Qui Bergamo n.ro 297

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CMP BERGAMO ANNO 31 - N° DUECENTONOVANTASETTE - FEBBRAIO 2023 - € 5 SPEDIZIONE IN A. P. D.L 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N.46) ART.1, COMMA 1, DCB BERGAMO IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE AL MITTENTE EDITA PERIODICI S.R.L. VIA B. BONO, 10 BERGAMO 24121TASSA PAGATA BG CPO In copertina Matteo Cozzani CEO di sicurON R

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Effetto Gori

La città di Bergamo continua a crescere: al 31 dicembre 2022 il capoluogo conta, infatti, 121.547 abitanti, 219 residenti in più rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Dopo la flessione registrata nel 2020, negli ultimi due anni il trend di crescita è tornato a confermarsi e Bergamo si è attestata sopra quota 121mila abitanti, 64.014 donne, 57.533 uomini. La fascia d’età più numerosa è quella tra i 40 e i 59 anni (35.749 persone), seguita da quella tra i 18 e i 39 anni (29.410 persone) e da quella compresa tra i 60 e i 79 anni. Queste ultime due sono le due fasce in crescita, rispettivamente +308 e +511 persone.

Il quartiere più popoloso, con 9.866 abitanti, è Centro Sant’Alessandro (che risulta essere anche quello con il maggior numero di residenti di provenienza straniera, ben 2.032), seguito da Borgo Palazzo e Redona. Ultimi Grumello del Piano e i Colli della città.

589 risultano essere i bergamaschi deceduti in città nel 2022, +67 rispetto all’anno precedente. In linea con il 2021 il dato dei nuovi nati, 773, solo 10 in meno rispetto all’anno prima, a conferma di una tendenza più positiva rispetto alla media provinciale. I quartieri in cui si registrano più nascite sono anche quelli con il maggior numero di abitanti di origine straniera, Centro Sant’Alessandro (69) e Borgo Palazzo (67). Il saldo tra nuovi nati e defunti è quindi positivo, +184.

I single in città sono la tipologia di nucleo familiare più numerosa, ben 27.977. Le famiglie con figli sono 10.909, 10.886 le famiglie senza figli. 4.172 sono i nuclei familiari monogenitoriali, ben 3.846 le famiglie con anziani a carico. Nel corso del 2022 il numero delle famiglie residenti è aumentato di 254 unità.

“Nel complesso – è il commento del sindaco Giorgio Gori – la città conferma un trend di crescita, sostenuto da un saldo naturale nettamente positivo e dall’arrivo di nuovi abitanti, soprattutto da altri Paesi. È la dimostrazione, mi pare, di una nuova capacità attrattiva del capoluogo, in grado di offrire occasioni di lavoro e di residenza, in particolare grazie alla crescita dei servizi e del turismo. Permangono evidentemente le preoccupazioni per il progressivo invecchiamento. Sono quindi proprio queste - attrattività e sostegno della natalità - le leve su cui è importante lavorare per un bilanciamento delle dinamiche demografiche”.

BERGAMO CRESCE ANCORA:

121.547 abitanti a fine 2022

donne 64.014

57.533 uomini.

Più nati che defunti nello scorso anno 773 nuovi nati

589 i deceduti

IL QUARTIERE PIÙ POPOLOSO, CON 9.866 ABITANTI, È CENTRO SANT’ALESSANDRO CHE RISULTA ESSERE ANCHE QUELLO CON IL MAGGIOR NUMERO DI RESIDENTI DI PROVENIENZA STRANIERA (2.032)

I QUARTIERI IN CUI SI REGISTRANO PIÙ NASCITE SONO QUELLI CON IL MAGGIOR NUMERO DI ABITANTI DI ORIGINE STRANIERA

IN MINORANZA LE FAMIGLIE

CON FIGLI 10.909

LA CITTÀ È DEI SINGLE sono 27.977

A qualcuno certo non piacerà sapere che la crescita di Bergamo è in larga parte dovuta all’afflusso di persone da altri paesi.

A tanti dà fastidio vedere sempre più le vie cittadine popolate di gente di ogni etnia che a poco a poco sta integrandosi sostituendosi alla popolazione originale. Le dinamiche universali spingono da sempre chi ha fame a cercare di che sfamarsi, infischiandosene dei pregiudizi che può incontrare o dei pericoli da affrontare. Quelli che non sanno vedere come va il mondo verranno travolti da chi non vuole vivere in una città che, diversamente, diventerebbe solo un grande ospizio per anziani. Evviva ai nuovi nati, di qualunque madre siano, che nel 2022 sono stati più di due al giorno, e comunque tanti di più di quelli che se ne sono andati. Contiamo su di loro per il nostro futuro.

Ma...
All’interno le immagini dell’inaugurazione nelle due città, degli spettacoli delle luci e degli eventi che per l’inizio della Capitale della Cultura hanno invaso Bergamo e Brescia INSIEME IN QUESTO NUMERO
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PROCIDA PASSA IL TESTIMONE A BERGAMO E BRESCIA

BERGAMO BRESCIA CAPITALI ITALIANE DELLA CULTURA

Procida ha passato il testimone di Capitale Italiana della Cultura a Bergamo e Brescia: la cerimonia che ha ufficializzato l’anno della cultura 2023 e che ha avvicendato la Capitale delle scorso anno a quella dell’anno in corso si è tenuta il 18 gennaio scorso presso Palazzo Reale di Napoli in piazza del Plebiscito Una cerimonia di un paio d’ore che ha sancito la conclusione del percorso dell’isola campana e che ha di fatto consegnato a Bergamo e Brescia il riconoscimento istituito nel 2017 dall’allora ministro del MIBACT Dario Franceschini. A rappresentare Bergamo e Brescia, che si avvicinano all’inaugurazione nei due capoluoghi lombardi, i Sindaci Giorgio Gori ed Emilio Delbono, volati a Napoli in giornata per salutare la conclusione dell’anno della cultura di Procida 2022 alla presenza del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, del Presidente della Regione Campania Vincenzo DeLuca.

“Ai Sindaci di Bergamo e Brescia - ha dichiarato dal palco Dino Ambrosino, Sindaco di Procida - consegno l’emozione di questo straordinario riconoscimento, ma anche l’emozione dei miei concittadini, che spero si trasferisca a bergamaschi e bresciani nel vivere il loro anno della cultura”. Insieme ai Sindaci, son volati a Napoli anche quattro volontari, due bergamaschi e due bresciani, a sottolineare simbolicamente l’importanza della cittadinanza attiva al servizio dell’imminente Capitale della Cultura 2023. “Oggi lasciamo il testimone a due grandi realtà, straordinarie del nostro Paese, Bergamo e Brescia – ha commentato il Presidente di Regione Campania Vincenzo De Luca. Bergamo e Brescia rappresentano il trait d’union tra la modernità e il grande patrimonio culturale del nostro Paese. Sono anche terre di due grandi Papi, Papa Giovanni e Papa Montini. Bergamo la città dei Mille, la città della prima casa comunale d’Italia, Brescia la leonessa d’Italia: voi siete i rappresentanti migliori dell’unità del nostro Paese. UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO”.

Giorgio Gori Sindaco di Bergamo e il suo omologo bresciano Emilio Del Bono in Piazza del Plebiscito a Napoli dove hanno ricevuto il testimone di Capitale della Cultura da Procida

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per arrivare in cima

Bergamo e Brescia la prima volta Insieme

Non si sa se il giorno in cui hanno saputo di dover organizzare la Capitale della Cultura per il 2023, i due sindaci di Bergamo e di Brescia, immaginassero quante e quali vicende si sarebbero dovute intrecciare e ben concatenare per la buona riuscita dell’impresa. È stato interpretato come una sorta di risarcimento per essere state le due realtà più colpite dalla pandemia ma da subito si è vista una grande opportunità per sviluppare sul territorio iniziative socio culturali in grado di promuovere l’immagine di Bergamo e di Brescia e di far arrivare tanti visitatori.

Sebbene il poco tempo a disposizione le due città saldamante in mano ad amministrazioni di centrosinistra hanno preso la palla al balzo per rilanciare tutte le risorse disponibili di cui il substrato della sinistra è storicamente ricco.

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inaugurazione ufficiale al donizetti: tutti quelli che contano

Quella mattina seduta nelle nuove accoglienti poltrone del Donizetti c’era davvero la città che conta per l’inaugurazione ufficiale delle manifestazioni in programma per Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Va bene... A Bergamo non è venuto Sergio Mattarella che ha preferito una sola uscita a Brescia per il taglio comune del nastro. Ma il pubblico che ha ascoltato la soddisfazione nelle parole di Giorgio Gori era davvero quello delle grandi occasioni.

inaugurazione ufficiale al donizetti: tutti

Politici, amministratori pubblici, prelati e comandanti delle Forze dell’Ordine. Artisti non pervenuti, intellettuali qualcuno. Ben rappresentati Imprenditori e banchieri perchè non essite solo la Capitale della Cultura ma anche la Cultura del Capitale che, tra Bergamo e Brescia trova grandi appassionati.

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quelli che contano

Al grande di brescia tutti gli occhi per sergio mattarella

Sergio Mattarella oltre a passare alla storia per la sua longevità come capo dello Stato, in quanto rieletto per un secondo mandato in un momento molto difficile della vita repubblicana, verrà ricordato per la pacatezza e il grande equlibrio. Tutti avrebbero voluto stringergli la mano al Teatro Grande, chi ci riesce è Laura Castelletti, vicesindaco in pista per diventare la prima donna sindaco della Leonessa, sotto lo sguardo compiaciuto di Emilio Del Bono.

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A bergamo lo spettacolo è la gente

I quattro cortei che convergono nel freddo pomeriggio di sabato 21 gennaio verso il centro della città, l’incontro con la gente e poi tutti insieme sotto al grande palco dove accadranno cose da finimondo tra esibizioni, interventi e pirotecnica follia.

La partecipazione e l’entusiasmo della gente ha scaldato anche il clima e la magia ha pervaso tutti con l’entrata in scena dell’immenso vestito di arlecchino.

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Lo spettacolo inaugurale a Brescia ha visto tanta musica dal vivo in piazza. Sotto i riflettori più degli altri ovviamante Ambra Angiolini e Francesco Renga, quest’ultimo sul palco per un duetto con la figlia. Come sempre amatissimo, non poteva mancare Fausto Leali

A brescia tanta musica in piazza

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Bergamo è tutta uno spettacolo

Bergamo è tutta uno spettacolo

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IMPRESA, IL VALORE CHE SI RINNOVA

A tutte le piccole e medie imprese della provincia di Bergamo (artigiani, commercianti, piccole industrie, professionisti e partite Iva), soprattutto in questo scenario di mercato in forte evoluzione, Confartigianato Imprese Bergamo intende proporsi come un partner in grado di assisterle in tutte le fasi della loro crescita: dai primi passi al momento di espandersi, dalla prima assunzione ai primi investimenti, fino alla piena maturità dell’azienda e la ricerca di nuovi mercati.

I VANTAGGI DELLA TESSERA 2023

A tutti i possessori della tessera associativa 2023 (titolari, soci e coadiuvanti) Confartigianato Imprese Bergamo regala:

- Quattro polizze assicurative personali in caso di infortunio professionale ed extraprofessionale. In più, grazie alla partnership con Artigianbroker, gli associati hanno a disposizione un vero e proprio Sportello di Consulenza Assicurativa a cui rivolgersi per attivare molte formule assicurative vantaggiose. A tutti i soci sono riservati grossi sconti su ogni polizza stipulata, dall’RC Auto all’assicurazione sulla casa o sul capannone.

- Un ricco pacchetto di convenzioni per acquisti scontati. Oltre 100 convenzioni dedicate all’impresa, alle persone che ne fanno parte e ai loro familiari, con agevolazioni che spaziano dal lavoro alla salute fino al tempo libero. In particolare, la convenzione CEnPI (Confartigianato Energia per le Imprese) consente di risparmiare sui costi di gas ed energia elettrica: si applica anche ai consumi domestici e quindi può essere attivata anche da familiari e collaboratori oltre che dai dipendenti;

- Seminari formativi e convegni di aggiornamento;

- Consulenza specialistica per la propria attività dall’avvio di impresa al consolidamento sul mercato;

- Una newsletter settimanale informativa personalizzata per ogni Area di Mestiere.

I SERVIZI PER I SOCI

Ma non è tutto. In Confartigianato è possibile trovare tutto quanto può servire a un imprenditore attraverso la consulenza proposta da uffici specializzati in contabilità, paghe e contributi, formazione per dipendenti e datori di lavoro, ambiente e sicurezza, aggiornamento tecnico e normativo, innovazione, marchi & brevetti, certificazione di qualità, finanziamenti, analisi gestione conto corrente, bandi, contributi e agevolazioni.

Check-up gratuiti per i neoassociati

Oltre a uno sconto del 50% sulla tessera 2023, le imprese neo-associate hanno a disposizione un pacchetto di check-up gratuiti a scelta:

- Polizze. Un esperto di brokeraggio valuterà la congruità delle polizze in essere e consiglierà quelle più convenienti rispetto ai rischi specifici dell’attività

- Digitale. Gli esperti di Confartigianato analizzeranno il livello di digitalizzazione dei processi aziendali proponendo soluzioni personalizzate e servizi mirati.

- Connessione. Dopo una verifica sull’efficienza della fornitura in essere, si proporranno soluzioni per garantire una migliore performance su linea telefonica, linea dati, data center, web e sicurezza informatica.

- Sicurezza. L’esperto, recandosi in azienda, verificherà con l’imprenditore l’applicazione della normativa ambientale e di sicurezza sul lavoro, segnalando semplificazioni e agevolazioni.

Per le attività con a capo un imprenditore «under 30» è previsto lo sconto del 30% sulla tessera.

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La forza della sicurezza integrata

Si parla spesso di Prevenzione in vari ambiti, tanto che talvolta diventa un termine abusato e declinato soprattutto secondo un’accezione morale che rischia di cadere nella retorica, ma quel che è peggio è che il Valore della Prevenzione emerge prevalentemente “col senno di poi”. Nell’ambito aziendale questo approccio rischia di offuscarne la valenza funzionale e sistemica ed è piuttosto raro che la Sicurezza venga recepita come una Risorsa.

Citando Gianluigi Viscardi, imprenditore bergamasco di indubbia capacità di visione bisogna “Preparare l’azienda alla vendita per non venderla mai”, per questo chi investe nella protezione degli assets materiali ed immateriali crea Valore. Per sicurON® l’approccio strategico e manageriale, ben oltre il mero adempimento legislativo pur importante ed imprescindibile, è stato la chiave che ha permesso di affiancare grandi imprese in progetti per la Sicurezza e la difesa patrimoniale.

CEO e anima di questa struttura è Matteo Cozzani, “cresciuto a pane ed azienda” nell’impresa paterna, ha maturato fin da giovanissimo un’esperienza trasversale nelle funzioni e nei processi aziendali fino al 1994, anno di emanazione del noto Decreto Legislativo 626 quando (allora ventiseienne) diventò responsabile HSE e quindi RSPP interno di un gruppo industriale specializzato nel recupero e riciclaggio di materie prime, dalla plastica ai metalli preziosi recuperati dai componenti elettronici, con stabilimenti a Bergamo, Cremona, Varese ed Arezzo nei quali la complessità e gli svariati fattori di rischio hanno costituito una valida palestra per la futura professione.

“Fu lì che il mio tratto maniacale (immagino già qualche amico che sogghigna…) - ci confida Matteo Cozzani - trovò una collocazione professionale. La cura nei dettagli insieme alla capacità di previsione sono l’essenza della Prevenzione perché è proprio nei dettagli che si annidano i vulnus. D’altro canto, mio Padre prima di essere un industriale è stato fino ai 40 anni un ufficiale di marina e nella cultura marinara il principio di prudenza e preparazione sono regole d’oro. Come diceva lui – il mare non conosce taverne – per questo i marinai sanno che la barca va preparata e controllata in porto per non soccombere per negligenza durante la tempesta. Mi sembra una metafora efficace per comprendere pienamente quanto sia importante e conveniente agire in tempo di pace piuttosto che dover faticosamente e costosamente affrontare le emergenze”.

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Lo staff di sicurON

“Per chi conosce il tema - prosegue Cozzani - è molto facile dimostrare come la Prevenzione abbia il più alto ROI (Return on Investment) rispetto ad ogni altro investimento, magari percepito come più allettante nell’immediato.

Risolvere i problemi in modo efficace è la nostra missione, ma le maggiori soddisfazioni provengono dalle Aziende ed Enti che più che fornitori ci considerano Partners. La Sicurezza sul Lavoro comporta una serie di adempimenti, ma è opportuno sottolineare come le norme definiscano “cosa fare”, ma quasi mai “come fare”. In quel “come” sta tutta la differenza che emergerà prepotentemente nel frangente avverso o peggio in sede di giudizio. Per questo l’impegno nella Sicurezza va opportunamente considerato per scongiurare il rischio di investimenti inefficaci, con la conseguenza di ritrovarsi scoperti nel momento sbagliato.

Operiamo in Italia, dal Centro a tutto il Nord, spaziando dal settore siderurgico fino alle ONG. A Trieste stiamo accompagnando con orgoglio lo sviluppo di un centro di innovazione e sostenibilità di livello mondiale dedicato alla ricerca, allo sviluppo ed alla produzione, che prevede un investimento di 500 milioni di euro e l’occupazione di oltre 2000 lavoratori. Sul nostro territorio non mancano riferimenti di spicco per complessità ed attenzione alle Risorse Umane, un portfolio accomunato da una richiesta di Sicurezza senza compromessi”.

Nella foto Matteo Cozzani CEO di sicurON con Vittorio Maraglio, giurista ed esperto in Sicurezza sul Lavoro con esperienza trentennale è una risorsa preziosa per competenza ed acume. Il Suo contributo è determinante per l’implementazione di sistemi, modelli di gestione e piani regolatori.

“sicurON® - dice Cozzani - è un centro di competenze coordinate ed agenti in più direzioni. Chi si aspetta da noi delle Soluzioni non resterà deluso, ma è soprattutto acquisendo stimoli per lo sviluppo e l’innovazione attraverso la Sicurezza che resterà sorpreso. Innanzitutto, dal 2010 siano stati tra i primi a livello nazionale ad integrare la Safety con la Security, la prima definizione corrisponde alla nota Sicurezza sul Lavoro, mentre la Security aziendale è dedicata alla difesa del patrimonio da aggressioni ed atti illeciti in genere, ivi compresa la bonifica elettronica ambientale, le correlate misure di contro-spionaggio industriale, fino alle misure antiterrorismo applicate alle infrastrutture critiche”.

“Le questioni inerenti alla security sono oggi di grandissima attualità come la Cybersecurity e molti sono gli ambiti nei quali safety e security si fondono tra loro come ad esempio la Sicurezza dei lavoratori all’estero o la formazione dedicata al Rischio di Aggressione che pure sono nostri “cavalli di battaglia” con competenze specifiche che ci sono riconosciute a livello nazionale. L’ultimo esempio in ordine temporale è il progetto svolto in collaborazione con la POLGAI di Brescia (scuola della Polizia di Stato) per Arriva Italia, parte di Arriva Group (il colosso europeo del Trasporto pubblico) che ha richiesto un intervento incisivo per fornire una risposta concreta ed efficace al Personale che deve quotidianamente confrontarsi con un pubblico sempre più arrogante e meno rispettoso”.

Ogni bisogno e quindi ogni soluzione matura in base a 4 direttrici:

- Competenza tecnica specifica (attingendo da risorse interne ed esterne in base alle peculiarità del caso).

- Competenza giuridica (per noi imprescindibile, nell’ottica di una corretta Governance e quindi della tutela delle figure apicali).

- Competenza organizzativa (affinché ogni soluzione per la Prevenzione non “ingessi” i processi, ma anzi possa contribuire ad una crescita delle competenze individuali e del benessere organizzativo).

- Attenzione allo “human Factor” sempre! (perché il motore delle imprese è fatto da Persone e le loro relazioni sono l’organo di trasmissione con cui mettere a terra la potenza).

“Oltre a ciò offriamo il plus dell’integrazione dei servizi con la quale vogliamo essere un SOLUTION PROVIDER PER LA SICUREZZA: Consulenza, Formazione e servizi di Corporate Security con sicurON, mentre con la consociata sicur SERVICES possiamo fornire materiali e servizi per realizzare gli adeguamenti e le misure definite con il Cliente.”

Insomma ci piace essere considerati un investimento “sicuro” dal sicuro ritorno in termini di:

- Compliance / valore dell’impresa e reputazione del brand.

- Miglioramento dell’efficienza organizzativa e quindi della produttività.

- Aumento della “cilindrata unitaria” delle Risorse Umane e miglioramento del benessere organizzativo.

- Cost saving.

In un’epoca dove non possono essere trascurati i fattori ESG (sostenibilità ambientale e sociale, governance) e dove è assolutamente necessaria la cura verso temi di “attrattività del posto di lavoro” e di “longevity” le imprese necessitano di un supporto esterno capace di trasferire esperienze specifiche e funzionali al Successo.

Fabio Campilongo, giurista, già Vice Questore, RSPP e Formatore di alto livello della Polizia di Stato, collabora con sicurON® dal 2021, da quando è in quiescenza, risultando una risorsa assoluta ed esclusiva per la Sua grande esperienza operativa e nelle dinamiche processuali, quale profondo conoscitore delle questioni civili e penali, in particolare per quanto attiene all’applicazione della safety alla security.

L’Avv. Davide Mantovan, Criminologo Forense, esperto in tecniche operative, articolista e divulgatore, è un riferimento nazionale in materia di “homeland Security”, collabora con sicurON® in un sodalizio consolidato ormai da un lustro.

LA FORZA DELL’INTEGRAZIONE
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sicurON® sotto la gestione di Rita Querzoli, Responsabile della divisione, è un Centro di Formazione accreditato da Regione Lombardia che impiega docenti selezionati e “credibili” (con esperienza sul campo!) per erogare corsi efficaci e specialistici in un contesto che mette a proprio agio l’allievo, favorendone l’apprendimento. Rita: “per noi la formazione è uno strumento di concretizzazione delle misure di Sicurezza nel quale mettere a frutto le competenze maturate. Non c’è mai un corso finalizzato solo all’attestato!”. Grazie alla partnership con Linea Vita®, a 300 metri dalla sede, disponiamo di una palestra dove realizzare percorsi formativi, addestrativi ed esperienziali secondo i migliori standard di efficacia, per quanto attiene le attività ad alto rischio come i lavori in quota o in spazi confinati o per simulazioni di emergenza e recupero.

Nata nel 2021 in partnership con PRSE (società di engineering avanzato) e KIMAY® (azienda leader nelle forniture ed equipaggiamento per gli istituti di vigilanza ed i corpi di Polizia) dispone di mezzi, personale e soprattutto delle competenze tecniche per soddisfare la maggioranza delle esigenze per la Sicurezza, a partire dalle forniture e servizi di manutenzione e controllo antincendio. In particolare, i prodotti proposti sono selezionati e collaudati in base a criteri di funzionalità e praticità d’uso, oltre che di comfort (nel caso dei DPI) e non ultimo della convenienza, puntando sul migliore rapporto funzionalità/qualità/prezzo possibile. Dal 2021 sicur SERVICES è anche distributore esclusivo per l’Italia delle calzature protettive Talan®, una azienda poco conosciuta nel nostro Paese, ma una grande azienda all’avanguardia che dal 1923 è specializzata nel settore militare e che da alcuni anni ha riversato tecnologie ed alti standard qualitativi nel settore dell’antinfortunistica. Molte altre sono le soluzioni ed i prodotti “smart” proposti, dalle ricetrasmittenti ad una linea di cutter antitaglio di ultima generazione.

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POLITICANDO

IL FUTURO 3.0

La primavera si avvicina e questo febbraio così diverso da tutti gli altri sta animando la discussione in merito al Futuro.

3.0, perché dopo il risulato delle elezioni nazionali, l’asseveramento avuto dall’Europa tutta per il nostro Governo ed ora visto il risultato delle elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio con la vittoria del centrodestra, possiamo dire che si apre una nuova stagione: tre punti a zero, tra le due squadre.

Abbiamo visto una bassa affluenza di elettori, perché ormai la disaffezione è endemica, soprattutto per quella parte di “voti al vento” che si spostano secondo gli umori e le promesse e non per idealità.

Si vota se si crede in qualcosa, i partiti “leggeri” non spostano voti, Sanremo impaurisce anche i meno benpensanti ed allora ecco che solo chi è veramente motivato si reca nella “gabina elettorale” come la chiamava Umberto Bossi.

Il resto delle persone rimane sull’uscio, chiacchiera, brontola, ma poi dovrà per forza assogettarsi alle decisioni di chi a votare ci è andato.

Il flop del terzo polo, o pollo come lo ha chiamato Feltri, in cui avevamo risposto una qualche speranza, è stato conclamato: mi dispiace dirlo, ma era atteso. Tanti loro uomini hanno lottato come leoni, ed io li ho anche spronati ad andare avanti, ma il candidato presidente era sconfitto in partenza e molti supporter blasonati non corrispondevano alla realtà. Era necessario che ciò avvenisse, quindi onore delle armi e non mollare proprio adesso, sperando che Calenda la smetta di fare il saputello e che, insieme a Matteo Renzi (la vera volpe), adesso aiuti il governo in carica a fare quei cambiamenti epocali che non riuscirono solo qualche anno fa con il famoso referendum.

Cosa ci sia da fare non lo scrivo nemmeno, lo sappiamo bene, dalla riforma della magistratura, al fisco, alla burocrazia etc, etc, Uniti si vince, la maggioranza esiste ed è concreta, l’Unione Europea se ne è accorta ed ora ci sprona ad andare avanti, nella speranza che Gentiloni faccia il suo dovere e non quello di cavalier servente degli interessi aristocratici, papalini etc etc…

Forse, se si dimettesse, sarebbe una bella cosa, il governo dovrebbe indicare un nuovo Commissario e

sarebbe un chiaro segno di “civil servant” anche se loro dicono sempre agli altri di dimettersi, e non lo fanno mai.

Il cerino acceso resta in mano al PD, che avrebbe bisogno di rifondarsi, lo dicono e urlano ai quattro venti, e tutti auspicano che il congresso, a breve termine, sancisca un vincitore CHIARO, che permetta di identificare quella sinistra che non esiste più, che non è quella di Marx, neppure quella di Lenin, e tanto meno quella di Mao Tze Tung. Nessuno a sinistra parla più di Engels, e neppure di Che Guevara... Non parlano e basta.

Senza una sinistra forte e salda, una destra non matura, potrebbe distorcere alcuni valori, allora avanti tutta, parteggiamo per il vero cambiamento e poi tra 5 anni vedremo cosa produrrà come effetto.

Tutti insieme cambiamo la nostra meravigliosa Costituzione nella sua seconda parte, monca come la mano del Vate, perché iniziata e mai finita: ora è il tempo ed il momento è quello giusto. Ricordiamoci tutti, dalla destra alla sinistra, che in ogni momento può succedere qualcosa di imponderabile, fuori dal nostro controllo, per cui dobbiamo essere pronti a combattere con armi vere, non ideologiche.

Pensate che stia parlando della guerra in Ucraina? Non, per niente, quella non è una vera guerra, quella è tattica, sono le prove generali per capire cosa potrebbe accadere in futuro, come cantavano i Led Zeppelin in Starway to Heaven (Una Scala verso il Paradiso)... in tutti i sensi.

Parlavo di situazioni più subdole, come la futura guerra degli antibiotici e/o dei virus, la migrazione sconsiderata, una neoeconomia che porterà ad un impoverimento generale delle società progredite e di conseguenza del terzo mondo, lasciando spazio solo per i mercati emergenti con tutti i loro problemi. Non ci piaceva la stagnazione che avrebbe portato alla recessione, ed ecco una bella inflazione al 15%, contenti?

Dai, non affliggiamoci, tutto passerà e forse migliorerà se riusciremo a capire che la burocrazia non deve vincere e che le idee devono volare alte alte sempre più alte. Ne riparliamo a giugno, tempo al tempo!

Alea iacta est.

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di Maurizio Maggioni
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ACCADEMIA CARRARA NEL FUTURO

DAL 28 GENNAIO SCORSO

ACCADEMIA CARRARA HA

RIAPERTO AL PUBBLICO CON GLI SPAZI INTERNI RINNOVATI E LA PRIMA MOSTRA DEDICATA A CECCO DEL CARAVAGGIO.

Accademia Carrara, nell’anno in cui Bergamo, con Brescia, è Capitale Italiana della Cultura, presenta un completo aggiornamento nato da un’approfondita riflessione sul futuro sostenibile e gestinone del museo, sul suo ruolo e sulle tante necessità e opportunità contemporanee. Un progetto di ampie vedute, avviato in questi anni dal team di Fondazione Accademia Carrara con la collaborazione di un pool di storici dell’arte e di operatori di vari settori, che ha riconsiderato l’istituzione bergamasca in base a una serie di fattori, dai cambiamenti della società alla miglior fruibilità del patrimonio e degli spazi, avendo come obiettivo l’efficacia, il fascino e la dinamicità della proposta culturale e dei servizi.

Un totale ripensamento interno ed esterno, un processo ricco di idee ed energie nuove, una sfida nel rispondere a quesiti sempre più esigenti, un adeguamento necessario per rendere contemporaneo un museo come Accademia Carrara, in linea con gli standard delle più importanti istituzioni culturali al mondo. Maggiore flessibilità, maggiore attrattività, valorizzazione dell’identità della Carrara come ‘Casa del collezionismo’, miglior gestione degli spazi, insieme ai pilastri che da sempre sostengono le natura stessa del museo come conservazione, studio, ricerca, promozione e divulgazione, tutti obiettivi che hanno portato a diverse soluzioni: negli interni con la riconfigurazione dei tre piani del palazzo in una prospettiva più funzionale nell’accoglienza del pubblico (piano terra), nella realizzazione di mostre temporanee e specifici focus sulla collezione (primo piano) e nell’esposizione permanente del patrimonio artistico delle proprie collezioni (secondo piano); tra interno ed esterno con la costruzione di un percorso coperto che collegherà i tre piani, offrendo un’inedita prospettiva della Carrara nel contesto delle mura venete, patrimonio Unesco e con l’apertura di un bistrot; all’esterno dove, per la prima volta, il pubblico del museo così come i cittadini e i turisti potranno godere dell’apertura dell’area verde denominata I Giardini di PwC. Un intervento dedicato a chi vorrà fruire dell’area prima o dopo la visita al museo, a chi semplicemente vorrà fare una pausa in uno spazio all’aperto oltreché una nuova opportunità di percorso per una passeggiata che dalla Carrara può proseguire verso Città Alta o verso Borgo Santa Caterina.

Linus, la Voce di Accademia Carrara di Bergamo

Il timbro inconfondibile di un protagonista assoluto della radio italiana che da Radio Deejay arriva in Accademia

Carrara di Bergamo per accompagnare i visitatori al museo. Linus è la Voce della Carrara, grazie alle nuove audioguide, in un percorso guidato di 33 tracce, tra i capolavori della collezione permanente del museo, dal Ritratto di Leonello d'Este di Pisanello e Madonna con Bambino di Mantegna, al San Sebastiano di Raffaello, fino a Conversazioni Sacre, la nuova installazione site-specific di Fallen Fruit.

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Conversazioni sacre: una nuova installazione site specific di Fallen Fruit

All’interno dei lavori di rinnovamento museale, Accademia Carrara ha trasformato gli spazi di una delle due scale del museo in una installazione site specific realizzata da Fallen Fruit, il duo californiano composto da David Allen Burns e Austin Young. L’opera di Fallen Fruit è una vera e propria celebrazione della collezione, del museo e della città. Da una parte l’omaggio è reso alle tante opere della collezione fonte di ispirazione, riconoscendo negli autori dei maestri indiscussi, dall’altra parte sottolinea quanto un Museo sia un’istituzione composita, vivace, corale e capace di rinnovarsi, infine racconta Bergamo e la sua comunità fatta di storia e di presente. Conversazioni Sacre, titolo del progetto, «invade» l’intero spazio destinato al collegamento tramite scale e ascensore dei piani del museo, un intervento che accoglie e immerge i visitatori in un mondo visionario di fiori, colori, rimandi, elementi e dettagli tratti dalle opere della Collezione e da diversi luoghi in città. Grazie a un’approfondita ricerca e alle fotografie realizzate da Fallen Fruit a capolavori, disegni, incisioni della Carrara, oltre a reportage realizzati per le strade, in palazzi storici e negli archivi di Bergamo, l’installazione ha preso forma e visione. Come consuetudine nella pratica del duo artistico di Los Angeles, la maggior parte delle ispirazioni si riferisce a frutti, fiori, uccelli, piccoli animali, insetti, arricchendosi qui di dettagli pittorici, mani, gesti, sguardi, espressioni, immagini religiose, riprodotti all’interno di una carta da rivestimento applicata alle pareti. L’intervento site-specific per Accademia Carrara rappresenta il loro primo progetto permanente in un’istituzione museale in Italia.

Il nuovo ordinamento permanente

Al piano terra, accanto ai tradizionali spazi di accoglienza, al bookshop e ad alcuni servizi, uno spazio è destinato alla storia dei donatori della Carrara, collezionisti che con generosità hanno reso straordinario il patrimonio nei decenni. Il progetto intende infatti evidenziare il carattere della Carrara come ‘Casa del collezionismo’, grazie agli oltre 260 donatori che hanno arricchito le raccolte, dal fondatore Giacomo Carrara a Guglielmo Lochis, da Giovanni Morelli e Federico Zeri, fino agli anni recenti, con Mario Scaglia. Al fine di rievocare la completezza delle raccolte di provenienza, il percorso accosta alle opere oggetti di piccolo formato (tra medaglie, bronzetti, sculture), sottolineando la varietà così come il valore del museo come luogo attivo anche nello studio delle arti minori. Il primo piano, destinato a mostre temporanee, permette di organizzare con continuità un calendario di appuntamenti dedicati a proporre, a rotazione, opere non esposte e accogliere prestiti nazionali e internazionali messi in dialogo con la collezione. Inoltre, l’introduzione di un nuovo deposito costruito secondo i più innovativi standard museografici, permette di raccogliere e preservare, per la prima volta direttamente all'interno del museo, le opere non esposte, ottimizzando tempi e risorse. Un ambiente funzionale ma anche di lavoro e ricerca, animato da professionisti - esperti, studiosi, conservatori - che avranno l'opportunità di accedervi. Il secondo piano è dedicato alla collezione permanente attraverso 16 sale che renderanno avvincente il racconto grazie all’esposizione di oltre 300 opere, attraendo l’attenzione del pubblico attorno ai capolavori della Carrara. Un percorso di straordinaria bellezza lungo cinque secoli di storia dell’arte dal Quattrocento all’Ottocento, in grado di valorizzare le prerogative di assoluta unicità della raccolta. Ala Vitali, ospita, al piano terra, spazi destinati al restauro e alle operazioni di controllo dello stato di conservazione delle opere, mentre al primo piano è stata mantenuta la doppia funzione di auditorium e sala espositiva. L’introduzione di un nuovo percorso esterno coperto che parte dal piano più alto e scende fino a terra – in progress - permetterà di rendere completamente accessibile la struttura, a tutti i livelli: dall’ultima sala della cosiddetta ‘Manica lunga’ del secondo piano, sarà infatti possibile raggiungere con facilità i piani inferiori, garantendo continuità, oltre ad aprire inedite visuali sul contesto paesaggistico in cui la Carrara è immersa.

Accademia Carrara festeggia il 2023 con un invito speciale in museo per i circa 12.000 giovani della provincia bergamasca che quest’anno compiono 18 anni, grazie alla partnership con Adecco. In occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, Accademia Carrara dà avvio a un’iniziativa straordinaria, che coinvolge i giovani dei 243 comuni della provincia bergamasca che nel 2023 compiono 18 anni. Con il progetto Sboccia con la Carrara - nato insieme ad Adecco, partner sostenitore - il museo regala la Carrara Card a tutti i neo-maggiorenni nati nel 2005 e ancora residenti nel territorio, con la possibilità di entrare gratuitamente in museo per tutto l'anno. Un’iniziativa pensata per le nuove generazioni che coinvolge circa 12.000 giovani, finalizzata sia alla promozione del patrimonio artistico e culturale cittadino, grazie all'opportunità di poter accedere sempre gratuitamente in museo, per tutto il 2023, sia alla facilitazione nell’ingresso del mondo del lavoro. Con la partecipazione di Adecco, infatti, i diciottenni coinvolti possono prendere parte a percorsi di formazione gratuita, rivolti anche agli istituti ITS ed IFTS, per orientare alle professionalità più richieste dal mercato del lavoro bergamasco, e a percorsi di assessment, per far emergere il talento dei candidati.

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Sboccia con la Carrara: una card in omaggio a tutti i 18enni di Bergamo e Provincia

Il progetto architettonico

Dal punto di vista progettuale, il piano espositivo permette alle opere di potersi confrontare liberamente su uno sfondo colorato, che varia e si schiarisce lungo il percorso delle sale. L’effetto complessivo è intensificato da una illuminazione ad “aurora” in cui i proiettori focalizzano l’attenzione sulla fascia centrale delle pareti, sfumando verso i margini inferiore e superiore come in un orizzonte. Antonio Ravalli, architetto progettista, Professore di Progettazione Architettonica alla Facoltà di Architettura di Ferrara e docente del corso di alta formazione in Exhibition Design di YACademy di Bologna, Antonio Ravalli (Ferrara, 1961) tiene diversi seminari internazionali di progettazione e partecipa a numerose conferenze in Italia e all’estero. Già dai primi anni di attività ha posto grande attenzione al rapporto tra arte e architettura, al dialogo tra figure e oggetti con i luoghi che li accolgono, e ha consolidato questo binomio attraverso la realizzazione di diversi allestimenti museali.

Tra i progetti recenti: Ritratto di donna alla Basilica Palladiana, Vicenza (2019), Leonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato al Museo Malatestiano di Fano (2019), Boldini e la moda a Palazzo Reale di Ferrara (2019). Si interessa ai processi di trasformazione del paesaggio urbano e territoriale sia alla macroscala, dove l’architettura ha la possibilità di indagare e dare una risoluzione ai diversi contesti, sia alla microscala. Pone particolare attenzione alla lettura dello spazio contemporaneo mediante un’attenta scelta dei materiali e del loro utilizzo. In questo processo di ricerca, la luce diventa il primo strumento per articolare e differenziare gli spazi architettonici.

CECCO DEL CARAVAGGIO

L’allievo modello

FINO AL 4 GIUGNO 2023

A CURA DI GIANNI PAPI E M. CRISTINA RODESCHINI

Atipico, insofferente alle regole, destinato a suscitare contrasti e forse inimicizie, sebbene pressocché assente dalle cronache storiche e da quelle giudiziarie (a differenza della maggior parte dei suoi colleghi della cerchia caravaggesca), l’enigmatica figura di Cecco del Caravaggio, Francesco Boneri, appare come anticonformista, capace di clamorose novità negli impianti iconografici, virtuoso di una pittura straordinaria, implacabile nella definizione delle forme, dei contorni, nel colore, naturalista oltranzista, audace, iperrealista ante literram, prepotente e privo di timori censori, a tratti esplicito nei rimandi erotici e nei messaggi omosessuali. La mostra offre, per la prima volta, uno sguardo trasversale e pressocché completo sull’operato di Cecco, riunendo capolavori rivelatisi fondamentali nel percorso di ricostruzione del corpus dell’autore. Del pittore conosciamo bene il volto anche grazie a Ritratto di giovane con colletto a lattuga, proveniente da Gallerie degli Uffizi – Palazzo Pitti di Firenze nel protagonista dell’Amore al fonte, da collezione privata, oltre che grazie ai due dipinti di Caravaggio presenti in mostra, per i quali, come si è detto, Cecco posò come modello. All’interno del percorso espositivo, di opera in opera, il linguaggio di Boneri si fa sempre più riconoscibile: nell’esecuzione tormentata dei panneggi, nei bianchi dall’intensità fosforescente, nella precisa definizione degli occhi e delle palpebre e nel nitido disegno delle labbra solcate da una spessa linea che le fa sembrare dischiuse, impegnate in un canto, un sospiro, un grido soffocato.

Accademia Carrara:

Seminare Bellezza

Ingresso ridotto in Carrara per tutti i cittadini residenti a Bergamo grazie a Humanitas Gavazzeni e Castelli. In occasione del progetto Seminare Bellezza, ideato da Accademia Carrara con l’obiettivo di creare una relazione ancora più stretta tra il museo e il territorio nell’anno della Capitale Italiana della Cultura, e sostenuto dagli ospedali Humanitas Gavazzeni e Castelli, tutti i cittadini residenti a Bergamo potranno usufruire dell’ingresso ridotto per tutto il 2023 (8€, anziché 15€). Seminare Bellezza prevede l’installazione di fiori di design urbano nei comuni della provincia, come punto di attrazione e promozione culturale. I fiori, oltre ad abbellire e colorare le piazze, attraverso un QR code stampato su uno dei petali, indirizzano a contenuti di approfondimento e curiosità. Grazie al contributo di Humanitas, a Bergamo verranno collocati in via Zambonate e presso l’ospedale Humanitas Gavazzeni. Oltre al biglietto ridotto, per i residenti è prevista una serie di ulteriori benefit: visite guidate per gruppi, con pricing dedicato e corsia di prenotazione preferenziale; pagina web del progetto con citazione nell’itinerario digitale I fiori della Carrara, una tappa per ciascun comune; materiali informativi e promozionali con spiegazione del progetto, gli obiettivi e i vantaggi riservati ai cittadini. Per usufruire della riduzione in museo, è necessario presentare in biglietteria il documento d’identità che attesti la residenza a Bergamo. Anche i Comuni di Scanzorosciate, Clusone, San Pellegrino, aderiscono al progetto Seminare Bellezza garantendo ai loro cittadini gli stessi benefit.

La mostra in programma
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L’ESCLUSIVO NETWORK ANTIAGE ARRIVA ANCHE A BERGAMO

Davide

conosciuto imprenditore della Val Seriana, ha fatto in modo che The Longevity Suite, la più evoluta biohacking & antiage city clinic arrivasse anche a BERGAMO, esattamente a Pedrengo.

“Ho creduto fermamente e di conseguenza investito in questo format perché penso che in un mondo così frenetico sia necessario e fondamentale prendersi una pausa e dedicare un po’ di tempo alla propria salute e al benessere del proprio corpo. Vivere meglio, alimentarsi meglio e ascoltarsi un po’ di più equivale a vivere proprio una vita più ‘longevity’”.

(Valentina

Carrara,
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Visciglio)

Vivere al massimo delle proprie potenzialità è possibile grazie a The Longevity Suite, evoluta Biohacking & Antiage City Clinic dove attraverso protocolli integrati, altamente performanti e ad elevato contenuto tecnologico, il cliente viene guidato verso la miglior versione di sé stesso. Un ambiente che aiuta a vivere in piena salute, bellezza ed energia mentale, promuovendo ogni giorno uno stile di vita lungimirante e focalizzato sul ‘qui e ora’.

Il Metodo Longevity nasce dal lavoro di oltre 20 anni di ricerca del team del Dott. Massimo Gualerzi, Medico Cardiologo, Co-founder e Direttore Scientifico di The Longevity Suite e dalla visione lungimirante di Luigi Caterino, Co-founder e CEO dell’azienda. Freddo, Detox e Consapevolezza sono il cuore dei programmi effettuati dalla clinica, dove le più innovative tecnologie del mondo del wellness e della salute si integrano in protocolli d’avanguardia per ottenere un perfetto equilibrio tra bellezza esteriore e benessere mentale.

Presente con le proprie City Clinic in alcune delle principali città italiane (Milano, Roma, Bologna, Torino, Como, Padova, Verona) e in prestigiose località turistiche come Forte dei Marmi, Cortina, Porto Cervo, Porto Rotondo e Capri, The Longevity Suite ha conquistato anche Bergamo, con una nuova sede in via Piave 13, a Pedrengo. L’espansione del brand non si limita al territorio nazionale ma coinvolge anche le città di Ibiza, in Spagna, e la città di Lugano in Svizzera, confermando il suo posizionamento luxury nel mercato antiage internazionale.

I TRATTAMENTI

Il nuovo centro The Longevity Suite offre numerosi trattamenti aventi alla base il freddo, pilastro del Metodo Longevity, come la Cryosuite Total Body: fulcro dei programmi Longevity, consiste nell’immergere il corpo in una camera fredda con temperature che vanno dai -85° ai -95° per un intervallo di tempo che varia tra i 3 e i 5 minuti. Il trattamento favorisce la riduzione di dolori e infiammazioni muscolari e articolari, facilita la perdita di peso, aiuta a ringiovanire l’aspetto della pelle rendendola più elastica e luminosa e infine, detossifica e riduce lo stess ossidativo.

Un’altra componente fondamentale per The Longevity Suite è il Detox con il semi-digiuno, ovvero la drastica riduzione dell’apporto calorico, riconosciuta dalla comunità scientifica come uno dei modi più efficaci per eliminare le tossine e ridurre l’infiammazione. Questo sistema di depurazione dell’organismo viene effettuato seguendo uno dei programmi proposti dalla clinica. Inoltre, un’ultima pratica in grado di influenzare positivamente il nostro organismo coinvolge la tecnica del Mindfulness con il trattamento Led Therapy: attraverso l’esposizione ai raggi infrarossi, è possibile ridurre lo stress e beneficiare di altri numerosi effetti positivi, come il miglioramento della circolazione sanguigna e della qualità del sonno, la rigenerazione dei tessuti e la purificazione dell’organismo.

Per poter essere sempre al massimo del proprio potenziale, infine, The Longevity Suite offre molteplici trattamenti viso anti aging in grado di migliorare visibilmente l’elasticità della pelle donando un effetto lifting immediato. O ancora, attraverso massaggi corpo rimodellanti, è possibile agire su zone localizzate al fine di combattere la cellulite e migliorare la texture della pelle fino ad arrivare ai massaggi olistici, i quali si prefiggono l’obiettivo di ripristinare equilibrio e armonia a livello di corpo, mente e spirito. Tutto ciò grazie ad eccellenti expertise, sapientemente selezionati, capaci di offrire esperienze uniche e personalizzate a chiunque lo desideri.

WELLNESS A 360°

Il centro The Longevity Suite di Pedrengo si differenzia da tutti gli altri in quanto propone al suo interno anche una palestra dotata di macchinari professionali firmati Technogym. Dalla prossima primavera sarà possibile usufruire di tale plus e partecipare inoltre a lezioni di pilates e yoga per equilibrare e armonizzare il corpo, la mente e le emozioni, favorendo la conciliazione e la perfetta coordinazione di tutte le funzioni organiche e mantenendo uno stato di salute ottimale.

THE LONGEVITY SUITE PEDRENGO (BG) via Piave 13 T +39 035 5908719 +39 328 2368014 bergamo@thelongevitysuite.com www. thelongevitysuite.com 40

Bergamum Pop

A Dalmine, all’ultimo piano nel nuovo stabile di AZCHIMICA, nasce un ricercato open space, uno spazio funzionale dedicato a mostre ed eventi, chiamato appunto SPAZIO BART, dove giovani artisti emergenti possono esporre le loro opere.

Andrea Bracchi organizzatore e CEO, seleziona i giovani artisti seguendo l'istinto: “se vedo un'opera che mi crea interesse, mi fermo, la osservo, cerco di ascoltarmi e di capire le sensazioni che mi trasmette... e, proprio in un mondo dove quasi tutto è stato sperimentato, rimane ancora un piccolo spazio, e le nostre mostre ne sono la prova”.

In occasione dell'evento Bergamo-Brescia capitale della cultura 2023 SPAZIO BART organizzerà BERGAMUM POP.

L'artista, Daniela Cavallo, pittrice digitale, presenterà un progetto artistico proponendo una visione di Bergamo attraverso le due guerre, rielaborando vecchie cartoline trovate nella preziosa raccolta del collezionista Oscar Zanchi.

La mostra nasce proprio dall'incontro di due tempi e linguaggi visivi, un tempo antico "BERGOMUM (rappresentato dalle cartoline in bianco e nero di una Bergamo di fine 800, fino agli anni 60, e un tempo moderno "POP" tutto anni 90, dei videoclip di MTV e delle grafiche pubblicitarie rielaborate digitalmente. Dall'unione di questi due spazi nasce uno spazio nuovo, uno spazio d'incontro di due realtà, uno spazio di colore, una vera e propria magia per farvi sognare.

(Valentina Visciglio)

Opening:

Sabato18 Marzo 2023 ore 18,00 fino al 22 aprile solo su appuntamento tel. 347.1141467

SPAZIO BART, presso AZchimica, Via Piemonte 7/A, Dalmine info@spaziobart.it

Organizzazione: Andrea Bracchi e Luca Austoni

Curatore: Marco Fioretti

Testo a cura di Tino Adamo

Bart più spazio all'arte presenta:

Light is life

la festa

delle luci

Ph. Sergio Nessi

la città si illumina per 42

Light is Life. Festa delle Luci A2A l’evento, che ha illuminato Brescia dal 10 al 26 febbraio poteva contare sulla presenza delle più significative opere di 17 prestigiosi artisti nazionali e internazionali, tra cui 6 special guest – Angelo Bonello, Chila Kumari Burman, Marco Lodola, Federica Marangoni, Ivan Navarro e Oliver Ratsi.

Spettacolari le serate inaugurali della manifestazione, avvenute il 10 febbraio in piazza Loggia a Brescia e il 17 febbraio in piazza Vecchia a Bergamo, entrambe condotte da Neri Marcorè e alle quali hanno partecipato le rispettive istituzioni cittadine e dei vertici di A2A.

Light is life la città si illumina

44 Ph. Sergio Nessi

Light is life la città si illumina

A Brescia l’evento ha coinvolto in primo luogo Piazza della Loggia (dove un suggestivo 3D mapping ha animato Palazzo della Loggia per tutta la durata della manifestazione), il Capitolium, il tempio romano situato in Via dei Musei, dove è stata collocata la prima opera di luce (una scultura ispirata alla celebre Vittoria Alata, rivisitata in chiave contemporanea) e il Castello arroccato sul colle Cidneo, vero cuore dell’evento, dove si è snodato un percorso con 15 installazioni luminose,

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Ph. Comune di Bresciaa

Light is life la città si illumina

A Bergamo protagonista di Light is Life è stata Città Alta, attraverso un percorso da Piazza della Cittadella a Palazzo Moroni, toccando alcuni dei principali e più suggestivi luoghi culturali. Superata piazza della Cittadella e passando attraverso Piazza Mascheroni, si raggiunge il Museo Donizettiano in via Arena. Si prosegue verso il tempietto di Santa Croce e poi in Piazza Vecchia, dove un suggestivo 3D mapping sarà proiettato sulla facciata principale di Palazzo Nuovo, sede della Biblioteca Civica Angelo Mai.

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Ph. Sergio Nessi
To those who strive for new horizons occhio.com PUNTOLUCE Srl via Broseta 51/c 24128 Bergamo Tel. +39 035 250 221 puntoluce.com

Dopo i Chiostri del Convento di San Francesco, si raggiunge la Rocca, per concludere con Palazzo Moroni. Lungo questo percorso si potranno ammirare 12 installazioni luminose. L’ingresso ai siti interessati dalla manifestazione sarà gratuito a turni continui, nel rispetto della loro capienza massima. Per ulteriori informazioni: www.festadellelucia2a.it

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Light is life. Festa della luci A2A è l’evento promosso da A2A nell’ambito delle manifestazioni in calendario per “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Patrocinato dai Comuni di Brescia e Bergamo, il festival vuole esprimere una stimolante prospettiva internazionale e allo stesso tempo punta a coinvolgere le energie produttive, le istituzioni culturali e i luoghi di formazione del territorio.

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L’evento rappresenta un esempio di consapevolezza e di doppia efficienza, ambientale e sociale, perseguendo due importanti obiettivi: promuovere l’uso consapevole dell’energia e la solidarietà contro la povertà energetica. La direzione artistica del festival è affidata ad Angelo Bonello, light artist di fama mondiale e fondatore di Kitonb Creative Studio, e Pam Toonen, che vanta una preziosa collaborazione con LAC – Light Art Collection, parte della Amsterdam Light Festival Foundation che dal 2012 progetta e realizza festival delle luci in tutto il mondo.

Light

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Bergamo Film Meeting

DALL’11 AL 19 MARZO È IN PROGRAMMA

LA 41ª EDIZIONE DELL’INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

9 giorni intensi di grande cinema: retrospettive, nuovi autori, documentari, classici, animazione e molto altro. Un ricco programma che porta il grande cinema a Bergamo. Tante le iniziative in programma tra cui l’evento speciale del 10 marzo alle ore 21.00, presso il Teatro Donizetti di Bergamo, in cui verrà presentata la sonorizzazione dal vivo di Psycho (USA, 1960) di Alfred Hitchcock ad opera dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano diretta dal maestro Anthony Gabriele, la retrospettiva completa, in anteprima mondiale, dedicata a Michaela Pavlátová, e la retrospettiva, in anteprima nazionale, dedicata a Jerzy Stuhr.

La regista e animatrice ceca Michaela Pavlátová è la protagonista della sezione dedicata all’animazione autoriale della 41a edizione di Bergamo Film Meeting, in programma dal 10 al 19 marzo 2023. Dell'autrice sarà presentata - in anteprima mondiale - la retrospettiva completa composta da 25 titoli, tra corti e lungometraggi, comprese due live action, nei quali emergono i tratti intriganti della sua poetica: ritmo incalzante, black humour e elegante architettura delle inquadrature, insieme al talento nel condensare in pochi minuti relazioni e sentimenti umani, ne fanno una delle animatrici e registe più rilevanti nel panorama cinematografico contemporaneo.

La retrospettiva è annunciata in concomitanza con la “Giornata Internazionale del Cinema di Animazione” (IAD – International Animation Day), che annualmente si festeggia il 28 ottobre, e che per il 2022 è rappresentata dall'immagine ufficiale realizzata proprio da Michaela Pavlátová.

Bergamo Film Meeting è uno degli appuntamenti più importanti nel calendario dei festival italiani:da 40 anni a marzo migliaia di appassionati di cinema d'autore si ritrovano per condividere un grande evento cinematografico,assieme.

In anteprima nazionale la retrospettiva a Jerzy Stuhr (da cui trae origine l’immagine ufficiale del BFM41), eclettico e intenso attore di cinema e teatro, interprete amatissimo da autori come Andrzej Wajda e Krzysztof Kieślowski, oltre che sceneggiatore e regista di opere raffinate e malinconiche. Con la retrospettiva su Jerzy Stuhr BFM aggiunge un altro tassello alla proposta messa in campo per la prossima edizione, di cui ha già annunciato la personale completa dedicata all'animatrice ceca Michaela Pavlátová.

La ricognizione nel cinema europeo contemporaneo della 41a edizione di Bergamo Film Meeting, invece, sarà incentrata sul lavoro di Ursula Meier (Francia – Svizzera), le cui opere - che si collocano sulla sottile linea di confine tra finzione e documentario – analizzano abilmente la profonda ambivalenza dei legami emotivi, e Jaco Van Dormael (Belgio), autore dallo stile narrativo sperimentale, non-lineare, onirico e visionario, che ha da sempre indirizzato il suo cinema verso personaggi e temi dell’infanzia, soffermandosi con grande sensibilità sulla raffigurazione della complessità della vita.

Dei due registi sarà presentata in anteprima nazionale la personale completa. La sezione sarà arricchita da una selezione dei film di diploma delle scuole di cinema europee che aderiscono al CILECT - realizzata in collaborazione con la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano -, e da Europe, Now! Film Industry Meetings (13 – 14 marzo) le due giornate rivolte ai professionisti di settore che intendono essere un’occasione di networking e una piattaforma di aggiornamento.

Ursula Meier Jaco Van Dormael
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Jerzy Stuhr

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IL SINDACO DEL FARE

Il 18 gennaio scorso, dopo una lunga malattia, è scomparso a 89 anni l’ex sindaco di Bergamo Cesare Veneziani. Vorrei ricordarlo in queste pagine perché ho avuto il piacere di lavorare con lui durante tutto il suo mandato, durato dal 1999 al 2004. Cesare era un manager della Fiat e la sua mentalità era proprio quella del fare, un fattività accompagnata da poche parole. Era stato imprestato alla politica e la sua amministrazione di centro destra lo ha comunque sempre sostenuto durante quel quinquennio. A lui non interessava comunicare con tanti fronzoli, nemmeno all’opinione pubblica, perché era convinto che parlassero per lui le molte opere realizzate a Bergamo in quegli anni: la costruzione del sottopasso al rondò delle valli, la nuova stazione alle autolinee, il complesso della Fiera espositiva, l’abbellimento di via XX Settembre, la biblioteca Tiraboschi, il Palatenda Creberg, l’accordo di programma per la costruzione dell’ospedale Papa Giovanni alla Trucca e tanto altro. Io all’epoca ero presidente dell’ATB, l’azienda di trasporto pubblico locale, e svariate cose sono state fatte anche lì, grazie al consenso e all’appoggio del Sindaco Veneziani. Ne ricordo solo alcune che si possono apprezzare anche oggigiorno: le pensiline alle fermate del centro (prima non esistevano), la comoda biglietteria ai propilei di Porta Nuova (prima gli abbonamenti si potevano fare solo alla stazione), gli ecologici autobus a metano con la nuova stazione di erogazione del gas, il trenino turistico in città alta, l’allargamento del servizio autobus ATB ai comuni della provincia. Se queste cose si sono potute fare in pochi anni, lo si deve alla capacità di Veneziani, e della sua Giunta, di delegare e di autorizzare velocemente tutte le relative opere. Il suo ufficio nel palazzo del Comune era sempre aperto, a qualsiasi ora, e le sue capacità di ascolto e di intuizione erano rare. Non era

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uomo che cercasse dei compromessi, ma piuttosto perseguiva la pratica e il buon senso. L’ho sempre visto sorridente, anche quando le preoccupazioni lo attanagliavano. E un’altra rarità lo contraddistingueva: non ho mai udito una sua parola cattiva verso qualcuno, anche fosse stato un suo duro oppositore. Ma erano altri tempi e la politica attiva non ammetteva urla spettacolari e insulti con poca sostanza. Era semplicemente più importante il fare che l’apparire. A fine mandato, nel 2004, gli si oppose un’altra brava persona che non c’è più, Roberto Bruni, che nell’ottica dell’alternanza tipica delle amministrazioni bergamasche, gli succedette vincendo le elezioni col centro sinistra. Veneziani se ne andò dal Palazzo Comunale in punta di piedi, senza recriminazioni, forse un po’ deluso, ma sempre a testa alta. Andai a salutarlo per l’ultima volta, anche perché il mio mandato in ATB sarebbe scaduto l’anno successivo. Era sera e le luci rendevano lo storico palazzo Frizzoni di piazza Matteotti ancora più bello: che malinconia doverlo lasciare dopo 5 anni! Lui era lì in piedi davanti alla finestra del suo ufficio. Guardava fuori il brulicare della gente in una città che diventava bellissima. Si girò, mi strinse la mano, mi diede una sonora pacca sulla spalla e mi disse: “E’ andata così, peccato, c’era ancora tanto da fare!”. Sul suo viso si riconosceva il solito sorriso di sempre, solo gli occhi cercavano di nascondere un velo di tristezza profonda. Buon viaggio, Cesare e grazie di tutto. Alla prossima e in alto i cuori leggeri.

Anche su Twitter: @Fuochidipaglia FUOCHI DI PAGLIA di Giorgio Paglia Cesare Veneziani

al “Druso” per Confartigianato Bergamo

Natale

MUSICA, BRINDISI E PREMIAZIONI DEGLI ASSOCIATI SENIOR E NEOIMPRENDITORI IN OCCASIONE DELL’EVENTO ALLESTITO IL 19 DICEMBRE SCORSO

Confartigianato Imprese Bergamo ha deciso di festeggiare lo scorso Natale in modo speciale con una grande festa che si è svolta lunedì 19 dicembre al Druso di Ranica. In avvio di serata è andata in scena la cerimonia di consegna di due riconoscimenti alle imprese: il Premio Fedeltà Associativa “Un Artigiano è per Sempre”, divenuto ormai una consuetudine, e il Premio “BraveArt”, giunto alla sua terza edizione. Se nel primo caso Confartigianato Imprese Bergamo ha premiato le aziende tesserate ininterrottamente da 40 anni, ringraziandole per aver voluto condividere durante tutto questo tempo il proprio cammino con l’associazione, nel secondo, insieme al Movimento Giovani Imprenditori, sono stati premiati i giovani capitani d’impresa neo-associati under 40 che lo scorso anno hanno aperto la loro attività imprenditoriale. Dalle 21 ha preso il via la Festa di Natale aperta a tutti i soci con la musica dal vivo dei QDance, band musicale che propone musica anni 70’/80’ a cui ha fatto seguito il tradizionale brindisi di buone feste.

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Ph. Sergio Nessi

A.r.m.r. un annno insieme

Un Natale di ripartenza di conferme e di speranze per un futuro nel quale la ricerca scientifica riesca a debellare tutte le malattie, prima fra tutte il cancro. Un fronte sul quale è impegnato in prima linea anche l’Istituto Mario Nagri a cui per il trentesimo anno la Fondazione ARMR presieduta da Daniela Guadalupi non ha fatto mancare le risorse per finanziare i progetti di dodici ricercatori. Una cena natalaizia tenutasi all’Hotel San Marco a cui era presente il prof Silvio Garattini Fondaotre dell’Istituto Negri, per ringraziare sponsor e donatori nonchè tutti gli associati che con grande generosità partecipano alle attività della fondazione.

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ph. Daniele Trapletti

Il libretto sarà di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli per il compositore Lamberto Curtoni da un’idea di Francesco Micheli che firmerà la regia. La produzione sarà realizzata esclusivamente grazie al sostegno dei privati

RAFFA IN THE SKY

È UNA NUOVA OPERA ISPIRATA A RAFFAELLA CARRÀ COMMISSIONATA DALLA FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI PER BERGAMO BRESCIA CAPITALE DELLA CULTURA

Si intitola Raffa in the Sky la nuova opera commissionata dalla Fondazione Teatro Donizetti per il 2023 anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, al compositore Lamberto Curtoni su libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli da un’idea di Francesco Micheli che firmerà la regia dello spettacolo in scena al Teatro Donizetti di Bergamo il prossimo settembre. Raffa in the Sky è un’opera, una vera opera lirica, che si ispira alla figura iconica di Raffaella Carrà, prima grande protagonista della televisione italiana ma anche personaggio internazionale. Non sarà una biografia in musica, ma il racconto di una carriera artistica che ha accompagnato, e talvolta stimolato, l’evoluzione della società italiana dell’ultimo mezzo secolo. Attraverso la straordinaria esperienza della Carrà, l’opera si propone di riflettere anche sul ruolo dell’artista nella società, sul valore e sull’uso dell’arte, sul ruolo della televisione e degli altri media. Tutto senza dimenticare la musica della Carrà, in un racconto che sceglierà la strada del surreale e del paradossale per parlare, in realtà, a tutti noi.

Ad interpretare Raffaella Carrà è stata chiamata la giovanissima Chiara Dello Iacovo, attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e cantante con partecipazioni a Musicultura 2015 e al Festival di Sanremo (Nuove Proposte 2016)

“L’occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura - ha affermato Giorgio Berta presidente della Fondazione Teatro Donizetti - ci ha convinto a realizzare un grande progetto contemporaneo, al di fuori dalle nostre stagioni consuete e dal festival dedicato al compositore cittadino, che possa però avvicinarci ai programmi dei teatri internazionali che annualmente inseriscono prime assolute nei propri cartelloni proprio per creare nuovi legami con il pubblico. Le opere che prendono spunto da personaggi in un certo senso ‘di attualità’ sono sempre più numerose e hanno nella Traviata di Verdi il loro archetipo. Per questo nostro nuovo progetto 2023, accanto alla sfida artistica e creativa, abbiamo affrontato una sfida economica, perché volevamo fosse legato esclusivamente al finanziamento privato, proprio come in un moderno Rinascimento. Imprenditori bergamaschi e non, innovatori in tanti settori, sensibili alle attività che proponiamo, diventeranno nel 2023 anche sostenitori dell’innovazione in ambito culturale”.

“Sono sicuro che Raffaella sarebbe incuriosita, lusingata ed emozionata – ha dichiarato il coreografo e regista televisivo Sergio Japino, per anni al fianco della Carrà e coinvolto dagli autori nella creazione di quest’opera - nel sapere che ciò che ha fatto nella sua vita ha trovato ascolto e casa anche in un mondo apparentemente lontano dal suo come quello dell’opera lirica.

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“RAFFAELLA CARRÀ NON UNA DONNA MA UNO STILE DI VITA”

Un mondo che amava, come dimostra Il Gran Concerto di cui fu autrice su Rai 3, dove l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presentò brani di musica classica e operistica a una platea enorme di bambini. n fondo, la sua è la storia di una donna e di un’artista che ha cercato sempre con coraggio di esplorare e fare incontrare mondi diversi tra loro: la danza, il cinema, la tv, il canto. E contesti culturali diversi: dal Sud America alla Russia, dagli studi del Letterman Show e Hollywood agli studi televisivi scintillanti di Cinecittà. E persone diverse, soprattutto: donne, uomini, bambini che trovavano in lei ispirazione, divertimento, famigliarità, riscatto. Per lei non era importante dove fare una cosa, ma come: con quanto amore, abnegazione, passione. E con quanta voglia di incontrare le altre persone: il loro mondo, le loro storie. Sotto casa, come in tutto il mondo. Raffaella Carrà, “non una donna ma uno stile di vita” come ha scritto il regista Almodovar, è stata con la sua carriera l’incarnazione di una rivoluzione sul ruolo della donna che forse ancora non si è totalmente realizzata: una rivoluzione dolce, mai divisiva, sfrontata (ricordiamo lo scandalo dell’ombelico mostrato in tv o i testi delle sue canzoni), passionale ma anche autorevole e preparatissima. Mai volgare, con una eleganza studiatissima e una professionalità dirompente, ha trasformato la televisione italiana, divenendo tradizione lei stessa. Famosissima in tutto il mondo ma mai diva capricciosa. Ha cantato in sette lingue e intervistato i grandi personaggi della politica e dello spettacolo del secondo Novecento. Adesso Raffaella Carrà diventa un personaggio d’opera e in questa nuova produzione è stata chiamata ad interpretarla la giovanissima Chiara Dello Iacovo, attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e cantante con partecipazioni a Musicultura 2015 e al Festival di Sanremo (Nuove Proposte 2016). Accanto a lei si sta componendo un cast di celebri cantanti d’opera che saranno diretti da Carlo Boccadoro, assiduo interprete di prime assolute.

Renata Ciaravino (qui sotto) e Alberto Mattioli (qui sopra) sono gli autori del libretto per il compositore Lamberto Curtoni (foto in basso). Qui, a sinistra, Carlo Boccadoro che dirigerà il cast composto da celebri cantanti d’opera

Adesso Raffaella Carrà diventa un personaggio d’opera e in questa nuova produzione è stata chiamata ad interpretarla la giovanissima Chiara Dello Iacovo, attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e cantante con partecipazioni a Musicultura 2015 e al Festival di Sanremo (Nuove Proposte 2016). Accanto a lei si sta componendo un cast di celebri cantanti d’opera che saranno diretti da Carlo Boccadoro, assiduo interprete di prime assolute.

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RAFFA IN THE SKY
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Nasce DSGROUP

General contractor

In una bellissima serata prenatalizia e nella meravigliosa location di Villa Martinelli in Mapello si è celebrata tra parenti, amici, e tutto lo staff di lavoro la costituzione di DSGROUP srl nata dalla fusione societaria tra Global Techno srl, storica società leader nel settore dell’impiantistica e delle energie rinnovabili, e Dswall specializzata in realizzazioni edili civili ed industriali.

I giovani soci Steve Gambero e Diego Valli con la collaborazione del Direttore Generale, Barbara Matzedda, hanno illustrato, ai loro ospiti, i progetti futuri del nuovo General Contractor e delle nuove sinergie programmate per i prossimi anni, sinergie che, grazie all’esperienza e la professionale storicità delle due società di origine, già consolidate sul mercato, potrà accrescere il valore futuro societario e dare il via ad un processo di innovazione e sviluppo.

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Ph. Sergio Nessi

Dsgroup srl General Contractor si occuperà non solo, di realizzare chiavi in mano ristrutturazioni edili di alto prestigio ma, grazie alla partnership con Banca Intesa San Paolo Rent For You, potrà dare la possibilità alle Imprese del territorio, di contenere i costi energetici tramite l’installazione, con lo strumento del noleggio operativo, di impianti fotovoltaici di alta efficienza abbattendo i costi in modo notevole, non intaccando lo scoring finanziario della società investitrice, e dando la possibilità di pagamenti con canoni costanti ed interamente deducibili

“Crediamo molto nella formazione e nello spirito di squadraha detto Diego Valli - infatti, la scelta stessa del nome D (per Diego), S (per Steve) e GROUP (per tutti i nostri dipendenti e collaboratori) ne è la testimonianza. In azienda - ha aggiunto Steve Gambero - si respira sempre aria di collaborazione tra tutti i reparti e l’idea che portiamo avanti con convinzione è di crescere, imparare e avere successo tutti insieme”.

E, siamo certi, che DSGROUP è una realtà della quale sentiremo ancora parlare molto presto.

La passerella su Via delle Valli

Proseguono le opere di urbanizzazione secondaria relative al cantiere di Chorus Life Bergamo - tra i più grandi progetti di rigenerazione urbana in Italia - in costruzione nel capoluogo orobico e sostenute dall’omonima società. Un modello di Smart City, replicabile, che sperimenta e applica sistemi integrati che consentono un dialogo e una interazione costante tra gli spazi e le persone.

Nella notte tra il 15 e 16 febbraio 2023 (dalle 21 del 15 alle 6 del 16), infatti, si è tenuta la posa delle due passerelle ciclopedonali che scavalcano l’asse viabilistico in concomitanza del rondò delle Valli e del Parco Ovest

1. Tali opere permetteranno di connettere tratti ciclabili esistenti e in fase di realizzazione, rispettivamente la prima tra l'area di Gorle e via Gleno e l'area ex OTE, dove sorgerà Chorus Life Bergamo; l'altra tra il quartiere di Colognola e quelli di San Tomaso de' Calvi e Villaggio degli Sposi.

Levate le ancore, spiegate le vele, issate le bandiere

LA

Il primo febbraio al Palace Hotel di Zingonia, un’affollata e molto esclusiva Conviviale del Rotary Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca, ha accolto un relatore di prim’ordine: il Dottor Giulio Guazzini, corrispondente della RAI per sport velici e discipline olimpiche. A fare gli onori di casa il Presidente del R.C. Dottor Alberto Carlo Vismara, che ringraziando i numerosi Soci e i loro Ospiti convenuti, ha invitato il Socio Andrea Badoni, attivatosi per ottenerne la partecipazione, a presentare il Dottor Giulio Guazzini e l’argomento della serata: " L’avventura dell’America's Cup e l’evoluzione della vela. “I foil e la vela del futuro”".

Nato a Roma, laureato in Filosofia, giornalista professionista, velista, segue dall’inizio degli anni ’80 come cronista il mondo del mare, dell’avventura, della vela e delle regate in particolare. Telecronista inviato speciale Rai, ha commentato alle Olimpiadi di Sydney 2000, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016, Tokyo 2020 (2021). Recentemente ha commentato la 36° edizione dell’America’s Cup, in particolare le imprese di Luna Rossa. Tra agosto e settembre 2024 avranno luogo le regate degli sfidanti nelle acque di Barcellona.

L’italiana Luna Rossa, la britannica Ineos Britannia, la svizzera Alinghi, la statunitense American Magic e i francesi di K-Challenge si fronteggeranno in un doppio round robin, ogni formazione affronterà le altre quattro in due regate.

Giulio Guazzini ha spiegato quanto sia cambiato negli ultimi trent’anni la più famosa regata del mondo. Progettisti sempre più esperti e qualificati, uno studio sempre più accurato e approfondito, l’impiego di materiali sempre più leggeri e le lavorazioni applicate più raffinate, l’uso delle tecnologie più sofisticate, ha costan-

Ph. Di Nieri Vittorio
STORIA DELL’AMERICA’S CUP AL ROTARY CLUB DI TREVIGLIO E DELLA PIANURA BERGAMASCA
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Ph. Sergio Nessi

temente rinnovato il mondo delle imbarcazioni che gareggiano. Tutto questo è consentito dalle ingenti risorse economiche impiegate da imprenditori come Patrizio Bertellii per l’Italia, che armerà l’avventura di Luna Rossa. Volare sull’acqua è un sogno leonardesco che oggi sta diventando realtà. Il merito è dei foil, ali che, invece di sostenere il volo nell’aria degli aerei, sostengono la barca permettendogli di sollevarsi sopra la superficie dell’acqua. Ovviamente senza decollare. La creazione del foiling, avvenuta nel 1898 è merito dell'inventore italiano Enrico Forlanini, il quale iniziò a lavorare su un sistema di foil “ladder”, concretizzato da un prototipo funzionante sul Lago Maggiore. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi costruirono un prototipo da 17 tonnellate; fu testato nel Baltico e raggiunse 47 nodi. In sintesi, uno dei due foil in fase di volo resta in acqua, l'altro fuori genera un bilanciamento che permette all'imbarcazione di mantenere un assetto equilibrato. Grazie poi allo "skeg" ovvero al rigonfiamento aerodinamico che "sostituisce" la chiglia e la vela, l'AC75 decolla e prende ulteriore velocità. Il foiling riguarda l’uso di ali, i foil, attaccate allo scafo di imbarcazioni che regala una maggiore portanza a velocità di planata, sufficiente a sollevare lo scafo completamente fuori dall’acqua. Sollevare la barca sopra la superficie dell’acqua riduce il disturbo delle onde, rendendo più̀ confortevole la navigazione. Ma non solo. Le ali (foil), se mobili, possono anche migliorare la stabilità e la manovrabilità. Opportunamente regolate, possono migliorare l’efficienza anche senza sollevare la barca. Le ali funzionano in modo simile a quelle degli aerei. Mentre si muovono attraverso l’acqua, deflettono il flusso, che esercita una forza sull’ala. Se questa forza è rivolta verso l’alto, più̀ velocemente si muovono, maggiore è il sollevamento.

Equipaggi sempre più esperti e preparati, ha aggiunto concludendo Guazzini, sia a bordo che a terra, forniscono il gesto sportivo determinante. L’elemento umano è ancora importante, affiancato dall’intelligenza artificiale che anche in questo settore avanza velocemente. Si profila un orizzonte dove si ipotizza che anche la Ferrari della FUno, vada a fondere i propri traguardi e progressi tecnologici con il mondo della vela.

Mattia Casse: never give up!

PIEMONTESE D’ORIGINE, BERGAMASCO D’ADOZIONE, MATTIA CASSE, 32 ANNI PUNTA DI DIAMANTE DELLA NAZIONALE ITALIANA DI SCI. LO ABBIAMO INCONTRATO TRA UNA COMPETIZIONE E L’ALTRA -O SAREBBE MEGLIO DIRE TRA UN PODIO E L’ALTRO- VISTE LE VITTORIE INANELLATE IN QUESTI ULTIMI MESI. UN RISULTATO ECCEZIONALE SE PENSIAMO AL GRAVE INFORTUNIO DI SOLO UN ANNO FA DAL QUALE È PARTITO L’INCISIVO RISCATTO…

Mattia, stagione d’oro quella in corso. Un terzo posto in Val Gardena, terzo posto a Wengen e un podio sfiorato a Kitzbuhel: come ti senti fisicamente e soprattutto moralmente?

“Non potrei che rispondere “assolutamente bene”. La stagione è partita nel modo giusto già dalla fase d’allenamento a Copper Mountain in USA, dove nelle prime gare, nelle quali generalmente andavo piano prima di ingranare, quest’anno mi sono aggiudicato una bis, acquisendo da subito parecchi punti. Da lì il ritorno in Europa, dove è arrivato il primo podio in Val Gardena, poi Bormio, dove mi sono riconfermato nei primi dieci, Wengen con un altro podio e Kitzbuel dove per pochi centesimi non sono riuscito a fare la combo delle due classi. Però considerando che lì per la mia storia ho sempre avuto alti e bassi direi che va bene. Andiamo avanti cosi…”

Tutta questa magia è ancora più unica dopo il tuo infortunio e altre vicende correlate: cosa ti ha spinto a rialzarti e a rimetterti in gioco?

“Dopo l’infortunio mi sono trovato ad un bivio: cambiare strada o rimanere in gioco caricando la posta. Ho scelto la seconda strada, iniziando a lavorare ancora più di prima, con tanta voglia di ricominciare, puntando a risultati sempre più alti. Oggi posso dire di stare molto bene fisicamente e moralmente e ciò mi ha spinto da subito a dire ok ce la posso fare ad andare avanti, togliendomi qualche altra soddisfazione. E devo dire che ad ora i risultati stanno arrivando”.

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Ph. Stefano Vedovati Valentina Colleoni

In tutto questo chi ti è stato vicino?

“Sicuramente, a livello personale, mia moglie e la sua famiglia, ma anche gli amici, soprattutto Kristian, il mio nuovo preparatore Matteo Artina e infine gli sponsor, tra i quali l’Elettromeccanica Madaschi nonchè tantissime persone che mi hanno sostenuto con affetto. Senza dimanticare la Federazione che mi ha dato la possibilità di rimanere ai vertici e le Fiamme Oro. Questo ambiente positivo, motivante e sereno, mi ha senza dubbio aiutato, sia per la fase di ripresa, sia per i successi ad oggi raggiunti”.

Parlando di successi: cosa hai pensato appena hai razionalizzato di avere vinto il primo podio della tua carriera in Coppa del Mondo?

“Ho pensato ai miei genitori, a tutto quello che avevano fatto per me, a tutti i sacrifici che mi hanno permesso di arrivare dove sono ora. La soddisfazione di poter dire ‘finalmente ce l’ho fatta questo è per voi’ non è spiegabile”.

Che significato ha per te vestire i colori della Nazionale?

“Portare il tricolore in giro per il mondo ha un significato speciale. È un grande orgoglio perché non indossi una semplice divisa ma un segno di riconoscimento che porta con se valori profondi come rispetto, impegno ed umiltà”.

Entrando nel dettaglio, visto che sei da esempio per molti atleti e non, come ti sei preparato a livello atletico per questi successi?

“Ho cercato di fare un altro passo in avanti oltre a quelli già fatti in tutti questi anni. L’infortunio di marzo, nonostante la gravità, non mi ha precluso un ritorno sulle piste. Così mi sono convinto che era necessario stare sul pezzo ogni giorno, ogni momento, per arrivare ad una concentrazione tale che mi consentisse di fare quello switch fondamentale. Ci sono riuscito! Arrivato a fine preparazione ero ad un livello che mai avrei immaginato di raggiungere in solo quattro mesi”.

Nella tua vita lo sci ha sempre rappresentato una parte importante, partendo dalle tue origini. Hai un ricordo della tua prima volta sulla sci e di quando hai capito che avresti seguito le orme dei tuoi genitori?

“Ne parlavo con il mio allenatore mentre tornavo da Kitzbuel dopo la premiazione. Ci confrontavamo su quali caratteristiche deve avere oggi un’atleta per primeggiare: alla base credo debba esserci una passione innata e la consapevolezza che i sacrifici sono inevitabili. Io fin dagli otto anni mi sono allenato con ragazzi molto più grandi di me perché mio papa allenava la categoria dei 16/18 anni e questo è sicuramente servito ad un confronto con loro, a voler arrivare sempre più in alto ed indirettamente ad amare la velocità”.

Extra sci, nella vita di tutti i giorni chi è Mattia?

“Adesso una persona tranquilla ed equilibrata. Come tutti gli adolescenti, fino a 21 anni, ero uno sciamannato poi, dopo la perdita di mia mamma è cambiato tutto, sono maturato, ho acquisito quel senso di responsabilità che era necessario acquisire in quel momento”.

Altre passioni oltre allo sci?

“Mi piacciono tutti gli sport e posso definirmi un amatore in quasi tutte le discipline, tranne il nuoto, con il quale non ho una buon feeling. Extra sport mi sono appassionato al mondo del gaming soprattutto da quando mi sono fatto male alla caviglia: stando a letto dovevo cercare un diversivo ed ho trovato una passione. Inoltre, da buon italiano, amo i buoni ristoranti, dove mangiare e bere bene”.

Come e dove ti vedi tra dieci anni?

“Sicuro tra quattro anni ancora a sciare mentre tra dieci forse ancora qui oppure ad allenare perché no? La certezza è che sarò ancora legato al mondo dello sport”.

Mattia un’ultima domanda: il tuo sogno più grande?

“Partecipare finalmente alle Olimpiadi e lasciare il segno nella storia dello sci” .

Ph. Alice Russolo

La casa delle aziende

Quale è la missione di Confapi Nazionale? Da quanti anni esiste?

“Confapi esiste dal 1947 e ad oggi rappresenta un ampio sistema con 116mila imprese, 63 sedi territoriali e distrettuali. La sua missione è la tutela e la promozione della piccola e media industria italiana”.

Quali sono gli obiettivi di questa confederazione?

“Gli obiettivi di questa confederazione sono agevolare le attività della piccola e media impresa, facilitando il dialogo con le istituzioni, lo sviluppo economico e offrendo supporto nella stipulazione di accordi e contratti. La nostra finalità è risolvere i problemi delle imprese in modo innovativo”.

Quale è l'importanza che Confapi Nazionale dà al territorio bergamasco?

“Il territorio bergamasco comprende circa 85mila imprese con meno di 250 dipendenti, che hanno bisogno di rappresentanza, per avere una voce anche in territorio nazionale. Noi siamo gli unici ad avere 15 contratti collettivi di lavoro e siamo presenti su tutti i tavoli europei e regionali, portando il concetto di associazione sana”.

Chi è il socio tipo di Confapi Bergamo?

“Il socio tipo di Confapi è una piccola/media azienda che è alla ricerca di sviluppo e crescita per la propria attività”.

Quanti soci ha Confapi Bergamo e in quali settori operano?

“I soci di Confapi Bergamo sono diverse decine di imprese, sparse su tutto il territorio della provincia e operano principalmente nel settore manifatturiero, ma anche nel settore tessile e alimentare”.

Quali sono i vantaggi dell'essere soci di Confapi Bergamo?

“Confapi supporta i suoi associati in molteplici ambiti: tutela politico sindacale, supporto formativo finalizzato alla crescita delle risorse umane, studio di strategie mirate a raggiungere l’equilibrio finanziario, consulenza in tema di energia, sicurezza, ambiente e certificazioni di qualità”.

Quali le differenze con le altre confederazioni?

“Confapi Bergamo si adatta alle esigenze delle imprese bergamasche grazie alla conoscenza profonda del territorio, delle peculiarità economiche e all’esperienza, che permettono di supportare gli imprenditori, dando una rappresentanza nazionale e la possibilità di creare una rete di networking”.

Quale è il modello di Confapi Bergamo per rispondere alle esigenze delle imprese bergamasche?

“Confapi Bergamo ha adeguato attività e servizi ai nuovi scenari economici e finanziari, rafforzando e ampliando comunicazione e ricerca. L’obiettivo è favorirne sempre di più la trasparenza e l’efficacia”.

Come avviene l’approccio dell’imprenditore a Confapi?

“Principalmente tramite il passaparola di aziende già a conoscenza dell’associazione che riconoscono il valore del lavoro svolto”.

Quali sono le difficoltà che si riscontrano?

“La maggiore difficoltà è far capire all’imprenditore che ha già avuto cattive esper ienze con le associazioni che noi siamo una realtà seria, che esiste per supportare il suo lavoro e lo sviluppo dell’azienda”.

Antonio Maria Leonetti
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VIA PASCOLI 7, BERGAMO www.confapibergamo.it

Non sempre cambiare

cambiare. (Winston Churchill)

LUPUS IN FABULA

Benito

Procuratore emerito della Repubblica

ECONOMIA DEL BENESSERE TRA P.I.L. E F.I.L.

1. per l’era digitale

Per approcciare con cognizione di causa il dibattito sull’attualissimo argomento in oggetto, occorre anzitutto vestire di nuovo senso e di diverso significato alcune parole-chiave, quali economia, ecologia, benessere, felicità e simili. Questo esercizio mentale appare decisivo per poter esplorare e veicolare - con l’uso di un vocabolario aggiornato nel solco della tradizione - tutte le potenzialità e le imprevedibili implicazioni connesse alle radicali innovazioni della transizione digitale, che si muove in travagliata asimmetrica corsa.

Si tratta infatti di un vorticoso passaggio epocale, tuttora alla ricerca di un’anima identitaria da infondere all’interno dei freddi meccanismi della tecnologia. Tentando così di confezionare un proprio codice-manifesto di valori, finalizzato a dare significato etico ed ideale alla rivoluzionata visione del mondo e del conseguente modus vivendi, caratterizzato da inusitati stili di vita.

Del resto, nel procedere dei nostri convulsi e irrequieti giorni, tocchiamo tutti con mano la pervasività della telematica. Per cui il dilagare della agevole (e superficiale) comunicazione a distanza - via“social”, sta rendendo “monca” e inaffidabile la relazione “sociale”, con difficoltà ad intendersi tra le persone.

Invece, la relazione del passato, in quanto vissuta dal vivo, svolgeva la fondamentale funzione di coesione solidale delle ristrette comunità, con il contestuale contenimento dei pur ricorrenti conflitti di prossimità e di confine

Per questo sarebbe anzitutto utile tentare di fermare l’attuale evidente deriva culturale, testimoniata in particolare dalla perdita di appeal e dal sempre più raro e scorretto utilizzo della scrittura e della parola; strumenti ritenuti imprescindibili - presso tutte le civiltà - per la formazione e la trasmissione del pensiero, dei concetti, delle emozioni e dei sentimenti.

Non a caso, infatti, come sosteneva Buddha (l’“illuminato”, VI sec. a.C., India), le parole hanno il potere di distruggere e creare. Perciò la loro forza di generare energia potrebbe servire a passare dalla solitudine dell’Ego sum (io sono) alla meraviglia dell’Ego cum (io sono con). Ciò consentirebbe finanche di evitare a relegare definitivamente in soffitta i confortanti “segni” del “verbo” (il Dio biblico), incarnatosi nell’uomo - proprio attraverso la parola - per assegnargli il privilegio di un destino “oltre”

2. Economia ecologia benessere salute

L’ECONOMIA (dal greco óikos, casa, e nómos, regola, legge) sta a indicare il complesso delle attività e dei rapporti fra gli uomini connessi alla produzione, alla distribuzione e al consumo di beni e servizi.

In teoria, e anche secondo la logica dell’interesse concreto a perpetuare la propria stessa esistenza, l’economia dovrebbe muoversi in perfetta concordanza con le risorse non indefinite della consorella ECOLOGIA.

La quale, come ci ricorda la sua etimologia (dal greco óikos, casa, e lógos, studio, trattazione), rappresenta la casa comune di tutti gli esseri viventi, e per questo dataci “in prestito” dai nostri figli (detto attribuito agli indiani d’America).

Invece, visti i ricorrenti disastri causati dai cambiamenti climatici e dall’abnorme consumo di suolo, si può dire che, a iniziare dalla prima rivoluzione industriale, l’“inquinato” rapporto economia-ecologia si svolge senza tregua a tutto discapito dell’Ambiente.

Per questo il libro dei sogni, di cui al Progetto (tardivo?) della Transizione verde ed energetica, deve tuttora fare i conti con l’ingordigia del profitto, perseguito da spregiudicati potentati economico-finanziari. I quali continuano impunemente a sfruttare, senza tanti scrupoli, i beni della biosfera (acqua, aria, suolo), andando ben oltre la loro sostenibilità; con l’infelice risultato di avere ormai ridotto…in braghe di tela l’intero ecosistema

Il BENESSERE è spiegato dai vocabolari come stato di soddisfazione interiore generato dal giusto equilibrio dei fattori psico-fisici.

Il termine richiama altresì il concetto di “agiatezza”, inquadrato nel contesto di un sistema economico che - almeno sulla carta! - si prefigge determinate finalità “a vantaggio di tutto l’aggregato sociale”

Dato però che il benessere è principalmente riferito a un “buono stato di salute” di ogni individuo, è evidente lo stretto legame tra benessere e salute; essendo comunque quest’ultima il bene più grande quale indispensabile presupposto dell’equilibrio fisico, psichico e mentale dell’organismo umano.

Del resto la SALUTE (dal latino “salvus”, salute, salvezza) è bene indisponibile nella sua funzione salvifica e di garanzia dell’ordine civico (sicurezza pubblica); con un occhio anche alla salvezza eterna, anche se il Vangelo prevede per i ricchi qualche difficoltà a entrare nel regno dei cieli.

A sua volta, la Sanità ha riguardo alla salubrità dei citati beni della biosfera, e sta in particolare a designare un sistema pubblico (ora in grave crisi), organizzato tramite un complesso di uffici, impianti e apparecchiature preposti alla cura dei singoli e della collettività. Senza poi trascurare la sorveglianza volta a circoscrivere e isolare zone colpite da malattie infettive (v. Covid-19 e sue varianti ancora “in giro”

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equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna
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3. Il benessere tra prodotto (Pil) e felicità (Fil)

Da vari decenni il livello di benessere degli Stati, dei corpi intermedi e dei circoscritti contesti geografici viene valutato, analizzato, comparato e monitorato attraverso la raccolta di dati statistici descrittivi della ricchezza e dei connessi risvolti sociopolitici. Siffatta metodologia di indagine è definita Pil in quanto fondata sul “prodotto interno lordo”, assunto come indicatore-base del benessere (o della povertà) delle Nazioni, nel rapporto qualiquantitativo delle risorse naturali e delle intraprese industriali, produttive, manifatturiere, ecc.. Per misurare poi la qualità della vita nella sua fugace fragilità, vengono presi in esame e confrontati altri indicatori, a loro volta suddivisi in macrocategorie tematiche amalgamate tra loro (consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero).

Tuttavia, il collaudato sistema Pil, stante la crisi del capitalismo consumistico con relativa recessione economica, appare bisognevole di correttivi integrativi, in quanto ormai ritenuto insufficiente a cogliere tutti gli aspetti che vanno oltre i parametri del “prodotto” della ricchezza (e dintorni).

In alternativa, trova perciò ampio consenso il Progetto di “Economia del benessere”, che assegna priorità alla “felicità interna lorda” (Fil). Un metodo considerato più adatto a fotografare la qualità della vita come avvertita e gestita dalle generazioni “onlife”, sempre connesse con un mondo mai sazio di nuova vita, e confuso tra il reale e il virtuale in continua interazione tra loro.

La felicità (dal latino fecundus, da cui femmina, e da felix, fertile, nutriente) non è tuttavia agevole da misurare. Si tratta infatti di un bene immateriale, il cui mutevole poco esplorabile livello qualitativo è manifestato da personali sentimenti, gusti e grado di educazione-istruzione. Peraltro la gioia, cioè la felicità partecipata e diffusa all’esterno, è regolata dal gioco alterno di specifici ormoni (dopamina, ossitocina, serotonina).

Per valutare quindi lo stato di benessere interiore si valorizzano -attraverso una serie di test e di interpelli - diversi indicatori di rilevanza spirituale e affettiva.

Ciò potrà consentire di indagare, alla luce dell’anima, le pieghe e le piaghe dei modelli esistenziali prigionieri di pregiudizi e di convenzioni ipocrite; quasi ad evocare la “vita miserabile” della quotidianità ripetitiva, annotata nei suoi “Diari” dal tormentato grande scrittore praghese Franz Kafka (1883-1924).

Non è questa comunque la sede per demonizzare la ricchezza e gli effetti distorsivi e corruttivi provocati dalla idolatria del denaro Qui sembra tuttavia opportuno prospettare al lettore il sogno di una visione positiva del benessere umano, vissuto con la gioia e il piacere di condividerlo come dono al servizio del “bene” comune e non dei “beni” di pochi.

Sarebbe in tal modo possibile, tra l’altro, evitare l’alienazione dell’homo faber, poco sapiens quando, rendendosi schiavo della esorbitanza del produttivismo e degli affanni affaristici, non si dà cura della genuina pienezza della vita.

Altrettanto potrebbe accadere, ad esempio, anche a chi volesse osservare alla lettera la Bibbia dei bergamaschi: “laurà laurà laurà e basta!”; un comandamento che in ogni caso ha reso ricca e apprezzata la gens orobica, la quale probabilmente avverte la felicità e la dignità già nel sentirsi operosa.

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Nuova Macan.

La città è il nostro habitat. Siamo a caccia di emozioni. Rincorriamo mille impegni. Esploriamo ogni possibilità. E lo facciamo con la compagna ideale: la nuova Porsche Macan. Scoprila al Centro Porsche Bergamo.

Consumo combinato (varianti modello): 10,7 - 10,1 l/100 km. Emissioni CO₂ combinate: 243 - 228 g/km

Bonaldi Tech S.p.A. Via 5° Alpini 8, Bergamo Tel. 035 4532911

www.bergamo.porsche.it

Centro Porsche Bergamo

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