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Il freddo abbraccio della notte

ALESSANDRO BALOSSI, 5A

La rigida brezza di dicembre e i solitari riflessi della notte, sono la mia unica compagnia serale. Rifletto e rifletto, sulla mia vita e su me stesso. Lentamente, la mia felicità brucia come il Chesterfield che tengo tra le dita. Colpisce ineluttabile, il senso di vuoto e di noia, le speranze annegano inutili e fastidiose. Una voce, d’un tratto, mi sorprende: “A cosa stai pensando?” “A niente”, la mia risposta.

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