A M B IE N T E
IM P IA N T O F O T O V O L T A IC O G A L L E G G IA N T E U N A N U O V A B O A A C U I A G G R A P P A R C I? V E R O N IC A G U A R IS C O , 1 D
La lotta per la salvaguardia dell’ambiente si fa ogni giorno più difficile: ogni giorno rilasciamo sempre più anidride carbonica nell’aria, sempre più plastica nel mare e nelle foreste ci sono sempre meno alberi. Siamo diventati degli ospiti indesiderati dal nostro Pianeta, addirittura nocivi, eppure ogni giorno andiamo avanti tranquilli, perché che differenza può fare usare la macchina anche oggi o
E t C e t e r a M a jo r a n a
far cadere un chewing gum sul marciapiede domani, se tanto ci sarà comunque qualcuno che lo farà al posto nostro? Forse, non poi così tanta. Paragonato alla quantità d’inquinamento rilasciata da moltissime aziende tutti i giorni, poi, è proprio una goccia pulita in un oceano di petrolio. Eppure, qualcosa nella coscienza delle persone sta cambiando: forse stiamo davvero iniziando a percepire i dan-
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ni irreparabili che stiamo infliggendo alla Terra. Per la transizione verso un mondo più pulito, uno dei passaggi chiave è la produzione di energia green, diffusa da ormai molti anni ma non su larga scala. In molti credono che il termine “fotovoltaico” indichi una moderna tecnologia, ma in realtà esso iniziò a circolare già dal 1839, quando il fisico francese Alexandre Edmond Becquerel scoprì quello che lui chiamò appunto “effetto fotovoltaico”, cioè il generarsi di un lieve flusso di corrente elettrica da alcuni elementi metallici esposti al sole. Da allora si cominciarono a inanellare diverse scoperte nel campo dell’energia fotovoltaica, tra le quali l’effetto della luce solare sul selenio, materiale impiegato nei cavi del telegrafo, che se illuminato G e n n a io 2 0 2 1 - N ° 6