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La forza della sicurezza integrata

Si parla spesso di Prevenzione in vari ambiti, tanto che talvolta diventa un termine abusato e declinato soprattutto secondo un’accezione morale che rischia di cadere nella retorica, ma quel che è peggio è che il Valore della Prevenzione emerge prevalentemente “col senno di poi”. Nell’ambito aziendale questo approccio rischia di offuscarne la valenza funzionale e sistemica ed è piuttosto raro che la Sicurezza venga recepita come una Risorsa.
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Citando Gianluigi Viscardi, imprenditore bergamasco di indubbia capacità di visione bisogna “Preparare l’azienda alla vendita per non venderla mai”, per questo chi investe nella protezione degli assets materiali ed immateriali crea Valore. Per sicurON® l’approccio strategico e manageriale, ben oltre il mero adempimento legislativo pur importante ed imprescindibile, è stato la chiave che ha permesso di affiancare grandi imprese in progetti per la Sicurezza e la difesa patrimoniale.
CEO e anima di questa struttura è Matteo Cozzani, “cresciuto a pane ed azienda” nell’impresa paterna, ha maturato fin da giovanissimo un’esperienza trasversale nelle funzioni e nei processi aziendali fino al 1994, anno di emanazione del noto Decreto Legislativo 626 quando (allora ventiseienne) diventò responsabile HSE e quindi RSPP interno di un gruppo industriale specializzato nel recupero e riciclaggio di materie prime, dalla plastica ai metalli preziosi recuperati dai componenti elettronici, con stabilimenti a Bergamo, Cremona, Varese ed Arezzo nei quali la complessità e gli svariati fattori di rischio hanno costituito una valida palestra per la futura professione.
“Fu lì che il mio tratto maniacale (immagino già qualche amico che sogghigna…) - ci confida Matteo Cozzani - trovò una collocazione professionale. La cura nei dettagli insieme alla capacità di previsione sono l’essenza della Prevenzione perché è proprio nei dettagli che si annidano i vulnus. D’altro canto, mio Padre prima di essere un industriale è stato fino ai 40 anni un ufficiale di marina e nella cultura marinara il principio di prudenza e preparazione sono regole d’oro. Come diceva lui – il mare non conosce taverne – per questo i marinai sanno che la barca va preparata e controllata in porto per non soccombere per negligenza durante la tempesta. Mi sembra una metafora efficace per comprendere pienamente quanto sia importante e conveniente agire in tempo di pace piuttosto che dover faticosamente e costosamente affrontare le emergenze”.
“Per chi conosce il tema - prosegue Cozzani - è molto facile dimostrare come la Prevenzione abbia il più alto ROI (Return on Investment) rispetto ad ogni altro investimento, magari percepito come più allettante nell’immediato.
Risolvere i problemi in modo efficace è la nostra missione, ma le maggiori soddisfazioni provengono dalle Aziende ed Enti che più che fornitori ci considerano Partners. La Sicurezza sul Lavoro comporta una serie di adempimenti, ma è opportuno sottolineare come le norme definiscano “cosa fare”, ma quasi mai “come fare”. In quel “come” sta tutta la differenza che emergerà prepotentemente nel frangente avverso o peggio in sede di giudizio. Per questo l’impegno nella Sicurezza va opportunamente considerato per scongiurare il rischio di investimenti inefficaci, con la conseguenza di ritrovarsi scoperti nel momento sbagliato.


Operiamo in Italia, dal Centro a tutto il Nord, spaziando dal settore siderurgico fino alle ONG. A Trieste stiamo accompagnando con orgoglio lo sviluppo di un centro di innovazione e sostenibilità di livello mondiale dedicato alla ricerca, allo sviluppo ed alla produzione, che prevede un investimento di 500 milioni di euro e l’occupazione di oltre 2000 lavoratori. Sul nostro territorio non mancano riferimenti di spicco per complessità ed attenzione alle Risorse Umane, un portfolio accomunato da una richiesta di Sicurezza senza compromessi”.
Nella foto Matteo Cozzani CEO di sicurON con Vittorio Maraglio, giurista ed esperto in Sicurezza sul Lavoro con esperienza trentennale è una risorsa preziosa per competenza ed acume. Il Suo contributo è determinante per l’implementazione di sistemi, modelli di gestione e piani regolatori.

“sicurON® - dice Cozzani - è un centro di competenze coordinate ed agenti in più direzioni. Chi si aspetta da noi delle Soluzioni non resterà deluso, ma è soprattutto acquisendo stimoli per lo sviluppo e l’innovazione attraverso la Sicurezza che resterà sorpreso. Innanzitutto, dal 2010 siano stati tra i primi a livello nazionale ad integrare la Safety con la Security, la prima definizione corrisponde alla nota Sicurezza sul Lavoro, mentre la Security aziendale è dedicata alla difesa del patrimonio da aggressioni ed atti illeciti in genere, ivi compresa la bonifica elettronica ambientale, le correlate misure di contro-spionaggio industriale, fino alle misure antiterrorismo applicate alle infrastrutture critiche”.

“Le questioni inerenti alla security sono oggi di grandissima attualità come la Cybersecurity e molti sono gli ambiti nei quali safety e security si fondono tra loro come ad esempio la Sicurezza dei lavoratori all’estero o la formazione dedicata al Rischio di Aggressione che pure sono nostri “cavalli di battaglia” con competenze specifiche che ci sono riconosciute a livello nazionale. L’ultimo esempio in ordine temporale è il progetto svolto in collaborazione con la POLGAI di Brescia (scuola della Polizia di Stato) per Arriva Italia, parte di Arriva Group (il colosso europeo del Trasporto pubblico) che ha richiesto un intervento incisivo per fornire una risposta concreta ed efficace al Personale che deve quotidianamente confrontarsi con un pubblico sempre più arrogante e meno rispettoso”.
Ogni bisogno e quindi ogni soluzione matura in base a 4 direttrici:
- Competenza tecnica specifica (attingendo da risorse interne ed esterne in base alle peculiarità del caso).
- Competenza giuridica (per noi imprescindibile, nell’ottica di una corretta Governance e quindi della tutela delle figure apicali).
- Competenza organizzativa (affinché ogni soluzione per la Prevenzione non “ingessi” i processi, ma anzi possa contribuire ad una crescita delle competenze individuali e del benessere organizzativo).
- Attenzione allo “human Factor” sempre! (perché il motore delle imprese è fatto da Persone e le loro relazioni sono l’organo di trasmissione con cui mettere a terra la potenza).
“Oltre a ciò offriamo il plus dell’integrazione dei servizi con la quale vogliamo essere un SOLUTION PROVIDER PER LA SICUREZZA: Consulenza, Formazione e servizi di Corporate Security con sicurON, mentre con la consociata sicur SERVICES possiamo fornire materiali e servizi per realizzare gli adeguamenti e le misure definite con il Cliente.”
Insomma ci piace essere considerati un investimento “sicuro” dal sicuro ritorno in termini di: sicurON® sotto la gestione di Rita Querzoli, Responsabile della divisione, è un Centro di Formazione accreditato da Regione Lombardia che impiega docenti selezionati e “credibili” (con esperienza sul campo!) per erogare corsi efficaci e specialistici in un contesto che mette a proprio agio l’allievo, favorendone l’apprendimento. Rita: “per noi la formazione è uno strumento di concretizzazione delle misure di Sicurezza nel quale mettere a frutto le competenze maturate. Non c’è mai un corso finalizzato solo all’attestato!”. Grazie alla partnership con Linea Vita®, a 300 metri dalla sede, disponiamo di una palestra dove realizzare percorsi formativi, addestrativi ed esperienziali secondo i migliori standard di efficacia, per quanto attiene le attività ad alto rischio come i lavori in quota o in spazi confinati o per simulazioni di emergenza e recupero.
- Compliance / valore dell’impresa e reputazione del brand.
- Miglioramento dell’efficienza organizzativa e quindi della produttività.
- Aumento della “cilindrata unitaria” delle Risorse Umane e miglioramento del benessere organizzativo.
- Cost saving.
In un’epoca dove non possono essere trascurati i fattori ESG (sostenibilità ambientale e sociale, governance) e dove è assolutamente necessaria la cura verso temi di “attrattività del posto di lavoro” e di “longevity” le imprese necessitano di un supporto esterno capace di trasferire esperienze specifiche e funzionali al Successo.
Fabio Campilongo, giurista, già Vice Questore, RSPP e Formatore di alto livello della Polizia di Stato, collabora con sicurON® dal 2021, da quando è in quiescenza, risultando una risorsa assoluta ed esclusiva per la Sua grande esperienza operativa e nelle dinamiche processuali, quale profondo conoscitore delle questioni civili e penali, in particolare per quanto attiene all’applicazione della safety alla security.

L’Avv. Davide Mantovan, Criminologo Forense, esperto in tecniche operative, articolista e divulgatore, è un riferimento nazionale in materia di “homeland Security”, collabora con sicurON® in un sodalizio consolidato ormai da un lustro.



Nata nel 2021 in partnership con PRSE (società di engineering avanzato) e KIMAY® (azienda leader nelle forniture ed equipaggiamento per gli istituti di vigilanza ed i corpi di Polizia) dispone di mezzi, personale e soprattutto delle competenze tecniche per soddisfare la maggioranza delle esigenze per la Sicurezza, a partire dalle forniture e servizi di manutenzione e controllo antincendio. In particolare, i prodotti proposti sono selezionati e collaudati in base a criteri di funzionalità e praticità d’uso, oltre che di comfort (nel caso dei DPI) e non ultimo della convenienza, puntando sul migliore rapporto funzionalità/qualità/prezzo possibile. Dal 2021 sicur SERVICES è anche distributore esclusivo per l’Italia delle calzature protettive Talan®, una azienda poco conosciuta nel nostro Paese, ma una grande azienda all’avanguardia che dal 1923 è specializzata nel settore militare e che da alcuni anni ha riversato tecnologie ed alti standard qualitativi nel settore dell’antinfortunistica. Molte altre sono le soluzioni ed i prodotti “smart” proposti, dalle ricetrasmittenti ad una linea di cutter antitaglio di ultima generazione.





Politicando
IL FUTURO 3.0
La primavera si avvicina e questo febbraio così diverso da tutti gli altri sta animando la discussione in merito al Futuro.
3.0, perché dopo il risulato delle elezioni nazionali, l’asseveramento avuto dall’Europa tutta per il nostro Governo ed ora visto il risultato delle elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio con la vittoria del centrodestra, possiamo dire che si apre una nuova stagione: tre punti a zero, tra le due squadre.
Abbiamo visto una bassa affluenza di elettori, perché ormai la disaffezione è endemica, soprattutto per quella parte di “voti al vento” che si spostano secondo gli umori e le promesse e non per idealità.

Si vota se si crede in qualcosa, i partiti “leggeri” non spostano voti, Sanremo impaurisce anche i meno benpensanti ed allora ecco che solo chi è veramente motivato si reca nella “gabina elettorale” come la chiamava Umberto Bossi.
Il resto delle persone rimane sull’uscio, chiacchiera, brontola, ma poi dovrà per forza assogettarsi alle decisioni di chi a votare ci è andato.
Il flop del terzo polo, o pollo come lo ha chiamato Feltri, in cui avevamo risposto una qualche speranza, è stato conclamato: mi dispiace dirlo, ma era atteso. Tanti loro uomini hanno lottato come leoni, ed io li ho anche spronati ad andare avanti, ma il candidato presidente era sconfitto in partenza e molti supporter blasonati non corrispondevano alla realtà. Era necessario che ciò avvenisse, quindi onore delle armi e non mollare proprio adesso, sperando che Calenda la smetta di fare il saputello e che, insieme a Matteo Renzi (la vera volpe), adesso aiuti il governo in carica a fare quei cambiamenti epocali che non riuscirono solo qualche anno fa con il famoso referendum.
Cosa ci sia da fare non lo scrivo nemmeno, lo sappiamo bene, dalla riforma della magistratura, al fisco, alla burocrazia etc, etc, Uniti si vince, la maggioranza esiste ed è concreta, l’Unione Europea se ne è accorta ed ora ci sprona ad andare avanti, nella speranza che Gentiloni faccia il suo dovere e non quello di cavalier servente degli interessi aristocratici, papalini etc etc…
Forse, se si dimettesse, sarebbe una bella cosa, il governo dovrebbe indicare un nuovo Commissario e sarebbe un chiaro segno di “civil servant” anche se loro dicono sempre agli altri di dimettersi, e non lo fanno mai.
Il cerino acceso resta in mano al PD, che avrebbe bisogno di rifondarsi, lo dicono e urlano ai quattro venti, e tutti auspicano che il congresso, a breve termine, sancisca un vincitore CHIARO, che permetta di identificare quella sinistra che non esiste più, che non è quella di Marx, neppure quella di Lenin, e tanto meno quella di Mao Tze Tung. Nessuno a sinistra parla più di Engels, e neppure di Che Guevara... Non parlano e basta.
Senza una sinistra forte e salda, una destra non matura, potrebbe distorcere alcuni valori, allora avanti tutta, parteggiamo per il vero cambiamento e poi tra 5 anni vedremo cosa produrrà come effetto.
Tutti insieme cambiamo la nostra meravigliosa Costituzione nella sua seconda parte, monca come la mano del Vate, perché iniziata e mai finita: ora è il tempo ed il momento è quello giusto. Ricordiamoci tutti, dalla destra alla sinistra, che in ogni momento può succedere qualcosa di imponderabile, fuori dal nostro controllo, per cui dobbiamo essere pronti a combattere con armi vere, non ideologiche.
Pensate che stia parlando della guerra in Ucraina? Non, per niente, quella non è una vera guerra, quella è tattica, sono le prove generali per capire cosa potrebbe accadere in futuro, come cantavano i Led Zeppelin in Starway to Heaven (Una Scala verso il Paradiso)... in tutti i sensi.
Parlavo di situazioni più subdole, come la futura guerra degli antibiotici e/o dei virus, la migrazione sconsiderata, una neoeconomia che porterà ad un impoverimento generale delle società progredite e di conseguenza del terzo mondo, lasciando spazio solo per i mercati emergenti con tutti i loro problemi. Non ci piaceva la stagnazione che avrebbe portato alla recessione, ed ecco una bella inflazione al 15%, contenti?
Dai, non affliggiamoci, tutto passerà e forse migliorerà se riusciremo a capire che la burocrazia non deve vincere e che le idee devono volare alte alte sempre più alte. Ne riparliamo a giugno, tempo al tempo!
Alea iacta est.