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Giovani prede per nuovi “lupi mannari”
Il virtuale, una fuga dal reale
Come Narciso si specchiava nell’acqua, vedendo riflessa la propria effigie, così oggi milioni e milioni di giovani si specchiano nei propri selfie, nei loro smartphone, sui loro pc, nei social. Ma il loro destino potrebbe essere lo stesso, affogarsi e perdersi nella propria immagine ovvero solipsismo, mancanza di relazione, autoreferenzialità, egoismo, egotismo, costante contemplazione estatica di sé. Per non parlare delle molte, gravi insidie della “rete”...
Tommaso Scandroglio
L
a carta di identità dei teenagers e dei giovani sulle due facciate riporta da una parte lo smartphone e dall’altra internet, in specie i social network. Questi due mondi sono realmente le due facce della stessa medaglia, tra loro comunicanti, ed offrono una suggestiva sintesi della personalità dei cosiddetti nativi digitali, cioè di coloro i quali sono nati nell’era del digitale, sintesi che rivela molto degli interessi degli under 30 e che disegna un profilo accurato di una nuova antropologia del giovane 2.0. Internet, è cosa nota, ha creato una realtà virtuale, complessa, organica, pervasiva e ormai accessibile non solo dal pc, ma anche dagli smartphone, dai tablet e da altri supporti. I termini che usiamo per indicare le operazioni on line rivelano che siamo di fronte ad un mondo inteso proprio come spazio ma non fisico: viaggiare in rete, spazio di memoria, andare su quel sito (e il termine “sito” è un N O V E M B R E
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sinonimo di “luogo”), entrare ed uscire dalle applicazioni eccetera, tutti verbi o sostantivi “logistici”.
Ma quanto tempo in fumo! I ragazzi non di rado trovano più attraente questo nuovo spazio immateriale rispetto al cosiddetto mondo reale e vi dedicano molte ore quotidianamente per frequentarlo: inseriscono post su Facebook, chattano con gli amici, fanno acquisti, guardano video su Youtube, comunicano con la posta elettronica, inviano messaggi usando Whatsapp – che ha soppiantato i vecchi sms –, fanno ricerche su Google, ascoltano musica, scaricano film, giocano in rete e molto, molto altro ancora. Di per sé queste sono operazioni buone, ma i pericoli sono tanti. I siti pornografici sono di facile accesso, le notizie che corrono in rete non sono filtrate da nessuno e quindi le menzogne sovrabbondano,
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