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Levate le ancore, spiegate le vele, issate le bandiere

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Il primo febbraio al Palace Hotel di Zingonia, un’affollata e molto esclusiva Conviviale del Rotary Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca, ha accolto un relatore di prim’ordine: il Dottor Giulio Guazzini, corrispondente della RAI per sport velici e discipline olimpiche. A fare gli onori di casa il Presidente del R.C. Dottor Alberto Carlo Vismara, che ringraziando i numerosi Soci e i loro Ospiti convenuti, ha invitato il Socio Andrea Badoni, attivatosi per ottenerne la partecipazione, a presentare il Dottor Giulio Guazzini e l’argomento della serata: " L’avventura dell’America's Cup e l’evoluzione della vela. “I foil e la vela del futuro”".

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Nato a Roma, laureato in Filosofia, giornalista professionista, velista, segue dall’inizio degli anni ’80 come cronista il mondo del mare, dell’avventura, della vela e delle regate in particolare. Telecronista inviato speciale Rai, ha commentato alle Olimpiadi di Sydney 2000, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016, Tokyo 2020 (2021). Recentemente ha commentato la 36° edizione dell’America’s Cup, in particolare le imprese di Luna Rossa. Tra agosto e settembre 2024 avranno luogo le regate degli sfidanti nelle acque di Barcellona.

L’italiana Luna Rossa, la britannica Ineos Britannia, la svizzera Alinghi, la statunitense American Magic e i francesi di K-Challenge si fronteggeranno in un doppio round robin, ogni formazione affronterà le altre quattro in due regate.

Giulio Guazzini ha spiegato quanto sia cambiato negli ultimi trent’anni la più famosa regata del mondo. Progettisti sempre più esperti e qualificati, uno studio sempre più accurato e approfondito, l’impiego di materiali sempre più leggeri e le lavorazioni applicate più raffinate, l’uso delle tecnologie più sofisticate, ha costan- temente rinnovato il mondo delle imbarcazioni che gareggiano. Tutto questo è consentito dalle ingenti risorse economiche impiegate da imprenditori come Patrizio Bertellii per l’Italia, che armerà l’avventura di Luna Rossa. Volare sull’acqua è un sogno leonardesco che oggi sta diventando realtà. Il merito è dei foil, ali che, invece di sostenere il volo nell’aria degli aerei, sostengono la barca permettendogli di sollevarsi sopra la superficie dell’acqua. Ovviamente senza decollare. La creazione del foiling, avvenuta nel 1898 è merito dell'inventore italiano Enrico Forlanini, il quale iniziò a lavorare su un sistema di foil “ladder”, concretizzato da un prototipo funzionante sul Lago Maggiore. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi costruirono un prototipo da 17 tonnellate; fu testato nel Baltico e raggiunse 47 nodi. In sintesi, uno dei due foil in fase di volo resta in acqua, l'altro fuori genera un bilanciamento che permette all'imbarcazione di mantenere un assetto equilibrato. Grazie poi allo "skeg" ovvero al rigonfiamento aerodinamico che "sostituisce" la chiglia e la vela, l'AC75 decolla e prende ulteriore velocità. Il foiling riguarda l’uso di ali, i foil, attaccate allo scafo di imbarcazioni che regala una maggiore portanza a velocità di planata, sufficiente a sollevare lo scafo completamente fuori dall’acqua. Sollevare la barca sopra la superficie dell’acqua riduce il disturbo delle onde, rendendo più̀ confortevole la navigazione. Ma non solo. Le ali (foil), se mobili, possono anche migliorare la stabilità e la manovrabilità. Opportunamente regolate, possono migliorare l’efficienza anche senza sollevare la barca. Le ali funzionano in modo simile a quelle degli aerei. Mentre si muovono attraverso l’acqua, deflettono il flusso, che esercita una forza sull’ala. Se questa forza è rivolta verso l’alto, più̀ velocemente si muovono, maggiore è il sollevamento.

Equipaggi sempre più esperti e preparati, ha aggiunto concludendo Guazzini, sia a bordo che a terra, forniscono il gesto sportivo determinante. L’elemento umano è ancora importante, affiancato dall’intelligenza artificiale che anche in questo settore avanza velocemente. Si profila un orizzonte dove si ipotizza che anche la Ferrari della FUno, vada a fondere i propri traguardi e progressi tecnologici con il mondo della vela.

Luca Tirloni

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