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Protagonisti
e testimonianze
NOTTI IN CROCE ROSSA Essere volontari sin da ragazzi ti fa capire che fare insieme qualcosa per qualcun’altro ti restituisce tanto, e lo scambio è Samantha Brandini molto bello
Volontariato: una parola dalle mille sfaccettature, un senti‐ mento che spinge molte persone a mettersi in gioco e ad investire il proprio tempo per aiutare il prossimo, sostenere progetti, promuovere arte e cultura, migliorare le comunità in cui viviamo. A prescindere dall’Associazione e dallo scopo che essa persegue, il volontariato è una risorsa preziosa e a livello sociale riveste un ruolo molto importante. Abbiamo avuto il piacere di intervistare due amici di Casa don Gianni Luciano Battro e Orlando Bianchetti che que‐ st’anno compiono 45 anni di volontariato in Croce Rossa.
Come è cambiato il volontariato in Croce Rossa in que‐ sti anni? Sono sicuramente aumentati i servizi, ma gli ingressi di nuovi volontari non sono aumentati di pari passo. Pensan‐ do al volontariato attuale, la maggior parte delle persone stabilmente impegnate in Croce Rossa sono in pensione ed hanno più di 60 anni. Nel passato molte persone intorno a 50 anni andavano in pensione e quindi avendo del tempo libero potevano dedicarsi ad attività di volontariato, oggi le cose sono cambiate. A lungo andare questo cambiamento peserà sempre di più.
Innanzitutto grazie per aver accettato questa intervista, visto che si comincia sempre dalle presentazioni, parla‐ teci un po’ di voi. Siamo Luciano Battro e Orlando Bianchetti amici da una vita, siamo mariti, padri, nonni, ora pensionati e nel nostro tempo libero da sempre ci dedichiamo al volontariato.
Un altro cambiamento importante riguarda la forma‐ zione che un volontario deve avere per iniziare la sua attività in Croce Rossa. Ricordo che quando feci domanda, era un martedì, il gior‐ no dopo ero già a Novara per fare la patente necessaria per guidare l’ambulanza. Oggi i nuovi volontari della Croce Rossa devono frequentare il corso e devono dare un esame. Trascorre del tempo da quando una persona sceglie di ini‐ ziare il percorso di formazione a quando effettivamente potrà dare il proprio contributo operativo sul campo. Serve una buona motivazione, è sicuramente impegnativo inve‐ stire tempo nella formazione, ma è anche una tutela per il volontario essere preparato in modo adeguato.
Quest’anno festeggiate 45 anni di servizio in Croce Rossa, come è iniziata l’esperienza? Luciano. Avevo 23 anni e al bar di Pollini a Montescheno ho letto su EcoRisveglio un articolo nel quale si diceva che la Croce Rossa cercava volontari, mi sono presentato in sede, è da lì che è iniziato. Poi il fatto di sentirsi utile per qualcuno che ha bisogno, unito al piacere di conoscere nuove persone con cui creare belle amicizie hanno confer‐ mato la scelta. Orlando. Io ho seguito Luciano, così ho iniziato il mio volontariato in Croce Rossa. Chi ci conosce sa che noi scherziamo sempre, nella nostra vita molti eventi li abbiamo vissuti a ruota, Luciano ha fatto l’arbitro ed io ho fatto l’arbitro, Luciano si è sposato e poco dopo mi sono sposato anch’io, Luciano mi dice che sta diventando nonno e dopo 15 giorni io gli dico che diventerò nonno anch’io...quindi gli ho detto: non morire! Il Vostro è in impegno costante ed importante anche in termini di ore, oltre alla finalità. Orlando. A dire la verità mi diverto di più ad andare in Croce Rossa che ad andare ad esempio al Bar o in altri posti perché c’è un bell’ambiente dove si sta bene, ci sono anche ragazzi giovani con cui si scherza, così il tempo passa. Nei gruppi di volontariato nascono belle amicizie, è facile trovare persone con cui si scoprono affinità.
In che cosa consiste il vostro servizio? Noi facciamo da autisti o da barellieri, ma non facciamo più le emergenze se non in casi di estrema necessità di ser‐ vizio. Non siamo più giovanissimi e a volte, ad esempio in caso di incidenti, serve una prestanza fisica di un certo tipo. Nelle emergenze poi ogni istante è prezioso quindi è meglio che il servizio venga fatto da chi è abituato a svol‐ gerlo in modo continuativo. Nel corso degli anni abbiamo anche ricoperto ruoli nel Consiglio della Croce Rossa, Luciano è stato presidente, io sono stato consigliere. Quanto ha inciso la vostra formazione giovanile nella vostra scelta di fare volontariato in Croce Rossa ed in altre realtà come Casa don Gianni? Il primo volontariato l’abbiamo fatto da ragazzini, don Antonio ci ha dato l’input, ci ha portato al Cottolengo a Torino, poi con i campi scuola è continuato il percorso. Abbiamo capito che se stai insieme a fare qualcosa per