titolo.
Lâaltro evento degno di nota è il periodo che va dal 18 al 28 maggio, nel quale si sono svolte le finali delle coppe europee: la prima regina dâEuropa è lâEintracht di Francoforte, che alla lotteria dei rigori ha la meglio sui Rangers di Glasgow dopo lâ 1 a 1 dei tempi regolamentari e porta a casa lâEuropa League. Il 25 maggio tocca alla Roma festeggiare la conquista della neonata Conference League, dopo la sfida contro il Feyenoord decisa da un goal di Zaniolo.
Solamente tre giorni dopo ecco lo
scontro per il trofeo piÚ ambito, la Champions League: è il Real Madrid a spuntarla grazie alla rete di Vinicius, che permette di aver la meglio sul Liverpool consegnando cosÏ per la quattordicesima volta la coppa dalle grandi orecchie ai Blancos.
GIUGNO
In questo mese, che segna lâinizio delle vacanze estive, il mondo dello sport ha rivolto la propria attenzione al torneo di Wimbledon, tra i piĂš importanti del panorama tennistico internazionale. Sembrava potesse essere lâanno giusto per Matteo Berrettini che, dopo essere arrivato in finale lâanno scorso perdendo contro il fuoriclasse Novak Djokovic, veniva presentato come uno dei tennisti piĂš quotati per il titolo. Dello stesso avviso però non è il Covid, che costringe lâatleta azzurro a dare il forfait cedendo il suo posto al connazionale Yannik Sinner, che ben figura arrivando fino ai quarti di finale, dove incontra proprio Djokovic e porta la serie sui 2 set a 0 a suo favore, facendosi però rimontare 3 a 2 dal fortissimo serbo, che vincerĂ il torneo battendo 3 a 1 in finale lâaustraliano Kyrgios. LâNBA resta ancora in primissimo piano. Le Finals vedono contrapposti i
GS Warriors e i Boston Celtics, che a maggio hanno rispettivamente sconfitto i Dallas Mavericks e i Miami Heat nelle finali di Conference. La sfida è equilibrata fino a Gara 4, con le due squadre che ci regalano un match punto a punto. Le successive due partite portano la firma di San Francisco, che torna a vincere il titolo dopo la stagione 2017-18 e conquista cosÏ il suo settimo anello.
LUGLIO
Nonostante le alte temperature raggiunte questâanno nei mesi estivi, lo sport non si ferma. Alte temperature che caratterizzano la 109ÂŞ edizione del Tour de France, che ha presentato un grandissimo spettacolo per tutti gli appassionati. Dopo le tre tappe inaugurali in terra danese, la corsa si sposta in Francia, dove alla sesta tappa il favorito numero uno e campione uscente Tadej Pogacar vince e si prende la maglia gialla, che spetta al leader della classifica generale. La strada verso i Campi Elisi sembrava in discesa per lo sloveno, ma allâundicesima tappa il danese Jonas Vingegaard stacca a sorpresa Pogacar sulla durissima salita del Col du Granon, vincendo la tappa e ribaltando la classifica generale. Po-
SPORT
gacar tenterĂ di rimontare lo svantaggio ma alla fine dovrĂ arrendersi, accontentandosi del secondo posto, dietro al danese.
Altro evento che ha caratterizzato questo mese è il mondiale di atletica tenutosi a Eugene, in Oregon. Gli occhi di tutta Italia (e non solo) erano per Marcel Jacobs, ma il campione olimpico dei 100 metri, complice una situazione difficile, dĂ forfait in finale e abbandona anche la staffetta 4x100 con la quale aveva conquistato lâoro a Tokyo e che conclude decima. Lâaltra star delle scorse Olimpiadi, Gianmarco Tamberi, si ferma ai gradini del podio nel salto in alto, complice un momento di forma non al 100%. LâItalia torna a casa con lâoro nella marcia 35 km di Massimo Stano e il bronzo di Elena Vallortigara nel salto in alto.
AGOSTO
Una sola parola: europei. Ad agosto abbiamo potuto assistere a qualunque tipo di campionati europei, a partire da quelli di nuoto, dove lâItalia ha stravinto la classifica del medagliere complessivo con 25 ori, 26 argenti e 21 bronzi. Atleta simbolo di questo trionfo non può che essere Thomas Ceccon, che ha conquistato la bellezza di
4 ori e 2 argenti. Elencare tutti i successi dei nuotatori azzurri sarebbe un processolunghissimo, per questo passiamo a parlare degli altri europei che si sono svolti a Monaco. Le discipline sono state ben 12 e variano dallâatletica leggera (che allâItalia ha portato gli ori di Jacobs nei 100 metri, di Crippa nei 10.000 e di Tamberi nel salto in alto) al ciclismo sia su strada che su pista (che ha portato ai successi di Viviani per gli uomini e di Zanardi e Barbieri per le donne) fino a sport come il ping pong o lâarrampicata sportiva, sport in via di sviluppo che ha avuto unâimportante vetrina dopo quella delle Olimpiadi di Tokyo.
SETTEMBRE
Ă il mese che fa storcere il naso a molti perchĂŠ si torna a lavorare e ricomincia la scuola. Ma è stato anche un mese ricco di grandi avvenimenti sportivi come, il Mondiale di pallavolo e gli Europei di basket maschili. Gli Azzurri hanno raggiunto due traguardi importantissimi: per il volley è arrivato il quarto trionfo Mondiale, dopo quelli del 1990, 1994 e 1998. Destino vuole che proprio in quegli ultimi tre tornei vinti dallâItalia ci fosse Ferdinando De Giorgi ad alzare la coppa da giocatore e, dopo 24 anni,
fosse sempre lui a portarla a casa da allenatore. Con una squadra giovane, ma al tempo stesso esperta, gli Azzurri sono riusciti a regalare gioia e soddisfazioni a tutti gli appassionati, come anche nel basket. Nonostante lâinfortunio di Gallinari, che gli ha precluso lâEuropeo, il sogno dellâItalia è rimasto vivo fino alla sfida contro la Francia ai quarti di finale, dopo aver compiuto unâimpresa agli ottavi con la fortissima Serbia di Nikola Jokic battuta 94-86.
OTTOBRE
Il mondiale di Formula 1 chiude anticipatamente rispetto al programma ufficiale. Per il secondo anno consecutivo trionfa Max Verstappen ai danni del ferrarista Charles Leclerc. La lotta con la Red Bull è durata ben poco, visti i numerosi problemi di affidabilitĂ della ârossaâ e le strategie molto discutibili del team di Maranello. Leclerc, secondo, e la Ferrari hanno comunque riacceso in molti tifosi quella passione che si stava via via perdendo a causa degli scarsi risultati. Stagione molto difficile anche per Lewis Hamilton e per tutta la Mercedes, che, dopo un inizio difficoltoso, è riuscita a migliorarsi. Saluta il grande circolo della Formula 1 un campione straordinario come Sebastian
Vettel, che ha corso sia per la Red Bull (con cui ha vinto 4 mondiali dal 2010 al 2013) sia per la Ferrari. A cavallo tra settembre e ottobre câè stato anche il mondiale di pallavolo femminile, di cui ci siamo giĂ occupati nellâarticolo di ottobre.
NOVEMBRE
Torino ha ospitato le ATP Finals di tennis, in Qatar è cominciato il Mondiale di calcio mentre si è concluso il mondiale di MotoGP. In Piemonte ha dominato nella categoria singolo uno tra i piĂš grandi tennisti di questi anni Novak Djokovic, mentre nella categoria doppio hanno alzato la coppa lo statunitense Rajeev Ram e il britannico Joe Salisbury. Con lâinizio del Mondiale in Qatar si sono fermati anche tutti i campionati di calcio e lâItalia non ha fatto eccezioni: la situazione al momento dello stop vedeva il Napoli primo, a seguire Milan, Juventus, Lazio e Inter a pari punti, cosĂŹ come Roma e Atalanta. Nelle zone piĂš basse della classifica, Cremonese, Sampdoria e Verona. Infine nella MotoGP bellissimo successo di Francesco âPeccoâ Bagnaia, che ha vinto il Mondiale tredici anni dopo lâultimo successo italiano del âDottoreâ Valentino Rossi.
SPORT
DICEMBRE
Tralasciamo il calcio, di cui abbiamo giĂ parlato, e concentriamoci sullo sci. Ă il 16 dicembre 2022, quando al termine di una gara Sofia Goggia sbatte la mano contro uno dei pali della porta dâarrivo: frattura scomposta del secondo e terzo metacarpo della mano sinistra, dice il referto medico. Nel pomeriggio va a Milano e si fa operare. Il giorno dopo è decisa a tornare in pista, gareggia e trionfa, vincendo la discesa di St. Moritz di Coppa del Mondo di sci, con un vantaggio di 0,43ââ dalla seconda e 0,52ââ dalla terza classificata. Purtroppo dicembre è anche un mese di lutto per il mondo dello sport: il calcio piange la scomparsa di una leggenda, di un fuoriclasse, di quello che potrebbe essere considerato il piĂš forte di tutti i tempi, Pelè, detto OâRey, lâuomo che ha rivoluzionato il ruolo del numero 10.
Lâaugurio è che il 2023 possa regalarci ancora piĂš forti emozioni di quelle che ci ha dato lâanno appena passato.
IL 14 GENNAIO
TUCIDIDE, 5B 1301 Andrea III muore e finisce la dinastia degli Arpadi, arcodi! 1690 Viene inventato il clarinetto 1858 Felice Orsini attenta la vita di Napoleone III. Per poco!
1966 David Bowie pubblica il suo primo singolo 1968 Terremoto a Poggioreale 1976 Pubblicato il primo numero di La Repubblica 2015 Napolitano si dimette, lâha fatto davvero 2019 Lâex terrorista Cesare Battisti viene riportato in Italia
ANIMALE DEL MESE PECORA A FOGLIA
ANGELICA PELLEGRINO, 2AIl primo animale che incontreremo questâanno è la pecora a foglia. Non si tratta di qualche specie di ovino uscito da Avatar, ma di un adorabile mollusco che si può trovare lungo le coste del Giappone, Filippine e Indonesia. Tutti potrebbero pensare che questo essere sia la solita lumaca di mare,
tanto simile ad una merendina dimenticata sul fondo dello zaino; invece, si tratta dellâanimale piĂš carino mai esistito. Una prova inconfutabile della sua grazia è la faccia. Vi avverto: se mai vi imbatterete in una pecora a foglia non potrete in alcun modo resistere ai sui minuscoli occhi neri e
ANIMALE DEL MESE
ai sui colorati rinofori. Ă con queste buffe cornette che questo animale percepisce le sostanze chimiche presenti nellâacqua, annusandola come un piccolo personaggio di Narcos. Ma è a rendere ancora piĂš attraente questo essere il suo dorso, caratterizzato da verdi e rosa vivaci. Il dorso non serve solamente ad aumentare lâimpulso collettivo di portarsi a casa un esemplare e costruirgli un acquario celebrativo, ma possiede una funzionalitĂ che rende unico questo mollusco nel mondo animale. Infatti, la pecora a foglia è capace di eseguire la fotosintesi. Immagazzinando per un periodo limitato le sostanze utili per la fotosintesi dalle alghe che ingerisce, questo mollusco è capace di iniziare il processo da sĂŠ. Nellâipotesi che le qualitĂ che vi ho elencato fino ad ora non siano sufficienti a voler adottare una pecora a foglia, vi basti sapere essere un animale che non supera gli 8 mm. Quindi, se avete una passione per il bestiame, ma poco spazio per mantenerlo, vi basterĂ partire per il mare del Giappone e darvi alla pazza gioia, nella ricerca di questo mollusco delle dimensioni di una graffetta.
LO SAPEVI CHE: La pecora a foglia si nutre unicamente dellâalga Avrainvillea
LO SAPEVI CHE: La pecora a foglia e un essere ermafrodito LO SAPEVI CHE: La prima scoperta di questo animale avvenne solamente nel 1993
IL FREDDO ABBRACCIO DELLA NOTTE
ALESSANDRO BALOSSI, 5A
La rigida brezza di dicembre e i solitari riflessi della notte, sono la mia unica compagnia serale. Rifletto e rifletto, sulla mia vita e su me stesso. Lentamente, la mia felicitĂ brucia come il Chesterfield che tengo tra le dita. Colpisce ineluttabile, il senso di vuoto e di noia, le speranze annegano inutili e fastidiose. Una voce, dâun tratto, mi sorprende: âA cosa stai pensando?â âA nienteâ, la mia risposta.
MELODIA DEL CUORE
ELISA ZACCAGNI, 3cc
Dopo giorni di lontananza e astinenza da te, desidero una notte abbracciati come due innamorati. Fumo per dimenticare la tua assenza. Il tempo e la notte sono a nostra disposizione Lacrime sostituite da un sorriso. Il Destino ci avvolge nelle sue mani calde. Gli occhi battono a ritmo dei nostri occhi ora frenetici di passione.
Nostalgia, un dolore incolmabile. Come una freccia che colpisce il mio cuore che arde. Mi uccidi, ma questa sofferenza mi piace. âMI manchi da morireâ.
POESIA HAIKU
FILIPPO CONTE, 3cc
La neve cade, la terra è candida, sento la pace. occhi cerulei decorano il volto della mia amata non sei una stella ma sei la luna per me poichÊ sei la sola. Tu mi guardasti. Caddi innamorato Per quel sorriso
Il tempo grigio Oscura il presente Ci sarĂ luce.
POESIADADAISTA/EW/SWEG/ERB/4.WORLDX
QUALE DADAISTA?
il.gio.rnale. Poesiadadaista/c/years/420:33 numero 2. i elle llel llu com mu lu kt kt sabbiadoro senza erudi ne esuli la testa mi pesa, dondola come sabbia a destra e forno a sinistra foooooo efwo work fever eesĂŹ sĂŹ sĂŹ lalala rombo id lacao bade ae badeg asse aedf alcao curge en aldeg se al danno si balla eke eke eke essfem e misma
enjade, meke s sisms sisma a salerno oa reqiuem ĂËËĂ sap aresddxzfffggghjikmklklò (<firma digitale[approved{by inst instituti istat}])
Poesia dadaista digitale caoijeeèwjsksu<efbalaliukljlk. olilja Ïauaf i oiaoiarihuaeglo Úalaliaekhkj ou +eo+AEFUAF+ YèDFG+ I. +oehuiefiuefwgew7w
Loag J. Deek
(Edoardo Turconi, 3A
CORNICI CONCENTRICHE
Difficile.
Ricostruite lo schema aiutandovi con le caselle nere e le lettere giĂ presenti. Le definizioni orizzontali e verticali sono elencate alla rinfusa e i gruppi di due lettere non solo definiti. Il solutore dovrĂ inserire altre 9 caselle nere. Buona fortuna.
ORIZZONTALI
Il carnivoro piĂš codardo - La piĂš grande sconfitta di Napoleone - Network Time Protocol - Un capo mafioso - Rimorso, rimpianto - Lâorganizzazione militare di cui fa parte anche lâItalia - LâetĂ opposta alla gioventĂš - Atipici, fuori dallâordinarioRifiutate dalla societĂ - Qui si trova il Tribunale Penale Internazionale - Immagini di santi da venerare - Uno dei Simpson - ⌠David: ospitò gli accordi riguardo la questione palestinese nel 1979 - Contributi - Non scrivono in prosa - Una âmanoâ di vernice - Il personaleche lavora a scuola ma non insegna
VERTICALI
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