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Un anno a La Strada

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Compostela

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I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s aiuta a crescere sia perché dai bambini si impara sempre sia perché in questi giorni, supportati dagli operatori e dai loro consigli, siamo indipendenti nelle scelte e negli interventi”. Mohamed, per tutti Momo: “Che avrei potuto fare se fossi rimasto a casa? Vengo qui per investire il mio tempo in qualcosa di utile. Frequento Villa delle rose da anni, è come se fosse una seconda famiglia, quindi se gli operatori mi chiedono di partecipare e di dare loro una mano, vengo volentieri. Autunnissima e Estatissima sono anche occasioni per noi volontari di instaurare nuove amicizie, di conoscerci meglio. Essere utili divertendosi: il massimo”. Questi giovani volenterosi hanno arricchito le vacanze autunnali di molti bambini e, considerato il loro spirito altruista e d’iniziativa, non si può che sperare che continuino il loro percorso di crescita su questa strada.

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Rifl essioni di Giulia Marcantonio a conclusione del servizio civile

Quando sono arrivata alla Strada non sapevo a cosa sarei andata incontro. Quello che conoscevo era solo la voglia di mettermi in gioco e il desiderio di fare qualcosa per gli altri e per me stessa. È passato circa un anno da quando ho varcato per la prima volta la soglia dell’Associazione, da quel lontano primo giorno dove non sapevo bene cosa fare, cosa dire e quale aiuto avrei potuto offrire. Ma, alla fi ne, quello che ho avuto è stato un anno straordinario, dove ho imparato tantissimo, da me stessa e dagli altri. Lavorare

I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s coi bambini nelle attività di doposcuola è stato davvero stimolante. Mi ha fatto scoprire quanto si possa imparare dai ragazzi … e anche una dose di pazienza che non sapevo di possedere! La loro vivacità a volte è davvero difficilissima da contenere ma ammiro il coraggio e la spensieratezza del loro modo di vivere, tipico della loro età e l’affetto autentico che mi hanno dimostrato in questi mesi. Lo stesso affetto che ho ricevuto dalle donne straniere che ho avuto la possibilità, il privilegio direi, di seguire nei corsi di computer. Un’esperienza straordinaria, che non avevo mai avuto modo di sperimentare prima, che ha rafforzato la mia convinzione che l’ascolto e l’incontro con l’altro sono sempre motivi di grande maturazione. Devo molto a queste donne, che mi hanno mostrato la durezza e il coraggio di una vita non facile ma ancora piena di speranza. Il loro sorriso, la loro personalità, la loro esoticità, il loro ricordo rimarrà sempre vivo. Anche il lavoro in biblioteca è stato davvero stimolante, così come tutte le commissioni che mi sono state assegnate: mi hanno reso più intraprendente e più autonoma. Ora che per me è quasi ora di lasciare questo posto a me ormai così familiare, ora che ho completato il mio percorso, volevo lasciare queste poche righe per ringraziare tutte le straordinarie persone che mi hanno accompagnato, guidato, sostenuto e insegnato a vivere questo anno, in alcuni momenti non facile ma sempre gratificante. Grazie per la pazienza e la fiducia che mi avete dato. Non so se sono sempre stata all’altezza del mio ruolo di volontaria, ma spero di aver fatto un buon lavoro e di aver lasciato anche solo un briciolo di quello che questa esperienza ha lasciato a me: maggiore coraggio, maggiore determinazione, maggiore sicurezza ma soprattutto la convinzione che dedicare un minuto agli altri non è mai deludente. Sinceramente non so cosa abbia in serbo il futuro per me d’ora in avanti, ma intendo continuare su questa strada e so che la persona (spero migliore) che sono diventata deve e dovrà sempre qualcosa ad ognuno di voi. Grazie di cuore di cuore a tutti!

Giulia Marcantonio

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