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Notti in Croce Rossa S. Brandini
from Alternativa 02_2022
NOTTI IN CROCE ROSSA
Essere volontari sin da ragazzi ti fa capire che fare insieme qualcosa per qualcun’altro ti restituisce tanto, e lo scambio è molto bello Samantha Brandini
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Volontariato: una parola dalle mille sfaccettature, un senti‐mento che spinge molte persone a mettersi in gioco e ad investire il proprio tempo per aiutare il prossimo, sostenere progetti, promuovere arte e cultura, migliorare le comunità in cui viviamo. A prescindere dall’Associazione e dallo scopo che essa persegue, il volontariato è una risorsa preziosa e a livello sociale riveste un ruolo molto importante. Abbiamo avuto il piacere di intervistare due amici di Casa don Gianni Luciano Battro e Orlando Bianchetti che que‐st’anno compiono 45 anni di volontariato in Croce Rossa.
Innanzitutto grazie per aver accettato questa intervista, visto che si comincia sempre dalle presentazioni, parla‐teci un po’ di voi.
Siamo Luciano Battro e Orlando Bianchetti amici da una vita, siamo mariti, padri, nonni, ora pensionati e nel nostro tempo libero da sempre ci dedichiamo al volontariato.
Quest’anno festeggiate 45 anni di servizio in Croce Rossa, come è iniziata l’esperienza?
Luciano. Avevo 23 anni e al bar di Pollini a Montescheno ho letto su EcoRisveglio un articolo nel quale si diceva che la Croce Rossa cercava volontari, mi sono presentato in sede, è da lì che è iniziato. Poi il fatto di sentirsi utile per qualcuno che ha bisogno, unito al piacere di conoscere nuove persone con cui creare belle amicizie hanno confer‐mato la scelta. Orlando. Io ho seguito Luciano, così ho iniziato il mio volontariato in Croce Rossa. Chi ci conosce sa che noi scherziamo sempre, nella nostra vita molti eventi li abbiamo vissuti a ruota, Luciano ha fatto l’arbitro ed io ho fatto l’arbitro, Luciano si è sposato e poco dopo mi sono sposato anch’io, Luciano mi dice che sta diventando nonno e dopo 15 giorni io gli dico che diventerò nonno anch’io...quindi gli ho detto: non morire!
Il Vostro è in impegno costante ed importante anche in termini di ore, oltre alla finalità.
Orlando. A dire la verità mi diverto di più ad andare in Croce Rossa che ad andare ad esempio al Bar o in altri posti perché c’è un bell’ambiente dove si sta bene, ci sono anche ragazzi giovani con cui si scherza, così il tempo passa. Nei gruppi di volontariato nascono belle amicizie, è facile trovare persone con cui si scoprono affinità.
Come è cambiato il volontariato in Croce Rossa in que‐sti anni?
Sono sicuramente aumentati i servizi, ma gli ingressi di nuovi volontari non sono aumentati di pari passo. Pensan‐do al volontariato attuale, la maggior parte delle persone stabilmente impegnate in Croce Rossa sono in pensione ed hanno più di 60 anni. Nel passato molte persone intorno a 50 anni andavano in pensione e quindi avendo del tempo libero potevano dedicarsi ad attività di volontariato, oggi le cose sono cambiate. A lungo andare questo cambiamento peserà sempre di più.
Un altro cambiamento importante riguarda la forma‐zione che un volontario deve avere per iniziare la sua attività in Croce Rossa.
Ricordo che quando feci domanda, era un martedì, il gior‐no dopo ero già a Novara per fare la patente necessaria per guidare l’ambulanza. Oggi i nuovi volontari della Croce Rossa devono frequentare il corso e devono dare un esame. Trascorre del tempo da quando una persona sceglie di ini‐ziare il percorso di formazione a quando effettivamente potrà dare il proprio contributo operativo sul campo. Serve una buona motivazione, è sicuramente impegnativo inve‐stire tempo nella formazione, ma è anche una tutela per il volontario essere preparato in modo adeguato.
In che cosa consiste il vostro servizio?
Noi facciamo da autisti o da barellieri, ma non facciamo più le emergenze se non in casi di estrema necessità di ser‐vizio. Non siamo più giovanissimi e a volte, ad esempio in caso di incidenti, serve una prestanza fisica di un certo tipo. Nelle emergenze poi ogni istante è prezioso quindi è meglio che il servizio venga fatto da chi è abituato a svol‐gerlo in modo continuativo. Nel corso degli anni abbiamo anche ricoperto ruoli nel Consiglio della Croce Rossa, Luciano è stato presidente, io sono stato consigliere.
Quanto ha inciso la vostra formazione giovanile nella vostra scelta di fare volontariato in Croce Rossa ed in altre realtà come Casa don Gianni?
Il primo volontariato l’abbiamo fatto da ragazzini, don Antonio ci ha dato l’input, ci ha portato al Cottolengo a Torino, poi con i campi scuola è continuato il percorso. Abbiamo capito che se stai insieme a fare qualcosa per
qualcun’altro ottieni tanto, è uno scambio molto bello!
Durante gli ultimi due anni di emergenza sanitaria come sono andate le cose?
Noi personalmente non abbiamo mai smesso il servizio, è stato complicato, eravamo in meno perché alcuni, per timo‐re e per tutelare i propri famigliari, hanno sospeso l’attività di volontariato. Fortunatamente all’interno dell’Associazione non ci sono stati problemi, eravamo costantemente monitorati, abbiamo sempre utilizzando i dispositivi (tute, mascherine, visiere) e quindi abbiamo sempre dato il nostro supporto.
Un ringraziamento affettuoso a Luciano e ad Orlando per il tempo dedicato per questa intervista.
Per diventare volontario della Croce Rossa Italiana occorre lasciare i propri contatti presso la nostra sede - Piazzale Curotti 5, Domodossola telefonandoci - tel. 0324/46600 - oppure online con il sistema GAIA della CRI Italiana. Al primo corso disponibile sarai ricontattato per partecipare alla presentazione (gratuita) durante la quale saranno illustrate le modalità e gli argomenti trattati. Al termine del corso riceverai un attestato di partecipazione e, previo superamento di un esame, diventerai Volontario della Croce Rossa Italiana.
Requisiti per potersi iscriversi ai corsi Per potersi iscrivere al corso è necessario avere i seguenti requisiti: - essere Socio Ordinario dell’Associazione (si può diventare Soci Ordinari contestualmente all’avvio del Corso); - avere un’età minima di 14 anni; - essere cittadino italiano ovvero essere cittadino di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato non comunitario, purché regolarmente soggiornante nel territorio italiano ai sensi della normativa vigente in materia; - non essere stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati comportanti la destituzione dai pubblici uffici; - assumere l’impegno a svolgere gratuitamente, le attività anche di tipo intellettuale e professionale, nell’ambito della CRI; - essere in possesso di idoneità psico-fisica, in relazione all’attività da svolgere, certificata ai sensi della vigente normativa. Per coloro che superano l’esame finale è prevista la possibilità di partecipare ai corsi di specializzazione nelle varie attività che Croce Rossa Italiana svolge sul territorio.