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A Senale! A Senale! Eccoci pronti per l’incontro di fine estate in Val di Non. Quest’anno il tempo è meno clemente. Al punto d’incontro al Passo Palade si preannunciano vento e pioggia che accompagneranno a tratti il nostro cammino. Ciononostante la partecipazione è numerosa: una trentina di partecipanti tra cui il presidente dell’Associazione Otto Saurer e un gruppetto con don Dario Fridel. Scendiamo dal Passo verso il Santuario soffermandoci via via alle stazioni della Via Crucis dove di volta in volta alcuni volontari leggono i commenti ed intonano i canti. Qualcosa ci distrae di tanto in tanto: qui un branco di lama, là un’effige di dinosauro a grandezza naturale. Gradualmente perveniamo alla X stazione, che lo scorso anno avevamo raggiunto partendo a ritroso dal Santuario. Attorno a mezzogiorno siamo in chiesa per un attimo di raccoglimento. Il vie-presidente Spolaore legge il discorso che Papa Francesco ha tenuto la sera precedente durante la veglia per la pace. Hartwig Seifert dà lettura della lettera di un gruppo di suore minacciate dal conflitto in Siria. Con una breve passeggiata raggiungiamo l’agriturismo Weissl per un ottimo pasto. Alle 15, puntuale come sempre, don Giancarlo celebra la Santa Messa nel “suo” Santuario. L’omelia, incentrata sul tema della pace, prende spunto dalle dichiarazioni di Papa Francesco
e contiene gli indirizzi spirituali per il tempo prossimo dell’Associazione. Ci pare quindi opportuno far seguire il testo integrale. Cari amici, avete notato come il nostro Papa Francesco insiste nel sottolineare l’urgenza della pace. Ieri sera abbiamo digiunato e pregato su suo vivo desiderio, perché questa pace diventi realtà quotidiana. Questo suo forte augurio di pace, essendo indirizzato a tutti gli uomini di buona volontà, ha anche un significato sociale e politico universale che impegna tutti, indipendentemente dalla fede religiosa. A questo livello la pace dipende anche da me, da tutti noi, dalla Strada-Der Weg,in quanto possiamo con la nostra azione, con il nostro impegno sociale rafforzare il fondamento stesso della pace che è la giustizia (Isaia 32,7). Ognuno di noi può essere nel suo piccolo un “figlio della pace” e portare il suo contributo alla pace universale, perché non c’è pace universale se non ci sono uomini di pace. Per noi cristiani poi la pace è Gesù stesso. Dice Paolo nella Lettera ai Romani(cap. 5): giustificati, per la fede, siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è la nostra pace! Ecco dunque cos’è la pace evangelica; è la riconciliazione con Dio ottenuta in 25