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La devozione alla Chiesa purgantedi Michele Biancardi

Religione

La devozione alla Chiesa purgante

La devozione a favore delle anime del Purgatorio è sempre stata centrale nella Chiesa Cattolica. Esse possono pregare per noi e noi dobbiamo pregare per loro. Molti Santi ce lo confermano…

di Michele Biancardi

Racconta mons. Max Caron: «Nella primavera del 1887 era in fin di vita a Gerusalemme padre Mattia Lecomte, religioso domenicano. Una suora vegliava al suo capezzale. Il sacerdote, vedendosi spegnere sempre più, si rivolse alla suora dicendo: “Figlia mia, quando sarò morto, pregate, pregate molto per me”. La suora glielo promise e ingenuamente soggiunse: “Se avrete bisogno di preghiere, mi verrete ad avvisare ed io raddoppierò i miei suffragi”. Poco tempo dopo il sacerdote morì. La religiosa pregò, fedele alla sua promessa per alcune settimane, poi piano piano andò dimenticando il suo ammalato di un tempo. Un giorno, mentre stava lavorando in camera sua, udì un tremendo frastuono accompagnato da un odore acre e sgradevole di zolfo e fumo. Risuonò allora una voce supplichevole che ella subito riconobbe: “Figlia mia, soffro orribilmente, pregate per me...”. Poi, a poco a poco, tutto si dileguò. Quindici giorni dopo ricomparvero i medesimi fenomeni. Era il defunto, che tornava a ringraziarla per i suoi suffragi e per i suoi sacrifici. Le vostre preghiere, faceva sapere padre Mattia, hanno mitigato le mie sofferenze come una rugiada tempera l’ardore delle fiamme. Andate ora dal superiore del convento e implorate, da parte mia, una novena di Sante Messe. La suora si affrettò a trasmettere il messaggio. Padre Meunier, che la ricevette, ascoltò il racconto, e, per quanto incredulo, decise di celebrare nove Messe per la pace dell’anima del confratello. L’indomani mattina, senza parlarne ad anima viva, iniziò la novena. Alla fine del nono giorno i religiosi si erano ritirati nelle loro celle ed un bravo fratello converso, quanto mai attivo e positivo, sentì bussare alla porta. “Avanti!”, disse. Quale non fu il suo stupore, quando gli comparve dinanzi radioso di felicità Padre Lecomte, che ringraziava per le preghiere e le Sante Messe celebrate! Si precipitò allora dal Superiore e gli raccontò il prodigioso avvenimento.

La Chiesa purganteè formata dalle anime che si stanno purificando in Purgatorio.

San Pompilio Pirrotti era talmente devoto alle anime del Purgatorio, da recitare molti rosari al giorno in loro suffragio. Le anime gli erano così riconoscenti che non pochi testimoni le udirono recitare la seconda parte dell’Ave, quando san Pompilio pregava la Corona in chiesa.

Le anime della Chiesa purgantepossono pregare per noi e noi dobbiamo pregare per loro.

Il beato Contardo Ferrini diceva: «Ogni giorno ascolto la Santa Messa per le anime sante del Purgatorio: a questa pia consuetudine debbo tante grazie che continuamente ricevo per me e per i miei amici». Questi, confrontando le date, così perfettamente concordanti, delle sue apparizioni e le affermazioni dei due testimoni, che non si erano mai visti tra di loro, si convinse della realtà dei fatti».

Un bisogno reciproco

Un racconto, questo di monsignor Caron, che fa ben capire quanto le anime del Purgatorio abbiano bisogno delle nostre preghiere e della nostra devozione. Cosa che i Santi hanno sempre fatto.

San Pompilio Pirrotti (1710-1766), in pieno Illuminismo, era talmente devoto delle anime del Purgatorio, da recitare molti rosari al giorno in loro suffragio. Le anime gli erano così riconoscenti che non pochi testimoni le udirono recitare la seconda parte dell’Ave, quando san Pompilio pregava la Corona in chiesa.

Devozione a favore delle anime del Purgatorio, ma anche aiuto che si riceve da parte di queste anime. Il beato Contardo Ferrini (1859-1902) diceva: «Ogni giorno ascolto la Santa Messa per le anime sante del Purgatorio: a questa pia consuetudine debbo tante grazie che continuamente ricevo per me e per i miei amici». E santa Caterina da Bologna (1413-1463): «Quando voglio ottenere qualche grazia da Dio ricorro alle anime del Purgatorio e sento di essere esaudita per la loro intercessione». E ancora Santa Caterina da Genova (14471510): «Non ho mai chiesto grazie alle anime purganti senza essere esaudita, anzi, quelle che non ho potuto ottenere dagli spiriti celesti l’ho ottenuto per intercessione delle anime del Purgatorio». Il beato Angelo d’Acri (16691739): «Le anime del Purgatorio ti aiutano. La mia vocazione religiosa e sacerdotale è una grazia immensa che attribuisco alla mia quotidiana preghiera per le anime del Purgatorio, che, ancora bambino, imparai da mia madre».

La ragione della devozione

Ma qual è la ragione della devozione delle anime del Purgatorio?

Il Purgatorio è parte integrante della Chiesa, la quale – per l’appunto –si divide in Chiesa militante, la chiesa formata dalle anime che sulla terra stanno combattendo (o dovrebbero combattere) per conquistarsi il paradiso, Chiesa trionfante, formata dalle anime che già trionfano in Paradiso, e Chiesa purgante, formata dalle anime che si stanno purificando in Purgatorio. Ovviamente non esiste una chiesa infernale, perché le anime dannate sono ormai completamente separate da Cristo.

Ebbene, mentre per le anime della Chiesa trionfante il rapporto è univoco, nel senso che solo noi possiamo chiedere preghiere a loro, perché esse non hanno più bisogno delle nostre preghiere, per le anime della Chiesa purgante il rapporto è biunivoco: loro possono pregare per noi e noi dobbiamo pregare per loro. La devozione alle anime del Purgatorio è sempre stata centrale nella Chiesa Cattolica, che nei secoli ha continuamente promosso Pie Fondazioni e Messe Perpetue in loro suffragio. 

Disse il beato Angelo d’Acri: «Le anime del Purgatorio ti aiutano. La mia vocazione religiosa e sacerdotale è una grazia immensa che attribuisco alla mia quotidiana preghiera per le anime del Purgatorio, che, ancora bambino, imparai da mia madre».

La devozione alle anime del Purgatorio è sempre stata centrale nella Chiesa Cattolica.

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