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Dossier Come si diffonde il brand “califfato” L’Isis conosce le enormi potenzialità della Rete e le sfrutta: per questo negli ultimi tempi ha incentrato e intensificato la propria propaganda su tali piattaforme, capaci di veicolare il messaggio in modo facile e immediato ad ogni angolo del globo, nonché di conquistare i cuori e le menti di giovani musulmani sparsi in tutto il mondo. Ogni giorno appaiono sui social oltre 90.000 messaggi pro-Isis, trasformando l’ideologia in contagio virale. Che fare?
Rodolfo de Mattei
I
giovani appartenenti alla cosiddetta “Millennial generation” ovvero i nati dopo la fine del millennio scorso si trovano a vivere in un mondo surreale, interconnesso 24 ore su 24. Smartphone, portatili, tablet, sempre nuovi devices e applicazioni permettono infatti alle nuove generazioni di essere sempre on line e a portata di click per ogni tipo di informazione. Le piazze reali come luoghi di influenza ed aggregazione sono state rimpiazzate da fredde e distanti piazze virtuali, dove è possibile entrare in con-
tatto e “chattare” con chiunque, standosene comodamente seduti a casa. Il World Wide Web ossia l’insieme delle pagine caricate sulla rete, di cui si sono festeggiati i 25 anni lo scorso 7 agosto, ha rivoluzionato profondamente la nostra società e il nostro vivere quotidiano. Oggi il web è “abitato” da 3,5 miliardi di persone, una cifra pari a quasi la metà della popolazione mondiale ed è divenuto il principale strumento di informazione e comunicazione. Secondo il Pew Research
I vertici dell’Isis sono ben consapevoli delle enormi potenzialità della Rete e per questo negli ultimi tempi ha incentrato e intensificato qui la propaganda, conquistando così i cuori e le menti di giovani musulmani sparsi in tutto il mondo (nella foto).
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C R I S T I A N E